Federazione Nazionale
Collegi I.P.A.S.V.I.
Federazione Nazionale
Collegi I.P.A.S.V.I.
Abano Terme (PD)
30 settembre 2006 - 3 ottobre 2006marcello bozzi
Abano Terme (PD)
30 settembre 2006 - 3 ottobre 2006marcello bozzi
Seminari Residenziali 2006Seminari Residenziali 2006
FNC e Collegi Provinciali in un sistema a rete
- le Regioni e gli Enti Locali -
IL SISTEMA “A RETE”Cosa si deve cambiare ??
IL SISTEMA “A RETE”Cosa si deve cambiare ??
LA POLITICA GLI INTERVENTI I COMPORTAMENTI ……. LA “TESTA”
LA POLITICA GLI INTERVENTI I COMPORTAMENTI ……. LA “TESTA”
Tre Aree di intervento:1.I Principi ed i Valori
2.La Formazione
3.L’Organizzazione
Tre Aree di intervento:1.I Principi ed i Valori
2.La Formazione
3.L’Organizzazione
Istituzioni
Iscritti
Cittadini
Istituzioni
Iscritti
Cittadini
1. I principi ed i valori
Normative che regolamentano il funzionamento del Sistema Sanitario
Normative che disciplinano le Professioni Sanitarie (e le responsabilità di riferimento)
Normative che regolamentano il funzionamento del Sistema Sanitario
Normative che disciplinano le Professioni Sanitarie (e le responsabilità di riferimento)
Le normative che regolamentano il funzionamento del S.S.
Le normative che regolamentano il funzionamento del S.S.
D.Lgs. 502/92 e s.m.i. DPR 14 gennaio 1997
(requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi)
PSN e PSR L.R. Atto Aziendale
(assetto istituzionale, organizzazione aziendale e mission)
D.Lgs. 502/92 e s.m.i. DPR 14 gennaio 1997
(requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi)
PSN e PSR L.R. Atto Aziendale
(assetto istituzionale, organizzazione aziendale e mission)
Le normative che disciplinano l’attività dei professionisti e le responsabilità di riferimento
1994 - Tutti i Profili Professionali
1999 - i Codici Deontologici (alcune professioni)
1999 - Legge 42/99 - Disposizioni in materia di Professioni Sanitarie
2000 - Legge 10 agosto 2000 n. 251 Disciplina delle professioni sanita -rie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché della professione ostetrica
2001 - Determinazione delle Classi dei CCLL
1994 - Tutti i Profili Professionali
1999 - i Codici Deontologici (alcune professioni)
1999 - Legge 42/99 - Disposizioni in materia di Professioni Sanitarie
2000 - Legge 10 agosto 2000 n. 251 Disciplina delle professioni sanita -rie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché della professione ostetrica
2001 - Determinazione delle Classi dei CCLL
2001 – Conferenza Stato –Regioni – Op. Socio San.
2003 - PSN e PSR
CCNL - Declaratorie
Leggi Regionali Leggi Regionali
L. 43/2006 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie inf., ost., riab., tec.-san. e della prev. e delega al Governo per l'istituzione dei relativi Ordini Professionali”
2001 – Conferenza Stato –Regioni – Op. Socio San.
2003 - PSN e PSR
CCNL - Declaratorie
L. 43/2006 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie inf., ost., riab., tec.-san. e della prev. e delega al Governo per l'istituzione dei relativi Ordini Professionali”
2. La Formazione
Interventi a livello del Sistema Universitario
Interventi a livello Regionale (Commissioni Paritetiche)
Interventi a livello del Sistema Universitario
Interventi a livello Regionale (Commissioni Paritetiche)
Decreto 270/’04 (sostituto del 509/99)
Regolamenti didattici di ateneo – Art. 11
1. Le università disciplinano gli ordinamenti didattici dei propri corsi di studio nei regolamenti didattici di ateneo che sono redatti nel rispetto, per ogni corso di studio, delle disposizioni del presente regolamento e di successivi decreti ministeriali, e che sono approvati dal Ministero ai sensi dell'articolo 11, comma 1, della legge 19 novembre 1990, n. 341.
2. I regolamenti didattici di ateneo e le relative modifiche sono emanati con decreto rettorale. L'entrata in vigore degli ordinamenti didattici é stabilita nel decreto rettorale di emanazione.
3. Ogni ordinamento didattico determina:
a) le denominazioni e gli obiettivi formativi dei corsi di studio, indicando le relative classi di appartenenza;
b) il quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula;
c) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa e a ciascun ambito, riferendoli per quanto riguarda quelle previste nelle lettere a) e b), dell'articolo 10, comma 1, ad uno o più settori scientifico-disciplinari nel loro complesso;
d) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio.
4. Le determinazioni di cui al comma 3, sono assunte dalle università previa consultazione con le organizzazioni rappresentative nel mondo della produzione, dei servizi e delle professioni con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali.
3. Ogni ordinamento didattico determina:
a) le denominazioni e gli obiettivi formativi dei corsi di studio, indicando le relative classi di appartenenza;
b) il quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula;
c) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa e a ciascun ambito, riferendoli per quanto riguarda quelle previste nelle lettere a) e b), dell'articolo 10, comma 1, ad uno o più settori scientifico-disciplinari nel loro complesso;
d) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio.
4. Le determinazioni di cui al comma 3, sono assunte dalle università previa consultazione con le organizzazioni rappresentative nel mondo della produzione, dei servizi e delle professioni con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali.
2. La Formazione
Interventi a livello del Sistema Universitario
Interventi a livello Regionale (Commissioni Paritetiche)
Interventi a livello del Sistema Universitario
Interventi a livello Regionale (Commissioni Paritetiche)
- Constatazione -(il prodotto finale è troppo diverso
da quello che serve per il funzionamento del sistema)
- Constatazione -(il prodotto finale è troppo diverso
da quello che serve per il funzionamento del sistema)CONOSCENZA/COMPETENZA/
PERTINENZACONOSCENZA/COMPETENZA/
PERTINENZA
Presidente Coordinatore Docenti
Disciplinari Tutor ……..
Presidente Coordinatore Docenti
Disciplinari Tutor ……..
Accreditamento delle struttureAccreditamento delle strutture Spazi / attrezzature /
presidi Biblioteca Emeroteca Sedi di tirocinio Modelli organizzativo-
assist. ……
Spazi / attrezzature / presidi
Biblioteca Emeroteca Sedi di tirocinio Modelli organizzativo-
assist. ……
Anno Accademico 2003-04 2004-05 2005-06Posti 11.991 12.556 12.750Domande 17.651 19.619 23.983Posti non ricoperti 944 586 222% copertura 92 95 98
Corso di Laurea in Infermieristica
La situazione di oggiLa situazione di oggi
I percorsi formativiI percorsi formativi
Atenei Coinvolti 39Sedi (n. Corsi attivati) 197Media posti per sede 65
Corso di Laurea in Infermieristica
- A.A. 2005 / 2006 -
La situazione di oggi
La situazione di oggi
Il Personale DocenteIl Personale Docente
Docenti Docenti Infermieri
Tutor (??)
A.A. 2003/04
11.200 2.510 6.950
A.A. 2004/05
11.400 2.750
N. 26SSD MED 45
Associati / Ordinari / Ricercat.
Corso di Laurea in Infermieristica
Il Personale DocenteIl Personale Docente
Docenti Docenti Infermieri
Tutor (??)
A.A. 2003/04
11.200 2.510 6.950
A.A. 2004/05
11.400 2.750
N. 26SSD MED 45
Associati / Ordinari / Ricercat.
Corso di Laurea in Infermieristica
Anno m f tot1997 8.562 2.376 10.9381998 8.562 2.375 10.9371999 8.451 2.499 10.9502000 8.619 2.614 11.2332001 9.133 3.082 12.2152002 9.497 3.365 12.8622003 9.226 3.328 12.5542004 9.162 3.421 12.583
1997 - 2004 = + 1.645
Facoltà di Medicina e Chirurgia- tutti gli Atenei -
Professori Associati - Ordinari - Ricercatori
+ 50.000/60.000
studenti l’anno
+ 50.000/60.000
studenti l’anno
N. Ordinari Assoc. Ricerc.
Atenei Coinvolti 39 39 39 197Sedi (n. Corsi attivati) 197Media posti per sede 65
Corso di Laurea in Infermieristica- A.A. 2005 / 2006 -
Il Personale Docente(SSD MED 45 – ipotesi
minima)
Il Personale Docente(SSD MED 45 – ipotesi
minima)
+ n…. Docenti del SSN nel SSD MED 45+ n…. Docenti del SSN nel SSD MED 45
Il Personale Docente(SSD MED 45 – ipotesi
minima)- I COSTI -
Il Personale Docente(SSD MED 45 – ipotesi
minima)- I COSTI -N. Costo annuo
individualeCosto annuo complessivo
ORDINARI 39 75.000 2.925.000ASSOCIATI 39 35.000 1.365.000RICERCATORI 197 25.000 4.925.000T O T A L E 275 9.215.000
TASSE STUDENTI
55.000.00050.000 / anno
Offerta MIUR
Proposta Regioni
Anno Accademico 2005 - 06 2006-07 2006-07Posti 873 869 779Domande 10.024Posti non ricoperti 9.151
Atenei Coinvolti 24Sedi (n. Corsi attivati) 24Media posti per sede 36
Corso di Laurea Specialistica- II livello -
A.A. 2005 - 06
Cosa serve ?(il prodotto finale è troppo diverso
da quello che serve per il funzionamento del sistema)
Cosa serve ?(il prodotto finale è troppo diverso
da quello che serve per il funzionamento del sistema)CONOSCENZA/COMPETENZA/
PERTINENZACONOSCENZA/COMPETENZA/
PERTINENZA
Presidente Coordinatore Docenti
Disciplinari Tutor ……..
Presidente Coordinatore Docenti
Disciplinari Tutor ……..
Accreditamento delle struttureSedi di tirocinio: Sviluppo di progetti Programmazione e
org. Gestione, verifica,
val. Budget Formazione e
Didattica
Sedi di tirocinio: Sviluppo di progetti Programmazione e
org. Gestione, verifica,
val. Budget Formazione e
Didattica
… forse è l’unico esempio di un sistema finanziato
dalle Regioni …. e governato dall’Università
…!!!
… forse è l’unico esempio di un sistema finanziato
dalle Regioni …. e governato dall’Università
…!!!
I percorsi formativiI percorsi formativi
3. L’Organizzazione
Interventi a livello Regionale
Interventi a livello Aziendale
Interventi sui processi (modelli organizzativi e sistemi di cura)
Interventi sui professionisti
Interventi a livello Regionale
Interventi a livello Aziendale
Interventi sui processi (modelli organizzativi e sistemi di cura)
Interventi sui professionisti
Le stratetegie del PSN 2006/2008Le stratetegie del PSN 2006/2008
Integrazione delle reti assistenziali Integrazione tra i diversi livelli di assistenza Integrazione socio sanitaria Rete assistenziale per le cure palliative Riorganizzazione delle cure primarie Innovazione, ricerca e sviluppo Qualificazione delle risorse umane Aziendalizzazione ed evoluzione del SSN Sperimentazioni gestionali Sviluppo dei sistemi informativi
Integrazione delle reti assistenziali Integrazione tra i diversi livelli di assistenza Integrazione socio sanitaria Rete assistenziale per le cure palliative Riorganizzazione delle cure primarie Innovazione, ricerca e sviluppo Qualificazione delle risorse umane Aziendalizzazione ed evoluzione del SSN Sperimentazioni gestionali Sviluppo dei sistemi informativi
Interventi a livello Regionale Interventi a livello Regionale
Un New Deal della SaluteUn New Deal della Salute
Bisogni di salute e benessere (14)
Programmazione / Organizzazione / Gestione (16)
Qualità e appropriatezza (14)
Governance (11)
Autonomia / Responsabilità / Professionalità (11)
Professioni Sanitarie (10)
Bisogni di salute e benessere (14)
Programmazione / Organizzazione / Gestione (16)
Qualità e appropriatezza (14)
Governance (11)
Autonomia / Responsabilità / Professionalità (11)
Professioni Sanitarie (10)
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
Interventi a livello Regionale Interventi a livello Regionale
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
Interventi a livello Regionale Interventi a livello Regionale
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
Interventi a livello Regionale Interventi a livello Regionale
Il sistema ospedaliero (distribuzione e tipologia di strutture) Il sistema di lungodegenza e riabilitazione Il sistema residenziale Il sistema domiciliare … Il sistema della rete
Il sistema ospedaliero (distribuzione e tipologia di strutture) Il sistema di lungodegenza e riabilitazione Il sistema residenziale Il sistema domiciliare … Il sistema della rete
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
Interventi a livello Regionale Interventi a livello Regionale
Definizione dei criteri minimi per Specialità (base – media assistenza – elevata assistenza – semi intensive – intensive – etc.)
Definizione delle variabili che determinano la >/< complessità (livelli di autonomia e dipendenza, la complessità del progetto assistenziale, la presenza di vie infusionali centrali e periferiche, la presenza di drenaggi, cateteri, stomie, sondini, etc., le caratteristiche strutturali, l’indice di turnover, la presenza di letti indistinti (%), la presenza/assenza di personale amministrativo, etc. etc.)
Determinazione dei criteri per per realizzare l’integrazione di risorse rispetto agli standard minimi
Superare la logica dei p.l. e delle Unità Operative e passare agli “AMBITI DI COMPLESSITA’”
Definizione dei criteri minimi per Specialità (base – media assistenza – elevata assistenza – semi intensive – intensive – etc.)
Definizione delle variabili che determinano la >/< complessità (livelli di autonomia e dipendenza, la complessità del progetto assistenziale, la presenza di vie infusionali centrali e periferiche, la presenza di drenaggi, cateteri, stomie, sondini, etc., le caratteristiche strutturali, l’indice di turnover, la presenza di letti indistinti (%), la presenza/assenza di personale amministrativo, etc. etc.)
Determinazione dei criteri per per realizzare l’integrazione di risorse rispetto agli standard minimi
Superare la logica dei p.l. e delle Unità Operative e passare agli “AMBITI DI COMPLESSITA’”
Superare la logica di “quanti infermieri mancano per …” a favore di un diverso principio che
definisce “cosa posso offrire con le risorse
disponibili …”
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
La risposta assistenziale (tipologia e quantità) da garantire ai cittadini
Distribuzione dei p.l. (4‰ per acuti e 1‰ per
lungodegenza e riabilitazione, + i posti per la residenzialità)
Definizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche
Definire / sviluppare una nuova articolazione organizzativa, tenendo conto delle nuove professionalità nel frattempo formate (laureati magistrali) e stabilire i diversi livelli di responsabilità
Interventi a livello Regionale Interventi a livello Regionale
PSN 2003/2005“… l’efficacia del Piano dipende dall’attuazione di una
produttiva cooperazione tra i diversi livelli di responsabilità ….”
PSN 2003/2005PSN 2003/2005“… l’efficacia del Piano dipende dall’attuazione di una “… l’efficacia del Piano dipende dall’attuazione di una
produttiva cooperazione tra i diversi produttiva cooperazione tra i diversi livelli di responsabilità ….”livelli di responsabilità ….”
1. Trasformare gli obiettivi in progetti specifici ed attuarli (dalla teoria alla pratica)
2. Investire nella qualificazione delle risorse umane (i risultati si raggiungono con e per mezzo delle persone)
3. Adottare soluzioni organizzative e gestionali innovative ed efficaci (la consuetudine e la routine non pagano)
4. Adeguare gli standard quantitativi e qualitativi (guardare lontano e definire dei precisi punti di riferimento per il risultato finale)
5. Garantire i Livelli Essenziali di Assistenza su tutto il territorio nazionale (identici diritti per tutti i cittadini)
1. Trasformare gli obiettivi in progetti specifici ed attuarli (dalla teoria alla pratica)
2. Investire nella qualificazione delle risorse umane (i risultati si raggiungono con e per mezzo delle persone)
3. Adottare soluzioni organizzative e gestionali innovative ed efficaci (la consuetudine e la routine non pagano)
4. Adeguare gli standard quantitativi e qualitativi (guardare lontano e definire dei precisi punti di riferimento per il risultato finale)
5. Garantire i Livelli Essenziali di Assistenza su tutto il territorio nazionale (identici diritti per tutti i cittadini)
Direttore Sanitario Aziendale
Direttore Medico di Presidio
Direttore di Dipartimento
Direttore Unità Operativa
Dirigenti Medici(Linea di Produzione)
Coordinatore
Inf/Tec/Ost/Fis/…
OSS
DADA
Direttore Dipartimento Professioni Sanitarie
Direttore Sanitario Aziendale
Dirigenti Aree I.O. - R. - T.
Direttore Medico di Presidio
Coordinatore di Dipartimento
Direttore di Dipartimento
Coordinatore Unità Operativa
Direttore Unità Operativa
Inf. Ost. Tec. Riab. OSS.(Linea di Produzione)
Dirigenti Medici(Linea di Produzione)
AA
ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA
Interventi a livello Aziendale Interventi a livello Aziendale
1.Interventi di carattere generale (politica)
2.Interventi di carattere specifico (risposta assistenziale)
1.Interventi di carattere generale (politica)
2.Interventi di carattere specifico (risposta assistenziale)
Autonomia
Responsabilità
Tutti i Profili
Autonomia
Responsabilità
Tutti i Profili
Progettualità
Infermieri
Ostetriche
Tecnici della Prevenzione
Progettualità
Infermieri
Ostetriche
Tecnici della Prevenzione
+/-Fisioterapisti
Logopedisti“…. in riferimento alla diagnosi e alle prescrizioni del medico …”
+/-Fisioterapisti
Logopedisti“…. in riferimento alla diagnosi e alle prescrizioni del medico …”
Professioni Sanitarie (n. 22 – dal 1994 in poi)Area Infermieristico Ost.
(classe 1)Area della Riabilitazione
(Classe 2)Area Tecnica
(Classe 3)Area della Prevenzione
(Classe 4)
1) Infermiere 1) Fisioterapista Area Tecnico 1) Tec. Prevenzione2) Infermiere Pediatrico 2) Logopedista 1) Tecnico Audiometrista 2) Assistente Sanitario3) Ostetrica/o 3) Ortottista 2) Tecnico di Laboratorio
4) Podologo 3) Tecnico di Radiologia5) Educatore 4) T.Neurofisiopatologia6) Terap. Occupaz.7) Tec. Riabilit. Psic. Area Tecnico Assist.8) Tec.della Neuropsic. 5) Tecnico Ortopedico
6) Tec. Fis. Card. e Perf.7) Dietista8) Tecnico Audioprotes.9) Igienista Dentale
Master di I LivelloMaster di II livello
Corsi di Laurea di I Livello(abilitazione all'esercizio Professionale)
Cor
si d
i Lau
rea
di I
I L
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Mag
istr
ale
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Coo
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- In
segn
are
- R
icer
ca)
Completa revisione del sistema organizzativo e
del sistema delle cure (reingegnerizzazione)
Cambiamento culturale
Completa revisione del sistema organizzativo e
del sistema delle cure (reingegnerizzazione)
Cambiamento culturale
Livelli di competenza
(curriculum formativo)
Livelli di responsabilità
(normative)
Necessità di funzionamento
del sistema
Attività assistenziali
Attività assistenziali
CompetenzeCompetenze Tipologia e n. di professionisti
Tipologia e n. di professionisti
ProgettoProgetto
Revisione dei modelli organizzativi e dei sistemi di cura
Revisione dei modelli organizzativi e dei sistemi di cura
J. Ovretveit80% dei problemi sono a livello del sistema
organizzativo
J. Ovretveit80% dei problemi sono a livello del sistema
organizzativo
Interventi sui processi (modelli organizzativi e sistemi di cura)
Interventi sui professionisti
Interventi sui processi (modelli organizzativi e sistemi di cura)
Interventi sui professionisti
30 agosto 2006
Lavoro in sala operatoria - dal chirurgo come al pit-stop -
Medici e infermieri di un ospedale londinese a scuola dai meccanici Ferrari
Ripensare l’AziendaHammer e Champy
“… ciò che ci vuole è la volontà di riuscire e il coraggio di cominciare …”
Ripensare l’AziendaHammer e Champy
“… ciò che ci vuole è la volontà di riuscire e il coraggio di cominciare …”
GRAZIE PER L’ATTENZIONE