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CALENDARIO 2010-2011 della FIORENTINAData Evento Risultato
Dom. 20-02 7a Camp.Rit FIORENTINA - SAMPDORIA 0-0
Dom. 27-02 8a Camp.Rit Bari - Fiorentina 1-1
Dom. 06-03 9a Camp.Rit FIORENTINA - CATANIA 3-0
Dom. 13-03 10a Camp.Rit Chievo - Fiorentina 0-1
Dom. 20-03 11a Camp.Rit FIORENTINA - ROMA 2-2
Dom. 03-04 12a Camp.Rit Cesena - Fiorentina 2-2
Dom. 10-04 13a Camp.Rit FIORENTINA - MILAN 1-2
Dom. 17-04 14a Camp.Rit FIORENTINA - JUVENTUS
Sab. 23-04 15a Camp.Rit Cagliari - Fiorentina
Dom. 01-05 16a Camp.Rit FIORENTINA - UDINESE
Dom. 08-05 17a Camp.Rit Inter - Fiorentina
Dom. 15-05 18a Camp.Rit FIORENTINA - BOLOGNA
Dom. 22-05 19a Camp.Rit Brescia - Fiorentina
Data Evento Risultato
Dom. 29-08 1a Camp. And FIORENTINA - NAPOLI 1-1
Dom. 12-09 2a Camp.And Lecce - Fiorentina 1-0
Sab. 18-09 3a Camp.And FIORENTINA - LAZIO 1-2
Merc. 22-09 4a Camp.And Genoa - Fiorentina 1-1
Dom. 26-09 5a Camp.And FIORENTINA - PARMA 2-0
Dom. 03-10 6a Camp.And FIORENTINA - PALERMO 1-2
Dom. 17-10 7a Camp.And Sampdoria - Fiorentina 2-1
Sab. 23-10 8a Camp.And FIORENTINA -BARI 2-1
Merc. 27-10 Coppa Italia FIORENTINA - EMPOLI 1-0
Dom. 31-10 9a Camp.And Catania - Fiorentina 0-0
Dom. 07-11 10a Camp.And FIORENTINA - CHIEVO 1-0
Merc. 10-11 11a Camp.And Roma - Fiorentina 3-2
Sab. 13-11 12a Camp.And FIORENTINA - CESENA 1-0
Sab .20-11 13a Camp.And Milan - Fiorentina 1-0
Sab. 27-11 14a Camp.And Juventus - Fiorentina 1-1
Mar. 30-11 Coppa Italia FIORENTINA - REGGINA 3-0
Dom. 05-12 15a Camp.And FIORENTINA - CAGLIARI 1-0
Sab. 11-12 16a Camp.And Udinese - Fiorentina 2-1
Mar.14-12 Coppa Italia Parma - Fiorentina 2-1
Dom. 19-12 17a Camp.And FIORENTINA - INTER RINVIATA
Merc. 06-01 18a Camp.And Bologna - Fiorentina 1-1
Dom. 09-01 19a Camp.And FIORENTINA - BRESCIA 3-2
Sab. 15-01 1a Camp.Rit Napoli - Fiorentina 0-0
Dom. 23-01 2a Camp.Rit FIORENTINA - LECCE 1-1
Sab. 29-01 3a Camp.Rit Lazio - Fiorentina 2-0
Merc. 02-02 4a Camp.Rit FIORENTINA - GENOA 1-0
Dom. 06-02 5a Camp.Rit Parma - Fiorentina 1-1
Dom. 13-02 6a Camp.Rit Palermo - Fiorentina 2-4
Merc.16-02 Rec.17a And FIORENTINA - INTER 1-2
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Milan 68Napoli 65Inter 63Lazio 57Udinese 56Roma 53Juventus 51Palermo 44Cagliari 43FIORENTINA 42Bologna 40Genoa 39Chievo 36Catania 36Lecce 34Parma 32Sampdoria 32Cesena 31Brescia 30Bari 21
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17 A
pri
le 2
011
CATANIA - LAZIOCESENA - BARI
CHIEVO - BOLOGNAFIORENTINA - JUVENTUS
GENOA - BRESCIALECCE - CAGLIARI
MILAN - SAMPDORIANAPOLI - UDINESE
PARMA - INTERROMA - PALERMO
14a
Ritorno
23 A
pri
le 2
011
BARI - SAMPDORIABOLOGNA - CESENA
BRESCIA - MILANCAGLIARI - FIORENTINA
GENOA - LECCEINTER - LAZIO
JUVENTUS - CATANIAPALERMO - NAPOLI
ROMA - CHIEVOUDINESE - PARMA
15a
Ritorno
Adesso si tratta di salvarealmeno la dignità
di un campionato bislaccoe di onorare una città
che non ha mai smessodi profondere amore
per i colori viola.Quella contro il Milan
non è stata una partita,è stata per settantacinque
minuti un mezzomassacro, considerato
il modo approssimativoin cui è stata preparata
e l’atteggiamento con cuiè stata approcciata.
No, non ci siamo,non ci siamo per niente,purtroppo. Cancelliamo
anche questa e facciamofinta di nulla: in fondo
il giorno della resadei conti si avvicina
e la fame giustizialistadel popolo viola sta pertrovare soddisfazione.
Messa così, forsesuona male, ma qualcosa
bisogna cambiarein questa Fiorentina...
L’editoriale
1 M
aggio
2011
BARI - ROMACATANIA - CAGLIARI
CESENA - INTERCHIEVO - LECCE
FIORENTINA - UDINESELAZIO - JUVENTUSMILAN - BOLOGNA
NAPOLI - GENOAPARMA - PALERMO
SAMPDORIA - BRESCIA
16a
Ritorno
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al futuro...
Pensando
La nostra copertinaDa settembre 2009 è soltanto ‘l’azionista di riferimen-to’, il ‘presidente dimissionario’, ma per tutti i tifosi, nelbene e nel male, non ha mai smesso di essere sempli-cemente Il Presidente.Perché chi ha a cuore la Fiorenti-na, ed è la stragrande maggio-ranza dei tifosi, non ha mai mes-so in dubbio il legame tra Firen-ze e questa proprietà, e per ilfuturo non può che augurarsi cherimanga saldo ancora a lungo esi rafforzi sempre di più.Al ritorno alla presidenza diAndrea, che secondo alcuniavverrà nelle prossime set-timane, abbiamo voluto de-dicare la nostra copertina,parafrasando il celebre ma-nifesto ‘Hope’ di Obama.Perché per rilanciarsi, la Fiorenti-na ha bisogno di un progetto vincente dal punto divista sportivo e manageriale ed è innegabile che, adoggi, Andrea e la famiglia Della Valle, siano la mi-glior garanzia affinché esso possa trasformarsi inrealtà.
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Andrea,
torna Presidente!No, quella contro la Juventus non è la partitadell’anno, come ha detto Andrea Della Valle.La partita dell’anno è una sfida in cui ti gio-chi qualcosa di importante, è una croceviache può determinare la stagione in un sensoo nell’altro. In questo Fiorentina - Juventus,uno dei più tristi e smorti dell’ultimo ven-tennio, i Viola possono prefiggersi un solo mi-nimo obiettivo: interrompere una volte pertutte la già proibitiva rimonta deibianconeri al quarto posto. Può esserequesto un traguardo stimolante? Decisamenteno.Il resto è un’attesa quasi spasmodica per ilConsiglio d’Amministrazione di finemese in cui all’ordine del giorno com-pare la voce: “rinnovo cariche”. Il dub-bio è tra il mantenimento dello status quocon un rimescolamento di nomi più o menonoti, o un rilancio in grande stile, magari ac-compagnato dal rientro alla presi-denza di Andrea Della Valle. Un attoforse formale, ma che certifichereb-be in maniera inequivocabile il nuo-vo coinvolgimento della famiglia nel-le vicende viola.In caso contrario si addenserebbero davvero
La squadra non ha né gioconé anima, è ripiombata
nell’apatia, e i tifosi violasi stanno spegnendo
lentamente. A volte sembrache non abbiano più neanche
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L’editoriale
nubi nere sul futuro della Fiorentina. Ci preme ricordare,a mo’ di premessa, che la stragrande maggioranzadella città è assolutamente convinta e innamo-rata della serietà della famiglia Della Valle: ilrilancio di qualsiasi progetto sulla Fiorentina passa neces-sariamente da loro. Per questo il nostro appello è ri-volto ad Andrea: “Torna Presidente!”.
Scetticismo su MihajlovicC’è invece grande scetticismo e una decisa spaccatura sullafigura dell’allenatore. La decisione della Fiorentina diconfermare Sinisa Mihajlovic alla guida della squa-dra anche nella prossima stagione, è stata indub-biamente una mossa coraggiosa quanto impopola-re.Un rischio che, rispetto ad un mese fa, ha iniziato a cre-scere, visto anche l’andamento della squadra in campio-nato. Una volta incassata la fiducia, infatti, i gio-catori e l’allenatore si sono forse seduti. E men-tre sono state sprecate già due occasioni su treper interrompere il digiuno di successo controle grandi squadre (pareggio contro la Roma e sconfit-ta contro il Milan), pure le ultime speranzelle di centrareun traguardo europeo sono sfumate, anche per colpa diuna difesa che ha perso il bandolo della matassa eincrinato la propria reputazione, incassando ben seigol nelle ultime tre partite.Proprio quando la Fiorentina ha cominciato a segnare, perla legge della coperta corta, il reparto arretrato ha iniziatoad imbarcare acqua da tutte le parti. Insomma, assenze egiustificazioni a parte, forse sarà opportuno monitorarecon grande attenzione lo sviluppo della situazione da quialla fine del campionato. Se dovesse precipitare, la socie-tà sarà costretta ad intervenire. A chi giova iniziareun cammino di riavvicinamento tra squadra,società e tifoseria con un allenatore sgraditoalla maggioranza del pubblico e sottostimatoda una parte della stampa?La riflessione è molto profonda, la società non può esi-
Pensando
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mersi dal farla, un eventuale successocontro la Juventus potrebbe congelarealcuni dubbi, ma non fugarli definitiva-mente.E se Vargas rimanesse?Come sempre, in grande altalena, ecco ilnostro aggiornamento e le nostre valu-tazione sui singoli. In grande ascesa si-curamente c’è Vargas, autore contro ilMilan del suo secondo gol stagionalee in generale di una prestazione ca-ratterizzata da una generosità incon-
sueta. La sua dichiarazione d’amo-re alla città al termine della par-tita (“A Firenze mi trovo bene ed
ho intenzione di rimanerci altri
due anni, fino alla fine del mio
contratto”) potrà magari sembrare undepistaggio in vista del divorzio estivo,ma se veramente Vargasavesse intenzione di ono-rare l’accordo con la Fio-rentina e rimanesse con-vinto come le ultime parti-te, la società avrebbe il do-vere di assecondarlo e dirallegrarsi.Vargas è infatti il gio-catore in assoluto piùdeterminante per gliequilibri di squadra, èinoltre un calciatoreper caratteristiche dif-ficilmente sostituibile.
Giovani
da risvegliare...In grande discesa invece i duegiovani additati da Mihaj-lovic come vagabondi, Lja-
jic e Babacar. I due siluriesplosi dall’allenatore allavigilia della gara col Milan,non sono riusciti a sveglia-re dal torpore i due talen-tini viola. È passata forsetroppo sotto silenzio la de-nuncia pubblica di Sinisa:dire che un calciatore si al-lena male, è una cosa mol-to grave. Se poi il protago-nista dell’indolenza è un gio-
Pensando
al futuro...
L’editorialeFiorentinainforma
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vane senza curriculum che ha quasi tutto da di-mostrare, beh, allora la questione assume contor-ni ancor più grotteschi. Se non hanno voglia diallenarsi bene, Ljajic e Babacar, è un bel pro-blema per la Fiorentina. Nessuno dei due, no-nostante quello che hanno fatto vedere di buononegli scampoli di partita concessi (molto più a Ljajicche a Babacar), può permettersi di allenarsi maleo di sprecare un’occasione come quella che sta con-cedendo loro la Fiorentina. E viceversa la societànon può dissipare il valore di due capitali giovani edi grande prospettiva. Nel finale di stagione avrannoentrambi ulteriori possibilità: l’auspicio è che rie-scano a sfruttarle meglio di come hanno fatto ades-so.
...e giovani da scoprire:
il futuro è già domaniC’è naturalmente anche grande curiosità perscoprire altri giovani, ancora sconosciu-ti, ma protagonisti di una vera e propriaimpresa nella finale di Coppa Italia Pri-mavera. Mihajlovic ha annunciato che, dopo Fio-rentina-Juventus, molti di loro troveranno spazioin prima squadra e saranno valutati in vista dellacostruzione della squadra del prossimo anno. Sì,fra i pochi vantaggi di una stagione insignificantecome questa, c’è proprio la possibilità di anticipa-re tutti nella programmazione del futuro.Oggi dunque battiamo la Juve, restituia-mo entusiasmo ad una città e ad unatifoseria delusa, e da domani iniziamo acostruire la nuova Fiorentina. Che dovrànecessariamente essere molto diversa daquesta.
Cristiano Puccetti
Pensando
al futuro...
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Fotostory viola
1 L’Italia calcistica guarda tutta al Franchi. IlMilan, agguantato in vetta alla classificadal Napoli, si gioca il primato. La Fioren-tina non si gioca proprio niente, a partela faccia e la gratitudine eterna dei tifosiazzurri, per una sera, probabilmente, tifosiviola più accaniti dei nostri tifosi, accorsi intanti allo stadio, quello sì, ma velatamente ras-segnati come quando hai 3 di media in mate-matica a due settimane dalla fine della scuo-la. Tant’è che sugli spalti, prima della partita,l’unico argomento che tiene banco è: cisarà o non ci sarà Barbara Berlusconi?Ma, soprattutto, Pato, per questo, corre-rà di più o di meno?Mentre ognuno discetta della propria teoriasessuo-fisio-calcistica, in un deprimente cli-ma balneare, ci pensa il giro d’onore deiragazzi di Renato Buso a riaccendere unpo’ la passione: a dieci giorni dalla conqui-sta della Coppa Italia, l’abbraccio di Firenze ètutto per loro.2 Dalle gioie del recente passato, alle fatichedel presente. Contro i rossoneri, con Mutuespulso, Mihajlovic riesuma Ljajic dal pri-mo minuto. Una delusione: il ‘ragazzino’non solo non inciderà sulla partita, masarà sostitui-to nella ripresa da Babacar.A centrocampo tocca a Donadel non far rim-piangere l’assenza di Behrami; missione falli-ta, un po’ per il giallo in avvio, un po’ perché,spostato a destra, non riesce a far granché, aparte correre a più non posso.3 Dopo un lampo iniziale della Fiorentina, è ilMilan a far sua la partita, imponendo rit-mi bassi e brusche accelerazioni, chemandano in difficoltà la retroguardia vi-ola. All’8’ arriva il gol rossonero con Seedorf,messo davanti a Boruc (autore di una granpartita, nonostante il risultato) da un disim-pegno ribattuto della difesa gigliata.4 Il Milan un po’ sta a guardare, ma non dàmai l’impressione di essere impensierito dallamanovra viola. Nell’ultimo quarto d’ora del pri-mo tempo, si affaccia con più continuità dalleparti di Boruc, finché, al 41’ non gli riesce dipassare: contropiede di Ibrahimovic che dà aBoateng sulla destra, pallone per Pato che,davanti al portiere viola, ha gioco facile nelbuttarla dentro. È 0-2 alla fine del primotempo.Nella ripresa, Mihajlovic butta nella mischiaBehrami al posto di Donadel.5 L’apporto dello svizzero fa la differenza e la
Fiorentina-Milan 1-210 Aprile
Fiorentina sembra dare vaghisegnali di crescita.Dai e dai, i viola passano.Al 79’, percussione diMontolivo, che fa partireun siluro respinto da Ab-biati. Sulla ribattuta c’è inagguato Vargas, che di si-nistro ribadisce in rete. E,in un colpo solo, si riapre lapartita, si riapre il campiona-to e si riaccende l’entusiasmodel fin qui ammutolito popo-lo viola.Vargas per poco non raddop-pia con un tiro-cross veleno-sissimo, propiziato da unBabacar volenteroso, ma allevolte un po’ troppo velleita-rio. All’87’ Ibrahimovic, in liz-za come sempre per il pre-mio simpatia, finisce anzi-tempo negli spogliatoi peraver maledetto se stessomandando a quel paese ilguardalinee, reo di non aver-gli concesso un ‘determinan-te’ fallo laterale. Un ultimobrivido al 90’, ancora conBabacar, ma la partita fi-nisce 1-2, con i viola chehanno ben poco da recri-minare.
Giovanni Rizzo
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La squadra ospite
A Firenze il crocevia
di tutta una stagioneLa Juventus crede ancora nel-l’Europa. Il successo contro laRoma e la vittoria con ilGenoa, hanno riportato entu-siasmo dopo i giorni di buioprofondo. La gara contro laFiorentina diventa dunqueuno spartiacque decisivoin chiave futura. Un succes-so lancerebbe i bianconeriverso un nuovo inizio, vice-versa uno stop rischierebbe dicompromettere una stagionetutt’altro che positiva.
Ex e quasi ex
al velenoTornare al Franchi, per molti,avrà un sapore particolare. A comin-ciare da Felipe Melo, mediano cheproprio in viola si è imposto all’at-tenzione del calcio che conta. Il bra-siliano non ha trovato quell’equilibrioche lo aveva contraddistinto nei mesifiorentini e anche domenica scorsa èstato sostituito. Luca Toni, invece,torna ancora una volta da avver-sario, ma con una maglia diversa.Non era mai sceso in campo, nelle garedi Champions giocate dalla Fiorentinacontro il suo Bayern, oggi farà di tuttoper riscattarsi.Chi, invece, verrà accolto da unapioggia di fischi è il fiorentino An-drea Barzagli: era l’aprile del 2008quando aveva trovato un accordo benpreciso con Pantaleo Corvino. I due sierano persino stretti la mano a sanci-re l’intesa: un’offerta faraonica del
Intrecci di mercatoAlberto Gilardino ha mandato un messaggio ben preciso alla pro-prietà: se i Della Valle faranno capire di essere disposti a rilanciareil progetto, il centravanti della Nazionale resterà con lo scopo benpreciso di riportare la Fiorentina in Europa, viceversa se ne andrà.La battaglia per il suo futuro, insomma, è soltanto all’inizio e Beppe Marotta,direttore generale della Juventus, non molla la presa. L’attaccante di Cossatocontinua a rappresentare il candidato ideale per il nuovo corso bianconero,quello della rinascita dopo il fallimento di questa stagione. In questo caso,la trattativa con i viola, però, potrebbe trasformarsi in una girandola diattaccanti. Già, perché a Corvino potrebbe essere proposto come parzialecontropartita Alessandro Matri (18 gol fino ad oggi tra Cagliari e Juve), inpassato già seguito dalla dirigenza viola, mentre tra i centrocampisti conti-
nua a ronzare come un tarlo la candidatura di Momo Sissoko.
LA ROSA
I PORTIERI1 Gianluigi BUFFON
31 Marco COSTANTINO13 Alex MANNINGER30 Marco STORARI
I DIFENSORI15 Andrea BARZAGLI19 Leonardo BONUCCI3 Giorgio CHIELLINI
6 Fabio GROSSO21 Zdenek GRYGERA
2 Marco MOTTA29 Paolo DE CEGLIE
26 Leandro RINAUDO17 Armand TRAORE’
I CENTROCAMPISTI14 Alberto AQUILANI
4 FELIPE MELO27 Milos KRASIC
8 Claudio MARCHISIO23 Simone PEPE
5 Mohamed SISSOKO7 Hasan SALIHAMIDZIC
25 Jorge MARTINEZ
GLI ATTACCANTI10 Alessandro
DEL PIERO9 Vincenzo IAQUINTA32 Alessandro MATRI
18 FabioQUAGLIARELLA20 Luca TONI
ALLENATORE:Luigi DELNERI
La curiosità
JUVENTUS
Wolfsburg mise tutto a soqquadro eFirenze non ha mai dimenticato.
Nuovo corso bianconeroMa quale sarà il nuovo corsobianconero? Beppe Marotta guarda già
al futuro. Obiettivo principaleè quello di confermare Al-berto Aquilani: il club di Cor-so Galileo Ferraris spera di riu-scire ad ottenere uno scontodal Liverpool rispetto ai 16 mi-lioni fissati per il riscatto delcartellino del giocatore roma-no, anche se allo stato attua-le pare essere un affare di dif-ficile realizzazione.Potrebbe arrivare, tra l’altro acosto zero, Andrea Pirlo,32enne lontanissimo dal rin-novo con il Milan. In questocaso, l’unico problema è rap-presentato dall’importante in-gaggio, quantificabile intornoai 3,5 milioni di euro l’anno.Quanto a Buffon, Marotta ha
negato di avere preso contatti con laRoma per la cessione del portiere. Lostesso Buffon non avrebbe chiesto diandare via. Il caso, però, è destinato afar parlare ancora di sé.
Walter Ducci
Do Re Mi Fa GOL Fiorentinainforma
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“Sono canzoni che non hanno un linguag-gio modaiolo, parlano delle nostre storie -spiega - “’Dio è morto’, scritta nel 1967, èun manifesto ancora attualissimo, oggi piùdi ieri. Dietro le canzoni ci sono le persone,cioè noi, e noi siamo coerenti, non è checantiamo una cosa e poi pensiamo l’oppo-sto”.
Con i Nomadi50 anni di successi
I vostri concerti sono ritrovi per in-tere famiglie, più generazioni in un solocoro.“In effetti ai concerti ci sono famiglie inte-re: vuol dire che c’è serietà e che si posso-no portare anche i bambini. I nostri sonobrani di speranza, che fanno pensare e chepossono far sognare. Coerenza ed umiltàsono la bandiera dei Nomadi”. In questi anni, per varie vicissitudi-ni, anche tragiche, vi siete messi in gio-co cambiando formazione.“Danilo Sacco, successore del compiantoAugusto Daolio, è entrato subito nel cuoredei fans. Il cantante di un gruppo godeindiscutibilmente di maggior visibilità, èperò un sesto del gruppo: come in unasquadra di calcio, è il centravanti che fagol, ma se gli altri non difendono e portanosu palla, il centravanti non serve a niente”. Le vostre “coppe europee” le avetevinte...“Sì, però noi ci accontentiamo della nostraclassifica... e di non andare in Serie B. Ab-biamo fatto sempre dei buoni campionatisenza mai rischiare di retrocedere. Della for-mazione storica son rimasto solo io: cam-biano i giocatori, ma la fede che il tifosoha, rimane sempre la stessa, ed è quelloche succede ai Nomadi. In quasi mezzo se-colo son passate 19 persone, e la genteancora ci segue. È l’amore che provano neinostri confronti, forse perchè non li abbia-mo mai traditi”.
Tra Fiorentina e Juvespero che vinca il migliore
Ti sei mai sentito allenatore dei No-madi?“Sì, ma allenatore in campo”. Oggi è il giorno di Fiorentina-
BEPPE CARLETTI
Bandiera della musica
Juventus. Come vivrai questa parti-ta?“Spero che vinca il migliore, chi gioca me-glio. Se gioca meglio la Fiorentina è giu-sto che vinca la squadra viola, se giocameglio la Juve, deve vincere lei. Alcunevolte non succede così, per una serie dicose, la sfortuna, ad esempio. Io sonojuventino, ma sono uno di quei tifosi chequando la squadra gioca male, non mivergogno ad ammetterlo. Se la Fiorenti-na avesse avuto a disposizione Jovetic,sicuramente avrebbe fatto un campio-nato prestigioso; la Juventus invece, sin-ceramente, mi ha un po’ deluso. Ricordoche Capello non voleva che si allenasse-ro a Vinovo, perchè diceva che c’era qual-cosa che non faceva bene al fisico deigiocatori, e devo dargli ra-gione, non ho mai visto tantiinfortuni come quest’anno.O sono così sfigati da farsimale anche senza giocare,oppure c’è qualcosa nellapreparazione che non qua-dra. Non è nemmeno colpadegli allenatori e neppuredel fatto che giocano tanto:o son tutti rotti in partenza,o c’è davvero qualcosa chenon va”. Hai vissuto le sfide con-tro il Torino: anche Fio-rentina-Juventus è para-gonabile ad un derby?“Battere la Juve è sempre unorgoglio: puoi fare un cam-pionato mediocre, ma puoivantarti di averla battuta. IlTorino, quando vinceva ilDerby, faceva festa per seimesi, poi poteva anche an-dare in B, ma era già con-tento. Come la Juve di ades-so si è vantata di aver bat-tuto l’Inter, e poi non ha piùvinto. La Fiorentina è unasquadra che merita rispettoperchè giocarci contro nonè una partitella, anzi”.
5 anni fa, il ritornoallo stadio...
La tifoseria in 50 annicom’è cambiata?“Cinque anni fa son torna-to allo stadio dopo esserestato 20 anni senza met-terci piede. Avevo smessoperchè non mi piaceva l’at-mosfera, andavo con miofiglio e c’era il rischio ditrovarsi in mezzo a una si-
tuazione spiacevole: l’ho ritenuto un luogonon consono per far crescere un ragazzo.Da quello che si sente e si legge sui gior-nali, non è che sia cambiato molto, pur-troppo”....e a giugno un nuovo a disco
Per i Nomadi ci sono progetti a bre-ve scadenza?“Usciremo con un disco nuovissimo a giu-gno, è un’anteprima che vi regalo perchèci stiamo lavorando proprio in questi gior-ni”. Forza Nomadi, allora!“Certo, Forza Nomadi, Forza Juve e anche...Forza Fiorentina!”.
Antonio Lenoci e Francesco Nidiaci
redazione di Radio Rosa
In cinque decenni di carriera,Beppe Carletti ha davvero fatto
la storia della musicaitaliana. Sessantacinque anni,
emiliano e juventino, Carletti èstato il fondatore, insieme ad
Augusto Daolio, deiNomadi, la band di cui è
il tastierista e il leaderindiscusso. La loro è una storia
di successi che parte dalontano, dalle prime canzoni,
che nonostante il passaredel tempo, rimangono ancoraoggi di straordinaria attualità
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Fiorentinainforma
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14a puntata Una maglia, una passione. La nostra storia...
I Magnifici Viola
Ci siamo lasciati con la Fiorentina che giocail 31 dicembre 1967 a Mantova uscendo
vittoriosa dal campo con reti diAmarildo e Maraschi. Il nuovo
anno inizia però con unoscivolone, forse eredità degli
ozi festivi, che vede i violasoccombere per 1-0 sul campo
della Spal. Se il buon dìsi vede dal mattino...
C’è stato l’avvicendamento sulla pan-china: Chiappella viene esonerato daNello Baglini dopo una sconfitta inCoppa delle Fiere. Ormai, dopo di-ciotto anni in viola, la stella di Beppesembra affievolirsi e il presidente ri-tiene sia arrivato il momento di cam-biare. Anche perché la squadra nonsembra più girare al meglio.A sostituire Chiappella è la coppiaBassi-Ferrero, che rimette in moto il
1968, l’anno checambiò il mondo
giocattolo: la squadra ritrova la sua forza nella difesa,mentre l’attacco ancora ha qualche difficoltà. Proprio
quel 7 gennaio a Ferrara l’Amarildodo Brazil si spezza una gamba e restafuori per tre mesi. Il bomber èMaraschi, che segna dodici reti, co-mincia a farsi conoscere il giovaneportiere Franco Superchi, mentreMario Brugnera non sa ancora di es-sere all’ultima stagione in viola.Mario, veneziano del 1946, centra-vanti tattico di qualità, è alla Fioren-tina dal 1963: Chiappella lo ribattezzòsubito “il piccolo Di Stefano”, ma luinon si montò mai la testa, anche per-ché, appena arrivato, si trovò al fian-co di giocatori che si chiamavanoHamrin, Maschio, Lojacono, Marche-si, Gonfiantini e Albertosi.Fu sempre un ottimo elemento insquadra e, proprio nella stagione che
Amarildo
I Magnifici Viola
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avrebbe portato al secondo scudetto, Brugnera fu cedutoal Cagliari di Giggiriva, detto “Rombo di tuono” o anche“Il sinistro di dio”, che lo scudetto lo vinse nel 1970.
Esplode la protesta degli studentiMa siamo nel Sessantotto. Che anno quello: carico dipromesse e di illusioni, di voglia di libertà e idee nuo-ve, contraddizioni, sbagli, eccessi, reazioni e violenze.La protesta monta in tutto il mondo e gli studenti sonoin prima linea.Gennaio si conclude con una clamorosa offensiva deiNord Vietnamiti e dei Viet Cong, passata alla Storia comel’Offensiva del Tet, sferrata contro le province del Sudche fino a quel momento erano tenute saldamente dai mi-litari Usa. Il mondo parteggia quasi tutto per il Nord, edè sempre più evidente che gli Stati Uniti si sonoimpantanati in una situazione da cui sarà difficile uscir-ne con dignità, visto che alla vittoria non ci crede piùnemmeno il popolo statunitense.
La battaglia di Valle Giuliae la ‘lezione’ di Pasolini
È a marzo che la protesta studentesca fa il botto. Il primogiorno del mese, scoppia la cosiddetta “battaglia di ValleGiulia”.Valle Giulia è una zona di Roma alle pendici dei Parioli,dietro Villa Borghese, dove si trova la Facoltà di Archi-tettura dell’Università la Sapienza. La facoltà era statasgombrata dalla polizia che, dopo aver sloggiato gli stu-denti che l’avevano occupata, ora la presidiava. Gli scon-
tri avvenne-ro perché glistudenti cer-carono dirioccupare ilocali. Fu unavera e propriabattaglia chedurò a lungo edove, per laprima volta,gli studentiriuscirono a tener testa alle forze dell’ordine, che conta-rono 148 feriti, mentre gli studenti che ne buscarono fu-
La ‘battaglia di Valle Giulia’ a Roma tra studentide La Sapienza e forze dell’ordine
Fiorentinainforma
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La Firenze Infernaledi Dante Alighieri
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rono 478. Tra i partecipanti agli scontri c’erano anche gio-vanotti che in seguito seguiranno ognuno strade diverse:il regista Paolo Pietrangeli, i giornalisti Giuliano Ferrara,che rimase ferito, Paolo Liguori ed Ernesto Galli della Log-gia e Oreste Scalzone. Sulla vicenda, Pier Paolo Pasoliniscrisse la celebre poesia in cui affermava di schierarsi dallaparte dei poliziotti della Celere:A Valle Giulia, ieri / si è così avuto un frammento / di lotta diclasse: e voi amici / (benché dalla parte della ragione) / eravate iricchi. / Mentre i poliziotti (che erano dalla parte del torto) /erano i poveri.Figuriamoci le reazioni: il comunista Pasolini dalla partedei celerini? Come al solito, Pasolini vide più lontano ditutti accorgendosi che per la prima volta in Italia c’eraun contrasto politico dove le classi privilegiate (alloralo erano quasi tutti gli universitari della Sapienza) rap-presentavano le istanze della sinistra estrema che vole-va rompere con le istituzioni.
Studenti e operai «uniti nella lotta»Ormai la protesta studentesca dilaga. A Milano, dopouna riunione alla Statale, il movimento studentesco de-cide di scavalcare il sindacato e di mettersi al fianco dellaclasse operaia al grido di «uniti nella lotta».
La contestazione di sinistra innesca una reazione nelladestra. Sempre a marzo, una spedizione punitiva di circaduecento aderenti al Movimento Sociale Italiano, arrivaall’ateneo romano per sgombrare le facoltà dalle «cana-glie rosse». Alla testa della spedizione non ci sono capettisconosciuti, ma Giorgio Almirante, Giulio Caradonna eLuigi Turchi, che intendono così far rientrare nei ranghidelle tradizionali posizioni missine, gli studenti di destrache se ne erano allontanati.
La Primavera di Praga el’assassinio di Martin Luther King
Ma non ci siamo solo noi. Il 21 marzo a Praga cominciala primavera politica con il grande, imprevedibile pro-cesso di democratizzazione della Repubblica cecoslo-vacca.Mentre a Milano si hanno nuovi scontri tra gli studenti
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I Magnifici Viola
della Cattolica, capeggiati da Mario Capanna, capelli lun-ghi e gran barba nera, negli Stati Uniti il presidenteLyndon Johnson pronuncia un importante discorso tra-smesso dalla tivvù. Johnson ha capito che è tempo diuscire dal pantano vietnamita e annuncia l’interruzio-ne immediata e unilaterale dei bombardamenti sulVietnam del Nord.Il 4 aprile Martin Luther King, premio Nobel per la pacenel 1964, è a Memphis per partecipare a una marcia infavore di alcuni lavoratori in sciopero. Mentre sulla ve-randa dell’albergo sta parlando con i suoi collaboratori,viene raggiunto da alcuni colpi di fucile sparati da unacasa di fronte. Luther King cade riverso sulla ringhieramorendo quasi subito.Passa aprile e si accende il “maggio francese”: le autoritàparigine decidono di chiudere l’Università di Nanterre,alla periferia della capitale, dove era scoppiata una vio-lenta protesta proprio contro la guerra del Vietnam.
Bruno Pesaola arrivasulla panchina della Fiorentina
In mezzo ad eventi epocali come questi, sotto il cielo ita-liano si consuma, tra l’altro, un evento calcistico di note-vole importanza. Il presidente dell’Inter Angelo Morattilascia; è stanco, ma soprattutto capisce che il ciclo glo-rioso della squadra allenata dal mago Helenio Herrera,è al tramonto. Con Moratti lasciano sia Herrera sia ItaloAllodi. Presidente diventa l’industriale del tessile Ivanoe
Fraizzoli. Anche a Firenze, con la Viola quarta a fine cam-pionato, ci sono novità, perché il nuovo allenatore è Bru-no Pesaola.Figlio di un ciabattino di origine italiana emigrato in Ar-gentina, Bruno fu iniziato al calcio dal fratello Giordano(i nomi furono dati in onore del filosofo arso vivo a Cam-po de’ Fiori nel 1600). Nel 1937 Bruno era già ala sinistradel River Plate; non è molto alto e gli affibbiano il nomi-
In questa pagina: Luciano Chiarugi (sopra) e Giuseppe Brizi(a destra), attacco e difesa della Fiorentina yè-yè
Pagina a fianco: La Primavera di Praga (in alto a sinistra)e la spedizione punitiva degli aderenti al Movimento Sociale
Italiano per sgombrare le facoltà de La Sapienzadalle «canaglie rosse». Alla testa della spedizione
Giorgio Almirante (in basso a destra)
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I Magnifici Viola1 2
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Numero speciale con
8 cartoline deI Magnifici Viola!
Con questo numero:
Caso e Antognoni,Desolati, Roggi,Rocco, Mattolini,la formazionevincitrice CoppaItalia ‘74-’75,Saltutti e Beatrice
gnolo di “Petisso”. Nel 1947 Pesaola arriva alla Roma ela prima partita in giallorosso la gioca contro la Fioren-tina. Dopo la carriera di calciatore, passa ad allenare: ilNapoli del comandante Lauro e nel 1968 la Fiorentina.Durante le partite Pesaola sembrava una ciminiera e sifumava una sigaretta via l’altra; a fine gara davanti allasua panchina c’era un tappeto di cicche.Un tipo incredibile Bruno. Per esempio, la domenicamattina incaricava il massaggiatore Ennio Raveggi, ilfamoso “Pallino”, di andare nell’albergo dove erano iviola e far loro ascoltare le canzoni del suo amicoPeppino Gagliardi (noto cantante dell’epoca che glisomigliava anche fisicamente).
Brizi e Chiarugi,difesa e attacco del sogno yè-yè
La Fiorentina di Pesaola cominciò a giocare un calciospumeggiante e moderno, che presto diventò vincen-te. Anche perché il materiale era di prim’ordine.Uno come Giuseppe Brizi, per esempio, fu determi-nante per la conquista del secondo scudetto. Nato aMacerata il 19 marzo 1942, alla Fiorentina dal 1962 al1976, giocava in tre ruoli: mediano, stopper e libero. PerLiedholm era la miglior imitazione del coetaneo tede-sco Franz Beckenbauer. E in effetti Brizi, con l’andar deltempo, diventò un libero coi fiocchi, tantoche il paragone con il “Kaiser” diventò as-solutamente lecito.C’era anche Luciano Chiarugi in quella Fio-rentina yè - yè. Classe 1943, di Ponsacco,Chiarugi, detto “Cavallo pazzo”, fu uno de-gli amori irrefrenabili dei tifosi viola de-gli Anni sessanta. Una testa di capelli ricci,basettoni, passione per le auto veloci, era unmaestro del dribbling. Ala capace di formi-dabili spunti, riusciva ad ubriacare gli av-versari facendo impazzire il pubblico e,qualche volta, anche i propri compagni, perquell’insistere nel cercare di saltare sem-pre l’uomo. Rimase in viola fino al ’72 equando fu ceduto ci fu una mezza rivolu-zione...
In Italia si vota, Oltralpeesplode il Maggio Francese
Il 19 e 20 maggio gli italiani sono chiamatialle urne per eleggere il nuovo parlamento.La coalizione di centrosinistra, formata daforze socialiste e cattoliche che intendevanointraprendere radicali riforme, viene sono-ramente battuta. Vincono la Dc, che arrivaal 39,1%, e il Pci, che sfiora il 30%. I risulta-ti danno luogo a un clima di profonda in-stabilità che non aiuta il Paese.Oltralpe, intanto, il presidente franceseCharles de Gaulle, vista la piega che stavaprendendo la contestazione, la sera del 24compare in tivvù per un proclama alla na-zione: requisitoria dura contro i comunisti evaghe promesse di riforme sociali e di mag-gior democrazia. Servirà a poco...
Giulia Chiari (continua)
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1 Domenico Caso (Eboli, 9 maggio1954), centrocampista, è stato alla Fiorentina dal 1971 al ’78.
Qui è con il giovane Giancarlo Antognoni (Marsciano,1 aprile 1954), alla sua prima stagione con la maglia viola.
L’anno è il 1972.2 Claudio Desolati (Genk - Belgio - 24 gennaio 1955).
Attaccante cresciuto nelle giovanili del Genoa, passa in violaed esordisce in Serie A a 17 anni. Nella Fiorentina rimane
per 10 stagioni con 152 presenze e 43 reti, diventandouno dei più prolifici marcatori della storia viola.
Nel 1974 vince la Coppa Italia3 Moreno Roggi (San Miniato, 14 marzo 1954) è stato uno
dei grandi difensori della Fiorentina. Nel 1972 vieneacquistato dalla società viola che lo fa esordire in Serie A;
l’anno successivodiventa titolare e nel 1974 ilcommissario tecnico FulvioBernardini lo fa esordirein maglia azzurra in coppia conun altro grande difensore,Francesco Rocca. Entrambivedranno la loro carrierastroncata precocemente dagravi infortuni.4 Nella stagione 1974 - ’75la Fiorentina fu allenata daNereo Rocco (Trieste, 20maggio 1912 - 20 febbraio1979). Qui viene salutato daLuisito Suarez, anch’egli investe di allenatore, duranteFiorentina - Inter del 22 dicembre 1974,terminata 1 - 1
5 Massimo Mattolini (San Giuliano Terme,29 maggio 1953 - Bagno a Ripoli, 12 ottobre2009). Cresciuto nella Fiorentina, esordisce inSerie A il 6 ottobre 1974. Dopo aver fatto lariserva di Superchi, Mattolini diventa titolarenella stagione 1976 - ’77 ma l’anno successivoviene ceduto al Napoli. Una grave malattiarenale lo colpisce nel 1990 e ne provoca lamorte a soli 56 anni6 Roma 28 giugno 1975. La Fiorentina giocala finale di Coppa Italia contro il Milan esi aggiudica il trofeo per 3 - 2 con gol diCasarsa, Guerini e Rosi.Questa la formazione:Superchi, Beatrice, Roggi; Guerini,Pellegrini, Della Martira; Caso, Merlo ,Casarsa, Antognoni, Desolati7 Nello Saltutti (Gualdo Tadino 16 giugno1947 - 27 settembre 2003). Attaccantecompatto, dotato di buona agilità e tecnicama spesso non sufficientemente freddo sottorete, ha disputato complessivamente 522partite mettendo a segno 155 reti, di cui 161presenze e 41 reti in Serie A e 296 presenze e73 reti in Serie B. Ha militato nelle squadregiovanili della Fiorentina e del Milan. Il suodebutto nella massima serie calcisticaavvenne con la maglia del Milan controil Bologna il 15 gennaio 1967.Ha conquistato la Coppa Italia 1974-1975con la maglia della Fiorentina8 Bruno Beatrice (Milano, 5 marzo 1948 -Arezzo, 16 dicembre 1987). Alla Fiorentinadal 1973 al ’76. Centrocampistad’interdizione dal fisico prestante,ha giocato 126 partite in Serie A e 127in B. Ha vinto la Coppa Italia 1974 - ’75con la maglia viola. Nel 1985 si ammaladi leucemia mieloide, che lo conducealla morte due anni dopo
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I tifosi viola sono i più belli del mondo, in particolare i lettori di Fiorentina Informa... Questepagine sono dedicate e a disposizione dei tifosi per fare gli auguri ad amici e parenti, per
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del 9 aprile!La scorsa settimana sono stati decretati ivincitori tra i lettori, i clienti e gli amici delnostro Store di via de’ Sette Santi 38r.
Eccoli, con i loro premi!
1°posto:RobertoLa maglia
delloscudetto
1969
2°posto: AuroraLa lampada viola
Al 3°posto:NiccolòIl gatto portafortuna
Niccolò nonè ancora passatoa ritirare il premio.Sul prossimonumero la sua fotoinsieme a quelledei vincitoridel 16 aprile
FM 90.4 - 101.6 101.9
www.radiorosa.it
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Editore, redazione e pubblicità:MEDIA POINT di Daniela Zani
Viale De Amicis, 113 FirenzeVia dei Sette Santi, 38r Firenze
Tel. 055-5520824 338-2043547Tel. punto vendita 055.5002065
mail: [email protected] Editoriale: Daniela Zani
Hanno collaborato: Federico Biancalani, MarcoCassarà, Giulia Chiari, Stefano Del Corona, Walter
Ducci, Daniele Gesualdi, Patrizia Iannicelli,Alessandro Masi, Cristiano Puccetti, Giovanni Rizzo,
Roberta RomoliniFoto: Fotocronache/ Riccardo Germogli
Stampa: Baroni & Gori s.r.l. Prato
17 Aprile 2011 Anno XVI n°321Aut. Trib. FI n°4908 del 11-10-1999
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