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Il presente documento è di supporto ad una lezione in aula. I contenuti, pertanto, potrebbero non essere correttamente interpretati in assenza dei commenti di chi ne ha curato la stesura. Gli esempi riportati sono necessariamente semplificati per rispondere agli obiettivi didattici.
A cura di Emiliano Angius
FONDAMENTI DI GESTIONE AZIENDALE
• Il sistema aziendale e il ciclo integrato pianificazione, programmazione, gestione e controllo
• Ciclo Attivo e Ciclo Passivo della gestione - Equilibrio Economico, Patrimoniale, Finanziario
• L’organizzazione ed i processi aziendali
• Il marketing e il sistema delle decisioni
• Politiche e strategie di prezzo, di prodotto/servizio, di distribuzione e di comunicazione
• Efficienza ed Efficacia
• Il Business Plan
• Il Punto di Pareggio (B.E.P)
• Il bilancio
PROGRAMMA – 12 ORE
L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa
AZIENDA ART.2555 C.C.
L’imprenditore è colui che esercita professionalmente un’attività economica
organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi
IMPRENDITORE – ART.2082 C.C.
AZIENDA
Organizzazione persone e beni
Attività coordinata
Attività duratura
Soddisfare i bisogni
Produzione
ricchezza
Acquisizione/ consumo Ricchezza
AZIENDA
AZIENDA
Sistema socio-economico, aperto, dinamico e finalizzato che attua la produzione di beni o
servizi per il consumo diretto o per il mercato
AZIENDA
• elementi di natura diversa tra i quali si istituiscono relazioni in termini di interazione e di coordinamento Sistema
• Persone che in qualche modo interagiscono tra loro, con l’organizzazione, e con l’esterno
• finalizzato a soddisfare bisogni attraverso l’impiego di risorse limitate Socio- economico
• in costante rapporto di scambio con l’ambiente esterno Aperto
• in continua evoluzione Dinamico
• Orientato verso il raggiungimento di uno o più obiettivi compatibili tra loro e con le risorse e le capacità disponibili Finalizzato
Sistema socio-economico, aperto e dinamico che attua
la produzione di beni o servizi per il
mercato
INDIVIDUI OBIETTIVI AZIENDA
AZIENDA
AZIENDA
Ambiente politico
legislativo
Ambiente culturale
Ambiente sociale
Servizi Ambiente
economico
Ambiente tecnologico
Ambiente fisico
naturale
AZIENDA
Soggetti, interni ed esterni all’impresa, portatori di interessi particolari che interagiscono con la stessa e che ne
influenzano scelte e comportamenti
Compatibilità
Influenza
Monitoraggio
POSIZIONI DI
STAKEHOLDERS
STAKEHOLDERS
Soci
Amministratori/dirigenti
Finanziatori
Dipendenti Clienti
Fornitori
Concorrenti
STAKEHOLDERS
INPUT PROCESSI DI
TRASFORMAZIONE OUTPUT
AZIENDA
INPUT E OUTPUT
AZIENDA
Beni
Servizi
Vincoli Culturali
Norme di legge
Materie prime
Lavori e Servizi
Capitale
Vincoli Sociali
Impianti
Fornitori Mercato
Finanziatori
Dipendenti Concorrenti
Clienti
AZIENDA
AZIENDA
ORGANIZZAZIONE
Organizzazione
Il complesso delle modalità secondo le quali viene
effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e
viene realizzato il coordinamento fra tali
compiti.
(MINTZBERG)
Coordinamento razionale delle attività di un certo
numero di persone al fine del raggiungimento di uno scopo
od obiettivo comune ed esplicito,mediante la
divisione del lavoro e delle funzioni, e mediante una gerarchia di autorità e di
responsabilità.
(SCHEIN)
Il ruolo che i singoli dipendenti dell’azienda
devono svolgere e le relazioni che devono intercorrere fra
essi, perché il coordinamento del loro lavoro assicuri un
contributo ottimale al conseguimento degli obiettivi
aziendali.
(ALDRICH)
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ORGANIZZAZIONE
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ORGANIZZZAZIONE COORDINAMENTO
DEGLI SFORZI RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI
OPERAZIONI DI GESTIONE G
esti
on
e In
tern
a • L’azienda non ha alcun rapporto di scambio con l’esterno
• non danno luogo a scambi monetari
• TRASFORMAZIONE
Ges
tio
ne
Este
rna • L’azienda
interagisce con l’ambiente esterno
• danno luogo anche a scambi monetari
• FINANZIAMENTO IMPIEGO VENDITA
CICLI DELLA GESTIONE
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Trasformazione
Scambi con terze economie CICLO
PASSIVO CICLO
ATTIVO
Input Output
L’azienda deve poter ottenere la preferenza sulla propria offerta da parte dei suoi potenziali
clienti e deve, per rimanere sul mercato, acquisire un sufficiente grado di competitività
AZIENDA – COMPETITIVITÀ
COMPETITIVITÀ
Quantificazione numerica della capacità dell’impresa di difendersi dai vincoli, dai condizionamenti esterni e di
utilizzare le opportunità offerte dall’ambiente di riferimento
OBIETTIVI
EFFICIENZA
EFFICACIA
OBIETTIVI
Modalità
Risultato
OBIETTIVI – EFFICIENZA ED EFFICACIA
EFFICIENZA
• Possibilità di conseguire il “massimo” risultato con l’impiego delle risorse a disposizione
• Possibilità di ottenere il risultato voluto con il “minimo” impiego delle risorse
EFFICACIA
• Conseguimento di un risultato in modo superiore o uguale al modello o standard ipotizzato
ASPETTI DELLA GESTIONE
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NELLA GESTIONE DI UN’AZIENDA ESISTONO TRE ASPETTI DIVERSI ANCHE SE STRETTAMENTE CORRELATI E CARATTERIZZATI DA TRE DIFFERENTI EQULIBRI
Aspetti Economici
Aspetti Finanziari
Aspetti Patrimoniali
ECONOMICITÀ AZIENDALE
L’azienda operante come economia autonoma nel mercato deve trovare le
condizioni di durevole esistenza.
CONDIZIONI ECONOMICITÀ
Equilibrio Economico
Equilibrio Finanziario
Equilibrio Patrimoniale
COSTO
Valore che misura il consumo delle risorse impiegate per determinate
attività volte al raggiungimento di un obiettivo prefissato
Realizzazione di un prodotto o l’erogazione di un servizio
COSTO
RICAVO
Importo del realizzo ottenuto con la vendita
di un prodotto o l’erogazione di un servizio
RICAVO
RICAVI COSTI REDDITO
DIMENSIONE ECONOMICA
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EQUILIBRIO ECONOMICO
I ricavi devono remunerare congruamente tutti i fattori produttivi utilizzati.
deve esserci equilibrio tra i costi ed i ricavi di gestione
EQUILIBRIO ECONOMICO
Costi
• Importo della spesa per acquisire fattori produttivi da impiegare nel processo
produttivo
Ricavi
• Importo del realizzo ottenuto con la vendita del
prodotto
EQUILIBRIO ECONOMICO
Flusso di costi
Flusso di ricavi
Flusso dei ricavi > Flusso di costi = Utile
Flusso dei ricavi < Flusso di costi = Perdita
Quando:
Acquisizione dei fattori di produzione
Processo di trasformazione
Vendite
EQUILIBRIO ECONOMICO
Per garantire un soddisfacente equilibrio economico, è necessario che il risultato di esercizio non solo sia positivo, ma anche
in grado di garantire una adeguata remunerazione legata al rischio
COSTI
Quantità
Costi CT
CV
CF
á
á
Costi fissi
Costi variabili
Costi totali
Quantità prodotta
RT
CT
Costi Totali
Ricavi Totali
Quantità *
B.E.P.
Area dell’utile
Area della perdita
BREAK EVEN POINT
(PUNTO DI PAREGGIO)
BEP RT=CT
P*Q=CF+CV CVP
CF*Q
BREAK EVEN POINT
(PUNTO DI PAREGGIO)
EQUILIBRIO PATRIMONIALE
L’azienda deve disporre, sempre, di finanziamenti
sufficienti a coprire gli investimenti richiesti dalla
gestione
Si devono osservare rapporti corretti tra impieghi e fonti di finanziamento quindi rapporti ottimali fra capitale
proprio e capitale di terzi, rapporti adeguati tra attivo immobilizzato e attivo circolante
EQUILIBRIO PATRIMONIALE
FONTI
Tutti i finanziamenti destinati a trovare un successivo impiego nell’attività di gestione
rappresentano il capitale in rapporto alla PROVENIENZA
Finanziamenti
Disinvestimenti
IMPIEGHI
Tutte le possibili destinazioni dei capitali pervenute dalle fonti in attività utili per
la gestione aziendale
• rappresentano il capitale nella sua COMPOSIZIONE
Investimenti Rimborsi di Capitale
EQUILIBRIO PATRIMONIALE
L’EQUILIBRIO PATRIMONIALE È RAPPRESENTATO DALLA
RELAZIONE ESISTENTE FRA I FABBISOGNI DI CAPITALE PER
IMPIEGHI
E LE DIVERSE E RELATIVE
FONTI
DI FINANZIAMENTO
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FONTI DI FINANZIAMENTO
Fabbisogno di capitale per IMPIEGHI
ASPETTO PATRIMONIALE
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L’aspetto patrimoniale consente di valutare la CONSISTENZA PATRIMONIALE di un’azienda che è influenzata dalle decisioni di investimento (utilizzo delle risorse a
disposizione) e dalle fonti di provvista:
FONTI (PASSIVITÀ)
a disposizione
Risorse proprie
Capitale Proprio
Riserve Utili o
perdite
Risorse a debito
Debiti Finanziari
Debiti comm.
Fondi
IMPIEGHI (ATTIVITÀ)
delle risorse
Investimenti a lungo termine
Immobil. Materiali
Immobil. Immater.
Immobil. Fin.
Utilizzo risorse a breve termine
Rimanen. Crediti Liquidità
AMMORTAMENTO
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AMMORTAMENTO
Processo con il quale un costo di un bene ad utilità pluriennale viene ripartito tra gli esercizi di vita utile del bene. Rappresenta la perdita di valore di un bene
strumentale per senescenza ed obsolescenza
- Riguarda tutte le immobilizzazioni, salvo quelle ad utilità illimitata (es. terreni)
- Inizia dal momento in cui l’immobilizzazione è disponibile per l’uso
PIANO DI AMMORTAMENTO
1) Valore da ammortare
2) Durata dell’ammortamento
3) Criterio di ripartizione
Quota Ammortamento
Quota imputata a ciascun esercizio. Rappresenta la perdita di valore stimata
dell’esercizio di un bene ad utilità pluriennale per senescenza ed obsolescenza
VALORE DA AMMORTARE
Differenza tra il valore di iscrizione del bene e il presumibile valore residuo al termine della vita utile.
AMMORTAMENTO
AMMORTAMENTO
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
1 2 3 4 5
Quota Annua
Fondo
Costo residuo
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Anni Quota Annua Fondo
Costo residuo
1 20.000 20000 80.000
2 20.000 40000 60.000 3 20.000 60000 40.000
4 20.000 80000 20.000 5 20.000 100.000 0
Ammortamento a quote costanti
Costo del bene: 100.000 Durata amm.: 5 anni
ASPETTO FINANZIARIO
Uscite
• Impieghi
Entrate
• finanziamento
• vendite
ASPETTO ED EQUILIBRIO FINANZIARIO
L’AZIENDA SI TROVA IN UNA
SITUAZIONE DI
EQUILIBRIO FINANZIARIO
QUANDO IL
FLUSSO DELLE ENTRATE
È COSTANTEMENTE IN
GRADO DI FRONTEGGIARE IL FLUSSO DELLE USCITE
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Flussi di
ENTRATE
Finanziarie
Flussi di
USCITE
Finanziarie
PRINCIPI FONDAMENTALI MANAGEMENT
Il management esiste ed è necessario in ogni tipo di organizzazione sociale
I manager esistono in ogni tipo di organizzazione sociale
MANAGEMENT
Management
Struttura Produttiva
Sistema
Organizzazione
Ambiente
Stakeholders
Risorse Efficienza
Efficacia
Programmazione
Pianificazione
Controllo
Istituzionale
• Nascita dell’azienda
Funzionamento
• Vita dell’azienda
Terminale o di cessione
• Fine dell’azienda
MANAGEMENT – FASI
COSA SIGNIFICA MANAGEMENT
LE FUNZIONI MANAGERIALI
Management
Pianificazione
Organizzazione
Guida
Controllo
GESTIONE AZIENDALE
Pianificazione
Gestione
Rendicontazione
Controllo
Valutazione
PIANIFICAZIONE
ALCUNE DEFINIZIONI FORMALI
Per alcuni la pianificazione è pensare al futuro (Bolan, 1974;
Sawyer, 1983)
Per altri la pianificazione è controllo del futuro, cioè
rappresenta il disegno del futuro desiderato e le modalità atte
a determinarlo (Weick, 1979; Ackoff, 1970; Ozbekhan, 1969,
Galbraith, 1967);
La pianificazione è prendere decisioni (Goetz, 1949; Koonz, 1958);
La pianificazione è decidere in modo integrato (Schwendiman, 1973; Gunsteren,
1976)
“La pianificazione è necessaria quando la situazione del futuro desiderata implica
l’adozione di un insieme di decisioni interdipendenti, cioè un sistema di decisioni…la
complessità primaria della pianificazione deriva dalla correlazione tra le decisioni
piuttosto che dalle decisioni stesse” (Ackoff, 1970)
PIANIFICAZIONE
ALCUNE DEFINIZIONI BASATE SUL PROCESSO
è una procedure formalizzata per produrre un risultato articolato, sotto forma di sistema integrato di decisioni
(Mintzberg, 1996)
PIANIFICAZIONE: MINTZBERG
PIANIFICAZIONE
Processo con in quale, si stabilisce uno stato futuro, desiderabile (obiettivo), di un sistema
individuando le azioni essenziali per conseguirlo e le risorse necessarie per
metterle. Il prodotto della pianificazione prende il nome di piano.
Le organizzazioni pianificano per fare in modo che il futuro venga preso in considerazione
preparandosi all’inevitabile
prevenendo l’indesiderabile
controllando il controllabile
Le organizzazioni pianificano per essere razionali
Le organizzazioni pianificano per poter controllare
PERCHÉ PIANIFICARE
PIANIFICAZIONE
LA PIANIFICAZIONE E’ L’INSIEME DI PROCESSI E STRUMENTI PER GOVERNARE CIO’ CHE AVVIENE NELL’AMBIENTE ESTERNO ED UTILIZZARE
IN MODO EFFICACE ED EFFICIENTE LE RISPRSE INTERNE
REAGIRE
AI CAMBIAMENTI
ESTERNI
UTILIZZARE IN MODO EFFICACE E
EFFICIENTE LE RISORSE INTERNE
PIANIFICAZIONE
Processo con in quale, si stabilisce uno stato futuro, desiderabile (obiettivo), di un sistema
individuando le azioni essenziali per conseguirlo e le risorse necessarie per
metterle. Il prodotto della pianificazione prende il nome di piano.
Rappresenta il SISTEMA DEI VALORI sotteso al modo di
governare l’impresa
MISSION
MISSION
• La mission è il quadro di riferimento strategico di
un’azienda/business/progetto di tipo generale e con
forte contenuto motivazionale.
• La mission spiega perché l’azienda/business esiste
oppure qual è l’idea di base del progetto, quali sono i
segmenti di mercato a cui si rivolge, come è configurato il
suo sistema di offerta, quali sono le competenze
distintive e quali i programmi di sviluppo futuri.
FUNZIONE DELLA MISSION
È un presupposto fondamentale per la identificazione degli obiettivi strategici, che ne rappresentano la declinazione, in termini prevalentemente qualitativi ed enunciano le modalità con cui l’impresa intende perseguire le proprie finalità.
Aiuta a porre le basi per un’azienda forte sul piano dell’immagine e su quello della coesione
CIA - "Noi siamo gli occhi e le orecchie della nazione e, a volte, la sua mano invisibile. Compiamo questa missione: raccogliendo informazioni segrete rilevanti; fornendo analisi rilevanti, tempestive e obiettive;
conducendo azioni segrete sotto la direzione del presidente al fine di prevenire le minacce e raggiungere gli obiettivi politici degli Stati Uniti.“
McDonald's – "Far leva sulle capacità, i punti di forza e le risorse uniche della nostra diversità per essere il migliore fast food del mondo"
Microsoft: consentire a persone e organizzazioni di tutto il mondo di realizzare appieno il proprio potenziale.
MISSION
VISION
La vision rappresenta lo stato futuro desiderato del business. è la proiezione di uno scenario che un imprenditore vuole "vedere"
nel futuro e che rispecchia i suoi valori, i suoi ideali e le sue aspirazioni generali.
VISION
• Microsoft – “Un computer per ogni scrivania”
• Caritas – “Un pasto caldo per ogni senzatetto”
STRATEGIA
Pensiero, formalizzato e consapevole, che tenendo conto di:
Mission
Vision
Analisi interna
Analisi esterna
consente di anticipare e prestabilire,
nelle loro linee generali,
il sistema delle decisioni
che guideranno il comportamento futuro dell’organizzazione
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TATTICA
Sistema di decisioni che consente,
nell’attuazione della azioni strategiche,
di adeguare la strategia alla situazione contingente.
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