La cultura e l’arte nell’epoca del Web 2.0La gestione delle Digital Libraries
Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Fondamenti di InformaticaLe biblioteche e l’arte nell’era digitale
Cazzaniga Paolo
Dip. di Scienze Umane e [email protected]
Dott. Cazzaniga Paolo Fondamenti di Informatica 3 - A.A. 2012/2013
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Outline
1 La cultura e l’arte nell’epoca del Web 2.0
2 La gestione delle Digital Libraries
3 Musei nel Web 2.0
4 Catalogazione e standard
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Il Web 2.0
Il Web 2.0 ha dato la possibilità agli utenti Internet di parteciparealla creazione di conoscenzaOgnuno può contribuire partecipando attivamente ai contenuticulturali onlineGrazie al web interattivo ognuno può partecipare e interferire conil contenuto dei siti webLa tendenza a sviluppare siti e network partecipativi portaall’introduzione di piattaforme dinamiche:
museibibliotecheenti culturali
Introduzione di nuovi metodi e forme di comunicazione per lacultura online
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Il Web 2.0
I dati e le informazioni prodotte da utenti non specialisti sonoattendibili?
La nascita di network communities come Wikipedia dimostra lapossibilità di poter creare prodotti culturali di qualità grazie allapartecipazione collettivaSono stati coniati nuovi termimi: folksonomy (categorizzazionecollettiva)I nuovi termini sono opposti ai vecchi: taxonomy (gerarchiescientifiche e istituzionali)La partecipazione collettiva porta implicazioni linguistiche,ovvero la nascita di nuove forme linguistiche e sintattiche
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Il Web 2.0
I dati e le informazioni prodotte da utenti non specialisti sonoattendibili?
La nascita di network communities come Wikipedia dimostra lapossibilità di poter creare prodotti culturali di qualità grazie allapartecipazione collettivaSono stati coniati nuovi termimi: folksonomy (categorizzazionecollettiva)I nuovi termini sono opposti ai vecchi: taxonomy (gerarchiescientifiche e istituzionali)La partecipazione collettiva porta implicazioni linguistiche,ovvero la nascita di nuove forme linguistiche e sintattiche
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Il Web 2.0 e le biblioteche digitali
Pubblicazione e consultazione in rete di risorse culturaliBiblioteche digitali interdisciplinari
repository di rappresentazioni digitali di oggetti di varia naturale relazioni tra gli oggetti vengono modificate a seconda delleesigenze degli utenti
La digitalizzazione porta diversi vantaggi (problemi di spazio econservazione)Europeana (www.europeana.eu)Iniziative europee come i2010 Biblioteche digitali
Per quanto riguarda i musei digitali c’è grande frammentazione ineuropa (www.culturaitalia.it)
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Quali sono i problemi?
Non esistono standard per la creazione di archivi digitaliGli standard rappresentano la soluzione per la conservazioneLa proprietà intellettuale delle opere: riformulare il diritto d’autoreNon esistono motori di ricerca adatti a questo tipo di archivi
L’uso di metadati aiuto lo sviluppo di archivi digitalimetadati descrittivo-semanticimetadati amministrativo-gestionali
E’ comunque necessario definire figure professionali specializzatenella creazione e gestione di archivi che contengono risorse culturalidi diverso genere
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3 Musei nel Web 2.0
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Il trattamento informatico dei testi
Le prime elaborazioni dei testi consistevano nella creazione dithesauriIn informatica si fa riferimento al thesaurus per l’insieme delleparole chiave che danno accesso a una banca dati o a vocabolariIl primo lavoro informatizzato di elaborazione di un testo è l’IndexThomisticus
lemmatizzazione dell’opera omnia di Tommaso d’Aquinoiniziata nel 1949 e terminata nel 1980ha utilizzato diversi supporti di memorizzazione: schede perforate,nastri magnetici, cd-rom
Nell’elaborazione del linguaggio naturale, la lemmatizzazione è ilprocesso algoritmico che determina automaticamente il lemmadi una data parola
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Il trattamento informatico dei testi
Il problema principale di questo tipo di elaborazioni riguardal’impossibilità di interagire semanticamente ed effettuare ricercheraffinateUn secondo problema è legato alle varianti diacroniche esincroniche, omografi e refusiPer questo motivo sono state introdotte schedature cheevidenziano terminologie standardLe schedature non danno accesso al testo, ne danno unarappresentazione indiretta ma mirata agli obiettivi informativi
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Il trattamento informatico dei testi
Per risolvere i problemi legati all’analisi di testi informatizzati,database di schedatura e free text engines sono stati integrati
Linguaggi di markupsi diffondono negli anni ’80usano marcatori o tag per descrivere i meccanismi dirappresentazione del testo
In generale esistono 2 tipologie di linguaggi di markupprocedurali per il trattamento del testo (LaTeX)descrittivi per problemi strutturali e di leggibilità (SGML, HTML,XML)
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Il trattamento informatico dei testi
SGML - Standard Generalized Markup Language, è il primometalinguaggio di markup standardizzatoXML - eXtensible Markup Language è un metalinguaggio ditaggatura molto efficace per l’archiviazione, la pubblicazione e loscambio di testi
TEI - Text Encoding Initiative è un linguaggio di codifica che offrediversi strumenti per la rappresentazionecon XML le parole hanno più dimensioni (valori semantici estrutturali) usate per creare indici specificii metadati sono utili per l’information retrival, per la semantica e perl’interazione con altri documenti
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Le Digital Libraries
Secondo la definizione comparsa alla fine degli anni ’80:è una collezione di documenti digitalii documenti sono organizzati secondo il loro contenutoè indirizzata ad un’utenza specifica
Le Digital Libraries sono spesso associate a:Electronic LibraryVirtual Library
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Le Digital Libraries
Electronic Librarybiblioteca automatizzataelectronic si riferisce agli strumenti usati per la lettura dei dati,non per i dati stessi
Virtual Libraryha diversi punti in comune con le Digital Librariesnon può essere usata come biblioteca online
Ogni biblioteca digitale è anche elettronica e/o virtuale, MA non èvero il contrario
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Le Digital Libraries
Alcune definizioni più recenti:è una struttura in grado di combinare un servizio, un’architetturadi rete, un insieme di risorse informative (testo, immagini, audio,video) e un insieme di strumenti per localizzare, recuperare eutilizzare l’informazione reperitaè un servizio informativo, in cui tutte le risorse siano disponibili informato digitale e le funzioni di acquisizione, archiviazione,preservazione, recupero e accesso siano realizzate attraversol’uso di tecnologie digitali
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Le Digital Libraries
Le quattro componenti che definiscono lo spazio informativo in cuinasce la Digital Library sono:
1 la comunità degli utenti2 la tecnologia3 i servizi (elemento essenziale delle biblioteche digitali del Web
2.0 con possiblità di help online, personalizzazione, creazione diforum e communities)
4 i contenuti (documenti e formati prescelti)
Esistono due scuole di pensiero per le Digital Libraries:DL legata al mondo digitale, incentrata sull’utente e focalizzatasulla creazione di uno spazio liberamente fruibile dal ricercatoreDL come estensione delle biblioteche reali e con nuovi serviziofferti agli utenti
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Le Digital Libraries
Le due diverse visioni hanno portato a due diverse definizioni:“il concetto di Digital Library non è quello di una collezione digitale dotata distrumenti di gestione dell’informazione. E’ piuttosto uno spazio in cui mettereinsieme collezione, servizi e persone a supporto dell’intero ciclo di vita dellacreazione, uso, preservazione dei dati, informazione e conoscenza”
“le biblioteche digitali sono organizzazioni che forniscono le risorse, compreso ilpersonale specializzato, per selezionare, organizzare, dare l’accessointellettuale, interpretare, distribuire, preservare l’integrità e assicurare lapersistenza nel tempo delle collezioni digitali così che queste possano essereaccessibili prontamente ed economicamente per una comunità definita o per uninsieme di comunità”
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Le Digital LibrariesRisulta quindi chiaro che possono nascere secondo due modalità:
come espansione di biblioteche tradizionaliusando il concetto di biblioteca come metafora (non avendo legami construtture del mondo reale)
In generale, le DL consentono modalità di accesso alle informazioni diverserispetto alle biblioteche reali:
accesso più rapido e comodo a documenti raridisponibilità totale della risorsa (in termini di tempo e spazio)possibile consultazione della stessa risorsa da parte di più utenticontemporaneamentepresenza di interrelazioni tra documenti eterogeneipresenza di spazi personalizzabili e spazi virtuali appositi per leesigenze dell’utentepossibilità di scaricare, elaborare e riutilizzare più risorse (in diversiformati)possibilità di partecipare a network di settore, forum e communitiesvirtuali
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Le Digital Libraries
Quali sono i problemi?Conservazione delle risorse informaticheCopyrightFruibilità delle informazioni (mantenere bassi i tempi per cercarei documenti)Costi della tecnologiaProblemi tecnici di efficienza e velocità della reteVirus informatici (e software maligno in generale)Problemi tecnici legati all’uso di procedure e standard diversi
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Le Digital Libraries
Le biblioteche digitali possono essere classificate secondo diversicriteri: il formato usato per l’archiviazione dei dati
formato immagineformato testo
puro testo: ASCII, UNICODEformato applicativo proprietario: Postscript, PDF, RTFformato applicativo non proprietario: CoCoA, DBTlinguaggi di markup HTMLSGML o XML
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Le Digital Libraries
Classificazione secondo le modalità di accesso e consultazione:Distribuzione remota di file contenenti documenti digitali in variformati per la consultazione offlineConsultazione online di documenti in ambienti webConsultazione avanzata di documenti mediante dispositivi diinformation retrieval o con sistemi di analisi testuale
Secondo il tipo di ente o struttura che ha realizzato la bibliotecadigitale:
DL sviluppate all’interno del mondo bibliotecarioprogetti di ricerca accademiciprogetti non istituzionali (creati da volontari)
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Dal punto di vista dell’utente, le DL possono essere classificate inbase al tipo di documento e ai risultati di ricerca
banche dati di anastatiche digitaliarchivi di opere in formato MRF (Machine Readable Form) masenza strumenti di ricerca raffinatibanche dati di testi codificati, dotate di motori di ricerca testualispecifici (indici, itinerari tematici, concordanze)
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DL con anastatiche digitalihttp://gallica.bnf.fr/http://www.culture.fr
Qualsiasi tipo di documento viene digitalizzato in formato immagineLe anastatiche digitali permettono una digitalizzazione molto rapidadei documenti
Caratteristiche strutturali dei siti culturali francesisemplicità
scelte informatiche funzionaliaspetto grafico
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Le Digital Libraries
E in Italia?http://pompei.sns.it/http://www.ambrosiana.eu/jsp/index.jsphttp://www.cedoc.mo.it/
Una DL promossa dalla Columbia Universityhttp://www.scriptorium.columbia.edu/
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Le Digital Libraries
DL con testi trascritti e funzioni di ricerca baseil tipo di ricerca dipendono dal formato (ad es. HTML, tramite ilbrowser)le ricerche fatte tramite browser si limitano all’uso della funzionedi ricerca nella paginai testi sono a disposizione dell’utentesolitamente i testi non sono coperti da diritto d’autorespesso sono lavori fatti da volontari (basso grado di affidabilitàfilologica)
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Le Digital Libraries
La digitalizzazione dei testi viene solitamente fatta con OCRPer i testi antichi, con caratteri particolari, vengono spesso usatisoftware di riconoscimento vocaleEntrambe le tecniche di digitalizzazione portano ad errori ditrascrizione o interpretazione, quindi è necessaria una revisioneaccurata
Un esempio è il progetto Gutenberg (dal 1971, University of Illinois)digitalizzazione di testi in formato ASCII e HTMLformati proprietari come PDF o DOC non vengono usati vista lanatura (open e gratuita) del progettorecentemente è stato presentato un progetto di conversione daASCII a XML per permettere ricerche più avanzatesono presenti anche audio-book o brani musicali in formato MP3
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Le Digital Libraries
E in Italia?Progetto Manuzio, iniziativa dell’associazione Liber Liberfrutto di lavoro volontariotutti i titoli sono disponibili gratuitamente
http://www.liberliber.it/
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Le Digital LibrariesDL supportate da grande impegno finanziario e scientifico
testi trascritti e sottoposti ad un lavoro di codifica che permettericerche avanzatequesto tipo di codifica richiede molte risorse umane edeconomiche
E’ di fondamentale importanza la codifica dei documenti (intesacome attività interpretativa)Secondo la definizione di Giuseppe Gigliozzi di codifica (come attivitàinterpretativa):
Codificare un testo significa esplorare il codice di partenza. Studiarneregolarità e funzioni. Confrontarle con le costrizioni proprie del codiceprescelto e riproporre le relazioni (che sono già in un codice) del testooriginale del nuovo codice che, nel nostro caso, dovrà essere utilizzabileper un’elaborazione elettronica. Lavoreremo quindi con due codici: ilcodice del documento da cui ci muoviamo e il codice che renderàquesto documento disponibile per un’elaborazione elettronica.
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Le Digital Libraries
La codifica è un’attività di traduzione (in un formato analizzabileelettronicamente)
codifica a livello zero: rappresentazione binaria del testocodifica ad alto livello: aggiunta delle informazioni sulla strutturalessico-testualetrasformazione del dato testuale in informazione linguistica
Il linguaggio standard usato per codificare i testi è l’XML/TEITEI (Text Encoding Initiative) è uno standard per la gestione deidati umanistico-letterariil linguaggio base utilizzato è l’SGMLè possibile codificare fino a 400 elementi diversilo standard XML/TEI permette lo scambio di testi e risolve ilproblema dell’obsolescenza
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Le Digital Libraries
...e l’utente che vantaggi ha?elevate prestazioni nelle ricerchepossibilità di selezionare fenomeni linguisticiricerca dei testi anche all’interno di immaginii risultati vengono presentati in formato KWIC (Key Word InContext) con vari link e per facilitare i confronti
Progettihttp://etext.lib.virginia.edu/ (The Electronic Text Center at theUniversity of Virginia)http://www.bibliotecaitaliana.it/ (Biblioteca Italiana)
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Le Digital Libraries
Biblioteca Italianaarchivio digitale di testi di letteratura italiana dal Medioevo alNovecentoalti standard qualitativi per i documenti archiviati, lapreservazione, la diffusioneusa tecnologie informatiche open source
XTF (eXtensible Text Framework)database XML di Exist
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Le Digital Libraries
Cosa succede dove le tecnologie non sono diffuse?Akhter Hameed Khan resource centre di Islamabad - Pakistan(http://www.irm.edu.pk/)Biblioteche online dell’Azerbaijan (http://www.kitab.az/)eGranary Digital Library - WiderNet Project(http://www.widernet.org/egranary/)
mette a disposizione risorse digitali per connessioni Internet abassa velocità
Altre proposte commerciali o il cui scopo principale non è culturaleprogetto Microsoft (creazione di un archivio mondiale in formatoPDF)Search Inside the Book di Amazon.com (vendita di libri)Google Books (materiale di pubblico dominio e accesso apagamento di risorse protette da copyright)
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Le Digital Libraries
The World Digital Library (http://www.wdl.org/en/)American Memory (http://memory.loc.gov/ammem/index.html)Internet Archive (storicizzazione del web)
Europeana e il Web 2.0funzionalità di interazioneaffiliazione a communitiessalvataggio di itinerari personalizzabiliaccesso ad altri progetti per avere un approccioomnicomprensivo dei contenuti (a livello europeo)
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1 La cultura e l’arte nell’epoca del Web 2.0
2 La gestione delle Digital Libraries
3 Musei nel Web 2.0
4 Catalogazione e standard
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
I musei
Secondo la definizione dell’Icom (International council of museums)“Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, alservizio della società e del suo sviluppo. E’ aperto al pubblico eacquisisce, conserva, compie ricerche, comunica ed espone ilpatrimonio tangibile e intangibile dell’umanità e del suo ambientea fini di educazione, studio e diletto”
Cos’è il patrimonio intangibile?
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I musei
Secondo la definizione dell’Icom (International council of museums)“Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, alservizio della società e del suo sviluppo. E’ aperto al pubblico eacquisisce, conserva, compie ricerche, comunica ed espone ilpatrimonio tangibile e intangibile dell’umanità e del suo ambientea fini di educazione, studio e diletto”
Cos’è il patrimonio intangibile?
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I musei
Il patrimonio culturale immaterialeazioni sociali che hanno anche una componente fisica
riti culturalimodi di vita collettiviespressioni di folclore
forme di espressione prive di tangibilitàil linguaggiola memoriale tradizioni oralii canti e la musica tradizionali (non trascritti)
e il web?
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I musei
Il web e le tecnologie ricoprono un ruolo fondamentale per l’azionemuseale
il problema della conservazione e comunicazione del patrimonioimmaterialevideopodcasting e Digital Librariesil patrimonio deve essere contestualizzato
Anche gli ecomusei (musei diffusi) usano sempre più spesso il webcome mezzo di comunicazione e diffusione
storia, monumenti, tradizioni, territorio
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I musei
In generale i musei cercano di attirare visitatori tramite i canali dicomunicazione messi a disposizione dal Web 2.0
comunicazione e interazione delle communitiesMyspace, FacebookLe guide dei musei accolgono e rielaborano le esperienze deivisitatoriTramite web, spazi personalizzati, consivisione di materiali,commenti, domande
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I musei
I musei moderni favoriscono la partecipazione e l’interazione tramiteWeb 2.0
Tate modern - video podcasting Tate Shots(http://channel.tate.org.uk/tateshots-blog/)MoMa di New York - Red Studio (http://redstudio.moma.org/)East Lothian Museums (http://www.eastlothianmuseums.org/)
Family Photographs Project - Flickr
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I musei
Progetto OOKL (http://www.ooklnet.com/web/index.php)Gli studenti che visitano i musei scattano fotografie con i lorosmartphone e caricano le immagini sul sito dove vengono organizzateper riproporre itinerari di visita personalizzati (con commenti)
Victor&Albert Museum - Digital Photography ProgrammesRaccolta ed elaborazione di foto, anche con l’aiuto di artisti digitali
Musei Capitolini (http://www.museicapitolini.org/)Facebookaudioguide MP3Flickrpercorsi personalizzati
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I musei virtuali
Una prima definizione di web museale:web museali come brochure elettroniche - semplici schededescrittive molto simili a un depliant cartaceo tradizionaleduplicato virtuale del museo reale - realizzato con piante,mappe, immagini, collezioni ed esposizioni virtualipagine web interattive - relazioni con il museo reale, interazionecon il pubblico per reinventare il museo stesso
Gli ultimi due sfruttano le possibilità didattiche e comunicative offertedal Web
http://icom.museum/
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I musei virtuali
Museo virtuale come brochure elettronicheinternet per diffondere classici strumenti promozionaliriduce i costi di editoria e diffusione (tradizionali)in Italia la maggior parte di musei offre questo tipo di servizisolo il 20% del totale ha un proprio dominio (alcuni non hannosito web)
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I musei virtuali
Duplicato virtuale del museo realeoffrono la possibilità di visitare virtualmente il museopoco efficace dal punto di vista comunicativosbilanciamento tra costi e risultati
Pagine web interattivestrumenti multimediali e ipertestualipossibilità di effettuare ricerche
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I musei virtuali
Web Galleries virtuali– Online Picasso Project (https://picasso.shsu.edu/)
raccoglie tutte le opere possedute dai diversi musei
Gli utenti possono interagire con i dati del museo– Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze
http://www.museogalileo.it/
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I musei virtuali
Una più recente definizione di museo virtuale: museo-databasecodifica elettronica del catalogo dell’istituzione musealegli utenti possono interagire e ottenere le informazioni desiderate
Cosa succede in Italia?ci sono problemi di catalogazione delle opereproblemi di costi per la gestione di musei-databaseproblemi di sicurezza, i musei italiani non vogliono esporrel’elenco completo delle loro opere
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I musei virtuali
L’unico museo italiano con catalogazione completa è laGalleria degli Uffizi
http://www.uffizi.firenze.it/catalogo completo e illustratoordinamenti per sala con informazioni cartografiche
In FranciaProgetto Joconde - permette la ricerca tra le opere esposte nellamaggior parte dei musei francesiAtlas - Database del Louvre (http://www.louvre.fr/)
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I musei virtuali
La diffusione su web ha portato a nuove definizioni di web museum infunzione delle sue componenti, limiti e prospettive:
“Un museo virtuale è una collezione di manufatti e risorseinformative. La collezione può includere pitture, disegni, fotografie,diagrammi, grafici, registrazioni, segmenti video, articoli, interviste,database numerici. Esso può anche offrire indicazioni di altre risorseinformative rilevanti per mettere a fuoco l’oggetto museo. Molto delmateriale inserito in un museo virtuale può essere generato eprodotto dagli studenti come metodologia di istruzione eapprendimento.”
Dott. Cazzaniga Paolo Fondamenti di Informatica 3 - A.A. 2012/2013
La cultura e l’arte nell’epoca del Web 2.0La gestione delle Digital Libraries
Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
I musei virtuali
Museo virtuale:collezione organizzata di risorse digitalioffre strumenti e servizi per i dati digitali
conservazioneorganizzazioneaggiornamentomanutenzioneaccessoricerca
Se il museo è accessibile tramite Internet allora si definisce museovirtuale online o web museum
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
I musei virtuali
Se il museo è accessibile tramite Internet allora si definisce museovirtuale online o web museum
I possibili servizi offerti da web museum:simulazione della visita del museo reale - riproduzione delmuseo realedivulgazione di informazioni - complementare al museo realeprodotto multimediale indipendente dal museo reale - sezioni emostre solo su web
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I musei virtuali
I requisiti di un web museum
multimedialità e interattivitàmultidisciplinaritàmultisensorialitàmultidimensionalitàmultitemporalitàconnettivitàdinamicitàcontestualizzazione dei dati
deterritorializzazionepolisemicitàaccessibilità a dati invisibilimeta-alfabetizzazionecognitivitàinterscambionarratività
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
I musei virtuali
In generale i musei virtuali online sono ancora oggi unarappresentazione digitale dei musei reali, presentano le seguenticaratteristiche comuni:
informazioni pratiche e sul museoinformazioni sulle collezioni permanentiinformazioni relative alle mostre e alle altre attività del museosezione didatticasezione e-commerce
e con il Web 2.0sezione utenti e communitiessezione downloadsezione dedicata ai sostenitori del museosezione dedicata alle metodologie informatiche usate
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Musei virtuali e applicazioni 3D
Uso di tecnologie come realtà virtuale tridimensionale con VRML ovisualizzazione fotografica 3D
Modelli 3D
accessibilità delle opere
esposizione virtuale
visualizzazione dettagliata
esposizione virtuale di opere non esposte (nel museo reale)
esposizione virtuale di opere danneggiate
le opere possono essere facilmente contestualizzate
alti costi di produzione
problemi di visualizzazione per connessioni lente (per il trasferimentodelle immagini ad alta definizione)
Visita virtuale al museo Thyssen
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Musei virtuali e applicazioni 3D
Sistemi VRML (Virtual Reality Modelling Language):non usano immagini ma descrizioni geometriche degli ambientiè necessario un software client per trasformare la descrizionegeometrica in immaginiper una rappresentazione fedele delle immagini codificatevengono usate delle texture
EsempiThe digital Michelangelo projectThe Pietà projectEternal Egypt
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Musei reali e musei virtualiCritiche ai musei online
contiene solo immagini e testil’autorialità non esistenon è possibile sostituire un museo reale con uno virtuale
e chi è a favore?musei online come strumenti di comunicazione e divulgazionefavoriscono l’apprendimentoapprendimento multidimensionale
conoscenza e comprensioneabilitàattitudini e capacitàdivertimento, ispirazione, creativitàattività comportamento sviluppo
Un progetto sicuramente positivo è legato alla ricostruzione del museo archeologico diBagdad
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Musei reali e musei virtuali
I siti web di musei virtuali vengono in generale criticati perchèsono eccessivamente passiviscarsa efficacia comunicatival’utente tende ad usare limitatamente il sitomolti sono una copia elettronica del museo realemanca la percezione dei volumi e delle grandezzela catalogazione completa delle opere disorienta il visitatoreil sito web dovrebbe annullare il digital divide cognitivo
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Outline
1 La cultura e l’arte nell’epoca del Web 2.0
2 La gestione delle Digital Libraries
3 Musei nel Web 2.0
4 Catalogazione e standard
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Il portale europeo dell’informazione culturale
Progetto Minervadigitalizzazione dei datiaccesso tramite Internetsiti web fruibili da utenti disabiliquestioni legate all’usabilità dei siti web
Progetto Michael (Multilingual inventory of cultural heritage inEurope)
contenuti digitali di Italia, Francia e Regno Unitocollezioni aggiornate dei contenuti
Culturaitaliaportale della cultura italianahttp://www.culturaitalia.it/
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La catalogazione dei beni culturali in Europa
ItaliaIstituto centrale del catalogo e della documentazione (ICCD)usa modelli dettagliati per diverse tipologie di oggettioggetti divisi in classi per affinitàle schede del catalogo garantiscono l’univocità dell’oggetto dicatalogazionetre tipi diversi di scheda:
catalogoprecatalogoinventariazione
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La catalogazione dei beni culturali in Europa
il sistema software per la catalogazione usato in Italia è SIGEC(Sistema Informativo Generale del Catalogo)catalogazione con l’aggiunta di dati georeferenziatiper evitare l’acquisizione di HW e SW specifico è in via disviluppo una piattaforma web based di SIGECla banca dati online che raccoglie le informazioni sui beni culturaliè l’ALDEA (Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico)
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
La catalogazione dei beni culturali in Europa
Germaniastandard di catalogazione tramite sistema MIDASadatto per archivi fotografici e per oggetti d’artefornisce una piattaforma HW-SW adatta alla compilazione eacquisizione dei datiesiste una banca dati comune a 7 grandi musei (DISKUS)
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La catalogazione dei beni culturali in Europa
Franciacatalogazione partendo da due categorie: beni mobili e immobiliin Francia esiste una banca dati di libero accesso: Architectureet Patrimoineil sistema francese fornisce una ricca manualistica per laschedatura
Regno Unitosistema di catalogazione e gestione museale SPECTRUMla catalogazione viene fatta usando metadati tramite il linguaggioXMLla banca dati Cornucopia (simile alla Joconde francese) non è dilibero accesso
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Vocabolari strutturati e Thesauri
Sono utili per favorire la catalogazionecercano di risolvere il problema della varietà dei linguaggistandardizzano il linguaggio (vocabolari controllati)i Thesauri rendono esplicite le relazioni tra concetti
The Art and Architecture ThesaurusUnion List of Artist Name
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Musei nel Web 2.0Catalogazione e standard
Sistemi di classificazione iconografica
nella classificazione delle opere d’arte, la descrizione è il campopiù complesso da specificareè necessario standardizzare le descrizioni per permetterericerche efficientiprogetto Iconclass
ad ogni risorsa culturale viene associato un codice alfanumericola costruzione del codice viene fatta sostituendo le intere parolecon delle sigle
Esempio: Cristo crocifisso1 Religione e Magia
11 Religione cristiana11D Cristo
11D3 Cristo Adulto11D35 Cristo crocifisso
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