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Questa pubblicazione è realizzata nell’ambito del progetto di incubazione di impresa “Techno Seed”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 388/2000, bando 2 maggio 2001.
Il progetto, di durata quinquennale, è stato promosso e gestito da Friuli Innovazione Centro di ricerca e di trasferimento tecnologico, dall’Università degli Studi di Udine e dall’Ires FVG.
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Techno Seed a supporto dell’imprenditorialità
A quali condizioni una brillante intuizione o una scoperta scientifica possono diventare un’impresa in grado di creare valore per l’inventore e, più in generale, per la società?Gli avanzamenti della frontiera delle conoscenze realizzati attraverso progetti di ricerca di base e applicata dischiudono continuamente opportunità imprenditoriali che solo individui particolarmente attenti e dotati di spirito imprenditoriale sanno cogliere e trasformare in nuovi prodotti e tecnologie. Lo sviluppo di un’impresa da un’idea imprenditoriale è un percorso a ostacoli, nel quale il rischio che l’iniziativa venga abbandonata ancor prima di vedere la luce è elevatissimo: lo sfaldamento del team imprenditoriale, l’impossibilità di venire a contatto con finanziatori disposti a scommettere su idee innovative, l’incapacità di definire una “value proposition” capace di
soddisfare i bisogni del mercato potenziale sono tra i più tipici fattori di insuccesso dei progetti di impresa.Soprattutto nei settori ad alta tecnologia, dove le insidie di fallimento sono amplificate, le start up destinate al successo sono quelle che sanno sviluppare, coniugando ambizione e umiltà, una chiara visione strategica capace di sostenere il processo di crescita duratura dell’impresa.Il contributo degli incubatori d’imprese è proprio quello di irrobustire i team imprenditoriali con risorse e competenze complementari a quelle tecnologiche così da sostenerli nelle fasi di pre-startup, quando sono più vulnerabili, di accelerarne la crescita nelle prime fasi di vita – quando la priorità è affermarsi rapidamente sul mercato – e accrescerne le probabilità di sopravvivenza e sviluppo nel medio termine.Techno Seed può essere considerato a buon riguardo una best practice a livello nazionale – e non solo – di infrastruttura di supporto all’innovazione e all’imprenditorialità. L’incubatore del Parco Scientifico e Tecnologico di Udine si è distinto per la capacità di centrare con rapidità l’obiettivo della generazione di nuove imprese hi-tech: con un anno di anticipo rispetto alla tabella di marcia, quindici idee imprenditoriali si sono trasformate da progetto “su carta” in imprese regolarmente costituite e operanti.Ma quali sono le determinanti del successo del “modello Techno Seed”? In estrema sintesi, il fattore chiave sembra essere la capacità di creare capitale relazionale.
Una capacità che si traduce in primo luogo nel modello di governance, che vede il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico convergere con quello di attori del territorio, quali Friuli Innovazione, Università di Udine e Ires FVG che hanno promosso il progetto. Il capitale relazionale ha permesso ai team incubati di accedere ai servizi in ambito tecnologico, manageriale e imprenditoriale offerti da una rete di professionisti selezionati; ma soprattutto, grazie al contributo di Friulia, Mediocredito FVG e di tutto il sistema creditizio regionale, alle start up viene finalmente reso possibile l’accesso al capitale di debito e di rischio. A questo proposito, va ricordato quello che è uno dei fiori all’occhiello di Techno Seed: il “Fondo speciale per start up innovative” che, unico in Italia, in tre anni renderà disponibili alle imprese incubate 1.100.000 Euro.La sfida che ora attende Techno Seed è quella dell’uscita dalla fase di start up per consolidarsi come istituzione del sistema regionale dell’innovazione collocata nella delicata fase della filiera della conoscenza che chiude il cerchio della valorizzazione della ricerca scientifica, portando le imprese nate dalla ricerca sul mercato.
Cristiana Compagno è Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Udine e professore ordinario di Strategie di Impresa. E’ stata Direttore Scientifico di Start Cup Udine e di Techno Seed.
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I l p r o ge t t o
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Il quadro di riferimentoTechno Seed è uno degli 11 progetti di incubazione - unico nel Nord Est - finanziati a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del primo bando della legge 388/2000. L’obiettivo di tale bando è stato quello di promuovere ed attivare percorsi di formazione imprenditoriale nel campo dell’ICT (Information & Communication Technology), finalizzati alla creazione, a livello regionale, di nuove iniziative imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. Il progetto Techno Seed, formulato e presentato in conformità alle indicazioni del bando 2 maggio 2001, è stato approvato nel marzo 2003 e ha preso ufficialmente avvio un anno dopo.Il documento progettuale sottolineava l’esigenza di intervenire su una criticità peculiare dell’economia regionale all’inizio degli anni 2000: la difficoltà, rispetto al dato medio nazionale e all’area del Nord Est, nel creare nuove imprese e imprenditori. A tale criticità se ne associava una seconda: il ritardo della Regione Friuli Venezia Giulia relativamente alla dinamica di sviluppo aziendale nei settori dell’informatica e delle telecomunicazioni.Il progetto nasce quindi con l’obiettivo di creare nuove imprese nel settore di riferimento, stimolare la diffusione di una cultura imprenditoriale e rafforzare il rapporto dialettico tra l’Università e il sistema economico regionale, sia attraverso l’apporto di capitali e relazioni con il mercato da parte dell’universo produttivo, sia mediante una maggiore finalizzazione dell’attività di ricerca accademica alla dimensione operativa e applicativa.
I partnerIl partenariato è stato composto in modo da poter contenere al suo interno le competenze e le strutture logistiche necessarie per la realizzazione delle azioni previste dall’intervento.
Friuli Innovazione, Centro di Ricerca e di Trasferimento TecnologicoFriuli Innovazione nasce nel 1999 per favorire la collaborazione tra l’Università di Udine e il sistema economico friulano attraverso lo scambio di conoscenze tra ricercatori e imprese e l’utilizzo industriale dei risultati scientifici e tecnologici sviluppati all’interno dell’Ateneo.Nel 2004 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia affida a Friuli Innovazione l’avvio e la gestione del Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli di Udine, lo spazio ideale dove trasformare idee in progetti, ricerca in prodotti. Friuli Innovazione offre servizi integrati e personalizzati per le imprese, la ricerca, le nuove idee di business, funzionali alla messa a punto di strategie, processi, tecnologie e risorse umane, per supportare e sviluppare l’innovazione in ogni sua fase. In particolare:
promuove la collaborazione tra Impresa e Sistema ○della Ricerca Scientifica e Tecnologica rilevando le esigenze, ricercando e individuando le competenze tecnico scientifiche più idonee, attivando collaborazioni e fornendo supporto nella gestione di progetti di sviluppo;
supporta le imprese e i ricercatori nelle attività ○di individuazione degli strumenti di finanziamento più adatti, nella ricerca di partner, nella verifica dei criteri di eleggibilità su programmi europei di ricerca
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e sviluppo tecnologico, fondi strutturali europei, fondi nazionali, regionali e provinciali;
assiste potenziali imprenditori nella creazione di ○imprese hi-tech e supporta la crescita e lo sviluppo di quelle già costituite;
supporta le imprese insediate con l’offerta di spazi ○attrezzati.
Università degli Studi di Udine Nata nel 1978, l’Università di Udine si è rapidamente affermata tra le sedi accademiche di recente istituzione più innovative e complete, sia a livello nazionale che internazionale.Oltre a impegnarsi nella formazione superiore e nello sviluppo delle conoscenze scientifiche, compiti riconosciuti delle università, l’Ateneo udinese si è posto al servizio della società e del mondo produttivo ed economico, puntando in particolare sul trasferimento di tecnologie e conoscenze innovative.Udine è sede storica, in Italia, di corsi come Conservazione dei beni culturali, Ingegneria gestionale, Tecnologie alimentari ed Economia bancaria, ed è stata fra le prime università del Nord Italia ad attivare un polo informatico.La sua ampia offerta didattica si distingue oggi per la presenza di corsi legati allo sviluppo della società e delle nuove professioni.Dal 2004 l’Università di Udine ha attivato la sua Scuola Superiore, istituto per l’eccellenza, cui accedono per concorso i migliori studenti, fin dal primo anno di università.L’impegno nel campo della ricerca, di base e applicata, è testimoniato da diverse strutture ad alta specializzazione come l’Azienda agraria universitaria, l’Azienda ospedaliero-universitaria, i consorzi Friuli
Formazione, Cirmont e Friuli Innovazione.Oltre alla sede centrale di Udine, l’Ateneo è presente sul territorio friulano, con sedi a Pordenone, Gorizia, Cormòns, Gemona del Friuli e con varie iniziative a Tolmezzo, Cividale, Gradisca, Palmanova, Lignano Sabbiadoro, nonché a Mestre nel vicino Veneto.
Ires FVGL’Ires FVG – Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia – è un’associazione no profit con personalità giuridica riconosciuta dalla Regione, attiva dal 1983. L’Istituto si occupa di attività di analisi e ricerca, consulenza ad aziende ed enti pubblici, formazione e orientamento, finalizzate alla promozione dello sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale del Friuli Venezia Giulia. La presenza di tali molteplici fronti di attività e di specifiche aree tematiche di competenza, oltre che il forte legame con il territorio e il tessuto socioeconomico e istituzionale locale, rappresentano le caratteristiche peculiari dell’Istituto, che hanno permesso di condurre interventi di carattere innovativo fortemente radicati nel contesto di riferimento, assicurando l’elaborazione di progetti e attività di elevato livello qualitativo e rigore scientifico, oltre che di grande concretezza e rilevante carattere applicativo. L’Ires FVG è in possesso della certificazione del sistema qualità per le attività di progettazione, sviluppo, gestione ed erogazione di interventi formativi, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2000.
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Il percorso
Friuli Innovazione, Università degli Studi di Udine e Ires FVG, con questa iniziativa, hanno inteso fornire un servizio di accompagnamento a 36 potenziali imprenditori al fine di redigere il business plan della loro iniziativa economica. L’obiettivo finale originario di Techno Seed era quello di avviare 12 nuove aziende e supportarle per il primo triennio di attività.Il progetto ha coperto territorialmente tutta la Regione Friuli Venezia Giulia, con particolare riferimento al suo universo accademico e produttivo. Destinatari privilegiati dell’intervento sono stati infatti laureati, laureandi, dipendenti, ricercatori, professori, dottorandi, assegnisti e dottori di ricerca delle Università regionali; insegnanti in discipline scientifiche delle scuole medie superiori regionali; quadri, tecnici e altre risorse umane operanti nel settore dell’informatica e delle telecomunicazioni o in ambiti ad esso collegati.Il progetto Techno Seed si è articolato in tre fasi interconnesse l’una all’altra:
Formazione imprenditoriale: ha fornito un primo 1. approfondimento sulle competenze necessarie ad avviare e gestire un’impresa, attraverso incontri formativi, seminari tematici relativi ai vari aspetti del “fare impresa” e corsi di formazione sul business planning, integrati da un servizio di tutoraggio individualizzato per la redazione di un piano di impresa preliminare (Business Plan Provvisorio) della propria idea imprendioriale. Alla fine della fase di formazione il Comitato Tecnico Scientidico ha selezionato 36 gruppi
imprenditoriali per l’accesso alle successive fasi del progetto.
Sviluppo del progetto imprenditoriale: ha fornito consulen2. za e supporto necessari alla messa a punto di un piano di impresa completo (Business Plan Definitivo) attraverso l’attivazione di due laboratori, uno tecnologico ed uno imprenditoriale. L’ammissione ai laboratori ha consentito ai gruppi di fruire di un supporto continuo da parte dei tutor e di accedere ad altri servizi quali consulenze professionali, borse di studio, attrezzature informatiche per lo sviluppo tecnico del trovato e ricerche di competenze scientifiche. L’attività all’interno dei laboratori si è conclusa con l’elaborazione di un documento definitivo finalizzato ad un ulteriore processo di selezione ad opera del Comitato Tecnico Scientifico che, da progetto originario, poteva ammettere alla fase di avvio e incubazione fino a 12 gruppi imprenditoriali.
Avvio dell’impresa e incubazione: ha fornito servizi avanzati di 3. consulenza strategica e finanziaria attraverso un albo di competenze altamente qualificate in campo tecnologico e aziendale, assistenza nella fase di start up, networking, supporti finanziari per l’avvio d’impresa e ricerca di ulteriori fonti, incubazione all’interno degli spazi del Parco Scientifico e Tecnologico di Udine, mentoring.
Nella fase iniziale, il progetto e i suoi servizi sono stati presentati su scala regionale al fine di promuovere l’iniziativa nei confronti dei potenziali destinatari. Tra i molteplici contatti, nazionali ed esteri, nello specifico, si contano: 430 imprese operanti nel settore ICT, 66 organizzazioni (associazioni di categoria, agenzie di consulenza, enti pubblici e privati impegnati nel campo della formazione, creazione d’impresa e ricerca scientifica, ecc.), 18 scuole secondarie superiori regionali e 30 incubatori (di cui due statunitensi).Molti utenti sono stati raggiunti attraverso il sito Internet del progetto: www.technoseed.it (30.000 contatti) e la partecipazione a varie edizioni di fiere quali “InnovAction”, “S.I.G.L.A.”, “Salone dello studente”, durante le quali sono state fornite informazioni sull’attività e le opportunità offerte dall’incubatore.
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Formazione imprenditorialeL’azione di formazione imprenditoriale è stata attivata con l’obiettivo di sviluppare e diffondere una cultura imprenditoriale presso il mondo universitario, scolastico e produttivo e di stimolare la nascita e l’adesione al progetto da parte di team imprenditoriali portatori di nuove idee nel campo dell’ICT.Considerato che i gruppi imprenditoriali, spesso formati da ottimi tecnici e/o ricercatori, non sempre potevano contare su competenze in campo economico, amministrativo o di comunicazione, il contenuto delle azioni formative ha riguardato temi quali la
redazione di un business plan, la tutela della proprietà intellettuale, le forme giuridiche e gli adempimenti per l’avvio d’impresa, la fiscalità delle imprese. Secondo il progetto originario la formazione doveva concretizzarsi attraverso l’organizzazione di 20 seminari formativi e di orientamento imprenditoriale per un totale di 400 destinatari raggiunti. In fase realizzativa poi, considerata l’esigenza di approfondire alcuni aspetti peculiari del fare impresa, manifestata durante la varie edizioni della business plan competition Start Cup, si è deciso di offrire un percorso formativo di base completo nel quale associare ai seminari già previsti, corsi di orientamento più ampi e finalizzati alla costituzione d’impresa.In dettaglio, sono stati organizzati 6 corsi relativi ai metodi e alle tecniche di redazione di un business plan che hanno trattato tematiche quali la descrizione della business idea, l’attrattività del mercato, l’analisi della concorrenza e le strategie di marketing, gli assetti organizzativi e la composizione del management team, la protezione della proprietà intellettuale e il piano economico-finanziario.Sono stati inoltre progettati e realizzati 32 seminari (12 in più rispetto alla quota prevista in fase di progettazione). Le tematiche trattate sono state molte, ad esempio: i finanziamenti per le imprese e le start up innovative; la pianificazione e il controllo di gestione; la comunicazione aziendale, la tutela dei risultati, il lavoro di gruppo, ecc… I partecipanti ai corsi e seminari, potenziali futuri imprenditori, sono stati complessivamente circa 1000. Nel 28% dei casi si è trattato di persone diplomate, mentre nel 72% dei casi di laureati o persone in possesso di un titolo di studio superiore (dottorato, master, …). Il 31% dei partecipanti è provenuto dalla reatà accademica, mentre il 69% dal mondo produttivo. Nel corso degli anni si è registrato un continuo ampliamento dei partecipanti provenienti dal sistema delle imprese; questo ha costituito un importante presupposto per la creazione di nuova imprenditorialità. In particolare, lo sviluppo dei team e la nascita delle imprese hanno reso possibile
Organizzazioni contattate
Utenti raggiunti
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una progettazione di corsi e seminari formativi in linea con le reali esigenze dei potenziali utenti e neo imprenditori, consentendo di focalizzare i momenti di formazione sugli argomenti più importanti per la creazione d’impresa.
Selezione delle idee imprenditoriali
La valutazione dei piani d’impresa partecipanti al progetto Techno Seed è stata effettuata da un Comitato Tecnico Scientifico (CTS), presieduto dal Direttore Scientifico del progetto e costituito da 9 membri con competenze economico-finanziarie e nel campo dell’ICT.Il Compito del CTS è stato quello di valutare i business plan provvisori per l’accesso dei potenziali imprenditori alla fase di sviluppo nonché selezionare i piani d’impresa definitivi per la fase di avvio.L’analisi delle domande è avvenuta attraverso una prima valutazione sull’affinità del progetto al settore di riferimento (ICT) e sulla realizzabilità tecnica, che hanno rappresentato i requisiti di ammissibilità. In seguito il Comitato ha proceduto con la valutazione e la selezione dei progetti in base a due macro-criteri:
composizione della compagine imprenditoriale (con un peso 1. del 20% sul totale) in termini di coerenza dei curricula vitae dei proponenti con l’idea imprenditoriale;
coerenza e qualità del progetto d’impresa (con un peso 2. dell’80% sul totale) tenendo conto del tasso di innovazione dell’idea risultato della ricerca, dello stadio di avanzamento e del grado di appropriabilità dei risultati inventivi, dell’attrattività del mercato di riferimento e della fattibilità economico-finanziaria del progetto, delle strategie di marketing e della completezza del business plan.Il CTS ha valutato le domande basandosi su un principio di eccellenza, atto a riconoscere meritevoli esclusivamente i progetti di elevato profilo tecnico-scientifico. Gli individui facenti parte i team che hanno proposto le loro idee sono stati in totale 180, dei quali il 72% della provincia di Udine, il 15% delle altre province regionali mentre il rimanente 13% di fuori Regione.
Delle persone che hanno proposto i business plan, il 58% dei candidati è in possesso di una laurea, il 22% ha un titolo di studio superiore (dottorato, master), mentre il 20% è diplomato.
Sviluppo del progetto imprenditorialeSu 51 progetti presentati, sono stati ammessi a questa fase di sviluppo 36 idee d’impresa proposte da gruppi di aspiranti imprenditori.Lo scopo di questa fase è stato quello di indagare, utilizzando lo strumento del Business Plan, la realizzabilità concreta dei progetti
Proponenti di idee imprenditoriali per area geografica
Proponenti di idee imprenditoriali per titolo di studio
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imprenditoriali. Proprio per questo è stato adottato un indice molto dettagliato del piano d’impresa che include sia elementi di analisi strategica, di mercato e tecnologica, sia elementi di natura organizzativa e finanziaria.
L’accompagnamento durante la fase di stesura del business plan ha permesso ai potenziali imprenditori di fare una approfondita valutazione della business idea e di sviluppare il progetto nei minimi particolari al fine di ridurre l’incertezza nella fase di avvio. Anticipare certe decisioni e prefigurare come potrà svilupparsi l’azienda nel prossimo futuro consente infatti di avere dei parametri di controllo del corretto andamento del business, e di predisporre come riserva delle alternative strategiche al verificarsi di eventi prevedibili o del tutto imprevisti. I principali supporti previsti in questa fase sono stati:
tutoraggio imprenditoriale; ○
tutoraggio tecnologico; ○
utilizzo di attrezzature informatiche; ○
accesso a borse di studio; ○
consulenze. ○
Nel processo di sviluppo dei progetti imprenditoriali all’interno di Techno Seed sono state coinvolte principalmente due figure professionali: il tutor imprenditoriale e il tutor tecnologico. Il primo ha accompagnato il potenziale imprenditore o il gruppo in tutte le analisi economiche necessarie allo sviluppo dell’iniziativa fino alla stesura di un business plan completo. Il tutor tecnologico invece ha seguito in particolare la valutazione della fattibilità tecnica dell’idea, la pianificazione delle attività di sviluppo tecnologico e ha offerto consulenza in merito agli strumenti da utilizzare più adatti allo scopo. Nell’arco della vita del progetto, sono state erogate 180 consulenze imprenditoriali (tutorship), inerenti: la scelta della forma giuridica e degli assetti organizzativi dell’impresa; l’analisi di mercato; le strategie di comunicazione e marketing; le problematiche relative al finanziamento degli investimenti; l’assetto strategico dell’area d’affari e lo sviluppo di potenziali opportunità e collegamenti con le realtà già esistenti; la strumentazione necessaria per una corretta preventivazione economica e finanziaria. Il tutor imprenditoriale all’interno di Techno Seed ha svolto anche il ruolo di tutor aziendale erogando servizi di consulenza alle imprese già avviate (v. Avvio
Paolo OmeroTutor tecnologico
Paolo Emilio ZilliTutor imprenditoriale e aziendale
Business plan provvisori
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dell’impresa e incubazione).Per quanto riguarda il laboratorio tecnologico, nell’arco dei cinque anni di durata del progetto, sono state erogate 152 tutorship che hanno riguardato temi quali la valutazione della fattibilità tecnologica e delle potenzialità di sviluppo dell’idea, l’identificazione e valutazione del materiale informatico necessario per lo sviluppo tecnologico, la ricerca del laboratorio di riferimento in ambito universitario per lo sviluppo del progetto. Sono inoltre stati implementati i business plan, con accertamento e risoluzione delle criticità inerenti gli aspetti tecnologici e l’individuazione di nuovi scenari applicativi e di possibili partner commerciali.I due tutor si sono avvalsi del contributo di consulenti specifici quali
esperti di piano e di strategia d’impresa, di brevettazione, avvocati, commercialisti, consulenti di marketing, tecnici informatici, la cui consulenza si è dimostrata essenziale per i gruppi imprenditoriali.Techno Seed ha previsto inoltre l’erogazione di una borsa di studio annuale per un componente di ogni gruppo imprenditoriale. In particolare, sono state erogate 25 borse di studio a persone disoccupate o inattive, per un totale di 73 rate trimestrali di oltre 1.500 Euro ciascuna.Un ulteriore supporto è consistito nella messa a disposizione, per i gruppi imprenditoriali, di strumenti software e hardware per lo
sviluppo tecnologico delle loro idee.
Avvio dell’impresa e incubazioneNel momento in cui l’idea imprenditoriale è risultata realizzabile, il percorso è proseguito con la valutazione del business plan da parte del CTS e la successiva nascita della nuova attività.I supporti previsti per le aziende che sono giunte alla fase di Avvio sono stati i seguenti:
tutoraggio aziendale; ○
consulenze professionali specifiche; ○
contributi e assistenza finanziaria; ○
incubazione; ○
mentoring. ○
Il primo servizio è stato attivato grazie alla realizzazione di un laboratorio aziendale nel quale il tutor si è messo a disposizione dell’imprenditore come supporto esperienziale per affrontare le scelte più importanti dell’avvio della nascente iniziativa. Il tutor ha rappresentato un punto di riferimento, specialmente nelle decisioni di particolare rilevanza per la vita dell’azienda e nei momenti di maggiore difficoltà. L’attività di tutoraggio ha favorito il superamento della fase di avvio dell’impresa facendone diminuire i rischi tipici ma ha anche migliorato le capacità gestionali dei titolari d’azienda. Complessivamente il laboratorio aziendale ha erogato 92 tutorship a favore delle imprese, trattando nello specifico le problematiche legate alla costituzione delle società, alla programmazione e controllo dello stato di avanzamento delle attività. Sono stati inolte affrontati temi quali l’approccio commerciale al cliente e i supporti per rendere l’azione promozionale maggiormente efficace, l’analisi della situazione finanziaria ed economica e della sua prevedibile evoluzione nel tempo.Il tutor, ove necessario, ha potuto anche attivare consulenze specifiche. Per favorire la ricerca dei professionisti/specialisti esterni
Tutorship erogate
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rispetto al team attuatore del progetto sono stati individuati ed iscritti in un apposito Albo 126 consulenti, raggruppati in tre liste distinte:
esperti in business administration (76); ○
esperti in management dell’innovazione, trasferimento ○tecnologico e tutela della proprietà intellettuale (25);
esperti in project management nel campo dell’ICT (25). ○
Gli iscritti all’Albo provengono nel 72% dei casi dalla provincia di Udine, nel 6% da quella di Pordenone; nel 4% dalla provincia di Gorizia e nel 3% da quella di Trieste. Il 15% degli iscritti risiede fuori regione.Alle imprese costituite e ai gruppi imprenditoriali sono state complessivamente erogate 33 consulenze con professionisti iscritti nelle liste. Le consulenze, nella maggior parte dei casi, hanno riguardato l’approfondimento dei temi legati alla costituzione della società.Sono state numerose anche le consulenze relative ai molteplici aspetti del marketing e della definizione dell’immagine aziendale.Grande peso hanno avuto infine le consulenze di tipo informatico e
quelle relative alla tutela dei trovati. A sostegno dell’avvio delle start up, il progetto ha previsto un supporto finanziario, che si è concretizzato nell’erogazione di un contributo a fondo perduto di 20.000 Euro a favore di ognuna delle imprese costituite.
Le start up hanno potuto così investire nell’acquisto di beni o di diritti strumentali all’attività avviata, in consulenze accessorie rispetto a quelle previste e finanziate dal laboratorio aziendale o, infine, in personale addetto alle attività di ricerca svolte dall’azienda.A completamento dei servizi di assistenza finanziaria ed in risposta alla necessità generalizzata di maggiore accessibilità dei meccanismi di sostegno finanziario, sono stati creati alcuni strumenti “ad hoc”, ideati all’interno di un tavolo di lavoro. E’ stato così costituito il Comitato Finanziario (CF), formato dai rappresentanti di alcuni istituti di credito localizzati in Regione, dalla Finanziaria regionale e da alcuni enti di supporto alle imprese. Il Comitato ha dato vita al “Fondo speciale per start up innovative”, grazie al quale le imprese nate all’interno dell’incubatore hanno potuto contare su due nuovi strumenti finanziari (v. Best Practice).
Rispetto a quanto originariamente previsto, il progetto ha dato la possibilità alle imprese coinvolte di essere ospitate all’interno
Albo dei consulenti
Tipologia di consulenza erogata
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del Parco Scientifico e Tecnologico di Udine. In particolare, le start up hanno potuto usufruire di un ufficio arredato e perfettamente funzionale di 20 mq. con alcune postazioni lavoro ed una reception centralizzata, avendo a disposizione connessioni Internet e ADSL e strumentazione d’ufficio (fax, fotocopiatrice, ecc..), nonché spazi pubblici per eventi e manifestazioni (sale riunioni, video conferenze, ecc…) ad un canone agevolato.Di questa opportunità hanno usufruito 13 aziende presso la sede centrale del Parco Scientifico e Tecnologico in Via Jacopo Linussio a Udine o presso le due sedi decentrate nella zona artigianale udinese (via Oderzo) e nei locali di Tavagnacco (via Nazionale).Uno degli aspetti più importanti per le start up, garantito dal fatto di essere localizzate all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico, è stato il networking, ossia l’incremento delle opportunità di contatto e di collaborazione tra realtà diverse (imprese operanti nell’alta tecnologia, banche e fondazioni, Università e centri di ricerca, istituzioni locali) che ha favorito la crescita delle imprese e la nascita di idee e sinergie poi tradotte in nuovi progetti e prodotti.Nell’ultimo periodo di riferimento del progetto, al fine di potenziare lo sviluppo delle imprese, Techno Seed ha messo a disposizione il servizio di mentoring. I mentori sono volontari qualificati che provengono da comunità accademiche, imprenditoriali e associazionistiche. Le loro carriere comprendono un’ampia gamma di professionalità e ruoli che vanno da soci fondatori di società a presidenti, da amministratori delegati a responsabili tecnico-scientifici, da esperti di finanza a direttori di associazioni e partnership di successo. Essi sono reclutati per la loro esperienza in ambito imprenditoriale e finanziario, in pianificazione strategica e gestione manageriale, per le competenze tecniche nonché per il loro impegno al supporto dell’imprenditorialità.L’idea di attivare un servizio di mentoring è nata a seguito della collaborazione con il Venture Mentoring Service del Massachussetts Institute of Technology (M.I.T.) di Boston che promuove attività a favore delle idee imprenditoriali e start up tecnologiche. In particolare, il servizio del M.I.T. è nato nel 2000 dal presupposto che un’impresa in fase di avvio ha maggiori probabilità di successo se
nasce dalla combinazione tra un’idea, un buon business plan e un imprenditore con esperienza.Il Venture Mentoring Service eroga i propri servizi attraverso mentori volontari selezionati per la loro esperienza ed entusiasmo nei confronti del progetto. Allo sviluppo del servizio di mentoring di Techno Seed ha contribuito anche l’ingresso dell’incubatore nella rete europea di incubatori ICT Achieve (v. Best Practice).Techno Seed ha infine attivato una partnership con Confindustria di Udine, per offrire alle imprese incubate assistenza, consulenza
e, soprattutto, l’accesso alla rete di conoscenze e di relazioni di Confindustria.Dei 20 progetti definitivi presentati al Comitato Tecnico Scientifico, 15 sono diventati impresa, 4 non hanno superato la selezione del CTS, mentre uno ha abbandonato successivamente l’idea di costituirsi.Le imprese nate da Techno Seed sono tutte costituite da una compagine composita (dai 2 agli 8 soci con una media di 4) e mai da un imprenditore individuale. Questo è dovuto probabilmente al fatto che per realizzare idee complesse dal punto di vista tecnologico generalmente è necessaria la collaborazione di un team multidisciplinare che segue i diversi aspetti tecnologici alla
Business plan definitivi
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base dell’idea imprenditoriale e contemporaneamente gli aspetti strategico-gestionali dell’impresa.Riguardo alle attività svolte dalle imprese nate nell’incubatore Techno Seed all’interno del macro settore ICT, si può affermare che prevalga la progettazione e lo sviluppo di software per applicazioni aziendali o di ricerca (33%); una percentuale importante, il 20%, è relativa alle aziende che si occupano di software applicativi nel
campo dei dispositivi mobili quali cellulari e palmari.Il 13% delle imprese si occupa di tecnologie per l’ambiente, un altro 13% è rappresentato da start up che svolgono un’attività legata alla sicurezza, mentre il restante 21% è suddiviso tra le start up che offrono servizi di architettura informatica alle imprese (7%), strumenti di e-learning (7%) e di misurazione (7%).
Le 15 imprese create occupano, alla fine del progetto, 74 persone e sono in continuo aumento le assunzioni di nuovo personale e le collaborazioni attuate.Poichè il percorso che porta un individuo a divenire imprenditore è un processo molto complesso, per il quale non è necessario solo disporre di una valida idea imprenditoriale, bensì di una forte
motivazione e di una determinata esperienza professionale, non tutti i progetti selezionati per l’accesso alla fase di sviluppo sono diventati impresa.Tre progetti sono stati selezionati per la creazione d’impresa senza il passaggio attraverso la fase di sviluppo, perché già analizzati e valorizzati in un business plan definitivo, ma dei 36 progetti che
Specializzazione delle imprese
Soci e dipendenti delle imprese Techno Seed
Percorso dei progetti imprenditoriali
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hanno avuto accesso alla fase di sviluppo, solo 12 sono diventati impresa con un tempo medio per lo sviluppo del business plan di circa 9 mesi. In termini percentuali, dei progetti imprenditoriali che hanno avuto accesso alla fase di sviluppo, il 36% è diventato impresa (il 33% grazie proprio a Techno Seed), il 22% è invece ancora nella fase di sviluppo e necessita di un’ulteriore periodo di analisi. Il 28% dei progetti non è stato realizzato perché abbandonato durante il percorso, mentre il 14% dei piani è stato concretizzato ed è quindi in atto, anche se non attraverso la costituzione dell’impresa.
Le caratteristiche distintive
La contiguità con il progetto Start CupTechno Seed è stato implementato in stretta contiguità con iniziative progettuali come Start Cup Udine, della quale ha costituito un ideale complemento per il concreto impatto economico e territoriale.Start Cup Udine è una business plan competition promossa dall’Università di Udine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone al fine di stimolare la creazione di spin off da ricerca e mettere i partecipanti in condizione di affrontare adeguatamente la fase di start up. La competizione non prevede la messa a disposizione delle risorse e strutture necessarie per coltivare e incubare le imprese da attivare, opportunità al contrario offerta nell’ambito di Techno Seed. Il valore aggiunto del progetto è consistito quindi nella possibilità di accogliere i business plan già elaborati e assicurare la fornitura dei servizi a “valle” di incubazione e consulenza allo start up.
La dimensione specialisticaUna della caratteristiche principali di Techno Seed è stato anche il carattere fortemente tecnologico delle imprese da avviare. L’intervento, infatti, ha messo in gioco un know-how ad alto valore economico come quello specificamente riferito alla produzione di beni e servizi nel settore dell’Information & Communication Technology, entro il quale divengono preminenti i comparti delle telecomunicazioni e dell’informatica classica (hardware, software e servizi).Particolare importanza, nel dare forma concreta a questa dimensione specialistica, ha assunto il laboratorio tecnologico attivato nell’ambito dell’azione di sviluppo imprenditoriale. Esso ha utilizzato le conoscenze scientifiche maturate nel contesto universitario della ricerca per fornire assistenza tecnica ai neo-imprenditori nell’avviare aziende innovative in grado di veicolare rapidamente la loro specializzazione e favorire così cambiamenti strutturali per la crescita del mercato e la qualificazione della forza lavoro. La dimensione specialistica dei progetti ha interessato e interessa, in particolare, le tecnologie innovative per lo sviluppo dei software e per il web, le nuove architetture di reti e servizi telematici, la progettazione di programmi per la pianificazione e la schedulazione della produzione, ecc. Si tratta di attività che si diversificano rispetto a quelle delle imprese tradizionali del settore ICT e costituiscono un valore aggiunto per il contesto economico regionale.
I processi di spin offIl progetto Techno Seed è ricorso espressamente alla strategia dello spin off, promuovendo processi di generazione di imprese da un’idea innovativa o
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dalla ricerca. La caratteristica di novità può essere individuata negli effetti derivanti dall’applicazione della strategia dello spin off: la sinergia tra l’Università e il sistema produttivo, oltre ad avvicinare due mondi tradizionalmente “distanti”, va a beneficio delle realtà produttive già esistenti che possono avviare processi di gemmazione in attività diverse da quelle originarie e caratteristiche, oppure avvalersi delle nuove tecnologie commercializzate e diffuse dalle neo-imprese. Il valore aggiunto dello spin off, inoltre, risiede nell’apportare modifiche al contesto industriale in essere e costituire un valido indicatore di quanto lo sviluppo di un’area possa caratterizzarsi per l’incidenza di nuovi insediamenti.
Best PracticeL’obiettivo principale di Techno Seed nei 5 anni di durata, ovvero la creazione di 12 imprese, è stato raggiunto e superato, visto che già quasi un anno prima della conclusione del progetto le imprese costituite erano 15. Alcuni risultati non previsti dal progetto originario, ma voluti al fine di rendere l’incubatore sostenibile in futuro, sono diventati delle vere e proprie best practice.
Strategia Finanziaria InnovativaOltre al contributo a fondo perduto messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per ogni start up, è stato creato il “Fondo speciale per start up innovative”, grazie al sostegno di alcuni dei maggiori istituti di credito regionali (Mediocredito del Friuli Venezia Giulia Spa, Banca Popolare FriulAdria Spa, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia Spa, Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, Banca di Cividale Spa e Nord Est Banca Spa) e della finanziaria regionale Friulia Spa. Le nuove imprese hanno potuto contare su due strumenti finanziari innovativi che
supportano, e continueranno a farlo in futuro, progetti d’impresa sulla base della validità del business plan tecnologico:
da un lato la finanziaria regionale Friulia Spa ha 1. dato la disponibilità ad investire nel capitale di rischio delle start up, fino ad un massimo di 200.000 Euro all’anno per tre anni;
dall’altro, è stato costituito un fondo rotativo gestito 2. da Mediocredito FVG e formato dal capitale erogato dai singoli istituti di credito, per l’erogazione di finanziamenti da 10.000 a 50.000 Euro a tasso agevolato e senza garanzie. Questo fondo rappresenta un risultato d’eccellenza ed è l’esempio di come l’innovazione possa esse applicata anche al settore del credito. Una volta entrato a regime, il “Fondo speciale per start up innovative” prevede la gestione di un totale di 1.100.000 Euro di cui 600.000 Euro destinati ad operazioni Equity, 250.000 Euro per operazioni non Equity che vanno a sommarsi ai 250.000 Euro erogati come contributo a fondo perduto.Alcune delle imprese nate all’interno di Techno Seed hanno già potuto usufruire di questo strumento essenziale per la loro crescita.
Collaborazioni a livello internazionaleDal 2007 Techno Seed è partner della rete Achieve, un network che riunisce oltre una ventina tra i migliori incubatori europei specializzati nel settore ICT. La rete, finanziata dalla Comunità Europea e coordinata dal Centro per l’imprenditorialità dell’Università di Cambridge, offre agli incubatori la possibilità di migliorare le proprie performance attraverso l’impiego di metodologie per lo sviluppo di competenze manageriali, l’applicazione di strumenti avanzati a supporto delle start up tecnologiche, l’utilizzo di strategie di coaching e
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mentoring.In particolare, attraverso l’adozione dell’approccio valutativo definito TTA – Technology Transfer Acceleration, messo a punto dal Fondo Europeo per l’Investimento, si vuole garantire alle start up selezionate un accesso più rapido ai finanziamenti privati, la cui mancanza risulta spesso motivo di insuccesso per le nuove imprese.Tra gli obiettivi ultimi della rete Achieve è necessario sottolineare la definizione di uno standard di certificazione europeo per gli incubatori specializzati nel settore ICT che garantisca la qualità del percorso formativo offerto ai neo imprenditori e l’innovatività tecnologica proposta dalle start up incubate, per facilitare successive operazioni di investimento a favore dell’impresa e per agevolare un ingresso efficace sul mercato.
RiconoscimentiNel 2007, Techno Seed ha ricevuto l’Award di qualità nell’ambito di “Sfide: dalla buona pratica alla buona amministrazione”, iniziativa promossa a livello nazionale da Forum PA e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio.In particolare, il tema di Sfide 2007, “Scelte strategiche di sviluppo: valorizzare le vocazioni e gli asset territoriali”, è stato rivolto a progetti per lo sviluppo del territorio che – sulla base di una analisi delle potenzialità e delle opportunità – si sono proposti di rafforzare una o determinate vocazioni del territorio individuate come fattore chiave di sviluppo e caratterizzazione economico-produttiva.
Techno Seed nel 2008 è stato inserito nell’elenco dei casi di eccellenza pubblicato dal Ministero per la
Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, guidato dal Ministro Renato Brunetta.L’iniziativa è nata per valorizzare gli esempi di grande professionalità, di innovazione, di coraggio nella sperimentazione di nuove soluzioni tese a ridurre i costi, migliorare i servizi, rispondere al meglio alle esigenze di cittadini e imprese.L’elenco dei progetti è pubblicato nella sezione “Casi selezionati” del sito Internet www.nonsolofannulloni.forumpa.it, realizzato dal Ministero in collaborazione con Forum PA.
ConclusioniCon Techno Seed è stato creato in Friuli Venezia Giulia un modello di incubatore d’impresa nel settore dell’ICT.Questa struttura ha permesso, grazie ai soggetti promotori, ma anche grazie ad altri enti e istituti che si sono aggiunti in seguito, di offrire una rete di servizi ad alto valore aggiunto destinati ai gruppi imprenditoriali. Tra questi, anche servizi non previsti nel progetto originario, quali l’incubazione, il mentoring, l’accesso a nuovi strumenti di finanziamento agevolato, una rete di contatti a livello internazionale, la ricerca di partner e il supporto nella partecipazione a bandi per il raggiungimento di contributi regionali, nazionali e comunitari nell’ambito delle attività di ricerca tecnologica.L’integrazione dell’offerta rispetto alle previsioni iniziali e la complementarietà e lavoro di gruppo dei promotori dell’iniziativa hanno senz’altro favorito il raggiungimento e il superamento dell’obiettivo principale del progetto, giungendo alla creazione di 15 nuove imprese operanti nel settore dell’ICT.
Alla sua conclusione per l’incubatore si aprono alcune importanti sfide:
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la capacità di mantenere e ampliare l’offerta ○attraverso l’ottenimento di nuovi finanziamenti sia di natura pubblica che privata;
l’ampliamento dei settori delle imprese incubate, ○all’interno dell’ambito hi-tech;
l’allargamento del confine di azione dell’incubatore, ○attualmente regionale, a livello nazionale e comunitario in particolare grazie alle partnership con il progetto Achieve, ora Achieve More, e la rete dei Parchi scientifici e tecnologici italiani Apsti;
il potenziamento dei servizi finanziari di supporto ai ○neo imprenditori con il maggiore coinvolgimento dei finanziatori informali;
il consolidamento del servizio di mentoring. ○
Così facendo, Techno Seed potrà continuare a offrire i servizi sperimentati e dar vita a nuove imprese, con ricadute sotto il profilo dell’occupazione, dell’innovatività del tessuto produttivo e del potenziamento del trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e il sistema economico locale.
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Staff Friuli Innovazione, coordinatore del progetto(da sinistra)
Elisa MicelliClaudia BaracchiniSamantha SanfilippoElena Piccinato
Staff Università di Udine(da sinistra)
Sandra SalvadorManuela CroattoSerena Marchetti
Staff Ires FVG(da sinistra)
Michela ComuzzoElisa CandottiAlessia ComarSabina PuppoMonica Serra
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L e i m p r e s e
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AllTeK Innovation
AllTeK Innovation, acronimo di All Technologies and Knowledge for Innovation, è una società fondata nel 2004, come proseguimento delle attività di ricerca e sviluppo svolte da un team di ricercatori in seno ai laboratori APL (Artificial Perception Laboratories) del Dipartimento di Elettrotecnica Elettronica e Informatica dell’Università di Trieste per vari enti pubblici ed aziende, quali ad esempio gruppi internazionali leader nel campo dei sensori per applicazioni industriali e domestiche, nel supporto all’innovazione dei loro prodotti e servizi.Il gruppo dei soci fondatori è composto da due ingegneri elettronici ed un esperto in chimica farmacologica. Una rete di esperti esterni appartenenti ad ambiti sia industriali che universitari garantisce il supporto necessario per lo svolgimento di un’attività tipicamente multidisciplinare.
Attività e servizi Il “core business” di AllTek Innovation è l’attività di Ricerca e Sviluppo nell’ambito dei sensori, della strumentazione di misura e del supporto alle decisioni.Tra i servizi offerti:
consulenza e attività di ricerca e sviluppo `nell’ambito di sensori per la misura di grandezze chimiche, fisiche, biologiche;
ricerca e sviluppo nell’ambito della `strumentazione di misura dedicata, come ad esempio sistemi di acquisizione dati,
strumentazione assistita dal computer, Virtual Instruments, strumentazione remota etc.;
le “Prospezioni Tecnologiche”, strumenti `di supporto alle decisioni che permettono di individuare a priori l’approccio migliore nell’affrontare lo sviluppo di un nuovo prodotto o servizio. In particolare possono essere impiegate con successo per: oggettivare e codificare informazioni soggettive; ottimizzare la ricerca e pianificare le risorse; ottimizzare le decisioni in ambito industriale;
sviluppo e progettazione di hardware, firmware `e software; sviluppo di sistemi di trattamento ed elaborazione dei dati; realizzazione e sperimentazione di dimostratori e prototipi; assistenza nell’ottenimento di marcature e certificazioni.
AllTek Innovation ha in attivo varie collaborazioni per la ricerca e sviluppo di strumentazione innovativa sia con il dipartimento di Elettronica Elettrotecnica e Informatica dell’Università degli Studi di Trieste che con la Direzione Regionale della Protezione Civile.
E-mail:[email protected] Web:www.alltekinnovation.com
Tecnologie e conoscenze per l’innovazione nelle misure e nel controllo dei processi.
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Barbara Piuzzi, laureata in
ingegneria elettronica nel 2001
e con un dottorato in ingegneria
dell’informazione, indirizzo
strumentazioni di misura conseguito
due anni fa, è la responsabile di
AllTek Innovation, società fondata da
tre soci.
“La nostra società – spiega -
fornisce conoscenze e strumenti per
supportare l’innovazione di piccole
e medie imprese e di enti. Uno dei
primi lavori che abbiamo portato a
termine è stato con il Sincrotrone di
Trieste per il quale abbiamo messo
a punto un misuratore che rileva
intervalli di tempo non ripetitivi
dell’ordine dei 2 picosecondi. Poi
abbiamo realizzato un sensore di
forza per applicazioni biomediche
e un misuratore di velocità per
applicazioni ambientali. Tutti prodotti
che sono stati ideati, concepiti e
realizzati per dare una soluzione
a problemi che i clienti ci avevano
posto. La nostra idea di impresa
nasce in ambito accademico, nel
gruppo APL (Artificial Perception
Laboratories) dell’Università di
Trieste, molto attivo con il sistema
delle imprese. È proprio grazie a
questa esperienza che ci è venuta
l’idea di trasformare l’attività di
ricerca in business. Non abbiamo
assunto ancora degli addetti,
avendo privilegiato una serie di
collaborazioni con società esterne.
Progetti per il futuro?
Molti. Se fino ad oggi ci siamo
concentrati prevalentemente nel
settore della ricerca e sviluppo
su commessa, ora vorremmo
conquistarci un nostro mercato
con prodotti innovativi che stiamo
sviluppando. Un esempio? Con la
Protezione Civile stiamo testando un
misuratore di velocità delle acque
per canali e fiumi che ha scopi
prevalentemente di monitoraggio
ambientale. Gli affari? Bene, con
utili che possiamo reivestire nello
sviluppo di nostri prodotti. Per
noi l’esperienza in Techno Seed è
stata importante. Oltre ai servizi
di consulenza tecnico-scientifica
e imprenditoriale, l’incubatore ci
ha dato la possibilità di entrare
in una rete, di farci conoscere, di
collegarci con un mondo ad alta
tecnologia non soltanto accademico.
Il futuro? Se i nuovi prodotti avranno
successo, la crescita sarà assicurata
e potremmo avviare anche un nuovo
ramo dell’attività, con l’assunzione di
personale.”
Barbara Piuzzi
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Card Tech
Card Tech ha progettato e brevettato un sistema di autenticazione biometrica da applicare alle tradizionali smart card, che consente di verificare l’identità del titolare attraverso la sua impronta digitale. Questa tecnologia è in grado di garantire ai possessori di smart card la protezione totale da frodi e contraffazioni, in quanto i dati (l’impronta del polpastrello) e l’algoritmo di verifica si trovano all’interno della carta e non lasciano mai il supporto impedendo così l’intercettazione da parte di un possibile “pirata”.La card progettata da Card Tech, piccola come una carta bancomat, è la nuova sfida della sicurezza informatica che promette di liberare l’utente dalla schiavitù di memorizzare decine di codici alfanumerici – le vecchie password – sostituendole con l’impronta del dito. Il livello di autenticazione rende di fatto inviolabile la smart card che sarà utilizzabile esclusivamente dal legittimo proprietario.
Attività e servizi
La tecnologia sviluppata da Card Tech ha tra le sue applicazioni:
la carta bancaria o EMV: l’applicazione del `sensore biometrico a bordo della card consente di apporre un livello di sicurezza aggiuntivo alla soluzione standard laddove l’utente prima di poter digitare il PIN o di poter avere accesso al mondo bancario dovrà autenticarsi cedendo la propria impronta digitale consentendo il processo di “match on card” così come descritto;
le ID solutions. In questo caso l’autenticazione `rappresenta la certa identificazione ed identificabilità di una persona nei confronti di un ente o di un’autorità (ad es. per la carta d’identità, la patente di guida, ecc).
L’azienda ha progettato due prototipi funzionali delle nuove card biometriche: la PINKEY Wireless e la PINKEY Smart Card.La prima sarà una carta elettronica multifunzione, interoperabile che comunica e interagisce con tutti gli apparati dotati di wireless, trasmettendo, memorizzando e ricevendo dati di ogni genere e potrà ospitare e gestire diversi servizi quali abbonamenti, ticket, pagamenti, firma digitale, home banking, dati sanitari. La seconda invece sarà fruibile da qualsiasi dispositivo di lettura ISO standard a prescindere dall’applicazione dedicata che la carta sarà destinata a contenere.
E-mail:[email protected] Web:www.card-tech.it
L’impronta dell’innovazione: PINKEY
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E’ davvero singolare il percorso
che ha portato Fabrizio Borracci
sulla strada della ricerca e
dell’innovazione. La sua idea nasce
infatti da una truffa per clonazione
della sua carta di credito. Dopo
essersi accorto che qualcuno gli
sfilava modeste somme di danaro,
tali da non accorgersene subito,
non si è limitato alla denuncia
e ovviamente alla sospensione
della carta, ma ha approfondito
il fenomeno scoprendo così una
realtà davvero allarmante con cifre
enormi che passavano di mano
grazie alla clonazione delle carte.
Non basta. Borracci ha pensato
anche di risolvere il problema. Così
è nata l’idea di creare più sicurezza
nella gestione delle carte bancarie.
Grazie all’Università di Udine, ha
dato vita nel 2005 a un gruppo di
ricerca, che ha partecipato a quella
edizione di Start Cup. La soluzione
al problema è stata individuata
grazie alle tecnologie biometriche,
implementandole all’interno della
smart card così da risolvere anche
i problemi imposti dalla privacy.
Nasce così in Techno Seed Card Tech
che, fondata da 4 soci, ha già tre
dipendenti.
Attualmente Card Tech si sta
concentrando sullo sviluppo di
due progetti. Borracci ne illustra
soltanto uno, che vedrà la luce
alla fine di aprile di questo anno:
“una Smart Card con uno schermo
dalla dimensione di una carta di
credito e con a bordo tecnologie
fortemente innovative come il
Wireless, USB, Wi-Fi, Blue Tooth
e la nuova tecnologia a radio
frequenza NFC che permetteranno
di archiviare, con la biometria a
bordo, tutti i dati personali, di pagare
on line in sicurezza senza utilizzare
codici, di effettuare pagamenti
in radio frequenza utilizzando la
propria impronta senza che venga
trasmessa a terzi”. Una rivoluzione
delle carte di credito, un prodotto
che permette di caricare on line
ogni tipo di servizio.
“Techno Seed per noi – conclude
Borracci – è stata fondamentale:
non solo ci ha incubato dandoci
molti servizi e le risorse necessarie
all’avvio dell’impresa, ma ci ha
creato contatti con società di nuova
tecnologia in tutto il mondo, e ci ha
dato visibilità in modo che fossimo
contattati da società internazionali.
Futuro? Scintillante. Esplosivo, solo
se avessimo già il prodotto”.
Fabrizio Borracci
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Cosmarpi
Cosmarpi nasce per realizzare un’idea innovativa di tre giovani imprenditori nel settore della telefonia mobile prepagata e porta avanti un progetto di ricerca industriale focalizzato sulla promozione dell’innovazione tecnologica e della ricerca applicata in questo settore. Il progetto di Cosmarpi è finalizzato alla realizzazione di un innovativo sistema che migliori il servizio di ricarica delle sim prepagate grazie alla personalizzazione, alla maggiore affidabilità, alla semplificazione, alla accentuata praticità e lo renda vantaggioso rispetto ai metodi tradizionali oggi in uso. Grazie al deposito di un brevetto industriale e all’avanzato stato di sviluppo del proprio servizio, Cosmarpi riuscirà a proporre a breve sul mercato un processo innovativo e tecnologicamente avanzato per l’acquisto di servizi immateriali che soddisferà anche i clienti “tecnologicamente” più esigenti.
Attività e servizi
La società ha per oggetto l’attività di progettazione, sviluppo, realizzazione e gestione di sistemi utilizzati nelle diverse applicazioni nel campo della telefonia mobile. A tal fine opera nelle fasi di ingegnerizzazione, sviluppo, realizzazione e personalizzazione di sistemi hardware e software di scambio dati con integrazione dei gestionali asserviti. Cosmarpi, inoltre, progetta, sviluppa e realizza software per ambiti gestionali, di analisi e trasmissione dati. Nell’ultimo anno di attività Cosmarpi ha ampliato
il proprio campo di azione anche al settore delle energie rinnovabili, collaborando con Energy System Srl per lo sviluppo di sistemi personalizzati di gestione da remoto e tele letture di impianti di generazione di energia rinnovabile (Fotovoltaica ed Eolica).
E-mail:[email protected] Web:www.cosmarpi.it
Controlli-amo Organizzi-amo Simuli-amo Memorizzi-amo Archivi-amo Ricarichi-amo Pubblicizzi-amo Informi-amo
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Michele Cossa, dopo aver ottenuto
nel 2002 la laurea in ingegneria
meccanica all’Università di Udine,
si impiega nella Self Group,
un’azienda friulana specializzata in
prototipazione rapida. Lascia però
il lavoro per riprendere il percorso
formativo grazie a un master
che la Danieli ha organizzato con
l’Università di Udine sul project
management e dopo uno stage di
6 mesi viene assunto dalla Danieli
dove lavora per un anno e mezzo.
Mentre lavora in Danieli, nelle pause
caffè, assieme ai soci, sviluppa
un’idea: rendere i distributori
automatici capaci di dialogare e di
offrire servizi agli utenti come la
possibilità di acquistare ricariche
telefoniche, i biglietti per il teatro e il
cinema, informazioni sulle condizioni
meteo. L’idea diventa un progetto
grazie all’edizione di Start Cup
2005. Anche se Cossa non vince, il
progetto piace e viene indirizzato in
Techno Seed. Nasce così nel 2007,
fondata da 3 soci, Cosmarpi che,
subito dopo, grazie al sostegno
dell’incubatore, assume anche una
risorsa umana per sviluppare un
progetto di ricerca. Arrivano i primi
incarichi da imprese primarie del
settore con le quali Cosmarpi utilizza
i prototipi e le tecnologie sviluppate
al Parco. Le prospettive di business,
nonostante la crisi, sono ottime e
sono date proprio dalla capacità
di collaborazione già in essere con
imprese leader del settore, nazionali
ed estere. “A breve – spiega Cossa -
produrremo un distributore
automatico multifunzione parlante.
Sarà in grado anche di comunicare
direttamente con l’assistenza per
risolvere alcuni problemi da controllo
remoto o, se necessario, sollecitare
automaticamente l’intervento di un
tecnico, riducendo notevolmente i
costi di gestione”. Per questi motivi
il futuro non preoccupa affatto
Cosmarpi. “Lo sviluppo di questo
prodotto sta riscuotendo molto
interesse - dice Cossa - e il mercato
della distribuzione automatica è in
crescita”. “L’incubatore Techno Seed
per noi – conclude Cossa – è stato
il catalizzatore: per la nascita della
nostra società, per l’assistenza nella
predisposizione del business plan e
per la consulenza dal punto di vista
tecnico-scientifico”.
Michele Cossa
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Credra
Credra nasce nell’Agosto 2006 dalla volontà dei due soci fondatori di creare un’azienda in grado di fornire prodotti e servizi ideati e sviluppati ad hoc per il cliente. In particolare Credra sviluppa sistemi informatici per il monitoraggio di processi industriali e applicativi web per aziende di servizi basandosi su tecnologie open source. Tali tecnologie, secondo i soci dell’azienda, rappresentano una soluzione economica e performante per l’industria, le piccole aziende e i professionisti.
Attività e serviziIl Software Libero (o Free Software) è un ingrediente importante di ogni prodotto e servizio di Credra. Il progetto più importante sviluppato dall’azienda è Credra Automation, un sistema informatico ibrido pensato per i responsabili di produzione che permette di monitorare i processi produttivi. Credra Automation consente di ottenere diversi benefici, come ad esempio: la riduzione della manodopera fino al 15%, la gestione della comunicazione in produzione, il monitoraggio della produttività delle macchine e del loro status e il monitoraggio dei tempi lavorati.
Tra gli altri prodotti sviluppati da Credra c’è PyJdbc, un database driver open source. L’azienda inoltre offre servizi nel settore della progettazione, sviluppo e testing di sistemi industriali e di controllo numerico e si occupa anche di:
costruzione veloce di siti web chiamati portali `
collaborativi che permettono lo scambio dei documenti aziendali sia all’interno dell’azienda che sulla Rete e una facile, sicura e veloce gestione dei contenuti (cataloghi, eventi e news…);
consulenza informatica per migliorare `la gestione delle informazioni di aziende e associazioni.
E-mail:[email protected] Web:www.credra.com
CREative Development RApidly
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Marco Paolini, laureato in
informatica all’Università di Udine
nel 2002, ha lasciato un lavoro per
inseguire un’idea e farne un’impresa.
Un’impresa che non teme la crisi,
anzi, dalla crisi ha nuovo impulso.
Paolini, con la laurea in tasca, trova
occupazione in un’industria friulana
come responsabile tecnico della
gestione dei sistemi informativi e dei
sistemi di automazione industriale:
modifiche a software dei macchinari,
selezione dei fornitori, installazione
di nuovi macchinari. Lavorando, la
sua attenzione viene catalizzata dal
mondo dell’open source e con Monia
Morra, allora collega, ora socia,
inizia a sviluppare soluzioni software
per l’azienda che lo coinvolgono
sempre di più mettendo in secondo
piano la parte gestionale del suo
lavoro. Comincia quindi a maturare
l’idea di aprire una propria impresa.
Ma come? Dove? Morra e Paolini
vengono a conoscenza del progetto
Techno Seed, prendono contatti
con il Parco scientifico e decidono
di provarci. Si licenziano, entrano
nell’incubatore e fondano Credra.
Credra si è specializzata in
sistemi di controllo su macchine
utensili soprattutto per l’industria
metalmeccanica: installa sistemi
di controllo moderni in macchine
operatrici meccanicamente in
ottime condizioni ma con sistemi
di controllo superati. Torni,
frese tornano così ad essere
efficienti. Affari? Bene. La crisi,
paradossalmente, sta dando loro
una mano perché le imprese
preferiscono ammodernare i
macchinari anziché acquistarne di
nuovi. “In questa fase – spiega poi
Paolini – c’è anche più tempo per
riflettere e per cercare soluzioni
innovative che rendono le imprese
più competitive”.
Anche Credra deve tutto a Techno
Seed: non solo per lo spazio fisico e il
sostegno economico, pur importanti,
ma soprattutto per le consulenze e
il tutoraggio tecnico-scientifico oltre
che imprenditoriale, dal marketing
alla gestione aziendale. Di grande
importanza le relazioni con il
sistema delle imprese con le quali i
rapporti iniziali sono stati fortemente
facilitati dalla presenza di Credra
in Techno Seed. Assunzioni per il
momento non sono previste, anche
perché Credra ha puntato sullo
sviluppo di progetti in team con altre
imprese e liberi professionisti. Marco Paolini
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DataMind
DataMind si occupa di progettare ed implementare algoritmi innovativi e soluzioni flessibili sia in ambito scientifico che industriale per l’analisi, l’esplorazione visuale di dati, l’estrazione di conoscenza e per l’ideazione di prodotti end-user che portino tali algoritmi nella vita di tutti i giorni.Nei primi 3 anni di attività ha intrapreso diverse attività di consulenza con realtà scientifiche ed industriali regionali (tra cui INFN, OGS, SISSA, Oblò Multimedia Srl, Video Systems Srl). I soci fondatori di DataMind hanno una comprovata esperienza di ricerca e sviluppo in ambiti che vanno dalla fisica alla matematica, dall’informatica allo sviluppo di software scientifico avanzato, con molti anni di collaborazione in progetti internazionali di ricerca alle spalle.
Attività e servizi L’offerta di DataMind è centrata sull’analisi, la progettazione e lo sviluppo di soluzioni software per l’analisi di dati, il mining dei dati e l’estrazione di conoscenza, l’image processing e la visione artificiale grazie ad esperienze che spaziano dagli esperimenti scientifici alle applicazioni industriali. Tale offerta si concretizza sia in servizi di consulenza mirati, sia nello sviluppo di prodotti end-user. Tra i principali campi di operatività:
analisi dati `
data mining `
modellazione di dati `
esplorazione grafica di dati `
estrazione di conoscenza `
riconoscimento di pattern e algoritmi di `clustering
algoritmi neurali `
metodi statistici `
visione artificiale e grafica computerizzata `
analisi di immagini `
realtà virtuale e augmented reality `
graphics user interfaces `
applicazioni 3D interattive e 3D rendering `
sviluppo software avanzato multipiattaforma. `
E-mail:[email protected] Web:www.datamind.biz
Advanced Knowledge Discovery
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Sebastian Raducci, laureato in
fisica computazionale all’Università
di Udine, ha dato vita, con 3 soci,
a DataMind. La società è nata per
sviluppare software scientifico per
gli enti di ricerca e per operare un
efficace trasferimento tecnologico
ad imprese hi-tech. Il software che
DataMind sviluppa su commessa,
in sintesi, è capace di analizzare,
visualizzare e di estrapolare i dati
sensibili in esperimenti scientifici.
I programmi, dopo aver analizzato
i dati, estraggono in altre parole le
conoscenze e le informazioni che
possano essere utilizzate a scopo di
ricerca.
L’idea è nata al Dipartimento
di fisica dove i soci lavoravano
ad esperimenti di astrofisica,
in particolare Glast e Magic.
Dall’ambito scientifico DataMind
si è poi gradualmente affacciata
sul mercato dei software end-
user che utilizzano l’esperienza
maturata nella ricerca. DataMind
è fra le prime società create, il 26
maggio 2006, in Techno Seed.
L’esperienza di incubazione è stata
molto positiva e fondamentale per
la nascita stessa dell’impresa. Fra i
servizi maggiormente apprezzati, i
corsi sull’imprenditorialità, su come
si redige un bilancio e su come si
scrive un business plan. Importante
anche il contributo iniziale di 20.000
Euro ed il successivo finanziamento
di 30.000 Euro, a tasso agevolato,
che ci ha consentito di effettuare
ulteriori investimenti in ricerca e
mettere a punto nuovi prodotti, che
commercializziamo con successo.
Anche se DataMind è nata come
società di consulenza per centri di
ricerca, poi, come accennato, ha
sviluppato propri prodotti come Jade,
un software per il fotoritocco venduto
in migliaia di copie in tutto il mondo.
“Stiamo ultimando - spiega Raducci
- nuovi prodotti, che contengono
al loro interno algoritmi complessi
e che consentono di correggere
automaticamente nelle foto gli occhi
rossi. Siamo davvero soddisfatti.
Il business funziona, il futuro non
ci fa paura. Ormai ci riteniamo
indipendenti. Grazie a Techno Seed e
a Friuli Innovazione”.
Sebastian Raducci
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DerMap
DerMap nasce a seguito della premiazione quale una delle dieci migliori idee innovative di “Start Cup Trieste 2007” ed ha l’obiettivo di offrire servizi WebGIS e GIS, integrati con sensoristica elettronica, a supporto del monitoraggio ambientale marino e terrestre. L’azienda è costituita da un gruppo multidisciplinare di ricercatori che vanta notevoli esperienze nel settore del monitoraggio ambientale e dei Sistemi Informativi Territoriali. Inoltre, il rapporto pluriennale di collaborazione dei soci con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Trieste, con altri istituti di ricerca sia nazionali che internazionali nonché con enti pubblici statali e locali, ha permesso di costituire una rete di esperti e consulenti tecnico-scientifici di massimo livello a supporto dell’attività della società.
Attività e serviziDerMap offre a privati, società, industrie ed Enti Pubblici il proprio “know-how” universitario nel campo:
dei GIS e della Cartografia digitale (Location `based systems, Geomarketing, Internet Mapping, GPS, Telerilevamento, Urbanistica);
dell’Information Management (Basi di dati, `Data warehousing, E-Commerce, soluzioni Web);
dell’Information Technology (servizi di Rete, `Sicurezza Informatica, Mobile Services);
del Consulting (consulenza Software `
e Hardware, Formazione ad alto livello e consulenza ambientale, Progettazione di soluzioni GIS, Monitoraggio, Indagini e Certificazioni ambientali).
Tra le soluzioni innovative messe a punto c’è il servizio “RSU Monitoring”, che nasce dalla necessità dei Comuni di ottimizzare la gestione della raccolta dei rifiuti (RSU) permettendo il totale controllo del volume rifiuto all’interno del cassonetto e la conseguente raccolta programmata in base alle informazioni consultabili via Web.
E-mail:[email protected] Web:www.dermap.com
We simplif y the vision of your “world”
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Daniele Gulic, laureato in ingegneria
informatica nel 1998 all’Università
di Trieste, dopo aver collaborato
per oltre 10 anni nel Dipartimento
di Biologia dell’Università giuliana
nell’ambito dei sistemi informativi
geografici e del monitoraggio
ambientale, decide di portare
all’esterno le conoscenze acquisite.
Nasce così l’idea, assieme a due
soci, un naturalista e una biologa
marina, di fare impresa. Partecipa
all’edizione del 2007 di Start Cup
Trieste e subito dopo cerca di
creare uno spin off all’Università
di Trieste. Ostacoli burocratici
e tempi lunghi, e l’incontro
con l’allora magnifico rettore
dell’Università di Udine e presidente
di Friuli Innovazione, Furio Honsell,
consigliano a Gulic di rivolgersi a
Techno Seed dove nasce, nel 2008
DerMap, nome che raffigura le
iniziali dei tre soci e “map” perché
svolge prevalentemente servizi di
carattere cartografico, geografico e
monitoraggio territoriale. L’attività
vera e propria comincia a settembre-
ottobre.
DerMap produce supporti a livello
web per il monitoraggio ambientale,
sia terrestre sia marino. Si
specializza però nel settore dei
rifiuti. Mette a punto un sistema
centralizzato automatizzato per il
monitoraggio costante dei contenuti
dei cassonetti che consenta la
gestione ottimale dei percorsi per
la raccolta degli stessi riducendo i
costi e migliorando il servizio per
gli utenti. “Il sistema - spiega Gulic
- è attualmente sperimentato da
Acegas e ci sono trattative in corso
con altri gestori anche al di fuori
del territorio regionale. Il sistema,
che può essere applicato per la
rilevazione di qualsiasi altro tipo di
elemento, ha un’importantissima
peculiarità: è autonomo dal punto
di vista del fabbisogno energetico
e della trasmissione dei dati.
L’alimentazione è garantita da una
cellula fotovoltaica che alimenta,
con l’ausilio di una batteria che dura
dai 4 ai 5 anni, sensori e dispostivi.
Fondamentale l’esperienza in
Techno Seed, soprattutto per
quanto riguarda il marketing e le
relazioni con il mondo scientifico e
tecnico e con le istituzioni a livello
europeo che ci ha consentito di
partecipare a bandi Ue. Gli affari?
Bene. Nonostante la crisi globale
non ci possiamo lamentare. Siamo
ottimisti”.
Daniele Gulic
36
EasyStaff
EasyStaff fornisce consulenza di alto livello e soluzioni informatiche nel campo dell’ottimizzazione delle risorse umane attraverso l’impiego di tecniche algoritmiche innovative. Le tecniche utilizzate da EasyStaff permettono infatti di trovare dei piani di turni del personale, nel pieno rispetto dei vincoli contrattuali e sindacali, e un buon livello di servizio al cliente finale consentendo loro benefici economici e organizzativi, personalizzando i prodotti secondo le caratteristiche peculiari dell’azienda e facendo uso del web, in modo da permettere la gestione e il controllo delle proprie risorse semplicemente con un click.
Attività e servizi
Analizzare in dettaglio le problematiche `del cliente nell’ambito dell’ottimizzazione delle risorse, studiare tutte le caratteristiche intrinseche dell’ambiente aziendale e modellarle opportunamente per il risolutore. L’idea di EasyStaff è quella di fornire un servizio di consulenza di alto livello nel campo dell’ottimizzazione delle risorse, avvalendosi dell’esperienza pluriennale dei ricercatori e dei docenti universitari che lavorano costantemente a fianco del gruppo.
Creare una linea di prodotti software per `la soluzione di problemi di schedulazione del personale. I diversi prodotti saranno sviluppati massimizzando il riutilizzo del software grazie
anche all’impiego di metodologie di sviluppo orientate agli oggetti e all’uso del framework EasyLocal++. Inoltre i vari prodotti potranno condividere gli strumenti di gestione e interfacciamento con l’utente. Infine, ciascun prodotto dovrà essere facilmente personalizzabile per poter essere adattato alle esigenze di ciascun cliente specifico.
Produrre motori algoritmici basati sulla ricerca `locale da integrare all’interfaccia utente.
Tra le collaborazioni di rilievo, si segnala la creazione di soluzioni Software per l’organizzazione della didattica delle facoltà e degli atenei e la realizzazione di prototipi software per la turnazione del personale dei reparti ospedalieri e degli operatori di un call-center. Sono inoltre attive collaborazioni con diversi player di mercato nel settore del WorkForce Management e per l’integrazione dei motori algoritmici di EasyStaff con i Software gestionali HR del Partner.
E-mail:[email protected] Web:www.easystaff.it
Tech in Time – soluzioni per l’ottimizzazione
37
Fabio De Cesco, laureato in
ingegneria gestionale, assieme ad
altri 3 soci, ha dato vita a EasyStaff,
una società che offre servizi alle
imprese per l’implementazione di
soluzioni ad alto livello per quanto
riguarda le problematiche legate alla
turnazione del personale in aziende
private ed enti pubblici. “Abbiamo
tradotto – spiega De Cesco - in
impresa una ricerca condotta dal
Dipartimento di Ingegneria Elettrica
Gestionale e Meccanica della
Facoltà di Ingegneria dell’Università
di Udine il cui obiettivo era lo
sviluppo di tecniche algoritmiche
innovative per la risoluzione di
problemi complessi di turnazione del
personale. L’idea è nata in ambito
accademico fra alcuni ricercatori.
Il primo passo è stato un’analisi di
mercato che ha evidenziato come ci
fosse una richiesta forte in questo
settore e così, grazie a Techno Seed,
abbiamo dato vita a EasyStaff.
Tengo a sottolineare che la nostra
idea non si sarebbe potuta realizzare
senza l’incubazione all’interno del
progetto Techno Seed. Non ci è stata
data l’opportunità di avere solo
uno spazio fisico dove studiare e
lavorare, ma di vivere in un ambiente
ricco di stimoli e di creatività. Al
Parco abbiamo sviluppato delle
soluzioni innovative per la gestione
e l’ottimizzazione della turnazione.
Ci siamo in particolare concentrati
sulle problematiche legate alla
didattica in ambito accademico.
Le facoltà hanno problematiche
molto complesse come l’orario
delle lezioni, l’organizzazione degli
appelli d’esame e più in generale
la progettazione delle varie attività.
Tornando ai servizi di Techno Seed,
fondamentali sono stati quelli in
ambito imprenditoriale: abbiamo
sviluppato un business plan, svolto
analisi del mercato concorrenziale.
Grazie all’incubatore - continua De
Cesco - oltre al contributo assicurato
a tutte le start up, abbiamo potuto
utilizzare risorse aggiuntive previste
dal Fondo speciale per le start up
innovative, un prestito agevolato
messo a disposizione da un pool
di banche locali coordinate da
Mediocredito Fvg. Tale strumento
ci ha permesso di investire
maggiormente sul nostro business
e di sviluppare ancor di più le nostre
tecniche algoritmiche, puntando sul
personale oltre che sulla ricerca e
velocizzando i nostri progetti di R&S.
Progetti? Sviluppare ulteriormente il
parco clienti in campo accademico
e trovare partnership strategiche
con dei player verticali di mercato
al fine di integrare i nostri motori
algoritmici con le loro soluzioni di
interfaccia utente e concentrarci
maggiormente sulle nostre tecniche.
Il futuro, grazie agli investimenti in
ricerca, non ci fa paura”.
Fabio De Cesco
38
e-laser
e-laser offre prodotti e servizi legati al telerilevamento del territorio e dell’ambiente avvalendosi, in particolare, di metodologie innovative per il trattamento di dati laser scanning da aeromobile. L’azienda è costituita da un gruppo multidisciplinare di ricercatori che vanta notevoli esperienze nel settore del Telerilevamento, dei Sistemi Informativi Territoriali, dello sviluppo software, del trattamento informatico dei dati dell’ingegneria, delle Scienze Ambientali e Forestali. Il principale strumento di innovazione realizzato da e-laser è un database geografico tridimensionale (DBFP) che consente la ricostruzione 3D delle foreste e dei singoli alberi con possibilità di censire il patrimonio forestale con tempi e costi decisamente vantaggiosi rispetto alle tecniche in uso. Il prodotto offerto consente dunque di acquisire in modo puntuale, rapido e su grandi superfici tutti i parametri necessari per la caratterizzazione strutturale delle aree forestali.
Attività e servizi
Inventari forestali automatici realizzati sulla `base dei singoli individui arborei.
Elaborazione dei dati laser scanning aerei e `terrestri.
Realizzazione di banche dati territoriali e `analisi di qualità.
Progettazione e consulenza nell’ambito dei `Sistemi Informativi Geografici.
Analisi ed elaborazione di dati scientifici e/o `statistici dei settori ambientale, forestale e territoriale a partire da tecnologie innovative di rilevamento topografico, fotogrammetrico, laser scanning e telerilevamento in genere.
Elaborazione di cartografie tematiche di `distribuzione della biomassa, della vulnerabilità al dissesto, dei cambiamenti dell’uso del suolo e altre carte a valenza ambientale come quelle della biodiversità e habitat dell’avifauna.
Rilievi topografici, territoriali e monitoraggio `ambientale mediante telerilevamento.
Posizionamento satellitare e cartografia `numerica.
L’azienda vanta già diverse collaborazioni di natura scientifica, per la fornitura di materiale e lo scambio di dati in Italia con vari enti pubblici e società private, Università e istituti di ricerca e all’estero con l’Istituto Geodetico della Slovenia, il Ministero delle Foreste del Camerun, l’Università di Yaoundè e l’Istituto Geodetico della Finlandia.
E-mail:[email protected] Web:www.e-laser.it
Mapping differently, real mapping!
39
Andrea Barilotti, laureato in Scienze
Ambientali all’Università di Urbino,
un Master in Sistemi Informativi
Territoriali all’Università di Udine
dove frequenta il terzo anno del
Dottorato di ricerca in Economia,
ecologia e tutela dei sistemi
agricoli e paesistico-ambientali.
Nel frattempo ha avviato, con
sette soci, compresa l’Università,
e-laser, uno spin off dell’ateneo
friulano. L’idea nasce dall’attività
di ricerca all’Università nell’ambito
di un progetto Interreg Italia-
Slovenia: lavorando al progetto si è
sviluppata l’idea innovativa legata
al telerilevamento, ad oggi unica
esperienza in Italia.
La società si occupa di sistemi
di telerilevamento del territorio e
di Sistemi Informativi Territoriali.
“Nello specifico - spiega Barilotti
- elaboriamo dati laserscanning
rilevati da aeromobile che, attraverso
i nostri metodi di analisi ed algoritmi,
ci consentono di effettuare stime
dettagliate e puntuali dei principali
parametri inventariali forestali ed
in particolare: di sapere tutta una
serie di attributi che riguardano
intere foreste, a partire dal dettaglio
dei singoli alberi; di calcolare gli
attributi biometrici, la struttura
verticale del bosco, la struttura del
fusto, la posizione degli alberi, la
dimensione della chioma e tutti gli
altri parametri che servono per la
pianificazione delle aree forestali.
Abbiamo partecipato all’edizione
2007 di Start Cup vincendo il primo
premio; poi l’incubazione in Techno
Seed, un’esperienza fondamentale.
Al di là dell’accoglienza e delle
risorse per la nostra nascita, l’essere
stati incubati è stato determinante
per una crescita rapida e soprattutto
“indolore”. Di grande importanza,
oltre al supporto logistico-
amministrativo e di tutoraggio,
l’assistenza per la partecipazione a
progetti e a bandi di ricerca a livello
nazionale e internazionale. Essere
al Parco, infine, ci ha dato visibilità
oltre che una rete di relazioni.
Futuro? Roseo, siamo l’unica
azienda in Italia che si occupa di
queste tematiche, siamo innovativi.
Occorre continuare così. Gli affari?
Siamo appena nati. Posso però dire
che c’è molto interesse per i nostri
prodotti e per le nostre attività. Sia in
Italia sia all’estero”.
Andrea Barilotti
40
Eye-Tech
Eye-Tech è uno spin-off dell’Università degli Studi di Udine nato per portare sul mercato la specializzazione sviluppata da un gruppo di ricercatori nel Laboratorio di Visione Artificiale e Sistemi Real-Time dell’Ateneo. Il business di Eye-Tech si focalizza su soluzioni di visione artificiale per la sicurezza e l’intelligenza d’ambiente.
Attività e servizi Il know-how maturato dal gruppo nell’ambito dell’elaborazione e della trasmissione delle immagini consente ad Eye-Tech di fornire soluzioni software per:
acquisire flussi di immagini da sensori `eterogenei (videocamere a colori, infrarosso, statiche, brandeggiabili, network cameras, etc.);
elaborare i flussi video al fine di rilevare gli `oggetti in movimento nella scena osservata;
classificare gli oggetti osservati (es. persona, `veicolo);
seguire gli spostamenti degli oggetti nella `scena osservata;
rilevare e riconoscere volti; `
effettuare delle analisi statistiche sugli `spostamenti osservati;
comprendere il comportamento degli oggetti in `movimento nella scena;
rilevare comportamenti dannosi o pericolosi; `
trasmettere flussi di immagini attraverso la `
rete Internet a postazioni remote.
Tra i prodotti e servizi forniti dall’azienda:
Software stand-alone personalizzabile per il `cliente finale (es. software di videosorveglianza automatica, conteggio persone, controllo processo);
moduli software integrabili in altri sistemi `(librerie);
consulenza. `
E-mail:[email protected] Web:www.eye-tech.it
Soluzioni di visione artificiale
41
Claudio Picciarelli, laureato in
informatica, ha dato vita nel 2007,
assieme ad altri tre soci, ad Eye-
Tech. La società, che ha già due
collaboratori, si occupa di visione
artificiale, cioè di elaborazione
al Pc di immagini e sequenze
video. Le applicazioni di queste
tecnologie sono innumerevoli ed
Eye-Tech ha puntato su alcuni
settori strategici come i controlli
al video delle produzioni in catena
di montaggio, così da valutare
la qualità e la corrispondenza al
campione dei pezzi prodotti; la
video sorveglianza e il controllo
degli accessi. I primi lavori della
società sono stati di carattere
consulenziale, assicurando alle
imprese soluzioni personalizzate.
La società successivamente ha
cominciato a sviluppare una propria
linea di prodotti che commercializza
con discreto successo. Fra questi
particolarmente interessante è un
servizio di streaming di sequenze
video su dispostivi mobili. E’ un
sistema di riproduzione video on-line
che consente all’utente la visione di
una situazione in diretta attraverso
il cellulare. Un modo molto efficace
per controllare siti remoti. Un altro
prodotto è il controllo degli accessi
attraverso un sistema di video
sorveglianza. Commesse parecchie,
molte le manifestazioni d’interesse.
“Noi – spiega Picciarelli - siamo
nati in Techno Seed nel 2007 e
dico subito che non esisteremmo
se non ci fosse stato l’incubatore.
Sono talmente tante le incombenze
burocratico-amministrative legate
alla nascita di un’impresa che
non ce l’avremmo mai fatta senza
il supporto di Techno Seed. Al
di là del sostegno finanziario,
fondamentale è stata poi l’analisi
delle nostre potenzialità che si è
sviluppata attraverso la redazione
di un business plan. Altrettanto
importante l’assistenza, la
consulenza e la formazione su temi
per noi, che sviluppiamo software,
fondamentali come la proprietà
intellettuale e la tutela del diritto
d’autore. Techno Seed, ci ha dato
modo di partecipare a corsi di
formazione e di avvalerci della
consulenza di esperti del settore.
Progetti per il futuro? Crescere.
Stiamo puntando molto su nuove
soluzioni software; speriamo che
vadano in porto consentendoci
anche di assumere stabilmente
nuova manodopera”.
Claudio Picciarelli
42
Fill In The Blanks
Fill In The Blanks (FITB) si propone sul mercato come “architetto del sistema informativo aziendale”, in grado, cioè, di progettare e realizzare architetture informatiche ad alto contenuto tecnologico e professionale, funzionali alle esigenze complessive del cliente e ad un ottimale rapporto costo/efficienza. L’obiettivo di FITB è quello di convogliare le competenze e la propria professionalità assieme a quelle di altre società ICT di piccola e media dimensione, per renderle fruibili, nel loro insieme, anche alle PMI che non hanno a disposizione i budget per potersi avvalere dei servizi delle multinazionali ICT.L’impresa si propone di far emergere i “blanks” di competenza o conoscenza, identificando le criticità dei sistemi, e di individuare le soluzioni adeguate a colmarli, affrontando le problematiche con un approccio architetturale “complessivo”.
Attività e servizi
Analisi e progettazione di Architetture di rete e `di sistemi.
Business Continuity e consolidamento di `server attraverso architetture virtualizzate.
Progettazione di soluzioni di backup dei dati. `
Sicurezza. `
Sviluppo/gestione applicazioni Internet, `Intranet e Group-Ware.
Tra i servizi erogati:
progetti di “instant-consulting” e consulenza `con servizi a medio termine;
contratti periodici o partnership tecnologica `ICT in qualità di outsourcer;
sviluppo di applicazioni su commessa; `
formazione end-user e personale tecnico `delegato;
supporto tecnico-sistemistico (help desk); `
monitoraggio preventivo dei sistemi ICT; `
progetti di gestione della conformità al D.Lgs. `196/2003 e manutenzione e aggiornamento del DPS;
rivendita hardware/software e gestione del `licensing.
FITB collabora fattivamente con alcune società per lo sviluppo di progetti di ricerca, per i quali attiverà anche una collaborazione con la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università degli Studi di Udine.
E-mail:[email protected] Web:www.fitb.it
L’informatica che serve. Dove serve.
43
Andrea Bertoni, laureato in
informatica nel 1987, dopo aver
lavorato in aziende ICT per 20 anni,
ultimamente come responsabile
dei sistemi informativi, ruolo
che gli ha permesso di maturare
esperienze tecniche e costruire
relazioni commerciali, ha deciso di
reinventarsi e di tornare allo studio
e alla ricerca. Assieme ad uno dei
propri collaboratori, Emanuele
Aliberti, decide di costituire
un’azienda ad hoc per sviluppare
in maniera innovativa l’attività che
insieme svolgevano da dipendenti
come sistemisti ed integratori
di sistemi, implementandola di
nuove conoscenze. Nasce così,
nel gennaio del 2007, Fill In The
Blanks. In Techno Seed ci arrivano
per caso, anche se il progetto
imprenditoriale era comunque
definito. L’incubatore, esaminato
il progetto, accoglie Bertoni ed
Aliberti togliendo di fatto ogni
incertezza sull’avviamento. Ma si
può fare innovazione a 20 anni dalla
laurea? “Certamente, se ci sono
idee da sviluppare e la possibilità
di sperimentarle”, risponde Bertoni
riferendosi all’esperienza vissuta
in Techno Seed. “L’evoluzione delle
tecnologie informatiche è tale che
si rinnovano di anno in anno, anzi
di mese in mese. Basta aver la
voglia di camminare nel processo
di rinnovamento e che ci siano le
condizioni per farlo”.
Ma come giudica Bertoni
l’esperienza in Techno Seed? “Più
che positiva – precisa -. Siamo
uno dei frutti dell’incubatore. Gli
step della nostra crescita sono
intrinsecamente legati a ciò che
Techno Seed ha saputo metterci a
disposizione facendoci diventare
imprenditori molto più in fretta. E
non parlo - prosegue - solo della
sede o dei contributi a fondo perso
per l’acquisto dei beni strumentali,
ma soprattutto delle collaborazioni,
delle osmosi e delle interazioni con
altre aziende che ci hanno permesso
di bruciare molte tappe. Ho
apprezzato soprattutto le consulenze
di professionisti e le esperienze
imprenditoriali con le quali siamo
venuti a contatto”.
Ma come vanno gli affari? “Molto
bene. Consideriamo di mantenere il
trend e di sfruttare questo momento
per consolidarci e per trovare
nuove aree di mercato. Adesso, per
esempio, abbiamo iniziato l’iter
per l’assunzione di due manager
a tempo per sviluppare un nuovo
progetto triennale, e abbiamo
assunto un’altra persona dal profilo
tecnico. Il futuro, nonostante la
crisi? Da buon imprenditore lo vedo
roseo: sapremo far fruttare le nostre
capacità”.
Andrea Bertoni
44
Gestiware
Gestiware è nata nel 2006 con l’obiettivo di sviluppare un sistema gestionale innovativo, utilizzabile anche attraverso il Web, che integrasse funzionalità tipicamente gestionali legate ai normali flussi aziendali, e funzionalità di workflow, di comunicazione (CRM), di gestione elettronica documentale, di connettività mobile e di sicurezza, partendo dalla creazione dell’ambiente di sviluppo necessario alla generazione in tempi brevi di funzionalità stabili e facilmente mantenibili.La società dispone di un laboratorio dove vengono analizzate le tematiche relative alla piattaforma di sviluppo e realizzate le customizzazioni vere e proprie.
Attività e serviziL’attività di Gestiware interessa tre aree principali:
prodotti software; `
consulenze architetturali e organizzative; `
realizzazioni di progetti enterprise. `
F12 è il gestionale di proprietà che copre tutte le aree e i flussi organizzati dell’azienda, integrabile e integrato con programmi BI e con procedure web dipartimentali che ricoprono la gestione delle diverse aree aziendali, dalla produzione in linea alla gestione della logistica, dal controllo qualità alla gestione di specifici flussi commerciali (listini rivenditori, ordini agenti e consultazioni).
Il prodotto è attualmente in uso in differenti realtà aziendali: dall’industria del mobile, alla produzione di protesi sanitarie, di elettrodomestici, alimentare, all’industria chimica, alla cartotecnica, metalmeccanica, elettronica, carpenteria, ai porti turistici/cantieri.Un altro prodotto innovativo è il gestore documentale ED12, integrabile con il gestionale F12 e comunque aperto all’interazione con altri ambienti di gestione.
E-mail:[email protected] Web:www.gestiware.it
La giusta soluzione per la gestione d’impresa
45
Mauro Majeroni, libero
professionista, consulente nel
campo informatico, entra in Techno
Seed per dare risposta alla necessità
di innovare la professione che già da
anni svolge per affrontare al meglio
il mercato dei programmi gestionali.
Gestiware non nasce quindi
all’interno del mondo accademico e
nemmeno da un gruppo di giovani
laureati, ma direttamente dal
mondo del lavoro che si interroga
e decide di innovarsi. “Più che su
un nuovo programma gestionale -
spiega Majeroni - avevamo bisogno
di riflettere sulle nuove tecnologie.
Bisognava capire cosa si sarebbe
potuto fare di più e meglio con le
nuove tecnologie informatiche e
tutto ciò che di innovativo potevano
e possono offrire il mercato e la
rete. Tutto questo sfruttando le
piattaforme collaborative, in modo
da poter distribuire la conoscenza
e le idee con i gruppi di sviluppo
software di altre società che
condividessero la nostra idea”.
Ma dove fare ricerca e sviluppo?
Nasce così l’idea di rivolgersi a Friuli
Innovazione che stava dando vita
al progetto Techno Seed. “Techno
Seed – spiega Majeroni - aveva tutte
la caratteristiche per darci risposte
adeguate sia dal punto di vista
tecnologico sia imprenditoriale. Non
ci siamo sbagliati. Il trasferimento
tecnologico è stato superiore alle
aspettative; la vita stessa nel Parco
è stata di enorme importanza
per l’acquisizione di informazioni,
in maniera semplice e diretta,
attraverso la frequentazione di
ricercatori e di colleghi. Fra i servizi
del Parco maggiormente apprezzati
quelli relativi al trasferimento
tecnologico: abbiamo potuto
contare sulla collaborazione di
personale altamente qualificato,
su docenti e ricercatori universitari.
Importante anche l’assistenza in
campo imprenditoriale: la stesura
di un business plan e il successivo
monitoraggio sono stati altamente
positivi.
Ora Gestiware è un’azienda attiva,
gestita da 5 soci, che produce e
commercializza F12, un gestionale
per aziende che copre tutte le parti
funzionali principali di una impresa:
produzione, amministrazione,
logistica e commerciale . Dopo tre
anni ha assunto 3 dipendenti a
tempo indeterminato, ha chiuso un
accordo di collaborazione con altre
due software-house ed è prevista
l’assunzione a breve almeno di un
commerciale. Il futuro? Nonostante
la crisi, abbastanza roseo”.
Mauro Majeroni
46
MoBe
MoBe è specializzata in attività di consulenza e sviluppo software per dispositivi mobili (computer palmari, cellulari, smartphone). L’innovazione sviluppata da MoBe consiste nel rendere le funzionalità offerte dai comuni cellulari adattabili al contesto in cui si trova l’utente, interagendo in modo intelligente con l’ambiente circostante e scaricando in modo automatico nuove applicazioni che estendano le capacità del dispositivo. A seconda del fatto che l’utente sia in viaggio con la propria auto, piuttosto che si trovi a far la spesa in un supermercato, sia in attesa del proprio volo all’aeroporto o stia semplicemente seduto nel salotto di casa, il suo dispositivo mobile gli metterà a disposizione di volta in volta servizi e funzionalità diversi (interazione con l’elettronica on-board dell’auto, possibilità di tener traccia della lista della spesa, consultazione degli orari dei voli in partenza, possibilità di interagire con gli elettrodomestici della propria abitazione).
Attività e servizi
Realizzazione ed installazione di infrastrutture `per la fornitura di servizi ad alto valore aggiunto dipendenti dall’ambiente.
Servizi di consulenza software per la `programmazione di dispositivi mobili (cellulari, smartphone, palmari, ecc.).
Servizi di consulenza software nell’ambito `delle tecnologie wireless (es.: Bluetooth, Wi-Fi, RFID, ecc.).
Il campo di applicazione delle tecnologie sviluppate da MoBe è esteso e riguarda aziende ed enti:
messaggistica via Bluetooth; `
tracciamento dell’utente; `
raccolta di dati tramite dispositivi mobili; `
offerta di accesso remoto a database e archivi `multimediali da PDA/cellulari;
possibilità di controllare l’ambiente circostante `dal proprio PDA/cellulare.
MoBe collabora attivamente con la CRS Srl di Gemona del Friuli, il Laboratorio di Sistemi Mobili Dipendenti dal Contesto (SMDC Lab.) del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Udine e il Laboratorio di Telemedicina e e-Health del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Udine.
E-mail:[email protected] Web:www.mobe.it
Being Mobile (Essere mobili) Le informazioni e le applicazioni giuste, nel posto e al momento giusto
47
Ivan Scagnetto, laureato in Scienze
dell’informazione all’Università di
Udine nel 1997, ha fondato nel
2006, assieme a 6 soci, MoBe Srl,
che significa essere mobili (MObile
BEing), avere attenzione per tutto
quanto riguarda i dispositivi mobili
e le tecnologie wireless. “Noi
sviluppiamo e forniamo – spiega
Scagnetto - soluzioni e prodotti
che rendono il funzionamento del
dispositivo mobile dipendente
dall’ambiente in cui è inserito.
In altre parole le funzionalità del
dispositivo cambiano a seconda
di dove sia l’utente (in casa,
all’aeroporto, ...), interagendo in
maniera intelligente con i sistemi
informatici presenti: il dispositivo
riconosce la “fonte informativa”,
si adatta, scarica le applicazioni
cambiando le proprie funzionalità e
dà all’utente tutte le informazioni e i
servizi offerti dal luogo in cui si trova.
L’idea è nata nei primi anni
2000 da un gruppo di ricercatori
dell’Università di Udine, appassionati
di dispositivi mobili che hanno
compreso che l’utilizzo dei telefonini
era piuttosto banale viste le loro
potenzialità. Così è nata l’idea di
renderli capaci di relazionarsi con
l’ambiente. Infinite le potenzialità:
dalle informazioni sugli oggetti
esposti in un museo o in un parco
archeologico alle indicazioni per
raggiungere un ufficio. Ma gli affari
come vanno? “Bene – spiega
Scagnetto - nonostante nessuno
di noi soci sia un imprenditore.
Il fatturato e il giro dei clienti
aumentano costantemente di anno
in anno. Stiamo dando lavoro a due
addetti”.
Anche MoBe deve la sua vita a
Techno Seed. “Non credo saremmo
mai sorti se non avessimo avuto
l’opportunità di essere incubati in
Techno Seed. Indispensabili sono
state per noi la disponibilità di uno
spazio, le risorse per la nascita
dell’impresa ma soprattutto i servizi
di consulenza dei tutor, sia dal punto
di vista tecnologico – scientifico sia
commerciale e imprenditoriale. Ci
hanno indirizzato bene, aiutandoci
a mettere a fuoco le possibili
problematiche di un’attività come
la nostra. Progetti per il futuro?
Intanto consolidarci nella struttura e
nel fatturato. Ci serve una maggiore
stabilità economica per sviluppare le
idee più avveniristiche che abbiamo
nel cassetto”.Ivan Scagnetto
48
Mobile3D
Mobile3D nasce dal Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (HCI Lab) dell’Università di Udine. L’impresa sfrutta le più recenti innovazioni tecnologiche nei settori dei dispositivi mobili (computer palmari e sistemi di navigazione satellitare), dei sistemi GIS (Geographic Information Systems) e della computer grafica 3D per sviluppare prodotti informatici innovativi. La principale linea di prodotti realizzata è Tech4Tourism (T4T) ed è destinata agli enti pubblici e privati che si occupano della promozione turistica (Province, Comuni, AIAT, Consorzi ed Aziende Autonome per il Turismo, riviste specializzate). Mobile Guide, il prodotto di punta della linea T4T, è un software che può essere utilizzato su computer palmari e su telefoni cellulari di ultima generazione. Attraverso il sistema GPS, la guida rileva la posizione del turista, presentando su computer palmare informazioni relative al percorso da seguire e ai luoghi visitati. In base alla posizione del turista e al suo profilo, la guida presenta automaticamente le informazioni relative ai punti di interesse raggiunti lungo il percorso, che consistono in descrizioni sintetiche ed efficaci sia in formato audio che attraverso testi e immagini.
Attività e servizi Servizi e prodotti nei settori mobile e 3D, in particolare nel settore turistico e manifatturiero:
guide turistiche mobili su computer palmari e `telefoni cellulari di ultima generazione;
progettazione e sviluppo di software per `dispositivi mobili;
grafica 3D su dispositivi mobili; `
contenuti in grafica 3D interattiva per il Web `(cataloghi virtuali, ricostruzioni 3D, …);
simulazione e Realtà Virtuale. `
E-mail:[email protected] Web:www.mobile3d.it
Dimensioni in movimento
49
Demis Corvaglia, laureato alla
Facoltà di informatica dell’Università
di Udine nel 2002, lavora come
ricercatore del laboratorio di
interazione uomo-macchina del
Dipartimento di Matematica e
Informatica, nell’ambito del quale ha
svolto la tesi di laurea. Il laboratorio
si occupa di grafica 3D, di realtà
virtuale, di sviluppo di software
per dispositivi mobili. Corvaglia si
concentra in particolare sulla grafica
3D, sulla simulazione in grafica 3D
e sulla realtà virtuale ed infine, con
i colleghi, sulle tecnologie mobili.
E’ quindi dalla ricerca pura che
nasce l’idea di fare un’impresa,
trasformando in prodotti alcune
delle ricerche svolte nel laboratorio.
Si fa spazio così l’idea di partecipare
all’edizione 2005 di Start Cup, nella
quale Corvaglia si piazza fra i primi
tre classificati e successivamente
di trasformare il “gioco” in impresa
vera e propria chiedendo di essere
incubati in Techno Seed. E’ qui che
viene creata Mobile 3D, una sigla
che raggruppa le due dimensioni
della società: quella mobile e quella
della grafica interattiva.
Per la prima, la società realizza
diversi software, in particolare
uno di guida turistica mobile.
Sugli smart phone o sui cellulari
appaiono informazioni e descrizioni
dei monumenti che un turista si
trova di fronte anche grazie alle
tecnologie GPS per le localizzazioni.
Nel settore 3D realizza ricostruzioni
virtuali in tre dimensioni per il
settore del mobile e per l’industria
manifatturiera in generale in modo
che il potenziale cliente possa
apprezzare sul web il prodotto
in tutte le sue dimensioni e
funzionalità. La società è stata
fondata nel 2007 da 4 persone e la
commercializzazione dei prodotti è
appena cominciata. Incoraggianti
le prime risposte. Fondamentale
l’esperienza in Techno Seed. “Fra
i servizi dell’Incubatore - spiega
Corvaglia - abbiamo apprezzato i
corsi formativi e il monitoraggio
continuo dello sviluppo della
società”. Il futuro? “E’ un po’ difficile
capire come la crisi possa nuocere
ad una azienda come la nostra.
Trattiamo prodotti innovativi,
avanzati tecnologicamente e penso
che questa sia la nostra fortuna così
come sia la chiave per uscire da
questa crisi”.Demis Corvaglia
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SmartPath Europe
SmartPath Europe opera nel settore dei sistemi di trasporto di persone e merci offrendo alle Pubbliche Amministrazioni, in particolare nelle loro funzioni di coordinatori dei processi decisionali, procedure innovative per la calibrazione di modelli di domanda di spostamento sistematico e non sistematico delle persone, modelli di trasporto delle merci e modelli di flussi di traffico. I servizi offerti da SmartPath consentono di migliorare le tecnologie esistenti fornendo il supporto, attualmente carente, alla conoscenza qualitativa e quantitativa della domanda di spostamento. L’offerta di SmartPath si basa principalmente su due servizi sinergici: uno strumento gestionale a supporto del mobility management in grado di soddisfare le necessità in materia delle Aziende e della Pubblica Amministrazione; e uno strumento in grado di generare matrici O/D a priori calibrate in continuo e di facile integrazione in qualsiasi programma di modellazione.
Attività e servizi
Creazione, progettazione, sviluppo, gestione, `pianificazione, consulenza ed esecuzione di servizi riguardanti i piani, la regolamentazione, la riorganizzazione e la gestione del traffico e della mobilità, in genere volti anche a migliorarne l’efficienza e la qualità.
Esecuzione e gestione di osservatori, ricerche, `sondaggi di opinione e statistiche.
Creazione e distribuzione di software `applicativo.
Supporto alla realizzazione di piani di traffico `ed urbanistici.
E-mail:[email protected] Web:www.smartpath.it
L’osservatorio permanente per governaregli scenari complessi della mobilità
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Il percorso di Luca Mascherin,
laureato a Udine nel 1987 in
ingegneria civile, difesa del suolo
e pianificazione del suolo, è
particolare. A distanza di molti
anni dalla laurea e con uno studio
avviato, dopo essere stato mobility-
manager al Comune di Udine dal
2003 al 2006 e dopo aver sviluppato
una grande esperienza nel settore
della pianificazione dei trasporti,
decide infatti di tornare allo
studio e alla ricerca per sviluppare
e costituire un Osservatorio
permanente della mobilità.
Uno strumento che consenta di
acquisire, attraverso metodiche
scientifiche, un’approfondita
conoscenza del fenomeno della
mobilità; conoscenza che sia
continua, calibrata, accessibile e
soprattutto utilizzabile dai decisori
- gli amministratori pubblici - non
propriamente esperti del settore
e che debbono contemperare le
decisioni anche con le spinte del
territorio.
Su questa idea Mascherin propone
nel 2004 un progetto che partecipa
all’edizione di Start Cup, vincendo
la sezione dedicata ai progetti
internazionali. Nel 2006, dopo
aver migliorato il business plan,
il progetto viene presentato alla
commissione di valutazione di
Techno Seed che lo accoglie.
Nasce così Smart Path. “Siamo
entrati in Techno Seed –spiega
Mascherin – perché consente di
effettuare ricerca di alto livello
senza perdere il collegamento
con il mondo del lavoro. I parchi
scientifici e gli incubatori hanno
questa prerogativa, sono una via
intermedia fra università e impresa,
quindi fra ricerca pura e mercato.
Benissimo quindi consulenza,
rapporti internazionali, relazioni
con il mondo accademico, ricerca
e sperimentazione; meno bene la
logistica. Gli spazi sono insufficienti
e spero che le pubbliche autorità
trasferiscano maggiori risorse a Friuli
Innovazione per un ampliamento
della struttura ormai indilazionabile.
Fra i servizi migliori di Techno Seed?
Le relazioni internazionali. Noi
abbiamo puntato molto sulla ricerca
internazionale e la facciamo con
spagnoli, greci, austriaci, romeni,
italiani. Ricercare, riconoscere e
creare relazioni con i partner è stato
ed è per noi fondamentale. Senza
Techno Seed non avremmo mai
potuto allacciare questi rapporti”.
Luca Mascherin
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The Business Game
The Business Game è specializzata nella consulenza e formazione manageriale attraverso la simulazione della gestione di impresa. Ha messo a punto un software che può essere personalizzato sulla base dello specifico settore di attività e del modello di business di un’azienda o sulle richieste specifiche di una business school. I vantaggi del prodotto sviluppato da The Business Game sono l’adattabilità alle esigenze del cliente in termini di aspetti grafici, tempi e modalità di erogazione; la versatilità, dal momento che i clienti possono ottenere un adattamento del modello economico del software (ad esempio a quale ambito aziendale dare più importanza, su quali prestazioni valutare la gestione aziendale…) e la flessibilità, attraverso la ridefinizione del modello economico.
Attività e serviziTra i servizi offerti dall’impresa ci sono:
formazione sia frontale che a distanza `attraverso l’impiego di strumenti avanzati di e-learning a elevata interazione;
sviluppo e personalizzazione di business `games e software di business simulation;
reclutamento e networking attraverso lo `sviluppo dell’immagine aziendale;
consulenza strategica, organizzativa e `di processo grazie a strumenti innovativi di supporto alle decisioni;
employer branding attraverso l’utilizzo di `business simulation;
train-the-Trainer ovvero la formazione diretta di `docenti esterni;
White Label, la personalizzazione grafica dei `propri prodotti web-based.
La società collabora e ha collaborato in passato con diverse aziende a livello nazionale quali la Trelleborg Wheel Systems, Il Sole 24 Ore, Elea e Mastra Consulting.
E-mail:[email protected] Sito Webwww.thebusinessgame.eu
The Management & Learning Experience
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Fabio Nonino, laureato in ingegneria
gestionale all’Università di Udine 6
anni fa, un dottorato di ricerca in
ingegneria gestionale all’Università
di Padova, è l’amministratore
di The Business Game Srl, una
delle ultime start up nate in casa
Techno Seed. L’idea imprenditoriale
nasce all’interno del Laboratorio di
ingegneria gestionale dell’Università
di Udine, diretto dal prof. Alberto
Felice De Toni che diventa anch’egli
uno dei soci fondatori di The
Business Game assieme all’ing.
Nicola Baldissin, appassionato
conoscitore dei serious game e
coinvolto nel progetto sin dal periodo
della tesi. Nel Laboratorio viene
sviluppato il prototipo software che è
alla base dello spin-off accademico
e che darà poi vita alla start up nei
primi mesi del 2008. L’azienda, in
continua crescita, ha sviluppato
un “gioco” web-based formativo
per manager. In effetti propone
al mercato strumenti e-Learning
per la formazione e la selezione
di manager per imprese private e
per la pubblica amministrazione. Il
meccanismo è semplice e geniale
al tempo stesso: si formano alcuni
team che rappresentano ognuno
il management di una azienda e
li si mette in competizione come
se fossero delle aziende vere. In
realtà sono imprese virtuali che
operano su un mercato simulato,
grazie al programma realizzato da
The Business Game. Vince il gruppo
che si dimostra più bravo a gestire
l’azienda. La finalità del servizio è
duplice: sviluppare la capacità di
team-working delle persone che
partecipano al gioco e insegnare le
più avanzate tecniche di gestione
aziendale.
“Per noi – spiega Nonino –
l’esperienza in Techno Seed è stata
ed è fondamentale soprattutto per
il supporto imprenditoriale. Fare
impresa concretamente va al di là
delle conoscenze tecniche della
materia. I problemi più difficili da
risolvere sono quelli burocratico-
amministrativi oltre che lo sviluppo
di un business plan che definisca
chiaramente i rischi e le opportunità
di creazione d’impresa. Il futuro?
No problem, davvero. Crediamo
– conclude Nonino – di avere le
conoscenze, le competenze e le
capacità per sviluppare ulteriore
ricerca che ci consentirà di
affrontare a viso aperto le sfide del
futuro”.
Fabio Nonino
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Gianni BadiniClaudia BaracchiniArianna BarazzuttiFulvio BeltrameCorrado BentivegnaMichele BortolussiMarco BovoliniAndrea BuffonClara CanciMaurizio CancianiElisa CandottiGiorgio CandussoMaurizio CaschiRoberto CassinaClaudio CastellanoGianfranco CecotRoberto CernianiCristina ColauttiAlessia ComarCristiana CompagnoMichela ComuzzoSergio CopettiCarlos Corvino
Manuela CroattoAntonio D’AndreaAnnachiara DanieliMarco De AnnaCarlo De MonteAnnachiara Del MissierSimonetta Di ZanuttoMoreno FalaschiFabio FeruglioGianluca ForestiNarciso GaspardoRoberta GiorgiuttiStefano GovettoEnrico GuglielmiFurio HonsellAndrea KassabianDaniele LattanziAlessandro LombranoVilma LongoAndrea LucatelloEzio LugnaniSerena MarchettiGianluca Masotti
Alessandro MazziAntonio MeucciElisa MicelliMarco MichelloniMarino MiculanMarilena MiglioratiMauro NalatoGuido NassimbeniSeverino NeriGilberto NoaccoPaolo OmeroSergio ParoniGeni PascutSabrina PassoneAndrea PaulinElena PiccinatoAlessandra PiccioloGigliola PiccoloDaniel PittinoIgino PiuttiNello PoleselloFlavio PressaccoFrancesca Procino
Sabina PuppoSilvia PusiolAlberto RainisMassimo RampognaPaolo RimanichSandra SalvadorSamantha SanfilippoAnna Maria ScarpaMonica SerraAndrea SgobbiRenato SpolettiAndrea TabarroniCarlo TassoAlberto ToffoluttiStefano TonchiaAlessandro TrovarelliFrancesca VisintinMaurizio ZanettePaolo Emilio ZilliGiordano Zoppolato
Hanno collaborato a questo progetto:
Progetto Grafico: FREEco.it design _ Impaginazione: Gianluca Prizzon _ Foto: G. Prizzon, C. Vidoni, M. Baù, M. De Anna _ Stampa: Tipografia Srl_anno 2009