Cosa è l’Emerging Asia?
The East Asian Miracle
Le Oche Volanti
L’inizio della Crisi
Gli effetti reali e finanziari
SOMMARIO:
Tabella con commento
CHE COSA SI INTENDE PER EMERGING MARKETS ASIA-PACIFICO?
Ci si riferisce soprattutto a Korea del Sud, Taiwan, Hong Kong Filippine, Malaysia, Indonesia,Singapore e Thailandia; mercati che solo nel recente passato hanno registrato un’evoluzione in termini di prodotto e di tecnologia sufficiente a metterli in luce in Asia e nel resto del Mondo. Al contrario, né le tradizionali quattro tigri asiatiche (Corea del Sud, Singapore, Taiwan e Malaysia) né Hong Kong si possono più considerare emergenti: se non maturi come il Giappone, sono ormai mercati consolidati.
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI:
La loro principale caratteristica è l’elevato tasso di crescita annuo, che quando non è a due cifre si attesta comunque tra il 5 e il 10%. Ma mostrano anche una forte conversione industriale, passando da prodotti agricoli, tessili in generi poveri, ad un’offerta di prodotti e servizi a più alto contenuto tecnologico e innovativo. Tutto ciò consente loro di spostarsi dalla produzione nei propri mercati all’esportazione: prima verso il Giappone e gli altri Paesi del Pacifico, poi verso gli USA e l’Europa. Dal punto di vista finanziario, invece, si tratta di listini a marginali caratterizzati da illiquidità di mercato, presenza di titoli estremamente esigua. Un elemento caratteristico di questi mercati è l’elevato rapporto prezzo-utili, molto più alto rispetto alle imprese americane ed europee. Dall’altra parte occorre riconoscere che il flusso di informazione è molto scarso e di difficile interpretazione.
Dall’ analisi della tabella possiamo constatare che l’Indonesia presenta il maggior numero di popolazione con 207 milioni di abitanti; seguono le Filippine con 77 milioni di abitanti , la Thailandia con 62 milioni e la Korea con 47 milioni di abitanti.Taiwan e Malaysia hanno pressochè la stessa popolazione (22/23) mentre i valori di Singapore ed Hong Kong sono inferiori ai dieci milioni. E’ da considerare però che questi ultimi due dati si riferiscono a città- stato.
Dai dati emerge un episodio alquanto strano: mentre l’Indonesia presenta un numero elevato di abitanti, ha un PIL assoluto molto inferiore a quello della Korea di circa tre volte, a quella di Taiwan e Hong Kong. Un ruolo rilevante viene ricoperto da Singapore che nonostante presenti la più bassa popolazione di tutti i paesi considerati, è in grado di produrre un PIL assoluto pari a 85 miliardi di dollari superando Filippine e Malaysia!
Questi dati vengono confermati dall’ incremento medio annuo (in percentuale) sia dal periodo 90/99 sia da quello del 2001/2002. Mentre la Korea ha fatto registrare nel corso degli anni un aumento del PIL, altri paesi come Singapore, Hong Kong, Malaysia, Singapore e Thailandia nel corso degli anni hanno subito un decremento. Interessante è il caso delle Filippine: minor PIL assoluto ma un aumento spaventoso di esso nell’ arco di 12 anni!!!
Analizzando il PIL pro-capite si può notare nuovamente il fatto strano precedentemente analizzato: l’Indonesia, con popolazione più alta, si classifica all’ultimo posto preceduta di poco dalle Filippine. I PIL pro-capite più alti sono detenuti da paesi come Hong Kong (22090) e Singapore(20767) seguiti da Taiwan e Korea (rispettivamente 19900 e15712).
Possiamo in ultimo notare che la Korea ha avuto un forte incremento (in %) del PIL assoluto ma nonostante ciò non è riuscita a superare Singapore ed Hong Kong che, anzi hanno avuto un irrilevante incremento.
PAESI POPOLAZIONE
IN MILIONI
PIL ASSOLUTO
INCR. MEDIO ANNUO % PIL 1990-99
INCR. ANNUO % PIL 2001-02
PIL PRO-CAPITE 1999
KOREA 47 402 4.7 6.3 15712
TAIWAN 22 281 3.3 19900
HONG KONG 7 158 1.9 1.5 22090
FILIPPINE 77 76 0.9 4 3805
MALAYSIA 23 79 4.7 3.5 8209
INDONESIA 207 142 3 3.5 2857
SINGAPORE 3 85 4.7 4.2 20767
THAILANDIA 62 124 3.8 3.5 6132
FONTE: BANCA MONDIALE TAIWAN: FONTE ECONOMIST commento
Nello sviluppo industriale asiatico vi è una sorta di ciclo che prevede la ricollocazione dei settori ad alta intensità di lavoro verso paesi più poveri, mentre il paese più ricco si specializza in nuovi prodotti. Vi sono quindi paesi a diverso livello di industrializzazione e di sviluppo che crescono insieme grazie al fatto che si specializzano di volta in volta nella produzione di beni di diverso livello tecnologico. Cosi vi è un’oca di testa che guida tutte le altre: in questo caso il Giappone. Il ciclo del prodotto si combina con le fasi di crescita dei paesi dell’area: guida il Giappone con i prodotti tecnologicamente avanzati, seguono i NIEs, le prime Tigri con beni manifatturieri tradizionali, poi vengono i paesi dell’ASEAN e la Cina con i prodotti a più alta intensità di lavoro e minor contenuto tecnologico.
GLOSSARIO:
OCHE VOLANTI: Per spiegare il modello economico asiatico abbiamo fatto riferimento alle oche volanti. La spiegazione sta nel modo in cui le oche volano infatti ve ne è una che guida tutto il gruppo. Così anche nel modello economico asiatico vi è un’oca di testa, il Giappone, che guida tutti gli altri paesi
NIEs: Acuni paesi hanno conosciuto uno sviuppo industriale negli ultimi decenni così rapido che essi vengono anche definiti Paesi di Nuova Industrializzazione (NIC oNIEs). Si tratta di paesi come: Corea del Sud, Singapore, Taiwan.
TIGRI ASIATICHE: Per la concorrenza aggressiva che le produzioni di questi paesi effettuano alle imprese occidentali è stato attribuito il termine Tigri Asiatiche.
ASEAN. Venne fondata nel 1967 e fu creataper finalità politico-militari ; si è poi successivamente trasformata in una organizzazione con obiettivi di cooperazione sociale ed economica I paesi che ne fanno parte sono: Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Brunei, Vietnam, Laos, Myanmar.
7.2%1965
1980
10.30%1990
1995
7.6%1980
1990
8.37%1965-1996
Asia occidentale
Pil assolutoAnni Descriz
Tassi medi annui crescita del Pil
Il termine “The East Asian Miracle” è stato attribuito dalla Banca Mondiale per spiegare le ragioni di tassi di crescita così elevati. Viene infatti sottolineato che le principali politiche economiche attuate dai paesi di questa area erano economicamente orientate verso il mercato però le esperienze politiche ed economiche erano state molte diverse. Infatti dei primi quattro paesi di nuova industrializzazione (NIEs) solo Hong Kong aveva seguito politiche liberiste, mentre la struttura economica e industriale degli altri tre si era evoluta in modo diverso e aveva visto l’intervento del Governo.
GLI EFFETTI REALI E FINANZIARI DELLA CRISI
RIDUZIONE DEL PIL
ECCESSO DI INVESTIMENTI E SOVRAPPRODUZIONE
CROLLO PREZZI MATERIE PRIME
Fallimento di molte imprese societàfinanziarie e Banche
RIDUZIONE DEL PIL
Ciò porta al crollo delle importazioni
Vengono colpiti i paesi dell’ASEAN
Corea del Sud –50%
Thailandia –50%
Malesia -12%
Filippine -20%
Crollo dei prezzi già deboli
Petrolio
Legno
Gomma
Problemi economici Per i paesi in via
Di sviluppo eProduttori di quei beni
Minerali
Prodotti che questi paesi Esportavano in grande
Quantità
Eccesso investimenti privati
CRISI
Elevati saggi di investimento
Forte processo di accumulazione in settori che mostravano già
Segni di eccesso di capacità produttiva
autovettureNuove tecnologie
Semicondutture e strutturehardoware
Domanda mondiale<offerta mondiale
CRISI DELLE ESPORTAZIONI
I capitali in etrata venivano Impiegati anche
nel mercato azionario
Bolle speculative
Afflusso di capitali Investimenti in mercati azionari
E borsistici
Crollo della borsa e del Mercato mobiliare
Riduzione del patrimonio delle Società quotate
Fallimenti Cedimento
corsi azionari
Diminuzione valori delle azioni Sfiducia investitori
Crisi valutaria
GIUGNO 1997 Svalutazione monete
Forti attacchi speculativi da parte dei fondi di investimento internazionali Si spezza il mito della
crescita a tassi elevati
CRISI FINANZIARIA
Vengono colpiti: IndonesiaFilippineThailandiaMalaysia Singapore Hong KongTaiwanCorea del Sub
Inizia il contagio
Contagio o effetto domino: situazione in cui una economia subisce uno schock economico , svalutazione o crollo della borsa in seguito ad una crisi analoga in un altro paese
Guigno 1997Thailandia
Malesia, Filippine , Indonesia Viene meno la Prima diga
Autunno 1997
Viene meno La seconda diga
Inclusione Corea del Sud
Ultimi mesi 1997
Nell’economia tailandese vi erano degli indicatori della
crisi valutaria
Deficit di parte correntePari all’8% del Pil
Tasso di cambio ancorato al dollaro
Elevato debito estero
Cause della crisi
Forte debito estero
Tensioni interetniche
Squilibri regionali
Esistenza di un sistema politico autoritario
30 anni di dominio di SuhartoCrescita recente
Metà degli anni 1980 reddito poco superiore all’India
La Corea Del Sud s è trovata di fronte ad una crisi di liquidità con caduta delle riserve e con il rischio di crollo del sistema bancario e per la prima volta ha dovuto contattare i creditori esteri per la restituzione de debito. Già agli inizi degli anni 80 la Corea era un paese indebitato ma fino ai primi mesi del 1996 non aveva mai dovuto chiedere una modificazione dei termini di pagamento del debito estero e degli interessi, anzi era l’unico paese ad aver sempre onorato i propri debiti. La crescita dello stock di debito estero è l’altra faccia del deficit nella parte corrente della bilancia dei pagamenti. La Corea importava beni di investimento e comunque esportava molto. Il deficit coreano appariva giustificato da esigenze di accumulazione e non di consumo, , ma questo non ha impedito la crisi.