SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE – REGIONE BASILICATA
Asl 4 - Matera
SERVIZIO ASSISTENZA
PROCEDURA
Cod. PRSAS010000
GESTIONE
DEL CARRELLO PER L’EMERGENZA Elenco emissioni/approvazioni/revisioni
Autorizzazioni Rev.
Redazione Verifica Approvazione
0.0 Data
18/03/09
P.O. Dipartimento emergenza Nicola Casolaro Coordinatore U.O. Cardiologia Sara Guancialino Infermiere U.O. Cardiologia Maria Sirritiello
Data 06/04/09
Sistema innovazione professionale e miglioramento
qualitativo servizio Assistenza –
Dott.ssa Chiara Gentile
Data 06/04/09
Dirigente Servizio Assistenza
Dott. Vito Petrara
Distribuzione:
___ copia in distribuzione controllata ___ copia in distribuzione non controllata
Note: La responsabilità dell’eliminazione delle copie obsolete dell’istruzione operativa è dei destinatari di questa documentazione
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SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO.....................................................................................................3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE.........................................................................................3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI............................................................3 4. ABBREVIAZIONI, .........................................................................................................4 5. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ .........................................................................4 6. PROCESSO/MODALITA'OPERATIVE.........................................................................5 7. CONTROLLI DI OPERATIVITÀ DEI CARRELLI DI EMERGENZA ..............................8 8. CHEK CONTROL .........................................................................................................9 9. STRUTTURA DEL CARRELLO..................................................................................17 10. TEST DI PROVA DEFIBBRILLATORI / ASPIRATORI.................................................18 11. ALGORITMO PER LA GESTIONE DELLA RCP .........................................................21
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1. SCOPO/OBIETTIVO Descrizione delle modalità di gestione e manutenzione del carrello per l’emergenza. Scopo:
1. Rendere disponibili e prontamente utilizzabili tutti quei farmaci e presidi che , a seconda della struttura in cui si opera, siano ritenuti indispensabili per affrontare correttamente la situazione di urgenza ed emergenza.
2. Uniformare la dotazione e la disposizione di farmaci e presidi nei carrelli per l’emergenza delle unità operative e/o servizi dell’Azienda;
3. Elaborazione di una “check-control” (GRIGLIA DI VERIFICA) dei farmaci e dei presidi medico-chirurgici del carrello per le emergenze e loro disposizione;
4. Ridurre il rischio di ritardi associati a malpractice (mancato funzionamento delle apparecchiature elettromedicali…), utilizzando le migliori evidenze disponibili per la gestione e manutenzione del carrello per l’emergenza.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE Tutte le Unità operative e Servizi dell’ Azienda Sanitaria Locale
3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI Autore Titolo Data
ILCOR (International Liaison Committee on Resuscitation);
Linee Guida 2005 AHA – ILCOR 2005
Edited by Jerry Nolan and Peter Baskett
European Resuscitation Council 2005 (ERC), “Resuscitation Vol. 67 Supplement 1 December 2005”;
2005
Nota Aziendale ASL 4 N° prot.20070020566
Manutenzione e prova defibrillatori 17/07/2007
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4. ABBREVIAZIONI, DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA ABBREVIAZIONI U.O Unità Operativa Cp Compresse Fl Fiale DAE Defibrillatore RCP Rianimazione Cardio-Polmonare
5. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
Funzione Attività
Coordinatore Infermiere Operatore Socio Sanitario
Controllo funzionamento Defibrillatore R R
Controllo Farmaci e presidi R R Controllo scadenze farmaci e presidi R R
Riordino materiale, farmaci e presidi
C R C
Pulizia delle piastre e del carrello C R R Richiesta farmaci e presidi R C Richiesta in caso di malfunzionamento del DAE
R R-C
R= RESPONSABILE, C= COINVOLTO
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6. PROCESSO/MODALITÀ OPERATIVE
LOCALIZZAZIONE ED INDICAZIONE DEI CARRELLI D’EMERGENZA I carrelli d’emergenza sono ubicati, di norma, nel locale “Medicheria” dell’Unità Operativa. Il locale di ubicazione del carrello d’emergenza deve essere segnalato con apposita segnaletica verticale (bandierina e cartello) riportante la scritta “Carrello d’emergenza”.
STRUTTURA Carrello d’Emergenza:
1. ripiano superiore (9) 2. vassoio porta defibrillatore (8) 3. quattro cassetti anteriori (1-2-3-4) 4. tavola per RCP allocata anteriormente ai cassetti anteriori – se non in uso funge da sigillo 5. tre cassetti laterali (5-6-7) 6. asta di sostegno flefo 7. un vano porta bombola di O2
ubicato sulla parte posteriore
DOTAZIONI n. 1 defibrillatore n. 1 saturimetro n. 1 aspiratore medico chirurgico n. 1 pallone autoespansibile completo di reservoir n. 1 bombola di O2 da l. 3 con riduttore di pressione
ed flussometro di erogazione con raccordo standard per O2
DEFIBRILLATORE 1. Il defibrillatore collocato su specifico vano del carrello, deve restare costantemente in
carica e in area nota e accessibile e facilmente identificabile sia che si tratti di defibrillatore convenzionale sia di un defibrillatore semi automatico esterno (DAE);
2. L’allestimento del carrello di emergenza deve essere uguale per tutte le UU.OO. sia per assicurare una tempestiva identificazione dei farmaci e presidi sia per sopperire alle difficoltà legate al turn over del personale.
3. La verifica della funzionalità degli apparecchi è prevista quotidianamente (check control allegato 1);
4. Il coordinatore infermieristico dell’U.O. che è il referente per la gestione dell’apparecchio, ha il compito di fornire ai colleghi neoassunti e/o trasferiti da altre strutture della propria U.O. , l’addestramento necessario sul posto di lavoro (training on the job), che consiste nello spiegare ed illustrare le modalità operative, ritmi di lavoro, precauzioni e raccomandazioni.
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MANUTENZIONE DEL DEFIBRILLATORE - Controllo personale del defibrillatore da parte dell’operatore; - Controllo della presenza delle piastre; - Utilizzo delle check-control quotidianamente; - Controllo di manutenzione raccomandati dal produttore; - Controllo annuale a cura dell’ufficio gestione tecnica.
PRECAUZIONI D'USO DEL DEFIBRILLATORE - Allontanare le fonti di ossigeno per il rischio di esplosione; - Allontanarsi per le comunicazioni radio e telefoniche: sebbene non ci siano evidenze
disponibili sull’interferenza tra i defibrillatori e gli apparecchi radio o i telefoni mobili non si esclude che essi possano interferire con il funzionamento del defibrillatore;
- Togliere dall’area di defibrillazione, in caso di presenza, i cerotti alla nitroglicerina per pericolo di esplosioni.
DOCUMENTAZIONE UTILE Ogni U.O. deve essere in possesso per tutte le apparecchiature elettromedicali e tecnico-
economali: - dei libretti d’uso e manutenzione che sono “parte integrante” dell’apparecchiatura
stessa (in lingua italiana); - la lettera attestante l’effettuazione del collaudo con il “benestare all’uso” dell’unità
gestione tecnica; - la documentazione relativa alle manutenzioni preventive.
FORMAZIONE DEL PERSONALE UTILIZZATORE - E’ obbligatorio che tutto il personale sanitario abbia ricevuto una formazione specifica
nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. - Accanto all’eventuale supporto fornito dalla Ditta Fornitrice degli apparecchi sull’aspetto
tecnico, è opportuno prevedere corsi di formazione/aggiornamento aventi lo scopo di informare sia sull’aspetto normativo sia sul ruolo infermieristico nella gestione del carrello di emergenza.
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ECCEZIONI - In caso di disfunzione e mal funzionamento del defibrillatore, inoltrare richiesta di
riparazione urgente all’unità di gestione tecnica , nella documentazione clinico-assistenziale deve risultare l’evidenza oggettiva della registrazione e richiesta inoltrata. Allontanare il defibrillatore dal carrello per l’emergenza e apporre cartello di fuori uso sul defibrillatore;
- In caso di riparazione contattare la ditta produttrice che a riparazione avvenuta, fornirà certificazione d’uso, la quale dovrà essere conservata per eventuali controlli dal coordinatore dell’U.O
FARMACI E PRESIDI La conservazione dei farmaci deve avvenire in modo appropriato. Le principali accortezze riconosciute sono: - conservare i farmaci nella loro confezione originale. In questo modo insieme alla
singola dose di farmaco, più difficilmente scambiabile per un’altra, è conservato il foglietto illustrativo ed è segnalata la data di scadenza del prodotto, oltre la quale il medicinale deve essere eliminato.
- conservare i farmaci in luogo lontano da fonti di calore e non esposto direttamente alla luce. Molti principi attivi sono delicati e possono perdere la loro efficacia se riscaldati, altri prodotti sono invece “fotosensibili” : la luce li decompone.
- conservare in luogo asciutto e a temperatura ambiente, in ogni caso inferiore a 30°, a meno che non sia esplicitamente raccomandato sulla confezione altra forma di conservazione.
Per quel che riguarda i presidi, sono conservati in ambiente asciutto ed al riparo da fonti luminose. Le confezioni devono essere integre e devono apparire ben visibili il numero del lotto e la data di scadenza.
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7. CONTROLLI DI OPERATIVITA’ DEI CARRELLI D’EMERGENZA
La responsabilità dei controlli e, conseguentemente, della funzionalità dei carrelli d’emergenza e del loro contenuto in farmaci, presidi e dotazioni elettromedicali è da attribuirsi all’infermiere preposto secondo l’organizzazione interna dell’U.O predisposto dal Coordinatore infermieristico ove il carrello è ubicato. I controlli devono essere eseguiti utilizzando : - Check list relativa alla presenza/assenza e scadenza dei presidi e farmaci previsti - Verifica di operatività delle apparecchiature elettromedicali presenti Periodicità: a. Dopo ogni utilizzo b. Giornaliero; c. Mensile; d. Annuale; - Il carrello d’emergenza è dotato di sigilli a garanzia dell’ integrità e funzionalità del
contenuto, per tale motivo al controllo visivo giornaliero è imposta il controllo della Check qualora si ravvisa la non integrità dei sigilli;
- La check control (GRIGLIA DI CONTROLLO) è fondamentale per la riduzione/contenimento di tutti quegli eventi avversi conseguenti all’inadeguatezza delle procedure e/o modelli organizzativi. Deve essere eseguita mensilmente dal personale infermieristico a rotazione mensile con programmazione annuale da parte del Coordinatore;
- Il reintegro dei dispositivi medici deve avvenire subito dopo l’utilizzo ed ogni qualvolta alla verifica si evidenzia materiale di prossima scadenza e/o a confezione non integra.
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8. CHECK CONTROL (Allegato 1) A. Per le U.O. dotate di carrello d’emergenza con Defibrillatore
manuale/semiautomatico PHYSIO CONTROL mod. LP 12 - NIHON KOHDEN mod. TEC 7531 R
DOPO OGNI UTILIZZO - Controllo della check list ( MCE 103) di operatività sulle dotazioni di farmaci, - presidi ed elettromedicali; - Reintegro delle scorte previste per ciascuna voce; - Apposizione dell’apposito sigillo; - Verifica del livello di pressione della bombola di O2 e valutazione della sua
sostituzione (sostituire se la pressione di esercizio è inferiore a 50 atm). - Firma di verifica sull’apposito modulo di revisione routinaria (MCE 101) OGNI GIORNO Se risulta presente ed integro il sigillo precedentemente allegato, controllo della presenza/assenza delle dotazioni di presidi ed elettromedicali previste dalla check list (MCE 103): - Verificare che le apparecchiature poste sotto carica presentino tutte le spie di
connessione e di ricarica accese; - Per il defibrillatore eseguire il test di funzionalità (MCE 104 ), la stampa del report
deve essere firmata dall’Infermiere, spillata sul retro delle revisioni routinarie e mantenuta in archivio per 1 anno.
- Sconnettere da rete l’aspiratore ed eseguire il test di funzionamento (MCE 105). - Verificare la pressione della bombola di O2 (se presente) e richiedere la
sostituzione se la pressione è inferiore alle 50 atm., - verificare che il manometro di bassa pressione, dell’impianto centralizzato di O2)
sia impostato a 4 bar+/- 0,5 bar. - Firma di verifica sull’apposito modulo (MCE 101) Se viene segnalato qualche malfunzionamento segnalare la non operatività al
Coordinatore.
MENSILE - Dopo un mese dall’ultima revisione verrà rimosso il sigillo e verificata la dotazione
e le scadenze delle singole voci delle check list; - Firma di verifica sull’apposito modulo (MCE 101) ANNUALE Verificare le scadenze delle verifiche di manutenzione delle apparecchiature
elettromedicali. B. Per le U.O. dotate di Defibrillatore semiautomatico mod . Laerdal FR2.
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DOPO OGNI UTILIZZO - Controllo della check list di operatività ( MCE 103) sulle dotazioni di farmaci, presidi
ed elettromedicali; - Reintegro delle scorte previste per ciascuna voce; - verifica del livello di pressione della bombola di O2 (se presente) e valutazione
della sua sostituzione (sostituire se la pressione di esercizio è inferiore a 50 atm). - Firma di verifica sull’apposito modulo (MCE 101) OGNI GIORNO - Verifica della presenza della spia lampeggiante a forma di clessidra nel display in
alto a destra del defibrillatore , se invece è presente una X rossa segnalare la non operatività al Coordinatore;
- Verificare che le apparecchiature poste sotto carica presentino tutte le spie di connessione e di ricarica accese;
- Sconnettere da rete l’aspiratore ed eseguire il test di funzionamento (mod MCE 105).
- Verificare la pressione della bombola di O2 (se presente) e richiedere la sostituzione se la pressione è inferiore alle 50 atm.,
- verificare che il manometro di bassa pressione, dell’impianto centralizzato di O2) sia impostato a 4 bar+/- 0,5 bar;
- Firma di verifica sull’apposito modulo (MCE 103) Se viene segnalato qualche malfunzionamento segnalare la non operatività al
Coordinatore.
MENSILE - Dopo un mese dall’ultima revisione verrà rimosso il sigillo e verificata la dotazione
e le scadenze delle singole voci delle check list; - Firma di verifica sull’apposito modulo (MCE 103)
ANNUALE Verificare le scadenze delle verifiche di manutenzione delle apparecchiature
elettromedicali.
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MCE -101
CHECK CONTROL
GRIGLIA DI VERIFICA MANUTENZIONE DEL CARRELLO PER L’EMERGENZA
DATA ______/_______/______/ ORA _________ da ________________________________
Azioni
SI No
Motivazioni Firma
VERIFICA CHECK LIST (MCE 103)
TEST Defibrillatore (MCE 104)
TEST Aspiratore MCE 105)
Verifica carica bombola O2
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MCE -102 GRIGLIA CONTROLLO MENSILE SCADENZE FARMACI E PRESIDI GESTIONE FARMACI E PRESIDI Data ______/_______/________ controllato da______________________________ Firma __________________
In caso di non presenza di un farmaco indicare tipologia e posologia:
1. Controllo presenza farmaci mensilmente
In caso di farmaco scaduto allontanarlo dal carrello, segnalare tipologia e posologia ed effettuare immediata restituzione al Servizio Farmacia:
2. Controllo scadenze dei farmaci e presidi del carrello mensilmente.
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MCE 103
CHECK LIST
CARRELLO D’EMERGENZA
RIPIANO SUPERIORE N°: 9 DATA
MATERIALE QUANTITA'
Defibrillatore/DAE 1 Gel elettroconduttore 1 Box per taglienti 1 Guanti non sterili mis M 1 conf Disinfettante per cute 1 fl Garze TNT 4 conf Cestelli porta flebo 2
FIRMA
CASSETT0 N° 1 DATA
MATERIALE QUANTITA'
Forbici 1 Carta per Defibrillatore manuale 1 rot Elettrodi ECG 1 conf Placche pregellate 2 Rasoio per tricotomia 1 Garze premeditate 5 x7,5cm 2 Garze premeditate 8 x12cm 2 Abbassalingua 2 Baxidin 2 Saturimetro 1 Batterie stilo di scorta per saturimetro 1 conf
FIRMA
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CASSETT0 N° 2 FARMACI DATA
MATERIALE QUANTITA'
Atropina 1 mg 10 fl Adrenalina 1 mg IN FRIGO 20f (in frigo) Almarytm (flecainide) 5 fl Cordarone/Amiodar (amiodarone cloridrato) 5 fl Atenololo 5 fl Catapresan (clonidina cloridrato) 3 fl Dobutamina 2 flaconi Isoptin (verapamil) 2 fl Lanoxin (Digossina) 6 fl Lidocaina 10 fl Revivan (dopamin Cloridrato) 10 fl Krenosin (adenosina) 6 fl Rytmonorm 70 mg (Propafenone) 5 fl Nitroglicerina 10 fl Carvasin 1 conf. Cp Eparina sodica 10 fl Bentelan 4 mg (betametasone sodio solfato) 3 fl Bentelan 1.5 mg (betametasone sodio solfato) 6 fl Flebocortid 1 g (idrocortisone) 2 flaconi Urbason 20 mg (metilprednisolone) 9 fl Trimeton 4 mg 5 fl Anexate (flumazenil) 1 fl Narcan 0,4mg 3 fl Plasil (metoclopramide) 5 fl Mepral/Pantorc /Esopral 1 fl Flectadol 1000 (lisina acetilsalicilato) 6 fl Aminofillina 5 fl Broncovaleas (salbutamolo) 1 conf. Lasix 25 mg (furosemide) 20 fl Lasix 250 mg (furosemide) 5 fl Magnesio solfato 4 fl Sodio bicarbonato 5 fl Diazepam 10 mg 10 fl Calcio Gluconato 3 fl Calcio Cloruro 3fl
FIRMA
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15
CASSETT0 N° 3 INFUSIONI DATA
MATERIALE QUANTITA'
Sol. Fisiologica 100 cc 4 flaconi Sol. Fisiologica 250 cc 2 flaconi Sol. Fisiologica 500 cc 2 flaconi Glucosio 5% 250 cc 1 flaconi Glucosio 5% 500 cc 1 flaconi Glucosio 33% 1 flacone Ringer lattato 1 flacone Mannitolo 18% 500 cc 1 flacone Sodio Bicarbonato 8,4% 500 cc 1 flacone Emagel/Voluven 500cc 2 flaconi H20 sterile 500 cc 1 flacone
PRESIDI Pallone Ambu + reservoir 1 Prolunga per O2 1 CANNULA GUEDEL mis. 2<>5 1x Maschera facciali adulto/bambino mis. 2<>5 1 x Maschera per O2 (venturi) 1 Maschera per O2alti flussi 100% 1
FIRMA
CASSETT0 N° 4
PRESIDI DATA
MATERIALE QUANTITA'
Siringhe 5 cc 10 Siringhe 10 cc 10 Siringhe 20 cc 10 Siringhe insulina 5 Siringhe ega 6 Ago cannula 16 G 5 Ago cannula 18 G 5 Ago cannula 20 G 5 Ago cannula 22 G 5 Ago monouso 10 Tappi perforabili 6 Rubinetti 3 vie 5 Ago butterfly 21 G 6 Camicia per vacutainer 3 Provette su siero 6 Provette emocromo 5
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Provette coagulazione 5 Lacci emostatici 3 Deflussori 3+3 Deflussori per pompa 2+2 Raccordi prolunga 3 vie 3 Bisturi 2 Fixomul cerotto 1 conf.
FIRMA
CASSETT0 LATERALE N° 5
PRESIDI DATA
MATERIALE QUANTITA'
Cateteri vescicali 14-16-18 6 Sacca per urine 2 Luan pomata 2 Sondino nasogastrico 3
FIRMA
CASSETT0 LATERALE N° 6
PRESIDI DATA
MATERIALE QUANTITA'
Schizzettone 3
Sfigmomanometro 1
Stetoscopio 1
Telini monouso 1
FIRMA
CASSETT0 LATERALE N° 7
PRESIDI DATA
MATERIALE QUANTITA'
Telini sterili 2 Garze monouso 1 conf Guanti sterili 4 paia Baxidin 1 conf
FIRMA
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9. STRUTTURA DEL CARRELLO
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Sconnettere il defibrillatore dall’alimentazione della rete elettrica, (il test deve essere eseguito con l’alimentazione da batteria) Togliere le piastre e controllare che la superficie delle piastre e i relativi scomparti siano puliti ed asciutti e non presentano residui di vario genere (gel conduttivo - bagnato o secco - sui manici delle piastre e sugli scomparti delle piastre potrebbero consentire all’energia elettrica di creare un arco tra le piastre durante la scarica con pericolo do scossa per l’operatore); Rimettere le piastre nei relativi scomparti; Accendere il defibrillatore; Selezionare l’energia di scarica di prova solitamente ben evidenziata dal costruttore sul selettore; Premere il pulsante “CARICA” sulla piastra “APICE”; Confermare che il segnale sonoro che indica la scarica completa venga emesso in tempi ragionevoli (all’incirca 5 secondi); Premere solo il pulsante di scarica “APICE” e confermare che ildefibrillatore non eroghi la scarica. Rilasciare il pulsante di scarica “APICE”; Premere solo il pulsante di scarica “STERNO” e confermare che il defibrillatore non eroghi la scarica. Rilasciare il pulsante di scarica “STERNO”; Sempre con le piastre sistemate nei relativi scomparti, premere simultaneamente entrambi i pulsanti si scarica; Verificare che il defibrillatore scarichi e che l’energia di scarica visualizzata sul display sia pari a quella preimpostata; Stampare e conservare la stampa dell’ECG della prova eseguita dove verranno indicati l’esito della prova e la data. Ricollegare il defibrillatore alla rete elettrica, accertarsi dell’avvenuta commutazione
TEST DI PROVA DEFIBRILLATORE
La Prova utente è una prova che deve essere eseguita solo durante la procedura di prova dell’apparecchio e non durante l’uso del
defibrillatore ai fini della terapia.
10. TEST DI PROVA DEFIBBRILLATORI
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DATA MCE 104 CHECK-UP
DEFIBRILLATORE
RICERCA CREPE SUL DEFIBRILLATORE RICERCA CAVI ROTTI O DANNEGGIATI RICERCA EVENTUALE DANNEGGIAMENTO DEI CONNETT. VALUTARE CHE I CONNETTORI SI INSERISCONO CON SICUREZZA VALUTARE CHE L’ORA INDICATA SUL MONITOR SIA GIUSTA TEST DI PROVA FUNZIONALITÀ
FIRMA
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DATA MCE 105 CHECK-UP
DELL’ASPIRATORE
CONTROLLARE PULIZIA
CONTROLLARE ROTTURE NEL CAVO DI ALIMENTAZIONE
CONTROLLARE ROTTURE NELL’ASPIRATORE CONTROLLARE CHE L’ASPIRATORE SI ACCENDA CONTROLLARE CHE IL TUBO DI ASPIRAZIONE SIA CONNESSO
CONTROLLARE CHE OCCLUDENDO IL TUBO DI ASPIRAZIONE SI PRODUCA UNA PRESSIONE DI 300 mmHg
FIRMA
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ALLEGATO 2
Algoritmo per la gestione iniziale dell’arresto cardiaco intraospedaliero
11. ALGORITMO PER LA GESTIONE DELLA RCP
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ALLEGATO 3
Algoritmo per la gestione dell’arresto cardiaco mediante DAE