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GIORNALINO DI VIA MASSAUA FEBBRAIO 2013
IL NOSTRO SITO: www.cardarelli-massaua.it/e-mail: [email protected]
IN QUESTO NUMERO TROVERAI
I RACCONTI DELLE PRIME p. 2, 3 UN VIAGGIO EMOZIONANTE p. 4, 5 LE NOSTRE RIFLESSIONI p. 6, 7 CONOSCERE, RACCONTARE, CREARE p. 8, 9 ESPERIENZE, PENSIERI E PAROLE p.10, 11 GIOCHI p. 12
UNA LETTERA SPECIALE Ecco la lettera che il Presidente del CIAI ci ha inviato per la donazione
che l'associazione ha ricevuto, grazie alla vendita dei biglietti della lotteria avvenuta durante la Festa di Natale organizzata dall’ADG:
10 BUONI MOTIVI PER SCEGLIERE LA NOSTRA SCUOLA
1. TROVI TANTI AMICI
2. SI IMPARA A VOLER BENE AI COMPAGNI
3. SI FANNO TANTE BELLE ATTIVITÀ
4. SI IMPARANO TANTE COSE
5. LE MAESTRE SONO BRAVE E… BELLE
6. CI INSEGNANO L’EDUCAZIONE
7. SI MANGIANO TANTI CIBI SANI
8. … E ANCHE LA VERDURA
9. SI PREPARANO LE RECITE
10. SI IMPARANO LE LETTERE
I BAMBINI E LE BAMBINE DI 1a
SOLIDARIETÀ Dopo l'Aperitivo Solidale dello scorso 4 giugno, che ha permesso di inviare un aiuto concreto alla scuola di San Felice sul Panaro, paese dell’Emilia fortemente danneggiato dal terremoto, un’altra importante Iniziativa ha visto protagonisti i nostri bambini...
OPERAZIONE 1×1= 405!!!
In una gara di generosità, i bambini della nostra scuola,
in soli 10 giorni hanno raccolto ben 405 libri
da donare alla biblioteca della scuola dei loro coetanei di San Felice sul Panaro!!!
GRAZIE di CUORE a tutti!
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IL PIFFERAIO DI HAMELIN
COSTRUISCI ANCHE TU IL TOPOLINO
Le classi prime hanno aderito al progetto di “Arteterapia” con la Dott.sa Valentina Tarantino che
ha raccontato la storia del Pifferaio di Hamelin ed ha realizzato insieme ai bambini un topolino di
cartapesta.
In occasione della festa di Natale, dopo tante prove, hanno messo in scena la loro recita.
La storia racconta della città di Hamelin che viene liberata dai topi da un Pifferaio
che suona melodie magiche che hanno la capacità di attirare i topi, ma è anche una
storia di amicizia e di lealtà.
Occorrente:
-colla vinilica diluita con acqua
-carta di giornali a pezzetti
-carta assorbente tipo Scottex
-tempera colorata e pennello
-colla a caldo
-palloncino
-pennello
-per la coda e i baffi: un filo di lana o di pirka
-per gli occhi due bottoni (o disegnali con un pennarello)
Esecuzione: gonfiare il palloncino; col pennello cospargere la
superficie di colla diluita e far aderire i pezzetti di carta fino a
ricoprire tutto il palloncino. Dopo averlo lasciato asciugare, fare
lo stesso lavoro con i pezzi di carta assorbente. Dopo che anche
questa si sarà asciugata, colorare il topolino con la tempera.
Infine aggiungere la coda, gli occhi e i baffi.
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CONOSCIAMO LE VOCALI Con le nostre maestre abbiamo imparato
non solo a scrivere le vocali, ma anche a
odorarle, vederle, sentirle, toccarle e...
ASSAGGIARLE!!
… come istrice mangiamo la…
RACCORDO: LAVORIAMO INSIEME AI BAMBINI
DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il 13 Novembre siamo andati al cinema Rosetum insieme ai bambini
della scuola dell’infanzia a vedere “Arrietty, il mondo segreto sotto
il pavimento” un film animato giapponese che parla dell’amicizia tra
una ragazzina in miniatura, appartenente alla razza dei prendimpre-
stito, e Sho, un ragazzo umano che diventa suo amico e la aiuta ad
affrontare imprevisti e difficoltà.
A scuola abbiamo
realizzato un plastico
della casa della protagonista e i bambini piccoli hanno portato i mobili per
arredarla: è venuta veramente una bella casetta e ognuno di noi avrebbe voluto
poterci giocare.
Abbiamo anche cantato tutti insieme “La casa” di Sergio Endrigo e poi NOI
GRANDI abbiamo aiutato i futuri remigini a completare una casetta-origami.
È stata proprio una bella attività!
RACCORDO: IL NOSTRO PRIMO GIORNO IN MENSA ACCOMPAGNATI DAI
RAGAZZI DI QUINTA
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FILASTROCCA SCACCIA-PAURA
Le paure che io sento
sono tante e che spavento!!!
Ma se recito questa poesia
la paura mando via.
Brutto fantasmino
ti caccio via dal mio lettino.
Medusa, medusetta
vai via in tutta fretta
come fossi una saetta.
Buio nero scuro, scuro
sparisci dietro al muro
così io mi sento più sicuro!
Lupone brutto e scuro
ritorna nel bosco oscuro.
Buio, vattene via
sennò ti faccio una magia.
Brutto vulcano non fare baccano
non mi spaventi…sei solo strano!!!
Brutto scorpione nero e tremendo
non venire mentre sto dormendo.
Brutto mostro dal mio letto
vattene via o ti scaccio da casa mia!
Sorellina birichina
diventa come una stellina
non mi spaventare
se con me vuoi giocare.
Io non devo aver paura
la mia casa è ben sicura!!!
UNA SCUOLA DI EMOZIONI
Noi bambini delle seconde ci siamo confrontati sulle emozioni provate durante il corso dell’anno
e abbiamo scoperto che proviamo…
GIOIA quando prendiamo un bel voto, una nota di merito o nel ritrovare i compagni dopo le vacanze.
DELUSIONE quando non riusciamo a fare del nostro meglio.
RABBIA quando un compagno infastidisce durante la lezione.
DISGUSTO per il tortino di legumi che mangiamo in mensa.
STUPORE quando sappiamo che in classe arriva un nuovo compagno.
TRISTEZZA quando l’anno scolastico si conclude e non possiamo condividere nuove ed emozionanti
avventure con i compagni.
Tutti insieme abbiamo iniziato un viaggio molto speciale: il viaggio nel paese delle emozioni.
Ogni volta ci siamo fermati per un po’ in un posto diverso.
Siete curiosi e impazienti di viaggiare con noi?
PRONTI???
VIAAAAAAAA!!!
CI SENTIAMO FELICI
QUANDO GIOCHIAMO.
PER NOI LA FELICITÀ È UNA
BELLA EMOZIONE.
CI SENTIAMO TRISTI QUANDO
CI DICONO COSE BRUTTE.
QUANDO SIAMO TRISTI A
VOLTE PIANGIAMO.
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È CADUTA LA NEVE IN CITTÀ: QUANTE EMOZIONI!
Vi raccontiamo le nostre emozioni guardando la neve.
Oggi, 14 dicembre 2012, é caduta molta neve.
La neve é morbida, bianca, leggera, pulita, soffice, fredda, buona e silenziosa.
La neve fa vivere molte emozioni.
Proviamo stupore e sorpresa perché c'è la novità.
Sentiamo gioia e felicità perché la neve ci permette di giocare ed è divertente,
ma proviamo anche rabbia e nervosismo perché crea disagi e problemi.
Ci fa paura quando diventa un pericolo
e proviamo tristezza quando la aspettiamo e non arriva o quando c'è, ma non puoi divertirti con lei.
La neve ci disgusta quando si trasforma in una lurida poltiglia.
Ma la neve é sempre bella!
VEDERE I BISOGNI DEI CANI
SENTIRE LE PUZZETTE
VEDERE LA SPORCIZIA
sentire la puzza del formaggio
vedere mangiare con la bocca aperta
VEDERE E SENTIRE L’ODORE DEL VOMITO
vedere mettere le dita nel naso
SENTIRE LA PUZZA DEL MAIALE
SENTIRE LE CALZE PUZZOLENTI
vedere la saliva
sentire l’odore del cavolfiore
VEDERE QUALCUNO CHE SBAVA
CORRETE A PAGINA 12
VI ASPETTA UN TEST… DISGUSTOSO!
…quando litighiamo
…quando ci prendono in giro.
…quando ci trattano da “piccoli” …quando ci picchiamo …quando qualcuno ci dà fastidio …quando ci sgridano …quando ci fanno male
…quando dicono cose brutte su di noi …quando ci fanno gli scherzi …quando qualcuno si rifiuta di giocare con noi
LE SORPRESE CI STUPISCONO!
…quando qualcuno ci fa una promessa
e non la rispetta ci sentiamo delusi!
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-andare a Foggia e incontrare mia cugina. (LUDOVICO)
-stare insieme alla mia famiglia. (MARTINA)
-quando c’è più generosità perché una luce sta arrivando. (GIADA)
-andare in chiesa. (CARMINE)
-aprire le caselle del calendario dell’avvento. (ALESSIA B.)
-preparare i lavoretti a scuola. (MAYA)
-la vigilia di Natale stare tutti insieme con tanti parenti. (SILVIA)
-la nascita di Gesù che mi fa sentire protetto, tranquillo e in pace con gli altri. (NICCOLÒ)
-aprire i regali. (GIULIA)
-la felicità dei doni, lo stupore della neve, la gioia per Babbo Natale. (MATTIA)
-una festa allegra dove si sta tutti insieme. (SARA)
-preparare la casa con tante decorazioni per l’arrivo di Babbo Natale. (MARIAROSA)
-la nascita di Gesù perché è il nostro Salvatore. (GIOVANNI)
-quando Gesù ci porta la pace e ci si diverte più del solito. (TOMMASO)
-preparare regali per tutti. (JEFF)
-fare tanti dolci insieme. (SABINA)
-preparare latte e biscotti per Babbo Natale, spalare la neve e sciare in montagna. (PIETRO)
-stare in casa la vigilia di Natale e aspettare insieme la nascita di Gesù. (ALESSIA O.)
-fare il presepe con la mia famiglia. (CARLOTTA)
-quando sono felice perché nasce Gesù, c’è la neve e arriva Babbo Natale. (FABER)
I miei genitori mi hanno preso all'aeroporto in Colombia. Sono nate le mie sorelline,
io non sapevo che fossero due,
ho scelto i loro nomi.
Mia mamma mi viene a prendere a scuola,
sono felice di vederla.
IL PIÙ BEL MOMENTO DELLA MIA VITA È STATO:
-quando, a sei anni, siamo andati insieme a San Francisco. LUDOVICO
-quando mia mamma è venuta a prendermi in Cina e mi ha portato in Italia, non la vedevo da tanto e quasi non la riconoscevo. GIULIA
-quando mi avete comprato la nostra cagnolina Luna. SABINA
-quando vi ho conosciuto e mi avete preso all’aeroporto in Colombia. FABER
-quando sono nate le mie sorelline, io non sapevo che fossero due, e ho scelto io i loro nomi. ALESSIA B.
-i più bei momenti della mia vita sono stati i Natali trascorsi con voi e con i gli altri parenti. TOMMASO
IL MOMENTO PIÙ BELLO DELLA MIA GIORNATA È:
-la sera quando tornate dal lavoro, perché non vedo l’ora di rivedervi. SILVIA
-la sera quando prima di dormire mio papà mi racconta le storie di suo papà. MARTINA
-la mattina quando vengo a scuola in bici con la mamma e corriamo per non arrivare in ritardo. JEFF
-la mattina quando la mamma mi sveglia e mi prepara subito una buona colazione. ALESSIA O.
IL MIO SOGNO PIÙ BELLO È:
-che voi mi facciate uno studio tutto per me dove poter fare tutto quello che voglio. MAYA
-che il mondo fosse fatto di dolci e mangiarli tutti insieme a voi. CARLOTTA
-avere una sorellina piccola perché sono figlia unica e vorrei coccolarla. MARIAROSA
-girare il mondo con la mia famiglia. SARA
-fare una passeggiata tutti insieme a cavallo, quando mia mamma smetterà di avere paura dei cavalli. NICCOLÒ
-avere un fratello più piccolo di me, perché se è più grande di me mi comanda, e poi giocare. PIETRO
-avere insieme a voi una casa in campagna dove stare sempre nel cortile a coltivare nuove piante, perché purtroppo la mia mamma ha il
pollice nero come il carbone e dovrò pensarci io. MATTIA
-vivere sempre in montagna con la mia famiglia. ALESSIO
-diventare un campione mondiale di basket e che voi siate fieri di me. GIOVANNI
-andare a Nazareth e a Gerusalemme con voi per vedere insieme i luoghi dove è vissuto Gesù. CARMINE
-comprare, con l’aiuto dei miei genitori e di mio fratello, una villa con un giardino enorme dove vivere tutti insieme per sempre. GIADA
Tutta la terza C
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IL NOSTRO RAPPORTO CON IL LIBRO
I libri di cui vogliamo parlare in quest’articolo non sono certo quelli che siamo obbligati a consultare per
lo studio scolastico e che in genere non sono quelli che preferiamo. Vogliamo invece riferirci a quei libri
che leggiamo per puro piacere. Certo non per tutti è valido dire che leggere è un divertimento, ma
parlando tra noi ragazzi abbiamo scoperto che per molti leggere è una tra le attività più piacevoli.
Generalmente si dedica alla lettura il momento serale, prima di addormentarsi oppure nei giorni liberi da
impegni, come durante le vacanze. Addirittura alcuni, i più accaniti, leggono in classe al termine di un lavoro e, udite udite,
nell’intervallo! La cosa ha dell’incredibile, ma questi lettori sostengono che, se il racconto è a un punto interessante, secca loro
molto interrompere la lettura, perché interrompe il loro lavoro di immaginazione! Comunque, a parte questi casi limite, leggere
appassiona molti di noi. Il genere di letture preferite varia molto secondo i gusti. Alcuni prediligono il genere avventuroso in cui
l’eroe di turno esce vittorioso da scontri con nemici temibili e raggiunge terre lontane. Altri si appassionano ai libri gialli in cui
una serie d’indizi conduce alla risoluzione di casi intricati e dove è normale stare col fiato sospeso e sussultare a ogni nuova
pagina. Altri ancora preferiscono leggere storie realistiche. Al contrario c’è chi preferisce letture di fantascienza o libri di storia
in cui si apprendono notizie di civiltà passate. Molti dicono che già da piccoli i libri esercitavano su di loro un fascino particolare
perché erano belli da vedere sulla libreria e, appena comprati, avevano un profumo caratteristico; erano affascinati anche dalle
pagine lucide e ricche d’illustrazioni. La lettura del genitore era un momento meraviglioso che dava voce a quelle illustrazioni.
Ora quello che li attira più del libro è la trama. E a proposito di questo, per chi ancora prende un libro a scatola chiusa un
consiglio: leggete sempre prima le notizie dietro la copertina (trama) e compratelo solo se v’intriga! Leggere un libro offre anche
molti vantaggi oltre a quello di arricchire le nostre conoscenze, ad esempio ci consente di provare sensazioni uniche o di
viaggiare in mondi immaginari senza muoversi dal divano. La lettura alimenta la nostra fantasia e stuzzica la nostra curiosità. Ad
alcuni la lettura, oltre a stuzzicare l’immaginazione, stuzzica anche l’appetito per cui adorano sgranocchiare qualcosa mentre
leggono! Qualcuno dice anche che spesso la lettura è un modo per “sfuggire” a fratelli e sorelle troppo invadenti e ritiene che
questo sia un altro grosso vantaggio della lettura! Da una veloce indagine è emerso che molti tra noi recentemente hanno letto
libri definiti classici della letteratura per ragazzi e abbiamo capito che forse “classico” significa che un libro può essere riletto
con piacere a età diverse e ogni volta acquista d’interesse. Alcuni titoli tra i libri più gettonati sono stati:
Ventimila leghe sotto i mari, Zanna Bianca, La collina dei conigli, Le Cronache di Narnia, Il fantasma di
Canterville, Il signore degli anelli, Harry Potter, L’amico ritrovato e altri ancora. Alcuni tra noi hanno
detto:- Quando leggo, ho la sensazione che sia il libro a raccontare e non io a leggerlo! Con qualche
piccola ma piccolissima riserva, ci sentiamo di affermare che il nostro rapporto con i libri è in generale
più che soddisfacente.
P. S. La riserva riguarda i libri di studio! Difficile che un libro di grammatica ci affascini!
Leggerlo poi prima di addormentarsi…
IL LABORATORIO DELLE EMOZIONI NELLE CLASSI QUINTE
In novembre e dicembre abbiamo partecipato a un interessante laboratorio
intitolato “Il colore delle emozioni”, organizzato da due simpatici esperti: Roberto
e Licia. L’attività ha dato molta importanza ai nostri stati d’animo e ha permesso
di esprimerci, non solo con le parole, ma anche con le immagini, i colori e gli
oggetti. Al primo incontro ci è stata letta la storia “Pezzettino” che a tutti è
sembrata più adatta a bambini piccoli e non certo a studenti di quinta ormai!
Però ci sbagliavamo: la storia aveva un messaggio e cioè che ognuno è speciale in
modo diverso. Abbiamo scoperto l’importanza della parola “identità”; è, infatti,
l’identità che ci rende diversi gli uni dagli altri e stabilisce chi siamo e ci rende
unici e irripetibili. Nella storia, quando Pezzettino capisce qual è la sua identità, cioè quando si conosce meglio, è felice.
Negli incontri successivi abbiamo costruito la “scatola dei segreti” con un cuore, che rappresentava le nostre emozioni più
importanti, e “un messaggio tattile” che aveva un significato diverso per ognuno di noi e rivelava una piccola parte del nostro
carattere. Molto interessante è stato vedere come, un compagno scelto a caso, ha provato a indovinare il significato del
messaggio tattile e del cuore. Inoltre abbiamo ritagliato da alcune riviste quelle immagini che, secondo noi, rappresentavano il
nostro carattere e la nostra personalità e abbiamo giocato al “Memory dei ritratti”. Il gioco era di squadra e consisteva nel
trovare somiglianze e differenze tra i ritratti dei compagni.
Un altro gioco divertente è stato “Il cerchio della fiducia” in cui ogni bambino entrava all’interno del cerchio e i compagni a
turno dicevano di lui gli aspetti positivi: a volte siamo rimasti stupiti nel sentire come gli altri ci vedono! Abbiamo capito che
lo scopo di quest’attività era di conoscere meglio sia noi stessi sia i nostri compagni. Secondo noi lo scopo è stato raggiunto:
ultimamente siamo più uniti e ci vergogniamo meno ad esprimere i nostri sentimenti e desideri. Abbiamo capito che bisogna
accettare le persone per quello che sono e non per quello che vorremmo facessero. Anche se alcuni di noi lo avevano già fatto,
creare immagini e oggetti con materiali diversi come pizzi, plastica, catene, stoffe e tanto altro, è stato molto divertente.
Vogliamo concludere questo articolo con una considerazione fatta da un compagno: “Dentro ognuno di noi c’è sempre
qualcosa d’importante”. Noi siamo tutti d’accordo!
I RAGAZZI DI QUINTA
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Abbiamo preso "gusto a poetare"! Sono le nostre esperienze a offrirci le
idee per comporre poesie e filastrocche. Vi accorgerete che abbiamo
preso spunto anche dalla "cucina"... ebbene sì, abbiamo cucinato una volta
al mese!
...Abbiate pazienza: troverete le ricette complete sul prossimo numero di
questo giornalino! Per ora leggete le filastrocche e …
Buona acquolina in bocca!!!
FILASTROCCA DEI DOLCETTI Se tu i dolcetti vorrai mangiare, i biscotti dovrai sbriciolare. Il latte sarà bene versare, con burro, cacao e zucchero mescolare; il composto dovrai poi impastare. Con le mani amalgamare, dopo di che appallottolare. Alla fine potrai decorare, e finalmente GUSTARE!
Tutta la terza D
IL MESE DI GENNAIO Gennaio è un mese speciale, perché è il mese dopo Natale. Gennaio è molto bello, ma ci vuole anche l'ombrello. Gennaio ha la neve, ma qualcosa succede. Gennaio è molto bianco, ma tu a scuola devi stare seduto al tuo banco.
Caterina Z. ed Emma - terza D
FILASTROCCA DELLE UOVA TONNATE O PEPERONATE Volete scoprire come preparare le uova tonnate o peperonate? Allora leggete attentamente e, se volete, cucinate! L'uovo sodo dovete picchiettare, dopo di che lo dovrete sgusciare. A metà l'uovo è necessario tagliare e il tuorlo giallo con cura asportare. Il tonno è meglio sminuzzare e i due ingredienti, insieme, schiacciare. Con la forchetta sarà bene amalgamare e con le mani l'impasto appallottolare. Nel bianco albume le palline inserire, con capperi, peperoni e lattuga decorare.
Ma non è tutto qui. con peperoni stufati, l'impasto buono lo stesso sarà!
Tutta la terza D
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MUSICA NELLE QUINTE
La musica è una cosa che tutti pensiamo di conoscere, ma è piena di strani strumenti che neanche immaginiamo. Uno di questi è il
glockenspiel… Aiuto, cosa sarà mai?! È una specie di xilofono che si suona con due diversi tipi di bacchette, le quali producono un suono
più squillante e uno più dolce; il suo nome (tedesco, che si pronuncia “glochenspil”) significa proprio “dolce suono”. Ha dei tasti bianchi e
neri e su ogni tasto c’è una lettera che indica la nota musicale corrispondente. Poiché non ci sono glockenspiel per tutti, suoniamo a coppie
su uno stesso strumento e forse è più divertente, anche se a volte ci capita di picchiare con la bacchetta le dita del nostro compagno e non il
tasto! L’esperienza di fare musica usando degli strumenti musicali è molto piacevole, inoltre è anche molto utile perché impari a conoscere
la musica e a suonare uno strumento.
Il maestro ci fa scrivere le note sul quaderno, ci insegna parecchie canzoni che non solo cantiamo, ma accompagniamo con il glockenspiel.
Le canzoni che stiamo imparando sono molto varie, da Happy Day a una canzone di Mozart.
Noi, forse, non saremo dei piccoli Mozart, anche perché a volte facciamo delle “stecche” spaziali, però questo laboratorio ci piace molto!
Ah, ancora una cosa: non crediate che sia così facile suonare il glockenspiel! Una canzone, un brano musicale li proviamo tante e tante volte,
ma è così che fanno tutti i veri musicisti che si rispettano, come noi!
SPETTACOLO NATALE
Il laboratorio di musica organizzato quest’anno dalla scuola ci ha
permesso, a Natale, di suonare il glockenspiel e cantare in un coro
suddiviso in due gruppi guidati dal bravissimo maestro Edgardo. Noi
bambini eravamo vestiti con maglietta e cappellino rossi, qualcuno aveva
anche il viso rosso… per l’emozione! L’ansia indescrivibile che prima ci
faceva temere una “figuraccia”, si è dissolta appena abbiamo cominciato
a suonare. Qualcuno di noi ha vissuto, addirittura, momenti di panico
quando, a causa di un litigio con un compagno, si è ritrovato senza voce
proprio la mattina prima dello spettacolo. Per fortuna, dopo qualche
gorgheggio, la voce le è ritornata per fare la sua parte, altrimenti sarebbe
stato un guaio, soprattutto per il compagno con il quale aveva litigato!
Insomma, eravamo tutti emozionati davanti ai genitori e alle maestre, ma
gli applausi seguiti al temine dell’esibizione ci hanno resi fieri di noi!
Quel pomeriggio è stato divertente ed emozionante grazie al calore e alla
presenza delle famiglie. Le canzoni cantate durante lo spettacolo sono state: la ballata di Tom Bill, una sinfonia di Mozart e infine Happy
Day. Quest’anno all’emozione per lo spettacolo si è aggiunta un po’ di tristezza. Infatti, questa sarà l’ultima festa di Natale in questa scuola
con gli attuali compagni e, nonostante qualche bisticcio, qualche strillo e dispetto, ci mancheranno tutti.
I RAGAZZI DI QUINTA
Amici di penna per la 3^A
Nel mese di novembre abbiamo proposto
ad una maestra che lavora in Canada una
corrispondenza con i bambini della sua
classe. Hanno subito accettato l'iniziativa!
Dopo qualche settimana abbiamo visto
arrivare il sig. Egidio con una grossa busta
per noi.
Arrivava da OTTAWA, LA CAPITALE DEL
CANADA! Eravamo eccitati e curiosi di
conoscere i nostri amici di oltre oceano.
La maestra Laura ha consegnato ad ognuno di noi una lettera che
custodiamo con cura perché contiene la presentazione dei nostri amici di
penna.
Loro frequentano la prima elementare e non sanno ancora scrivere molto
bene, questo per noi è una fortuna perché non ci sentiamo molto sicuri del
nostro inglese! Vi mostriamo una foto dei nostri amici e una scheda di
presentazione che ci hanno mandato.
Abbiamo anche saputo che la loro insegnante è nata in Canada, ma i suoi
genitori sono italiani, il papà è il fratello della maestra Mariolina!
Tutta la terza A
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Martedì 13 novembre 2012 ci siamo recati a visitare la mostra di Pablo Picasso presso il Palazzo Reale di Milano.
Picasso è nato in Spagna nel 1881, a circa 20 anni si è trasferito in Francia dove ha vissuto a lungo, qui è morto
nel 1973 all’età di 91 anni. Suo padre era un insegnante di arte, Picasso ha imparato le prime nozioni di disegno da
lui.
Nella sua vita ha avuto due mogli e molte fidanzate che gli hanno ispirato numerosi quadri. Ha avuto anche cinque
figli: Paulo, Raul, Maya, Claude, Paloma. Amava molto gli animali che spesso sono presenti nei suoi quadri. Gli
piaceva divertirsi e per dipingere dimenticava persino di mangiare e di dormire.
All’inizio del percorso, abbiamo visto il video di una sua importantissima opera, Guernica. Guernica è un piccolo paese spagnolo che nel 1937
è stato bombardato, molte persone sono morte. Picasso in questo dipinto ha voluto rappresentare la guerra mostrandoci la sofferenza di
persone e di animali: un toro infuriato, un cavallo imbizzarrito, una donna che brucia e urla, un uomo calpestato, un uccello spaventato, una
luce, un grande occhio.
A Parigi, dopo la morte di un suo caro amico, Picasso ha cominciato a dipingere immagini di persone povere e sfortunate usando i toni del blu.
Di questo periodo abbiamo osservato il dipinto “Celestine”. In seguito, si innamora di una ragazza chiamata Fernande e ritrova la serenità: in
questo periodo usa i toni delicati del rosa e rappresenta momenti di vita felici come nei dipinti “I due fratelli” e “Donna con le mani giunte”.
Picasso nei suoi dipinti vuole osservare la realtà da diversi punti di vista e usa figure geometriche che si combinano fra loro. Questo stile di
pittura si chiama CUBISMO. Del cubismo di Picasso abbiamo ammirato ”Sacre coeur” che rappresenta una chiesa di Parigi formata da tante
piccole figure geometriche, ”Uomo con la chitarra”, difficile da capire, ”La lettura” che rappresenta la sua dolce e morbida fidanzata Marie
Therèse, ”Il ritratto di Dora Maar” un’altra sua fidanzata che faceva la fotografa, più spigolosa e moderna, e “I due Arlecchini”.
Di stile più classico sono, invece, “Il ritratto di Olga”, la sua prima moglie, e “Paulo vestito da Arlecchino” che presenta suo figlio.
Durante la visita abbiamo osservato anche alcune sculture di Picasso formate da un collage di oggetti di vario tipo, raccolti dovunque.
Tutta la terza B
Paulo vestito da Arlecchino Autoritratto
A proposito di Picasso
Tra tutte le opere esposte a palazzo Reale,
noi vorremmo parlare dell’unica che non era
esposta in versione originale, ma della quale,
su di un telone, erano proiettate le fasi di
lavoro dell’artista; stiamo parlando di
Guernica. Il 27 aprile 1936, l'aviazione
tedesca bombardò Guernica, città dei Paesi
Baschi. Era un giorno di festa, la folla si
accalcava nella città. Ci furono più di 2000
vittime. In Guernica non c'è colore: solo
nero, bianco, grigio. Ci ha molto colpito
scoprire che, nel dopoguerra, Picasso accettò
di esporre a Milano a patto che la Sala delle
Cariatidi del Palazzo Reale non fosse
restaurata, ma mantenesse ancora i segni
evidenti dei bombardamenti. Abbiamo
sintetizzato in uno schema i significati di
alcuni elementi dell’opera.
I RAGAZZI DI QUINTA
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LE CLASSI QUARTE IN VISITA ALLA CASA EDITRICE “PAOLINE”
L’uscita è stata divisa in due momenti: in libreria, l’incontro con gli
autori del libro “I love olimpiadi” e in redazione.
Suddivisi in quattro gruppi, abbiamo visitato la redazione vera e
propria, l’ufficio grafico, la produzione e l’ufficio diritti legali.
È stata un’esperienza molto interessante perché, da semplici lettori, non sapevamo tutto quello che si nasconde dietro alla
realizzazione di un libro!
In libreria poi, i due simpatici autori del libro, che le maestre ci avevano letto in classe, Annalisa Strada e il marito Gianluigi
Spini, hanno risposto alle nostre domande e tolto ogni curiosità sul loro lavoro, scritto a quattro mani.
Abbiamo così scoperto come, con l’uso del PC, entrambi abbiano superato le loro difficoltà e siano diventati apprezzati scrittori
per bambini (Annalisa è dislessica e Gianluigi ipovedente).
CONSIGLIO: se siete appassionati di sport olimpici, leggete il loro libro! È ricco di aneddoti, notizie e curiosità!