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Page 1: Google a Ferragosto

andarci a piedi dico, meglioquindi, se muovete da lì, pre-notare un vettore adatto a por-tarvi in zona 2000-2020 (iventi anni fatali che segnano lavostra vita). Camminando osservate l’ordi-narietà della gente, delle auto,degli incontri, capirete che pergli americani il fenomeno deiragazzi di Google e del loromondo non è eccezionale, cicredono e li considerano lorocontemporanei. Si fidano enon soffrono più di tanto l’au-raticità che il successo plane-tario crea loro intorno. Nonpossiamo intendere lo spiritoamericano, il confronto duroche segna soprattutto attraver-

so l’economia le grandi scelteideali se non possediamo cer-te bussole, degli itinerari, checome i castelli di Federico se-gnano lo stile americano. Prendiamo Steinberg: perchéha dichiarato che l’America èil suo paese? Proprio perchéqui non si fanno tante storie!«Questo è un paese stoico, cherende visibile in ogni momen-to il comune destino di doveresopportare la vita; mentre inEuropa, le città danno ancoral'illusione di essere come unacorte dell’imperatore, una fa-vola. Questo, insomma, è ilpaese dove si vive senza illusio-ni. Nessuno qui cerca la solitu-dine. Del resto, un uomo solo

che bisogno ha di nascondersi?A chi si nasconde?»Dunque, perché regga il con-fronto, Federico classificava ifiori e subiva la vita di Corte?Oppure l’imperio di Googletollera la fabula, ivi vaporwa-re, affinché il sollevarsi di queivapori sulle acque della navi-gazione ordinaria nascondaaccortamente le mete altissi-me e sempre in pericolo dellegrandi imprese dell’ingegnopronte a sfidare il destino giàsegnato dell’uomo?Quindi lasciate stare i sociolo-gi della comunicazione che ri-mangono sempre al di qua del-l’impresa qualunque essa sia;per entrare nella testa di Goo-

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SABATO15 agosto 2010PAGINA 3

calabriaoraoraesatta

Non si è mai in ritardo sulla nostra vita. La clessidra, il libro, ogni volta ci indicano l’ora esatta.

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Stupor Mundidi Orazio Converso

oogle Stupor Mundi è protagoni-sta ancora una volta del confron-to in atto negli Usa nella econo-mia digitale, si badi bene, non sol-tanto cioè nel web che ne è parteessenziale ma fungibile. Questavolta incontra direttamente Veri-zon mettendo da un canto Fcc(Federal Communications Com-mission) e, sullo sfondo, la politi-ca governativa, per definire cosein grandi mutamenti, da far tre-

mare le veneai polsi, che ri-guardanol’ambito ge-nerale dellacomunicazio-ne telematicacome la neu-tralità stessadella Rete. Lo spirito li-bero, spregiu-dicato, di Fe-derico II° Stu-por Mundi(foto a sini-stra), appun-to, che il cro-

nista del tempo, Matteo di Parigi,disse meraviglia del mondo e pro-digio innovatore, ci ricorda che inun’altro impero in un’altro millen-nio le funzioni e le variabili decisi-ve furono proprio quelle che oggiriguardano la soggettività di Goo-gle.Dobbiamo dunque, per calcolarnegli effetti, ripercorrere una speciedi itineraro federiciano, magarisemplicemente andando a spassoper la Silicon Valley, a piedi, lenta-mente, una volta svoltato l’angololasciandoci alle spalle il campusverdeggiante e silente della Stan-dford University. Prenderete US-101 N e Embarcadero Rd per 6,2miglia, in 16 minuti se avete l’au-to, ma meglio farlo a piedi, peraver tempo e modo di entrare nel-lo spirito dei tempi e dei luoghi. Da Arcavacata sarebbe difficile,

G gle e nella sua sfacciata econo-mia miliardaria, meglio assu-mere la tesi di un giovane stu-dioso calabrese, GianlucaGambardella, che ha presoGoogle per scrittore e ne ha va-gliato i testi istantanei che vaproducendo - sciorina le suepagine su richiesta in un amen,circa 56.200 risultati in 0,09secondi per “stupor mundi”, adesempio - se-condo scienzae coscienza:affinché unmessaggio di-venti un testooccorrono al-cuni requisitifondamentali,che De Beau-grande e Dre-ssler (1984)hanno sche-matizzato insette criteri ditestualità:coesione, coe-renza, inten-zionalità, accettabilità, infor-matività, situazionalità e inter-testualità. E così via: vedrete che ha pro-vato al di là di ogni ragionevo-le dubbio che questo formida-bile elaboratore di testi, scrivesotto dettatura (il tema lo pro-pone il suo utente-lettore) igrande testi collettivi che leavanguardie novecentescheavevano sognato nel loro san-to delirio democraticista.L’abbassamento della lingua diGoogle spazza via le pastoieburocratiche delle lingue uffi-ciali, le banalità quotidiane deilinguaggi ordinari, il confezio-namento mostruoso degli ap-parati culturali, che calcola efalsifica con i suoi algoritmisfrontati, rimandandoli tra-sformati al mittente.

Lo spirito liberodel colosso Usacome quello di Federico IIAltro che attaccoalla ReteCon Verizonspazzeranno viala vecchia (Euro)America

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