Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
INDICE
Introduzione
Organi di amministrazione e controllo 002
Mission 003
Relazione sulla Gestione
1.01 Sintesi andamento economico‐finanziario e definizione degli indicatori alternativi di
performance 004
1.01.01 Risultati economico‐finanziari 007
1.01.02 Analisi della struttura patrimoniale e investimenti 011
1.01.03 Analisi della struttura finanziaria 013
1.02 Analisi per aree strategiche d’affari 014
1.02.01 Gas 015
1.02.02 Energia elettrica 018
1.02.03 Ciclo idrico integrato 022
1.02.04 Ambiente 026
1.02.05 Altri servizi 030
1.03 Titolo in Borsa e relazioni con l’azionariato 033
1.04 Scenario di riferimento e approccio strategico del Gruppo 036
1.05 Risorse umane 039
Bilancio Consolidato Gruppo Hera
2.01 Schemi di bilancio 040
2.01.01 Conto economico 040
2.01.02 Conto economico complessivo 041
2.01.03 Situazione patrimoniale‐finanziaria 042
2.01.04 Rendiconto finanziario 044
2.01.05 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 045
2.02 Note esplicative consolidate 046
2.03 Indebitamento finanziario netto 049
2.04 Partecipazioni: elenco delle società consolidate 050
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
MISSION
Hera vuole essere la migliore multiutility italiana per i suoi clienti, i lavoratori e gli azionisti,
attraverso l'ulteriore sviluppo di un originale modello di impresa capace di innovazione e di forte
radicamento territoriale, nel rispetto dell'ambiente".
“Per Hera essere la migliore vuol dire rappresentare un motivo di orgoglio e di fiducia per: i
clienti, perché ricevano, attraverso un ascolto costante, servizi di qualità all'altezza delle loro
attese; le donne e gli uomini che lavorano nell'impresa, perché siano protagonisti dei risultati
con la loro competenza, il loro coinvolgimento e la loro passione; gli azionisti, perché siano certi
che il valore economico dell'impresa continui ad essere creato, nel rispetto dei principi di
responsabilità sociale; il territorio di riferimento, perché sia la ricchezza economica, sociale e
ambientale da promuovere per un futuro sostenibile; i fornitori, perché siano attori della filiera
del valore e partner della crescita".
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1.01 SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO‐FINANZIARIO E DEFINIZIONE DEGLI
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Il Gruppo Hera utilizza gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) al fine di trasmettere in
modo più efficace le informazioni sull’andamento della redditività dei business in cui opera,
nonché sulla propria situazione finanziaria. In accordo con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre
2015 dall’European Securities and Markets (ESMA/2015/1415) e in coerenza con quanto previsto
dalla comunicazione Consob n. 92543 del 3‐12‐2015, sono di seguito esplicitati il contenuto e il
criterio di determinazione degli Indicatori Alternativi di Performance utilizzati nel presente
bilancio.
Il Margine operativo lordo è un indicatore della perfomance operativa ed è calcolato sommando
all’“Utile operativo” gli “Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni”. Questo indicatore è
utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli
analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione delle performance
operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit), anche attraverso il
confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.
Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi.
Il Margine Operativo Lordo su Ricavi, l’Utile operativo su Ricavi e il Risultato Netto su Ricavi,
sono utilizzati come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne
(agli analisti e agli investitori) e misurano la performance operativa del Gruppo facendo una
proporzione, in termini percentuali, del Margine operativo lordo, dell’Utile operativo e dell’Utile
netto diviso il valore dei Ricavi.
Indicatori economici e Investimenti
Indicatori patrimoniali - finanziari
Definizione degli Indicatori Alternativi di Performances (IAP)
IAP Economici e Investimenti
Indicatori economici e Investimenti (mln-€)
Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Variaz.%
Ricavi 3.104,8 3.246,4 -141,6 -4,4%
Margine Operativo Lordo 650,6 640,2 +10,4 +1,6%
Margine Operativo Lordo/Ricavi 21,0% 19,7% -1,3 p.p.
Utile Operativo 329,2 317,3 +11,9 +3,8%
Utile Operativo/Ricavi 10,6% 9,8% -0,8 p.p.
Utile Netto 151,8 134,9 +16,9 +12,5%
Utile Netto/Ricavi 4,9% 4,2% -0,7 p.p.
Investimenti Netti 241,2 220,6 +20,6 +9,3%
Indicatori Patrimoniali-Finanziari(mln-€)
Set 2016 Dic 2015 Var. Ass. Variaz.%
Immobilizzazioni nette 5.521,2 5.511,3 +9,9 +0,2%
Capitale circolante netto 82,1 157,0 -74,9 -47,7%
Fondi (535,8) (513,5) -22,3 -4,3%
Capitale investito netto 5.067,5 5.154,8 -87,3 -1,7%
Indebitamento finanziario netto (2.567,0) (2.651,7) +84,7 +3,2%
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Gli Investimenti netti sono ottenuti dalla somma degli investimenti in immobilizzazioni materiali,
attività immateriali e partecipazioni al netto dei contributi in conto capitale. Questo indicatore è
utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli
analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione della capacità di spesa
per investimenti di mantenimento e sviluppo del Gruppo (nel suo complesso e a livello di
Business Unit), anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di
condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi.
Le Immobilizzazioni nette sono determinate quale somma di: Immobilizzazioni materiali; Attività
immateriali e avviamento; Partecipazioni; Attività e passività fiscali differite. Questo indicatore è
utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli
analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione delle immobilizzazioni
nette del Gruppo nel suo complesso, anche attraverso il confronto con i periodi precedenti.
Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi.
Il Capitale circolante netto è definito dalla somma di: Rimanenze; Crediti e debiti commerciali;
Crediti e debiti per imposte correnti; Altre attività e altre passività correnti; Quota corrente di
attività e passività per Strumenti finanziari derivati su commodity. Questo indicatore è utilizzato
come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e
agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione delle capacità di generare cassa
tramite l’attività operativa in un orizzonte temporale di 12 mesi, anche attraverso il confronto
con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze
realizzate nei periodi.
I Fondi accolgono la somma delle voci di “Trattamento di fine rapporto ed altri benefici” e “Fondi
per rischi e oneri”. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne
(business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile
per la valutazione della capacità di far fronte a possibili passività future, anche attraverso il
confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare
le efficienze realizzate nei periodi.
Il Capitale investito netto è determinato dalla somma algebrica delle “Immobilizzazioni nette”,
del “Capitale circolante netto” e dei “Fondi”. Questo indicatore è utilizzato come financial target
nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e
rappresenta una misura utile per la valutazione di tutte le attività e passività operative correnti e
non correnti facenti capo al Gruppo, così come sopra dettagliato.
L’Indebitamento finanziario netto rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è
determinato conformemente alla comunicazione Consob 15519/2006 con l’aggiunta dei valori
delle attività finanziarie non correnti. Tale indicatore è quindi determinato come somma delle
voci: Attività finanziarie correnti e non correnti; Disponibilità liquide e mezzi equivalenti; Passività
finanziarie correnti e non correnti; Quota corrente e non corrente di attività e passività per
Strumenti finanziari derivati su tassi e cambi. Questo indicatore è utilizzato come financial target
nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e
rappresenta una misura utile per la valutazione del livello di indebitamento finanziario del
IAP Patrimoniali -Finanziari
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Gruppo, anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre
analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi.
Le Fonti di finanziamento sono ottenute dalla somma dell’“Indebitamento finanziario netto” e
del “Patrimonio Netto”. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni
interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta la
suddivisione delle fonti di finanziamento tra capitale proprio e di terzi ed è un indicatore
dell’autonomia e solidità finanziaria del Gruppo.
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1.01.01 RISULTATI ECONOMICO‐FINANZIARI
Al termine dei primi nove mesi del 2016, il Gruppo Hera evidenzia una crescita di tutti gli
indicatori economici in un contesto competitivo e regolamentare sempre più sfidante. Il Gruppo
Hera ha saputo gestire questo scenario operando in maniera equilibrata e dinamica: la
comparazione con l’anno precedente evidenzia un margine operativo lordo in aumento dell’1,6%,
un utile operativo del 3,8% e un utile netto del 12,5%.
Le principali operazioni societarie e di business che hanno generato variazioni di perimetro al 30
settembre 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, sono le seguenti:
Dal 1° novembre 2015 entra a far parte del perimetro del Gruppo la società Biogas 2015,
che ha per oggetto il recupero energetico, la produzione di energia legata al riciclo dei
rifiuti, nonché la costruzione, installazione e gestione dei relativi impianti.
In data 23 dicembre 2015 Herambiente ha acquisito il 100% della partecipazione nella
società Waste Recycling Spa, che svolge attività di trattamento e recupero di rifiuti
speciali in provincia di Pisa e che a sua volta detiene quote partecipative nelle società
Rew Trasporti Srl e Neweco Srl. Nel corso nel secondo semestre 2016 le due partecipate
suddette sono state fuse in Waste Recycling Spa.
Dal 1° dicembre 2015 Herambiente ha acquisito il controllo sostanziale di alcuni rami
d’azienda da Geo Nova Spa. In particolare, sono stati rilevati l’impianto di stoccaggio di
rifiuti pericolosi e non pericolosi a San Vito al Tagliamento (Pordenone) e le discariche
attive per rifiuti non pericolosi di Loria (Treviso) e Sommacampagna (Verona).
In data 29 dicembre 2015 Hera Spa ha ceduto a terzi il 90% della società Hera Energie
Rinnovabili, successivamente rinominata Aloe Spa, uscendo quindi dal perimetro di
consolidamento.
In data 30 dicembre 2015 è stata dismessa la partecipazione detenuta da
AcegasApsAmga Spa in Trieste Onoranze e Trasporti Funebri.
In data 8 aprile 2016 Hera Comm Srl si è aggiudicata in via definitiva la gara bandita dal
Comune di Giulianova per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Julia Servizi Più,
società di vendita gas ed energia elettrica operante nel territorio di Teramo.
Con efficacia 1 luglio 2016 Hera Spa ha conferito in Inrete Distribuzione Energia Spa, il
proprio ramo d'azienda, costituito dalle attività di distribuzione per il settore dell’energia
elettrica e del gas. La società è stata costituita per gestire l'attività di distribuzione del
gas naturale e dell'energia elettrica in coerenza agli obblighi di separazione (unbundling)
funzionale e contabile previsti dalla normativa dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas
e il Sistema Idrico (Aeegsi) per le imprese operanti nei settori dell'energia elettrica e del
gas, finalizzati ad una maggiore concorrenza, efficienza e qualità nell'erogazione dei
servizi energetici.
Mantenimento di risultati costanti
Approvato nel
Incrementi costanti e crescenti
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Per approfondimenti, si rimanda all’analisi delle singole aree d’affari.
Gli altri ricavi operativi crescono, rispetto allo scorso settembre 2015, di 33,9 milioni di euro pari
al 15,0%. Tale crescita è dovuta prevalentemente al contributo dei titoli di efficienza energetica
per l’incremento del prezzo di scambio per circa 13 milioni di euro, ai maggiori ricavi da
commesse Ifric12 per circa 2,8 milioni di euro, ai maggiori contributi per la raccolta differenziata
per circa 3,5 milioni di euro e ad una diversa classificazione, per circa 15 milioni di euro, dei ricavi
da vendita certificati da “ricavi” ad “altri ricavi operativi”.
I costi delle materie prime e materiali diminuiscono di 175,8 milioni di euro rispetto ai primi nove
mesi del 2015 con una variazione percentuale del 10,9% e come per i ricavi, questo calo è dovuto
ai minori volumi di acquisto gas, alla minore attività di trading, alla discesa generale del prezzo
della materia prima e alla diversa contabilizzazione degli incentivi energetici.
Gli altri costi operativi crescono complessivamente di 50,4 milioni (maggiori costi per servizi per
56,6 milioni di euro e minori spese operative per 6,2) la cui causa è principalmente legata alle
variazioni di perimetro (20,0 milioni di euro), all’aumento dei costi di vettoriamento e trasporto
di energia elettrica e gas, imputabili prevalentemente ai maggiori ricavi passanti già in
precedenza citati (12,0 milioni di euro), ai maggiori costi di smaltimento per l’aumento dei volumi
trattati e ai maggiori costi Ifric12 (5 milioni di euro).
Il costo del personale cresce di 9,6 milioni di euro, pari al 2,5%, passando dai 380,5 milioni di euro
del 30 settembre 2015 ai 390,1 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016. Questo aumento è
principalmente legato agli incrementi retributivi previsti dal contratto collettivo nazionale di
lavoro. L’ingresso delle risorse delle società dell’area Ambiente e di Julia Servizi Più è in parte
compensato dalla riduzione della presenza media.
I costi capitalizzati a settembre 2016 sono in crescita rispetto l’analogo periodo precedente, per
2,1 milioni di euro, pari all’ 11,8%.
Il margine operativo lordo si attesta a 650,6, registrando una crescita di 10,4 milioni di euro, pari
allo 1,6% rispetto all’equivalente periodo del 2015. La crescita dell’energia elettrica, grazie ai
maggiori margini derivanti dagli impianti di produzione di energia elettrica, alle buone
performance del business della vendita e
trading e al contributo della distribuzione,
compensa le contrazioni delle altre aree
d’affari. Questo risultato è particolarmente
significativo se si tiene conto che i primi nove
mesi del 2016 scontano minori ricavi nella
distribuzione gas, energia elettrica e acqua di
25,6 milioni di euro (rispettivamente di 8,5 sul
gas, di 2,2 su energia elettrica e di 14,9
sull’acqua) a seguito della riduzione della
remunerazione sul capitale investito regolato
e dell’inflazione.
Mol a 650,6 milioni di € (+1,6%)
650,6 640,2
Set 2016 Set 2015
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Ammortamenti e Accantonamenti risultano complessivamente in diminuzione di 1,7 milioni di
euro, pari allo 0,5%, passando dai 323,0 milioni di euro al 30 Settembre 2015, ai 321,3 milioni di
euro dell’analogo periodo del 2016. Il decremento degli ammortamenti su discariche e impianti
Wte e la diminuzione di accantonamenti su
beni di terzi nell’Area Gas legati alla durata
della concessione sul territorio di Forlì‐
Cesena, hanno più che compensato i maggiori
ammortamenti per nuovi investimenti e per la
variazione di perimetro delle società del
Gruppo Herambiente e di Julia Servizi Più.
L’utile operativo a settembre 2016 è di 329,2
milioni di euro, in crescita di 11,9 milioni di
euro, pari al 3,8%, rispetto ai 317,3 milioni
dell’analogo periodo del 2015.
Il risultato della gestione finanziaria al termine del terzo trimestre 2016 è di 90,2 milioni di euro,
in miglioramento di 8,6 milioni di euro, pari al 8,7%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Le
buone performance sono dovute sia al minor indebitamento medio, sia all’efficienza sui tassi,
ottenuta grazie al rimborso di alcuni prestiti, oltre che all’ottimizzazione delle disponibilità
liquide.
Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte cresce di 20,7 milioni di euro passando
dai 218,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 239,1 milioni di euro dell’analogo
periodo del 2016.
Le imposte di competenza dei primi nove mesi del 2016, pari a 87,2 milioni di euro, determinano
un tax rate del 36,5% in miglioramento rispetto al 38,2% dell’analogo periodo dell’esercizio
precedente. La ragione di tale diminuzione è imputabile principalmente ai benefici conseguenti
all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre
che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti. Si segnala inoltre che nei primi nove mesi
del 2016 sono state contabilizzate minori imposte relative agli esercizi precedenti per 1,5 milioni
di euro, conseguenti, principalmente, ad una interpretazione più aderente al dettato normativo
di alcune variazioni generate dall’applicazione degli Ias/Ifrs.
L’utile netto è dunque in aumento del 12,5%, per un controvalore di 16,9 milioni di euro,
passando dai 134,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 151,8 milioni di euro
dell’analogo periodo del 2016.
L’utile di pertinenza del Gruppo è pari a 142,2
milioni di euro, in aumento di 17,2 milioni di
euro rispetto ai primi nove mesi del 2015, in
linea con l’utile di Gruppo.
Utile operativo a 329,2 milioni di € (+3,8%)
Utile netto post min. a 142,2 milioni di € (+13,8%)
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Utile Operativo (mln€)
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Set 2016 Set 2015
Utile Netto post min. (mln€)
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1.01.02 ANALISI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE E INVESTIMENTI
Di seguito viene analizzata l'evoluzione dell'andamento del capitale investito netto e delle fonti di
finanziamento del Gruppo per l’esercizio chiuso al 30 settembre 2016:
Al 30 settembre 2016, il capitale
investito netto si è ridotto rispetto al 31
dicembre 2015 di 87,3 milioni di euro.
La variazione è associabile al positivo
andamento del capitale circolante
netto che registra una consistente
riduzione dovuta alle buone
performance dei crediti commerciali.
Nei primi tre trimestri 2016, gli investimenti del Gruppo ammontano a 241,2 milioni di euro, con
il beneficio di 10,5 milioni di contributi in conto capitale, di cui 4,2 milioni per il Fondo nuovi
investimenti (FoNI), come previsto dal metodo tariffario per il Servizio idrico integrato. Al lordo
dei contributi in conto capitale, gli investimenti complessivi del Gruppo sono pari a 251,5 milioni
di euro. Gli investimenti netti sono in crescita di 20,6 milioni di euro, passando dai 220,6 milioni
di settembre 2015 ai 241,2 milioni di euro di settembre 2016.
Capitale investito e fonti di finanziamento (mln€)
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Immobilizzazioni nette 5.521,2 109,0% 5.511,3 106,9% +9,9 +0,2%
Capitale circolante netto 82,1 1,6% 157,0 3,0% (74,9) (47,7%)
(Fondi) (535,8) -10,6% (513,5) -10,0% (22,3) +4,3%
Capitale investito netto 5.067,5 100,0% 5.154,8 100,0% (87,3) (1,7%)
Patrimonio netto (2.500,5) 49,3% (2.503,1) 48,6% +2,6 (0,1%)
Defiti finanziari a lungo (2.729,0) 53,9% (2.743,6) 53,2% +14,6 (0,5%)
Posizione finanziaria netta a breve 162,0 -3,2% 91,9 -1,8% +70,1 +76,3%
Posizione finanziaria netta (2.567,0) 50,7% (2.651,7) 51,4% +84,7 (3,2%)
Totale fonti di finanziamento (5.067,5) -100,0% (5.154,8) 100,0% +87,3 (1,7%)
Aumenta la dimensione del Gruppo
Il capitale investito netto pari a 5,1 miliardi di euro 5,1 5,1
5,25,1
Dic 2014 Set 2015 Dic 2015 Set 2016
Capitale Investito netto (mld€)
Gli investimenti netti salgono a 241,2 milioni di euro
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Di seguito la suddivisione per settore di attività, con evidenza dei contributi in conto capitale:
Gli investimenti operativi, pari a 251,5 milioni di euro, risultano in crescita del 9,6% rispetto a
settembre 2015 e sono riferiti principalmente, a interventi su impianti, reti ed infrastrutture. A
questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas
per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
I commenti sugli investimenti delle singole aree sono riportati nell’analisi per area d’affari.
Nella struttura centrale, gli investimenti riguardano gli interventi sugli immobili nelle sedi
aziendali, sui sistemi informativi, sul parco automezzi, oltre a laboratori e strutture di
telecontrollo. Complessivamente gli investimenti di struttura aumentano di 3,3 milioni di euro
rispetto lo stesso periodo all’anno precedente, incremento dovuto principalmente a sostituzioni
di automezzi e attrezzature e ai lavori sulle sedi aziendali.
A settembre 2016, i fondi ammontano a 535,8 milioni di euro, in crescita rispetto a dicembre
2015 grazie agli accantonamenti di periodo che hanno coperto uscite per utilizzi nonché per
effetto degli adeguamenti attuariali al fondo Tfr e degli appostamenti a seguito dell’ampliamento
della discarica di Ravenna.
Il patrimonio netto si attesta sostanzialmente in linea con il valore del 31 dicembre dell’anno
precedente, passando dai 2.503,1 milioni di euro di fine 2015 ai 2.500,5 milioni di euro del 30
settembre 2016 a seguito della distribuzione dei dividendi pari a circa 144,0 milioni di euro più
che compensato dal risultato di periodo di 151,8 milioni di euro.
Totale Investimenti (mln €)
Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Area gas 64,1 57,6 +6,5 +11,3%
Area energia elettrica 16,7 15,1 +1,6 +10,6%
Area ciclo idrico integrato 93,1 91,6 +1,5 +1,6%
Area ambiente 32,2 21,8 +10,4 +47,7%
Area altri servizi 9,2 10,5 -1,3 -12,4%
Struttura centrale 36,3 33,0 +3,3 +10,0%
Totale Investimenti Operativi 251,5 229,5 +22,0 +9,6%
Totale investimenti finanziari 0,2 0,4 -0,2 -50,0%
Totale Investimenti Lordi 251,7 230,0 +21,7 +9,4%
Contributi conto Capitale 10,5 9,3 +1,2 +12,9%
di cui per FoNI (Fondo Nuovi Investimenti) 4,2 7,3 -3,1 -42,5%
Totale Investimenti Netti 241,2 220,6 +20,6 +9,3%
I fondi sono pari a 535,8 milioni di euro
2,5 miliardi di euro di patrimonio netto
Continua il forte impegno negli investimenti operativi in impianti e infrastrutture
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
13
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.01.03 ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA
L’ analisi dell'indebitamento finanziario netto:
L’indebitamento corrente è costituito prevalentemente da quote di mutui bancari in scadenza
per circa 85,4 milioni di euro, da ratei interessi per circa 67 milioni di euro e da utilizzi di linee di
conto corrente per circa 29 milioni di euro. La quota di mutui bancari in scadenza risulta in
diminuzione rispetto al 31 dicembre 2015 come conseguenza del rimborso del Bond di 195,4
milioni di euro, avvenuto in febbraio 2016. L’importo relativo ai debiti bancari non correnti e alle
obbligazioni è prevalentemente costituito da titoli obbligazionari (bond) emessi sul mercato
europeo e quotati alla Borsa del Lussemburgo, (78% del totale), con rimborso alla scadenza.
Il totale indebitamento presenta una durata residua media di 8 anni, con il 73% del debito che ha
scadenza oltre i 5 anni.
La posizione finanziaria netta si riduce
dai 2.651,7 del 31 dicembre 2015 ai
2.567,0 del 30 settembre 2016. Il
risultato positivo, dovuto alla cassa
generata dalla gestione operativa, ha
consentito di finanziare interamente la
distribuzione dei dividendi e di ridurre
la PFN di oltre 84 milioni di euro.
Un importante contributo è riferibile
alla buona performance dei crediti
commerciali e conseguentemente
all’ottimizzazione del CCN.
(milioni di €) 30-set-16 31-dic-15
a Disponibilità liquide 379,3 541,5
b Altri crediti finanziari correnti 28,8 34,7
Debiti f inanziari correnti (96,3) (129,2)
Parte corrente dell'indebitamento bancario (86,2) (284,9)
Altri debiti f inanziari correnti (62,0) (68,2)
Debiti per locazioni f inanziarie scadenti entro l'esercizio successivo (1,6) (2,0)
c Indebitamento finanziario corrente (246,1) (484,3)
d=a+b+c Indebitamento finanziario corrente netto 162,0 91,9
Debiti bancari non correnti e obbligazioni emesse (2.821,5) (2.845,4)
Altri debiti f inanziari non emessi (5,2) (5,8)
Debiti per locazioni f inanziarie scadenti oltre l'esercizio successivo (15,5) (17,6)
e Indebitamento finanziario non corrente (2.842,2) (2.868,8)
f=d+e Posizione finanziaria netta - comunicazione Consob n. 15519 del 28/07/2006 (2.680,2) (2.776,9)
g Crediti finanziari non correnti 113,2 125,2
h=f+g Indebitamento finanziario netto (2.567,0) (2.651,7)
Una solida posizione finanziaria
La posizione finanziaria netta scende a 2,6 miliardi di euro
2,6 2,62,7
2,6
Dic 2014 Set 2015 Dic 2015 Set 2016
Posizione finanziaria netta (mld€)
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
14
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.02 ANALISI PER AREE STRATEGICHE D’AFFARI
Di seguito saranno analizzati i risultati della gestione realizzati nelle aree di business del Gruppo:
area gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita di gas metano e GPL,
teleriscaldamento e gestione calore; area dell’energia elettrica, che comprende i servizi di
produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica; area ciclo idrico integrato, che
comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura; area ambiente, che comprende i
servizi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti; area altri servizi, che
comprende i servizi di illuminazione pubblica, telecomunicazione e altri servizi minori. A partire
da settembre 2016, il Gruppo Hera ha rivisto la configurazione del proprio portafoglio multi‐
business per migliorare e semplificare il processo di rendicontazione delle proprie strutture
industriali: il business della cogenerazione industriale è stato ricollocato dall’area energia
elettrica all’interno dell’area gas, unificandolo alla gestione calore, in linea anche alla vista
organizzativa del Gruppo. I dati di confronto del 2015 sono stati coerentemente riclassificati.
I conti economici del Gruppo comprendono i costi di struttura e includono gli scambi economici
tra le aree d’affari valorizzati a prezzi di mercato.
L’analisi per aree d’affari che seguirà, considera la valorizzazione di maggiori ricavi e costi, senza
impatto sul margine operativo lordo, relativi all’applicazione dell’IFRIC12, come mostrato sul
conto economico consolidato del Gruppo. I settori d’affari che risentono dell’applicazione di
questo principio sono il servizio di distribuzione del gas metano, il servizio di distribuzione
dell’energia elettrica, tutti i servizi del ciclo idrico integrato e il servizio d’illuminazione pubblica.
28,7%
16,0%26,7%
26,5%
2,1%
Margine Operativo Lordo Settembre 2016
Gas Energia Elettrica CII Ambiente Altri servizi
La contribuzione delle diverse aree del Gruppo al margine operativo lordo evidenzia un mix bilanciato e coerente con la strategia multi-business.
Approvato nel
Contributo amargine totain diminuzio
Il Mol dell’ArGas in calo d9,3%
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Gas: marginin calo
CdA di Hera Sp
1.02
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Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
16
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
I volumi di gas venduti aumentano di 240,1 milioni di metri cubi, pari al 10,5%, passando dai
2.286,3 milioni di metri cubi dei primi nove mesi del 2015 ai 2.526,4 dell’equivalente periodo del
2016. Tale andamento è dovuto
solamente alla crescita dei
volumi di trading, pari a 239,4
milioni di metri cubi (9,5% sul
totale dei volumi). I volumi
venduti a clienti finali sono
sostanzialmente allineati al 2015,
grazie all’apporto di Julia Servizi
Più, per circa 9,2 milioni di metri
cubi, nonostante la contrazione
dei volumi legata al clima
maggiormente mite dell’inverno 2016.
La sintesi dei risultati economici dell’area:
I ricavi passano da 1.127,3 milioni dei primi nove mesi del 2015 a 1.032,2 milioni di euro
dell’analogo periodo del 2016,
diminuendo di 95,1 milioni di euro,
pari al 8,4%. Le ragioni principali sono:
la diminuzione del prezzo della
materia prima che impatta per circa
81,7 milioni di euro nella vendita e per
24,5 milioni di euro nelle attività di
Trading e dei minori ricavi regolati per
circa 7,9 milioni di euro per effetto
principalmente della riduzione del
tasso di remunerazione di 8,5 milioni
di euro. Tali effetti sono solo in parte
compensati dal contributo positivo legato all’aumento dei volumi di gas metano venduti, per
circa 4,1 milioni di euro, ai maggiori ricavi per titoli di efficienza energetica conseguenti
all’incremento del prezzo per circa 11,8 milioni di euro e ai maggiori ricavi legati all’applicazione
del principio IFRIC 12 per circa 2,6 milioni di euro.
Aumento dei volumi venduti +10,5%
I ricavi gas a quota 1.032,2 mln €
Gas: in calo il margine complessivo
1.032,21.127,3
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Costi del personale (92,2) -8,9% (93,5) -8,3% -1,3 -1,4%
Costi capitalizzati 6,9 0,7% 6,1 0,5% +0,8 +13,2%
Margine operativo lordo 186,5 18,1% 205,6 18,2% -19,1 -9,3%
1.425,0 1.424,3
1.101,4 862,0
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Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
18
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.02.02 ENERGIA ELETTRICA
Nei primi nove mesi del 2016, l’Area Energia Elettrica è cresciuta sia in termini assoluti sia in
termini percentuali di contribuzione al Margine operativo lordo del Gruppo. Questi risultati si
collocano all’interno di un contesto normativo che ha visto nel 2016 il primo anno di attuazione
della Delibera 583/2015/R/com del 02/12/2015 che ha modificato il metodo di calcolo del tasso
di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali del settore Energia Elettrica.
L’impatto negativo della delibera sui ricavi e sul MOL per il solo tasso di remunerazione è di 2,2
milioni di euro per i primi nove mesi dell’anno. Nei ricavi al 30 settembre 2016 è inoltre incluso
l’adeguamento tariffario di remunerazione e ammortamento degli investimenti, alla luce della
delibera 654/15/R/eel.
Si precisa che i dati del 2015 sono stati proformizzati per la riclassifica del business della
cogenerazione industriale, dall’area energia elettrica all’area gas, come meglio indicato nel
paragrafo 1.02. L’effetto della riclassifica suddetta è di 2 milioni di euro di margine operativo
lordo composto da ricavi per 10 milioni di euro, costi operativi per 7,5 milioni di euro e costo del
personale per 0,5 milioni di euro; sugli investimenti la riclassifica è di 1,5 milioni di euro.
Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo:
(mln €) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo Area 104,3 72,7 +31,6 +43,4%
Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6%
Peso percentuale 16,0% 11,4% +4,6 p.p.
Energia Elettrica: incremento della marginalità
Contributo al Mol: +4,6 p.p.
Il MOL dell’Area Energia Elettrica in crescita del 43,4%
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Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
21
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
I dettagli degli investimenti operativi nell’Area Energia Elettrica:
Energia Elettrica(mln €)
Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Reti e Impianti 16,7 15,1 +1,6 +10,6%
Totale Energia Elettrica Lordi 16,7 15,1 +1,6 +10,6%
Contributi conto Capitale 0,0 0,0 +0,0 +0,0%
Totale Energia Elettrica Netti 16,6 15,1 +1,5 +9,9%
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22
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Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
23
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
Di seguito i principali indicatori quantitativi dell’area:
I volumi erogati, tramite acquedotto, così come quelli di fognatura e depurazione, evidenziano
una leggera diminuzione rispetto a quelli registrati a settembre 2015; tale trend è legato sia
all’andamento climatico della prima parte del periodo estivo, caratterizzato nel 2016 da
precipitazioni particolarmente abbondanti rispetto alle medie di periodo, e da una lieve flessione
dei consumi sia industriali che civili. I volumi somministrati, a seguito della delibera numero
664/2015 dall’AEEGSI, sono un indicatore di attività dei territori in cui il Gruppo opera e sono
oggetto di perequazione per effetto della normativa che prevede il riconoscimento di un ricavo
regolato indipendente dai volumi distribuiti.
La sintesi dei risultati economici dell’area:
I ricavi presentano una flessione
dello 0,8% passando dai 599,1
milioni di euro dei primi nove mesi
del 2015 ai 594,4 milioni di euro
dell’analogo periodo del 2016. Le
principali motivazioni sono legate ai
minori ricavi da somministrazione
per 10,9 milioni di euro, come
effetto complessivo della riduzione
del tasso di remunerazione per 14,9
milioni di euro, della ridefinizione
Ricavi del Idrico Integrato a quota 594,4 milioni di €
Ciclo Idrico Integrato: lieve flessione del MOL
228,1 milioni di metri cubi: la quantità gestita in acquedotto
594,4599,1
Set 2016 Set 2015
Ricavi (mln€)
Conto economico (mln/€) Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. %
Ricavi 594,4 - 599,1 - (4,7) (0,8%)
Costi operativi (306,0) -51,5% (312,2) -52,1% (6,2) (2,0%)
Costi del personale (117,2) -19,7% (114,7) -19,2% +2,5 +2,2%
Costi capitalizzati 2,6 0,4% 2,5 0,4% +0,1 +4,0%
Margine operativo lordo 173,7 29,2% 174,7 29,2% (1,0) (0,6%)
Acq. 228,1
Fog. 188,6
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Quantità gestite Set 2016 (mln mc)
Acq. 230,9
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Dep. 188,5
Quantità gestite Set 2015 (mln mc)
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
24
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
del vincolo ai ricavi e dei maggiori ricavi a copertura dei costi riconosciuti dall’autorità. Tale
diminuzione è in parte compensata dai maggiori ricavi da opere conto terzi per 1,6 milioni di
euro, dai maggiori ricavi da allacciamenti e per l’applicazione dell’Ifric12, che contribuisce per 1,8
milioni di euro.
I costi operativi diminuiscono di 6,2 milioni di euro, pari al 2,0%, prevalentemente per i minori
costi energia elettrica per gli impianti, per i minori costi operativi e per le minore spese di
struttura assorbite.
Il margine operativo lordo presenta
una leggera flessione di 1,0 milioni di
euro, pari allo 0,6%, passando dai
174,7 milioni di euro di primi nove
mesi del 2015 ai 173,7 milioni di euro
dell’analogo periodo del 2016, per i
minori ricavi da somministrazione
come effetto della riduzione del tasso
di remunerazione e della ridefinizione
del vincolo ai ricavi per 10,9 milioni di
euro, compensati per la maggior parte
dai minori costi operativi e di struttura, dalle attività conto terzi e dai maggiori ricavi da
allacciamenti.
Gli investimenti netti nell’Area Ciclo Idrico
Integrato ammontano a 82,7 milioni di
euro e sono in linea rispetto all’anno
precedente. Al lordo dei contributi in
conto capitale, gli investimenti dell’Area
sono pari a 93,1 milioni di euro. Gli
interventi sono riferiti principalmente ad
estensioni, bonifiche e potenziamenti di
reti e impianti, oltre agli adeguamenti
normativi che riguardano soprattutto
l’ambito depurativo e fognario.
Gli investimenti sono stati realizzati per 44,9 milioni di euro nell'acquedotto, per 27,3 milioni di
euro nella fognatura e per 20,9 milioni di euro nella depurazione.
Fra i principali interventi, si segnalano: nell’acquedotto, gli interventi di rinnovo delle reti idriche
nel centro storico di Bologna in concomitanza alla realizzazione del percorso per il trasposto
“Crealis” e il potenziamento delle interconnessioni del sistema idrico modenese; nella fognatura
continua l’avanzamento delle opere previste dal piano per la salvaguardia della balneazione di
Rimini, oltre a interventi di riqualificazione della rete fognaria in altri territori; nella depurazione,
la realizzazione della vasca di testata del depuratore di Riccione, l’adeguamento del depuratore
di Cattolica, il revamping dell’impianto di produzione dell’ossigeno del depuratore Idar di Bologna
MOL a 173,7 milioni di euro di €
Gli investimenti netti dell’Area Ciclo Idrico Integrato: 82,7 milioni di euro
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173,7 174,7
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Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
25
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
e, nei territori di AcegasApsAmga, il proseguimento delle opere di adeguamento dei grandi
depuratori di Servola, Cà Nordio e Abano Terme.
Le richieste per nuovi allacciamenti idrici e fognari aumentano di 1,3 milioni di euro rispetto
l’anno precedente, pur restando a livelli bassi rispetto la situazione pre‐crisi nel settore edilizio.
I contributi in conto capitale per 10,4 milioni di euro, sono comprensivi di 4,2 milioni di euro
derivanti dalla componente della tariffa prevista dal metodo tariffario per il Fondo Nuovi
Investimenti (FoNI) e sono complessivamente in aumento rispetto l’anno precedente per 1,6
milioni di euro, nonostante la riduzione della quota del FoNI.
Il dettaglio degli investimenti operativi nell’Area Ciclo Idrico Integrato:
Ciclo Idrico Integrato(mln €)
Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Acquedotto 44,9 43,3 +1,6 +3,7%
Depurazione 20,9 22,6 -1,7 -7,5%
Fognatura 27,3 25,7 +1,6 +6,2%
Totale Ciclo Idrico Integrato Lordi 93,1 91,6 +1,5 +1,6%
Contributi conto Capitale 10,4 8,8 +1,6 +18,2%
di cui per FoNI (Fondo Nuovi Investimenti) 4,2 7,3 -3,1 -42,5%
Totale Ciclo Idrico Integrato Netti 82,7 82,8 -0,1 -0,1%
Rilevanti gli investimenti operativi su acquedotto, fognatura e depurazione
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
26
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.02.04 AMBIENTE
Nei primi nove mesi del 2016 l’area ambiente contribuisce con il 26,5% alla marginalità del
Gruppo Hera presentando un margine operativo lordo sostanzialmente in linea rispetto
all’analogo periodo del 2015.
Di seguito le variazioni a livello di margine operativo lordo:
Nella tabella l’analisi dei volumi commercializzati e trattati dal Gruppo nel corso dei primi nove
mesi del 2016:
L’analisi dei dati quantitativi evidenzia un aumento del 9,0% dei rifiuti commercializzati grazie ai
rifiuti da mercato che evidenziano una crescita pari al 18,4% legata principalmente alle
acquisizioni avvenute a fine 2015 relative a Waste Recycling e agli impianti di Geo Nova che
hanno portato un importante impulso alla gestione dei rifiuti industriali. I rifiuti urbani sono
allineati al 2015 grazie all’aumento dei rifiuti differenziati che ha compensato il calo dell’arenile di
12,3 mila tonnellate. L’aumento dei sottoprodotti è dovuto principalmente alle acquisizioni
societarie già in precedenza citate.
Area Ambiente: Mol in linea
Rifiuti da mercato: +18,4%
Dati Quantitativi (migliaia di tonnellate) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Rifiuti urbani 1.533,4 1.533,0 +0,4 +0,0%
Rifiuti da mercato 1.747,6 1.476,2 +271,4 +18,4%
Rifiuti commercializzati 3.281,0 3.009,2 +271,8 +9,0%
Sottoprodotti impianti 1.869,8 1.717,2 +152,6 +8,9%
Rifiuti trattati per tipologia 5.150,9 4.726,4 +424,5 +9,0%
(Mln €) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo Area 172,2 172,5 -0,3 -0,2%
Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6%
Peso percentuale 26,5% 26,9% -0,4 p.p.
Area Ambiente; +26,5%
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Area Ambiente; +26,9%
MOL Area Ambiente Set 2015
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Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
28
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
Una sintesi dei risultati economici dell’area:
I ricavi nei primi nove mesi del 2016 aumentano del 7,1%, pari a 48,3 milioni, passando dai 679,3
milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 727,6 milioni di euro dell’analogo periodo del
2016. Questa crescita è dovuta ai
maggiori volumi trattati, ad una
diversa contabilizzazione degli
incentivi energetici, che nel 2015
erano registrati come minori costi, e
ai maggiori ricavi di igiene urbana a
copertura dei maggiori servizi
richiesti. Tali effetti positivi sono in
parte compensati dai minori ricavi da
produzione energia elettrica
conseguenti al decremento del prezzo
unitario del CIP6/CEC e alla riduzione
del riconoscimento di certificati verdi su alcuni impianti.
I costi operativi dei primi nove mesi del 2016 crescono di 45,4 milioni di euro in coerenza con i
maggiori rifiuti trattati e con l’effetto della diversa contabilizzazione dei cerficati verdi, come
descritto in precedenza.
Il Margine operativo lordo passa dai
172,5 milioni di euro dei primi nove
mesi del 2015 ai 172,2 milioni di euro
dell’analogo periodo del 2016
evidenziando pertanto una
contrazione in termini assoluti di 0,3
milioni di euro, pari al 0,2%, tale
andamento è dovuto ai minori prezzi
della produzione di energia elettrica e
dei certificati energetici in parte
compensati dai maggiori volumi
trattati e dalle azioni di efficienza
intraprese sia nelle atttività di
smaltimento e recupero che nelle raccolta e spazzamento.
Ambiente: marginalità in linea
Ricavi Ambiente per 727,6 milioni di €
MOL Ambiente a quota 172,2 milioni di €
172,2 172,5
Set 2016 Set 2015
MOL (mln€)
727,6679,3
Set 2016 Set 2015
Ricavi (mln€)
Conto economico(mln/€)
Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. %
Ricavi 727,6 679,3 +48,3 +7,1%
Costi operativi (430,6) -59,2% (385,2) -56,7% +45,4 +11,8%
Costi del personale (128,9) -17,7% (124,5) -18,3% +4,4 +3,5%
Costi capitalizzati 4,1 0,6% 3,0 0,4% +1,1 +37,1%
Margine operativo lordo 172,2 23,7% 172,5 25,4% -0,3 -0,2%
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
29
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
Gli investimenti netti nell’Area Ambiente
riguardano gli interventi di manutenzione e
potenziamento degli impianti e ammontano
a 32,2 milioni di euro, in crescita di 10,8
milioni di euro rispetto al 2015.
La filiera compostaggi/digestori mostra un
lieve decremento rispetto l’anno
precedente per effetto dei minori lavori
all’impianto di Rimini che è stato oggetto di
importanti interventi nel 2015, solo
parzialmente compensati dai maggiori
investimenti relativi agli impianti di
compostaggio di Ozzano (realizzazione linea
di raffinazione) e di Sant’Agata (legati al progetto biometano).
Il rilevante incremento degli investimenti sulle discariche per 10,0 mln/euro, è da attribuire
principalmente alla realizzazione del 9° settore nella discarica di Ravenna e all’avvio della
realizzazione della nuova discarica Sommacampagna. In evidenza anche gli interventi effettuati
sulla discarica Tre Monti per l’installazione del nuovo motore e della rete di captazione del
biogas, oltre ai lavori di sistemazione frane e di viabilità.
Nella filiera WTE si rileva un decremento di 1,1 milioni rispetto all’anno precedente,
principalmente per effetto dovuto ai maggiori lavori sugli impianti di Padova e Trieste effettuati
nel 2015, non interamente compensati dagli investimenti 2016 sugli impianti di Modena, Ferrara
e Pozzilli.
Gli investimenti nella filiera Impianti Rifiuti Speciali riscontrano un lieve decremento nelle attività
manutentive sugli impianti di Ravenna per gli interventi effettuati nel corso del 2015 (essiccatore
fanghi, migliorie torri di raffreddamento).
Nelle isole ecologiche e attrezzature di raccolta, si registra un incremento di 0,9 milioni di euro
dovuto principalmente a investimenti per la raccolta differenziata nei territori di Padova, Triestre
e Abano Terme, oltre agli interventi per il Centro di Raccolta di Pesaro.
Negli impianti di selezione e trasbordo, l’incremento di 1,1 milioni di euro è imputabile
principalmente al consolidamento della Società Waste Recycling per opere di completamento dei
lavori sul depuratore chimico fisico e per la copertura della vasca del depuratore biologico.
Il dettaglio degli investimenti operativi nell’Area Ambiente:
Ambiente(mln €)
Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Compostaggi/Digestori 1,9 2,3 -0,4 -17,4%
Discariche 14,0 4,0 +10,0 +250,0%
WTE 5,4 6,5 -1,1 -16,9%
Impianti RS 1,7 1,8 -0,1 -5,6%
Isole Ecologiche e attrezzature di raccolta 6,0 5,1 +0,9 +17,6%
Impianti trasbordo, selezione e altro 3,2 2,1 +1,1 +52,4%
Totale Ambiente Lordi 32,2 21,8 +10,4 +47,7%
Contributi conto Capitale 0,0 0,4 -0,4 -100,0%
Totale Ambiente Netti 32,2 21,4 +10,8 +50,5%
Gli investimenti netti nell’Area Ambiente sono pari a 32,2 milioni di euro
Aumentano gli investimenti operativi
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
30
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.02.05 ALTRI SERVIZI
L’area altri servizi raccoglie i servizi minori gestiti dal Gruppo. Ne fanno parte la pubblica
illuminazione, le telecomunicazioni e i servizi cimiteriali.
Nei primi nove mesi del 2016, il risultato dell’area altri servizi presenta un decremento,
pari al 6,2%, rispetto all’esercizio precedente: il margine operativo lordo è infatti passato
dai 14,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 13,9 milioni di euro dell’analogo
periodo del 2016.
Di seguito le variazioni del margine operativo lordo sono:
Gli indicatori principali dell’area riferiti all’attività dell’illuminazione pubblica:
Dall’analisi dei dati quantitativi dell’illuminazione pubblica emerge un calo di 5,0 mila punti luce e
la perdita di 6 comuni gestiti. Il Gruppo Hera ha acquisito circa 20 mila punti luce in 11 nuovi
comuni, in particolare nel Lazio, in Lombardia e nel Triveneto a cui si aggiungono maggiori
richieste di servizio nei comuni già gestiti nel territorio gestito da Hera Luce; ciò ha permesso di
contenere la perdita di circa 25 mila punti luce e 17 Comuni gestiti.
Altri Servizi: decremento della marginalità
Contributo al margine totale in lieve calo
MOL Area Altri Servizi in calo di 0,9 milioni di €
I punti luce sono 517,6 mila
Dati quantitativi Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Illuminazione pubblica
Punti luce (migliaia) 517,6 522,6 (5,0) (1,0%)
Comuni serviti 151,0 157,0 (6,0) (3,8%)
(Mln €) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo Area 13,9 14,8 -0,9 -6,2%
Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6%
Peso percentuale 2,1% 2,3% -0,2 p.p.
Area Altri Servizi; +2,1%
MOL Area Altri Servizi Set 2016Area Altri Servizi; +2,3%
MOL Area Altri Servizi Set 2015
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
31
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
I risultati economici dell’area sono:
I ricavi dell’area sono in crescita rispetto
all’anno precedente nonostante la
cessione avvenuta a fine 2015 della
società Trieste Onoranze e Trasporti
Funebri partecipata da
AcegasApsAmga. Al
netto di questa variazione l’area Altri
Servizi registrerebbe un aumento di 2,2
milioni di euro grazie all’apporto della
pubblica illuminazione
prevalentemente nel territorio Emiliano Romagnolo che ai maggiori ricavi delle
telecomunicazioni.
Il margine operativo lordo presenta un
calo pari a 0,9 milioni di euro rispetto a
settembre 2015. Tale andamento è legato
per metà ai minori margini
dell’illuminazione pubblica, dove il minor
apporto del perimetro Nord‐Est,
prevalentemente per le minori richieste
dei comuni gestiti, è solo in parte
compensato dalle buone performance di
Hera Luce. La restante parte è dovuta alla marginalità nei servizi cimiteriali e nel business delle
telecomunicazioni.
Gli investimenti nell’Area Altri Servizi sono pari a
9,2 milioni di euro, in diminuzione di 1,3 milioni di
euro rispetto lo stesso periodo dell’anno
precedente.
Nelle telecomunicazioni sono stati realizzati 6,8
milioni di euro di investimenti in rete e in servizi
TLC e IDC (Internet Data Center), in linea rispetto
al 2015.
Nel servizio di illuminazione pubblica, gli
Altri Servizi: in crescita i ricavi
I ricavi per Altri Servizi a quota 90,9 milioni di €
Il MOL cala di 0,9 milioni di €
13,914,8
Set 2016 Set 2015
MOL (mln€)
90,9 89,9
Set 2016 Set 2015
Ricavi (mln€)
Conto economico(mln/€)
Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. %
Ricavi 90,9 89,9 +1,0 +1,1%
Costi operativi (63,9) -70,3% (62,0) -69,0% +1,9 +3,1%
Costi del personale (14,2) -15,6% (13,9) -15,4% +0,3 +2,2%
Costi capitalizzati 1,1 1,2% 0,8 0,9% +0,3 +37,0%
Margine operativo lordo 13,9 15,2% 14,8 16,4% -0,9 -6,2%
Investimenti netti per 9,2 milioni di euro
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
32
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
investimenti per 2,4 milioni di euro sono relativi agli interventi di manutenzione, riqualificazione
e ammodernamento degli impianti di illuminazione, con una riduzione complessiva di 1,3 milioni
di euro che ha riguardato sia la società Hera Luce, sia la società Insigna nel perimetro di
AcegasApsAmga.
I dettagli degli investimenti operativi nell’Area Altri Servizi:
Altri Servizi(mln €)
Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. %
TLC 6,8 6,8 +0,0 +0,0%
Illum. Pubblica e Semaforica 2,4 3,7 -1,3 -35,1%
Totale Altri Servizi Lordi 9,2 10,5 -1,3 -12,4%
Contributi conto Capitale 0,0 0,0 +0,0 +0,0%
Totale Altri Servizi Netti 9,2 10,5 -1,3 -12,4%
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
33
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.03 ANDAMENTO DEL TITOLO IN BORSA E RELAZIONI CON L’AZIONARIATO
Nei primi nove mesi del 2016 il quadro economico di riferimento è andato progressivamente
deteriorandosi sotto la spinta di eventi di carattere geopolitico che hanno portato a un
incremento della volatilità nei mercati finanziari. I timori sul rallentamento economico globale e
sul rialzo dei tassi di interesse americani stabilito della Federal Reserve hanno influenzato, nel
primo trimestre del 2016, l’andamento dei listini, poi ulteriormente penalizzati a fine giugno
dall’inaspettato esito del referendum relativo all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Le
Borse dell’Eurozona hanno infatti reagito al risultato referendario con una perdita di
capitalizzazione di oltre 410 miliardi di euro, con Piazza Affari che ha consuntivato la peggiore
giornata di scambi della storia finanziaria italiana. Nel periodo estivo i mercati hanno visto un
cauto rientro dei capitali, con un conseguente parziale recupero delle quotazioni, interrotto ad
inizio settembre dalle voci di un rialzo dei tassi americani. L’avvicinarsi del referendum
costituzionale in Italia, previsto nella prima metà del mese di dicembre, ha pesato ulteriormente
sui titoli di Borsa: il maggior rischio politico percepito dagli investitori si è infatti riflesso sui prezzi
dei titoli nazionali, con una conseguente e generale flessione negativa degli stessi.
In questo contesto il titolo Hera ha ampiamente sovraperformato l’indice FTSE All Share e quello
del settore di riferimento, con un andamento più resiliente e meno volatile. Al 30/09/2016 le
quotazioni hanno chiuso, dopo la distribuzione del dividendo di 9 centesimi, ad un prezzo
ufficiale di 2,378 Euro per azione. L’andamento delle quotazioni ha evidenziato un indice Beta
significativamente più basso rispetto a quello del mercato e dei peers, attestatosi attorno ad un
valore pari a 0,4. Ciò dimostra che, grazie alla solidità economico‐finanziaria e alle prospettive del
Piano Industriale, gli investitori percepiscono la rischiosità del titolo Hera come
significativamente inferiore rispetto ad altri titoli del mercato azionario, percezione evidenziata
anche dal contenuto costo del debito fissato all’inizio del mese di ottobre, in occasione
dell’emissione di un bond sui mercati internazionali.
In linea con le indicazioni contenute nell’ultimo piano industriale, il 20 giugno scorso Hera ha
distribuito un dividendo pari a 9 centesimi per azione, il quattordicesimo di una serie ininterrotta
o in crescita fin dalla quotazione.
Hera; (2,7%)
FTSE All Share; (22,4%)
Local Utilities; (3,4%)
(35,0%)
(30,0%)
(25,0%)
(20,0%)
(15,0%)
(10,0%)
(5,0%)
+0,0%
+5,0%
+10,0%
+15,0%
2,378 € il prezzo del titolo Hera al 30/09/2016. Hera sovraperforma il mercato e il settore di riferimento
Distribuito un dividendo per azione in linea con le attese
Lo scenario macro è segnato da una maggiore rischiosità percepita per via del referendum che, dopo Brexit, desta preoccupazione tra gli investitori.
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
L’effetto congiunto di una continua remunerazione degli azionisti tramite la distribuzione di
dividendi e il rialzo del prezzo del titolo ha permesso al total shareholders’ return cumulato dalla
quotazione di rimanere sempre positivo, anche nei momenti più difficili della crisi finanziaria e di
attestarsi, alla fine del periodo di riferimento, al +173,7%.
La capitalizzazione mostra un valore pari a 3,5 miliardi di euro (al 30° posto del listino nazionale),
confermandosi superiore anche a titoli facenti parte del FTSE Mib, il principale indice di Borsa
italiano.
Invariato il numero degli analisti finanziari che coprono il titolo: Banca Akros, Banca IMI, Equita,
Fidentiis, Goldman Sachs, ICBPI, Intermonte, Kepler Cheuvreux, MainFirst e Mediobanca. Alla
fine del primo semestre 2016 Hera conferma la marcata prevalenza di giudizi positivi, con la quasi
totalità di raccomandazioni “Buy/Outperform”, mentre il consensus target price si attesta a 2,84
€.
Composizione dell’azionariato al 30/09/2016
Al 30 giugno, la compagine sociale mostra l’usuale equilibrio, con il 51,3% delle azioni possedute
da 118 soci pubblici dei territori di riferimento e regolate dal Patto di Sindacato della durata di tre
anni sottoscritto il 26 giugno 2015.
L’8 luglio, in accordo con quanto previsto dal Patto, 12 Comuni azionisti hanno venduto in modo
coordinato e trasparente, attraverso un’operazione di Accelerated Book Building, circa 16 milioni
di azioni, corrispondenti all’1,1% del capitale sociale, a più di trenta investitori istituzionali
italiani ed esteri. Grazie a una domanda che ha superato di oltre quattro volte l’ammontare in
offerta, il collocamento è avvenuto ad un prezzo di 2,35 euro per azione, con il minore sconto
visto sul mercato da inizio anno per operazioni analoghe, pari al 4,3% rispetto alla chiusura del
giorno precedente. Il collocamento ha avuto l’effetto di incrementare il flottante del titolo, con
evidenti benefici per la liquidità degli scambi.
Dal 2006, Hera ha adottato un piano di riacquisto di azioni proprie, rinnovato dall’Assemblea
degli Azionisti del 28 aprile 2016 per un periodo di ulteriori 18 mesi, a importo massimo
complessivo di 180 milioni di Euro. Tale piano è finalizzato a finanziare le opportunità
d’integrazione di società di piccole dimensioni e a normalizzare eventuali fluttuazioni anomale
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
DPS (€) 0.04 0.05 0.06 0.07 0.08 0.08 0.08 0.08 0.09 0.09 0.09 0.09 0.09 0.09
Flottante; 40,5%
Patto soci privati; 8,2%
Patto soci pubblici; 51,3%
+173,7% il total shareholders’ return dall’IPO
2,84 € il target price medio degli analisti
51,3% Il capitale sociale del Patto di Sindacato dei soci pubblici
Il collocamento del 1,1% del Capitale Sociale dai soci pubblici ha attratto una domanda di 4 superiore al offerta
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
35
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
delle quotazioni rispetto a quelle delle principali società comparabili italiane. Alla fine del primo
semestre, Hera deteneva in portafoglio 16,1 milioni di azioni.
Nel periodo di riferimento il Senior Management di Hera ha intrapreso un’intensa attività di
dialogo con gli investitori, con il Road Show del Piano Industriale nel primo trimestre e la
partecipazione a conference di settore nel secondo e terzo trimestre.
L’intensità dell’impegno che il Gruppo profonde nel dialogo con gli investitori ha contribuito al
rafforzamento della sua reputation sui mercati e costituisce un intangible asset a vantaggio del
titolo e degli stakeholder di Hera.
Il dialogo con il mercato come intangible asset
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.04 SCENARIO DI RIFERIMENTO E APPROCCIO STRATEGICO DEL GRUPPO
Il settore dei servizi primari di pubblica utilità in Italia è, al momento attuale, altamente
frammentato in un elevato numero di aziende pubbliche locali. Oggi, con la scadenza delle
concessioni dei servizi di distribuzione del gas e della raccolta e spazzamento e con la definizione
di nuove concessioni su una base geografica ampliata a livello provinciale, si apre una stagione di
gare competitive che avvantaggerà, nel consolidamento del settore, le aziende ben strutturate,
con conseguente riduzione del numero degli operatori coinvolti nella distribuzione gas, nella
raccolta rifiuti e nello spazzamento.
Pertanto il Gruppo Hera, per la sua capacità di sfruttare le economie di scala e di sviluppare le
diverse eccellenze presenti nelle aziende locali, sarà in grado di proporre un modello di sviluppo
adeguato ai cambiamenti. Il “modello Hera” è infatti nato con un assetto proprietario
ampiamente diversificato, regolato da una governance semplice, che ha saputo supportare
logiche industriali e manageriali atte a trasformare una moltitudine di aziende locali in una realtà
unica e integrata, in grado di garantire maggiori livelli di efficienza e qualità dei servizi. I risultati
sono stati perseguiti in ottica di sostenibilità economica‐sociale e ambientale, nonché attraverso
la condivisione delle economie e delle sinergie da fusione con il territorio.
Questo modello d’impresa ha portato una continua crescita, realizzata sia per linee interne che
per linee esterne e ha costantemente attratto altre aziende multi‐utility
municipalizzate dei territori contigui. In 13 anni, infatti, seguendo il modello di partenza, sono
state integrate 22 aziende di 4 regioni nel centro‐nord‐est del Paese, consentendo al Gruppo di
raggiungere posizioni di mercato di spicco a livello nazionale, quadruplicandone il margine
operativo lordo e, in generale, migliorandone i principali Kpi di sostenibilità socio‐ambientale.
Attualmente, quello adottato dal Gruppo, può essere considerato un modello di riferimento per
la trasformazione del settore, tema quest’ultimo all’ordine del giorno del Governo e dell’Autorità
dei servizi regolati.
La strategia di crescita, perseguita con continuità negli anni ha mantenuto un perfetto equilibrio
tra attività regolate e liberalizzate dei core business. La crescita delle attività regolate è avvenuta
sia attraverso lo sviluppo organico, sia attraverso l’efficentamento e l’integrazione delle attività
delle municipalizzate acquisite, mentre l’espansione della clientela e dell’assetto impiantistico nei
settori liberalizzati hanno visto la conquista di nuove quote di mercato e l’acquisizione di aziende
“mono‐business” operanti nei segmenti di interesse. Tale mix di portafoglio bilanciato ha
garantito un’efficace espansione del Gruppo, insieme con il mantenimento di un’elevata
diversificazione dei rischi.
L’esposizione ai rischi di mercato e alla competizione è stata contenuta attraverso un’attenta
gestione del profilo di rischio e del rendimento dei business. Da ciò deriva la scelta di espandere
le attività del trattamento dei rifiuti (carenti in tutto il Paese ma necessarie per la sostenibilità dei
servizi offerti) e di puntare sull’attività di sviluppo commerciale. In linea con la strategia risk
adverse è anche la scelta di approvvigionare il gas con contratti di fornitura a breve termine,
anziché ricorrere a quelli di lungo termine, più garantisti, ma maggiormente esposti al rischio di
fluttuazione della domanda e dei prezzi. In Italia, l’evoluzione del settore verso una struttura
meno frammentaria è oggi supportata da un quadro legislativo che incentiva gli operatori verso il
Lo scenario di riferimento e il contesto competitivo
Il modello del Gruppo Hera nel mercato
Un modello replicabile alla base della competitività
Lo sviluppo equilibrato del portafoglio di attività
Una strategia risk adverse
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
37
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
consolidamento. Ciò avviene attraverso la messa a gara di alcuni servizi con concessioni già
scadute, con l’introduzione di nuove leggi e con il riordino di quelle preesistenti (decreti attuativi
della legge “Madia”) riguardanti i servizi pubblici locali e la pubblica amministrazione, il tutto al
fine di incentivare la razionalizzazione o dismissione delle partecipazioni detenute nei settori dei
servizi primari di pubblica utilità a interesse economico.
La spinta legislativa rappresenta una discontinuità con il passato per l’introduzione di una serie di
misure volte al consolidamento delle realtà municipalizzate di piccola dimensione: nella stessa
direzione va la revisione dei sistemi tariffari stabilite dall’Aeegsi, che incentiva le aziende miranti
a maggiori livelli di efficienza. Questo complesso contesto costituisce lo scenario di riferimento
del nuovo piano industriale al 2019, presentato l’11 gennaio 2016, che prevede la prosecuzione
della crescita del margine operativo lordo, fino a superare il miliardo di euro alla fine del periodo.
La crescita prevista è sostenuta dall’usuale modello di sviluppo, basato sulla forza propulsiva dei
due “motori” storici: la crescita organica e quella per linee esterne. Il primo motore, ovvero la
crescita organica, perseguirà la gestione improntata alla ricerca di efficienze, allo sviluppo della
base impiantistica e del portafoglio di clienti, nonché all’estrazione di sinergie dalle società
acquisite negli ultimi anni. Tali leve saranno in grado di più che compensare l’impatto della
revisione tariffaria sui servizi regolati decisa dall’Aeegsi nazionale, oltre che la riduzione del
contributo degli incentivi per la gestione energetica da fonti rinnovabili. Il secondo motore di
crescita, quello per linee esterne, agirà sia sull’aggiudicazione delle gare nel servizio di
distribuzione del gas nei territori di riferimento (facendo leva sui livelli di efficienza già raggiunti e
sulla presenza maggioritaria in gran parte degli ambiti di gara di riferimento), sia sull’integrazione
di quattro società multi‐utility nelle regioni in cui attualmente il Gruppo opera. L’utilizzo di questo
secondo motore è atteso contribuire, in linea con quanto realizzato in passato, alla crescita del
margine operativo lordo.
Col nuovo piano industriale, il Gruppo intende sostenere lo sviluppo del settore in Italia, facendo
leva sul comprovato know‐how maturato in passato nelle integrazioni e affidandosi al proprio
modello di governance aperto all’entrata di nuove multi‐utility municipalizzate e ai relativi soci
pubblici. In continuità con il precedente piano industriale, quattro leve strategiche saranno
azionate sull’organizzazione aziendale e su ognuno dei business: crescita, efficienza, innovazione
ed eccellenza. Tali orientamenti, che hanno già dato prova di validità nel corso dell’ultimo
biennio, sono alla base di tutti i principali progetti previsti nel prossimo quadriennio.
Per quanto concerne la crescita, questa sarà alimentata anche da una previsione di investimento
di oltre 2,2 miliardi di euro, cumulati in arco piano. Il 78% degli investimenti sarà indirizzato agli
asset regolati, con il mantenimento di solidi ratio patrimoniali, grazie alla piena copertura
garantita dalla prevista generazione di cassa proveniente dalle attività operative. Allo stesso
tempo sarà rafforzata la penetrazione nei mercati liberalizzati, su cui già oggi il Gruppo fa
affidamento: in particolare si intende perseguire sia lo sviluppo del numero dei clienti nell’attività
di vendita di energia, che l’aumento dell’attività del trattamento dei rifiuti, attraverso una
gestione degli stessi sempre più ecocompatibile. Nella filiera ambientale, gli obiettivi di crescita
sono stati previsti in linea con i trend di mercato registrati nel recente passato: ad essi
contribuiranno le acquisizioni concluse sul finire del 2015 delle società Geo Nova e Waste
Recycling, in linea con una logica di espansione territoriale e di complementarietà con gli attuali
impianti del Gruppo. Nella filiera energetica Hera può contare su una base clienti di circa 2,2
Le prospettive future del settore
Il nuovo Piano industriale al 2019
Crescita
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
38
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
milioni e mira a un’esposizione maggiore al segmento retail, caratterizzato da una più evidente
stabilità e resilienza dei consumi. L’obiettivo in arco piano è di incrementare i clienti elettrici in
linea con il trend mostrato negli ultimi anni, continuando a beneficiare di flessibili fonti di
approvvigionamento delle commodity energetiche. L’espansione del mercato sarà accompagnata
dal continuo miglioramento della qualità dei servizi, dallo sviluppo di nuove proposte
commerciali e da opportunità di cross selling sugli attuali clienti. In quest’area di business, Hera
cercherà di contenere gli effetti dell’incremento della pressione competitiva, facendo leva sulla
massa critica e le posizioni di mercato raggiunte.
Il Gruppo continuerà a porre attenzione sull’efficienza e sull’estrazione di sinergie, nell’ottica non
solo di creare valore per gli azionisti, ma anche di proteggere la propria competitività sul
mercato. Il modello multi‐utility del Gruppo, che garantisce già oggi un cost‐to‐serve tra i migliori
del settore, rappresenta un vantaggio competitivo nella ricerca dell’efficienza, perché permette
alle nuove soluzioni organizzative e di processo di amplificare i propri benefici, con possibilità di
applicazione specifiche nei diversi business e miglioramento della soddisfazione dei clienti. Una
spinta alla crescita deriverà inoltre dall’innovazione. A conferma dell’importanza data da Hera a
questo imperativo strategico, nel 2014 è stata creata una Direzione Innovazione, che ha
l’obiettivo specifico di essere un ricettore di idee e tecnologie, per esserne il propulsore
nell’implementazione a livello aziendale. Il piano industriale conta 51 progetti innovativi che
contribuiranno non solo allo sviluppo di nuove linee di ricavo, ma anche al 10% circa delle
efficienze pianificate nel periodo considerato. Hera intende confermare l’usuale impianto
strategico, distinguendosi per l’eccellenza, superando gli standard qualitativi e di efficienza
imposti dall’Autorità nei servizi regolati, consolidando la leadership nei servizi ambientali e
mantenendo livelli di soddisfazione dei clienti tra i più elevati del settore, in un’ottica di crescita
sostenibile e di continuo sviluppo anche degli intangible asset. A fronte di questi obiettivi, fino al
2019 si prevede un dividendo di 9 centesimi di euro per azione. Tale politica è giudicata
sostenibile anche alla luce degli attesi flussi di cassa che, oltre a garantire la copertura integrale
del piano di investimenti, confermano la solida struttura finanziaria del Gruppo.
Efficienza
Innovazione
Eccellenza
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
1.05 RISORSE UMANE
Al 30 settembre 2016 i dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo Hera sono 8.380 (aziende
consolidate) con la seguente ripartizione per qualifica:
dirigenti (154), quadri (525), impiegati (4.482), operai (3.219). Tale assetto è stato determinato
dai seguenti movimenti: assunzioni (128) e uscite (180), insieme alla variazione di perimetro
societario in ingresso di Julia Servizi, che ha previsto l’ingresso di sei unità.
In dettaglio i movimenti effettivi sono i seguenti:
I movimenti del periodo sono principalmente dovuti a:
consolidamento di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato
inserimento di profili professionali non presenti all’interno del Gruppo
la riduzione del numero di operai è bilanciata dell’ingresso di analoghe figure a tempo
determinato progressivamente inseriti in percorsi di consolidamento a tempo
indeterminato
dalla variazioni di perimetro in ingresso di Julia Servizi
30‐set‐16 31‐dic‐15 Variaz.
Dirigenti 154 146 8
Quadri 525 526 ‐1
Impiegati 4482 4449 33
Operai 3219 3305 ‐86
Totale 8380 8426 ‐46
Organico in forza al 31 dicembre 2015 8426
Entrate 128
Uscite ‐180
Flussi Netti ‐52
VdP Societarie 6
Totale 8380
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
2.01 SCHEMI DI BILANCIO
2.01.01 Conto economico
mln/euro30-set-2016
(9 mesi)30-set-2015
(9 mesi)3° Trimestre 2016
(3 mesi)3° Trimestre 2015
(3 mesi)
Ricavi 3.104,8 3.246,4 952,1 1.033,4
Altri ricavi operativi 259,9 226,0 97,9 70,1
Consumi di materie prime e materiali di consumo (1.437,4) (1.613,2) (439,4) (509,3)
Costi per servizi (872,0) (815,4) (301,7) (284,7)
Costi del personale (390,1) (380,5) (123,4) (119,8)
Ammortamenti accantonamenti e svalutazioni (321,3) (323,0) (108,6) (109,0)
Altre spese operative (34,7) (40,9) (13,9) (14,0)
Costi capitalizzati 20,0 17,8 8,8 5,5
Utile operativo 329,2 317,2 71,8 72,2
Quota di utili (perdite) di joint venture e società collegate 8,0 6,1 1,5 (0,2)
Proventi finanziari 85,2 66,1 16,6 8,8
Oneri finanziari (183,4) (171,0) (50,3) (46,1)
Totale gestione finanziaria (90,2) (98,8) (32,2) (37,5)
Utile prima delle imposte 239,0 218,4 39,6 34,7
Imposte (87,2) (83,5) (16,0) (15,2)
Utile netto del periodo 151,8 134,9 23,6 19,5
Attribuibile:
Azionisti della Controllante 142,2 125,0 21,2 17,7
Azionisti di minoranza 9,6 9,9 2,4 1,8
Utile per azione
di base 0,097 0,085
diluito 0,097 0,085
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2.01.02 Conto economico complessivo
mln/euro30-set-2016
(9 mesi)30-set-2015
(9 mesi)
Utile / (perdita) netto del periodo 151,8 134,9
Componenti riclassificabili a conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo 0,5 0,9
Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo riclassificabili
(0,2) (0,2)
Altre componenti di conto economico complessivo imprese valutate a patrimonio netto
0,1 0,1
Componenti non riclassificabili a conto economico
Utili / (perdite) attuariali fondi benefici ai dipendenti (7,8) 7,5
Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo non riclassificabili
0,5 (2,1)
Totale Utile / (perdita) complessivo del periodo 144,9 141,1
Attribuibile:
Azionisti della controllante 135,7 130,4
Azionisti di minoranza 9,2 10,7
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2.01.03 Situazione patrimoniale‐finanziaria
segue
mln/euro 30-set-2016 31-dic-2015
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1.998,4 2.031,6
Attività immateriali 2.937,1 2.895,6
Avviamento 378,0 378,0
Partecipazioni 153,6 157,1
Attività finanziarie non correnti 113,2 125,2
Attività fiscali differite 79,0 73,0
Strumenti finanziari derivati 158,8 108,2
Totale attività non correnti 5.818,1 5.768,7
Attività correnti
Rimanenze 120,1 116,3
Crediti commerciali 1.383,5 1.533,0
Attività finanziarie correnti 28,8 34,6
Attività per imposte correnti 74,8 29,1
Altre attività correnti 267,2 226,1
Strumenti finanziari derivati 17,1 6,5
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 379,3 541,6
Totale attività correnti 2.270,8 2.487,2
TOTALE ATTIVITÀ 8.088,9 8.255,9
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
43
Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
mln/euro 30-set-16 31-dic-15
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale 1.473,0 1.474,2
Riserve 744,9 703,7
Utile (perdita) del periodo 142,2 180,5
Patrimonio netto del Gruppo 2.360,1 2.358,4
Interessenze di minoranza 140,4 144,7
Totale patrimonio netto 2.500,5 2.503,1
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 2.937,1 2.943,8
Trattamento fine rapporto ed altri benefici 152,5 148,3
Fondi per rischi ed oneri 383,3 365,3
Passività fiscali differite 24,9 23,8
Strumenti finanziari derivati 63,9 33,4
Totale passività non correnti 3.561,7 3.514,6
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 246,1 484,3
Debiti commerciali 1.051,9 1.121,3
Passività per imposte correnti 101,9 25,7
Altre passività correnti 607,8 584,6
Strumenti finanziari derivati 19,0 22,3
Totale passività correnti 2.026,7 2.238,2
TOTALE PASSIVITÀ 5.588,4 5.752,8
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 8.088,9 8.255,9
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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Approvato nel CdA di Hera Spa del 9 novembre 2016
2.01.04 Rendiconto finanziario
mln/euro 30-set-16 30-set-15
Risultato ante imposte 239,0 218,4
Rettifiche per ricondurre l'utile netto al flusso di cassa da attività operative:
Ammortamenti e perdite di valore di immobilizzazioni materiali 115,6 120,4
Ammortamenti e perdite di valore di attività immateriali 136,5 129,8
Accantonamenti ai fondi 69,2 72,7
Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (8,0) (6,1)
(Proventi) / Oneri finanziari 98,2 104,9
(Plusvalenze) / Minusvalenze e altri elementi non monetari(inclusa valutazione derivati su commodity)
(18,5) 0,2
Variazione fondi rischi e oneri (17,3) (21,4)
Variazione fondi per benefici ai dipendenti (6,2) (8,0)
Totale cash flow prima delle variazioni del capitale circolante netto 608,5 610,9
(Incremento) / Decremento di rimanenze (4,5) (16,0)
(Incremento) / Decremento di crediti commerciali 99,3 17,4
Incremento / (Decremento) di debiti commerciali (74,5) (147,4)
Incremento / Decremento di altre attività/passività correnti (11,9) 88,7
Variazione capitale circolante 8,4 (57,3)
Dividendi incassati 9,8 5,4
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 19,4 17,4
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (93,0) (121,2)
Imposte pagate (63,3) (68,8)
Disponibilità generate dall'attività operativa (a) 489,8 386,4
Investimenti in immobilizzazioni materiali (83,1) (65,1)
Investimenti in attività immateriali (168,4) (164,3)
Investimenti in imprese e rami aziendali al netto delledisponibilità liquide
(5,4) (5,3)
Prezzo di cessione di immobilizzazioni materiali e immateriali(incluse operazioni di lease-back)
8,1 3,7
Disinvestimenti in partecipazioni e contingent consideration 0,2 -
(Incremento) / Decremento di altre attività d'investimento 18,6 (10,8)
Disponibilità generate / (assorbite) dall'attività di investimento (b) (230,0) (241,8)
Rimborsi e altre variazioni nette di debiti finanziari (271,3) (334,9)
Canoni pagati per locazioni finanziarie (2,8) (3,8)
Acquisto quote di partecipazioni in imprese consolidate - (33,4)
Aumento capitale sociale - 9,1
Dividendi pagati ad azionisti Hera e interessenze di minoranza (144,4) (145,0)
Variazione azioni proprie in portafoglio (3,6) 4,9
Disponibilità generate / (assorbite) dall'attività di finanziamento (c) (422,1) (503,1)
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide (d) - -
Incremento / (Decremento) disponibilità liquide (a+b+c+d) (162,3) (358,5)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 541,6 834,5
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 379,3 476,0
Gruppo Hera – Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2016
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2.01.05 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
mln/euroCapitale sociale
RiserveRiserve strumenti
derivati valutati al fair value
Riserve utili / (perdite) attuariali fondi
benefici dipendenti
Utile dell’ esercizio
Patrimonio netto
Interessenze di minoranza
Totale
Saldo al 31 dicembre 2014 1.469,9 707,5 (1,1) (30,2) 164,8 2.310,9 148,1 2.459,0
Utile del periodo 125,0 125,0 9,9 134,9
Altre componenti del risultato complessivoal 30 settembre 2015 :
fair value derivati, variazione del periodo 0,4 0,4 0,3 0,7
utili / (perdite) attuariali fondi benefici ai dipendenti 4,9 4,9 0,5 5,4
altre componenti di conto economico complessivo imprese valutate a patrimonio netto
0,1 0,1 0,0 0,1
Totale Utile Complessivo del periodo - 0,1 0,4 4,9 125,0 130,4 10,7 141,1
variazione azioni proprie in portafoglio 2,2 2,8 5,0 5,0
versamento azioni di minoranza - 9,1 9,1
variazione interessenza partecipativa (15,7) (0,1) (15,8) (17,6) (33,4)
altri movimenti (0,1) (0,1) (0,1) (0,1)
Ripartizione dell’utile 2014 :
- dividendi distribuiti (6,3) (126,4) (132,7) (9,7) (142,4)
- destinazione ad altre riserve 8,1 (8,1) - -
- destinazione a utili indivisi 30,3 (30,3) - -
Saldo al 30 settembre 2015 1.472,1 726,7 (0,7) (25,4) 125,0 2.297,7 140,5 2.438,2
Saldo al 31 dicembre 2015 1.474,2 729,8 (0,6) (25,5) 180,5 2.358,4 144,7 2.503,1
Utile del periodo 142,2 142,2 9,6 151,8
Altre componenti del risultato complessivoal 30 settembre 2016 :
fair value derivati, variazione del periodo 0,1 0,1 0,2 0,3
utili / (perdite) attuariali fondi benefici ai dipendenti (6,7) (6,7) (0,6) (7,3)
altre componenti di conto economico complessivo imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
0,1 0,1 0,1
Totale Utile Complessivo del periodo 0,1 0,1 (6,7) 142,2 135,7 9,2 144,9
variazione azioni proprie in portafoglio (1,2) (2,4) (3,6) (3,6)
versamento azioni di minoranza - - -
variazione interessenza partecipativa 2,1 2,1 (2,1) -
altri movimenti - -
Ripartizione dell’utile 2015 : - -
- dividendi distribuiti - (132,5) (132,5) (11,4) (143,9)
- destinazione ad altre riserve 39,5 (39,5) - -
- destinazione a utili indivisi 8,5 (8,5) - -
Saldo al 30 settembre 2016 1.473,0 777,6 (0,5) (32,2) 142,2 2.360,1 140,4 2.500,5
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2.02 NOTE ESPLICATIVE
Principi contabili e criteri di valutazione
Il Gruppo Hera ha deciso di pubblicare su base volontaria, in continuità con il passato, la relazione trimestrale
consolidata al 30 settembre 2016. Il presente resoconto intermedio di gestione non è stato predisposto secondo
quanto indicato dal principio contabile concernente l’informativa finanziaria infranuale (Ias 34 “Bilanci intermedi”). Ciò
premesso, i principi contabili applicati sono gli stessi già adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31
dicembre 2015, al quale si fa rinvio per completezza di trattazione, oltre a quelli applicabili obbligatoriamente dal 1°
gennaio 2016.
La redazione del presente resoconto intermedio di gestione richiede l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno
effetto sul valore dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e
passività potenziali alla data di riferimento. Qualora nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior
valutazione da parte della direzione aziendale, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in
modo appropriato al fine di rappresentare il reale accadimento dei fatti di gestione.
Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali
perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del
bilancio annuale, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedono una immediata valutazione di
eventuali perdite di valore.
Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell’aliquota media ponderata attesa per
l’intero esercizio.
I dati del presente resoconto intermedio di gestione sono comparabili con i medesimi dei periodi precedenti. Nel
confronto delle singole voci di conto economico e situazione patrimoniale‐finanziaria occorre tenere anche in
considerazione le variazioni dell’area di consolidamento riportate nello specifico paragrafo.
Schemi di bilancio
Gli schemi utilizzati sono i medesimi già applicati per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. Lo schema utilizzato
per il conto economico è “a scalare” con le singole voci analizzate per natura. Si ritiene che tale esposizione, seguita
anche dai principali competitor e in linea con la prassi internazionale, sia quella che meglio rappresenta i risultati
aziendali.
Il conto economico complessivo viene presentato, come consentito dallo Ias 1 revised, in un documento separato
rispetto al conto economico, distinguendo tra componenti riclassificabili e non riclassificabili a conto economico. Le
altre componenti del conto economico complessivo sono evidenziate in modo separato anche nel prospetto delle
variazioni di patrimonio netto. Lo schema della situazione patrimoniale‐finanziaria evidenzia la distinzione tra attività
e passività, correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto, come consentito
dallo Ias 7.
Negli schemi di bilancio sono separatamente indicati gli eventuali costi e ricavi di natura non ricorrente.
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I prospetti contabili inclusi nel presente resoconto intermedio di gestione sono tutti espressi in milioni di euro tranne
quando diversamente indicato.
Area di consolidamento
Il presente resoconto intermedio di gestione include i bilanci della capogruppo Hera Spa e quelli delle società
controllate. Il controllo è ottenuto quando la società controllante ha il potere di influenzare i rendimenti della
partecipata, ovvero quando, per il tramite di diritti correntemente validi, detiene la capacità di dirigere le attività
rilevanti della stessa. Sono escluse dal consolidamento integrale e valutate al costo le imprese controllate la cui entità
è irrilevante e quelle nelle quali l’esercizio effettivo dei diritti di voto è soggetto a gravi e durature restrizioni.
Le partecipazioni in joint venture (così come definite dal principio Ifrs 11), nelle quali il Gruppo esercita un controllo
congiunto con altre società, sono consolidate con il metodo del patrimonio netto. Sono inoltre valutate con il metodo
del patrimonio netto le partecipazioni in società sulle quali viene esercitata un’influenza notevole. Sono mantenute al
costo le imprese la cui entità è irrilevante.
Le imprese detenute esclusivamente allo scopo della successiva alienazione sono escluse dal consolidamento e
valutate al fair value o, qualora il fair value non sia puntualmente determinabile, al costo. Tali partecipazioni sono
classificate in voci proprie.
Gli elenchi delle società rientranti nell’area di consolidamento sono riportati al termine delle presenti note.
Variazioni dell’area di consolidamento
Di seguito sono riportate le variazioni dell’area di consolidamento intervenute nei primi nove mesi dell’esercizio 2016
rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015:
Dal 1° luglio 2016 è entrata nel perimetro di consolidamento ed è consolidata integralmente la società Inrete
Distribuzione Energia Spa, divenuta operativa grazie al trasferimento dei rami d'azienda relativi alla distribuzione del
gas e dell'energia elettrica da parte della controllante Hera Spa.
Società consolidate(integrali o a patrimonio netto)
Società non più consolidate(integrali o a patrimonio netto)
Note
Julia Servizi Più Srl Acquisizione del controllo
Inrete Distribuzione Energia Spa Operativa
Ghirlandina solare Srl Valutata al costo
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Variazione dell’interessenza partecipativa
In data 18 luglio 2016 la società Hera Comm Srl ha ceduto a Hera Comm Marche Srl, sua controllata, le partecipazioni
nelle società Fucino Gas Srl e Julia Servizi Più Srl, entrambe già consolidate integralmente. La percentuale di
interessenza del Gruppo nelle due società passa dal 100% al 72,01%.
Nelle operazioni precedenti, la differenza tra l’ammontare a rettifica delle partecipazioni di minoranza e il fair value
del corrispettivo pagato è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuita ai soci della controllante.
Altre operazioni societarie
In data 27 giugno 2016 si è perfezionata l'operazione di fusione delle società Neweco Srl e Rew Trasporti Srl in Waste
Recycling Srl.
In data 7 luglio si è perfezionata la fusione della società Rila gas Ead in Black Sea Technology Company Ad, entrambe
partecipate da AcegasApsAmga Spa e operanti in Bulgaria. La denominazione dell'incorporante si è modificata in
Aresgas Ad.
Utile per azione
Di seguito il prospetto dell’utile per azione, calcolato relativamente al risultato economico attribuibile ai possessori di
strumenti ordinari di capitale dell’entità capogruppo.
30-set-2016(9 mesi)
30-set-2015(9 mesi)
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie dell'entità capogruppo (A)
142,2 125,0
Numero medio ponderato delle azioni in circolazioneai f ini del calcolo dell'utile (perdita) per azione:
- base (B) 1.472.842.222 1.473.432.637
- diluito (C) 1.472.842.222 1.473.432.637
Utile (perdita) per azione (in euro)
- base (A/B) 0,097 0,085
- diluito (A/C) 0,097 0,085
Altre informazioni
Il presente rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 è stato predisposto dal Consiglio di
Amministrazione e dallo stesso approvato nella seduta del 9 novembre 2016.
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2.03 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
mln/euro 30-set-16 31-dic-15
a Disponibilità liquide 379,3 541,6
b Altri crediti finanziari correnti 28,8 34,6
Debiti bancari correnti (96,3) (129,2)
Parte corrente dell'indebitamento bancario (86,2) (284,9)
Altri debiti finanziari correnti (62,0) (68,2)
Debiti per locazioni finanziarie scadenti entro l'esercizio successivo (1,6) (2,0)
c Indebitamento finanziario corrente (246,1) (484,3)
d=a+b+c Indebitamento finanziario corrente netto 162,0 91,9
Debiti bancari non correnti e obbligazioni emesse (2.821,5) (2.845,4)
Altri debiti finanziari non correnti (5,2) (5,8)
Debiti per locazioni finanziarie scadenti oltre l'esercizio successivo (15,5) (17,6)
e Indebitamento finanziario non corrente (2.842,2) (2.868,8)
f=d+e Posizione finanziaria netta - comunicazione Consob n. 15519/2006 (2.680,2) (2.776,9)
g Crediti finanziari non correnti 113,2 125,2
h=f+g Indebitamento finanziario netto (2.567,0) (2.651,7)
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2.04 PARTECIPAZIONI: ELENCO DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE
Società Controllate
Denominazione Sede legale Capitale SocialeInteressenza complessiva
diretta indiretta
Capogruppo: Hera Spa Bologna 1.489.538.745
Acantho Spa Imola (BO) 23.573.079 77,36% 77,36%AcegasApsAmga Spa Trieste 284.677.324 100,00% 100,00%AcegasAps Service Srl Padova 180.000 100,00% 100,00%Amga Calore & Impianti Srl Udine 119.000 100,00% 100,00%Amga Energia & Servizi Srl Udine 600.000 100,00% 100,00%ASA Scpa Castelmaggiore (BO) 1.820.000 38,25% 38,25%Biogas 2015 Srl Bologna 1.000.000 75,00% 75,00%Aresgas AD Sofia (Bulgaria) 22.572.241 Lev 99,98% 99,98%Black Sea Gas Company o.o.d Varna (Bulgaria) 5.000 Lev 100,00% 100,00%Esil Scarl Bologna 10.000 100,00% 100,00%Feronia Srl Finale Emilia (MO) 2.430.000 52,50% 52,50%Frullo Energia Ambiente Srl Bologna 17.139.100 38,25% 38,25%Fucino Gas Srl Luco dei Marsi (AQ) 10.000 72,01% 72,01%HeraAmbiente Spa Bologna 271.648.000 75,00% 75,00%Herambiente Servizi Industriali Srl Bologna 1.748.472 75,00% 75,00%Hera Comm Srl Imola (BO) 53.536.987 100,00% 100,00%Hera Comm Marche Srl Urbino (PU) 1.977.332 72,01% 72,01%Hera Luce Srl San Mauro Pascoli (FC) 1.000.000 100,00% 100,00%Hera Servizi Energia Srl Forlì 1.110.430 57,89% 57,89%Hera Trading Srl Trieste 22.600.000 100,00% 100,00%HestAmbiente Srl Trieste 1.010.000 82,50% 82,50%Inrete Distribuzione Energia Spa Bologna 10.000.000 100,00% 100,00%Insigna Srl Padova 2.000.000 100,00% 100,00%Julia Servizi Più Srl Giulianova (TE) 50.000 72,01% 72,01%Marche Multiservizi Spa Pesaro 13.484.242 49,59% 49,59%Medea Spa Sassari 4.500.000 100,00% 100,00%SiGas d.o.o Pozega (Serbia) 263.962.537 RSD 95,78% 95,78%Sinergie Spa Padova 11.168.284 100,00% 100,00%Sviluppo Ambiente Toscana Srl Bologna 10.000 95,00% 3,75% 98,75%Tri-Generazione Srl Padova 100.000 70,00% 70,00%Uniflotte Srl Bologna 2.254.177 97,00% 97,00%Waste Recycling Spa Santa Croce sull'Arno (PI) 1.100.000 75,00% 75,00%
Società a Controllo Congiunto
Denominazione Sede legale Capitale SocialeInteressenza complessiva
diretta indirettaEnomondo Srl Faenza (RA) 14.000.000 37,50% 37,50%Estenergy Spa Trieste 1.718.096 51,00% 51,00%
Società Collegate
Denominazione Sede legale Capitale SocialeInteressenza complessiva
diretta indirettaAimag Spa* Mirandola (MO) 78.027.681 25,00% 25,00%Q.Thermo Srl Firenze 10.000 39,50% 39,50%Set Spa Milano 120.000 39,00% 39,00%So.Sel Spa Modena 240.240 26,00% 26,00%Sgr Servizi Spa Rimini 5.982.262 29,61% 29,61%Tamarete Energia Srl Ortona (CH) 3.600.000 40,00% 40,00%
* Il capitale sociale della società è costituito da 67.577.681 euro di azioni ordinarie e da 10.450.000 euro di azioni correlate
Percentuale posseduta
Percentuale posseduta
Percentuale posseduta