NUOVE ATTENZIONI NELLA
PREVENZIONE SISMICA ITALIANA
Dalla conoscenza del sottosuolo
alla sicurezza del patrimonio edilizio esistente
Gruppo Nazionale di Geofisica della
Terra Solida
Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
Andrea Barocci [email protected]
Irene Cremonini [email protected]
Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
di terra e di cemento
di terra e di cemento
Il caso Olive View medical center (Los Angeles)
1971, magnitudo 6.6, 62 vittime la maggior parte nel centro medico.
Ricostruito nuovamente con struttura a setti, estremamente rigido e con avanzati sistemi di monitoraggio.
1994, magnitudo 6.8, 57 vittime delle quali nessuna nel centro medico, che però è completamente inutilizzabile per via della distruzione di tutti gli impianti e macchinari.
A parità di scossa dal terreno sottostante, ogni struttura si comporta in maniera differente.
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MZS, ag ed NTC
di terra e di cemento
MZS, ag ed NTC
Variazione media +33%
In MCZ ci sono i range estremi di ag ottenuti con i singoli accelerogrammi utilizzati nel calcolo riferiti al piano campagna. Sono stati utilizzati i 3 accelerogrammi della Regione Emilia-Romagna con TR 475. In NTC2008 i valori di ag ricavati dalle NTC2008.
Terreni tipo C
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spettri di progetto
di terra e di cemento
MZS, ag ed NTC
Spettri di progetto
Spettri di risposta elastici in accelerazione delle componenti orizzontali.
Variazione al plateau +15%
ag
T
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fattore di struttura
di terra e di cemento
MZS, ag ed NTC
Spettri di progetto
Fattore di struttura “q”
Cap. C8.7.1.2 NTC2008 (Circ)
Per edifici esistenti in muratura “q” minimo è pari a 2,25
Solo per analisi lineare ed edifici con “chiaro comportamento d’insieme”
Variazione al plateau +30%
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livelli di conoscenza
di terra e di cemento
MZS, ag ed NTC
Spettri di progetto
Fattore di struttura “q”
Livelli di conoscenza
Livello di Conoscenza LC = 3
Fattore di Confidenza FC = 1
Livello di Conoscenza LC = 2
Fattore di Confidenza FC = 1,2
Livello di Conoscenza LC = 1
Fattore di Confidenza FC = 1,35
Da applicare sia sui MODULI ELASTICI dei materiali che sulle RESISTENZE
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la verifica strutturale
di terra e di cemento
MZS, ag ed NTC
Spettri di progetto
Fattore di struttura “q”
Livelli di conoscenza
La verifica strutturale
Verifica di ogni elemento che compone la struttura. La Resistenza di progetto deve essere almeno pari all’effetto delle azioni (sollecitazione).
Rd ≥ Ed
-35%
-50%
+15/33%
+/-X%
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Criticità della prevenzione attiva in Italia
• Criticità della prevenzione attiva in Italia
Politiche di prevenzione sismica attiva in Italia: 1. Piano pluriennale di interventi di prevenzione antisismica (legge
77/2009, art. 11); 2. Detrazioni fiscali fino al 65% delle spese sostenute (leggi dei governi
Monti e Letta 2011-12-13 ) 3. Premialità urbanistiche (leggi regionali di attuazione, proroga o
stabilizzazione degli incentivi del «piano casa» 2009)
Criticita’ 1-2-3 SCARSA SELETTIVITA’ DEGLI INTERVENTI IN RAPPORTO ALL’EFFETTIVA RIDUZIONE DEL RISCHIO (conoscenze del rischio a grande scala, sbilanciate sulla pericolosità) = dispersione risorse scarse 1-2-3 COMPLESSITA’ DI UTILIZZO NELL’EDILIZIA AGGREGATA E CONDOMINIALE, NEI CENTRI STORICI , SPECIE IN CASO DI PROROGHE A BREVE TERMINE (utilizzo soprattutto per edifici uni-bifamiiliari isolati, se manca una regia pubblica) = scarso uso delle risorse assegnate 3 - POSSIBILE AUMENTO DEL RISCHIO CON LA DENSITÀ EDILIZIA, CON LE IRREGOLARITÀ MORFO-STRUTTURALI E CON LE INTERAZIONI NEGATIVE TRA EDIFICI CONTIGUI CAUSATE DAGLI AMPLIAMENTI = effetti negativi delle risorse Andrea Barocci [email protected]
Irene Cremonini [email protected]
Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
Effetti sul rischio delle premialità urbanistiche
• Criticità della prevenzione attiva
• Effetti sul rischio delle premialità urbanistiche
GdiL INU «Vulnerabilità sismica urbana e pianificazione»: Valutazione della sostenibilità delle «premialità urbanistiche» - 2012
SE GLI INCENTIVI SONO AUMENTI DI SUPERFICIE
UTILE LORDA (SUL) E:
SONO UTILIZZATI IN LOCO, per coprire integralmente i costi
del recupero occorre concedere aumenti del 30-40% della SUL
recuperata.
Il piano urb. dovrebbe stabilire: parametri urbanistico-edilizi, allineamenti
planoaltimetrici, orientamenti compositivi per il rispetto della morfologia
urbana (ad es. rapporto tra edificato e spazi stradali e/o spazi
pertinenziali) e per l’armonizzazione dei fronti edilizi
SONO TRASFERIBILI IN ALTRA SEDE (CREDITI
EDILIZI): a seconda dei valori immobiliari e dei vari contesti (centro
storico, capoluogo, periferia e frazioni, zone agricole) la compensazione
dei costi di costruzione/recupero/aree comporta la realizzazione da 8
mq/mq recuperato ad 1 mq /mq
Il piano urb. dovrebbe evitare squilibri nei servizi, accessibilità,
infrastrutture, prevedere una regia pubblica per superare i
problemi dovuti alla frammentazione delle proprietà
RISERVARE GLI INCENTIVI URBANISTICI AGLI AMBITI COMUNALI O
AI SISTEMI URBANI A MAGGIOR RISCHIO RELATIVO E
PREVILEGIARE GLI STESSI AMBITI E SISTEMI CON LE POLITICHE
FISCALI
CONFRONTO PER INDICE AGGREGATO DI UT
240
245
250
255
260
265
270
UT 1A UT 1B UT 1C UT 2 UT 3
unità
territoriali
valutate
CONTRIBUTO DEI SINGOLI SISTEMI FUNZIONALI
URBANI ALLA COMPLESSIVA VULNERABILITA'
URBANA DEL CENTRO STORICO (5 UT VALUTATE)
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
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R.I.
BB.CC.
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accesso da esterno
accesso a edifici R.I.
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Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
Valutazioni semiquantitative di R=P,V,E a scala urbana
sono sostenibili
• Criticità della prevenzione attiva • Effetti sul rischio delle premialità urbanistiche • Valutazioni semiquantitative di R=P,V,E a
scala urbana sono sostenibili
Vedi anche http://territorio.regione.emilia-romagna.it/urbanistica-ed-edilizia/temi/vulnerabilita-
urbana
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010
UT 4 239
UT5 145
UT6 249
UT7 264
UT8 281
INDICI AGGREGATI
DI VULNERABILITA'
SISTEMICA
URBANA NELLE 5
UT DEL
CAPOLUOGO DI
POGGIO PICENZE
R=P,Pl,Vm,S,Vi,E,Efunz
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Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
Attualità di valutazioni di R=P,V,E con attenzione agli
spetti di sistema
• Criticità della prevenzione attiva • Effetti sul rischio delle premialità urbanistiche • Valutazioni semiquantitative di R=P,V,E a
scala urbana sono sostenibili • Attualità di valutazioni di R=P,V,E con
attenzione agli spetti di sistema
CONSIGLIO SUPERIORE LLPP – APRILE 2012 «Studio propedeutico all’elaborazione di strumenti d’indirizzo per l’applicazione della normativa sismica agli insediamenti storici»
Gli interventi di prevenzione derivano da valutazioni qualitative o semiquantitative del rischio nell’IS, sempre comprendenti:
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• vulnerabilità dei manufatti componenti ciascun sistema • quantità di negative interazioni tra elementi e sistemi
dovute alla morfologia urbana (da tutelare nell’IS) ed al processo di formazione del tessuto edilizio
• valenza di manufatti e spazi che nel loro insieme conferiscono il valore culturale e identitario all’IS (da conservare)
• importanza dei manufatti nel funzionamento dei sistemi urbani (es. livello gerarchico e quota di standard assicurato)
• quantità di utenti e loro spostamenti quotidiani o periodici
ANALOGIA CON http://territorio.regione.emilia-
romagna.it/urbanistica-ed-edilizia/temi/vulnerabilita-urbana • grado di interazione dei vari manufatti e dei sistemi con
pericolosità di base e locale, pericolosità idrogeologica e idraulica
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Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
Ruolo delle interazioni da contiguità nella valutazione di
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AQ
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2010
• Criticità della prevenzione attiva • Effetti sul rischio delle premialità urbanistiche • Valutazioni semiquantitative di R=P,V,E a
scala urbana sono sostenibili • Attualità di valutazioni di R=P,V,E con
attenzione agli spetti di sistema • Ruolo delle interazioni da contiguità nella
valutazione di VU
AGGREGA
TO
LIVELLO
V.A.
CLASSE PUNTEG
GIO
N.EDIFICI n.AGGREG
ATI
TIPO A
MOLTO
IRREGO
LARI
TIPO B
IRREGOLA
RI
TIPO C
QUASI
REGOLA
RI
TIPO D
EDIFICI
ISOLATI
1 media 3 2,8 2 1 2
2 medio-alta 4 3,2 5 1 5
3 media 3 2,67 3 1 3
4 medio-alta 4 3,6 4 1 4
5 medio-bassa 2 1,6 3 1 3
6 media 3 2,8 2 1 2
7 media 3 2,8 6 1 6
8 1
9 alta 6 1
TOTALE 19,47 25 8 0 22 3
MEDIA 2,434 3
UT 4
Comune di Poggio Picenze (AQ) Località: Capoluogo AGGREGATO N.18 UT 8
NCEU MAPP. 1654 209 208 207 206 204 203 202 199 198 197 211
2112 25
N. INTE
RAZIONI
COEFF.
ATTENDIB PUNTI (A*B)*C
A B C D
10 1,00 1 10
3 0,80 1 2,4
16 1,00 0,8 12,80
12 1,00 0,8 9,6
1 0,80 0,8 0,64
8 0,75 0,8 4,8
5 1,00 0,8 4
2 0,8 0,5 0,8
45,04
6
57
7,51
BASSA
MEDIO-
BASSA MEDIA
MEDIO-
ALTA
0 <=2 >2 E <=3
>3 E
<=3,74
MOLTO
ALTA 6 ALTA
MOLTO
ALTA
>=3,75 <=5 >5
NCEU
N. PIANI DIVERSO TRA EDIFICI ADIACENTI
ADIACENZA EDIFICI IN C.A. E IN MURATURA
QUOTE ORIZZONTAMENTI SFALSATE
SPINTE DI VOLTE NON CONTRASTATE
EDIFICI DI TESTATA/ANGOLO
P.C. 7300072via Umberto 1
POSSIBILI INTERAZIONI STRUTTURALI NEGATIVE TRA EDIFICI DELL'AGGREGATO
CLASSE DI VULNERABILITA'
AGGIUNTIVA ATTRIBUITA
ALL'AGGREGATO
TOTALE EDIFICI NELL'AGGREGATO -E
TOTALE POSSIBILI INTERAZIONI -A
PUNTI C/ EDIFICI TOTALI E
EDIFICI SU MURA URBANE, CAVITA', CORSI
D'ACQUA TOMBATI
SOMMA TOTALE( A*B)*C
EDIFICI SU TERRENO A FORTE PENDENZA
DISALLINEAMENTI IN FACCIATA
GIUNTI TECNICI E POSSIBILI GIUNTI REALI: Verificare giunto nell'edifico forse in C.A.
VULNERABILITA' AGGIUNTIVA NEGLI AGGREGATI (PER VALUTARE LA VULNERABILITA' URBANA)
INDICATORI
Andrea Barocci [email protected]
Irene Cremonini [email protected]
Trieste – 20.11.2013 Nuove attenzioni nella prevenzione sismica italiana
• Criticità della prevenzione attiva • Effetti sul rischio delle premialità urbanistiche
• Valutazioni semiquantitative di R=P,V,E a scala urbana sono sostenibili
• Attualità di valutazioni di R=P,V,E con attenzione ad aspetti di sistema
• Ruolo delle interazioni da contiguità nella valutazione di VU
• Utilità di indagini urbanistiche a scala di aggregato
VEDI http://territorio.regione.emilia-romagna.it/urbanistica-ed-edilizia/temi/vulnerabilita-urbana
Utilità di indagini urbanistiche a scala di aggregato
Simultanea rappresentazione semplificata (1:200) di: • geometria • strutture e particolari costruttivi • dissesti e degrado • tracce processo di trasformazione
Ricostruzione del processo di formazione dell’aggregato e individuazione delle vulnerabilità …
Progetto-guida a scala di aggregato
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Irene Cremonini [email protected]