I PRODOTTI DEI DOCENTI
I materiali didattici elaborati dai docenti del master fanno parte integrante dei prodotti del
master immediatamente disponibili per il sistema scolastico nel suo complesso, fornendo
indicazioni di contenuti, metodi e bibliografici.
Al fine di perseguire uno dei risulti attesi del master stesso, <<Per quanto riguarda il
sistema scolastico nel suo complesso, vi sarà la messa a disposizione dei materiali
didattici elaborati nel Master.>>1, l’Università di Udine ha raccolto, in un’apposita pagina
web del sito del Master, i materiali proposti dai docenti del master, quale strumento di
supporto alla didattica fatta durante i loro corsi, hanno realizzato diversi tipi di materiale da
utilizzare sia durante le ore di lezione, che quale materiale di supporto durante la
rielaborazione dei corsisti in
vista sia della prova di
accertamento di fine modulo,
sia per la preparazione dei
Project work che della tesi
finale.
I materiali utilizzati durante le
lezioni sono ovviamente
funzionali al tipo di
comunicazione che il docente
desiderava stimolare, ma in
generale ha sempre riguardato una presentazione in slide, modalità scelta dalla gran parte
dei docenti, e materiali di volta in volta funzionali al tipo di lezione prevista, andando a
supporto di attività specifiche.
In totale sono stati prodotti e/o messi a disposizione sul sito web del Master 78 documenti
di vario tipo, quali presentazioni, articoli, saggi brevi, raccolte bibliografiche, siti web
tematici, una raccolta organizzata di
documenti e due video. In totale l'85% dei
moduli è corredato da una documentazione di
qualche tipo con almeno un documento.
In questo calcolo si è seguito le indicazioni dei
docenti che hanno indicato i materiali proposti
1 Allegato 2, Master in, UNIVERSITÀ DI GENOVA- C.A.R.E.D.
85%
Percentuale dei Corsi di cui è disponibile la documentazione in linea
per 3 moduli disciplinari validi anche per 3 laboratori
corrispondenti.
Dei sette corsi privi di documentazione, quattro sono
stati corsi di tipo seminariale da parte di docenti
esterni che hanno distribuito del materiale cartaceo
durante la lezione.
Una prima analisi dei materiali di riferimento messi a
disposizione ai corsisti ed alla comunità dai docenti del master può essere fatta
osservando che in media il corpo docente ha messo a disposizione per ogni modulo due
tipi di materiali, come evidenziato dalla distribuzione in figura, media2 ottenuta senza
distinguere tra i diversi materiali disponibili e su come
i materiali siano distribuiti nei diversi moduli.
Passando a distinguere tra i diversi tipi di materiali
prodotti, può selezionare i materiale proposto in base
alle tipologie più utilizzate. Come in parte già
anticipato, i materiali proposti sono stati
presentazioni, documenti in formato di articolo o di
breve saggio, raccolte bibliografiche e schede per
attività sono stati i materiali più proposti. Possiamo quindi evidenziare quanti moduli hanno
come materiale di riferimento un documento di un certo tipo. Il grafico mostra come il
documento scritto, sia esso sotto forma di saggio che di articolo breve, è stato il materiale
che ha corredato il maggior numero di moduli (oltre la metà) seguito dalle presentazioni
proposte nella metà dei moduli.
È interessante notare, come mostrato nelle seconde
due colonne dell’istogramma, la 10 bibliografie sono
presenti sempre come aggiunta ad una
presentazione o un documento.
L’ultimo istogramma è dedicato al numero di materiali
pubblicati su web per ogni modulo, troviamo che il
numero medio è di 2,6 documenti messi a
disposizione. Se dall’insieme dei valori togliamo i sette corsi che non hanno portato
documenti, il numero di documenti sale a 3,4, con il 30% dei moduli ha un solo documento
pubblicato, e il 50% dei moduli che ha come materiali di riferimento da tre a sette
documenti. I casi con un repertorio documentale particolarmente ricco, sei o sette
2 Il numero esatto ricavato dala media è 1,93
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
slide docu biblio schede
Frequenza dei materiali su web per ogni modulo
Frequenza del numero di materialiper ogni modulo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 1 2 3 4 5 6 7 8 AltroNumero di materiali per modulo
Freq
uenz
a
0
2
4
6
8
10
12
1 2 3 4
Distribuzione del numero di materialisu web per ogni modulo
documenti, sono un quinto del totale dei moduli,
testimoniando un impegno notevole da parte di
numerosi docenti
Andando ad analizzare come sono distribuiti in
frequenza nei diversi corsi i diversi tipi di documenti,
ci possiamo riferire ai due principali, ovvero le
presentazioni e i documenti.
Nel caso delle presentazioni pubblicate su web, il loro
numero di per ogni modulo è pari a 2,85, con il 37%
dei moduli con 3 presentazioni, testimoniando come
strumento a supporto delle singole lezioni.
Quale secondo esempio di materiale di supporto
possiamo considerare i documenti testuali, siano
saggio o articoli, pubblicati su web per ogni modulo.
In questo caso la media è pari a 1,7. Si ricava che il
67% dei moduli è corredato da un documento.
Da segnalare a parte i contributi dovuti a due docenti, la prof.sa Michelini e il prof. Bagni,
che si sono distinti per la quantità e qualità di materiali proposti, distinguendosi nettamente
rispetto agli altri docenti, proponendo entrambe due siti dedicati alle loro attività di ricerca
nella rispettiva didattica disciplinare, all’interno dei quali l’offerta documentale è talmente
vasta da porre il problema di selezionare i materiali consistenti con le proprie necessità. Si
tratta di un’ovvia differenza tra docenti impegnati strutturalmente in didattica disciplinare
quale settore di ricerca, rispetto a docenti che si sono dedicati alla didattica disciplinare
solo sporadicamente.
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
Freq
uenz
a
1 2 3 4 5 6
Nro di materiali disponibili in web per modulo
Distribuzione del numerodi materiali disponibili
su web per ogni modulo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Freq
uenz
a
1 2 3 4
Nro di materiali disponibili in web per modulo
Distribuzione del numerodi materiali disponibili
su web per ogni modulo
PRODOTTI DEI CORSISTI - LE PROVE FINALI DI MODULO
La prima è stata la prova finale di valutazione prevista per ogni modulo. La scelta del
Consiglio di Master è stata quella di non uniformare le prove per lasciare ai singoli docenti
di modulo la possibilità di definirla in funzione delle metodologie didattiche scelte per lo
svolgimento del modulo stesso e degli obiettivi specifici per esso fissati. L’unico vincolo
posto è stato fissare che la prova fosse espressa in 30esimi.
Molto spesso la prova finale si è concretata in un elaborato scritto che, a seconda delle
metodologie utilizzate dal docente, ha assunto la forma di un breve scritto riguardante un
percorso didattico piuttosto che un esperimento, o anche la forma di una presentazione
per l’esposizione delle considerazioni del corsista nell’ambito di una discussione allargata.
Sul sito web del master è stata allestita una pagina in ci sono raccolti molti di questi
materiali, riguardanti soprattutto i corsi di fisica, e per gli stessi, di non tutti i corsisti.
Proprio per questo, non è possibile fare delle valutazioni sulle tipologie di materiale
proposto. Resta la testimonianza di un notevole lavoro fatto dai corsisti anche solo per
superare i singoli moduli del master, dimostrando come ogni modulo non abbia solo
richiesto la presenza alle lezioni e una partecipazione limitata alle stesse, ma abbia
implicato una reale rielaborazione dei corsisti sui contenuti proposti.
I PRODOTTI DEI CORSISTI - I PROJECT WORK
La seconda procedura di valutazione intermedia adottata dal Consiglio è stata la richiesta
di produrre, da parte di ogni corsista, di tre Project Work, ovvero la stesura di elaborati
descrittivo relativi ad iniziative interventi didattici svolti nel corso del master, uno per
ciascuna delle macroaree (matematica; astronomia-chimica-fisica; scienze biologiche-
geologia-scienze naturali-ecologia). Tali elaborati hanno riguardato una proposta operativa
di microstep didattici comprendente la sperimentazione in classe. L’impegno complessivo
delle tre sperimentazioni in classe è stato di 40 ore, distribuite secondo le necessità
proprie di ognuno dei tre lavori.
La valutazione dei PW è stata curata dal docente di riferimento dell’ambito prevalente
nella progettazione trasversale (PW Matematica Giorgio Bagni, PW Astronomia-Chimica-
Fisica Marisa Michelini, PW Scienze-Biologiche-Naturali-Ecologiche Marco Zancani)3
Ogni corsista ha dovuto redarre un PW per ogni Ambito disciplinare prevalente (M-
Matematica, ACF-Astronomia, Chimica e Fisica, SBGNE-Scienze Biologiche, Geologiche,
Naturali, Ecologiche), in modo da sviluppare un’esperienza formativa di forte
autoriflessione cognitiva per ogni area disciplinare.
Sigla Discipline M Matematica ACF Astronomia, Chimica e Fisica SBGNE Scienze Biologiche, Geologiche, Naturali, Ecologiche
I temi scelti dai corsiti per i singoli PW non sono stati scelti in arbitrariamente, bensì si
sono inseriti anche’essi in una progettazione con molteplici obiettivi. Fatto salvo il PW di
matematica, per renderli maggiormente fruibili per il sistema scolastico nel suo complesso,
il tema di ognuno dei restanti due Project Work per ogni corista è scelto nell'ambito di sette
percorsi traversali rispetto alle aree disciplinari del Master e verticali rispetto al tipo di
scuola (i-infanzia, p-primaria, m-secondaria inferiore, b-biennio secondario). La finalità è
stata quella di ottenere un set di percorsi pluridisciplinari di grande valore innovativo, quale
ulteriore prodotto “emergente” del lavoro di ogni singolo partecipante al Master. In questo
modo ogni corsista ha contribuito allo studio e progettazione di un percorso mettendone a
punto un modulo di lavoro in classe. La scelta possibile per i corsisti è stata quella del
percorso, ovvero del tema trasversale, e dell'Ambito disciplinare prevalente, pur
permanendo la consegna di una prospettiva interdisciplinare entro cui sviluppare il PW. 3 struttura_pw.pdf
I sette temi sono indicati nella tabella di seguito, in cui troviamo quindi solo due titoli di PW
per ogni corsista, mentre per quelli di matematica i temi proposti sono stati “il Q-magico”,
“la Pascalina” e, per la scuola dell’infanzia, “la scoperta dell’acqua”.
Percorsi Percorsi
Fenomeni termici ed energia A Proprietà della materia E Rocce e territorio B Il tempo F Fenomeni ottici C Orientarsi e muoversi sulla terra G Viventi e territorio D
Nella tabella di seguito si può osservare la distribuzione dei titoli dei diversi PW rispetto ai
sette temi disponibili e ai quattro livelli scolastici. Emerge come i corsisti abbiano
comunque ben accettato di far proprio l’obiettivo di costruire dei percorsi verticali,
accettando di “coprire” il più possibile i diversi moduli sia trasversalmente che
verticalmente. Il numero massimo di moduli attribuibili ai corsisti era pari a 19 ovvero il
68% dei 27 dei moduli totali dati i sette percorsi e i quattro livelli scolastici disponibili.
Questo limite derivava dalla distribuzione non omogenea dei corsisti rispetto il livello
scolastico. Dei diciannove possibili, sono stati coperti il 60% dei moduli totali pari a 17,
quindi la quasi totalità rispetto a quelli possibili (90%).
Scuola dell’infanzia Scuola primaria
Scuola secondaria
inferiore
Bienni della scuola secondaria superiore
percorso A
1- Fenomeni termici (Avian)
1- Temperatura e sensazione termica a confronto (Imperio); 2- Energia (Colonnese)
1- Energia negli alimenti (Mariani)
1- Fenomeni termici (Colombo)
percorso B 1- Pietra Piasentina (Vidic) 1- Il fiume nel
territorio (Strani)
1- Le falde in geologia (Bortoluzzi) 2. Le pietre di Udine (Mossenta)
percorso C 1- Fenomeni
ottici (Strani)
percorso D
1- Primo approccio con i viventi (Avian)
1- Dai selciati ai territori (Tuzzi) 2- Primo approccio con i viventi (Toffolo) 3- Nel mondo conosco gli esseri viventi (Imperio) 4- Scoprire la vita vegetale (Gallotti) 5- Funzioni dei viventi : respirazione e fotosintesi (Favaron) 6- Ambiente e animali (Colonnese)
1- Ambiente:descrizione del clima (Colombo)
percorso E Misurare (Toffolo)
Soluzioni in acqua (Tuzzi) 1- Elettrolisi (Mariani) 1- Densità (Bortoluzzi)
percorso F
1- Gli strumenti della misura del tempo (Vidic) 2- Il tempo e la sua misura (Favaron)
percorso G 1- Orientamento e bussola (Gallotti)
1- Un percorso verticale sui moti relativi in fisica (Mossenta)
Poiché il nucleo più numeroso di corsisti, otto su quattordici, provengono dalla scuola
primaria, per i loro PW si è assistito alla possibilità di scegliere con una relativa libertà il
tema. Ben il 75% dei docenti ha scelto il tema D (“Viventi e territorio”) a mostrare una
particolare attenzione al tema delle sostanze viventi da parte degli insegnanti della
primaria, come si desume anche dalla lettura dei titoli dei PW.
Un modo altrettanto interessante di osservare la distribuzione delle scelte dei docenti
partecipanti al master è quella che mostra i titoli scelti in funzione dei sette percorsi e delle
due macroaree disciplinari.
In questo caso, come è anche evidenziato dalla
trasposizione in istogramma, le scelte dei docenti si
sono distribuite in modo diverso a seconda della
macroarea presa in considerazione.
Nel caso delle disciplina ACF, le scelte si sono
distribuite in modo abbastanza uniforme, andando a
coprire 5 temi su 7. Diversamente nel caso della
macroarea SBGNE, la scelta si è polarizzata su solo due percorsi (B e D), tra cui il
percorso D è stato scelto dal 66% dei corsisti. Questa polarizzazione ha avuto come
riflesso il fatto che i percorsi scelti in ACF e SBGNE siano disgiunti.
A B C D E F G
PW - ACFPW – SBGNE
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9 Distribuzione delle sceltedei percorsi trasverali
rispetto alle macroaree
PW - ACF PW – SBGNE
A
1- Primo Approccio ai fenomeni termici; 2- Fenomeni termici ; 3- L'energia nei sussidiari; 4- Temperatura e sensazione termica a confronto 5- L’ossidazione di un alimento libera energia
B
1 - Analisi granulometrica e tessitura di sedimenti in alveo da Ragogna a Ronchis (Fiume Tagliamento); 2- Le pietre di Udine ; 3- I sassi del Tagliamento raccontano… ; 4- La pietra piasentina
C 1- La geometria dell'ottica: percorso sperimentale per indagare i fenomeni ottici della riflessione nella scuola secondaria di I grado
D
1- Valutiamo insieme le esigenze delle piante; 2- Scoprire la vita vegetale; 3- Primo approccio agli esseri viventi nella scuola dell'Infanzia; 4- Misure ambientali; 5- Funzioni dei viventi: respirazione e fotosintesi; 6- Nel mondo conosco gli esseri viventi; 7- Primo approccio agli esseri viventi ; 8 - Dal selciato al territorio
E
1- La densità come grandezza derivata dalla misura di masssa e volume; 2- L'elettrolisi, un processo fisico-chimico come situazione problematica per sviluppare un laboratorio di matematica sul pensiero proporzionale; 3- Misurare; 4- soluzioni in acqua
F 1- Il tempo e la sua misura nella Kinderphilosphie
G 1- "Maestra, sono scombussolato!" Come orintarsi: la bussola; 2 - Un percorso verticale sui moti relativi in fisica
I PRODOTTI DEI CORSISTI - LE TESI
Analizzando i titoli scelti per le tesi di Master con gli
stessi criteri sviluppati precedentemente, vediamo
che il livello scolare in cui sono state effettuate le
sperimentazioni è sempre stato lo stesso nel quale il
corsista/docente insegnava.
Per quanto riguarda la scelta del tema, si ricorda che
il consiglio di master ha fissato che il lavoro di tesi debba essere sviluppato a partire da
uno dei Project Work prodotti nelle fasi intermedie. Di conseguenza gli argomenti delle
tesi hanno corrisposto a quello di uno dei tre project work sviluppati precedentemente dal
corsista. Rispetto alle tre macroaree disciplinari
possibili, ovvero matematica, astronomia-chimica-
fisica e scienze biologiche-geologiche-naturali-
ecologiche, gli argomenti di tesi sono stati scelti a
metà tra ACF e SBGNE, con una sola tesi scelta in
matematica.
È stato svolto un lavoro di analisi delle tesi dal punto
di vista dei relatori, proponendo loro una griglia di
domande per sondare la loro valutazione del lavoro di tesi da loro supervisionato, la loro
valutazione del rapporto relatore-corsista.
Dalle risposte ottenute (in allegato) si possono fare le seguenti considerazioni.
Un primo set di domanda ha chiesto di evidenziare quali elementi delle tesi evidenziassero
nelle stesse aspetti di trasferibilità, trasversalità, innovazione, rapporto con la ricerca
didattica. I lavori di tesi si sono caratterizzati per una trasferibilità in altri contesti e livelli
scolastici elevata per quanto riguarda i metodi utilizzati, limitata rispetto ai contenuti
soprattutto quando l’oggetto della tesi ha riguardato lo studio di ambienti legati al territorio.
Un altro elemento delle tesi su cui si è chiesta una valutazione è stata la trasversalità
rispetto alle discipline coinvolte nel master: tutti i relatori hanno concordato sulla
trasversalità delle metodologie utilizzate nella progettazione nelle attività didattiche,
rispetto ai contenuti disciplinari circa metà dei lavori è considerato ampiamente
interdisciplinare specie nei lavori che hanno implicato l’osservazioni di variabili ambientali,
mentre nei restanti casi è stata valutata limitata.
Distribuzione dei corsisti nei diversi livelli scolastici
Media15%
Biennio23%
Infanzia8%
Primaria54%
Distribuzioni delle tesi rispetto alle tre Macroaree disciplinari
M7%
ACF50%
SBGNE43%
Sono stati evidenziati alcuni aspetti ritenuti particolarmente innovativi rispetto ai contesti: il
sistematico coinvolgimento del gruppo classe nel lo studio e nell'esplorazione del territorio,
particolarmente mercato nelle tesi di area SBGNE; la scelta di proporre un tema non
comune per il livello scolare in cui si è operato risultando quindi innovativa per le sue
capacità di esplorazione e di analisi di fenomeni.; l’utilizzo di tecniche di espressione,
apprendimento ed osservazione tramite disegno, gioco, sperimentazione, spiegazioni
frontali, visite guidate ed esperienze dirette.
Rispetto alla ricerca didattica disciplinare, la progettazione di alcune tesi ha tenuto conto
sia dei problemi didattici e di comprensione presenti in letteratura e rispetto ai quali ha
dato alcune indicazioni, sia nell’aspetto metodologico enucleando una domanda di ricerca
adeguata e una conseguente, progettazione di un percorso e una sua verifica.
Rispetto al possibile legame tra elementi della struttura del master che hanno
particolarmente favorito l'evidenziarsi degli aspetti di trasversalità, innovazione,
collegamento con la ricerca didattica, trasferibilità sopra indicati nel lavoro di tesi, alcuni
relatori non sono stati in grado di rispondere in quanto non hanno partecipato
direttamente alla progettazione e conduzione del master, mentre altri hanno evidenziato
l'importanza del lavoro interdisciplinare sia a livello dei corsisti che a livello dei docenti e
l'importanza di essersi confrontati con la ricerca in didattica disciplinare.
Il secondo lotto di domande hanno riguardato il rapporto tesi-corsista, in primo luogo
chiedendo di evidenziare gli elementi della tesi che si sono rivelati importanti per il
percorso formativo del corsista stesso, rispetto ai quali i docenti hanno individuato un
ampliamento e una riflessione sui saperi disciplinari, lo sviluppo attitudini e competenze
riguardanti la costruzione e conduzione di un percorso didattico, lo sviluppo di pratiche
didattiche relative a argomenti disciplinari non usuali.
Gli obiettivi con cui i relatori hanno guidato il lavoro di tesi del corsista hanno avuto come
denominatore comune il fornirgli un’ulteriore occasione formativa per definire una capacità
propria di progettare, organizzare e utilizzare percorsi didattici basati su conoscenze
derivanti dai risultati della ricerca didattica.
Rispetto a tali risultati i relatori hanno valutato molto spesso come ottimo il grado di
raggiungimento degli stessi, anche a fronte di impegnativi carichi di lavoro.
In relazione alla progettazione della tesi, i relatori hanno generalmente indicato che la
scelta degli obiettivi della tesi è stata concordata tra il docente e il tesista, mentre in un
caso la scelta di metodi e obiettivi è derivata da un'esperienza professionale del corsista il
cui apporto si è rivelato centrale e determinante.
Infine il rapporto tra docente e corsista è stato di supervisione e indirizzo in alcuni casi,
crescendo in altri fino a costruire un rapporto proficuo di collaborazione e integrazione di
competenze.
La valutazione dell’esperienza personale dei relatori è risultata in generale positiva, anceh
se si sono evidenziate delle specificazioni contrastanti sia per i diversi rapporti personali
intrattenuti con i tesisti, sia per il diverso accento posto sul rapporto con i colleghi o con i
corsisti durante il master stesso. Non è stata espressa alcuna valutazione da alcuni
docenti che non hanno svolto lezioni al master , indicando solo come positiva l'esperienza
della tesi .
Master DidSciUD TESI RELATORE CORRELATORI scuola Avian i Primo approccio agli esseri viventi F. Nazzi Scillia (UD)
Bortoluzzi b
Il ciclo sedimentario e la formazione della pianura friulana: acque superficiali, sotterranee e rapporto con il territorio M. E. Poli Rinaudo (TO)
Colombo b Processi di formalizzazione in fisica generale. Casi di studio L. Santi Corni (MO)
Colonnese p L' energia senza lavoro M. Michelini Santi (UD) Favaron p Il tempo in classe M. Michelini Filipponi (UD)
Gallotti p Che ore sono? Dall'albero come orologio delle stagioni allo studio dei fusi orari A. Bertolini Giliberti (MORE)
Imperio p La spiga, il sasso e il gatto. Un percorso didattico alla scoperta degli esseri viventi F. Nazzi Scillia
Mariani m
Macchina di calcolo come artefatti nell'insegnamento-apprendimento della matematica Bagni
Maschietto (MORE)
Mossenta b Un percorso verticale sui moti relativi in fisica L. Santi Corni (MO)
Strani m Il fiume nel territorio M. E. Poli Marchetti (MO)
Toffolo p Proposte didattiche per un primo approccio alla misura M. Michelini
Fazio (PA) o Corni
Tuzzi p
Dal selciato al territorio: le piante in ambiente urbano. Sperimentazione di un percorso dall'osservazione sistematica all'acquisizione di una metodologia d'indagine G. Zerbi Nimis (TS)
Vidic p Storia della misura del tempo? M. Michelini Bagni (UD)
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