ONS 2008
I rapporti con le Regioni :il ruolo dell’ Osservatorio Nazionale
Screening
Marco Zappa
Roma, SANIT 24 Giugno 2008
ONS 2008
argomenti / quesiti
� Cosa va, cosa non va
� Come agire
� Le azioni del ONS per la promozione della qualità
Estensione Effettiva Programmi Screening Mammografico% donne della popolazione target regolarmente invitate ogni dueanni (dati provvisori)
58.60%
68.70%65.60%
75.80%
81.25%
28.34%
41.40%
52.00% 50.30%
61.79%
74.50%70.22%
62.80%65.10%
53.20%
8.90%
19.20%23.32%
20.30%
58.03%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
2003 2004 2005 2006 2007
Nord Centro Sud Italia2007 vs 2006
+ 65.811 donne invitate
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Un punto di vista…
� Situazione in costante miglioramento
� Interessa tutte le aree del Paese
�Effetto dell’azione CCM/ONS etc..
�Necessità di rafforzare strategia CCM/ONS
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Un altro punto di vista…
� Miglioramento lento (solo un terzo delle Regioni hanno raggiunto gli obiettivi dela piano 2005-2007)
� Permane immutato il differenziale nord sud
� Necessità di cambiare (adeguare) strategia
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Come agire
� differenza strutturale
� Quale metodologia di azione
� e’ possibile trovare modalità di azioni uniche ?
� è possibile avere un metro di giudizio unico ?
� la condivisione delle esperienze di per sé basta ad superare il gap ?
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Promozione o controllo della qualità da parte dell’ONS ?
�Il controllo/accreditamento della qualità è affidato alla Regioni e ai singoli Programmi
�L’ONS ha, al momento, solo una azione di promozione della Qualità
� E’ utile pensare ad azioni centrali di controllo/accreditamento ?
� E’ utile promuovere programmi nazionali di revisioni fra pari (collaborazione con società scientifiche)?Riescono queste azioni raggiungere lo strato dei programmi con maggiori problemi ?
Osservatorio Nazionale Screening
• Nato dall’esperienza dei gruppi Italiani sugli screening (GISMa, GISCI ,GISCOR)
• Progetto che ha avuto il supporto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
• Tavolo con la conferenza degli Assessorati alla Salute delle Regioni
• Organo tecnico di riferimento del Ministero della salute -Dipartimento di Prevenzione per gli screening Oncologici
Osservatorio Nazionale Screening
Comitato di Indirizzo• Un rappresentante per ogni Regione , un
rappresentante per LILT e uno per Ministero della Salute
Comitato tecnico-scientifico di supporto alle attivitàdi direzione
• CSPO Firenze /Regione Toscana• CPO Torino / Regione Piemonte• Registro Tumori Veneto / Regione Veneto• Istituto Oncologico Romagnolo / Regione Emilia
Romagna
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interazioni
� CCM (rapporto convenzionale )
� Coordinamento delle Regioni (tavolo di lavoro congiunto)
� Singole Regioni (tutoraggio/collaborazione)
� Società scientifiche di riferimento (supporto e know how )
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Gruppi di lavoro ONS
� Survey
�Comunicazione : Gruppo Interscreening sulla comunicazione
�Formazione
�Data Ware House
� Valutazione Impatto
� Implementazione (rapporti fra attività organizzata e attività spontanea )
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Azioni per la promozione della qualitàdell’ONS
�Consulenza (verso Ministero verso Regioni)� Tutoraggio���� Monitoraggio sui programmi di screening � DataWareHouse���� Formazione � Disseminazione linee guida� Comunicazione� Sito web
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Il Monitoraggio
Le survey, effettuate in collaborazione con le società scientifiche, hanno due scopi:
� di documentazione /certificazione (es: accordo stato-regioni 2005, L.138 ) attraverso percorsi definiti e certificati fra Ministero, ONS, Centri Regionali di Screening
� di supporto al miglioramento della qualità
• Fino a oggi considerato solo il parametro estensione (� estensione effettiva)
• Recentemente sono stati proposti alla conferenza delle Regioni e Province Autonome più indicatori per valutare la qualità dei programmi
• Dovranno essere accettate recepiti formalmente dal tavolo degli Assessori
Il Monitoraggio/certificazione
Screening MammograficoGli indicatori vanno riportati per età e per test di
screening (primo e successivo)
• Estensione teorica o estensione dei programmi = % di popolazione rispetto al totale della popolazione target che risiede in un area dove è attivo un programma di screening
• Estensione effettiva o estensione degli inviti = % di popolazione rispetto al totale della popolazione target annuale che nel corso dell’anno di rilevazione ha ricevuto un invito (solleciti esclusi)
• Adesione all’invito • Tasso di richiamo ad approfondimenti diagnostici (tasso di positività al test
mammografico)*• Valore Predittivo Positivo per l’invio ad approfondimento diagnostico• Tasso di consiglio di exeresi ( % di donne inviate ad exeresi sul totale delle
donne screenate)• Tasso di identificazione per Carcinoma• Rapporto biopsie benigne /maligne• Distribuzione del tempo che intercorre fra test positivo e esecuzione
dell’approfondimento*• Distribuzione del tempo che intercorre fra consiglio di exeresi e intervento
chirurgico
Screening CervicaleGli indicatori vanno riportati per età e per test di
screening (primo e successivo)
• Estensione teorica o estensione dei programmi = % di popolazione rispetto al totale della popolazione target che risiede in un area dove è attivo un programma di screening)
• Estensione effettiva o estensione degli inviti = % di popolazione rispetto al totale della popolazione target annuale che nel corso dell’anno di rilevazione ha ricevuto un invito (solleciti esclusi)
• Adesione all’invito• Tasso di pap-test inadeguati• Tasso di richiamo ad approfondimenti diagnostici (tasso di positività
al pap-test)*• Valore Predittivo Positivo per invio in colposcopia• Tasso di identificazione delle lesioni istologiche CIN2+ • Distribuzione del tempo che intercorre fra test positivo e esecuzione
dell’approfondimento*
Screening ColorettaleGli indicatori vanno riportati per età, test di screening (primo e successivo) e sesso.
• Estensione teorica o estensione dei programmi = % di popolazione rispetto al totale della popolazione target che risiede in un area dove èattivo un programma di screening)
• Estensione effettiva o estensione degli inviti = % di popolazione rispetto al totale della popolazione target annuale che nel corso dell’anno ha ricevuto un invito (sollecito escluso)
• Adesione all’invito• Tasso di positività al test• Tasso di adesione alla colonscopia di approfondimento diagnostico• Valore Predittivo Positivo per invio in colonscopia (per Adenomi avanzati
e Carcinoma)• Tasso di identificazione per adenomi avanzati• Tasso di identificazione per Carcinoma • Distribuzione del tempo che intercorre fra test positivo e esecuzione
dell’approfondimento
• La survey oltre a essere pubblicata nei due rapporti (italiano e inglese) viene analizzata da parte dell’ONS a livello regionale sia quantitativamente che qualitativamente
• E in questa nuova forma ritorna alle singole Regioni
Il Monitoraggio/certificazione
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Screening Cervicale : Refferal Rate per motivo di invio su attività 2006
1,19%460302812303874VIBO VALENTIA
13,51%243182163613411799ROSSANO
2,81%730120555012601PALMI
2,43%1120009414134608LOCRI
0,04%100001002321LAMEZIA TERME
1,34%1560194903210111613CROTONE
0,82%40400000004849COSENZA
2,35%30461210213431788124941003025601441297772ITALIA
2,12%67122235103037718631665CALABRIA
TOTALETOTALEALTROASCUSAGCASCHLSILHSILCANCRO
Donne screenateQuestionario
Performancesdegli indicatori mammaografici
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Tutto questo serve se …
�Vi è un investimento in strutture a livello centrale della regione
� Questa struttura centrale ha una credibilità nei confronti dei programmi periferici
Collaborazione strutturata fra centri di lunga e provata esperienza in campo di screening oncologici con situazioni regionali di minore esperienza e maggiore fragilità
Si articola in - Consulenza / analisi delle criticità- Supervisione dei risultati di screening - Stage formativi - Corsi di formazione- Creazione di collegamenti fra professionisti
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Tutoraggio
� Verifica e valutazione periodica dei cronoprogrammi prev isti dal Piano nazionale Prevenzione 2005-2007
� Verifica e valutazione periodica dei dati di attivit à rilevati dall’Osservatorio nazionale screening per quanto riguarda i due programmi attivati (mammella e collo dell’utero)
� Corsi di aggiornamento regionale sugli screening con p articolareriferimento agli aspetti organizzativi e valutativi Gi ugno 2007 rivolti ai MMG ed agli operatori dei programmi a Cosenza, Catanzaro, Locri e Palmi
� Corso di formazione regionale per gli operatori interess ati per lo screening dei tumori del colon-retto a Cosenza nel Dic embre 2007
���� Corsi di formazione interaziendali per dirigenti medici radiologi nell’ambito dello screening mammografico a Paola (per A SP di Cosenza e Crotone) e a Rosarno (per l’ASP di Reggio Ca labria, Locri e Vibo Valentia) nel Giugno 2008
Esperienza di tutoraggio della Regione Emilia Romagna nei confronti della Regione Calabria
� Incontro con i comitati di coordinamento regionale dei tre programmi di screening presso la sede regionale a Catanzaro in Maggio 2008-06-20
� Incontro con Assessore alla Sanità della Regione Calabria e il Direttore Generale dell’Assessorato alla Sanità
� Collaborazione nella impostazione e stesura del progetto richiesto dal programma d’intervento di attivazione e consolidamento triennale specifico per le regioni meridionali previsto dalla Legge finanziaria 2007
� Consulenze telefoniche e via mail al bisogno su argomenti vari
Esperienza di tutoraggio della Regione Emilia Romagna con la Regione Calabria
� Gli interventi hanno avuto come obiettivo principale l’estensione teorica al 100% dei due programmi di screeningrelativi alle donne e l’attivazione anche parziale del programma di screening dei tumori del colon-retto entro la fine del 2008.
� Gli interventi previsti per il 2009 dovranno riguardare in l’incremento e il consolidamento dell’estensione reale degli inviti e dell’adesione all’invito, unitamente al consolidamento del flusso informativo regionale verso il CCM-ONS e aziendale verso il centro di riferimento regionale per quanto riguarda il set di indicatori individuati dal CCM-ONS per i tre programmi.
Esperienza di tutoraggio della Regione Emilia Romagna con la Regione Calabria
�Differenti situazioni iniziali
�Differente valutazione da parte della singola Regione della necessità dello scambio
� Difficoltà di offrire proposte concrete da parte dell’ONS .
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Non sempre è andata così …
� La formazione degli operatori rappresenta un elemento strategico nell’assicurazione di qualitàdei programmi di screening in Italia. � La formazione di screening spetta alle Regioni nell’ambito dei programmi di screening. � Sia come formazione di base che come formazione continua sono però identificabili bisogni e conseguenti strumenti ed eventi di alta specializzazione che è opportuno soddisfare a livello nazionale.
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Formazione
FORMAZIONE
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� Gruppo di lavoro dell’ONS sulla formazione composto da tre operatori con esperienza nell’argomento (Carla Cogo, Livia Giordano, Grazia Grazzini)
� Segreteria logistico-organizzativa a Firenze presso l’ONS
FORMAZIONE
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� deve riguardare tutti gli aspetti della qualità, inclusa la comunicazione
� deve coinvolgere tutte le categorie professionali
� deve privilegiare modalità didattiche di tipo “esperienziale”
� deve prevedere indicatori di efficacia
FORMAZIONE
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Progetto del gruppo di lavoro:
� catalogo on-line (sito web ONS) degli eventi svolti nelle diverse Regioni, così da renderli accessibili anche ad operatori di Regioni diverse
� la promozione degli stage formativi pratici mediante la frequenza di operatori presso centri di eccellenza
� supporto ai corsi organizzati dalle diverse Regioni, fornendo ad esse anche moduli formativi tipo, che privilegino metodologie didattiche interattive
� formazione a distanza – FAD
Formazione a distanza FAD
Prima esperienza realizzata nell’ambito del “progetto di disseminazione” delle linee guida
Serie di percorsi formativi (diretti principalmente ai MMG) mediante la somministrazione di casi clinici
6 casi/percorso sui tre screening, pubblicati sulla piattaforma Ecce
Fino a maggio 2008, 1.300 medici hanno aderito
Alto il livello di soddisfazione espresso per la qualità del percorso formativo ONS 2008
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� rendere disponibili programmi di formazione nazionali , focalizzati su argomenti di particolare rilevanza o “critici” o concernenti nuove acquisizioni scientifiche di probabile impatto nello screening (esempio HPV)
� rendere disponibili programmi di re-training, incentrati sul modello “train the trainers”
� valorizzazione del contributo delle società scientifiche con le quali condividere percorsi formativi
� collaborazione con Facoltà Universitarie. Fattibilità di inserimento di argomenti didattici sullo screening nel percorso pre-laurea ed in quello delle scuole di specializzazione
Formazione - Azioni Centrali
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Progetto “Train the trainers” (Formazione dei formatori)
su proposta SIED, con collaborazione dell’ONS e del GISCoR.
Percorso formativo imperniato su metodiche di apprendimento basate sulla pratica e applicate all’endoscopia digestiva.
Ha come obiettivo il retraning di endoscopisti già impegnati nella colonscopia.
“Formare i formatori”, cioè selezionare un gruppo di persone che poi, nelle singole Regioni partecipano alla disseminazione del programma di retraining degli endoscopisti ed a definire dei percorsi di qualità nei programmi di screening colorettali.
FORMAZIONE
ONS 2008
Progetto “Train the trainers” (Formazione dei formatori)
Valore aggiunto di questa proposta:
• modalità didattica esperienziale
• suo potenziale impatto sull’aggiornamento degli operatoridelle singole Regioni, coinvolti attraverso il modello dellaformazione a cascata
• Contributo delle Società Scientifiche
FORMAZIONE
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Obiettivi � Promuovere l’adozione di criteri diagnostici omogenei e riproducibili
� Sperimentare modalità di confronto fra pari per il monitoraggio e la valutazione di qualità della diagnosi
� Formare referenti per la promozione e dei controlli di qualità a livello di ciascun programma regionale
La diagnosi Anatomo-Patologica nei programmi di screening colonrettale: Corso per patologi referenti
dei programmi
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� Situazione in evoluzione
� Nodi difficili da affrontare – azione sui margini
� Necessità di azioni specifiche / azioni di contorno
� Necessità di atti istituzionali / motivazione operatori
� Necessità di azioni condivise
Conclusioni