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NEWCRAFTL’ARTIGIANATODEL FUTURO
GLI ARTIGIANIE LA DIGITALTRANSFORMATION
CRAFTINGDISRUPTIVEINTELLIGENCE
IL MAGAZINE DI
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LA BANCA PER LE IMPRESE CHE FANNO L’ITALIA
Banca IFIS Impresa è la Business Unit di Banca IFIS dedicata al finanziamento delle PMI italiane,che fornisce agli imprenditori la liquidità di cui hanno bisogno.
Scopri le caratteristiche delle imprese che possono contare sulle soluzioni di Banca IFIS Impresa, visita www.bancaifisimpresa.it
www.bancaifisimpresa.it
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali: per le condizioni economiche e contrattuali consultare il Foglio Informativo all’indirizzo: www.bancaifis.it/Trasparenza o presso le filiali della Banca www.bancaifis.it/Gruppo/Dove-siamo
EDITORIALE
Un passoimportante.Non il puntodi arrivo.
Questo 2016 porta con sé un avvenimento importante per Banca IFIS. Una tappa storica, di quelle che si ricordano per tutta la vita. Sia per l’immenso lavoro che richiedono, sia per la consapevolezza di aver concluso positivamente il nostro compito.
Il 28 luglio abbiamo infatti firmato l’accordo per l’acquisizione di GE Capital Interbanca, sottoscritto con GE Capital, multinazionale basata negli Stati Uniti con una forte presenza in Italia. La dismissione di questa società è avvenuta in seguito alla decisione, presa da General Electric nel 2015, di cedere tutte le attività nell’intermediazione finanziaria e creditizia tra cui anche quelle europee e in particolare tutte le attività del Gruppo GE Capital Interbanca in Italia.
Il nostro Paese vede svilupparsi, anche per effetto di questa integrazione, un operatore che con sempre più forza e determinazione darà supporto all’economia sana e che vuole a sua volta crescere. Il nuovo Gruppo Banca IFIS sarà rafforzato dall’acquisizione. Potrà servire meglio le imprese, integrando i servizi di supporto al capitale circolante delle PMI, nostra attività storica, con le capacità di sviluppo nel leasing e finanziamento a medio termine del Gruppo Interbanca.
Insieme avremo più clienti, più prodotti da offrire, più capacità operativa, più modi per raggiungere i nostri obiettivi. Acquisiamo capacità di intervento nella finanza speciale e nel settore dei crediti deteriorati corporate.
Convinti, come da sempre siamo, che solo una banca che apporti beneficio all’economia nella quale agisce, e che nel contempo sappia trarre il giusto profitto dalla sua azione, ha la dignità per poter guardare avanti progettando il proprio futuro.
Per parte mia permettetemi un personale ringraziamento a tutti quanti hanno consentito a Banca IFIS di diventare ciò che oggi è. Siamo giunti a questo appuntamento, ad essere controparte di uno dei più grandi gruppi industriali del mondo, grazie al lavoro coeso e condiviso di tutti. Cambiando continuamente, con l’impegno del lavoro e l’entusiasmo della passione. Continueremo a cambiare, ve lo assicuro, per sempre. Ma l’impegno e l’entusiasmo saranno parte permanente del nostro segno sulle pagine della nostra storia. Insieme riusciremo a raggiungere vette non immaginabili altrimenti. Insieme, mai da soli.
Chiudo con la personale, forte, convinzione di un’operazione corretta e determinante, che rappresenta un passo importante di un percorso.
Un passo importante. Non il punto di arrivo.
Giovanni Bossi, AD Banca IFIS
Giovanni Bossi,Amministratore Delegato di Banca IFIS
CON
TENT
00EDITORIALEUn passo importante.Non il punto di arrivo
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An important step forward.Not our final destination
New Craft: the manifesto of an Italy that produces (and of those who are ready to support it)
NPL Meeting 2016 - Fill the Gap
The importance of being a Bankin the relationship with SMEs
01BOTTEGHE DIGITALI
Tra arte e mestieri d’eccellenza:la magia del saper fare
I Protagonisti e gli Ideatori
I diari dei Coach
I diari degli Artigiani
Maker Faire Rome 2016:sprint finale per Botteghe Digitali
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02 NEW CRAFTNew Craft: il manifesto dell’Italia che
produce (e di chi è pronto a sostenerla)
L’incontro tra tecnologia e sapereè già realtà
Il Made in Italy incontra il digitale
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03NPL MEETINGNPL Meeting 2016 - Fill the Gap
I numeri dell’edizione 2015
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05 BANCA IFIS NEWSL’importanza di chiamarsi “Banca” nel rapporto con l’impresa
Banca IFIS a supporto dell’economia reale:nasce Banca IFIS Impresa
Do You Craft?
Banca IFIS, sempre più digital
rendimax si rifà il look
Il factoring: un supporto concreto alle aziende del Pharma
PharmExpo 2015 e Cosmofarma 2016: Banca IFIS presente!
#IFISpeople: il social teambuilding
Cosa significa oggi “Lavorare in Banca”?
Area NPL: scende in campo l’11 titolare
CrediFamiglia: cosa c’è di nuovo?
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NEWCRAFTL’ARTIGIANATODEL FUTURO
GLI ARTIGIANIE LA DIGITALTRANSFORMATION
CRAFTINGDISRUPTIVEINTELLIGENCE
IFIS_Magazine di Banca IFISN° 03_Anno 2016
[email protected]+39 041 5027856
Coordinamento editorialeChiara Bortolato
Progetto grafico e impaginazioneEmporio ADVwww.emporioadv.it
Illustrazioni e graficheEmporio ADV, Identity Atlas,Marketing Arena
04DIGITAL FACTORYBanca IFIS semplifica il tuo business 54
03
IL MAGAZINE DI
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Era ottobre 2015 quando Banca IFIS, Marketing Arena e Stefano Micelli chiamano e ben 150 aziende italiane rispondono.
Ed è così che è iniziata l’avventura di Botteghe Digitali, il format originale che vede protagoniste quattro realtà artigiane pronte a sfidare un mondo in evoluzione e a portare le loro realtà verso la digital transformation.
“Cerchiamo artigianiaspiranti digital!”
TRA ARTE EMESTIERI D’ECCELLENZA:LA MAGIA DEL SAPER FARE
IL MAGAZINE DI
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OTTOBRE2015
LE SELEZIONI ALLAMAKER FAIRE ROME 2015Quasi un anno fa i tre ideatori dell’iniziativa – Mara Di Giorgio, Giorgio Soffiato e Stefano Micelli – lanciano l’idea: un’iniziativa che metta a disposizione di una rosa di aziende italiane di eccellenza le competenze necessarie per avviare un percorso di digitalizzazione.
Nasce così il format Botteghe Digitali: il progetto viene presentato durante la Maker Faire Rome 2015 e inizia la raccolta delle candidature per il progetto di Banca IFIS dedicato alla manifattura digitale, al Made in Italy e all’innovazione.
LE SELEZIONI FINALI
DICEMBRE2015
GENNAIO 2016GLI INCONTRI
All’inizio dell’anno ogni artigiano è stato affiancato ad un coach, loro mentore e consigliere per i mesi a venire. Da qui tutto è iniziato, Barbara,
Laura e Nicola hanno girato l’Italia per incontrare gli artigiani proprio lì, dove avviene la magia: nelle loro botteghe. Qui hanno avuto modo di conoscere le loro
storie, comprendere i loro lavori, vedere da vicino come nascono i loro prodotti e, infine, analizzare punti forti e debolezze di un lavoro profondamente manifatturiero. Tutto questo è servito ad individuare quali fossero le competenze da integrare, per aiutarli a fare quel passo in più che permetterà loro di diventare, a tutti gli effetti, artigiani del futuro.
FEBBRAIO 2016LE VALUTAZIONI
Nel mese di febbraio i coach hanno valutato gli artigiani. Non è stato affatto semplice, né per i coach, che hanno dovuto mettere i professionisti di fronte a cambiamenti e scelte anche radicali, né per gli artigiani, che in alcuni casi hanno dovuto rivedere
completamente il loro approccio al lavoro. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta, purtroppo qualcuno ha dovuto interrompere il suo percorso all’interno di Botteghe Digitali, ma nuove aziende si sono
unite al gruppo, dando continuità al progetto. Dopo questa fase difficile, ma necessaria, i coach hanno potuto finalmente
scegliere tra i cinque specialists a lavoro sul progetto quali affiancare alle imprese.
Dopo un’attenta selezione delle candidature ricevute, la giuria – composta, oltre che dai creatori del progetto, da coach, specialists, Giovanni Bossi e Alberto Staccione, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca IFIS – ha incontrato, presso la Direzione generale dell’istituto, un primo gruppo di aziende. L’emozione degli artigiani presenti era palpabile, i quali hanno avuto a disposizione solamente 15 minuti per presentare le loro realtà e il lavoro di una vita. Una giornata intensa, al termine della quale la giuria si è riunita e ha selezionato le aziende finaliste.
Giorgio Soffiato e Mara Di Giorgio alle selezioni finalidi Botteghe Digitali
Il Progetto
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IL MAGAZINE DI
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MARZO 2016
BUSINESS PLAN
A marzo Botteghe Digitali entra nel vivo, inizia infatti il lavoro
“pratico”: si inizia a parlare di numeri, di scelte ma soprattutto di
obiettivi. I coach possono finalmente affiancare alle aziende
gli specialists che li hanno supportati e illustrare le attività
per avviare le loro aziende sulla via della trasformazione
digitale. Il primo passo è il più importante: la creazione di un
business plan organizzato e orientato al problem solving.
Lo strumento di pianificazione utilizzato? Il le
an canvas.
In linea con le caratteristiche specifiche di ogni azienda, nei mesi che
precedono la presentazione dei risultati del progetto, coach e specialists
lavorano fianco a fianco con gli artigiani, per portare a termine ogni fase
del loro percorso. È proprio in questi mesi che i lo
ro mentor sono andati
ad attivare le competenze specifiche al fine di avviare, per ciascuno di
loro, una digitalizzazione dei processi, costruire una comunicazione web
efficace e in linea con l’immagine di ogni brand, piuttosto che avviare il
lancio di una nuova collezione o individuare il target e il mercato giusti
al quale indirizzare i loro servizi.
OTTOBRE 2016LA PRESENTAZIONE DELLA
“TRASFORMAZIONE”ALLA MAKER FAIRE ROME 2016.
È l’appuntamento più atteso dal movimento maker, da curiosi e appassionati di innovazione, tecnologia e cultura del “Do It Yourself”. E quest’anno anche dai quattro artigiani di Botteghe Digitali, arrivati alla tappa finale del viaggio: Lefrac, Studio Cassio, Occhialeria Artigiana e Sartoria Concolato. Ottobre 2016 si avvicina, e loro saranno ospitati all’interno di uno stand creato ad hoc e saranno chiamati a presentare il risultato finale di questa esperienza, a raccontare come hanno vissuto questo viaggio assieme agli specialist e come continueranno il loro percorso professionale dopo Botteghe Digitali. Stay tuned!
In esclusiva per la Maker Faire Rome
2016, lo stand progettato da Laura
Bortoloni di Identity Atlas, accoglierà
le installazioni interattive di cinque
studenti del Master in Architettura
Digitale dell’Università IUAV di Venezia,
coordinati da Fabio D’Agnano.
APRILE/SETTEMBRE 2016
DIGITAL TRANSFORMATION
Il Progetto
IL MAGAZINE DI
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I Protagonisti
I Coach
Gli
Specialists
Gli Ideatori
Botteghe Digitali è un progetto fatto prima di tutto di persone: un team,
unito dalla consapevolezza che il lavoro artig
iano e il Made in Italy
costituiscono il cuore pulsante dell’economia del nostro Paese, e per
questo vanno valorizzati, con strumenti e modalità nuove.
Scopriamo chi sono le persone che
lavorano dietro le quinte del progetto.
I PROTAGONISTI
E GLI IDEATORI Nasce tutto da Banca IFIS, che da più di 30 anni è attiva nel dare supporto concreto alle piccole,
medie e micro imprese italiane, la quale ha
scelto di rinnovare quest’impegno con un’iniziativa
unica nel suo genere, a sostegno dell’artigianato italiano. La affiancano in questo viaggio
Marketing Arena, agenzia di Rovigo specializzata
nel marketing e nella comunicazione digitale e
Stefano Micelli, figura di spicco nel panorama
italiano della manifattura di “futuri artigiani”.
Gli Ideatori
I Protagonisti
Botteghe Digitali nasce da un’idea di Mara Di Giorgio, Responsabile Comunicazione e Investor
Relation di Banca IFIS; Giorgio Soffiato, CEO di
Marketing Arena; Stefano Micelli, Professore di
Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia e autore dei volumi “Futuro Artigiano” e
“Fare è innovare”.
Lidia Giuliani, insieme al marito, ha
dato vita a Lefrac, realtà “familiare” nella
piccola Atri (Teramo) che crea borse e
accessori in feltro
e pelle e che vorrebbe
ora estendere la propria attività.
Gli artigiani #1
Le realtà artigiane selezionate da Banca IFIS per diventare botteghe digitali sono quattro: quattro storie, quattro esempi di eccellenza italiana.
Mara Di Giorgio Giorgio Soffiato Stefano Micelli
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IL MAGAZINE DI
Coach di Sartoria Concolato, è fondatore e partner di Sharazad, società di consulenza in ambito di marketing strategico e organizzazione aziendale. È stato marketing manager di Lago Spa, ha partecipato come relatore a importanti convegni internazionali sulla social strategy e ha sviluppato uno dei primi blog aziendali in Italia. Promuove progetti nell’ambito del making e dell’open design e nel 2015, insieme a Stefano Schiavo e Tommaso Cinti, ha dato vita a Lino’s&Co., il caso zero di Botteghe Digitali.
Barbara BonaventuraSi occupa di marketing in Experenti, azienda con sede a Padova che integra realtà aumentata e marketing esperienziale. È riuscita a fare della sua passione - il marketing strategico - la sua professione e dal 2001 supporta diverse aziende aiutandole a costruire strategie e piani di marketing, affiancandovi spesso attività di formazione. Complici la forte sensibilità e le doti di empatia, le sono state affidate due realtà profondamente “artistiche”: Lefrac e Studio Cassio.
Designer della comunicazione e direttore creativo di Identity Atlas, è la mente creativa del team Botteghe Digitali. Dopo anni di vita da freelance, nel 2013 ha fondato Identity Atlas: uno studio multidisciplinare che si occupa della creazione di sistemi di identità e della progettazione di scenari visivi. Ha una grande passione per gli occhiali, quindi mai azienda fu più centrata: lei infatti segue Occhialeria Artigiana.
Nicola Zago
Laura Bortoloni
Un po’ guide un po’ mentor,i coach sono le tre figure scelte dagli ideatoridi Botteghe Digitaliper guidare gli artigianiin questo percorso.I C
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In Studio Cassio, Stefano Cassio insieme alla
moglie Uliana, porta avanti la mission del padre
di diffondere la cultura del mosaico romano,
esplorando nuovi modi di far conoscere questo
splendido mondo.
I Protagonisti e gli Ideatori
Gli artigiani #2
Gli artigiani #3Raffaele Ricciuti viene dal
mondo bancario e compiuti i 50
anni ha deciso di cambiare strada,
creando a Potenza Occhialeria Artigiana: i suoi occhiali sono
unici e 100% Made in Italy, dai
primi passaggi di lavorazione fino
alla scelta del rivenditore finale.
Gli artigiani#4
Per finire, Silvano Concolato è l’ultimo sarto di livello
accademico a Padova, fedelmente ancorato ai valori di
tradizione e perfezione che contraddistinguono i suoi
abiti su misura: l’attività di famiglia è attiva dai primi del
‘900. Ora, insieme al figlio Marco, sta scoprendo come
le tecnologie digitali possono traghettare Sartoria Concolato verso le nuove esigenze di mercato.
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Gli
Sp
eci
alis
tsHanno competenze variegate, individuate in base alle specifiche caratteristiche di ognuna delle aziende selezionate. Sono i cinque specialists scelti dagli ideatori di Botteghe Digitali: la loro professionalità è ora al servizio della rivoluzione artigiana.
Stefano Schiavo
Specialista in organizzazione ed efficienza dei processi produttivi, è co-fondatore insieme a Nicola Zago di Sharazad e di Lino’s&Co.
Arianna DissegnaFashion Designer, con anni di esperienza
nel settore della moda, del design e del lusso.
Maximiliano Modesti
Craft designer e professionista del mondo fashion,
lavora con i più prestigiosi marchi di moda del mondo.
CristinaRomanelloSpecializzata nella ricerca
di accostamenti di forme,
colori e materiali, è Interior
Designer per Sunflower.Raffaele Zingone
Specialista in ambito finanziario, è responsabile di Banca IFIS Impresa, che offre soluzioni di finanziamento alle piccole e medie imprese.
Rossana Omietti
Specialista in Web Communication, fa parte del team di Marketing Arena.
Fabio D’Agnano
Specialista in prodotto e digitalizzazione dei processi, collabora con La Triennale di Milano e Fondazione Nordest. Insegna al Master in Architettura Digitale dello Iuav di Venezia.
Fausto Salvador
Specialista in ambito fiscale e di business plan, lavora in uno Studio Tributario Societario.
Spec
ial
Gue
sts
Anna Di GiorgioArchitetto specializzato nella progettazione e nel design
d’interni, è titolare dello Studio Anna Di Giorgio a Milano.
I Protagonisti e gli Ideatori
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Ma Barbara, che ha imparato a conoscere Banca IFIS e la sua mission, dare un supporto reale e tangibile alle PMI italiane, ha compreso immediatamente la visione che ha portato gli ideatori del progetto a creare un’iniziativa che permetta all’artigianato italiano di emergere e farsi motore della rinascita dell’economia italiana.
Gli artigiani assieme a Barbara hanno condiviso e vissuto un percorso fatto di analisi degli aspetti più concreti del lavoro artigiano, come la scelta del pricing e dei propri obiettivi di business, ma anche di sogni e scelte difficili.Barbara
BonaventuraCoach di Lefrac e Studio CassioCMO - Direzione Marketing Experenti
Esperta di Marketing Strategico
I Protagonisti
I DIARIDEI COACH
Barbara Bonaventura è la coach che ha adottato, nel loro percorso di digitalizzazione, le aziende Lefrac (Atri) e Studio Cassio (Roma). Quando, all’inizio di questa avventura, Banca IFIS le ha proposto di entrare nella squadra di Botteghe Digitali, è rimasta sorpresa da questa richiesta, così “atipica” per una banca.
“Perché una Banca dovrebbe pensare di investire in un progetto a supporto dei piccoli artigiani italiani?”
Proprio da un sogno e da una necessità – quella di rientrare nel mondo del lavoro dopo un trasferimento e la maternità – nascono gli accessori in feltro di Lefrac. La parte più difficile? L’esigenza di scegliere dove posizionarsi all’interno del mercato. Obiettivo diStudio Cassio è invece quello di trasmettere la cultura e il “saper fare” mosaico, attraverso strumenti come i Pixel Mosaics Kit e l’attività di formazione nel loro laboratorio di Roma.
Due realtà che Barbara ha scelto di abbracciare completamente perché, come lei stessa sostiene in uno dei LinkedIn Pulse in cui racconta il suo lavoro in Botteghe Digitali:
“L’attività artigiana è per sua natura eclettica: nelle mani dell’artigiano c’è un saper fare che spesso ha pochi limiti”.
“I sogni nel cassetto fanno la muffa”.
Barbara Bonaventura a colloquiocon Lidia Giuliani di Lefrac
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Una sfida che l’ha portata in questi mesi a confrontarsi quotidianamente con i suoi interlocutori, partendo dall’individuazione di quei valori, come passione e perfezione, che guidano ogni giorno Raffaele e tutto lo staff di Occhialeria Artigiana, fino alla scoperta dei lati più pratici della realizzazione del prodotto.
I Protagonisti
LauraBortoloni
“Accompagnare un artigiano in un percorso complesso, nel quale si intrecciano discipline diverse per interpretare e riempire di senso e concretezza la locuzione Futuro Artigiano”.
Laura Bortoloni, coach di Occhialeria Artigiana, ha affrontato la proposta di diventare parte del team di Botteghe Digitali come una nuova sfida:
Una sfida enorme, anche perché quello della manifattura non è l’ambiente da cui proviene Raffaele, che ha lasciato un lavoro nel campo bancario e ha scelto di reinventarsi come artigiano solo dopo i 50 anni. Da un lato, l’esperienza manageriale di Raffaele l’ha aiutato a partire con le idee già chiare su numerosi aspetti della sua nuova impresa; dall’altro, il coefficiente di difficoltà per la sua coach è salito, specialmente nel momento in cui si è trovata a dover individuare gli specialists giusti da affiancare in questo contesto.
“In un mondo di parole di plastica e di discorsi scritti solo per i pitch, ogni parola va approfondita per comprendere, realmente, che cosa stia a significare nell’esistenza quotidiana di un’organizzazione. Le parole che tutti ci hanno ripetuto sono: passione e perfezione”.
Processi produttivi, ricerca e sviluppo, comunicazione digitale: questi gli aspetti individuati da Laura su cui dovrà focalizzarsi il percorso di Raffaele e della sua Occhialeria Artigiana.
“Si tratta di entrare nella vita di un brand che già esiste, senza snaturarlo, per capire come l’innesto di strumenti legati al digitale possa essere motore per il suo percorso”.
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I DIARI DEI COACH
Laura Bortoloni a colloquio con Raffaele Ricciuti di Occhialeria Artigiana
Coach di Occhialeria ArtigianaDirettore Creativo Identity Atlas - Esperta di design della comunicazionePhotos by Andrea Verzola per Identity Atlas.
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I Protagonisti
Nicola ZagoCoach di Sartoria ConcolatoFounder Sharazad – Lino’s&Co. – Esperto di Marketing strategico
ed organizzazione aziendale
Nicola, oltre che coach di Sartoria Concolato, quarta e ultima azienda entrata a far parte del team, è anche una delle persone dietro alla nascita del caso zero di Botteghe Digitali: Lino’s&Co., storica
tipografia veronese degli anni ’50 che, grazie alle nuove tecnologie digitali, è riuscita a reinventarsi diventando anche laboratorio e spazio di co-working. Chi meglio di lui per svolgere questo compito?
Il percorso di Nicola all’interno di Botteghe Digitali non è stato facile: inizialmente entrato in squadra come coach di Mobili Aresi, bottega di mobili artigianali in seguito uscita
dal progetto, si è trovato negli ultimi mesi a confrontarsi con un sarto “vecchia scuola” con alle spalle una lunga tradizione che si rifà ai primi anni del ‘900.
“Spesso è solo questione di farsi le domande giuste, ma senza gli strumenti adeguati non è facile”.
A marzo il primo incontro tra Nicola e Silvano Concolato, uno dei titolari di Sartoria Concolato, e il figlio Marco nel loro negozio in via Roma a Padova. L’attività, nata nel 1963, è una delle ultime sartorie di livello accademico ancora esistenti in Italia. Durante questo incontro, prima di mettere l’attività padovana sotto la lente d’ingrandimento della digital transformation, è stato proprio Silvano a “prendere le misure” al suo coach.
Il passo successivo è stato, insieme a Stefano Schiavo – parte del progetto come specialist nell’organizzazione ed efficienza dei processi produttivi – l’analisi della lean canvas, ovvero di uno “schema digitale” che permetta all’azienda di creare e analizzare il proprio business plan in un’ottica di problem solving.
Relazionarsi con un artigiano del calibro di Silvano Concolato non è sempre facile e Nicola ha dovuto trovare un nuovo “codice” attraverso il quale comunicare con lui e comprendere il suo punto di vista:
Durante l’evento del 3 maggio a Milano, Banca IFIS ha incontrato influencer e blogger per presentare ufficialmente il format Botteghe Digitali. Qui Sartoria Concolato è entrata a tutti gli effetti nel progetto come quarta bottega artigiana italiana. Next steps per Silvano, Marco e Nicola prima dell’appuntamento con la Maker Faire Rome 2016: la creazione di un business plan efficiente, la digitalizzazione del work flow e la messa in atto di una strategia di comunicazione sul web.
“Per fortuna ogni tanto nelle botteghe mi capita di trovare dei libri importanti per chi l’ha abitata ogni giorno per decenni, libri sui quali l’artigiano ha trovato conferme alle proprie intuizioni, consuetudini tramandate, scoperte empiriche”.
“Non è facile interagire con l’artigiano: più di 30 anni di differenza, il boom degli anni rampanti che io non ho visto e comunque non tornerà, aneddoti a non finire, una mappa del territorio scolpita in testa nella quale i punti cardinali sono i cognomi dei clienti e delle famiglie”.
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I DIARI DEI COACH
Nicola Zago durante una visita a Sartoria Concolato
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Nonna sarta e bisnonno ebanista, Lidia arriva da una famiglia che ha una lunga tradizione nel lavoro manuale. Fin da piccola infatti è sempre stata spronata ad usare la fantasia, a creare. Quando, dopo la maternità e il trasferimento da Bologna ad Atri si trova a doversi reinventare nel mondo del lavoro, Lidia decide di tirare fuori un sogno rimasto nel cassetto troppo a lungo.
Il marchio Lefrac nasce nel 2013, dall’acronimo dei nomi dei suoi tre figli. In poco tempo Lidia arriva a produrre 400 borse in un anno e molte di queste vengono spedite
negli Stati Uniti. È lei ad occuparsi di ogni singolo aspetto legato alla sua attività: dalla produzione degli accessori alla gestione delle spedizioni, oltre che di ogni aspetto grafico del suo negozio online su Etsy.com.
Il feltro di lana, materiale utilizzato da Lidia per le sue borse, non è affatto una scelta comune. Visto come materiale povero nel mondo fashion, la giuria ha potuto, durante le selezioni finali, toccare con mano come il feltro di lana al 90% che Lidia utilizza, unito a dettagli in pelle e ad un’estrema cura del design, possa dare vita ad accessori esclusivi.
Lidia Giuliani
I DIARI DEGLI ARTIGIANI
“Non è facile essere posti di fronte ai propri limiti ma è essenziale per poterli superare”.
Lefrac – Atri (TE)Lefrac è prima di tutto un progetto nato da una forte passione e un vero caso di eccellenza del Made in Italy inoltre la cura artigianale dei dettagli e di ogni aspetto legato alla produzione e alla comunicazione dei suoi prodotti hanno convinto la giuria ad inserire la realtà di Lidia tra le aziende candidate a diventare le future Botteghe Digitali.
Finora il percorso di Lidia in Botteghe Digitali è stato emozionante ma anche costellato di momenti che l’hanno costretta a rimettere in discussione il modo in cui ha gestito Lefrac fino a questo momento.
Scelte di business difficili che l’hanno portata a dover cominciare a rivedere la sua attività, nata soltanto tre anni fa, in prospettiva, ponendosi degli obiettivi reali che diano un’identità riconoscibile al suo brand. Assieme a questo, anche tante opportunità: reinventarsi, rendere ogni sua creazione un elemento di stile che parli di lei e di quello che vuole comunicare, trasformare il suo sogno in una realtà imprenditoriale che possa darle accesso al mondo del lusso.
“Per questo ogni iniziativa che consente di trasmettere l’idea, lo spirito e l’efficacia di questo percorso credo sia importante, perché diffonde il messaggio positivo che “si può fare”, se si hanno gli strumenti e il sostegno giusti”.
“Mi aspetto di rivoluzionare tutto, mi aspetto di avvicinarmi all’obiettivo che mi sono prefissata fin dall’inizio”.
I Protagonisti
Art
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Lidia Giuliani
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Stefano e Uliana CassioStudio Cassio Arte del Mosaico – Roma
Stefano Cassio, titolare insieme alla moglie Uliana di Studio Cassio Arte del Mosaico a Roma, è figlio d’arte: il padre Fabrizio infatti ha realizzato il mosaico dello Strawberry Fields Memorial di Central Park a New York, commissionato da Yoko Ono per commemorare il marito John Lennon. Uliana, innamorata della nostra terra e della sua cultura, è arrivata tanti anni fa dalla Russia e ha deciso di rimanere in Italia: entrata in Studio Cassio come apprendista, ha scelto di restare per portare avanti il sogno di trasmettere la cultura del mosaico.
La loro è una realtà storica di Roma che rappresenta perfettamente la ricchezza artistica e culturale italiana nel mondo, che purtroppo si sta scontrando con un mondo in velocissimo cambiamento: anche la loro attività, quindi, deve essere in evoluzione. Il loro sogno è quello di continuare a diffondere l’arte del mosaico romano, rimanendo fedeli a se stessi nella loro realtà di “bottega”. Studio Cassio ha però bisogno di nuovi strumenti per affrontare le difficoltà che la realizzazione di questo obiettivo pone loro davanti ogni giorno.
“Continuiamo tutti i nostri corsi ma con una consapevolezza diversa, soprattutto dopo i primi confronti fatti. Cominciamo a capire l’importanza di comunicare anche dalle piccole cose”.
“Bisogna insegnare come si fa, o non ne rimarranno più di mosaicisti”.
Stefano e Uliana hanno ideato il Pixel Mosaics Kit, strumento che, quasi come un gioco, unisce tradizione e modernità permettendo a chiunque di realizzare da solo il proprio ritratto in mosaico. L’idea piace, ma i costi di produzione e confezionamento sono piuttosto elevati.
Così Stefano e Uliana, insieme alla coach Barbara Bonaventura e agli specialists, hanno ideato una serie di corsi di formazione sul mosaico dedicati a turisti ed appassionati. Quest’idea darà loro la possibilità di finanziare l’attività e contemporaneamente promuovere la cultura legata a quest’arte. Per organizzare al meglio queste attività ed offrire corsi sempre più personalizzati, gli artigiani di Studio Cassio devono studiare attentamente il loro pubblico di riferimento. Hanno così girato un video per l’agenzia turistica Enchanting Rome e i loro corsi sono stati inseriti tra le 10 cose più belle da fare a Roma dalla Lonely Planet.
“Insomma stiamo cominciando a seguire le direttive e già vediamo i primi risultati, sarà una diversa disposizione mentale però questo ci fa lavorare sicuramente con uno spirito… digitale!”
I Protagonisti
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I DIARI DEGLI ARTIGIANI
Uliana Cassio
Stefano Cassio
IL MAGAZINE DI
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Insieme agli specialists coinvolti, Raffaele e Laura hanno cominciato a rivedere tutta una serie di aspetti, dall’ottimizzazione del workflow, passando per l’individuazione del proprio target fino alla costruzione di una presenza sul web.
Nel frattempo l’azienda è stata contattata dalla costumista del film “La Macchinazione”, lungometraggio che racconta gli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, per realizzare un modello ispirato agli occhiali da sole indossati da Pasolini durante i suoi ultimi giorni.
A febbraio 2016 Occhialeria Artigiana è stata inoltre selezionata per esporre un’installazione a New Craft, la mostra alla Fabbrica del Vapore di cui Banca IFIS è exhibition partner, nel contesto della XXI Triennale di Milano dal titolo “Design After Design”. La sua presenza alla mostra consiste in un’installazione verticale, sospesa a cinquanta centimetri da terra, dove sono esposti gli occhiali FAUSTA, creati per l’occasione.
RaffaeleRicciuti
“Sorpresa e gioia per me, laureato in scienze economiche e bancarie, che per tanti anni mi sono occupato di finanza e sviluppo locale e che per tanti anni ho pensato che le banche dovessero svolgere un ruolo diverso, sentire che Banca IFIS sta sviluppando questa attività, che una delle imprese è la nostra, e che possiamo partecipare a questo progetto con un ruolo attivo”.
“Passiamo una giornata intera a spiegare il nostro “Sogno”, una fabbrica/laboratorio di occhiali al sud che produca eccellenza con due obbiettivi: diventare famosi e fare utili importanti”.
Settantadue passaggi, tutti realizzati all’interno dello stesso laboratorio, all’insegna di un unico valore: la perfezione. Tanti sono infatti gli step necessari per arrivare all’occhiale finito, quello creato in acetato 100% Made in Italy da Occhialeria Artigiana, grazie alla tecnologia digitale della stampa 3D. Raffaele Ricciuti, titolare dell’azienda, punta moltissimo oltre che alla perfezione anche su un percorso che è interamente italiano, dalla produzione del prodotto alla scelta delle aziende target, compresa un’intensa attività di ricerca al fine di creare dei modelli unici, senza tempo, quasi da collezione.
Occhialeria Artigiana è entrata “in corsa” nel progetto Botteghe Digitali. La coach Laura Bortoloni, creativa per eccellenza e appassionata di occhiali, ha accettato un compito che è anche una sfida: infatti la carriera di Raffaele era incanalata su un percorso ben lontano dall’arte artigiana. Provenendo infatti da una carriera in ambito bancario, ha deciso di reinventarsi dopo i 50 anni in un mestiere completamente diverso. Il suo approccio al lavoro è quindi anche di continua ricerca e formazione.
“Il problema delle piccole imprese come quelle che fanno parte del progetto è sempre la commercializzazione, e la creazione di ponti tra aziende già grandi e realtà piccole come la nostra”.
I Protagonisti
I DIARI DEGLI ARTIGIANI
Raffaele Ricciuti
Occhialeria Artigiana - PotenzaPhotos by Andrea Verzola per Identity Atlas.
Art
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Sartoria Concolato è l’ultima azienda artigiana entrata a far parte di Botteghe Digitali: tutto è iniziato a fine marzo, quando il coach Nicola Zago ha visitato per la prima volta la sartoria di Padova, ed è proseguito con l’incontro con lo specialist Stefano Schiavo per la realizzazione di un primo business plan. I prossimi step saranno, come per gli altri artigiani, l’ottimizzazione dei processi produttivi e la costruzione di una comunicazione sul web. Tutti passaggi necessari a portare avanti il sogno di Marco, figlio di Silvano: quello di
trasmettere i valori tradizionali della sartoria italiana anche alle nuove generazioni, ripensando e modernizzando l’attività di famiglia.
Botteghe Digitali li ha visti appena all’inizio del loro percorso, ma la giornata è stata fondamentale per Silvano per rendersi conto di come esistano moltissime realtà come la loro: realtà artigiane fortemente ancorate alle proprie tradizioni, che desiderano esplorare nuove vie ed adattarsi ad un mondo che cambia, senza perdere la propria identità.
Silvano e MarcoConcolatoSartoria Concolato - Padova
“Ci siamo resi conto che quello che stiamo costruendo insieme a tante persone è qualcosa di davvero unico: un’idea di economia alternativa alla serialità delle grandi produzioni, un’economia reale su cui immaginare un futuro per un pezzo importante del Made In Italy”.
Sartoria Concolato, storica sartoria “vecchia scuola” di Padova, è attiva dal 1963 ma ha alle spalle una tradizione che risale ai primi anni del ‘900: lo zio Davide, sarto già dal 1925, ha in seguito trasmesso saperi e tecniche ai nipoti Silvano e Dino, insieme ad una fortissima passione per l’eleganza maschile.
La sartorialità di ogni abito esclusivamente su misura da loro realizzato rispecchia una serie di valori che il maestro Silvano ha fatto intrinsecamente propri: eleganza, qualità dei materiali, artigianalità del confezionamento e la totale assenza di imperfezioni. Lui stesso indossa ogni giorno gli abiti che realizza e cura attentamente ogni più piccolo dettaglio.
“L’abito infatti dev’essere adeguato alla persona non solo in senso puramente fisico e anatomico, ma soprattutto in riferimento al contesto in cui questi vive e si relaziona quotidianamente”.
“Nonostante l’enorme bagaglio di tecniche e saperi legati alla sartoria c’è ancora un mondo nuovo da conoscere: le tecnologie digitali possono essere strumenti fondamentali per innovare la migliore tradizione artigiana”.
I Protagonisti
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I DIARI DEGLI ARTIGIANI
Foto in alto: Silvano ConcolatoFoto in basso: Nicola Zago e Marco Concolato
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ROME 2016
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Siamo agli sgoccioli, il cerchio si chiude per i protagonisti di Botteghe Digitali: un anno dopo, dove tutto è cominciato (con il lancio della call “Cerchiamo artigiani aspiranti digital!”), i quattro artigiani selezionati saranno chiamati a presentare i risultati di un viaggio lungo 12 mesi.Si concluderà proprio ad ottobre 2016 la prima edizione del progetto di Banca IFIS, Marketing Arena e Stefano Micelli, in occasione della Maker Faire Rome 2016.
SPRINT FINALE PER BOTTEGHE DIGITALI
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Maker Faire Rome 2016
Maker Faire Rome è l’edizione europea del più grande evento dedicato al movimento maker, all’innovazione e alla cultura del “Do It Yourself”, nato nel 2006 in California a seguito della pubblicazione del primo numero di “Make Magazine”, rivista di riferimento per tutti i professionisti e gli appassionati del settore. Negli anni la manifestazione è cresciuta esponenzialmente, grazie ad eventi di alto profilo nelle principali città del mondo e a oltre 120 Mini Maker Faire, eventi indipendenti minori curati da communities locali.
Mettere tecnologia e scienza al servizio del business e del tempo libero, questo è l’obiettivo dell’edizione europea, per poter dare soluzioni pratiche e innovative ai problemi di tutti i giorni. Un evento interattivo, dedicato a professionisti, investitori o semplici curiosi, che avranno la possibilità di scoprire da vicino le ultime invenzioni dei makers.
L’edizione 2015, che si è tenuta presso la Città Universitaria La Sapienza di Roma, ha registrato oltre 100.000 presenze, 452 progetti e 511 conferenze e workshop: un successo tale da essere paragonata alle edizioni americane di Bay Area e New York.
La quarta edizione di Maker Faire Rome si terrà dal 14 al 16 ottobre alla Fiera di Roma. Le quattro Botteghe Digitali saranno nuovamente presenti con uno spazio creato ad hoc per accogliere gli artigiani, pronti a raccontare le sfide e le soddisfazioni vissute in questi 12 mesi e come continueranno il loro percorso nell’eccellenza italiana in digitale.
Alcuni scatti della Maker Faire Rome 2015
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Quali ragioni spingono una banca a
scegliere di supportare iniziative a favore
dell’artigianato e della manifattura
italiane? È questa la provocazione che ha
accompagnato l’evento ”Do You Craft?”,
tenutosi lo scorso 3 maggio a Milano.
Giovanni Bossi, Amministratore Delegato
di Banca IFIS, ha risposto più volte alla
provocazione nel corso della giornata: le piccole
e medie imprese, così come le attività artigiane
forti di una lunga tradizione, sono il m
otore e il
cuore pulsante della nostra economia. La
scelta di finanziare le PMI italiane è consapevole
e ragionata, perché significa dare credito alle
attività che caratterizzano il nostro paese e alle
famiglie che ne fanno parte, chi non lo fa corre
un grosso rischio: rim
anere fermo.
Per questo Banca IFIS, attiva da più di
30 anni nell’offrire sostegno concreto
alle piccole e medie imprese, ha scelto
di rinnovare il suo impegno attraverso
la partnership con la XXI Esposizione
Internazionale della Triennale di Milano,
dal titolo “Design After Design”.
Per il 2016 Banca IFIS è infatti exhibition
partner di New Craft, la mostra a cura
di Stefano Micelli dedicata alle molteplici
espressioni del nuovo artigianato digitale,
presente fino al 12 settembre alla Fabbrica
del Vapore.
“Con questa convinzione, Banca IFIS ha quindi
deciso di essere al fianco di questo progetto
augurandosi che possa esso divenire paradigma del
rilancio di un mondo – quello dell’artigianato – che
può trovare nuovo impulso se sostenuto anche
da moderni strumenti economici. Banca IFIS si
propone infatti come partner delle realtà artigiane
italiane secondo una nuova filosofia dell’essere
banca, ovvero come interlocutore diretto delle
tante eccellenze che caratterizzano il nostro
paese”.
Giovanni Bossi, AD Banca IFIS
New Craft: il manifesto
dell’Italia che produce
(e di chi è pronto a sostenerla)
“Sostenere l’economia reale del nostro paese significa sostenere prima
di tutto le imprese e le famiglie che ne rappresentano il cuore pulsante.
Per questo Banca IFIS ha scelto di essere partner della Triennale di
Milano. Una partnership che vuole essere la concreta testimonianza
di un sostegno alle eccellenze italiane, in un periodo di importanti
trasformazioni tecnologiche”.
Giovanni Bossi, AD Banca IFIS
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I concetti rappresentati alla Fabbrica del Vapore erano già stati anticipati da Stefano Micelli nel volume Futuro Artigiano.I suoi studi, che di recente si sono arricchiti di un nuovo capitolo – il libro “Fare è innovare“– si concentrano sul rapporto tra aziende e mercato e su come questa relazione evolva grazie ai nuovi strumenti offerti dalla digital manufacturing.
Proprio in quest’ottica si elabora uno studio scientifico da lui realizzato, volto a verificare in che modo oggi i settori tradizionali dell’artigianato vengano influenzati dalle nuove tecnologie. I primi dati sono stati pubblicati tra giugno e luglio, mentre la ricerca completa verrà presentata ad ottobre.
L’INCONTROTRA TECNOLOGIAE SAPEREÈ GIÀ REALTÀ
Stefano Micelli racconta New Craft,
il manifesto della manifattura 4.0
“L’obiettivo è supportare la crescita di una nuova industria italiana.La rivoluzione tecnologica sta modificando i modi della produzione e del consumo, trasformando inevitabilmente le forme del progettare.
Il digital manufacturing consente di superare i vincoli tradizionali dei processi produttivi prefigurando un mondo libero da prodotti seriali. Una leva di artigiani di nuova generazione punta a sfruttare design e nuove tecnologie per promuovere varietà e personalizzazione”.
“Per avviare una nuova rivoluzione industriale bisogna sporcarsi le mani. L’Italia deve scommettere sul fare e affermarsi come avamposto del nuovo artigianato digitale”.
È questa la premessa che ha portato Stefano Micelli, professore di economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, a pensare una mostra interamente dedicata al nuovo artigianato 4.0, proiettato verso la digitalizzazione dei processi produttivi senza abbandonare la sua anima più tradizionale.
Trentasei espositori selezionati, otto installazioni verticali e un grande tavolo a forma di X, spazio di incontro e creazione. Tra di loro anche i giovani scelti nell’ambito della Call Under 35, che ha raccolto oltre 500 candidature da più di 30 paesi diversi. Durante l’esposizione si tengono workshop che danno vita ad oggetti in seguito esposti all’interno della mostra stessa.
Stefano Micelli
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UN OBIETTIVO COMUNE, UNA METODOLOGIA CONDIVISA.CrediFamiglia è la realtà nata per aiutare persone e famiglie in difficoltà finanziaria, al fine di individuarela soluzione più adatta e sostenibile per onorare i debiti che hanno nei confronti di Banca IFIS. Le migliori società di recupero italiane collaborano con CrediFamiglia per la gestione etica delle pratiche, instaurando un dialogo diretto e sincero con i clienti. Banca IFIS incoraggia la crescita professionale di queste realtà grazie ad un percorso per obiettivi diviso in categorie (Ready to Grow, Future Stars e Club Élite). Se la tua società condivide i valori di CrediFamiglia e vuole collaborare con noi, invia la candidatura su lavorareinbanca.it.
CrediFamiglia fa parte dell’Area NPL di Banca IFIS, che raggruppa tutte le attività del business relativo ai Non-Performing Loans unsecured nel mercato domestico del credito al consumo.
illustrazione: Identity Atlas
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credifamiglia.it
“Dopo la crisi del 2008 il “saper fare” è stato riabilitato assumendo un nuovo valore sociale. Il sociologo americano Richard Sennett afferma che l’uomo artigiano ha doti che possono essere messe a servizio della società e la aiutano a progredire”.
“Crollano alcune barriere storiche come quella tra produttoree consumatore, innanzitutto, che co-progettano assieme il prodotto. Non solo: crolla anche il muro che divideva l’artigiano tradizionale dalle tecnologie digitali”.
Da sempre l’artigianato italiano gode di un valore sociale importantissimo, il quale è aumentato a partire dalla crisi economica degli ultimi anni. Al fine di trasmettere questo valore sociale come un qualcosa di non obsoleto, ma di
profondamente attuale che, integrato con le nuove tecnologie, sappia dare nuovo slancio alla nostra economia, è fondamentale puntare su due aspetti: da una lato, l’investimento in capitale umano, dall’altro l’aspetto organizzativo.
Progetti come Botteghe Digitali, di cui lo stesso Stefano Micelli è co-creatore insieme a Banca IFIS e Marketing Arena, è un
ottimo esempio dell’unione di questi due elementi e della volontà di diffondere la cultura del nuovo artigianato digitale.
Fonti: Veneto Economia,Il Sole24Ore, Linkiesta
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La Geografiadigitaledel Madein ItalyIl 5 luglio, presso la Direzione Generale di Banca IFIS, si è tenuto l’evento “La Geografia Digitale delle imprese Made in Italy”: una serata dedicata all’approfondimento del legame tra lo sviluppo del Made in Italy e le nuove tecnologie digitali.
Stefano Micelli, Direttore Scientifico di Fondazione Nord Est, ha presentato la ricerca che indaga il rapporto tra manifattura tradizionale e tecnologie dell’innovazione.
Artigianato digitale: quello che fino a qualche tempo fa poteva sembrare un ossimoro, presenta oggi numerosi casi di successo. Aziende che, adottando le nuove tecnologie digitali, sono state in grado di apportare innovazione ai processi produttivi e comunicativi della propria azienda. Lo possiamo vedere ad esempio alla Fabbrica del Vapore, dove fino al 12 settembre 2016 sono esposte le opere di New Craft, la mostra dedicata alle diverse manifestazioni pratiche dell’artigianato 4.0.
Il Madein Italy
incontrail digitale
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Le nuove tecnologie digitali stanno conquistando sempre più spazio all’interno della produzione industriale di tipo tradizionale e, in alcuni casi, legata alla produzione artigiana.
Processi di innovazione che permettono non solo di soppiantare attività routinarie, ma anche di incrementare le opportunità di personalizzazione dei propri prodotti, elemento chiave nel mercato del Made in Italy.
Le aziende che hanno già adottato questi cambiamenti si sono rivelate veri e propri casi di successo nel loro settore.
È per questo motivo che Paolo Manfredi, responsabile delle strategie digitali di Confartigianato, ha scritto “L’economia del su misura”, il libro promuove un nuovo modo di produrre, basato sulla personalizzazione ma legato a nuove tecnologie, la chiave per porsi in modo nuovo sui mercati internazionali.
Proprio l’Italia, per le caratteristiche di unicità della sua produzione, può rivelarsi un laboratorio particolarmente interessante per l’applicazione delle tecnologie digitali all’interno dei processi produttivi e non solo.
Stefano Micelli, curatore di New Craft e autore dei volumi “Futuro Artigiano” e “Fare è innovare”, è il responsabile della ricerca che si propone di indagare come, e in che misura, queste nuove tecnologie siano entrate nel sistema Made in Italy e siano state in grado di portare valore ed efficienza in alcuni settori chiave del mercato italiano.
“La combinazione fra saper fare tradizionale e nuove tecnologie rappresenta un tratto originale del prodotto italiano che il cliente internazionale riconosce e apprezza”.
Assieme a lui Paolo Manfredi, responsabile delle strategie digitali di Confartigianato, ha presentato il suo libro “L’economia del su misura”.
Durante la serata è intervenuto anche Leonardo Boni, COO di Baldi Home Jewels, storica azienda di Firenze dell’arredo di lusso, il quale ha fornito una testimonianzasu come sia possibile applicare le tecnologie digitalial Made in Italy.
Hanno contribuito all’evento anche Alberto Staccione, Direttore Generale di Banca IFIS, che ha presentato il progetto Botteghe Digitali, ed Eleonora Vallin, giornalista del Gruppo Finegil L’Espresso, in veste di moderatrice della serata.
Da sinistra: Leonardo Boni, Stefano Micelli, Paolo Manfredi,Alberto Staccione ed Eleonora Vallin
Il contesto
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4544
787
33,6
Laser Robotica E-Commcercee Web
Stampanti 3De 3D Scanning
15,0 17,9 12,5
Media32,3
Sistema Casa
Media8,0
Media8,9
Media8,3
30,8 3,9 6,6 7,1
51,4 41,1 7,2 7,7
Sistema Moda
Sistema Orafo
“Sono esempi che raccontano una manifattura in grado di valorizzare un patrimonio consistente di cultura materiale attraverso la sua ibridazione con tecnologie sempre più accessibili. Parlano di un nuovo rapporto con la domanda, fatto di interazione e dialogo”.
DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELLA MANIFATTURA DIGITALE NEL TESSUTO PRODUTTIVO
I settori
analizzati
L’obiettivo della ricerca è misurare il grado di penetrazione di alcune
particolari tecnologie della manifattura digitale – nello specifico il
laser, la stampa 3D, la robotica, l’e-commerce e il web – all’in
terno
del tessuto produttivo italiano. L’indagine ha riguardato ben 787
imprese del Made in Italy di consumo attive in particolare in tre settori:
sistema casa, sistema moda, sistema orafo.
L’analisi dei primi dati e dei casi di successo per ciascun settore può già darci una prima serie di elementi per capire quali siano le principali aree di intervento interessate da questo cambiamento.
Digitalizzazione del prodotto: la messa a punto di cataloghi e progetti digitali può aiutare ad affrontare il tema della varietà in maniera sostenibile.
Comunicazione e commercio elettronico: una comunicazione innovativa, soprattutto in rete, è un elemento chiave per posizionarsi sui mercati internazionali.
Rendere intelligenti e connessi gli oggetti della tradizione manifatturiera del Paese: anche piccoli produttori possono riuscire a proporre al mercato strumenti smart grazie a tecnologie pensate per un utilizzo universale.
Le aree interessate
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SISTEM
A C
ASA
Robotica e Laser
3D e Laser
Laser
22,3%
SISTEM
A O
RAFO
SISTEM
A M
ODA
MIX TECNOLOGICO UTILIZZATO
MIX TECNOLOGICO UTILIZZATO
MIX TECNOLOGICO UTILIZZATO
Imprese che utilizzanole tecnologie digitali
rispetto al totale del settore
CORRELAZIONE TRA TECNOLOGIE ADOTTATEE REDDITIVITÀ NEGLI ANNI DELLA CRISI (%)
I CANALI WEB UTILIZZATI CON MAGGIOR FREQUENZA DALLE IMPRESE“SULLA FRONTIERA” DEL DIGITAL MANUFACTURING (%)
CRESCITAVAR% 2007-2014
REDDITIVITÀMEDIA 2007-2014
SITO WEB E-COMMERCECOMPLETOINTERNO
E-COMMERCECOMPLETO
TERZE PARTI
32,2%
15,1%
3,1(Media -1,7)
8,0(Media 4,8)
91,04(Media 81,22)
11,38(Media 5,67)
11,02(Media 12,45)
1,6(Media 0,3)
7,0(Media 4,6)
83,09(Media 77,34)
9,67(Media 9,74)
10,69(Media 7,69)
3,5(Media -0,5)
8,5(Media 5,5)
66,44(Media 57,58)
22,46(Media 9,22)
6,23(Media 7,14)
“Questa nuova artigianalità tecnologicamente all’avanguardia costituisce uno degli aspetti più interessanti del nostro sistema economico e testimonia la possibilità di una declinazione in chiave umanistica delle tecnologie della terza rivoluzione industriale. Un modello da incoraggiare e da promuovere in chiave internazionale”.
I risultati preliminari:Le imprese alle “frontiere tecnologiche”
I primi risultati mostrano come le aziende che si pongono alle “frontiere tecnologiche” nei tre comparti analizzati abbiano registrato performance migliori rispetto alla media.
Analisi qualitative hanno permesso inoltre di individuare, all’interno di ciascuna area, un sottoinsieme di imprese che hanno sviluppato un mix tecnologico ricorrente e
che rappresentano quindi una “frontiera tecnologica” settoriale.
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NPL MEETING 2016
VENICE 16_09_2016
L’appuntamento con l’NPL Meeting è fissato, il principale evento dedicato ai player del settore dei Non-Performing Loans si terrà il 16 settembre 2016e si prospetta nuovamente ricco di novità.
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UNSECURED SECURED SECURED
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#1ASSET
OWNERS
#2ASSET
BUYERS
#3RATING &
NEWCOMERS
#5SYSTEMIC
SOLUTIONS
#4NPL EXCHANGE
PLATFORMS
× J. Brena (Unicredit)× C. Viola (Intesa SanPaolo)× E. Fagioli (MPS)
× G. West (Debtx)× N. Ollard (Tdx)× R. Amin (Aspen)
× A. Penati (Quaestio Capital Sgr.)× R. Nicastro (Four Banks after resolution)
× S. Immordino (REV)× D. Serra (Algebris)
C. Ferraresi (Cattolica) ×M. Margaria (Moody’s) ×
F. Vitiello (Generali) ×A. Pignataro (DBRS) ×
J. Sulger (Anacap) ×M. Jackson (Blackstone) ×
Z. Lewy (Arrow) ×T. Patel (PRA) ×
D. J. Teitelbaum (Cerberus) ×A. Pagano (Kruk, Lindor�) ×
C. de Munter (Hoist Finance) ×
Si tratta già della quinta edizione, e ancora una volta sono gli spazi dell’Auditorium del Terminal 103 del Porto di Venezia ad ospitare il meeting più importante in Italia nel settore NPL. Si attendono circa 500 persone, le quali hanno un’occasione unica: approfondire il focus dell’anno per il mercato NPL italiano, “Fill the Gap”, oltre a numerose occasioni di networking con ospiti internazionali.
Proprio questo il titolo della quinta edizione della convention, il cui obiettivo è identificare gli elementi chiave – velocità, trasparenza, execution – che possono colmare la distanza tra il mercato NPL italiano e quello di altri paesi europei, con un occhio anche all’esperienza statunitense.
L’agenda dell’edizione 2016 prevede ben cinque tavole rotonde, durante le quali si alternerannotra gli altri:
Le opportunità di networking e gli speaker internazionali contraddistinguono un evento che, dal 2012 ad oggi, è cresciuto sempre di più in termini di numeri e valore dei contenuti tramessi.
I NUMERIDELL’EDIZIONE 2015
Partecipanti datutto il mondo400 23 Speaker
internazionali
14 2Areenetworking
Panel didiscussione
2 Special guests del calibro di Simone Moro, alpinista di fama mondiale, e Richard Portes, della London Business School
IL MAGAZINE DI
MOLTO PIÙ CHE FORTI. SOLIDI.
www.bancaifis.it
Il Gruppo Banca IFIS è, in Italia, l’unico gruppo bancario indipendentespecializzato nella filiera del credito commerciale, del credito di difficile esigibilità e del credito fiscale. L’Area NPL di Banca IFIS raggruppa tutte le attività del businessrelativo ai Non Performing Loans unsecured nel mercato domestico del credito al consumo.
Banca IFIS – leader nel mercato italiano dei NPL – acquista, gestisce e risolve posizioni debitorie di famiglie italiane. Grazie all’abbondante liquidità e alla solidità patrimoniale che la contraddistinguono, Banca IFIS offre soluzioni sostenibili e dilazionate nel tempo.
L’Area NPL, con sede a Firenze, gestisce un portafoglio di oltre 900.000 posizioni in tutta Italia.
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Tutte le informazioni sull’evento,
l’agenda della giornata e gli speaker presenti
sono disponibili al sito www.nplmeeting.it
Aggiornamenti in tempo reale su Twitter
con #NPLmeetinge i social network di Banca IFIS.
La partecipazione all’NPL Meeting è su invito
ed è riservata a originators, buyers e investors.
Per informazioni
www.nplmeeting.it
Novità dell’edizione 2016 dell’NPL Meeting sarà
l’NPL Equity Meeting, evento collaterale che
andrà a costituire un’importante occasione di
condivisione e confronto per società e fondi
di investimento. L’incontro, organizzato da
Banca IFIS e Mediobanca, si svolgerà giovedì
15 settembre nella splendida cornice di Villa
Contarini Nenzi a Dosson di Casier a Treviso.
Evento su invito.
IL MAGAZINE DI
05554
IL MAGAZINE DI
DIGITAL FACTORY
La Digital Factory è la nuova unità
organizzativa di Banca IFIS, nata
alla fine del 2015, alla quale è stato
affidato l’obiettivo di contribuire
alla razionalizzazione dei processi
aziendali che coinvolgono sia
direttamente sia indirettamente
i clienti della Banca, mediante la
digitalizzazione degli stessi e la
conseguente dematerializzazione dei
relativi documenti cartacei.
Una massiccia riduzione della
produzione di documenti cartacei,
consentendo il più possibile l’adozione
di documentazione digitale, questa
è la “Paperless Factory”, la
principale area operativa della Digital
Factory. L’obiettivo è appunto snellire
l’operatività della Banca attraverso
l’individuazione di soluzioni per la
conversione al digitale della
documentazione prodotta.
La Digital Factory collabora
quotidianamente con le varie Unità
Organizzative coinvolte nei processi
oggetto di analisi e con l’area ICT
(Information and Communication
Technologies) per ciò che riguarda
l’implementazione delle soluzioni.
Altra area operativa della Digital Factory
è la “Business Intelligence”, dedicata
all’analisi dei dati e alla predisposizione
della reportistica a supporto di tutte le
funzioni aziendali.
BANCA IFIS
SEMPLIFICA IL
TUO BUSINESS
IL MAGAZINE DI
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DIGITALFACTORY
Continua il percorso di digitalizzazionedi Banca IFIS:
l’area Digital Factory
Ecco i principali:
Digitalizzazioneservizi rendimax
Ad aprile 2016 sono state lanciate le nuove carte dipagamento evolute con tecnologia contactless, richiedibili dai clienti rendimax tramite firma digitale. Successivamente questo progetto ha visto un nuovo sviluppo, grazie all’introduzione della firma digitale anche per l’apertura dello stesso conto deposito rendimax. In questo modo, da giugno 2016, il cliente potrà aprire velocemente un nuovo conto deposito rendimax direttamente online, firmando digitalmente la relativa documentazione contrattuale, senza più alcuna necessità di spedire il contratto cartaceo.
Forte della propria attività social e digital, Banca IFIS ha scelto di semplificare e rendere più flessibili una serie di processi che vedono coinvolte le aree della Banca, nonché il rapporto quotidiano con clienti e fornitori. Queste nuove iniziative permetteranno di efficientare e dematerializzare il più possibile la documentazione prodotta, il tutto in un’ottica di ottimizzazione del lavoro e di migliore qualità dei servizi offerti ai vari stakeholders.
A tal fine la Banca ha “inaugurato” la Digital Factory, con il compito di individuare i processi aziendali che possono essere digitalizzati ed eliminare la relativa documentazione cartacea, a favore di una visione paperless dell’operatività bancaria.
Le aree interessate sono molteplici e diversi progetti avviati verranno portati a termine entro l’anno; altri vedranno nuovi sviluppi nel corso del 2017.
DIGITALFACTORY
CRM
CRM
illustrazione: Identity Atlas
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rendimax è il conto deposito online di Banca IFIS dedicato a privati, aziende, curatori fallimentari e a chiunque voglia far fruttare i propri risparmi senza rischi e in base alle proprie esigenze.
Non prevede alcuna spesa di apertura, di chiusura e di gestione e l’imposta di bollo, anche per il 2016, è a carico di Banca IFIS, istituto di credito con indice di solidità tra i più elevati in Italia e un CET 1 del 15,4% al 30 giugno 2016.
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banca ifis impresa
Invio documentazione via PEC e nuovo CRMVerrà lanciato a settembre un progetto che garantirà lo scambio con la clientela della documentazione relativa alle notifiche e ai riconoscimenti tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), superando invii cartacei o via fax. Si tratta di un approccio graduale, da estendere poi ad altri tipi di documenti, che permetterà ancora una volta di eliminare la documentazione cartacea e semplificare, sia lato cliente sia lato Banca, i processi e le comunicazioni. Inoltre, uno dei progetti che vedranno la luce nei primi mesi del 2017 riguarda l’introduzione di SalesForce, il nuovo CRM (piattaforma per il Customer Relationship Management) ad uso del network commerciale di Banca IFIS Impresa.
vocal order call center npl
Altro progetto, rilasciato a luglio 2016, riguarda la gestione digitale, da parte del call center dell’Area NPL di Banca IFIS, dei piani di rientro per i clienti dell’area CrediFamiglia. Il progetto consentirà di dematerializzare il processo di gestione delle proposte di pagamento con i clienti mediante la registrazione delle telefonate. Anche in questo caso, non sarà più richiesto al cliente di spedire la documentazione alla Banca in forma cartacea.
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BANCA IFISNEWS
IL MAGAZINE DI
Sono passati molti anni da quando feci il
mio ingresso in Banca IFIS, all’epoca non
ancora banca ma società di finanziamento
alle imprese. I cambiamenti sono stati
molteplici, le evoluzioni all’ordine,
si potrebbe dire, del giorno, le sfide,
per fortuna, non sono mai mancate e
continuano a caratterizzare le nostre
giornate. É con questo spirito di continua
evoluzione e sperimentazione che
in questo 2016 abbiamo completato un
altro “battesimo” di brand. Non un marchio
qualsiasi: si tratta del core business
storico, quello che ho iniziato a conoscere
nel lontano 1985 nella sede genovese di
I.Fi.S., nato come operatore specializzato
nel finanziamento alla piccola e media
impresa italiana.Con Banca IFIS Impresa torniamo
a stressare le parole che per noi sono
fondamentali: Banca e Impresa. Si
parte dal principio: è necessario che prima
l’impresa cominci a lavorare e a fatturare.
È qui che la Banca entra in gioco, per
affiancare e accompagnare l’impresa
nella crescita e soddisfare le sue diverse
esigenze finanziarie a breve, medio
o lungo termine, secondo le diverse
specializzazioni. È qui che cominciamo a
discutere dell’adeguatezza delle banche,
della loro capacità di dare soluzioni,
della loro tempestività e competitività. E,
sicuramente, c’è molto da fare. Noi abbiamo
la capacità, la disponibilità e l’entusiasmo
per portare credito all’economia reale, a
quell’Italia che produce, che non ha paura di
impegnarsi, faticare e sporcarsi le mani. Così
anche noi: il nostro approccio racconta di un
rapporto con l’impresa che non si limita ad
essere solo finanziario ma è un rapporto che
ha confini ben più ampi, che parte dalle
persone, guarda la loro storia imprenditoriale
e valuta la qualità del loro lavoro. Nel
farlo crediamo che la relazione e la
comunicazione banca/impresa siano
essenziali; e in questo ambito crediamo
anche nell’utilità dei social network, con
i quali cerchiamo di diffondere la nostra
visione, conoscenza ed esperienza,
mettendoci a disposizione sia dei clienti sia
di tutti coloro che desiderano sapere di più
su economia reale, credito e impresa.
Tuttavia, la presenza web da sola non basta:
deve essere sempre accompagnata dalla
presenza fisica, aspetto fondamentale
per Banca IFIS Impresa, che è l’elemento
chiave nell’aggiungere valore al lavoro
nostro e dei nostri clienti.
L’IMPORTANZA DICHIAMARSI “BANCA”
NEL RAPPORTOCON L’IMPRESAAlberto Staccione, Direttore Generale Banca IFIS
BANCA IFISNEWS
IL MAGAZINE DI
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Nel 2016 Banca IFIS ha scelto di dare una svolta all’identità del suo core business, riunendo all’interno di un’unica divisione i servizi dedicati al mondo dell’impresa.
Era forte la necessità di essere più vicini alle PMI italiane, alle aziende italiane che si stanno sviluppando all’estero e alle imprese estere che lavorano con l’Italia.
Nasce così “nuovamente” Banca IFIS Impresa, la nuova Business Unit che convoglia i servizi dedicati al supporto finanziario delle PMI italiane.
BANCA IFIS A SUPPORTO DELL’ECONOMIA REALE: NASCE
L’obiettivo più ampio di Banca IFIS rimane quello di continuare a giocare un ruolo da protagonisti nel contributo all’economia reale, attraverso il supporto finanziario alle PMI – vero motore dell’Italia – e alle diverse iniziative legate al mondo del Made in Italy e dell’innovazione sviluppate negli ultimi mesi.
E quindi Banca IFIS Impresa ha lo scopo di dare credito a tutte le imprese italiane, sia a quelle che operano in Italia sia a quelle che esportano all’estero, attraverso strumenti quali il factoring, l’export factoring e il factoring pro-soluto.
Sono già attivi tutti i canali di comunicazione della divisione, con ulteriori sviluppi nel prossimo futuro: il sito www.bancaifisimpresa.it e la newsletter di Banca IFIS Impresa, con news sempre aggiornate dal mondo delle imprese e dell’accesso al credito; il contact center, contattabile con numero verde tramite Skype e WhatsApp e tutti i presidi social (Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn) ora a marchio Banca IFIS Impresa.
BANCA IFISIMPRESA
BANCA IFIS IMPRESA
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Alla scoperta degli artigiani digitali
DO YOUCRAFT?
Una location d’eccezione per un evento dedicato alla fusione tra tradizione e nuove tecnologie. Quale posto migliore dell’ex fabbrica dell’industria ferroviaria, ora adibita a spazio polifunzionale e centro culturale. Senza dimenticare che si tratta di una meravigliosa testimonianza di architettura industriale di fine ‘800, la Fabbrica del Vapore è stata scelta proprio per ospitare la XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano. Farà da contenitore, fino al 12 settembre 2016, a New Craft, la mostra a cura di Stefano Micelli di cui Banca IFIS è exhibition partner, dedicata alla teatralizzazione tecnologica del Made in Italy di assoluto livello.
#Chi ?I protagonisti dell’evento sono i nuovi artigiani futuri digitali. Tre coach, cinque specialists e tutto il team che dallo scorso ottobre ha lavorato al progetto Botteghe Digitali e alla partnership con la XXI Triennale di Milano.
Inoltre, come special guests, blogger, giornalisti e influencer provenienti dal mondo del marketing e dell’innovazione. Ma non solo, infatti professionisti dei settori moda, design, “crafting” e lifestyle, hanno contribuito a rendere significativa la giornata e a trasmetterne i contenuti attraverso blog, siti e canali social.
#Dove ?
DO YOU CRAFT?
Milano, capitale italiana del design, della moda e dell’innovazione, il 3 maggio 2016 ha ospitato “Do You Craft?”, una giornata interamente dedicata al nuovo artigianato digitale e alle sue molteplici forme. Il programma, riconfermato e rinnovato nel 2016 da Banca IFIS, ha presentato i progetti con cui, nel corso dell’anno, l’istituto di credito ha scelto di rinnovare l’impegno di supportare l’economia reale italiana.
È così che, il team di Banca IFIS, ha condiviso ragioni e obiettivi dietro alla scelta di dar vita a due iniziative tanto singolari quanto rilevanti: Botteghe Digitali e la partnership con la XXI Triennale di Milano.Ecco com’è andata.
La Fabbrica del Vapore, contenitore d’eccezione per la mostra New Craft, all’interno della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano
#Perché ?Qual è il motivo che spinge una banca a sostenere dei progetti legati alla promozione del Made in Italy e dell’artigianato? È questa la domanda - lanciata da Giorgio Soffiato, CEO di Marketing Arena e uno degli ideatori di Botteghe Digitali.
Giorgio Soffiato presenta Botteghe Digitali
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I NUMERI
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Da sinistra: Mara Di Giorgio, Alberto Staccione, Giovanni Bossie Stefano Micelli
“Il credito alle famiglie e le imprese che rappresentano è la chiave per il futuro.”@GiovanniBossi di @BancaIFIS #NewCraft
Gaia Segattini@GaiaSegattini
Perché @BancaIFIS decide di sostenere le #botteghedigitali? Perché le #personas restano sulla carta, mentre le persone creano #valore.
Barbara Bonaventura – coach Botteghe Digitali@Barbara_Mentis
Numeri, ma senza dimenticarci dei sogni. #botteghedigitali
Francesco Favaro – Marketers Club@FrancescoFavaro
Sta al talento dare senso alle tecnologie. #NewCraft #botteghedigitali
This MARKETERs Life@ThisMLife
Lo scopo di #botteghedigitali non é solo narrativo ma concreto e di sviluppo. #NewCraft
Gaia Segattini – Vendetta Uncinetta@GaiaSegattini
“#NewCraft parla al presente utilizzando una lingua cosmopolita.” @stefanomicelli @BancaIFIS #botteghedigitali #21triennale
Berto Salotti@BertoSalotti
Comunicare la propria unicità stando a passo coi tempi, ma senza perdere la propria identità artigianale. #BottegheDigitali @FrancescoFavaro
Giuliasim@GiuliaGiulin
E cmq @BancaIFIS è bello vedere come una realtà così lontana- la ‘banca’ -sia cosi vicina ai mondi. #blogger e #makers #NewCraft
Elisabetta Rizzato - ITALIANBARK@italianbark
Sempre al sostegno dell’imprenditoria del territorio @BancaIFIS rinnova l’impegno con #botteghedigitali. #NewCraft
MondoPMI@MondoPMI
Cambia la domanda, si evolvono i mezzi, siri-disegna l’offerta: l’artigianato vuoleun nuovo #management.@BancaIFIS #botteghedigitali
storiedichi@storiedichi
#botteghedigitali
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Banca IFIS è da sempre la banca delle piccole imprese e il suo obiettivo è quello di ristabilire un rapporto di fiducia con queste realtà, fibra del nostro tessuto imprenditoriale, creando relazioni di valore con persone reali. Questi i concetti espressi dall’AD Giovanni Bossi, che è intervenuto a sostegno della mission della Banca: offrire sostegno concreto alle imprese e alle famiglie italiane.
Secondo Bossi le banche devono essere soggetto attivo, tramite il credito alle aziende, nell’apportare un reale cambiamento. Chi non lo fa resta fermo, e sta già pagando le conseguenze della propria inattività.
Botteghe DigitaliGli artigiani verso la digital transformationDurante lo svolgimento della giornata, i tre co-creatori di Botteghe Digitali – Giorgio Soffiato, Mara Di Giorgio e Stefano Micelli – hanno illustrato i vari step attraverso i quali si svolge il format, partito a ottobre 2015 con la raccolta delle candidature – oltre 150 quelle pervenute - si concluderà con la presentazione dei risultati proprio all’edizione 2016 dell’evento internazionale dedicato ai makers.
Non potevano mancare i veri protagonisti: gli artigiani, che introdotti dai rispettivi coach - Barbara Bonaventura, Laura Bortoloni e Nicola Zago – hanno raccontato sfide e traguardi che vivono ogni giorno da quando sono entrati a far parte del progetto.
DO YOU CRAFT?
“La partnership con New Craft vuole essere la concreta testimonianza di un sostegno alle eccellenze italiane in un periodo di importanti trasformazioni tecnologiche”. Giovanni Bossi, AD di Banca IFIS
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DO YOU CRAFT?
Alcune foto dei protagonisti di “Do You Craft?”, tenutasi il 3 maggio 2016 alla Fabbrica del Vapore
Quello dei coach è stato un compito tutt’altro che semplice: infatti, insieme ai loro artigiani, hanno “adottato” anche le loro storie, fatte di sogni, passioni e di scelte non sempre facili, mettendosi nei loro panni. Questa è stata inoltre l’occasione per conoscere gli specialists, i cinque professionisti – web communication, digitalizzazione dei processi, business plan, finanza e contabilità le principali aree di intervento - scelti per supportare in maniera concreta gli artigiani nel loro percorso verso la digital transformation.
A concludere la prima parte della giornata è stato l’intervento di Alberto Staccione, Direttore Generale di Banca IFIS, che ha rinnovato l’impegno della Banca nel soddisfare una necessità sempre più urgente: l’importanza di far incontrare un “saper fare” artigiano profondamente italiano, con la necessità di un cambiamento in termini di processi. Il risultato? Tecnologia e cultura d’impresa al servizio della manifattura.
Alla scoperta dell’artigianato del futuroMa il piatto forte è stato servito nella seconda parte della giornata, qui influencer e artigiani hanno potuto vedere come la manifattura 4.0 sia già realtà.
È stato Stefano Micelli ad accompagnarli lungo un percorso interattivo all’interno di New Craft. Il cammino, fatto di esempi concreti di nuovo artigianato, si è concluso con un’esperienza pratica di stampa digitale grazie alla collaborazione di Lino’s&Co., la storica tipografia veronese trasformata in laboratorio e co-working space, che rappresenta anche la “puntata zero” di Botteghe Digitali.
È chiaro come con ”Do You Craft?“ Banca IFIS abbia voluto lanciare un messaggio: l’importanza di ottimizzare il know how artigiano d’eccellenza, il vero valore aggiunto del nostro Paese, attraverso strumenti e processi nuovi.
Blogger ed Influencer interventuti in occasione di “Do You Craft?”
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II. D.D.
II. D.D.
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IVAALTRIATTIVI
AZIENDEPROCEDURE
CONCORSUALI
FAST FINANCE
BANCA IFIS,SEMPREPIÙ DIGITALBanca IFIS implementa la sua presenza sul web e a giugno 2016 ha lanciato un nuovo portale. Già presente online con i siti dedicati ai brand Banca IFIS Impresa, CrediFamiglia, IFIS Finance e la divisione Banca IFIS Pharma con la Business Unit Farmacie, è ora online anche la nuova vetrina dedicata a Fast Finance, la divisione del Gruppo specializzata nell’acquisto di crediti fiscali da Procedure Concorsuali.
Ma come funziona? All’interno del sito web l’utente può godere di una navigazione semplice e immediata, grazie a sezioni indirizzate ai diversi interlocutori dell’area, alle news, alle FAQ e ai convegni sponsorizzati da Fast Finance. La grafica rispecchia la corporate identity dell’area, coordinata con le immagini e le infografiche utilizzate per rappresentare le altre BU del gruppo.
La nascita del nuovo portale Fast Finance è parte di un progetto di più ampio respiro: la digitalizzazione di Banca IFIS. L’iniziativa è volta a migliorare la comunicazione con i suoi interlocutori e a rendere autonoma ogni singola Business Unit del gruppo. Il fine ultimo di questo processo? Poter dare ai propri clienti informazioni utili in tempo reale.
Quindi, in quest’ottica, nei prossimi mesi vedrà la luce anche il nuovo sito di Banca IFIS Area NPL, l’area della banca dedicata all’acquisto e alla gestione di crediti di difficile esigibilità. Inoltre, il 1° gennaio 2017 sarà il momento del lancio del nuovo sito di Banca IFIS: un passo importante, per raccontare la nuova identità della Banca.
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PROSSIME NOVITÀIl team rendimax sta già lavorando a nuove soluzioni, sempre in linea con gli sviluppi digitali del mercato, che verranno lanciate a partire da giugno 2016. Tra le ultimissime novità, presto anche lo stesso conto deposito potrà essere aperto utilizzando la firma digitale: non ci sarà più la necessità di inviare il contratto in forma cartacea. Inoltre anche la mobile app rendimax vedrà un restyling grafico e una semplificazione della navigazione.
RENDIMAX
RENDIMAXSI RIFÀ IL LOOK
rendimax è sempre più digitale: sono diverse le novità per i risparmiatori, ovviamente oltre ad un sito tutto nuovo, graficamente impattante e semplice da navigare. Ecco quali cambiamenti ha offerto rendimax ai suoi clienti nei primi mesi del 2016.
MARZO 2016Nuovo sito rendimax. Un portale completamente rinnovato: grafica impattante, nuovi colori e forme geometriche che testimoniano il percorso di evoluzione del conto deposito online di Banca IFIS, che da quest’anno si fa più smart. Anche nella navigazione del portale stesso, ora decisamente più semplice e immediata. Si trovano facilmente tutte le informazioni su come aprire rendimax, sul perché scegliere il conto deposito online di Banca IFIS e sulle diverse soluzioni a disposizione dei risparmiatori.
APRILE 2016Arrivano le carte di pagamento evolute. Ad aprile 2016 Banca IFIS ha lanciato le nuove carte di pagamento evolute rendimax e contomax, dotate di tecnologia contactless, ormai sempre più diffusa, e richiedibili (nel caso del conto deposito) dal sito, tramite la firma digitale.
MAGGIO 2016È attiva la chat rendimax. Anche il servizio clienti diventa digital e lancia uno strumento di assistenza real time dedicato ai clienti: è la nuova chat rendimax, disponibile al sito www.rendimax.it, per rispondere velocemente a tutte le esigenze dei clienti.
rendimax è vicino a clienti e risparmiatori anche con iniziative informative sui temi del risparmio: con “Il glossario del risparmio” il team rendimax propone ogni giorno, sul sito e sui canali social, un nuovo termine legato a queste tematiche, mentre il blog SalvaRisparmio ospita ogni settimana utili articoli e approfondimenti.
Negli ultimi mesi rendimax ha riservato ai suoi clienti numerose altre iniziative. Tra tutte, la promozione legata allo sport e al tempo libero che dà la possibilità (a chiunque sia cliente al 31 marzo 2016 e attivi un vincolo a 3, 4 o 5 anni con importo pari o superiore a 5.000 €) di ricevere subito un cofanetto Smartbox.
BANCA
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DIAMO CREDITO ALLA TUA FARMACIA.
Banca IFIS Pharma propone, tramite la propria Business Unit Farmacie, un sostegno finanziario competente e specializzato ai titolari di farmacia, grazie alla solida esperienza maturata nel mondo dell’erogazione del credito, da oggi anche per le farmacie. Il pacchetto delle soluzioni è completo ed affidabile per risolvere le attuali problematiche che la farmacia vive. È un concreto supporto finanziario di breve e medio termine, soprattutto finalizzato a eliminare i debiti di fornitura.
pharma.bancaifi s.it | farmacie@bancaifi s.it
Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionali: per le condizioni economiche e contrattuali consultare il Foglio Informativo all’indirizzo: www.bancaifi s.it/Trasparenza o presso le fi liali della Banca www.bancaifi s.it/Gruppo/Dove-siamo
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IL FACTORING:UN SUPPORTOCONCRETO ALLEAZIENDE DEL PHARMA
In alcuni casi gli enti della Pubblica Amministrazione, come ad esempio il Servizio Sanitario Nazionale, possono riscontrare delle difficoltà nel saldare i debiti con i propri fornitori. Per le imprese che collaborano con ASL e Aziende Ospedaliere i tempi di attesa per il saldo di beni e servizi spesso si dilungano ben oltre il termine previsto per il pagamento.
Questo Banca IFIS lo sa bene, e così come Banca IFIS Impresa offre supporto concreto alle piccole e medie imprese italiane, Banca IFIS Pharma è l’area di Banca IFIS che, sempre attraverso lo strumento del factoring, permette alle aziende che collaborano con il SSN di ottenere sostegno finanziario a fronte di crediti non ancora riscossi.
Come funziona il factoring per i grandi fornitori del SSN e quali vantaggi offre?
I grandi fornitori operanti all’interno del settore farmaceutico-sanitario che vantano crediti nei confronti delle ASL possono decidere di cederli alla banca, ricevendo così un finanziamento che prevede l’anticipo dell’importo ceduto. I vantaggi sono chiari e tangibili, infatti oltre a tutelarsi dal rischio di pagamenti posticipati o di insolvenza da parte delle ASL, tramite il factoring queste aziende hanno la possibilità di ottenere liquidità in tempi brevi e pianificare al meglio gli investimenti futuri.
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Il 2015 ha segnato un momento rilevante per Banca IFIS, infatti adesso la divisione Banca IFIS Pharma è attiva anche nel mercato farmaceutico grazie alla Business Unit Farmacie, lanciata a giugno dello scorso anno.
È per questo che nei mesi scorsi il team della BU ha partecipato a due importanti fiere di settore, Pharmexpo e Cosmofarma. A Pharmexpo, che si è tenuta presso la Mostra D’Oltremare di Napoli, erano presenti più di 2.000 medici e 10.000 farmacisti accreditati.
Mentre Cosmofarma, che rappresenta l’evento leader per il mondo della farmacia a livello europeo, si tiene ogni anno a Bologna, negli spazi di BolognaFiere. L’edizione 2016, tenutasi dal 15 al 17 aprile, ha registrato oltre 30.000 presenze, 1.059 brand coinvolti e 381 aziende espositrici provenienti da 20 paesi.
La BU Farmacie era presente a Cosmofarma 2016 con uno stand dedicato: anche il Direttore Generale di Banca IFIS Alberto Staccione era presente a questa importante fiera di settore.
PHARMEXPO 2015 E COSMOFARMA 2016:BANCA IFISPRESENTE!
BUSINESS UNIT FARMACIE
La BU Farmacie ha sede a
Milano, in via Guido d’Arezzo 8.
Tel +39 02 48004105Fax +39 02 [email protected]
Il team Farmacie di Banca IFIS Pharma, con il Direttore Generale Alberto Staccione al Cosmofarma 2016
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#IFISpeople è l’iniziativa social che racconta chi sono le persone che lavorano in Banca IFIS che, per coinvolgere i suoi collaboratori, ha lanciato un nuovo contest.
Dal 1° al 30 giugno 2016 i dipendenti sono stati invitati a inviare un selfie, proprio o di gruppo, che li ritraesse in momenti di teambuilding e formazione, anche al di fuori dell’ufficio. Il contest è stato lanciato tramite la intranet aziendale IFIS4YOU, così tutte le foto ricevute sono state condivise con l’hashtag #IFISpeople sui profili social della Banca. La chiusura delle votazioni era fissata il 30 giugno: i selfie che hanno ottenuto più like su Instagram e Facebook si sono aggiudicati il podio.
#IFISPEOPLE:IL SOCIAL TEAMBUILDING
#IFISPEOPLE
Le foto che si sono aggiudicate il contest #IFISpeople
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LAVORARE IN BANCA
Banca IFIS è sempre alla ricerca di nuovi talenti da inserire all’interno del proprio organico, e per farlo adeguatamente ha deciso di rivoluzionare il concetto di “Lavorare in Banca”, raccontando ogni giorno come si svolge la vita lavorativa al suo interno.
Come? Facile, iniziando proprio dalla fase del recruiting, e quindi con un sito creato ad hoc e percorsi di formazione mirati (tra i quali il progetto Onboarding, destinato ai neoassunti) con i quali segue candidati e nuovi collaboratori nel loro inserimento fin dal primo giorno.
COSASIGNIFICA OGGI
“LAVORAREIN BANCA”?
Ad aprile la Banca è stata ospite dell’Università Ca’Foscari in occasione del Finance Day. La giornata è organizzata dall’ateneo veneziano all’interno del Polo di Economia, per facilitare l’incontro di studenti e neolaureati con i principali istituti e aziende del mercato finanziario.
A maggio è stato invece il turno di Università Aperta: Banca IFIS ha presentato le sue attività e le posizioni aperte agli studenti dell’Università di Padova presso gli antichi cortili di Palazzo del Bo.
Il portale www.lavorareinbanca.it è nato proprio per mostrare, a chi vuole entrare a far parte del team, che lavorare per Banca IFIS non è il comune “Lavorare in Banca”. Si tratta infatti di un vero e proprio canale diretto di recruiting, attraverso il quale ci si può candidare alle offertedi lavoro disponibili.
Qui sono riunite tutte le posizioni aperte, le informazioni sul processo di selezione e le testimonianze di chi è già entrato a far parte della squadra di Banca IFIS, tutto caratterizzato dalla massima trasparenza.
Proprio in questi mesi “Lavorare in Banca” sta subendo un restyling grafico che permetterà ai candidati di accedere in maniera più semplice e veloce alle informazioni e alle posizioni attualmente aperte.
Ma non finisce qui, infatti, anche per il 2016, l’area Risorse Umane ha partecipato attivamente ad alcuni dei principali eventi dedicati al recruiting organizzati dagli atenei veneti.
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NPL#1
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L’Area NPL di Banca IFIS continua a crescere anche nel 2016: sono diversi in questi mesi gli incontri dedicati alle diverse reti che ne fanno parte. Oltre ai consueti incontri annuali previsti per ciascuna delle tre reti, a febbraio 2016 ha avuto luogo la prima edizione di Noi Per La rete, l’importante evento dedicato a tutti i collaboratori dell’area NPL.
A giugno 2016 si è tenuta la Legal Factory, l’evento dedicato agli studi legali che collaborano con la Banca nel recupero delle pratiche giudiziali.
AREA NPL:SCENDE IN CAMPOL’11 TITOLARE
AREA NPL
Noi Per La rete è stata una convention di fondamentale importanza, ha infatti riunito per la prima volta, lo scorso 19 febbraio a Treviso, le tre reti dell’Area NPL. Un’occasione notevole per l’incontro e la condivisione tra le reti, la quale ha dato l’opportunità ai diversi collaboratori della Banca di conoscere da vicino le persone che lavorano all’interno dell’area.
Lo special guest della giornata è stato Enrico Bertolino, attore e comico italiano proveniente egli stesso dal mondo bancario che, in veste di moderatore della mattinata, è riuscito a raccontare, attraverso la metafora della squadra calcistica, la nascita e lo sviluppo dell’Area NPL e dei suoi “giocatori”. I capi servizio, capitanati dal responsabile dell’Area NPL Andrea Clamer e insieme “all’allenatore” – l’Amministratore Delegato Giovanni Bossi – sono stati in grado di mettersi in gioco in prima persona e descrivere – con ironia ma sempre centrati sull’obiettivo – il proprio ruolo e quello dei propri team all’interno della Business Unit.
Nel corso della mattinata è intervenuto anche un ospite d’eccezione: Dan Peterson. L’allenatore di pallacanestro, giornalista e cronista sportivo statunitense, famoso per aver allenato con successo diverse squadre italiane, è riuscito a trasmettere i valori chiave del mondo dello sport come lo spirito di squadra, l’importanza di una comunicazione efficace e la velocità di execution, tutti elementi chiave in una realtà dinamica e in continua evoluzione come Banca IFIS. E non è tutto, nei prossimi mesi infatti si incontreranno anche i consulenti del credito dell’area CrediFamiglia e le società di recupero.
Dall’alto verso il basso:Alberto Staccione, DG di Banca IFIS e Dan Peterson
Giovanni Bossi, AD di Banca IFIS, presenta il progetto Noi Per La rete
Da sinistra:Andrea Clamer,
Mara Di Giorgio, Giovanni Bossi ed
Enrico Bertolino
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CREDIFAMIGLIA
Sono diverse le novità sviluppate tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 anche per CrediFamiglia, la Business Unit di Banca IFIS che offre consulenza a privati e famiglie nella risoluzione dei propri debiti nei confronti della Banca.
CREDIFAMIGLIA:COSA C’È DI NUOVO?
Nuovo sito CrediFamiglia È stato lanciato ad ottobre 2015 il nuovo sito web www.credifamiglia.it, rivoluzionato sia nella veste grafica che nella modalità di navigazione. Nuovi colori – il verde affianca ora il tradizionale arancione – e una home page organizzata in maniera chiara e immediata, che permette ai professionisti dell’area di dialogare in maniera più semplice con i loro molteplici interlocutori.
Il Club ÈliteSempre nel 2015 è nato il Club Èlite, un programma dedicato alle società di recupero che collaborano con CrediFamiglia e che raggiungono le migliori performance mensili. Il Club, che prevede una revisione trimestrale dei risultati ottenuti, si divide in tre categorie: Ready to grow, Future Stars ed Èlite. Tra i criteri di valutazione presi in considerazione, sia quantitativi che qualitativi, sono messi in risalto aspetti come trasparenza, eticità, dialogo con i clienti e il rispetto delle tempistiche.
CrediFamiglia In Rete #7Di pari passo continua la pubblicazione di CrediFamiglia In Rete, la newsletter con tutte le novità dell’area. L’edizione numero 7, uscita a gennaio 2016 e disponibile in formato pdf sul sito nella sezione Stampa, riporta gli editoriali scritti dai responsabili delle tre reti e racconta lo svolgimento dei principali eventi del 2015.
Nuove assunzioni agentiCrediFamiglia, sempre alla ricerca di nuovi talenti, continua la ricerca di consulenti del credito da inserire all’interno della sua rete, che al momento conta già oltre 100 risorse. In particolare, la ricerca è aperta sia ad agenti iscritti all’OAM (l’Organismo degli Agenti in Attività Finanziaria) sia a candidati senza esperienza, al quale viene offerto un percorso di formazione specifico tramite la CrediFamiglia School. Maggiori dettagli su come inviare la propria candidatura a Consulente del Credito si trovano sul sito: www.lavorareinbanca.it
IFISMAGAZINE(english version)
READ
06ENGLISH VERSION
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EDITORIAL
On July 28 we signed an agreement for the acquisition of GE Capital Interbanca from GE Capital, a multinational company based in the United States and with a strong presence in Italy. The divestment of this company follows a decision taken by General Electric in 2015 to dispose of all its financing and credit intermediation activities, including those in Europe and in particular all the activities of the GE Capital Interbanca Group in Italy.
Partly as a result of this acquisition, Italy is witnessing the development of a financial institution that will be able to support an healthy economy with increased strength and determination, while it also continues to grow itself. The new Banca IFIS Group will be strengthened by this acquisition. We will be able to serve enterprises better by integrating our traditional core activity - financial support for SME working capital - with development opportunities in the Interbanca Group’s leasing and medium-term financing activities.
An importantstep forward.
Not our final
destination.
The present year, 2016, is marked by an important event for Banca IFIS.A truly historic milestone: one of those you remember for your entire life - both because of the massive amount of work involved and the awareness of having successfully completed the task in hand.
Together, we will have more customers, more products to offer, more operational capacity and more ways of achieving our goals. We will have access to new opportunities regarding specialty-finance as well as management of deteriorated corporate assets.
Convinced as we are that only a bank that is capable of benefitting the economy in which it operates while making an honest profit at the same time has the dignity to be able to look forward and plan its future.
For my part, I would like to thank all those who have helped Banca IFIS to become what it is today. We have reached this point, becoming the counterpart of one of the largest industrial groups in the world, thanks to great teamwork and synergy. And by continuing to evolve while maintaining the same passionate enthusiasm and commitment to our work. And, I assure you, we will go on evolving forever. But our commitment and enthusiasm will remain the same and are destined to leave a permanent mark on the pages of our history. Together, we can reach heights that would otherwise be unimaginable. Together, never alone.
I close with the strong personal conviction that the deal we have made is both positive and pivotal, and represents an important step on our journey.
An important step forward.Not our final destination.
Giovanni Bossi, CEO of Banca IFIS
Giovanni Bossi,CEO of Banca IFIS
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IL MAGAZINE DI
ENGLISH VERSION
What is it that persuades a bank to support in
itiatives in favour of Italian manufacturing and
craft industries? This is the provocative question that accompanied the “Do You Craft?”
event, held in Milan on May 3, where projects were presented to journalists and influencers.
A provocation to which the CEO Giovanni Bossi responded several times in the course
of the day: small and medium enterprises, together with craft activities that have a long
tradition behind them, are the driving force and beating heart of our economy.
The decision to finance Italian SMEs was a conscious, well pondered one, because it means
lending to businesses that constitute the backbone of our country and to their fa
milies;
those who don’t do this risk by standing still.
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(and of
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who
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“Supporting the real economy of our country means first and
foremost supporting the SMEs and households that represent
its lively heartland. For this reason, Banca IFIS has chosen
to become a partner of the Triennale di Milano. A partnership
that aims to provide tangible proof of its support for Italian
excellence in a period of major technological change”.
Giovanni Bossi, CEO of Banca IFIS
“With this conviction, Banca IFIS has decided to support actively
this project, in the hope that it may become a paradigm for
relaunching a world – that of craftsmanship - which with the aid
of modern financial tools can find fresh impetus. Banca IFIS aims
to establish itself as the partner of Italian craft businesses, in line
with its new philosophy as a bank, i.e. as the direct interlocutor of
the many excellent craft industries that typify our country”.
Giovanni Bossi, CEO of Banca IFIS
After spending more than 30 years in providing small and
medium-sized enterprises
with concrete support, Banca IFIS has chosen to renew
its commitment through its
partnership with the XXI International Exhibition of the Triennale di Milano,
entitled “Design After Design”.
For the current year 2016,
Banca IFIS is in fact the
exhibition partner of New Craft, an exhibition curated
by Stefano Micelli and
dedicated to the new digital
craftsmanship in all its various
forms, open until September 12
at the Fabbrica del Vapore in Milan.
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The date for the NPL Meeting has been set: the main event for players operating in the non-performing loans sector will be held on September 16, 2016, and once again promises to be full of novelties.
NPL MEETING 2016
VENICE 16_09_2016
UNSECURED SECURED SECURED
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THE NUMBERS FORTHE 2015 EDITION
Participants from all over the world400 23 International
speakers
14 2Networking areas
Discussionpanels
2Special guests such as Simone Moro, world famous mountaineer, and Richard Portes, Professor at the London Business School
ENGLISH VERSION
#1ASSET
OWNERS
#2ASSET
BUYERS
#3RATING &
NEWCOMERS
#5SYSTEMIC
SOLUTIONS
#4NPL EXCHANGE
PLATFORMS
× J. Brena (Unicredit)× C. Viola (Intesa SanPaolo)× E. Fagioli (MPS)
× G. West (Debtx)× N. Ollard (Tdx)× R. Amin (Aspen)
× A. Penati (Quaestio Capital Sgr.)× R. Nicastro (Four Banks after resolution)
× S. Immordino (REV)× D. Serra (Algebris)
C. Ferraresi (Cattolica) ×M. Margaria (Moody’s) ×
F. Vitiello (Generali) ×A. Pignataro (DBRS) ×
J. Sulger (Anacap) ×M. Jackson (Blackstone) ×
Z. Lewy (Arrow) ×T. Patel (PRA) ×
D. J. Teitelbaum (Cerberus) ×A. Pagano (Kruk, Lindor�) ×
C. de Munter (Hoist Finance) ×
All the event information,the agenda and speakers list are
available on the websitewww.nplmeeting.it
Get all the updates live on Twitter and on Banca IFIS’s social networks
through the hashtag
#NPLmeeting.
Participation in the NPL Meetingis by invitation only
and is reserved for originators, buyers and investors.
For more information
www.nplmeeting.it
One of the novelties of the NPL Meeting’s 2016
edition will be the NPL Equity Meeting, a side event
that represents an important opportunity of meeting
and discussion for companies and investment funds.
The event, organized by Banca IFIS and Mediobanca,
will take place on Thursday 15th September in the
splendid setting of Villa Contarini Nenzi at Dosson di
Casier, Treviso.
Event by invitation only.
The fifth edition of Italy’s most important meeting in the NPL sector once again will be hosted in the Auditorium in Terminal 103 of the Port of Venice. Around 500 people are expected to attend, who will have a unique opportunity to discuss in depth this year’s focal issue for the Italian NPL market (“Fill the Gap”), as well as having numerous opportunities for networking with international guests.
“Fill the Gap” is the title of this fifth edition of the convention, which aims to identify the key elements - speed, transparency, execution - that could fill the gap between the Italian NPL market and the one of other European countries, with an eye also to the US experience.
The 2016 edition agenda can count on five round-table discussions, with the participation of some of the most active players in the NPL scenario, such as:
Great networking opportunities and international speakers distinguish an event that from 2012 on has grown steadily both in terms of numbers and content value.
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ENGLISH VERSION
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IL MAGAZINE DI
And there is undoubtedly a lot to do. We have the
ability, readiness and enthusiasm to foster lending to
the real economy, to the Italy that produces and is
not afraid of striving, straining and of getting its hands
dirty. The same stands for us: in our relationship
with our customers our approach is not restricted
to financial support but goes much further; it starts
with the people, looks at their business history and
assesses the quality of their work.
We do this because we believe that the relationship
and dialogue between bank and businesses are
of crucial importance; in the same way we believe in
the utility of social networks, through which we try
to share our vision, knowledge and experience,
placing ourselves at the disposal both of customers
and all those who wish to know more about the real
economy and business lending.
However, online presence alone is not enough: it
must always be combined with physical presence,
which is critical for Banca IFIS Impresa. It is the
key element to add value to our workand to the work of our customers.
THE IM
PORTAN
CE OF
BEING A
BANK
IN
THE RE
LATION
SHIP
WITH S
MES
I entered Banca IFIS many years ago,
when it was not yet a bank but just
a corporate finance company. Since
then we have seen many changes,
with new developments practically
a daily occurrence; luckily, there
have always been, and continue to
be, fresh challenges. And it is
in the
same spirit of constant evolution and
experimentation that in 2016 we
completed another brand “baptism”.
Not any brand: we are talking about our
historic core business - the one I started
to learn back in 1985 in the Genoa
headquarters of I.Fi.S., initiated with a
view to financing small and medium
Italian enterprises.
With Banca IFIS Impresa we reiterate
two words that for us are of fundamental
importance: Banca (Bank) and Impresa
(SME). Starting from the principle that,
first and foremost, a company needs to
work and to invoice.
This is where the Bank comes into
play, helping companies to grow by
meeting their short, medium or long
term financial needs, according
to the different specializations. It is
here that we begin to discuss the
adequacy of banks and their ability to
provide solutions, their timeliness and
competitiveness.
Alberto Staccione, General Director of Banca IFIS
DIAMO VALORE AL TUO LAVORO.
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