Le conseguenze della prima rivoluzione industriale
L’industria trasforma la vita economica e sociale
Nel XIX il trionfo dell’ industria provocato dalla
prima rivoluzione
- modifica, con l’organizzazione di fabbrica, il modo di produrre
- tramuta il ruolo degli imprenditori
- comporta la concentrazione della manodopera nelle fabbriche
- determina la nascita della classe operaia
- determina l’aumento della popolazione urbana
- spinge la nascita di nuovi mezzi di trasporto e di comunicazione
- permette l’espansione di attività commerciali e finanziari
- dà impulso allo sviluppo della ricerca scientifica
- Moltiplica le invenzioni tecnologiche
Le premesse della seconda rivoluzione industriale
Inizia la costruzione delle ferrovie
Nel 1840 Europa/Stati Uniti
inizia la costruzione su larga scala di ferrovie
esempi:
- treno
- locomotive con caldaia a vapore
L’Inghilterra è il paese più industrializzato
Nel 1820 l’ Inghilterra
è il paese + industrializzato e la maggior potenza del mondo
La prosperità economica si basa soprattutto:
- sulla produzione di filati e tessuti
- sulle miniere di carbone
- sulle costruzioni meccaniche
Il Belgio si specializza nell’industria ferroviaria
Agli inizi dell’Ottocento il Belgio
paese più industrializzato d’Europa (dopo l’Inghilterra)
Motivi dello sviluppo:
- la posizione geografica (che permette di esportare in Francia, Germania, olanda ecc)
- le grandi risorse minerarie (carbone, ferro, piombo e zinco)
- La lunga tradizione artigiana (che permette di avere manodopera di alta qualità nelle fabbriche)
L’industria francese si sviluppa gradualmente
Francia:
- innovazioni + importanti industria tessile
- industria meccanica (di piccole aziende) nei confini settentrionali con i Pirenei
Altre innovazioni importanti:
- nelle raffinerie di zucchero da barbabietola
- nell’industria chimica, de vetro ecc.
Una forte accelerazione nella Germania occidentale
in Germania
solo dopo l’abolizione delle barriere doganali interne
c’è una decisa accelerazione industriale
L’Italia è un paese industrialmente arretrato
A metà dell’Ottocento l’Italia è un paese con un’economia quasi esclusivamente agricola.
Ad eccezione di alcune piccole iniziative presenti in:
- Piemonte
- Liguria
- Lombardo-Veneto
La seconda rivoluzione industriale
Nasce la «civiltà della luce»
Alla fine dell’ottocento l’industrializzazione raggiunge la maturità
determinata da invenzioni scientifiche e innovazioni tecnologiche.
Scoperte
• Uso dell’elettricità come fonte di luce e calore
• Usa del petrolio come combustibile per il riscaldamento e l’illuminazione
Invenzioni
• La lampadina elettrica (Thomas Edison)
• La dinamo
• Il telegrafo/codice morse (Samuel Morse)
• Il telefono (AntonioMeucci)
• Motore a scoppio (Dailmer e Benz)
• Le prime automobili (1886/1891)
Il telegrafo Il telefono
Si afferma la grande industria chimica
L’industria chimica creazione di nuovi prodotti: - fertilizzanti per l’agricoltura
- prime materie plastiche
- medicinali di grande diffusione
Conseguenza: la nascita di nuovi medicinali
migliora la salute della popolazione (vaccino
contro la rabbia, l’aspirina, l’antibiotica).
In Italia: l’industria muove i primi passi
1872 Milano nasce la Pirelli, industria
della gomma.
Altre nuove industrie sono: la Cirio, la Rossi, la Branca.
1884 Iniziano a produrre le acciaierie Terni.
Nasce poi il triangolo industriale:
Torino - Milano - Genova
I quattro settori trainanti
• L’industria siderurgica:
- entrano in funzione altiforni e carboncoke
- vengono ampliati gli stabilimenti
- vengono fondate nuove imprese
- viene duplicata la produzione, che supera il fabbisogno nazionale
• L’industria meccanica:
- ha uno sviluppo più lento (Fiat)
- la guerra mondiale segna il decollo del settore
• L’industria chimica:
- nasce dal nulla
• L’industria elettrica:
- Abbandona l’uso del vapore e si orienta sugli impianti idroelettrici
- Nascono grandi imprese (Edison)
Conseguenze della seconda rivoluzione
Le colonie nascono in seguito alla necessità delle nazioni di avere una maggiore quantità di materie, da qui le necessità di acquisire nuovi territori in cui reperire tali materie
I domini britannici sono sparsi in tutti i continenti
In Asia:
• Singapore
• Hong Kong
• India
In Africa:
• Egitto
• Kenya
• Nigeria
La Francia controlla il Sud-Est asiatico e l’Africa Equatoriale
In Asia:
• Prorettorato (tutela politica, militare e amministrativa) su:
- Tochino
- Vietnam
In Africa:• Territori centro-
occidentali
La Germania ha possedimenti in Africa e nell’Oceano Pacifica
In Africa:
• Togo
• Camerun
Nell’Oceano Pacifico:• parte della Nuova
Guinea
Anche le nazioni minori hanno territori coloniali
• Il Belgio ottiene il controllo del Congo
• L’Olanda possiede la Guyana, l’Indonesia e parte della Nuova Guinea
• Il Portogallo conquista in Africa l’Angola, il Mozambico e la Guinea portoghese
• La Spagna possiede il Rio De Oro, la Guinea spagnola e la zona de Rif
• L’Italia si assicura L’Eriteria
La condizione operaia e la nascita del socialismo
Nasce la consapevolezza di avere un destino comune
- concentrazione di operai nelleperiferie
- massacranti ritmi di lavoro
- le giornate duravano dalle 12/16 ore
a cui erano sottoposti uomini, donne, bambini
che vivevano in precarietà, senza certezze per il futuro e senza sostegni dallo stato
conseguenza: Pian piano tra i cittadini nacque: la coscienza di classe
= la consapevolezza: - di avere interessi comuni da difendere
- di appartenere alla stessasorte
- di appartenere tutti alla stessa classe sociale:
la classe operaia
Vengono emanate le prime leggi sociali
Il governo inglese emana le prime norme a favore della classe sociale dell’industria:1831 - viene approvata la legge che vietava ai
minori di lavorare di notte nell’industriatessile
- viene vietata l’assunzione di bambinisotto i 9 anni
1844 - viene fissata a 6 ore e mezzo la giornatalavorativa dei bambini e a 12 quella delledonne
Intanto gli operai si accorgono che solo con l’unità e la solidità di classe possono contrastare lo sfruttamento a cui erano soggetti.
conseguenza: danno vita così alle primeorganizzazioni sindacali
organismi creati per: - opporsi ai licenziamenti- denunciare i bassi salari- migliorare le condizioni
sanitarie e abitative
In Francia: nasce il socialismo utopistico
Per le presenza di ingiustizie, povertà ecc.
Alcuni intellettuali delineano una societàdiversa, libera dallo sfruttamento
chiamati poi padri fondatori del socialismo utopistico*
* Socialismo definito utopistico, perché prospetta una idea di società difficilmente realizzabile
Sostenitori di queste idee sono:
- Henry de Saint-Simon
- Charles Fourier
- Pierre Proudhon
In Germania: Marx e Engels
1848 Tensioni e numerosi tentativi rivoluzionari
Marx e Engels pubblicano il ‘‘Manifesto del Partito comunista’’
Dove sono sintetizzati i principi essenziali del comunismo ( = ideologia che vogliono realizzare una società fondata sull’ uguaglianza sociale, economica e giuridica degli uomini)
La vita politica nel secondo Ottocento
Aumenta la partecipazione alla vita politica
1800 Un numero sempre maggiore di popolazione partecipa alla vita pubblica
ciò è dovuto in parte alla nascita di nuovi movimenti e partiti politici
1882 In Italia viene attuata la prima riforma elettorale, che abbassa il limite di voto dai 25 ai 20 anni e concede il diritto di voto anche a chi gode di un reddito medio
Nascono i primi partiti socialisti europei
1875 in Germania nasce il partito socialdemocratico
1892 a Genova viene fondato da Filippo Turati il partito dei lavoratori italiani, poi chiamato partito socialista italiano
in Inghilterra le organizzazioni danno origine a un movimento che si trasforma del Partito Laburista
Papa Leone XIII promulga il ‘‘Rerum Novarum’’
1891 Leone XIII promulga il Rerum Novarum
con il quale rinnova la condanna al socialismo, ma afferma il dovere di garantire agli operai un giusto salario e condizioni di vita dignitose.
Papa Leone XIII
Nascono i movimenti perl’emancipazione femminile
L’industrializzazione e l’espansione dei servizi
conseguenza: nascono nuove opportunità di lavoro anche per il mondo femminile
1865 Inghilterra si sviluppa un movimento per l’emancipazione femminile (chiamate poi suffraggette)
Che si battevano per:- ottenere il diritto al voto
- accesso alle professioni liberali (avvocato, medico…)
- i miglioramento dell’struzionefemminile
Fonti
Testi: E. Bonifazi, F. Chiara; «Civiltà senza frontiere»; volume 3B Ed. Bulgarini 2009
Immagini: biografieonline.it, www.marxists.orgwww.paintingsoncanvas.ne,
pensamientoarte.wordpress.com, archive.forumcommunity.net, it.wikipedia.org, web.tiscalinet.it, www.masciliguria.org, www.galad.it, www.fmboschetto.it, it.wikipedia.org, ilvascellodegliscrittori.forumfree.it,