1
CentroStudiAdEPP
All’internodell’AssociazionedegliEntidiPrevidenzaPrivatièoperativounCentroStudi
chesioccupadieffettuarericercheeapprofondimentisutemistrettamente legatialle
dinamichedelmondoprevidenzialeprivato.
L’attivitàdiricercaèresapossibilegrazieallacontinuacollaborazioneedisponibilitàdei
Presidenti e dei collaboratori dei diversi Centri Studi di tutte la Casse di Previdenza
AdEPP.
Il“IIIRapportosugliInvestimentidegliEntidiPrevidenzaPrivati”èstatopredispostodal
Prof. Filippo Petroni (Responsabile dei dati statistici e ricerche AdEPP), con la
collaborazione della dottoressa Ottavia Trifilò e del dottor Giovanni Murgia, sotto la
supervisionedelProf.FrancescoVerbaro(SeniorAdvisorAdEPP).
CONTATTI:
Prof.FilippoPetroni:[email protected]
Dott.ssaOttaviaTrifilò:[email protected]
2
EntiPrevidenzialiPrivatiCassaAutonomadiAssistenzaIntegrativadeiGiornalistiItaliani–CASAGIT-Presidente:
Dott.DanieleM.Cerrato
CassaForense-CF-Presidente:Avv.NunzioLuciano
Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza Geometri Liberi Professionisti – CIPAG -
Presidente:Geom.DiegoBuono
CassaNazionaledelNotariato–CNN-Presidente:Not.MarioMistretta
CassaNazionalediPrevidenzaafavoredeiRagionieriedeiPeritiCommerciali–CNPR-
Presidente:Rag.LuigiPagliuca
CassaNazionalediPrevidenzaeAssistenzaafavoredeiDottoriCommercialisti–CNPADC
-Presidente:Dott.WalterAnedda
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per Ingegneri ed Architetti Liberi
Professionisti–INARCASSA-Presidente:Arch.GiuseppeSantoro
EnteNazionalediPrevidenzadeiPeritiIndustrialiedeiPeritiIndustrialiLaureati–EPPI
–Presidente:Per.Ind.ValerioBignami
EnteNazionale di Previdenza eAssistenza a favore dei Biologi – ENPAB - Presidente:
Dott.ssaTizianaStallone
Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Veterinari – ENPAV - Presidente: Dott.
GianniMancuso
EnteNazionalediPrevidenzaeAssistenzadellaProfessioneInfermieristica–ENPAPI-
Presidente:Dott.MarioSchiavon
EnteNazionalediPrevidenzaeAssistenzapergliImpiegatidell’Agricoltura–ENPAIA-
Presidente:Dott.GiorgioPiazza
EnteNazionalediPrevidenzaeAssistenzapergliPsicologi–ENPAP-Presidente:Dott.
FeliceTorricelli
Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro – ENPACL -
Presidente:Dott.AlessandroVisparelli
EnteNazionale di Previdenza eAssistenza Pluricategoriale – EPAP - Presidente:Dott.
StefanoPoeta
3
EnteNazionale di Previdenza edAssistenzadeiMedici e degli Odontoiatri – ENPAM -
Presidente:Dott.AlbertoOliveti
FondazioneENASARCO-Presidente:Dott.GianrobertoCosta
Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani – INPGI - Presidente: Dott.ssa
MarinaMacelloni
OperaNazionaleperl’AssistenzaagliOrfanideiSanitariItaliani–ONAOSI-Presidente:
Dott.SerafinoZucchelli
EnteNazionalediPrevidenzaedAssistenzaFarmacisti–ENPAF–Presidente:Dott.Emilio
Croce
4
PREFAZIONE................................................................................................................................................5
INTRODUZIONE..........................................................................................................................................7
1 L’EVOLUZIONEDELPATRIMONIONEGLIULTIMICINQUEANNI..........................................9
1.1. ILPATRIMONIOCOMPLESSIVO................................................................................................................................9
1.2. L’ASSETALLOCATION...........................................................................................................................................11
1.3. EVOLUZIONEDELL’ASSETALLOCATIONDAL2013AL2017....................................................................13
2 GLIINVESTIMENTIINIMMOBILI...............................................................................................16
3 INVESTIMENTIOBBLIGAZIONARI.............................................................................................19
4 INVESTIMENTIINAZIONI............................................................................................................22
5 PASSAGGIODAGESTIONEDIRETTAAGESTIONEINDIRETTAEFONDICOMUNI.........25
6 INVESTIMENTIINITALIA.............................................................................................................28
7 INVESTIMENTIESG........................................................................................................................31
8 LEDISPOSIZIONIINMATERIADITASSAZIONESUGLIINVESTIMENTI............................34
8.1 INVESTIMENTI“QUALIFICATI”............................................................................................................................35
5
Prefazione
L’AdEPP,AssociazionedegliEntidiPrevidenzaPrivati,svolgeormaidaanniunruolodi
centro di elaborazione e analisi dei dati riguardanti le Casse di Previdenza dei liberi
professionisti, con l’obiettivodi fornire informazioni e dati ai soggetti appartenenti al
sistema, nonché alle istituzioni che hanno competenze e responsabilità in materia di
welfare,libereprofessionieinvestimenti.
In quest’ottica, l’Associazione ha deciso di aumentare la propria attività di reporting
predisponendounRapportoannualesugliinvestimentieipatrimonideipropriassociati,
checostituisconounarealtàimportanteperl’economiadelPaeseeunabuonapraticacon
riferimentoalcompitoistituzionaledivalorizzazionedeicontributidegliiscritti.
Leanalisi riportatenelpresente rapporto si focalizzanosull’asset allocationdegliEnti
PrevidenzialiPrivati.
Al 2017 le attività totali a valori di mercato detenute dagli Enti Previdenziali Privati
ammontanoacirca85,3miliardi,conunacrescitapercentualedicirca6,6puntirispetto
all’anno precedente (in valore assoluto l’aumento rispetto al 2016 è di 5,3 miliardi).
Crescitadovutainparteaicontributiversatidagliiscritti,superiorialleprestazioni,edin
partealrendimentosugliinvestimenti.
Non tutte le tipologie di investimento hanno subito un aumento, in particolare,
analizzando nel dettaglio le variazioni delle diverse asset class, emerge come la voce
immobili decresca in maniera molto rilevante. La spiegazione di tale fenomeno va
ritrovataprincipalmentenelfattoche,negliultimianni,moltiEntiPrevidenzialiPrivati
hannoattuatodellepolitichediinvestimentovolteadabbassareleesposizionidirettein
immobiliattraversol’apportoversofondidiinvestimentoalternativi(FIA),conl’obiettivo
dimessa a reddito, qualificazione, e, laddove possibile, di smobilizzo. L’operazione di
venditadegliimmobilirichiedetempipiuttostolunghiperevitareperditedall’immissione
sconsiderata di immobili nel mercato e non può ignorare l’andamento del mercato
immobiliare italiano, la crisi demografica e i processi di riorganizzazione e
ristrutturazionedellavorocheimpattanosull’immobiliaredestinatoagliuffici.
Dalle analisi effettuate emerge come la componente investita in azioni sia in netto
aumento,passandodal9,8%del2013al17,3%del2017.
GliEntiPrevidenzialiPrivatihannoinvestito,nel2017,inItaliainazionicircail4,3%del
patrimonio (3,7 miliardi di euro in valore assoluto). Tali investimenti, ovviamente,
rivestonounimportanteruoloperl’economianazionale.
6
Sitrattadidaticheconfermanocertamenteilruoloattualeediulterioresviluppochele
CassediprevidenzapossonoavereperilsostegnoallacrescitadelPaese.Lemisuredel
Governo e del Parlamento di incentivo fiscale agli investimenti nell’economia si
inseriscono in un contesto di politiche di investimento già attente allo sviluppo e al
rafforzamentodell’Italia. Lemisure fiscali introdottegià con la leggedistabilitàper il
2016, come il credito di imposta, e quelle per il 2017 hanno ridotto parzialmente lo
svantaggiofiscalealqualesonosottoposteleCassediprevidenzadeiliberiprofessionisti,
lequalipuressendoentidiprevidenzaobbligatorisonosottopostiadunregimefiscaledi
doppiatassazione,conaliquotedi tassazionesuirendimentiparial26%.Sottoquesto
profiloèauspicabileridurrefortementelosvantaggiofiscalealqualesonosottopostigli
investimentidelleCasseealcontempopervenireadunquadronormativoefiscalestabile,
sempliceechiarochefavoriscaenonostacolilafunzionediinvestitoredelsettore.
Lamancanzadiunquadroregolamentarediriferimento,annunciatodaldecretolegge6
luglio2011,n.98,nonhaimpeditoalleCassediadeguaremanmanolagovernancesugli
investimentieadintrodurreprocedureepresidiorganizzatividigestionedeirischiedel
conflittodiinteressidimassimatutelaegaranziapergliiscritti.
AlfinedirafforzarequestopercorsodiautonomiaeresponsabilitàdelsistemadelleCasse
diprevidenza,enellemorediunaregolamentazionepubblica,l’AdEPPhainoltreadottato,
nel2016,uncodicediautoregolamentazioneinmateriadiinvestimenti.
Un sistema maturo che cresce non può non intraprendere percorsi avanzati di
autoregolamentazionenell’otticadiun’autonomiaresponsabile.Inconsiderazionedella
rilevanza del patrimonio gestito dalle Casse di previdenza, come lo stesso Rapporto
conferma, era da tempo necessaria e improcrastinabile l’adozione di una
regolamentazione in materia di investimenti al fine di garantire la trasparenza,
l’ottimizzazionedeirisultatielamiglioretuteladegliiscrittisecondolemiglioripratiche
giàadottatedagliEntidiPrevidenzaegliindirizzidellegislatore.
IlPresidente
AlbertoOliveti
7
Introduzione
Nel presente rapporto verrà analizzato il Patrimonio degli Enti Previdenziali Privati
inteso come il valore degli attivi posti a copertura degli impegni previdenziali di ogni
singolo Ente. La sua importanza è cruciale ai fini della stabilità prospettica degli Enti
PrevidenzialiPrivati.
IdatiutilizzatinelpresenterapportosonoinpartemessiadisposizioneadAdEPPdagli
EntiPrevidenziali,inpartesonostatiresipubblicidallaCOVIP(CommissionediVigilanza
suiFondiPensione)erielaboratidalCentroStudiAdEPP.
Perunachiaracontestualizzazionedeltema,diseguitovengonobrevementeanalizzatii
sistemitecnicidigestioneelemodalitàdicalcolodelleprestazionitipicamenteutilizzate
dagli Enti Previdenziali. Occorre fare un distinguo tra Enti privatizzati con ilDecreto
Legislativon.509/94edEntiistituiticonilDecretoLegislativon.103/96.
Per quanto riguarda i primi, questi utilizzano il sistema tecnico di gestione della
ripartizione,mentre,utilizzanounamodalitàdideterminazionedelleprestazioniditipo
retributivo.SievidenziachealcuniEntiinseguitoallacosìdetta“RiformaFornero”sono
passatiallamodalitàdideterminazionedellaprestazioneditipocontributivo,pertanto,
questiultimipresentanounamodalitàdicalcolodellaprestazioneditipomisto.
Al contrario, gli Enti istituiti con ilDecreto Legislativo n. 103/96 utilizzano il sistema
tecnico di gestione della capitalizzazione con una modalità di determinazione delle
prestazioniditipocontributivo.
Si evidenzia, che non si tratta effettivamente di un sistema tecnico di gestione a
capitalizzazione, in quanto, tale sistemanon è appropriato per erogare prestazioni di
primo pilastro, poiché, espone gli iscritti al rischio finanziario derivante dal
conseguimentodiperformancenegativeinsedediinvestimentodeicontributiincassati
da parte dell’Ente erogante. Per tale ragione, all’iscritto non viene riconosciuto
direttamenteilrendimentoconseguitoconl’attivitàdiinvestimentomavieneretrocesso
unrendimentoancoratoalledinamichedelProdottoInternoLordoitalianoconsiderato
entroundeterminatoorizzontetemporale(adesempio,alcuniEntiutilizzanolamedia
geometricaquinquennaledelPIL).E’chiarocherimaneincapoall’iscrittoilrischiocheil
PILassumadeivalorinegativinell’orizzontetemporalediriferimento.Vanotatocomeil
Governonel2015,annoincuilamediaquinquennaledelPILassunsevalorenegativo,al
finediarginare lasvalutazionedelmontantecontributivo,haemanato ildecretolegge
65/2015chehaprevistouncoefficientedirivalutazionepariad1.
8
In questo contesto, considerando l’obbligo per gli Enti Previdenziali di predisporre il
bilancio tecnico che dimostri una stabilità di lungo periodo, il Patrimonio e la sua
composizionedevonouniformarsiaicriterichegarantiscanolasostenibilitàdell’intero
“Sistema previdenziale” e l’adempimento – in via prospettica – dei propri obblighi
previdenzialisalvaguardandolapropriacapacitàdierogareleprestazionifutureaipropri
iscritti.E’chiarocheillivelloditipicitàdelPatrimoniodelsingoloEntevariainfunzione
delle dinamiche peculiari che caratterizzano le singole Casse, quali, ad esempio, gli
andamentidemografici, le ipotesi finanziarie, i regolamentiprevidenzialiper il calcolo
delle prestazioni, i redditi dichiarati dagli aderenti e i nuovi ingressi nell’anno;
l’andamentodi tali fattori e lo sviluppodellevariabili connesseassumonopiùomeno
importanza in base al sistema tecnico di gestione considerato. Pertanto, per una più
completapanoramicadelfenomeno,idaticheverrannoriportatidiseguitoandrebbero
letti e incrociati con quelli riferiti alle “macro-aree” aggregate sopra elencate tenendo
semprecontodellespecificitàdeisingoliEnti.
VacomunqueenfatizzatocheormaiquasituttigliEntiPrevidenzialifannousoditecniche
diriskmanagment per lagestionedegli investimenti ed inparticolareutilizzanoAsset
LibilityManagment(ALM)nelprocessodigestionedegliattiviedeipassivi.
9
1 L’evoluzionedelPatrimonio
negliultimicinqueanni
Leanalisisuccessiveriportanol’evoluzionedelPatrimoniodegliEntiPrevidenzialiPrivati
calcolatocomeaggregazionedeiPatrimonideisingoliEnti.
1.1. Ilpatrimoniocomplessivo
NegliultimicinqueanniilPatrimoniodelleCassediPrevidenzaharegistratounacrescita
continua e costante passandodai circa 65,6miliardi di euro del 2013 ai circa 85,335
miliardidieurodifine2017conunincrementocomplessivodi30puntipercentuali.
Taleincrementohariguardatotuttiglianniinanalisiconuntassodicrescitapercentuale
parial9,55%trail2013eil2014,al4,96%trail2014eil2015eal6,05%trail2015ed
il2016e6,6%trail2016edil2017.
La crescita va analizzata alla luce di due fattori interconnessi ovvero, da un lato i
contributi complessivamente incassati sono superiori alle uscite derivanti dalle
prestazionierogate-perunsaldopositivocomplessivodicirca3,2miliardi-edall’altro
sono aumentati anche i rendimenti conseguiti sugli attivi che risentono della logica
contabileutilizzataperredigereibilanci:leplusvalenzeottenutedallosmobilizzodegli
assetvengonocompletamenteattribuiteall’annoincuiquestesirealizzano.Intermini
percentuali il rendimento sugli investimenti, alnettodelle imposte,per l’anno2017è
statodicircail2,6%.
10
Figura1:EvoluzionedelPatrimoniodegliEntiPrevidenzialiPrivati
Figura2:Andamentodelpatrimonioeprevisioneperiprossimianni.Valoriinmiliardidieuro
2013
65,6
miliardi
2014
71,9
miliardi
2015
75,5
miliardi
2016
80
miliardi
2017
85,3
miliardi
65,6
71,975,5
80
85,3
50
60
70
80
90
100
110
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
PATRIMONIO
ANNO
11
In Figura2vienemostrato l’andamentodelpatrimoniodal2013al2017, l’analisidel
trendspingeaformulareipotesirispettoadun’ulteriorecrescitachepotrebbeprodurre
unpatrimoniodicirca100miliardidieuronel2020.
1.2. L’AssetAllocation
TutteleCassediPrevidenzahannoadottato,neglianni,unagestionedelpatrimoniovolta
aridurreilrischiodiesposizionepropriodegliinvestimenti.
In particolare, utilizzano tecniche di risk managment che permettono - tramite una
diversificazione oculata degli investimenti (Asset Liability Managment – ALM) - di
diminuireilrapportorischio/rendimentoriducendoilprimopurmantenendoaccettabile
ilsecondo.
Ricordiamo,infatti,cheilPatrimonioènecessarioagarantirestabilitàagliEntichehanno
comecompitoprincipalequellodierogareleprestazionipensionisticheagliiscritti.
Mantenerebassalarischiositàdegliinvestimentiè,quindi,diprimariaimportanza.Per
raggiungere un basso rischio è stato quindi necessario, negli anni, diversificare il
portafoglio, ridistribuendo in maniera appropriata il patrimonio nei diversi asset. A
questo scopo, come vedremo in seguito, la percentuale investita in immobili si sta
assottigliandosempredipiùlasciandomaggiorspazioadaltritipidiinvestimento.Anche
lemodalitàdiinvestimentostannocambiando.LeCasse,infatti,investonosempredipiù
infondicomunidiinvestimento.
12
Figura3:AssetAllocationdegliEntiPrevidenzialiPrivatifine2017
InFigura3vengonoriportatelediverseassetclassconlerelativepercentualiinvestitea
fine2017.
Si nota come vi siano tre componenti predominanti ovvero i fondi di investimento
mobiliariperunaquotadel25,3%,altrifondidiinvestimentoperil19,9%eTitolidi
Statoconunaquotadel16,5%.
Liquidità;7,2%
TitolidiStato;16,5%
Altrititoliobbligazionari;
5,9%
Azioni;9,5%
Fondidiinvestimento
mobiliare;
25,3%
Altrifondidiinvestimento;
19,9%
Immobilidirettamente
posseduti;6,0%
Partecipazioniinsocietà
immobiliari;
0,6%
Polizzeassicurative;
0,6%
Altreattività;8,6%
13
1.3. Evoluzionedell’AssetAllocationdal2013
al2017
In Tabella 1 viene riportata la composizione dell’attivo dal 2013 al 2017 a valori di
mercato.
La tabella mostra come vi sia stato – nel corso degli anni – un cambiamento degli
investimentinellediverseassetclasssempresecondoilcriteriodelladiversificazionee
dellariduzionedelrischiochenonpuònonconsiderarelacongiunturaeconomica.
Interminiassoluti,sonomoltorilevantilevariazionidegliinvestimentiin:
• fondimobiliari,passatida8,3miliardidieurodel2013aicirca21,6difine2017,
quindiquasitriplicati;
• immobilidirettamenteposseduti–passatida11,5miliardidieurodel2013aicirca
5,1miliardiattuali;
• la componenteazionaria,quasi raddoppiata (da4,1miliardidi euroa circa8,1
miliardidieuro).
Tabella1:Composizionedell'attivoavaloridimercato(datidifineanno,importiinmilionidieuro)
Attività 2013 2014 2015 2016 2017
Liquidità 4.916 6.608 6.398 6.449 6.124
TitolidiStato 12.938 15.238 14.193 14.414 14.069
Altrititoliobbligazionari 6.530 6.612 6.266 5.111 5.006
Azioni 4.075 5.816 8.151 7.690 8.103
Fondidiinvestimentomobiliare 8.305 8.769 11.892 16.668 21.555
Altrifondidiinvestimento(tracuifondi
immobiliari)10.425 12.775 14.379 15.749 17.023
Immobilidirettamenteposseduti 11.521 8.754 6.687 5.824 5.087
Partecipazioniinsocietàimmobiliari 582 512 473 533 531
Polizzeassicurative 435 417 391 465 539
Altreattività 5.913 6.408 6.648 7.132 7.298
Totale 65.640 71.910 75.477 80.035 85.335
Variazionesull'annoprecedente 9,55% 4,96% 6,04% 6,2%
14
Considerando le percentuali investite nelle diverse asset class nel corso degli anni, si
possonointerpretareinmanierapiùprecisaepuntualelevariazioni.
Lacomposizionerelativadeivariassetfornisce,infatti,unquadrodeifuturirisultatidelle
politichediinvestimentoadottatedalleCasse.
TalivalorivengonoesplicitatiinTabella2chemostra,perognunodegliannianalizzati,le
composizionidell’attivointerminipercentuali.
Tabella2:Composizionedell'attivoavaloridimercato(datidifineanno,valoripercentualisultotale)
Attività 2013 2014 2015 2016 2017
Liquidità 7,5% 9,2% 8,5% 8,1% 7,2%
TitolidiStato 19,7% 21,2% 18,8% 18,0% 16,5%
Altrititoliobbligazionari 9,9% 9,2% 8,3% 6,4% 5,9%
Azioni 6,2% 8,1% 10,8% 9,6% 9,5%
Fondidiinvestimentomobiliare 12,7% 12,2% 15,8% 20,8% 25,3%
Altrifondidiinvestimento(tracui
fondiimmobiliari)
15,9% 17,8% 19,1% 19,7% 19,9%
Immobilidirettamenteposseduti 17,6% 12,2% 8,9% 7,3% 6,0%
Partecipazioni in società
immobiliari
0,9% 0,7% 0,6% 0,7% 0,6%
Polizzeassicurative 0,7% 0,6% 0,5% 0,6% 0,6%
Altreattività 9,0% 8,9% 8,8% 8,9% 8,6%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Dallatabella,edalsuccessivograficoinFigura4,sipossonotrarreleseguenticonclusioni:
• Investimenti inTitoli di Stato: pur rimanendo uno dei veicoli d’investimento
maggiormenteutilizzato,siregistraundecrementonontrascurabiledellaquota
parteinvestitaintaleasset,essendoquestapassatadal19,7%del2013al16,5%
del2017.
• Fondidiinvestimento:siregistraunaumentoconsiderevolepoichécircail
45,2%degli investimenti delle Casse confluiscono in fondi comuni (mobiliari e
non).Talequotaeracircail28,6%nel2013.
15
Nei capitoli successivi focalizzeremo l’attenzione sugli investimenti immobiliari,
investimentiobbligazionarieinvestimentiazionari.
Figura4:Andamentodelleprincipaliattività(%sultotale)
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
2013 2014 2015 2016 2017
Andamentodelleprincipaliattività(%sultotale)
TitolidiStato Altrititoliobbligazionari
Azioni Fondidiinvestimentomobiliare
Altrifondidiinvestimento Immobilidirettamenteposseduti
16
2 Gliinvestimentiinimmobili
Inquestasezionevengonoanalizzatiidatirelativialvalorecomplessivodegliimmobili
direttamentee indirettamentedetenutidagliEnti (vienequindi inclusa lacomponente
investitainimmobiliattraversofondiimmobiliari)cheammontaacirca19,4miliardidi
euro(anno2017).
Poiché, ormai, gran parte degli immobili rientra nella voce OICR, il valore assoluto
complessivo di tale voce non corrisponde al valore riportato nella sezione dedicata
all’analisidell’evoluzionedelpatrimonio.Inquelcaso,infatti,lavoceimmobilisiriferiva
principalmente al totale degli immobili detenuti direttamente dagli Enti previdenziali
privati.
In valore assoluto, gli investimenti in immobili, sono rimasti costantinegli anni,ma è
cambiato considerevolmente il loro peso in termini percentuali dell’attivo, che pur
rimando alto, ha comunque subito un decremento significativo negli anni oggetto
d’analisi.
Figura5:Pesopercentualedegliinvestimentiimmobiliarisultotaledegliattivi
Infatti, nel 2013 la componente immobiliare complessiva si attestava al 29,7% e si è
ridottaal22,7%nel2017.
2013
29,7%
2014
26,6%
2015
24,5%
2016
23,8%
2017
22,7%
17
InTabella3enelgraficoinFigura6,iltotaledegliimmobilivienesuddivisopermodalità
digestione.
SipuònotarecomeleCasseinvestanocirca5,1miliardidieuro(6percentodelleattività
totali)inimmobiliinmododiretto.
Il dato va confrontato con il 2013, anno in cui il patrimonio investito in questo asset
ammontavaacirca11,5miliardidieuro(il17,6percentodell’attivo).
Dalpuntodivistadelladistribuzionegeografica,gliimmobilidirettamentedetenutisono
ubicatiprincipalmenteincentroItalia(circail70percento,dicuiil95percentoa
Roma);il25percentonelnorddelPaeseedilresiduale5percentonelSud.
Lamaggiorpartedegliimmobili(circail43,3percento)sonoadusoresidenziale,27,6
percentoospitanouffici,11percentostrumentalee10percentocommerciale.
ComerisultaevidentedallaTabella3lamaggiorpartedegliimmobilisonoormaidetenuti
inmanieraindirettaattraversol’investimentoinfondiimmobiliari.
Vi è stato, infatti, un andamento quasi speculare rispetto agli investimenti diretti in
immobili.
Lacomponenteinvestitainfondiimmobiliarièinfattipassatadai7,4miliardidieurodel
2013ai13,7miliardidieurodel2017.
Comegiàevidenziatoinprecedenzatalefenomenoèdirettamenteattribuibileallapolitica
didismissionedegliimmobilidetenutiperviadirettadagliEntiPrevidenziali.
Tabella3:Investimentiinimmobili(datidifineanno,valoriinmilionidieuro)
2013 2014 2015 2016 2017
Immobilidirettamenteposseduti 11.521 8.754 6.687 5.824 5.087
Fondiimmobiliari 7.407 9.882 11.319 12.694 13.782
Partecipazioniinsocietàimmobiliari 582 512 473 533 531
Investimentiimmobiliari(Totale) 19.510 19.148 18.479 19.050 19.400
Il92percentodegliimmobilidetenutiall’internodeifondiimmobiliarièlocalizzatoin
Italia.
Perquantoriguardaladestinazioned’uso,adifferenzadiquellidetenutidirettamente,la
componenteprevalenteèinvestitainuffici(49percento),seguonoilresidenziale(23per
cento)ecommerciale(16percento).
18
Unaparteresidualedegliinvestimentiimmobiliariavvieneattraversolapartecipazione
insocietàimmobiliari(circa0,6percentodelleattivitàtotali).
Figura6:Investimentiinimmobili(valoriinpercentualesultotaledegliattivi)
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
2013 2014 2015 2016 2017
17,6%
12,2%8,9%
7,3% 6,0%
11,3%
13,7%
15,0%15,9%
16,2%
0,9%
0,7%
0,6% 0,7%0,6%
Immobilidirettamenteposseduti Fondiimmobiliari Partecipazioniinsocietàimmobiliari
19
3 Investimentiobbligazionari
UnaquotamoltorilevantedelpatrimoniodelleCasseèinvestitaintitoliobbligazionari,
sesiconsideraanchelacomponenteinclusaneifondimobiliari,questaammonta,afine
2017,acirca31,2miliardidieurocostituendoil36,6percentodelleattività.Nonostante
in valore assoluto siano aumentati rispetto ai 22,4 miliardi del 2013, il loro peso
percentualeèrimastosostanzialmenteinvariatoneglianni(comemostratoinFigura7).
Tabella4:Investimentiobbligazionari(datidifineanno,importiinmilionidieuro)
2013 2014 2015 2016 2017
TitolidiStato 12.938 15.238 14.193 14.414 14.069
Altriinvestimentiobbligazionari 6.530 6.612 6.266 5.111 5.006
Componente obbligazionaria tramite
fondimobiliari2.962 3.475 5.866 8.359 12.125
Totaleinvestimentiobbligazionari 22.430 25.325 26.325 27.885 31.200
Sommando i titoli di stato alle altre obbligazioni direttamente detenute, tale asset
ammontaacirca19,1miliardidieuro(22,4percentodeltotaledelleattività).Comesi
vededallaTabella4 tali investimenti sono rimasti, invaloreassoluto, costanti (hanno
subitounaminimariduzione)nelperiodooggettodianalisi.
Sipuònotarechesonoinveceaumentatinotevolmente,soprattuttonell’ultimoanno,gli
investimentiinobbligazionitramitefondimobiliari.
20
Figura7:Investimentiobbligazionari(valoriinpercentualesultotaledegliattivi).
Una componente molto rilevante degli investimenti obbligazionari riguarda i titoli di
Stato Italiani, infatti, leCasse,a fine2017,avevano investitoinBTPcirca8,4miliaridi
euro,suuntotaledicirca14,1miliardidieuroinvestitiintitolidiStato(quindicircail
60%).
La restante componente era investita per il 15,4 per cento in titoli emessi da Paesi
dell’Areaeuro,peril13,1percentodagliStatiUnitieperil2,3percentodalGiappone.
Glialtriinvestimentiobbligazionariammontanoacirca5miliardidieuro,il5,9per
centodelleattività.Siregistraunadiminuzioneconsistentetrail2013edil2017.Infatti,
talequotapassadal9,9percentodel2013al5,9percentodel2017.
Piùindettaglio:il46percentoèinvestitanell’Areaeuro(circail4percentoinmeno
rispettoaldatodell’anno2016);il10percentoinPaesidell’Unioneeuropea;il32per
centodaemittentistatunitensi(6puntipercentualiinpiùrispettoal2016);l’8percento
inaltriPaesiOCSEed,infine,il4%inaltriPaesiNONOCSE.Il54percentoècostituitoda
impresefinanziarie(nell’anno2016ilvaloreeradel59percento).
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
40,0%
2013 2014 2015 2016 2017
19,7% 21,2%18,8% 18,0% 16,5%
9,9%9,2%
8,3%6,4%
5,9%
4,5% 4,8%7,8%
10,4% 14,2%
Componenteobbligazionariatramitefondimobiliari
Altriinvestimentiobbligazionari
TitolidiStato
21
Lacomponenteobbligazionariainvestitapermezzodifondimobiliariammontaa
12,2miliardidieuro(il14,3percentodelvaloredelleattività)inaumentodi3,8punti
percentualirispettoal2016.
Questacomponenteèperlopiùcostituitadatitolicorporate(59percento)edèinvestita
inPaesidell’areaeurodiversidall’Italiaconunaquotadel40percento,negliStatiUniti
(23percento)eneiPaesinonaderentiall’OCSE(17percento).
22
4 Investimentiinazioni
Negliultimi5anni,sièregistrataunaconsiderevolecrescitadegliinvestimentiinazioni-
inclusalacomponenteinvestitatramitefondimobiliari–chesonopassatidal9,8%degli
attivi ad un più rilevante 17,3%. Incremento giustificato anche dalla necessità di
accrescereirendimentiecompensareibassirendimentisuglialtriasset.
Figura8:Variazionedellacomponenteinvestitainazioni
ComemostratoinTabella5,gliinvestimentiinazioni,afine2017,ammontanoacirca
14,8 miliardi di euro. La componente azionaria, come nel caso delle obbligazioni, è
costituitada:
• investimentidirettiinazioni:circa8,1miliardidieurochecostituisceil9,5per
centodelleattivitàcomplessive,percentualesostanzialmenteinvariatarispettoal
2016.Diqueste,circail56percentoriguardal’Areaeuro;seguonogliStatiUniti
(18percento),glialtriPaesidell’Unioneeuropea(8percento)eilGiappone(7per
cento);circail31percentoèinvestitanelsettorefinanziario;seguonoilsettore
delleutilities (12 per cento), l’energetico (14per cento) e l’industriale (10 per
cento).
• componenteazionariadeifondidiinvestimentimobiliare:ammontaa6,7miliardi
dieuroerappresentail7,8percentodelleattività(0,8puntipercentualiinpiù
2013
9,8%
2014
12,6%
2015
16,3%
2016
16,5%
2017
17,3%
23
rispettoal2016).Inprevalenza(31percento)èinvestitanegliStatiUniti;seguono
l’areaeuro(23percento)eiPaesinonaderentiall’OCSE(19percento);èperla
maggiorparteinvestitonelsettoredeibenidiconsumo(23percento);seguonoil
settore finanziario (19per cento), l’information technology (15per cento)ed il
settoreindustriale(12percento).
Sesiconsideralasolaareaeuro,gliinvestimentiinazioniammontanoacirca6,1miliardi
dieuroovveroil7,12%deltotaledelleattività.
Tabella5:Investimentiazionari(datidifineanno,importiinmilionidieuro)
2013 2014 2015 2016 2017
Azioni 4.075 5.816 8.151 7.690 8.103
Componente azionaria tramite fondi
mobiliari2.353 3.225 4.160 5.551 6.700
Totaleinvestimentiinazioni 6.428 9.041 12.311 13.241 14.800
DalgraficoinFigura9sievincechiaramentecomeilpesodellacomponenteazionariasia
cresciutonegliultimi4anni.Inparticolare,sinotal’aumentoprogressivodelpesorelativo
dellacomponenteazionariatramitefondicomuni.
24
Figura9:Andamentodegliinvestimentiinazioni(percentualisultotaledelleattività)
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
18,0%
2013 2014 2015 2016 2017
6,2%8,1%
10,8%9,6% 9,5%
3,6%
4,5%
5,5%6,9% 7,9%
Azioni Componenteazionariatramitefondimobiliari
25
5 Passaggiodagestionedirettaa
gestioneindirettaefondicomuni
Quidiseguitovengonoanalizzateletrediversemodalitàdigestionedegliinvestimenti:
gestionediretta,gestionetramitefondicomuni(OICR)eleattivitàconferiteingestione
finanziariaadintermediarispecializzati.
Figura10:Andamentodellediversemodalitàdigestione.
0% 20% 40% 60% 80% 100%
2013
2014
2015
2016
2017
19,3%
20,1%
23,1%
20,7%
19,7%
24,9%
27,6%
31,9%
37,3%
42,4%
55,8%
52,3%
45,0%
42,0%
37,9%
Attivitàgestiteindirettamente
AttivitàgestitetramiteOICRepolizzeassicurative
Attivitàgestitedirettamente
26
LaFigura10mostral’andamentodelletrediversemodalitàdigestionetrail2013edil
2017.
Permotivilegatiallasemplificazionedellagestionedell’investimento,lagestionetramite
OICRstaacquisendounpesosempremaggiore,infatti,questaèpassatadal24,9percento
degliattividel2013acircail42,4percentodel2017.
Inquestotipodigestionesonoprincipalmenteconfluitiquegliassetcheprimavenivano
gestitiinmododiretto.
Rimanequasi costante, invece,negli anni lagestioneindiretta tramite intermediari
specializzatichecopreil19,7percentodellerisorse.
InTabella6vengonomostrarelediversemodalitàdigestioneinvaloreassoluto.
Tabella6:Distribuzionedellediversemodalitàdigestione(datidifineanno,valoriinmilionidieuro)
2013 2014 2015 2016 2017
Attivitàgestiteindirettamente 12.665 14.443 15.993 16.601 16.820
Attività gestite tramite OICR e polizze
assicurative16.366 19.829 25.134 29.822 36.197
Attivitàgestitedirettamente 36.609 37.638 34.308 33.612 32.318
Totaleattività 65.640 71.910 75.435 80.035 85.335
InTabella7vengonomostrate lediverseattività con irelativipesipercentuali gestite
direttamentedagliEntiPrevidenzialiPrivati.
SipuònotarecomelaquotapiùrilevanteditalegestionesiadovutaaiTitolidiStatoche
contribuiscoperquasiunquartoalleattivitàdirettamentegestite.
Un’altra voce di particolare rilievo è data dalla “Liquidità” che pesa sul totale del
patrimoniopercircail18%.
Considerate le caratteristiche tecniche dell’operatività degli Enti Previdenziali Privati,
questavocecostituiscelacomponentefondamentalepoichénecessariaagarantire–in
qualsiasimomento–l’erogazionedelleprestazioniaipropriiscritti.
27
Tabella7:Suddivisionedelleattivitàingestionediretta(datifine2017)
Attività Milionidieuro %sultotale
Liquidità 5.739 17,8%
TitolidiStato 8.237 25,5%
Altrititoliobbligazionari 1.598 4,9%
Azioni 3.300 10,2%
Immobili 5.087 15,7%
Part.insocietàimmobiliari 531 1,6%
Polizzeassicurative 539 1,7%
Altreattività 7.287 22,5%
Totale 32.318 100,0%
Per quanto riguarda la gestione indiretta, la Tabella 8 mostra come i Titoli di Stato
assumano particolare rilevanza. Al 2017 gli Enti Previdenziali Privati hanno investito
indirettamente5,8miliardidieuro inquestacategoriadiasset(il34,7percentodegli
investimentiinviaindiretta).Decisamenterilevanteèanchelaquotainvestitainazioni
tramiteintermediari,cheriguardail28,6percentoditalegestione.
Tabella8:Suddivisionedelleattivitàingestioneindiretta(datidifine2017)
Attività Milionidieuro %sultotale
Liquidità 386 2,3%
TitolidiStato 5.833 34,7%
Altrititoliobbligazionari 3.407 20,3%
Azioni 4.803 28,6%
Fondicomunid'investimento(OICR) 2.165 12,9%
AltriFondidiinvestimento 216 1,3%
Altreattività 10 0,1%
Totale 16.820 100,0%
28
6 InvestimentiinItalia
In questo capitolo vengono analizzati gli investimenti delle Casse suddividendoli in
investimentiinItalia,nelrestodell’Areaeuroedinvestimentiesteri(aldifuoridell’Area
euro).
InFigura11vengonoriportatiivaloripercentualiditalesuddivisione.Sipuònotarecome
la quota investita in Italia sia pari al 40% (41%nel 2016), gli investimenti nella
restanteAreaeuroricopranocircail18%delpatrimonioegliinvestimentiesteri
siattestinointornoal25%.
VaperònotatocheseallaquotainvestitainItaliavengonoaggiuntelealtrevociqualila
liquidità,lepolizzeassicurativeele“altreattività”tuttedetenuteinItalia,anchesenon
investite,ilpatrimoniodelleCasse,nelnostroPaese,ammontaacircail57percento
deltotaleesisaleal75%sesiconsideratuttal’Areaeuro.
Figura11:InvestimentiinItalia(dati2017).
Investimenti
inItalia40%
Investimenti
nelrestodell'Area
euro18%
Investimenti
esteri25%
Liquidità
7%
Altreattività
9%
Polizze
assicurative1%
29
InTabella9siriportanoivaloriassoluti,inmilionidieuro,dellediverseattivitàdetenute
in Italia o all’estero che, purmostrando due totalimolto simili, le quote nelle diverse
attivitàdifferisconodimolto.
In particolare, si può constatare che circa il 62 per cento degli investimenti esteri sia
effettuatotramitefondi.
Piùindettaglio,dalconfrontoemergonoleseguenticonsiderazioni:
• Gli investimenti in obbligazioni non governative sono in gran parte esteri (4
miliardidieurorispettoapocomenodiunmiliardoinItalia).
• Gli altri fondi di investimento (FIA) sono principalmente in Italia mentre gli
investimentimobiliarivengonoprincipalmentecollocatiall’estero.
• Gliinvestimentidirettiinimmobilisonosolamenteitaliani.
Tabella9:InvestimentiinItaliaeEsteri(dati2017,valoriinmilionidieuro)
Inves.in
Italia
Inves.
EsteriTotale
TitolidiStato 8.437 5.632 14.069
Altrititoliobbligazionari 988 4.017 5.006
Azioni 3.631 4.472 8.103
Fondidiinvestimentomobiliari 1.420 20.135 21.555
Altrifondidiinvestimento 14.307 2.715 17.023
Immobili 5.087 0 5.087
Partecipazioniinsocietàimmobiliari 531 0 531
Totale 34.403 36.971 71.374
ComesipuòfacilmenteevinceredalgraficoinFigura12,nelcorsodegliannilaquotadi
patrimonio investita in Italia è progressivamente diminuita a vantaggio della quota
investita all’estero poiché – come già descritto - gli investimenti esteri avvengono
attraversofondicomunidiinvestimenti,inparticolareOICVM.
30
Figura12:Investimentidomesticienondomestici,percentualisultotaledelleattività.
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2013 2014 2015 2016 2017
50% 46% 43% 41% 40%
33%36% 39% 41% 43%
7% 9% 8% 8% 8%
9% 9% 9% 9% 9%1% 1% 1% 1% 1%
Investimentidomestici Investimentinondomestici Liquidità
Altreattività Polizzeassicurative
31
7 InvestimentiESG
Le scelte strategiche di allocazione del patrimonio delle Casse non perseguono scopi
speculativi ma sono improntate ai criteri di prudenza, rendimento, salvaguardia e
garanziadelleprestazionifutureagliiscritti.Invirtùdiciò,ancheleCassediPrevidenza-
nellaselezionedeipropriinvestimenti-possonovalutareaspettidinaturaambientale,
socialeodigovernance,oltreilprofilodirischioerendimento.
Il mondo della finanza sta attribuendo sempre più valore agli investimenti ESG
(Environmental,Social,Governance),esecondo l’Onu, laUe, iprincipalieconomistie le
banchecentralilasostenibilitànonèpiùunanicchiatralafilantropiael’ambientalismo
maèilnuovotraguardodell’economiamondialeestagenerandoinvestimentiper59mila
miliardididollari.
Per la Global sustainable investment association (Gsia), gli investimenti mondiali in
società reputate sostenibilidalmercato sonopassatidai21.400miliardididollaridel
2014aiquasi40.000miliardinel2017.
Assumendo una vision che punta ad una maggiore sostenibilità finanziaria sul lungo
periodo, le Casse sono ormai interessate a quote di partecipazione in imprese che si
informanosuiparametriESGehannoiniziatoaconsideraregliinvestimentiESGcomedi
fondamentaleimportanzanelleloropolitichediinvestimento.
Lasostenibilitàeconomica,socialeeambientalestagenerandovaloretangibileedèal
centrodelleattenzionidelLegislatore,comedimostral’entratainvigore(conildecreto
legislativo254/2016)delladirettivaUe2014/95sullacomunicazionediinformazionidi
carattere non finanziario che si applica agli enti di interesse pubblico, con oltre 500
dipendenti, che fatturino almeno 40milioni o con uno stato patrimoniale di oltre 20
milioni:quindi,adesempio,anchetuttelebancheeleassicurazionineilimitidimensionali
circoscrittie lesocietàdigestionedelrisparmioe intermediazionemobiliare.Purnon
applicandosidirettamentealleClasseinfluiscesullasceltadellepolitichediinvestimento.
La direttiva 2014/95/UE identifica nelle informazioni di natura ambientale, sociale
(rispettodirittiumani,gestionedelpersonale,politichedinondiscriminazione)quelle
areeperlequalilesocietàsarannotenuteadivulgarenotiziecircalepoliticheadottate,e
gli investimenti che integrano tali fattori nell'analisi tradizionale vengono denominati
investimentiESG.
A scopodi esempiosi evidenzia come INARCASSAal2017abbia investimenti in titoli
classificabiliESGunaquotadelpatrimoniopariacirca472milionidieuro.
32
ENPAMhadestinatounaquotafinoal5%dellasuaassetallocation(circa1miliardodi
euro)adinvestimenticorrelatiallapropriamissioneistituzionaleeingradodigenerare
ricadutepositive sulleprofessionidegli iscritti equindi sull’economia reale. Inoltre, la
Cassa dei medici e degli odontoiatri, ha avviato un monitoraggio del patrimonio
complessivo, che ha messo in mostra una rispondenza ai parametri ESG più elevata
rispetto allamedia delmercato. In particolare, prendendo in considerazione i cinque
principaliindiciESGsuBloomberg(SustainalyticsESG,BloombergESGdisclosurescore,
Iss,Esggovernance,Carbondisclosureproject),ilpatrimonioENPAMhaunavalutazione
di 7/10. Un altro esempio decisamente virtuoso è quello dell’ENPAP, la Cassa degli
Psicologi,chehaunaquotaimportantedelpropriopatrimonio(parial46%deltotale,
peruncontrovaloredioltre576mlndieuro)investitoinfondiselezionatianchetenendo
contodellaeffettivaimplementazione,neirispettiviprocessidiinvestimento,deicriteri
“ESG”.CassaForensesvolgeunavalutazionedi sostenibilitàdelportafogliodeiFondi
liquididell’Ente;agiugno2018gliAUMcomplessivivalutatisottoilprofiloESGsonoil
58%deglioltre4miliardiingestione.Diquestiil12%,pariacirca504milionidieuro,
presentanounportafogliotitolichesuperaampiamentelaverificadeiprincipiESGe
dell’indicedellecontroversie.
I titoli nei quali sono investite le risorse tengono in considerazione il comportamento
dell'aziendanei confrontidell'ambiente (rispettoa fattoriquali cambiamenti climatici,
emissionidiCO2,inquinamentodell’ariaedell’acqua,glisprechieladeforestazione),del
sociale(rispettoafattoriqualipolitichedigenere,idirittiumani,glistandardlavorativie
irapporticonlacomunitàcivile)edellepratichedigovernosocietario,(rispettoafattori
quali le politiche di retribuzione dei manager, la composizione del consiglio di
amministrazione,leproceduredicontrollo,icomportamentideiverticiedell’azienda).
Orapiùchemaiilsociale,ladifesadell’ambiente,ilrispettodelleregoleeilbuongoverno
rappresentano asset tangibili di un’azienda, che generano valore economico oltre che
sociale.
Inoltre, gli investitori istituzionali hanno una visione più integrata e realistica
dell'impresaepossonocosìvalutareagevolmentelasostenibilitàdelmodelloaziendale,
esuirischi,diversidaquellifinanziari,alfinediottenereunmaggiorbeneficioanchenel
processodiallocazionedeicapitali(atitolocioèsiadifinanziamentosiadiinvestimento)
inunorizzontetemporaledilungoperiodo.
Inconclusione, l'integrazionesistematicadell'analisi finanziariaconquellaambientale,
socialeedibuongoverno(ESG-Environmental,SocialandGovernance)nellavalutazione
delleimpreseconsenteunamiglioranalisideirischiedelleopportunitàdiinvestimento
33
dispiegando i propri effetti positivi nel corso degli anni e consentendo di cogliere le
tendenzedifondodelledinamicherilevanti.
34
8 Ledisposizioniinmateriadi
tassazionesugliinvestimenti
Dinamicoecertamentedisincentivanteèstatoinoltreilquadronormativoinmateriadi
tassazioneperilsettore.
L’art.2,comma6,delDecreto-Legge13agosto2011,n.138“Ulteriorimisureurgentiperla
stabilizzazione finanziaria eper lo sviluppo”prescrisse che, adecorreredal1°gennaio
2012,“leritenute,leimpostesostitutivesugliinteressi,premieognialtroproventodicui
all'articolo44deldecretodelPresidentedellaRepubblica22dicembre1986,n.917esui
redditidiversidicuiall'articolo67,comma1,letteredac-bisac-quinquiesdelmedesimo
decreto,ovunquericorrano,sonostabilitenellamisuradel20%”.
IlmedesimoDecreto-Leggespecificache“perespressadisposizionelegislatival’aliquota
del 20% (permanendo l’aliquota del 12,5%), non si applica ai redditi derivanti da
obbligazioni dello stato Italiano o titoli ad essi equiparati (obbligazioni emesse da
organismiinternazionali),aiproventidaobbligazioniemessedastatiesteriinclusinella
c.d.white-list–redditidatitolidirisparmioperl’economiameridionale,edaiguadagni
relativiaipianidirisparmioalungotermineappositamenteistituiti”.Perquantoriguarda
invece i rendimenti mobiliari derivanti da dividendi e commissioni retrocesse e i
rendimenti del patrimonio immobiliare sotto forma di canoni di locazione, l’Ente
previdenzialevieneassoggettatoadimpostasuiredditidellesocietà(IRES).
Adistanzaditreanni,ovveroconilDecreto-Legge24aprile2014,n.66“Misureurgentiper
la competitività e la giustizia sociale” all’articolo 3, comma 1, è stato stabilito che “le
ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento di cui
all'articolo44deltestounicodelleimpostesuiredditi,dicuialdecretodelPresidentedella
Repubblica22dicembre1986,n.917,esuiredditidiversidicuiall'articolo67,comma1,
letteredac-bis)acquinquies),delmedesimotestounico,ovunquericorrano,sonostabilite
nellamisura del26 per cento.” Una percentuale che non trova uguali nel panorama
europeo.
Ilcomma6delmedesimoarticolo3,prevedeinoltreche“Lamisuradell'aliquotadicuial
comma1siapplicaagliinteressi,aipremieadognialtroproventodicuiall'articolo44del
testounicodelle imposte sui redditi, di cuialdecretodelPresidentedellaRepubblica22
dicembre1986,n.917,divenutiesigibilieairedditidiversidicuiall'articolo67,comma1,
35
letteredac-bis)ac-quinquies),delpredettotestounicorealizzatiadecorreredal1°luglio
2014”.
In questo contesto si colloca la normativa che richiama espressamente le Casse di
previdenza. Il sopracitato Decreto-legge 66/2014, articolo 4, comma 6-bis, riferendosi
espressamentealleCasse,riconosceagliEntiPrevidenzialiPrivatiuncreditodiimposta
parialladifferenzatra l'ammontaredelleritenutee impostesostitutiveapplicatenella
misuradel26%suiredditidinaturafinanziariaperilperiodochevadal1°luglioal31
dicembre 2014, e l'ammontare di tali ritenute e imposte sostitutive computate nella
misuradel20%.Siprevedepertantounacompensazionenel2015,diquantoversatonel
2014.
Inparticolareilcomma6-bisdelrichiamatoart.4stabilisceche“inattesadiarmonizzare,
adecorreredal2015,ladisciplinaditassazionedeiredditidinaturafinanziariadeglienti
previdenzialidicuialdecretolegislativo30giugno1994,n.509,ealdecretolegislativo10
febbraio1996,n.103,conquellarelativaalleformepensionisticheecomplementaridicui
aldecretolegislativo5dicembre2005,n.252,atalientièriconosciutouncreditod'imposta
parialladifferenzatra l'ammontaredelleritenutee impostesostitutiveapplicatenella
misuradel26percentosuiredditidinaturafinanziariarelativialperiododal1ºluglioal
31dicembre2014,dichiarateecertificatedaisoggettiintermediariodichiaratedaglienti
medesimiel'ammontareditaliritenuteeimpostesostitutivecomputatenellamisuradel
20percento."
8.1 Investimenti“qualificati”
ConlaleggediBilancioperil2017sonostateintrodotteulterioridisposizioniinmateria
fiscalesugliinvestimenti.
Ilcomma88,dell’art.1dellalegge11dicembre2016,n.232prevedelapossibilitàpergli
entidiprevidenzaobbligatoriadi cui aldecreto legislativo30giugno1994,n. 509, e al
decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, di “destinare somme, fino al 5 per cento
dell'attivopatrimonialerisultantedalrendicontodell'esercizioprecedente,agliinvestimenti
qualificati”-indicatiespecificatinelsuccessivocomma89-ovvero“leazionioquotedi
imprese”residentinel territoriodelloStatoo inStatimembridell'Unioneeuropeao in
Statiaderentiall'AccordosulloSpazioeconomicoeuropeoconstabileorganizzazionenel
territorio medesimo e “le quote o azioni di organismi di investimento collettivo del
risparmio”residentinelterritoriodelloStatooinStatimembridell'Unioneeuropeaoin
Stati aderenti all'Accordo sullo Spazio economico europeo, che investono
prevalentementeneglistrumentifinanziaridicuisopra.
36
L’agevolazioneprevedecheiredditifinanziari–siadicapitalesiadiversi–derivantidagli
investimenti“qualificati”sianoesentidall’impostasulreddito,edilsuccessivocomma91
dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2017, dispone l’obbligo a carico delle Casse di
detenere – ai fini dell’esenzione - gli strumenti finanziari oggetto di investimento per
almeno5anni.
Il5ottobre2017,laDirezioneCentraleNormativadell’AgenziadelleEntrate,haespresso
unparereinripostaaduninterpelloaventeadoggettounquesitorelativoall’applicazione
delledisposizionipreviste-inparticolaredalcomma88e89–alfinedidefinireilregime
diesenzionedall’impostasuiredditiderivantidagliinvestimenti“qualificati”chiarendo
che la finalità del regime agevolato è quella di indirizzare le risorse finanziarie verso
l’economiarealenellungoperiodo.
Viene altresì chiarito che – agli effetti dell’agevolazione - si considerano investimenti
“qualificati” quelli sottoscritti o acquistati esclusivamente a decorrere dal 1° gennaio
2017,restandononagevolabiligliinvestimentieffettuatiinperiodidiimpostaprecedenti.
Infine, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che il limite “del 5 per cento dell'attivo
patrimoniale risultante dal rendiconto dell'esercizio precedente” ha valore solo ai fini
dell’applicabilitàdelledisposizionienonponealcunvincoloquantitativoalvolumedegli
investimentidapartedelleCasse,fermorestandoil“valoremassimoagevolabiledel5per
centodacalcolareannualmentetenendocontosolodegliincrementipatrimoniali.”.