I.I.S. ‘’ENRICO FERMI VITTORIA’’
a.s. 2020/2021
U.D.A.
IV A SIA
L’’Encyclopédie’’ il Dizionario del Fermi è unprodotto relativo all' UDA‘’Educazione alla salute’’ 2020al tempo del covid R
EDA
ZION
EClasse// IV A SIA 2020
Team di redazione//Alì Atia, Lidia Ridolfo, Otinceala Cosmina
Art director, Grafico di Copertina//Alì Atia
Lettrice Inglese//Otinceala Cosmina
Redattori//
In copertina//"La ragazza con il timpano trafitto" è un murales di Bansky che si trova a Bristol, in Inghilterra. Delle persone, al momento ignote, hanno aggiunto una mascherina chirurgica sul volto della ragazza. A quanto riportato dai media inglesi, l'artista sarebbe rimasto all'oscuro dell'accaduto. Il murales riprende il famoso dipinto "la ragazza con l'orecchino di perla" di Jan Vermeer
Gruppo B(Ec.Aziedale, Diritto, Religione, Matem., Inform.)Beatrice Aurnia Giulia CabibboSharon De RicciGiovanni Simola Daria Dicara Giovanni Frasca
Gruppo A (Ec. Politica, Motoria, Italiano, Matem., Informatica) Miccichè FlavioFederico Moscato Danilo Nicosia Carla Di CaroAlessandro Cutraro
Gruppo C(Inglese, Storia, Matem, Informatica)Marianna BarranoPaula RubinoCarlo Dente Terenzio TommaseoStefano PavoneGiovanni Milazzo
LUCI E OMBRE NEL PERIODO DELLA PANDEMIA
La pandemia di Covid 19 in atto ha completamente rivoluzionato il nostro linguaggio. Parole come quarantena, epidemia ,lockdown , paziente 0. paziente 1. zona rossa. Contenimento, diffusione, Contagio, sono entrate a far parte del nostro lessico quotidiano. Così, rapidamente, la nostra comunicazione ha mutato tempi e forme, adeguandosi ai ritmi virali della pandemia. Mentre si continuano ad aggiungere nuovi vocaboli destinati a finire nel dizionariodella lingua del Covid-19, noi ragazzi di IV A SIA dell’IIS Fermi di Vittoria abbiamovoluto compiere un vero e proprio viaggio di riflessione e di rivisitazione, proponendouna piccola “Encyclopedie” o dizionario ragionato per scoprire cosa stesse accadendoalla nostra comunicazione nel delicato momento storico che stiamo vivendo .Lo spirito che ci ha animato è simile a quello che nel periodo dell’Illuminismo, avevaispirato i “philosophes” settecenteschi: la volontà razionale di mettere in luce lesperanze e le inquietudini, le luci e le ombre che ci hanno accompagnato e che ciaccompagneranno nel tempo della pandemia.
Tutto ebbe inizio qui Tutto iniziò così
Il 31 dicembre 2019 le autorità sanitarie cinesi hanno
riferito che nella città di Wuhan (Cina centro-
orientale) si era sviluppato un focolaio epidemico .
La città è a circa 800 km da Shangai, raggiungibile in
circa 4 ore con il treno ad alta velocità ed è collegata
per via aerea alle principali città cinesi, ma anche
europee (Italia compresa) e al resto del mondo.
Molti dei casi iniziali riferivano la frequentazione del
mercato all’ingrosso del pesce di Wuhan, dove sono
in vendita anche animali selvatici di specie disparate,
utilizzati a scopo alimentare.
Il 9 gennaio 2020 il Center for Disease Control cinese
ha comunicato di aver identificato l’agente causale:
un nuovo coronavirus, dapprima denominato in via
provvisoria 2019-nCoV e ufficialmente chiamato
SARSCoV-2 dall’International Committee on
Taxonomy of Viruses l’11 febbraio 2020, che è stato
rapidamente sequenziato e messo a disposizione
della comunità scientifica e successivamente ha
confermato la possibilità di trasmissione interumanadel virus.
Assembramento e Isolamento
Oggi,la parola “assembramento” è diventata diuso comune: passare del tempo fuori tra amicio in casa di parenti, andare ai concerti opersino al lavoro e fare ogni tipo di attività cheporta la gente a stare in stretto contatto fisicoè ormai diventato un grande rischio diesposizione al virus che, anche per lo scarsosenso civico di chi non rispetta le dovutedistanze (per lo più i giovani), riesce apropagarsi,e a provocarel’aumentodipazientiricoverati in terapia intensiva e a conseguiremorti indesiderate anche di persone innocentie di buona volontà (spesso gli anziani).
Chi infrange il divieto di
assembramento rischia la multa
da 400 a 3000 euro, che
aumenta fino alla metà in caso
di recidiva.
La stessa sanzione è prevista
anche per chi non indossa la
mascherina nei luoghi in cui è
obbligatoria.
A
Il governo ha regolato molte misure dicontenimento del virus (assegnate in maniera più omeno restrittiva a ciascun territorio in base alle lorocondizioni economico-sanitarie) quali, per i singolicittadini, l’obbligo di indossare la mascherina e lapossibilità di circolare con cautela, per chi esercitaun’attività di impresa, l’obbligo di igienizzare eattrezzare i locali in base alle norme imposte eridurre la capienza massima dei clienti qualora ilocali fungano da luogo di accoglienza e infine, perquelle zone dette “rosse”, il divieto di circolazionese non per raggiungere il posto di lavoro (semprese quest’ultimo non sia stato fatto chiudere dalgoverno perché considerato non di prima necessitàe motivo di diffusione del virus), fare la spesa edaltre attività di prima necessità.
Il DPCM 3 novembre 2020 divide
l'Italia in tre differenti aree
di rischio per contenere la pandemia
di coronavirus: AREA GIALLA,
AREA ARANCIONE e AREA
ROSSA.
Le nuove misure sono state assunte
in seguito all’analisi dei dati
epidemiologici sulla diffusione
dell’epidemia.
Beneficienza
Beneficienza, parola nelpassato legata soprattutto a grandi fondazioni e onlus. Vede oggi unadiffusione più a largo raggio.I primi a mettersi in gioco,infatti, attraverso l’utilizzo dei social network,sono stati grandi influencer, proprietari di grandi aziende italiane e cantanti, i quali hanno dato ungrande contributo per fermare l’avanzata di questo terribile virus. Fra i tanti, Chiara Ferragni, Fedez ,Giorgio Armani.
In questo momento difficile, ad esempio, ChiaraFerragni, insieme al marito Fedez, ha lanciatouna raccolta fondi online per supportarel’ospedale San Raffaele a Milano, in prima lineaper la cura dei malati di Coronavirus. In 5ore,sono stati raccolti 1 milione di euro, per untotale di 3.8 milioni di euro finali.
Altra iniziativa che appoggia l’impegno della CroceRossa Italiana nella lotta contro il Covid-19, viene dalcoinvolgimento di una serie di artisti appartenenti almondo della musica italiana.L’idea, nata dal giornalista musicale Franco Zanetti(Rockol), è stata quella di coinvolgere 50 cantantiitaliani, provenienti da tutte le generazioni musicali.Uniti per creare la cover di un brano intramontabile“Ma il cielo è sempre più blu” del famoso RinoGaetano, a sostegno della lotta contro il coronavirus.
B
Cassa Integrazione
La Cassa Integrazione Guadagni, nelle sue forme ordinaria, straordinaria ed in deroga, si inquadra nellemisure di politica passiva del lavoro e rappresenta uno dei principali, se non il principale, tra gliammortizzatori sociali nel tempo soprattutto del coronavirus. In ambito legislativo il principio dellatutela del lavoro e della retribuzione, ha trovato piena espressione nel sistema di interventi diintegrazione salariale, i quali si suddividono nella cassa integrazione guadagni ordinaria e nella cassaintegrazione guadagni straordinaria, a ciò aggiungendosi interventi legislativi episodici e circoscritticoncretanti una cassa integrazione (straordinaria) in deroga. Tali strumenti prevedono lacorresponsione di un trattamento economico al verificarsi di eventi oggettivi ed imprevedibili.
C
A marzo e aprile del 2020, quando il coronavirusmordeva di più e il Paese si è praticamentebloccato per contenere la pandemia, oltre lametà delle imprese ha fatto ricorso alla cassaintegrazione. L'ammortizzatore sociale hacoperto quattro lavoratori dipendenti su dieci perun risparmio medio di circa 1.100 euro perdipendete presente in azienda. Come per la crisieconomica, i primi a pagare il prezzo della crisiinnescata dal virus sono i lavoratori autonomi,occasionali, precari, partite iva, i piccoliimprenditori, insomma, tutto il variegato mondodel lavoro non dipendente. Inoltre ne restanoescluse tutte quelle centinaia di migliaia dilavoratori “invisibili”, che non hannocaratteristiche definite, magari non hanno partitaiva, vivono di collaborazioni occasionali.Fantasmi, appunto, che mai nessunprovvedimento raggiunge. E poi c’è il piccolo,anzi grande, esercito di lavoratori in nero come lebaby sitter, colf, insegnanti che dannoripetizione, insegnanti di sport, musica e moltialtri soggetti. Certo colpevoli di non pagare letasse, ma comunque persone che in molti casiperderanno comunque un reddito che gliconsentiva di vivere.
Senza parlare di chi in nero ci lavorava costretto,perché senza alternative, specie al Sud. Il Governo,però, ha compiuto diversi interventi a favore deilavoratori colpiti dalla pandemia che si sonoconcentrati in due provvedimenti: in prima battutail decreto Cura Italia (D.L. 17 marzo 2020, n. 18)che ha stanziato dieci miliardi di euro, esuccessivamente il decreto Rilancio (D.L. 19 maggio2020, n. 34) che di miliardi sul tavolo ne ha messiventicinque, confermando buona parte dei benefitintrodotti dal precedente decreto ed estesodiverse tutele introdotte a categorie escluse.
Inoltre ha introdotto nuove e diverse misure perallargare ulteriormente il sostegno a famiglie eimprese e ad altri soggetti in particolaricondizioni di fragilità. Per sostenere i datori dilavoro e per evitare che i dipendenti e ilavoratori autonomi perdano il proprio lavoro oreddito, la Commissione europea ha proposto unnuovo strumento temporaneo chiamato SURE(sostegno temporaneo per attenuare i rischi didisoccupazione, dall’inglese Support to mitigateUnemployment Risks in an Emergency) cheintegri gli sforzi nazionali a tutela del lavoro. Lostrumento è entrato in vigore il 22 settembre2020.
Diritti e Doveri: salute e dignità nell' art.32
della CostituzioneSecondo l’articolo 32 della Costituzione, lasalute non è soltanto un “dirittodell’individuo”, ma anche un “interesse dellacollettività”. La prima ragione di ciò èevidente: mantenere un elevato grado di“benessere fisico e psichico” della popolazioneè utile a tutti noi, all’economia, più in generaleall’armonia della nostra comunità di persone.Ma vi è di più. L’importanza anche “collettiva”della salute può talora giustificare trattamentisanitari obbligatori, come per esempio,soltanto nei casi strettamente previsti dallalegge, alcuni vaccini. Considerando il periodostorico che stiamo vivendo ci premeconcentrare la nostra attenzione sulle misuresanitarie emergenziali adottate di fronte almassivo contagio dovuto al virus Covid-19,l’accento sarà posto principalmente sullanatura di diritto sociale del diritto alla salute –intendendo per esso il diritto ad unaprestazione da parte dello Stato – ma ciò nonsi deve considerare a sé stante o, addirittura,contrapposto alla natura di interesse collettivosegnalato dall’art. 32, in quanto, come accadedi solito per i diritti sociali in genere, sono duefacce della stessa medaglia: non vi è la tutelapiena dell’uno senza la protezione dell’altro.
D
Il nostro Sistema Sanitario Nazionale, deputato alla curadel cittadino, si qualifica grazie a tre caratteristichefondamentali: universalità, uguaglianza ed equità. Ogginon è stabilito quanto sia necessario investire nella sanitàpubblica. Il diritto alla salute è un diritto a prestazionipositive ed è inevitabilmente condizionato a quanto èpossibile spendere in un determinato anno per la salutepubblica, tenendo in considerazione gli altri interessicostituzionalmente protetti. In altre parole, la sanità èsoggetta alla disponibilità di bilancio dello Stato. A partiredagli anni ‘90, vi è stato un grande calo di investimenti inquesto settore a causa dei tagli sempre più importantialla spesa pubblica, che ha ridotto la gratuità universaledelle cure come era stata precedentementeintesa. Questo può dare adito a diverse problematiche. Sevi è la cosiddetta discrezionalità legislativa, ovvero lamancanza di un’imposizione di una cifra specifica chedeve essere allocata per la sanità, lo Stato potrebbeeludere i suoi obblighi, compromettendo il diritto allasalute degli individui. È altresì vero che risulterebbeillogico allocare ogni anno, per esempio, una percentualefissa per la sanità, senza tenere in considerazione lasituazione nello specifico. Questa visione si ritrova anchenella sentenza della Corte Costituzionale n. 455/1990.
Qui è stato affermato che tenere in considerazione glistrumenti, i tempi e i modi di attuazione del diritto allasalute non equivale a una degradazione della tutelaprimaria che la Costituzione assicura di questo diritto, macomporta che l’attuazione della tutela della saluteavvenga gradualmente a seguito di un bilanciamentodegli interessi altrettanto importanti. Nel 2018, l’Italia hainvestito nella sanità l’8,8% del PIL, che sebbene si siaridotto nel corso degli anni, resta in linea con la mediaeuropea del 6,6% rilevata dall’OSCE. Nel 2019,la Commissione europea, nel suo rapporto sullo statodella sanità in Italia, ha valutato il nostro Paese partendoda tre criteri fondamentali: l’efficacia, ovvero la capacitàdi prevenire morti evitabili, l’accessibilità alle cure e laresilienza, ossia la capacità di far fronte a crisiimpreviste. In generale, la Commissione ha rilevato chel’Italia riesce a soddisfare tutti e tre i criteri, ma non senzadelle criticità. Per esempio, i tagli alla sanità hannoportato ad alcuni problemi nell’accessibilità delle cure,legate ai lunghi tempi d’attesa e al loro costo. Questo èparticolarmente rilevante al Sud, dove le cure sono menosoddisfacenti.
Inoltre, a causa della crisi economica, i costi dellecure sanitarie si sono riversati in maniera piùsignificativa sui pazienti ed è diventato sempre piùdifficile assumere del personale qualificato. Unaltro elemento di preoccupazione è costituito dallacapacità di far fronte a crisi impreviste. Tra il 2000e il 2017, il numero di posti letto in ospedale procapite in Italia è diminuito del 30%, arrivando auna cifra nettamente inferiore agli altri Paesieuropei. Come si è visto, la Costituzione italianariconosce il diritto alla salute come parteessenziale dei diritti dell’individuo e interessecollettivo, imponendo degli obblighi in capo alloStato affinché le cure mediche siano disponibili atutti gli individui senza distinzioni sociali edeconomiche. Appare quindi chiaro che, per poteradeguare il nostro sistema di sanità pubblica“universale” alle nuove sfide che la globalizzazioneci impone e più in generale per far ripartirel’economia nazionale dopo i danni ingenti dellapandemia in atto, servono risorse che possiamoattingere dal mercato dei capitali in misura affattolimitata, pena un rischio concreto di dèfault, salvemisure straordinarie a livello UE. Pertanto la “viaitaliana” dovrà necessariamente contare, oltrel’emergenza, sul prelievo tributario, alla cuiinefficienza dovremo per forza porre rimedio.
Bisognerà dunque agire con determinazione sul“livello sostanziale” della tassazione o meglio sulloscarto, impressionante, tra questo livello e quello“formale”. In altri, ancor più chiari termini,essenzialmente, non potremo più permetterciun’evasione fiscale che, secondo le stimemaggiormente prudenziali, corrisponde ad almeno100 miliardi di euro ogni anno. Significativamentequesto valore economico è appena inferiore aquello della spesa sanitaria nazionale (nel 2019,115 miliardi di euro). Occorre perciò pensare “cosae come fare” per almeno ridurre questoenorme deficit di cultura sociale e di finanzapubblica, così da ottenere, anche per questa via, lerisorse per fare quello che serve alla comunità,nella sanità e nell’ economia. Purtroppo, stiamovivendo una condizione inedita, nella quale, perragioni di obiettiva ed eccezionale gravità, tale damettere in pericolo l’esistenza stessa di una interacomunità, sono stati emanati provvedimenti voltialla sospensione e compressione dei dirittifondamentali dei cittadini mai vista prima. Per ilgrave stato di emergenza in cui si versa, sonogiustificate e legittime le norme eccezionali varatedal Governo a tutela della salute pubblica, a pattoche tali misure siano del tutto limitate nel tempo.
Epidemia
Una prima sfida per la comunicazione duranteuna pandemia sarà quella di contrastare laconfusione intorno al concetto di “influenza”.La presenza di importanti e spesso confusesimilitudini tra l’influenza stagionale e lapossibile pandemia influenzale porterà aricercare parallelismi e confronti riguardanti isintomi, la diagnosi, il trattamento, latrasmissibilità e la mortalità della varietà divirus influenzali. Affidarsi alla esperienzaempirica può portare a convincimenti errati, avolte anche distorsivi rispetto alleinformazioni che perverranno.Le epidemie di influenza stagionale possonocausare un alto numero complessivo di morti,ma l’impatto di una pandemia è causa anchedi fortissime ripercussioni sociali edeconomiche, ed è fonte di grandepreoccupazione per la capacità di esaurirevelocemente le risorse dei sistemi sanitari Peravere un riferimento empirico pensiamo chela pandemia dell’influenza del 1918, lacosiddetta “spagnola”, ha causato tra i 40 e i50 milioni di morti in tutto il mondo.
La letalità le valse la definizione di più grave forma dipandemia della storia dell’umanità: ha infatti causatopiù vittime della terribile peste nera del XIV secolo edella stessa Prima guerra mondiale.Illustrare le differenze e far capire la qualità del nemicoche ci si trova ad affrontare è il primo passo di unacomunicazione tempestiva: evidenziare le distinzioni intutti i messaggi e, sin dall’inizio, lavorare con i media piùdiffusi e con un seguito maggiore.
E
Follia e Razionalità
La pandemia che ha travolto le nostre vite dalla fine di febbraio non ha messo a repentaglio solo la nostra salute, né solo la nostra economia. A differenza delle altre epidemie della storia, ha travolto anche la nostra testa, portandoci a una specie di follia collettiva in cui si sono perse priorità, chiarezza di sguardo, obiettivi e capacità di giudizio.
La “prima paura mondiale” ha stravolto tutto, ed è ora di fare un bilancio. Bernard-Henri Lévy –filosofo e giornalista da sempre attento ai temi etici della contemporaneità – individua in cinquepunti i rischi maggiori sul piano sociale e morale del Covid: la sanitarizzazione della società; l’ideadi una “lezione del virus”, una sorta di lettura provvidenziale e punitiva della pandemia;
F
l’apprezzamento del ritiro nelleproprie case, un confinamento primanoioso, poi sempre più dorato,protettivo; il riposizionamento deivalori della vita (per cui portare aspasso i cani è diventato essenziale,uscire a prendere un libro no) e infinela messa in secondo piano, anzi laneutralizzazione, di tutti gli altriproblemi del mondo, come se nonesistesse altro che la pandemia.
È ora di recuperare, dopo questa
esperienza disastrosa, un’idea di
mondo e di vita più complessa.
È ora di tornare a vivere. Senza
dimenticare quello che abbiamo
passato, ma andando oltre.
Guardando più in là.
Giovani e Anziani
I figli, uomini o donne, lavorando nonhanno il tempo di badare ai loro cari eallora gli anziani costituiscono un peso.Una volta le famiglie erano più unite, ledonne non lavoravano e, quindi,curavano i loro anziani. Anche per igiovani esiste il problemadell’isolamento, infatti la comparsa dicomputer e smartphone li ha allontanatidalla vita sociale facendoli comunicaresoltanto virtualmente. Con la pandemia,questo problema è stato messo ancorapiù in evidenza.
Il periodo della pandemia ha
messo ancora di più in
evidenza il problema della
solitudine di giovani e anziani.
Anche prima si discuteva
dell’isolamento degli anziani
rimasti soli a casa o chiusi nelle
case di riposo.
G
Figli e nipoti non possono andare a trovarli perché, essendo anziani, sono più a rischio e lasolitudine per loro è diventata quasi una malattia. Anche per i giovani l’isolamento è aumentatodurante questo periodo. Essi vivono collegati a internet la mattina per la DAD e, per il restodella giornata comunicando con gli altri.
Hotel e Ospedali
Prima della pandemia da SARS-CoV-2 lestrutture di Pronto Soccorso eranocaratterizzate dal sovraffollamento,apparentemente inarrestabile ed oggettodi varie soluzioni organizzative atte acontenerlo e ad affrontarlo. Durantel’esplosione dell'emergenza sanitaria daCovid-19 l’assetto della Medicinad’emergenza urgenza si è moltomodificato, avendo dovuto gestire malaticritici infettivi, continuare a garantire curea persone non infette ed evitare perquanto possibile contagi. Il Sistemad’emergenza urgenza nel suo complessoha ricoperto un ruolo fondamentale nellagestione della pandemia, e delle sueconseguenze, permettendo agli ospedalidi potere rispondere al meglioall’emergenza in atto. Il timore di contagioha ridotto notevolmente l’affluenza aiPronto Soccorso destinando l’utenza arivolgersi ai medici di base.
Dopo la prima ondata gli ospedaliavrebbero dovuto
attrezzarsi in maniera adeguata per l’arrivo dellaseconda ondata cosa che invece molti ospedali nonhanno fatto. Il compito di tale potenziamento eraaffidato alle regioni. Per contenere ulteriormente icontagi e nello stesso tempo liberare posti lettoospedalieri sono stati attivati gli hotel-Covid, veri epropri hotel trasformati in strutture atte ad accoglierepersone guarite dal Covid ma con tampone ancorapositivo quindi potenzialmente contagiosi e pertantoimpossibilitati a rientrare in famiglia.
H
Infodemia
L’infodemia è la circolazione di una quantitàeccessiva di informazioni, e la maggior partedelle volte esse sono false, e rendono difficileorientarsi su un determinato argomento per ladifficoltà di individuare fonti affidabili. Una curacontro l'infodemia è ciò che sta cercando ditrovare l'Organizzazione mondiale della sanitàallertando sull'ondata di fake news che ilcoronavirus sembra essersi portato con sé. Ladiffusione di queste informazioni ha come scopoprimario, quello di creare panico tra lapopolazione e dare false speranze. Ciò implica ilfatto che le persone, molte volte non sanno acosa credere veramente.
È chiaro quindi che per contrastare unainfodemia le norme di ‘contenimento’ cheutilizziamo per fermare i contagi non sono utili.Non servono barriere e filtri, ma strumenti dicomprensione delle fonti e di inquadramentodelle informazioni. In campo medico, peresempio, non basta riferirsi ai classici parametriqualitativi bibliometrici perché il problema stanella quantità dei dati, oltre che nella qualitàdegli stessi e nella disponibilità di strumenti dianalisi che calino l’eventuale studio nella realtà incui operano le fonti scientifiche.
I
Lockdown e Ambiente
A seguito del Coronavirus più di 190 paesi sono in lockdown e il mondo intero sembra essersifermato. Il commercio globale è stato interrotto, le compagnie aeree hanno cancellato voli e sonopersino chiusi tutti gli uffici e le aziende. La pandemia sta fortemente danneggiando la sanità el’economia globale.È importante sottolineare, in un momento così difficile, che vi sono anche effetti positivi. L’ambientee la natura, infatti, stanno pian piano riprendendo vita ora che si sta assistendo ad un forte calo diemissioni di carbonio. Il cambiamento, probabilmente, sarà solo temporaneo, ma sta mettendo inluce il forte impatto negativo che l’uomo ha sull’ambiente.
L’aria non è più inquinata come prima, le emissioni di monossido di carbonio, provenienti dai tubi discarico delle macchine, si sono ridotte del 50% dal momento che quasi nessuno sta usando mezzi ditrasporto. E non solo, anche l’emissione di CO2 ha visto un calo significativo, le compagnie aereehanno sospeso a tempo indeterminato i voli nazionali e internazionali. Pertanto, uno dei principalirisultati del COVID-19 è stato un calo significativo delle emissioni delle compagnie aeree, le qualihanno portato ad avere aria più pulita nelle città, i cieli sembrano più chiari e luminosi.
Le sofferenze causate da questa pandemia, come
abbiamo detto, sono numerose. Proprio per questo
motivo è di fondamentale importanza concentrarsi
sugli aspetti positivi che stiamo riscontrando in
questo periodo complesso. Tra questi, dare
importanza ai cambiamenti che stiamo vedendo
sull’ambiente e cercare di renderli permanenti e
non temporanei è di fondamentale importanza per
rendere il mondo un posto migliore in cui abitare.
L
Malattia e salute
Ovviamente per un anziano o per un soggetto più
fragile non è bello stare sempre a casa senza contatti,
specialmente se vive da solo per vari motivi.
Il coronavirus è partito dalla Cina, in particolare da Wuhan verso la fine del 2019, si tratta di un virusche colpisce ai polmoni. Pensavamo che non sarebbe mai arrivato qui in Italia, e invece è arrivatoimprovvisamente.
All'inizio eravamo impreparati e infatti gli ospedalinon erano organizzati e non c'erano le giusteprecauzioni. Quando abbiamo iniziato a capire lagravità della situazione è stato un po' tardi e comesappiamo sono tantissime le persone che sono statecontagiate e purtroppo morte.
Gli anziani e le persone più deboli come coloro i qualihanno dei problemi respiratori, al cuore o qualsiasialtra malattia, essendo i più vulnerabili corrono unrischio più alto. La soluzione migliore è quella di starea casa il più possibile e di non avere contatti conparenti, amici, conoscenti; anche se è difficile. Questoè l'unico modo, purtroppo, per contenere il contagioe per proteggere la propria salute.
In Italia arriveranno presto i vaccini e le persone più a rischio dovrebbero avere la precedenza rispetto agli altri.
M
Numeri e GraficiN
Onniscienza e Ignoranza
Colui che è onnisciente detiene una conoscenza molto ampia ed è al corrente di tutto. In
periodo covid, questa parola descrive coloro che conoscono il virus e i suoi effetti e che
non si lasciano soggiogare dalle infinite fake news. Infatti, solo con questo tipo di
persone potremmo superare questa mera situazione
Ad esempio i medici rientrano tra queste persone che, nonostante il pericolo, mettono a
disposizione della società le loro capacità. Poiché avendo la conoscenza ed anche una
certa professionalità, si possono orchestrare delle soluzioni che ci aiutino a sconfiggere
questo beffardo virus.
l’ignoranza, invece, rappresenta un atteggiamento di menefreghismo nei confronti della
cultura. Difatti questo genere di persone non ha mai letto un libro poiché non hanno
nessun interesse ad acculturarsi, e la cosa peggiore è che credono che le informazioni
siano inutili. Come ad esempio coloro che, nella situazione di oggi, non sapendo bene il
pericolo che rappresenta il covid e quali delle notizie siano vere o meno, non seguono le
norme restrittive e mettono in condizione critiche l’intera società.
O
Addirittura sono anche convinti del fatto di saperne di più, perciò diffondono stupidenotizie riguardanti la falsità dell'esistenza del virus. Da qui possiamo capire come questogenere di persone ci potrebbero portare alla rovina, dato che non seguono quei piani,creati da persone più diligenti, per contrastare il virus.
Pandemia e convivenza sociale…
un percorso storico-letterario Attualmente ci troviamo esposti alla minaccia del Coronavirus, ma è da quando l'essere umanoha iniziato a organizzarsi in società e a creare nuclei di persone che convivono insieme nellostesso spazio che le malattie contagiose hanno assunto un ruolo particolare. Queste pandemiehanno talvolta trasformato le società in cui sono comparse e, molto probabilmente, hannocambiato o influenzato in modo decisivo il corso della storia.
La forma di peste che provocò la morte di
migliaia di persone in Italia fu la peste nera
del 1600, la quale fu descritta in un
romanzo storico intitolato I PROMESSI
SPOSI di Alessandro Manzoni. La storia ci
insegna che non potremo mai abbassare la
guardia di fronte alla possibile emergenza
di nuove malattie infettive.
P
Oltre al calo demografico delle città e lo
spopolamento delle campagne, queste epidemie
si ripercossero negativamente sull’economia
delle zone colpite. Infatti quando in una città o in
una zona dalle autorità preposte veniva
dichiarato lo stato di morbo contagioso, ne
seguiva che immediatamente venivano a cessare
ogni scambio ed ogni contatto esterno. A seguito
del blocco delle attività commerciali e produttive,
derivava la disoccupazione del popolo minuto,
degli artigiani e dei mercanti e, anche per la
grave carestia presente, la morte per fame.
Nel 1630 la peste iniziò nel nord dell’Italia, in
Piemonte e in Lombardia, e di qui rapidamente si
diffuse ovunque.
Sintomi di peste erano l’insorgenza di unafebbre elevata, delirio, sete ardente, acutidolori di testa e al torace, vomito, emorragie,polso debole e frequente e poi, segni indubbi,il presentarsi di bubboni all’inguine e alleascelle, carbonchi e macule; alta era lacontagiosità e la morte sopravveniva in generedopo 5-7 giorni. Pochissimi quelli cheguarivano.
Quarantena e Libertà
Le restrizioni adottate dal governo, laquarantena, la solitudine, ma anche lo smartworking, o la perdita del lavoro hannoscatenato una serie a cascata di effettipsicologici sui cittadini, costretti dall’oggi aldomani ad un cambio totale del loro modo divivere. Il coronavirus ha obbligato le persone dicolpo all’isolamento, chiusi in casa, allo staredistanti, magari anche da una persona cararicoverata o deceduta. Dolore si è aggiunto aldolore, e molti cittadini non erano e non sonopreparati a fronteggiarlo. Tutto ciò ha lasciatoun segno importante sulla salute mentale degliitaliani: depressione, ansia, insonnia, stress.
La libertà per noi ragazzi al tempo delcoronavirus.
Noi ragazzi pensiamo a quando tutto questofinirà, anche se con l’aiuto della tecnologia, diinternet, i social (WhatsApp, Facebook,Instagram) siamo sempre “vicini”. Purtroppoperò manca il contatto fisico con i con icompagni, il divertimento con gli amici, gliabbracci, le strette di mano, manca insomma
tutto ciò che internet non puoi darci, quellesensazioni primordiali tipiche dell’uomo inquanto essere sociale.In casa, impariamo ad apprezzare il focolaredomestico, quei momenti di unione dellafamiglia, nonostante manchi quella sensazionedi uscire e respirare un po’ della nostraspensieratezza. Speriamo solamente chequesto brutto incubo possa finire e di tutto ciòpossa rimanere solamente un brutto ricordo.
Q
Resilienza e Fragilità
In questo anno difficile tutto sembra andare in frantumi: l’economia, le relazioni internazionali,
l’ambiente, la società. E non è solo una questione di percezione individuale. I dati, le statistiche, le
previsioni confermano che effettivamente sul mondo si è scatenato un combinato disposto di
pandemia, crisi economica e cambiamento climatico con pochi precedenti nella storia. Come in
una pentola a pressione, per ora il vapore fuoriesce dalla valvola, ma il fischio è sempre più forte.
R
Molte persone hanno dimostrato di avere moltissima capacità ad affrontare questo periodo senza
perdersi d’animo, tenendosi occupati, trovando gioia nelle piccole cose, scoprendo una nuova
passione di cui non si era a conoscenza.
Smart Working e Crisi economica
Il decreto legge del 23 febbraio 2020, ha previsto “lasospensione delle attività lavorative per le imprese adesclusione di quelle che possono essere svolte inmodalità domiciliare ovvero in modalità a distanza”.Capire il significato dello Smart Working non èimmediato e nemmeno così intuitivo. Durante la fase piùacuta dell’emergenza lo Smart Working ha coinvolto il97% delle grandi imprese, il 94% delle PA italiane e il58% delle PMI, per un totale di 6,58 milioni di lavoratoriagili, circa un terzo dei lavoratori dipendenti italiani.
Ma le potenzialità dello smart working non si esaurisconoqui. Come emerso nel corso del digital event “Italia 2021– Competenze per riavviare il futuro”, organizzato da PwCItalia, il lavoro agile potrebbe infatti aiutare molte donnea entrare o rimanere nel mercato del lavoro. Secondo ilWomen in Work Index 2020, se l’occupazione femminileraggiungesse il livello della Svezia (dove è occupato full-time il 60% delle donne in età lavorativa, contro il 32%dell’Italia), l’impatto sul Pil italiano sarebbe pari a 659miliardi di dollari.
Quali sono i vantaggi e i svantaggi per le aziende?
S
i vantaggi:
--Aumento della produttività: nel momento in cui il lavoro è strutturato al meglio, anche il risultato finale viene incrementato;
--Indipendenza del lavoratore: il collaboratore è maggiormente responsabilizzato perché può decidere in totale autonomia come gestire il proprio lavoro;
--Risparmio di denaro: l’azienda ha un risparmio economico sull’uso dei locali, delle attrezzature e delle utenze come elettricità, riscaldamento, ecc.;
--Soddisfazione personale del lavoratore: il collaboratore riesce a conciliare meglio la sfera lavorativa con quella personale e questo innalza la qualità complessiva della sua vita;
--Coesione aziendale: il lavoratore apprezza di più l’ambiente nel quale lavora e, di conseguenza, l’azienda stessa per la quale presta la sua attività.
--All’inizio ci è voluta un po’ di organizzazione per affrontare il nuovo modo di lavorare. Ma tutto il processo è stato sicuramente avvantaggiato dalla definizione di obiettivi specifici e condivisi e dalla strumentazione tecnologica a nostra disposizione.
gli svantaggi:
--Lo Smart Working porta con sé innumerevoli benefici, ma come sempre esiste anche l’altro lato della medaglia. Ecco alcuni svantaggi che può portare lo Smart Working:
--Vita personale e vita lavorativa confuse: queste due aree non sono più nettamente separate;
--Produttività ridotta: senza controllo alcuni lavoratori potrebbero ridurre la loro attività giornaliera e non raggiungere appieno gli obiettivi;
--Problemi di comunicazione: non trovarsi fisicamente nello stesso ufficio o nello stesso edificio può creare problemi o ritardi nella comunicazione;
--Isolamento del lavoratore: nel momento in cui manca il contatto diretto con i colleghi, il singolo potrebbe sentirsi isolato e non riconoscersi più con l’azienda per la quale lavora;
--Informazioni incomplete: ridotta capacità di trasferimento delle informazioni.
Il sentimento degli operatori è quella che sta volta non andrà tutto bene affatto, anzi dopo
mesi e mesi di difficoltà le aziende sono in larga parte fragilissime e basta una folata di
vento per spazzarle via definitivamente, anche una chiusura breve, ammesso che non siano
prorogate e purtroppo lo saranno--sarebbe fatale per tantissimi.
A causa del lockdown dovuto all’emergenza CoVID-19, le stime sulla crescita economica
italiana per il 2020 vengono riviste continuamente al ribasso da istituzioni nazionali ed
internazionali. Si tratta di cifre a cui non siamo affatto abituati: il Fondo Monetario
Internazionale prevede una riduzione del 9,1%, la Commissione europea del 9,5% e l’Ufficio
Parlamentare di Bilancio italiano del 15%. Questo vuol dire che gli italiani non devono fare i
conti solo con una terribile e drammatica emergenza sanitaria, ma anche con problemi di
ordine economico sia oggi e sia nel futuro.
TECNOLOGIA e SOLITUDINE
La pandemia causata dal Coronavirus ha portato molti cambiamenti. Ci ha costretti tutti atrovare nuovi modi di lavorare, interagire e vivere. L'evoluzione della tecnologia dopo ilCoronavirus è una componente chiave del nostro sforzo collettivo per affrontare il virus esostenere i nostri nuovi modi di vivere e di lavorare in questo periodo inaspettato.
Il lato positivo dell'esperienza che stiamo vivendo è che gli individui e le società saranno piùpreparati e coordinati per affrontare un mondo post COVID-19.
Ma il Covid-19, ha cambiato pure il modo di vivere di noigiovani, in quanto sono stati catapultati da un giorno incui si poteva uscire liberamente, senza avere lapreoccupazione di aver contratto un virus, ad un altro incui si aveva il timore di uscire pure da casa. Per questomotivo, l’obbligo a stare a casa, la mancanza di contattocon amici e parenti, il distanziamento sociale, hacomportato nei giovani noia, irrequietezza e solitudinecon lo scorrere dei giorni chiusi dentro le stesse quattromura. E qui, entra in gioco la tecnologia, la quale ha avutoun ruolo fondamentale per non fare sentire soli noigiovani durante quei momenti in cui pensavamo che nonsarebbe più finita questa pandemia, attraversovideochiamate di gruppo e messaggi. Tutto ciò fa sentire igiovani, in qualche modo vicini alle persone che si amano,ma sappiamo che il contatto fisico non è la stessa cosa diuna conversazione che divide le due persone da unoschermo.
T
Umanità e Egoismo
L’emergenza del coronavirus ha cambiatoprofondamente le nostre vite, mettendoci in unacondizione che ci servirà da lezione per il futuro.Mentre ci siamo mobilitati perché questa fasenon divenisse un’occasione di ulterioreisolamento ed emarginazione reciproca – inparticolare per i più poveri e dimenticati. Leemergenze sanitarie colpiscono tutti e hannobisogno del concorso di ciascuno per esserefronteggiate, in una condivisione di tutte lerisorse che possono essere messe a disposizione. E consiste in questo anche il massimo sforzo di
tutti gli enti pubblici e privati; il ruolo dei poteripubblici è fondamentale. La situazione del lavoroha visto due fenomeni particolarmente visibiliconquistare il primo posto nella nostra attenzione.In primo luogo l’esplosione dello “smart working”,nelle sue varie forme: la situazione ha costrettomolte organizzazioni ad abbracciare nuovemodalità di lavoro e soprattutto ad allargare dimolto l’area di lavoro che si può svolgere adistanza. Da queste modalità è stato escluso chipuò lavorare solo “in presenza”, e tra loro vi sonoprobabilmente i gruppi di lavoratori più esposti,almeno nella prima fase dell’emergenza, acondizioni di rischio.
U
L’emergenza ha colpito moltissimi lavoratori tra cui:lavoratori in nero, ma anche lavoratori “deboli” o conoccupazione intermittente; per non parlare della massaenorme di lavoratori stranieri senza documenti. Questepersone sono stata aiutata da molte associazioni e onlusche hanno fornito loro beni di prima necessità. I lavoratoriche hanno dato un esempio straordinario sono stati isanitari, i quali hanno dato un aiuto professionale eumano ai malati di Covid. Questi eroi sono stati il veroorgoglio italiano perché tutti i giorni da quando è iniziatala pandemia hanno cercato di fermare l’avanzata di unnemico quasi sconosciuto all'umanità. Loro sono un veroesempio di coraggio e di grinta per tutti noi. Dobbiamoricordare sempre, che sotto i camici e le mascherineanche ci sono degli esseri umani, preoccupati per i loropazienti, per i loro cari e, se resta loro il tempo, per sestessi. Così come ci sono stati uomini che hanno datosupporto ad altri uomini in maniera gratuita, consolidarietà e umanità, ci sono state altrettante personeche ne hanno approfittato con introiti personali elevati;vedi il mercato delle mascherine, vedi le grandi catene dicommercio online che si sono arricchiti ulteriormente, aspese delle piccole imprese, e anche il settoretecnologico. Alla luce di quanto detto condividiamo apieno le parole di saggezza di Papa Francesco, il qualeafferma: “Se abbiamo potuto imparare qualcosa in tuttoquesto tempo è che nessuno si salva da solo. Le frontierecadono, i muri crollano e tutti i discorsi integralisti sidissolvono dinanzi a una presenza quasi impercettibileche manifesta la fragilità di cui siamo fatti.”
il covid-19 , ha devastato l'economiae più in generale la societàmondiale. A Marzo di quest'annoabbiamo visto le prime portechiudersi, iniziando a danneggiarelentamente ogni ambito, ognisettore dell'economia. Molti malati,affollamenti negli ospedali, negoziquasi deserti, un vero caos che noneravamo abituati a gestire.
Virus e vaccino
La chiusura di molte attività hainfluenzato e spinto le persone aindirizzarsi verso il settore online,anche se comunque la domanda el'offerta subivano e subisconotutt'ora una forte diminuzione.Aumenta la disoccupazione, il Pilsubisce un forte ribasso, ognisettore viene danneggiato dal virusche ci circonda.
Se già prima a livello economico l'Italia non si trovava al meglio, con questa situazione sta solo peggiorando. Pur di stare bene in molti si sono confinati tra le mura di casa, mentre i negazionisti dell'accaduto continuano a circolare con tranquillità peggiorando il tutto. La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.
V
Da quando è scoppiata l'epidemia covid-19, di una gravità e di un estensione mai viste, ilmeglio dell'industria farmaceutica mondiale si è attivata per creare nel minor tempopossibile un vaccino efficace. Il vaccino non curerà solo gli ammalati o impedirà solo icontagi, soprattutto sarà un'ottima medicina per l'economia mondiale.
Questo vaccino aiuterà non solo dal punto di
vista sanitario, ma anche a coprire i buchi creati
durante la pandemia, ovvero l'abbassamento del
Pil, le attività interrotte e così via. Con l'uscita di
questo vaccino che chiaramente non sarà
gratuito l'economia mondiale si risolleverà, il Pil
aumenterà, le borse riprenderanno i loro numeri,
molte attività riapriranno per continuare a
lavorare. Mai come in questa circostanza è vera
che l'affermazione il tempo è denaro.
Zuccheri e dieta…uno stile di vita
Tendendo o essendo portati a stare in casa per favorire il debellamento del covid-19 si è posta al
centro dell’attenzione la vita domestica, pertinente alla casa e alla famiglia, tra le quali i membri di
quest’ultima, avendo molto tempo a disposizione possono tendere ad assumere una quantità di
cibo esagerata causata da una fame nervosa dovuta all’angoscia portata dalla situazione precaria
del virus.
La soluzione sarebbe proprio quella di organizzare uno stile di vita più sportivo facendo attività
fisica per eliminare lo stress e seguire una corretta alimentazione prestando attenzione alla qualità
e alla quantità degli alimenti che si assumono quotidianamente:
Z
1. Bere ogni giorno acqua in abbondanza (almeno 1 litro e mezzo);
2. Fare sempre una prima colazione sana ed evitare di saltare i pasti;
3. Consuma almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura (meglio se 2 di frutta e 3 di verdura) arrivando almeno a 400 grammi, variando i colori dei vari prodotti, e ricorda che il succo di frutta, anche al 100%, non sostituisce mai la frutta fresca;
4. Consuma quotidianamente cereali (pane, pasta, riso, ecc..) privilegiando quelli integrali;
5. Mangia pesce almeno 2-3 volte alla settimana, fresco o surgelato;
6. Privilegia il consumo di carni bianche, limitando quello di carni rosse;
7. Ricordati che i legumi forniscono proteine di buona qualità e fibre, includili nella tua alimentazione almeno 3-4 volte a settimana, magari con un piatto unico di cereali e legumi;
8. Limita il consumo di alimenti ricchi di grassi, sale e zuccheri e di bevande zuccherate;
9. Privilegia, come condimento, l’olio extravergine di oliva, ma senza esagerare;
10. Privilegia la cottura a vapore, alla piastra, al cartoccio, limitando le cotture che prevedano aggiunte di grandi quantità di grassi.
Letter to a friend…
Dear Justine,
I am writing to you this letter to share a reflection thatI have written, in recent months about this period ofCovid . I hope you will like it, it starts like this: " It isstrange to think that we are all experiencing asomewhat surreal period, a little dark or even a littlehistoric, which will certainly be told in the years tocome. So... March a normal month like all the others,a month in which we kids, woke up every morning andwent to school with the aim of achieving our dreams, a
month in which parents went to work to support theirfamilies, a month in which everything was normal. Butsoon all this equilibrium was interrupted, it wasdrastically shaken, and here the famous Covid-19came . . The first time he visited us, thus coming tothe lockdown, we were all worried, a lot of people weredesperate for having lost
in Inghilterra o in Italia o in altra parte del mondo sono simili i sentimenti e le inquietudini al tempo della pandemia
Cara Justine,
Ti scrivo questa lettera per condividere una riflessione che hoscritto, in questi mesi, su questo periodo di Covid. Spero vipiaccia, inizia così: "È strano pensare che stiamo tutti vivendoun periodo un po 'surreale, un po' buio o anche un po'storico, che sicuramente verrà raccontato negli anni a venire.Quindi. .. Marzo un mese normale come tutti gli altri, un mesein cui noi ragazzi ci svegliavamo tutte le mattine e andavamo ascuola con l'obiettivo di realizzare i nostri sogni, un mese incui i genitori andavano a lavorare per sostenere le lorofamiglie, un mese in che tutto era normale. Ma presto tuttoquesto equilibrio si è interrotto, è stato drasticamente scosso,e qui è arrivato il famoso Covid-19. La prima volta che èvenuto a trovarci, arrivando così al lockdown, eravamo tuttipreoccupati, molta gente erano disperati per aver perso
their jobs, we kids upset that the schools were closed, the
grandparents tense because they could not visit their
grandchildren, the people who out of fear of famine they
emptied supermarkets. It was hard for everyone, because no
one could have imagined that one would have to wear a mask
and use gloves to go out.
When the first time we were all locked up inside and we guys
started the first online lessons, it seemed strange to us,
because we were glued to the computer or cell phone to
listen to our teachers, and it hurt us not to have contact with
them, a blink of hand, a look, a simple greeting that made us
feel good in the morning, it was ugly to look at their faces
through a screen and see them perplexed by this situation, it
was strange when those notifications "connect on meet"
arrived. I'm sure nobody will forget these moments. A
somewhat dark period where everyone is waiting for the sun
to light up our streets, waiting for hope, waiting for
everything to breathe the same air as before. I think it's time
for a change. I think it's time to be even more responsible,
not only for us but also for the people we care about, I think
it's time to be more mature and comply with all the directives
that are given by the government, in fact Italy has shown
"responsibility" in this situation. If we all wear masks, we will
reduce the hard work of doctors who fight for our lives every
day. If we all wear the mask we will be able slowly to get out
of this situation. So let's show Covid-19 that we are stronger
than it and that sooner or later we will say a nice Goodbye.”
This, Justin, is my reflection, a bit long but very significant.
Let me know if you liked it.
See you soon
il loro lavoro, noi ragazzi sconvolti che le scuole fosserochiuse, i nonni tesi perché non potevano visitare i nipoti, lepersone che per paura della carestia svuotavano isupermercati. È stato difficile per tutti, perché nessunoavrebbe immaginato che per uscire si sarebbe dovutoindossare una maschera e usare i guanti.
Quando la prima volta siamo stati tutti rinchiusi dentro e noiragazzi abbiamo iniziato le prime lezioni online, ci è sembratostrano, perché eravamo incollati al computer o al cellulare perascoltare i nostri insegnanti, e ci faceva male non averecontatti loro, un battito di mano, uno sguardo, un semplicesaluto che ci ha fatto sentire bene la mattina, era bruttoguardare i loro volti attraverso uno schermo e vederliperplessi da questa situazione, è stato strano quando quellenotifiche "si collegano su incontrare "è arrivato. Sono sicuroche nessuno dimenticherà questi momenti. Un periodo un po'buio dove tutti aspettano che il sole illumini le nostre strade,aspettando la speranza, aspettando che tutto respiri la stessaaria di prima. Penso che sia ora di cambiare. Penso che sia oradi essere ancora più responsabili, non solo per noi ma ancheper le persone a cui teniamo, penso che sia ora di essere piùmaturi e rispettare tutte le direttive che vengono date dalgoverno, infatti l'Italia lo ha dimostrato " responsabilità "inquesta situazione. Se tutti indossiamo maschere, ridurremo ilduro lavoro dei medici che combattono ogni giorno per lanostra vita. Se indossiamo tutti la maschera saremo in gradodi uscire lentamente da questa situazione. Quindi facciamovedere al Covid-19 che siamo più forti di lui e che prima o poidiremo un bel arrivederci. "Questa, Justin, è la mia riflessione, un po 'lunga ma moltosignificativa. Fammi sapere se ti è piaciuto.A presto
FINE