2
La dinamica della popolazione
• Il tasso di crescita della popolazione lombarda dal 2001 al 2010 è stato positivo (+0,9%) e superiore a quello italiano (+0,8%).
• Entrambi i valori risultano comunque superiori alla media europea (+0,4%).
-1,00
-0,50
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
Luss
em
bu
rgo
Irla
nd
a
Cip
ro
Spa
gn
a
Lom
ba
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Ita
lia
Be
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Re
gn
o U
nit
o
Au
stri
a
Da
nim
arc
a
Fin
lan
dia
Pa
esi
Ba
ssi
Ue
27
Gre
cia
Re
pu
bb
lica
Ce
ca
Po
rto
ga
llo
Slo
ven
ia
Slo
vacc
hia
Po
lon
ia
Ge
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nia
Est
on
ia
Un
gh
eri
a
Ro
ma
nia
Bu
lga
ria
Lett
on
ia
Litu
an
ia
Tasso di variazione medio annuo della popolazione
(anni 2001-2010)
Fonte: Eurostat
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0
10,0
Tasso di incremento
naturale
Tasso migratorio
Tasso di crescita naturale e migratorio
(ogni 1.000 ab., anno 2010)
Ue27
Italia
Lombardia
3
La dinamica della popolazione
• La crescita della popolazione lombarda è dovuta quasi interamente al flusso migratorio, che presenta un tasso superiore a quello italiano ed europeo.
• Il tasso di crescita naturale èinvece limitato (+0,8%) e risente comunque della maggiore natalità degli stranieri residenti; in Italia il minor apporto straniero determina invece un tasso negativo.
• La Lombardia, inoltre, gode anche di un tasso migratorio interno positivo (+1,7%), esercitando una forza attrattiva sulle altre regioni italiane.
Fonte: Eurostat
1,00
1,10
1,20
1,30
1,40
1,50
1,60
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso di fecondità totale
Lombardia
Italia
4
La fecondità
• Negli ultimi anni si è assistito a una ripresa dei livelli di fecondità, grazie soprattutto all’apporto della componente straniera; siamo comunque ancora lontani dal valore che garantirebbe il ricambio generazionale (2,1 figli per donna).
• In Lombardia la crescita è stata ancora più marcata e ha portato al sorpasso sul valore italiano, sebbene si sia registrato un calo nel 2010 (dato stimato).
Fonte: Istat
30,0
30,5
31,0
31,5
32,0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Età media al parto
Lombardia
Italia
5
La fecondità
• Continua a crescere l’età media al parto, con una dinamica più sostenuta per l’Italia che la sta avvicinando al valore lombardo, tradizionalmente più alto.
Fonte: Istat
6
La struttura della popolazione
• L’indice di vecchiaia presenta valori molto più elevati rispetto alla media europea, sebbene almeno in Lombardia negli ultimi anni la crescita si sia arrestata, grazie alla ripresa della natalità.
Fonte: Eurostat
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
140,0
150,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Indice di vecchiaia(pop. >64 / pop. <15)
European Union (27 countries)
Italy
Lombardia
44,0
45,0
46,0
47,0
48,0
49,0
50,0
51,0
52,0
53,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Indice di dipendenza(pop. >64 + pop. <15 / pop. 15-64)
European Union (27 countries)
Italy
Lombardia
7
La struttura della popolazione
• L’invecchiamento della popolazione e l’aumento della natalità sono le cause della progressione continua dell’indice di dipendenza, che cresce con particolare intensità in Lombardia.
• La nostra regione ha quindi raggiunto il livello italiano, superando nel 2005 il valore europeo, che è rimasto costante negli anni.
Fonte: Eurostat
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Stranieri ogni 100 residenti
Lombardia
Italia
8
La popolazione straniera
• La consistenza della componente straniera negli ultimi 10 anni ècresciuta rapidamente, passando dal 3,6% della popolazione lombarda nel 2002 al 10,7% del 2011.
• Rimane ampio lo scarto con la situazione italiana, dove la popolazione straniera rappresenta il 7,5%.
Fonte: Istat
9
La popolazione straniera
• L’importanza dell’apporto demografico straniero appare evidente dal confronto delle piramidi dell’età: la maggiore incidenza si concentra infatti nella fascia dell’età lavorativa compresa tra i 30 e i 40 anni.
• L’indice di dipendenza nella popolazione straniera è quindi molto inferiore a quello della popolazione totale (30% contro 52%).
• Anche la “base” della piramide straniera è risulta più ampia: è l’effetto della maggiore fecondità della popolazione straniera, giunta in Italia per lavorare e che poi ha iniziato a far figli.
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Piramide dell'età popolazione
straniera residente in Lombardia
Maschi
Femmine
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Piramide dell'età popolazione
residente in Lombardia
Maschi
Femmine
Fonte: Istat, popolazione al 1 Gennaio 2011 Fonte: Istat, popolazione al 1 Gennaio 2011
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Popolazione residente NON
straniera in Lombardia
Maschi
Femmine
10
La popolazione straniera
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Piramide dell'età popolazione
residente in Lombardia
Maschi
Femmine
Fonte: Istat, popolazione al 1 Gennaio 2011
• Se dalla popolazione complessiva togliamo l’apporto straniero, l’effetto è quindi una sensibile riduzione della popolazione in etàlavorativa.
• Inoltre anche la base della piramide si assottiglia.
11
Scenari demografici
• Senza immigrazione la popolazione nel 2020 scenderebbe sotto i 9,7 milioni.
• Con l’immigrazione si supererà quota 10,5.
19901991
19921993
19941995
19961997
19981999
20002001
20022003
20042005
20062007
20082009
20102011
20122013
20142015
20162017
20182019
2020
8.000
8.500
9.000
9.500
10.000
10.500
11.000
Base Senza migrazione
Senza immigrazione
Fonte: Prometeia per Unioncamere Lombardia
12
Scenari demografici
• La popolazione in età da lavoro senza immigrazione scenderebbe da quasi 6,5 a poco più di 6,0 milioni
• Con l’immigrazione sfiorerà i 7,0 milioni
19901991
19921993
19941995
19961997
19981999
20002001
20022003
20042005
20062007
20082009
20102011
20122013
20142015
20162017
20182019
2020
6.000
6.250
6.500
6.750
7.000
Base Senza migrazione
Senza immigrazione
Fonte: Prometeia per Unioncamere Lombardia
39%
12%
3%
46%
33%
11%
4%
52%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
Occupati
dipendenti
Occupati
indipendenti
Persone in cerca di
lavoro
Inattivi
Composizione ogni 100 residenti >15 anni
(II trimestre 2011)
Lombardia
Italia
13
La condizione lavorativa della popolazione
Ogni 100 residenti con più di 15 anni:• non partecipano al mercato del lavoro 47 lombardi e 52 italiani;• lavorano alle dipendenze 39 lombardi e 33 italiani;• come indipendenti 12 lombardi e 11 italiani;• sono in cerca di lavoro 3 lombardi e 4 italiani;
Fonte: Istat, indagine sulle forze di lavoroFonte: Istat, indagine sulle forze di lavoro
24%22%
29%
23%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
Inattivi in età lavorativa Inattivi in età non
lavorativa (>64)
% Inattivi
(II trimestre 2011)
Lombardia Italia
14
La partecipazione al mercato del lavoro
• Il tasso di attività in Lombardia è decisamente superiore a quello italiano, sebbene non raggiunga i livelli europei;
• La percentuale di forze lavoro sulla popolazione in età 15-64 anni èandata crescendo in Lombardia fino al 2008, per poi decrescere nel biennio successivo.
Fonte: Eurostat
55,00
57,00
59,00
61,00
63,00
65,00
67,00
69,00
71,00
73,00
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso attività 15-64
Euro area (13 countries)
Italy
Lombardia
40,00
45,00
50,00
55,00
60,00
65,00
70,00
75,00
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso attività femminile
Euro area (13 countries)
Italy
Lombardia
70,00
72,00
74,00
76,00
78,00
80,00
82,00
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso attività maschile
Euro area (13 countries)ItalyLombardia
15
La partecipazione al mercato del lavoro
• In Lombardia la differenza rispetto ai livelli europei è dovuta interamente alla componente femminile;
• In Italia invece anche il tasso di attività maschile risulta inferiore.
Fonte: Eurostat
Fonte: Eurostat
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
45,00
50,00
55,00
60,00
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso attività 15-24
Euro area (13 countries)
Italy
Lombardia
16
La partecipazione al mercato del lavoro
• 10 anni fa il tasso di attività giovanile lombardo era allineato a quello europeo, ma dal 2005 il gap si è allargato, forse per effetto della maggiore permanenza dei giovani nelle scuole e nelle università e per la riforma universitaria del cosiddetto “3+2” (1999).
• Il valore si sta avvicinando alla quota 30%, non distante dal dato italiano.
Fonte: Eurostat
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso disoccupazione
European Union (27 countries)
Italy
Lombardia
17
La disoccupazione
• Il tasso di disoccupazione italiano è storicamente superiore a quello europeo, ma dal 2002 la situazione si è invertita.
• In Lombardia il livello rimane invece decisamente più basso.
• Dal 2009, in seguito alla crisi, si è verificata una generalizzata impennata del valore del tasso, che risulta in crescita anche nel 2011.
Fonte: Eurostat
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Totale ore CIG autorizzate in Lombardia
(migliaia)
La disoccupazione
• Una l’abbiamo già vista e non è positiva, ossia lo scarso livello del tasso di attività (soprattutto femminile).
• Un’altra è l’utilizzo di uno strumento come la cassa integrazione, che mantiene formalmente occupate le persone anche in periodi di crisi.
Quali sono i fattori che frenano il tasso di disoccupazione in Italia e in Lombardia?
Fonte: INPS
310 milioni di ore
=200mila
lavoratori
18
19
La disoccupazione
• Inoltre la gran parte dei posti di lavoro in Italia, e ancor più in Lombardia, sono a tempo indeterminato, con un grado di protezione elevato nei confronti degli effetti del ciclo economico.
• Le maggiori ricadute occupazionali si scaricano quindi sulla minoranza dei contratti a tempo determinato, che evidenziano infatti un andamento fortemente collegato alla congiuntura economica.
Fonte: INPS
11%
89%
0%
14%
86%
1%0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0%
Tempo determinato Tempo
indeterminato
Stagionale
Composizione dipendenti
Lombardia
Italia
250
260
270
280
290
300
310
320
330
340
2.000
2.050
2.100
2.150
2.200
2.250
2.300
2.350
2.400
2.450
2.500
2006 2007 2008 2009 2010
Numero dipendenti in Lombardia
(migliaia)
Tempo indeterminato (scala sx)
Tempo determinato (scala dx)
Fonte: INPS
20
La disoccupazione
• Questi elementi non impediscono al tasso di disoccupazione giovanile lombardo di raggiungere il livello europeo, mentre quello italiano risulta molto superiore.
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Tasso disoccupazione 15-24
European Union (27 countries)
Italy
Lombardia
Fonte: Eurostat
21
La disoccupazione
• Sia in Italia che in Lombardia il tasso di disoccupazione femminile è superiore di circa 2 punti percentuali a quello maschile, sebbene il gap tra i due valori evidenzi un trend decrescente. In Europa il divario è già stato annullato.
Fonte: Eurostat
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
European Union (27
countries)
Italy Lombardia
Tassi disoccupazione maschile e
femminile
Maschi
Femmine
22
La qualifica contrattuale
• I dati INPS certificano come la maggioranza relativa degli occupati dipendenti nel 2010 sia composta da operai (48%), percentuale inferiore al dato italiano (53%) nonostante la forte vocazione industrialelombarda.
Fonte: INPS
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
Operai
Impiegati
Quadri
Dirigenti
Apprendisti
Altro
Dipendenti per qualifica - composizione 2010
Lombardia
Italia
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
2006 2007 2008 2009 2010
Dipendenti per qualifica in Lombardia - serie
storica
Operai
Impiegati
Quadri
Dirigenti
Apprendisti
Altro
23
La qualifica contrattuale
• Il numero di operai ha subito una forte riduzione tra il 2008 e il 2009 (-4,8%), mentre gli impiegati hanno risentito meno intensamente della crisi: il divario numerico tra le due qualifiche si è quindi ridotto.
Fonte: INPS
24
L’orario di lavoro
• Più di 4 dipendenti su cinque lavorano a tempo pieno in Lombardia, con una percentuale leggermente superiore a quella italiana.
• Il ricorso al tempo parziale rimane dunque minoritario, ma con una inequivocabile tendenza alla crescita.
82%
18%
79%
21%
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Tempo
pieno
Tempo
parziale
Orario di lavoro dipendenti - anno
2010
Lombardia
Italia
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
2006 2007 2008 2009 2010
% dipendenti a tempo parziale
Lombardia
Italia
25
I settori di attività
• Gli ultimi anni hanno visto il sorpasso dei lavoratori attivi nel terziario (40%) su quelli dell’industria (36%).
• Risultano abbastanza stabili il commercio (15%) e le costruzioni (8%).
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
40,0%
45,0%
Dicembre 2007 Dicembre 2008 Dicembre 2009 Dicembre 2010
Composizione dipendenti per settore
Agricoltura e pesca
Industria
Costruzioni
Commercio
Terziario
Fonte: SMAIL Lombardia
26
La dimensione aziendale
• Degli oltre 2 milioni e mezzo di lavoratori dipendenti lombardi, circa 700mila (più di uno su quattro) lavorano in grandi aziende con oltre 250 dipendenti.
• Il dato conferma la natura più “strutturata” del sistema produttivo lombardo.
Fonte: SMAIL Lombardia
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
Dicembre 2007 Dicembre 2008 Dicembre 2009 Dicembre 2010
Dipendenti per dimensione aziendale
1 - 2 dip.
3 - 5 dip.
6 - 9 dip.
10 - 19 dip.
20 - 49 dip.
50 - 249 dip.
>249 dip.
27
La dimensione aziendale
• Rispetto al 2007 in Lombardia si sono persi quasi 90.000 posti di lavoro dipendente, con maggiori contrazioni occupazionali per le medie imprese con un numero di dipendenti compreso fra 10 e 50.
Fonte: SMAIL Lombardia
-2,9%
-1,2%
-1,8%
-6,0%
-5,1%
-3,7%
-1,9%
-3,3%
-7,0%
-6,0%
-5,0%
-4,0%
-3,0%
-2,0%
-1,0%
0,0%
1 - 2 dip. 3 - 5 dip. 6 - 9 dip. 10 - 19 dip. 20 - 49 dip. 50 - 249 dip. >249 dip. Tot
Dipendenti per dimensione aziendale
(variazioni % 2010/2007)
28
Produzione e occupazione
Fonte: Unioncamere Lombardia
• Secondo i dati sull’industria manifatturiera lombarda prodotti da Unioncamere Lombardia, al calo produttivo del 2009 è corrisposto una contrazione ridotta dell’occupazione, anche grazie al contributo della cassa integrazione.
• La riduzione della forza lavoro non si è però arrestata con la ripresa economica del 2010.
80
85
90
95
100
105
110
115
ge
n-0
5
ma
g-0
5
set-
05
ge
n-0
6
ma
g-0
6
set-
06
ge
n-0
7
ma
g-0
7
set-
07
ge
n-0
8
ma
g-0
8
set-
08
ge
n-0
9
ma
g-0
9
set-
09
ge
n-1
0
ma
g-1
0
set-
10
ge
n-1
1
ma
g-1
1
set-
11
Produzione e occupazione manifatturiera in
Lombardia (2005=100)
Produzione
Occupazione
29
Istruzione
• Rispetto all’Europa, l’Italia e la Lombardia evidenziano un notevole gap nel livello di istruzione, sia per quanto riguarda l’istruzione secondaria superiore sia per quella universitaria.
• Le donne mostrano in generale un miglior livello di istruzione, con un divario rispetto agli uomini ancora più evidente in Lombardia.
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
Totale Maschi Femmine
% laureati popolazione 25-64
European Union
(27 countries)
Italy
Lombardia
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
Totale Maschi Femmine
% diplomati popolazione 25-64
European Union
(27 countries)
Italy
Lombardia
Fonte: Eurostat Fonte: Eurostat
30
Conclusioni
Il mercato del lavoro lombardo presenta una situazione migliore rispetto all’Italia sotto molteplici aspetti:• maggior incremento demografico grazie al flusso migratorio e alla
fecondità degli stranieri residenti;• tasso di attività più elevato per entrambi i generi e per i giovani;• tasso di disoccupazione inferiore.
Tuttavia il confronto con l’Unione Europea evidenzia anche aspetti critici:• tasso di attività femminile ancora troppo basso, seppur in costante
crescita;• livello di istruzione troppo distante dagli standard europei.