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il DIARIOdi CASTROVILLARI e del POLLINOANNO XVI N. 9 - 13 APRILE 2018

Foto Francesco SallorenzoVallata del fiume Argentino

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Il Consiglio Comunale di Castrovil-lari si è snodato in due fasi: il 29marzo e il 5 aprile. Entrambe le as-sise sono state focalizzate su ununico, grande, tema comune: ladiscussione e l’approvazione del

Bilancio di previsione passato, a sor-presa, grazie al voto dell’indipendenteSara Astorino, la buona stella del sin-daco, Domenico Lo Polito che ha ri-schiato di veder cadere a gambe all’ariala sua Giunta che porta avanti, con fa-tica, da ben tre anni. Con 9 voti a favore (Piero Vico, Nicola DiGerio, Gerry Rubini, Era Rocco, Carlo LoPrete, Nino La Falce, Giuseppe Oliva, ilsindaco Lo Polito e la Astorino - che si è“giustificata” dicendo che la sua è statauna scelta dettata dal senso di respon-sabilità verso la città e non frutto di tat-ticismi - due astenuti (PeppinoPignataro e Serena Carrozzino), tre con-trari (Onofrio Massarotti per la Lista In-sieme, Peppe Santagada e MariaAntonetta Guaragna per Solidarietà ePartecipazione) e tre assenti (DarioD’Atri, Ferdinando Laghi e FrancescoBattaglia, Lo Polito può tirare un sospirodi sollievo, almeno per il momento.Una manovra che si articola intorno ai21 milioni di euro per buona parte vin-colati ad assolvere alle procedure di rie-quilibrio e per onorare le obbligazionicontabili previste dalle norme (qualirate, mutui, canone per forniture servizi,stipendi ed altro). Tuttavia, vi è una se-zione di bilancio sull’ordine dei 400milaeuro che strizza l’occhio al sociale, conparticolare attenzione al trasporto e allamensa scolastica, potenziati per chi è in-digente, senza perdere di vista i disabili,il CAD, le tematiche del disagio, il mi-glioramento dell’arredo urbano (nellafattispecie, tra le altre cose, i marciapiedidi corso Calabria), l’ottimizzazione dellastruttura comunale, la promozione delleattività produttive, l’attenzionamentodelle attività produttive e le esigenze dimaggiore rilevanza e pregnanza. Senzadimenticare le attività artigianali e pro-duttive, con sgravi Tari e idrico per nuoviinsediamenti nell’area urbana, la riqua-lificazione dell’edificio ASP di via poli-sportivo e del CAD in via Sibari,rientranti nel Piano Triennale per leOpere Pubbliche - DUP. In più vi è unprogetto per l’efficientamento energe-tico della pubblica illuminazione. Perquanto riguarda le aree e i fabbricati dadestinare a residenza o al terziario visono circa 20000 mq nell’area ex PIP e8600 mq in area ex EP4.Bilancio bocciato da Santagada e Gua-ragna, la quale è andata giù duro espri-mendo «disapprovazione su più azioni,

scelte ed interventi a partire da que-stione Sorical, sulle Tariffe, sul recuperodei tributi, sul tipo di partecipazionecreate per il Bilancio, sulle attività rese eportate avanti, circa la questione dellosmaltimento dei rifiuti e proposto an-cora nel DUP». Strategie deludenti,quindi, per una città «proiettata semprepiù al ribasso». Critica anche la posizione del duo Pi-gnataro/Carrozzino. Oltre a stigmatiz-zare la mancanza da partedell’Amministrazione di un vero e pro-prio coinvolgimento nei confronti deigruppi al fine di redigere un bilancio chefosse partecipato e giusto, nei loro inter-venti hanno richiamato, più volte, la vo-lontà di essere partecipi alle manovre digoverno ma sempre respinti dal sin-daco. Nonostante questo hanno avan-zato, ancora, la loro disponibilità acollaborare con l’Amministrazione sulleproblematiche territoriali. Stoccata negativa anche da parte delconsigliere Onofrio Massarotti, secondoil quale lo stato in cui versa la città è de-vastante. Il consigliere Di Gerio ha ricordato, in-vece, che l’impianto di una visione di co-munità e di coesione sociale sposatadall’Amministrazione e dalla maggio-ranza, continua e il sostegno al Bilancione è un esempio. A entrare maggior-mente nello specifico è stato il sindacoLo Polito con una serie di precisazioninei confronti delle minoranze circa i giu-dizi critici, affermando con orgoglio eforza che in questo Bilancio c’è vera-mente una capacità di senso di respon-sabilità verso i vari ambiti, a partire dallastruttura comunale attenzionata con iconcorsi, prossime stabilizzazioni degliLPU e aumento ore ai part time richia-mate nel DUP (come l’idea legata al ciclochiuso dei rifiuti offerta nella propostadi allocazione presso l’area dell’ex ce-menteria), per passare ad opere impor-

tanti come quella per il colle della Ma-donna del Castello e un attento conferi-mento di risorse per i miglioramentistrutturali che provengono da oneri diurbanizzazione ed altro.

Il dato rilevante di quest’ultimo consi-glio comunale è la fragilità della mag-gioranza di governo, preda di lotteintestine e di inutili vezzi da prime-donne, il tutto unito all’ambiguità di chi,in teoria, è maggioranza di governo ma,di fatto, resta sulle barricate dell’opposi-zione nella speranza che le proprie pro-poste divengano realtà, pronti a faredietrofront alla prima occasione utile. Levicende che stupiscono sono, senzadubbio, la decisione dell’indipendenteAstorino e l’assenza del consigliere dimaggioranza D’Atri. Se l’Astorino nonavesse votato in favore del Bilancio,quanto avrebbe pesato l’assenza permotivi di lavoro di D’Atri? E soprattutto,in una fase così importante, con unamaggioranza così ballerina e in bilico, cisi può permettere di rinunciare al votodi un consigliere che, in questo fran-gente e per l’approvazione di un docu-mento così rilevante, avrebbe avuto unpeso specifico abissale? Forse non sappiamo alcune cose e dicerto non le sapremo mai. O meglio,non le sapremo nell’immediato e ver-ranno magari esposte a breve, oppurele nostre sono solo retroscena giornali-stici e in realtà è stata solo “fortuna”quella avuta dall’Amministrazione. Nonci sarà nessun cambio di schieramentoda parte della Astorino e D’Atri vad’amore e d’accordo con il sindaco. A pensar male non ci si guadagna nullao magari sì. A noi, e ai cittadini, nonresta che attendere.

Paola Gentile

Bilancio approvato. L’assenzadi D’Atri viene compensata dall’indipendente Astorino

«Nel Bilancio di previsione 2018/2020 approvatonell’ultimo consiglio comunale è presente la

posta destinata alla gestione del C.A.D. (Cen-tro Appoggio Diurno per Disabili).Nelle ristrettezze di una manovra econo-mica, quale è quella attuale per il Comune,l’Amministrazione ha inteso dare risalto epriorità alle esigenze di chi vive dolorosa-

mente la disabilità quotidiana. Questo significa che i giovani disabili continue-

ranno a frequentare questa loro seconda casa,punto di incontro e momento di socializzazione.

Il C.A.D. è una struttura storica destinata al sollievo della disabilità del Comunedi Castrovillari e si avvia al trentennio anno di attività. Le varie Amministra-zioni che si sono succedute ne hanno sempre mantenuto la gestione con at-tività ludiche e formative quali teatro, musica, danza, ceramica, intese comeTerapia, sono state negli anni i punti di forza con l’intervento di professionistidi prestigio. La struttura, sita in via Sibari, è diventata recentemente oggettodi ristrutturazione grazie ad un progetto “Social Housing” finanziato dalla Re-gione Calabria e sostenuto dai Sindaci del Distretto Sociale del Pollino. Ci aspettiamo che dalla ristrutturazione vengano potenziati i laboratori e chealtri giovani con disabilità, provenienti dagli undici comuni del Distretto So-ciale, confluiscano nella struttura.Grazie anche alla recente Legge Nazionale si parla molto oggi del DOPO DINOI. Ben vengano le iniziative in proposito. Non dimentichiamo, tuttavia, chele famiglie e i disabili vivono quotidianamente un “DURANTE NOI” faticosoe difficile. Finito il ciclo scolastico, con l’opportuno sostegno, questi giovaninon hanno sbocco occupazionale per la gravità della loro condizione.L’handicap li imprigiona. Almeno il CAD continuerà ad essere occasione di

uscita, di incontro, di speranza e di autonomia». Dott.ssa Marisa URSO

Per il Comitato utenti C.A.D.

Il CAD continuerà a lavorareper i disabili

il consigliere di maggioranzaGerry Rubini

La consiglieradi opposizioneMaria Antonietta Guaragna

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«Egr. Dott. Marino, Le riscrivo (dopoaverlo fatto già una volta senza aver ri-cevuto riscontro alcuno da parte sua),per rafforzare quel concetto tanto invoga dentro la nostra azienda, ovvero:“HO SAPUTO SOLO QUALCHE MESE FA”,“NON C’È NESSUN ATTEGGIAMENTOAZIENDALE”, “QUINDI SE C’È QUALCHEPROBLEMA INTERVERRÒ IMMEDIATA-MENTE”.In pratica, io sono nove anni che vivoquesta situazione (che certamente nonLe può essere imputata), vittima di ves-sazioni, isolamenti, demansionamenti emancate tutele della salute sul posto dilavoro ma, a differenza di tanti e nono-stante tutto, io non ho mai fatto vittimi-smo in quanto non mi appartiene.In tutto questo tempo ho solo chiesto imiei diritti, le mie tutele, i miei doveri edelle risposte da tutti, compresi i Presi-denti dei CdA che l’hanno preceduta, in-cluso il suo predecessore dott.D’Onofrio.Ovviamente, nessuno ha voluto o po-tuto darmi delle risposte, trincerandosidietro “il solito ed abitudinario” SILEN-ZIO che da sempre mortifica e distruggela dignità di chi ha richiesto a più ripreserisposte, senza averle mai ottenute.Ora è il suo momento, perché ora è Lei

a rappresentare Ferrovie della Calabria,quindi a Lei chiedo quelle risposte chealtri non hanno voluto/potuto dare acentinaia di documenti ufficiali.Non Le chiedo nessun favore (non è miocostume), ma Le chiedo solo di acquisiregli atti che riguardano il sottoscritto eche dovrebbero essere “custoditi” den-tro qualche cassetto di Ferrovie della Ca-labria.Tra questa miriade di documentazione“dovrebbe” trovare sicuramente:le relazioni della Medicina del lavoro;la lettera di aspettativa a me indirizzataperché “io dicevo di essere ammalato”;gli ordini di servizio dove mi mettevanoa fare il verificatore sugli autobus;gli inviti ad andare a visita RFI a ReggioCalabria nonostante il “medico azien-dale” avesse già relazionato in meritoalla mia condizione ed una moltitudinedi lettere da me inviate (per via gerar-chica e protocollate) a tutti i verticiaziendali.Certo, in NOVE ANNI, ho chiesto e cer-cato inutilmente delle risposte, sonocambiate tante cose. Dal punto di vistaaziendale, isolato, demansionato emobbizzato ERO, ed isolato, demansio-nato e mobbizzato SONO.Seppur superfluo, mi pregio di raccon-

tarLe che la mia vita, e quella dei miei fa-miliari, è radicalmente cambiata inquanto, oggi, io sono una persona che“solo” tre volte a settimana si reca pressol’ospedale di Castrovillari per sdraiarsi sudi un lettino dialitico, per rigenerare ilsangue che scorre dentro di me e chemi consente di riaprire giornalmente gliocchi per guardare mio figlio crescere,in quanto i miei reni (già compromessi)non hanno retto allo stress PSICOFISICOa cui qualche dirigente di Ferrovie dellaCalabria mi ha sottoposto, ignorandoregole, norme e rispetto dal 2009 adoggi.Esiste tanta documentazione a cui Lei(se vorrà) potrà attingere per verificarequanto io le sto denunciando, ma seproprio vuole partire da un dato, chiedaa chi è preposto in azienda e si facciamostrare la relazione della medicina dellavoro datata 7 giugno 2010, verbalen°22 con esito (l’ennesimo):“EVITARE STRESS PSICOFISICI E TURNISTRESSANTI: LA PRESTAZIONE LAVORA-TIVA DEVE ESSERE SVOLTA IN STRUT-TURA IDONEA COSI COME PREVISTODAL D.L. 81/2008 E SUCC. MOD.”.Dopo averla visionata, potrebbe farsispiegare, magari dal D.G. e/o da qualchesuo sottoposto, in che modo è stato edè impiegato da quella data l’agenteFrancesco Martino in azienda e scoprirà,suo malgrado, uno spaccato di vita lavo-rativa e non, davvero VERGOGNOSO!

Francesco MartinoDipendente Ferrovie della Calabria

Castrovillarimatr. 7036

Lettera aperta all’Amministratore Unico di Ferrovia della Calabria

«Isolato, demansionato e mobbizzato ero, ed isolato, demansionato e mobbizzato sono!!!»

Le regole del Rosatellumhanno portato all’ele-zione di Salvini in Cala-bria, nella circoscrizionein cui la Lega ha ottenutoil quoziente più basso.Nella regione Forza Italiaha portato a casa un solo

senatore: il secondo non è scattato per-ché il riparto dei seggi, “operato dall’uffi-cio elettorale centrale e dell’ufficioelettorale regionale”, è stato “in favoredella Lega”. Ciò è avvenuto, secondo lacandidata Caligiuri, perché “in Corted’Appello a Catanzaro sono state inver-tite le colonne dei voti di Forza Italia conle colonne dei voti di Fratelli d’Italia”. “Inmolte sezioni,di cui ho acquisito i verbali– aggiunge – i voti erano riportati al con-trario. Questo è avvenuto un po’ in tuttala regione. Rifacendo i calcoli, in realtà ilseggio era scattato per Forza Italia e nonper la Lega”. In un colloquio con il quoti-diano “II Messaggero” spiega: «In tutta lacampagna elettorale i vari leader sonovenuti a parlarci di legalità, di rispettodelle regole. E nel mio caso non sonostate rispettate perché non è stato te-nuto conto di errori grossolani. Si tratta

di difendere proprio quella legalità di cuihanno parlato. E lo faccio anche perchémi sento in dovere di tutelare i 66.500 ca-labresi che mi hanno votata».Di che errori sta parlando?

«Abbiamo chiesto e siamo riusciti adottenere 70 copie dei verbali agli ufficielettorali dei comuni e abbiamo sco-

perto che in molte sezioni sono stati in-vertiti i voti di Forza Italia con quelli diFratelli d’Italia. In una sezione poi, 150voti in bianco del centrodestra sono statiattribuiti tutti alla Lega. Nella sezione 3del comune di San Fili mi sono stati attri-buiti addirittura -56 voti. Un risultato innegativo che non avevo mai visto. Alla

fine abbiamo recuperato 2.700 voti perForza Italia che farebbero scattare il mioseggio».

Con una situazione del genere, non sa-rebbe stato meglio fare ricorso in Corted’Appello e magari oggi era già in Senatoe avrebbe tutelato lo stesso Salvini, checosì avrebbe ottenuto un altro seggioanziché rischiare di restare fuori?

«Ci ho provato. Ho mandato una Pec didiffida il 14 marzo ma loro hanno procla-mato comunque il 16».

Il Rosatellum non ha regole per gli even-tuali ripescaggi, visto che Salvini era can-didato in cinque diverse circoscrizioniplurinominali al Senato, risultando elettoin quattro (Lazio 1, Lombardia 4, Liguriae Calabria).In questi casi, la legge elettorale prevedeche il candidato opti automaticamenteper la circoscrizione in cui la lista hapreso meno voti ma nel frattempo i se-natori sono stati proclamati. Se Fulvia Mi-chela Caligiuri avesse ragione e trovasseun tribunale pronto a dargliela, Salvinisarebbe fuori da Palazzo Madama perquesta legislatura

Fulvia Michela Caligiuri: la candidata del nostro Collegio che può mandare Salvini fuori dal Parlamento

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Martedì I0 aprile 2018l’Associazione Fami-glie Disabili di Castro-

villari è stata invitata apartecipare al 166° Anniversariodella Fondazione della Polizia diStato, tenutasi presso il teatroRendano di Cosenza: è statocome un racconto fiabesco cheha fatto presa sulla mente di

tutti, realizzando un profondocoinvolgimento emotivo. Le si-tuazioni che cambiavano conti-nuamente, tenendo conto solodell’essenziale avevano ununico scenario: la cornice ele-gante del Rendano e la paratadei poliziotti in divisa d’onore,accanto agli stendardi. Eravamoin tanti, le scuole, i rappresen-

tanti del mondo sociale, i sin-daci, le più alte rappresentanzedello Stato e della Chiesa. Acondurre la manifestazione ilnostro Questore che ha arric-chito il tutto con un discorso in-triso di umanità nel rispettodelle regole.Ha rivolto un potente richiamoal problema educativo, chie-

dendo uno slancio in avanti aigiovani e ai presenti, ringra-ziando le forze della polizia edei tanti che silenziosamenteoperano nel sociale. Hanno ri-cevuto premi di onore alcunipoliziotti tra cui quali il nostrocommissario il Dott. Papaleo, ealcuni presidenti di Associazionie cittadini che si sono distintiparticolarmente per meriti ci-vili.A rappresentare la nostra l’A.F.D.è stata chiamata la Professo-ressa Tina Uva Grisolia, insignitadi una targa di onore e di me-rito, consegnata dal Presidentedella provincia il Dott. Iacucci.Anche noi volontari del serviziocivile e dell’associazione, lesiamo riconoscenti per quantevolte ci incoraggia ad andareavanti, a credere in quello chefacciamo. Disposta a dialogare,ci fa sentire giovani capaci dicomprendere meglio il conte-sto territoriale nel quale vi-viamo, imparando ad amare iragazzi che frequentano il no-

stro centro, nostri nuovi amici,capaci di darci più di quantosiamo capaci ad offrire. L’intera giornata è stataun’esperienza positiva ed istrut-tiva per i ragazzi che apparten-gono all’associazione, i qualihanno partecipato con atten-zione e allegria alla manifesta-zione all’interno del teatro, masoprattutto all’esterno doveerano presenti automezzi e mo-tomezzi della Polizia di Stato,nonché stand espositivi dellaPolizia Scientifica, degli Istrut-tori di Tecniche Operative edArtificieri, della Polizia Stradalee della Polizia Postale e delle Te-lecomunicazioni.Un grazie particolare va alla di-sponibilità dei poliziotti chehanno risposto ad ogni curio-sità sorta nei nostri ragazzi, aPerseo, il cane poliziotto pre-miato, per la “pazienza” avuta ele coccole ricevute.Un ringraziamento particolareva al Questore Conticchio e allaDottoressa Sarri, e a tutto l’orga-nigramma della polizia per il la-voro che giornalmentesvolgono per il nostro paese,ma anche per l’attenzione dataai nostri ragazzi e a tutti noi.

I volontari del servizio civile dell’Associazione A.F.D.

di Castrovillari

Consegna di una targa d’onore a Tina Uva GrisoliaPresidente dell’Associazione A.F.D. di Castrovillari

Iconsiglieri comunali di Castro-villari, Serena Carrozzino ePeppino Pignataro, nella mat-

tinata di mercoledì 11 aprilehanno protocollato verso le ore10,30 le loro dimissioni dal con-sesso cittadino indirizzandole alprimo cittadino, al presidentedel Consiglio, Piero Vico e al se-gretario generale dell’ente, An-gelo Pellegrino, il quale hainformato i rappresentati istitu-zionali. Il fatto avviene a meno di32 ore dal Consiglio comunale,convocato per il giorno succes-

sivo, richiesto dalle Civiche sullasituazione politica e successiva-mente all’astensione dei due alBilancio di previsione ed alla ri-chiesta di azzeramento dell’ese-cutivo. Nella lettera i duesottolineano “l’atto di responsa-bilità nei confronti dei cittadiniche li hanno votato” e la sceltadeterminata – aggiungono tra levarie motivazioni- “per una noneffettiva collaborazione più voltesollecitata e richiesta nonché peruna politica di rilancio della cittàe di questo territorio”.

Ai due consiglieri, eletti nellaLista dei Progressisti subentre-ranno i primi dei non eletti: Fer-nando Loricchio e AntonioNotaro. Un quadro in continuaevoluzione,quello relativo alla si-tuazione politica dell’ammini-strazione Lo Polito che, fattesalve sorprese di posiziona-mento dei prossimi consigliericomunali pronti a subentrare,potrebbe ricevere un inaspet-tato rafforzamento dalla sceltaestrema di Pignataro e Carroz-zino.

Ultimora/ Pignataro e Carrozzino si dimettono dal Consiglio

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Nei giorni scorsi due assi-stenti della Polizia peniten-ziaria, in servizio alla Casacircondariale di Castrovil-lari, sono finiti in ospedale

per mano di un detenuto che lavorapresso la lavanderia del penitenziario.Ad evitare il peggio è stato un altro de-tenuto lavorante, che è intervenuto perfermare l’aggressione. A denunciare ilcaso è la Fp Cgil Polizia Penitenziaria, chedefinisce il gesto «incomprensibile e percerti versi inspiegabile» trattandosi di

detenuto lavorante. Secondo il sinda-cato «l’ira del detenuto potrebbe esserescattata per il rigetto di un permesso, mala violenza inaudita con cui lo stesso si èscagliato contro il poliziotto penitenzia-rio, usando una chiave utilizzata per lamanutenzione delle lavatrici, lascia vera-mente stupìti». Portati al Pronto soc-corso dell’ospedale di Castrovillari, laprognosi è stata di 15 giorni per gliagenti e di 30 per il detenuto interve-nuto per sedare la rabbia del compagno.«Questa è l’ennesima aggressione – dice

il sindacato per bocca di Lucia Covello,Angelo Boeti e Nazzareno Iannello – su-bita dal personale di Polizia penitenziariain servizio presso le carceri della nostraregione che si aggiunge a tutte quelledel resto dell’Italia. Da tempo in ambitonazionale, la Fp Cgil, denuncia le condi-zioni di lavoro divenute insostenibili, ag-gravate da una cronica carenza e malgestione del personale, a fronte di unapopolazione detenuta che ha raggiuntonuovamente livelli di guardia. Non è tol-lerabile che il personale di Polizia peni-

tenziaria, unitamente alle altre figureprofessionali vivano quotidianamentesituazioni di pericolo in assenza di inter-venti da parte degli organi superiori».«Nell’esprimere piena solidarietà agliagenti aggrediti e a quanti, nonostantecompiono il loro dovere con professio-nalità e grande senso di responsabilità,assicurano il loro impegno affinché siponga fine ad uno stillicidio quotidiano,si preannuncia – conclude la Fp Cgil –ogni azione utile a garantire la tuteladelle lavoratrici e dei lavoratori ed al con-tempo l’avvio di interventi concreti peril recupero sociale della popolazione de-tenuta. Piena solidarietà si esprimeanche al detenuto intervenuto in favoredei colleghi che con il suo comporta-mento ha dimostrato grande senso diresponsabilità e di recupero sociale chetanto viene auspicato».

Detenuto aggredisce due agenti della Polizia Penitenziaria

Saracena– Picchiava violentementeil figlio minorenne, senza rispar-miargli una sola volta la sua razionegiornaliera. E’ stata la madre che hadeciso di alzare il telefono e chie-dere aiuto ai carabinieri. E’ statotratto in arresto, in flagranza direato, dai militari dell’Arma dellastazione di Saracena L.D.C., 47 anni,pregiudicato, con l’accusa di mal-trattamenti in famiglia. I carabinieridel posto, appartenenti alla compa-gnia di Castrovillari diretta dal capi-tano Giovanni Caruso, unitamentead una pattuglia del Radio Mobile,alla richiesta di aiuto lanciata sul nu-mero di emergenza del 112, nonhanno perso tempo e in pochi mi-nuti si sono presentati alla porta dicasa del 47enne. Sul posto anche isanitari del 118 che hanno consta-tato che il bambino presentava ec-chimosi ed ematomi al volto ed hariportato una prognosi di guari-gione di otto giorni. L’uomo, disoc-cupato, era spesso violento. Infattinel suo casellario giudiziale pen-dono reati specifici in materia.Dopo le formalità di rito, per lui sisono aperte le porte del carcere diCastrovillari

Padre picchiail figlio, lo

salva la madreLa procura di Castrovillari ha iscritto nelregistro degli indagati, per favoreggia-mento, il marito della ex fidanzata delcalciatore Denis Bergamini, ad oggiprincipale sospettata di complicità dellasua morte assieme all’autista del tirsotto il quale venne trovato il suo corpo.Secondo fonti di procura, fra gli indagatici sarebbe anche Luciano Conte, l’at-tuale marito della principale indiziata,Isabella Internò, ex fidanzata del calcia-tore, per molto tempo accreditatasi

come unica testimone oculare del pre-sunto suicidio di Bergamini. La Internò,assieme all’autista dell’autocarro sotto ilquale venne trovato il corpo di Denis, èindagata per omicidio volontario aggra-vato dalla premeditazione. Il maritodella Internò pare invece debba rispon-dere di favoreggiamento. Una nuovasvolta nell’inchiesta, più volte chiusa eriaperta dalla Procura di Castrovillari,che ha disposto una perizia rivelatasideterminante. I nuovi approfondimenti

scientifici e necroscopici hanno infattisvelato come il calciatore sia stato primastrangolato, quindi adagiato sulla sta-tale 106 per simularne il suicidio. Unamessinscena che ha retto per anni edella quale il marito di Internò – ipotiz-zano i magistrati – sarebbe stato a cono-scenza. Per questo l’uomo, diprofessione poliziotto, sarebbe indagatoper concorso in favoreggiamento perso-nale

IL DIARIO DI CASTROVILLARIE DEL POLLINO

Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126

Edito da AssociazioneCulturale PromoIdea Pollino

Sede operativa: Via A. Alfano, 75 - Castrovillari

Stampa: Grafica Pollino Direttore editoriale

Angelo Filomia 328.1046251Direttore responsabile

Luigi Troccoli

Il 4 Aprile dello scorso anno, Castro-villari perdeva uno tra i suoi più sti-mati e conosciuti cittadini. Chi non

aveva mai incrociato i suoi trascorsi conEligio Annicchiarico? “Don Eligio” pertutti. Diplomato orafo a Valenza Po,aveva poi intrapreso la via del commer-cio in svariati settori fin dal 1964,quando, lasciata l’attività di famiglia,apriva il suo primo negozio da titolare,nella centralissima Via Roma,21. Im-prenditore, innovatore, precursore,sempre un passo avanti rispetto aitempi che nella nostra Calabria sonno-lenta procedevano un po’ a rilento. “Eli-gio la ditta del Prestigio” lo sloganconiato per lui, affisso ripetutamentesui muri del paese, annunciava semprenuove proposte di vendita e racchiu-deva in sintesi il suo operato. Da “Lavoce del Padrone” che diffondeva i bol-lettini di guerra grazie agli altoparlantiinstallati con suo padre Orazio , ancorapresenti su alcuni edifici del paese, ai di-schi trasmessi per la gioia delle passeg-

giate pomeridiane.E poi mobili, elettrodomestici, cucinecomponibili, sostituiti in seguito da tv,hi-fi ad alta tecnologia, i primi personalcomputer, pianoforti e cellulari. L’av-vento dei primi televisori a coloril’aveva reso popolare in tutto il circon-dario, il bacino di utenza si era poiesteso a tutta la Calabria, Basilicata eparte della Campania quando diventòMaster Dealer Tim in collaborazionecon i suoi figli. I clienti erano amici, irapporti diventavano fraterni, non c’eraorario, spesso capitava che li ricevessedi Domenica, dopo la Messa, unicopunto fermo sul quale non transigeva,per non parlare dei dipendenti, almenoun centinaio se ne sono succeduti nelcorso degli anni, nei suoi nove negoziinaugurati e tra i suoi sessanta affiliati;tutti lavoratori affezionati, per qualcunoè stato un “padre” più che un datore di

lavoro; chiunque avesse bisogno di la-vorare era il benvenuto nel suo nego-zio. Quando alla sera “Don Eligio”spegneva le insegne luminose, (sempretardissimo) via Roma si oscurava! Era ilsegnale che, se anche Annicchiaricoaveva chiuso, era davvero ora di tornar-sene a casa! Cavaliere del lavoro nel1969 e Ufficiale dell’ordine della Repub-blica nel 1978, queste nomine ricevutesono state più che mai meritate. Affian-cato dalla sua famiglia, sostenuto dallasua dedizione al lavoro unita alla pro-fessionalità e cortesia, è sempre statostimato e benvoluto da tutti, un puntodi riferimento, un esempio di vita, unuomo d’altri tempi, che ha lasciato unmessaggio di fiducia e di speranza alquale ispirarsi per vivere intensamentee con gioia quanto ci sarà dato dal buonDio, come diceva sempre “Don Eligio”Annicchiarico

Ad un anno dalla scomparsa di Don Eligio

Caso Bergamini, c’è un terzo indagato

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Potrebbero saltare tutti insieme,o nel giro di poche settimane,diecimila posti di lavoro nelcuore della Calabria produttiva,nelle piane di Sibari e Camma-

rata, con ripercussioni anche sulla tenutadell’ordine pubblico. Il disastro potrebbematerializzarsi a breve, se per tempo nonsaranno adottate idonee contromisure. Èquanto denuncia il consigliere regionaleGianluca Gallo, portando all’attenzionedell’opinione pubblica la grave crisi delcomparto agricolo nelle aree verdi dellaCalabria citra. «Uno sconquasso - denun-cia Gallo - dovuto al possibile collasso digrandi aziende che, come inevitabile con-seguenza, porterebbe a licenziamenti eminori assunzioni, lasciando a spasso mi-gliaia di lavoratori in una zona già segnatadalla disoccupazione, da alti tassi di disoc-cupazione e dalla pervasiva presenza dellacriminalità organizzata». «Negli ultimimesi, nel silenzio generale - illustra Gallo -le grandi aziende del territorio, che costi-tuivano l’ossatura del sistema produttivolocale, hanno iniziato a manifestare gravisofferenze per motivi diversi: qualcuna perle difficoltà incontrate sui mercati, qualealtra per la tardiva liquidazione di finanzia-menti pubblici destinati a investimenti giàrealizzati con risorse proprie. Molte stori-che aziende, anche a causa della fragilitàindotta da questo stato di cose, sono nelfrattempo passate di mano, in qualchecaso con azioni fulminee e non semprecon le dovute garanzie sotto il profilo oc-cupazionale». Attualmente da Sibari a Ca-strovillari, passando per Cassano,Altomonte e Spezzano Albanese, sono al-l’incirca 10.000 i posti di lavoro messi inpericolo dalla fragilità della rete imprendi-toriale. «Il timore è che già in vista dell’or-mai imminente campagna di raccoltadelle nettarine a migliaia possano esserelasciati a spasso». «Credo sia evidente a

tutti - prosegue Gallo - cosa vorrebbe direcreare nuova disoccupazione in quell’area:ne deriverebbe una crisi sociale spaven-tosa, probabilmente senza precedenti, chepotrebbe far avvertire le proprie ripercus-sioni anche sotto il profilo della tenuta del-l’ordine pubblico. Per questo occorreintervenire in anticipo e fare il possibileper evitare il verificarsi degli scenari de-scritti». A tal proposito, il consigliere re-gionale della Cdl cita un precedente «Nel2009, a seguito di un’eccezionale ondatadi maltempo che in piena estate mise inginocchio aziende e lavoratori, la Regioneintervenne senza esitazioni, contribuendoin maniera determinata e determinante atutelare lavoratori e imprenditori, attra-verso misure di sostegno e politiche attiveche consentirono di superare la crisi.Adesso è indispensabile che la giunta re-gionale scenda in campo con analogaconvinzione». In coda, l’appello al gover-natore Mario Oliverio: «Invito il presidentedella giunta regionale ed il delegato al-l’agricoltura, il collega Mauro D’Acri, a con-vocare con urgenza un tavolo diconcertazione a Sibari, per fare il puntodella situazione con le organizzazioni dicategoria ed i sindacati, verificare la por-tata della questione ed individuare leazioni da porre in essere per evitare il tra-collo del comparto agricolo della Calabriacitra».

Diecimila lavoratori a rischio

Situazione esplosiva nelle piane di Sibari e Cammarata La denuncia del consigliere regionale Gianluca Gallo

La Flai – Cgil Federazione Territoriale di Castrovillari annuncia la mobilita-zione delle lavoratrici e dei lavoratori del distretto agricolo di Cammaratae della Sibaritide, che sfocerà in una manifestazione prevista per il pros-simo giovedì 19 aprile, che avrà anche un carattere simbolico con concen-tramento previsto nei pressi dello svincolo autostradale di Altomonte.Questa presa di posizione del Sindacato e dei lavoratori scaturisce dallagrave crisi che sta vivendo il Distretto Agroalimentare di Qualità in specialmodo riferita alla filiera della frutta estiva, che occupa annualmente di-verse migliaia di lavoratori, e che si è aggravata diventando ormai quasistrutturale a seguito ed in conseguenza dell’embargo russo del 2014 . LaRegione Calabria, non solo non ha messo in campo adeguate politichepubbliche per sostenere efficamenente le produzioni dell’agricoltura ca-labrese, ma i ritardi ormai noti e le conclamate inefficienze dell’Ammini-strazione Pubblica, per quanto concerne l’erogazione delle misureordinarie da parte degli organismi pagatori nazionali e regionali (Agea edArcea) insieme alla mala gestione del Piano di Sviluppo Rurale, ed in as-senza di azioni di sostegno al credito ai produttori, stà di fatto peggiorandola condizione delle Aziende Agricole di grandi dimensioni che creano oc-cupazione di “qualità” ma che ora rischiano la chiusura proprio per gli ef-fetti della paralisi politica ed amministrativa della Regione Calabria e degliorganismi governativi. La Flai Cgil di Castrovillari, nello stigmatizzare ilcomportamento dilatorio del Governatore Oliverio, che dall’inizio della le-gislatura promette ma non mantiene i suoi impegni, d’interventi risolutivi,presi con le Organizzazioni Sindacali di categoria al fine di garantire lacontinuità occupazionale e il reddito a migliaia di braccianti, tecnici e im-piegati nella filiera, annuncia la mobilitazione di massa delle maestranzecon una manifestazione eclatante e simbolica rivendicando adeguate po-litiche dai governi nazionale e regionale di sostegno alle aziende agricoleche garantiscono il lavoro dignitoso e la certificazione etica del lavoro inCalabria e nel Mezzogiorno d’Italia. La fragilità della rete imprenditoriale, in mancanza di ordinarie politiche

pubbliche che garantiscano almeno l’erogazione delle misure ordinarie, eche siano anche di sostegno agli investimenti delle aziende agricole checostituiscono la spina dorsale dell’economia locale, espone la parte mi-gliore dell’imprenditoria agroalimentare del territorio a pericolose infiltra-zioni della criminalità organizzata, e con inaccettabili pratiche di illegalitàe sfruttamento finora arginate efficacemente dal Sindacato e dai lavoratori.

Il Segretario Generale Flai – Cgil di Castrovillari ilvano Lanciano

La Cgil annuncia la mobilitazione deilavoratori del distretto agricolo

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In seguito a quanto accaduto nell’ul-timo consiglio comunale, che ha re-gistrato l’approvazione del Bilancio di

previsione grazie al voto determinantedella consigliera Sara Astorino, prove-niente dalle fila dell’opposizione, si sus-seguono le reazioni del centrodestracittadino che, da varie angolazioni, sicompatta per chiedere le dimissioni delsindaco Domenico Lo Polito.Forza Italia

Secondo il coordinatore cittadino diForza Italia, Roberto Senise «il sindacoLo Polito non ha più li numeri per gover-nare ed il documento finanziario pas-sato anche grazie al voto di unconsigliere di opposizione, ha infatticertificato i numeri esigui della maggio-ranza consiliare e l’aiutino esterno cheha contribuito ad approvare il bilanciodi previsione». «La resa dei conti - prosegue il coordina-tore - continua tra le fila del centro sini-stra e la conflittualità è sempre piùaccentuata con ripetuti inviti al sindacodi invertire la rotta dell’azione ammini-strativa partendo dall’azzeramentodella sua Giunta». Ora si aspetta, così come ha sempre so-stenuto il primo cittadino, che nel mo-mento in cui non avesse avuto più la suamaggioranza che ha vinto circa tre annifa, «avrebbe rassegnato le dimissionisenza andare avanti con la stampella dichi è stato eletto dall’altra parte». Le fibrillazioni, lo scollamento della

maggioranza dal suo sindaco e soprat-tutto il malcontento dei cittadini sono ladimostrazione emblematica di una pro-paganda disattesa della quale, il sin-daco, specialmente in un clima di cosìforte recessione, dovrebbe finalmenteassumersi la responsabilità». Pertanto «Forza Italia di Castrovillari -chiosa Senise - chiede le dimissioni delsindaco e della giunta al fine di ricon-durre nelle mani degli elettori le deci-sioni circa il riscatto della città daltorpore civile ed amministrativo nelquale questa sinistra e questo sindacol’ha relegata». Alternativa Sociale, Lega e Liberali

La crisi dell’attuale giunta di centro-Si-nistra di Lo Polito, spinge a ricompat-tarsi anche gli altri gruppi delcentrodestra cittadina ovvero deigruppi Alternativa Sociale per Castrovil-lari ( presidente Luigi Rimola e vice Pre-sidente Pina Laurenzano), insieme agliesponenti locali della Lega di Salvini LeoBattaglia e Roberto Inglese, che hannovarato un documento politico teso allamessa in campo di una comunione diintenti finalizzati alla redazione di unprogramma per la città che passi attra-verso l’ascolto dei cittadini. Da subitotale iniziativa è stata sposata anche daun dirigente sindacale ed ex esponentedella Lega-MPA Gabriele Iazzolino e daiLiberal-Democratici per il Rinnova-mento capeggiati dal responsabile Re-gionale e vice presidente nazionale

Giovanni Ciro Palmieri e da Carmine Ien-naco, esponente cittadino.L’iniziativa nasce per dare voce ad unacomunità priva di rappresentanza poli-tica e serve da monito per sensibilizzaredal basso tutte quelle anime che si rico-noscono nell’area di Centro-Destra of-frendo una nuova proposta politica ingrado di ascoltare le richieste dei citta-dini e farne tesoro.Nei giorni scorsi Alternativa Sociale erascesa in piazza per proporre un questio-nario ai cittadini ed era stata quella l’oc-casione per attrarre numerosi esponentipolitici e tantissimi cittadini che hannosottolineato le moltissime criticità e leaspettative per il futuro di Castrovillari.«Si sottolinea - affermano i dirigenti delcentrodestra - come tale input sarà og-getto di riunioni periodiche che si svol-geranno in maniera itinerante ancheattraverso iniziative sul territorio e conspirito di aggregazione sperando chequesta attività politica possa trovare ac-coglimento anche da parte di altri amiciche si riconosceranno nel progetto mo-derato di Centro-Destra per offrire unavalida alternativa al lassismo e all’inca-pacità amministrativa dell’attualegiunta di centro-Sinistra di Lo Polito chenon ha più la maggioranza per comeuscita dalle urne del 2015 e lo si è vistodurante l’ultimo consiglio comunale sulbilancio dello scorso 5 aprile dove si re-gistra con piacere anche la presa di po-sizione del Consigliere civico di “insiemeper Castrovillari” Onofrio Massarotti cheha bocciato con voto sfavorevole que-sto bilancio e con cui auspichiamo unafutura collaborazione». Insieme per CastrovillarE, a prescindere dalla futura collabora-zione con il centrodestra cittadino, ilgruppo politico “insieme per Castrovil-lari”, guidato in consiglio comunale dalconsigliere Onofrio Massarotti, non le-sina critiche all’attuale giunta Lo Polito,affermando a chiare lettere che «questosindaco non merita la nostra collabora-zione».« Siamo rimasti meravigliati del fatto

che all’indomani di questa importantis-sima assise - stigmatizza in una nota In-sieme per Castrovillari - che haevidenziato la mancanza di una mag-gioranza non si sia fatto alcun accennoa questa situazione politica molto grave.Anche questa volta, per come già acca-duto nella precedente amministrazione,il Sindaco non ha più la maggioranza nétantomeno la nostra collaborazione.Questo rifiuto a collaborare, ampia-mente spiegato nel corso dell’ultimoconsiglio comunale da parte del cons.Onofrio Massarotti, scaturisce dalla ora-mai risaputa incapacità aggregativa chequesta maggioranza ha sempre pale-sato rispedendo al mittente, da dueanni a questa parte, i tanti inviti e letante sollecitazioni provenienti dal no-stro gruppo politico».«Per la prima volta nella storia politicacittadina - prosegue la nota - appenacostituiti in consiglio comunale ab-biamo dato a Lo Polito e compagni lanostra piena disponibilità a lavorare in-sieme perché distinti e distanti dallosvolgere una inutile opposizione pre-concetta, senza chiedere nessuna pol-trona e nessun incarico in cambio.L’enorme desiderio di fare qualcosa perla nostra Città non ci ha fermato nean-che quando i soliti denigratori politici,appresa la nostra volontà politica a col-laborare, ci hanno tacciati con pesantiappellativi come “traditori”, “venduti almigliore offerente” e “stampella di que-

Il centrodestra unito chiede le dimissioni del Sindaco Lo Polito

Roberto Senise

Leo Battaglia

Onofrio Massarotti

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sto esecutivo”. «Nel corso dello scorso consiglio comu-nale il nostro consigliere Massarotti -così concludono i rappresentanti politicidi Insieme per Castrovillari - ha spiegatochiaramente le motivazioni, evidenti atutti i Castrovillaresi che non speranoaltro che voltare pagina al più presto,per le quali il nostro gruppo politico hadeciso di votare contro il bilancio previ-sionale ma soprattutto anche i motiviche ci spingono a rifiutare categorica-mente, a differenza di altre forze politi-che, una collaborazione politica cheadesso traduciamo in una disperatachiamata di soccorso per carenza deinumeri necessari per andare avanti.Siamo certi del fatto che se non fossestato per il voto favorevole espresso dauna consigliera di minoranza e per leimportanti assenze di Laghi e Battaglia,lo scorso consiglio comunale sarebbestato fatale per Lo Polito e compagni esiamo convinti del fatto che se vorrannoportare a termine il loro mandato elet-torale saranno costretti a riconoscerepubblicamente i tanti errori commessi emodificare molti elementi del proprioesecutivo». Fratelli d’Italia Achiuder il cerchio del fronte del No a

Lo Polito non poteva mancare le voe delrappresentante locale del partito delllaMeloni, ossia il coordinatore cittadino

di Fratelli d’Italia, Domenico Munno,che, all’indomani del Consiglio comu-nale del 5 aprile, è sprezzante nei con-fronti del sindaco, Domenico Lo Polito edell’intera Giunta, a suo dire, rea di trac-cheggiare circa la sua effettiva tenutaquando le recenti votazioni in meritoall’approvazione del Bilancio hanno mo-strato, in maniera lapalissiana, come lamaggioranza di Governo si regga con ilvoto dell’indipendente, Sara Astorino. «La maggioranza è in bilico o quanto-meno è cambiata radicalmente. Ca-piamo le difficoltà del sindaco diprendere una decisione. È chiaramentetra l’incudine e il martello, ma crediamoche - se davvero il sindaco è quello chenon si fa tirare dalla “giacchetta” comeha sempre ripetuto - sia ineludibile arri-vare a un momento di chiarezza. Allacittà il quadro è cristallino: due consi-glieri di “maggioranza”, Pignataro e Car-rozzino, si astengono e quindi votanocontro, mentre il consigliere D’Atri è as-sente. È tacito che chi non condividestrategie e attività messe in campodall’amministrazione deve andare in mi-noranza, e pure questo passaggio in-spiegabilmente non avviene o forse èsolo un modo per continuare a chiederecambiali politiche che nulla c’entranocon i bisogni della città». «La cosa più grave - prosegue Munno -resta l’atteggiamento di un consigliere

di minoranza (Astorino n.d.r) che du-rante le scorse elezioni nazionali ha so-stenuto apertamente Forza Italia, invecequi vota inspiegabilmente a favore dellamaggioranza a guida Partito Democra-tico, suffragando la sua scelta con moti-vazioni poco credibili appellandosi alsenso di responsabilità. Ma sul bilancionon può esserci voto responsabile, es-sendo quest’ultimo il voto politico perantonomasia: se voti a favore benediciil programma elettorale di quella mag-gioranza eletta al posto tuo». Unici voti contrari quelli delle due listeciviche di minoranza (Lista Insieme e So-lidarietà e Partecipazione) che «hannoassolto agli obblighi che un’opposizioneseria riceve dal mandato elettorale. Trale fila dell’attuale maggioranza, ormai,mancano da tempo la forza, la compat-

tezza e la determinazione per dare unindirizzo politico alla città. Non auspi-cando in nessun modo il ritorno di uncommissario prefettizio che rappresen-terebbe l’ennesimo schiaffo per la città,ma chiediamo al sindaco Lo Polito di ve-rificare se esistano o meno le condizioniprogrammatiche e numeriche per con-tinuare un’esperienza di governo cheormai sembra essersi ridotta al lumi-cino». Ed ora tutti in attesa del consiglio comu-nale di giovedì 12 aprile su richiesta deiconsiglieri delle Liste Civiche, Ferdi-nando Laghi,Maria Antonietta Guara-gnae Peppe Santagadache all’Ordinedel giorno recita: «Analisi e discussionepolitica sull’esito delle elezioni politichedel 4 marzo scorso e conseguenze sul-l’assetto politico della maggioranzaconsiliare». La nostra modesta esperienza di fatti ecronache del consiglio comunale ci in-duce a pensare che non sortirà alcun ef-fetto sulla situazione politica cittadina.Non è mai accaduto che le crisi trovas-sero epilogo in consiglio comuinale. lestanza del potere e degli accordi si sonosempre collocate a debita distanza dalluogo per eccellenza deputato alla poli-tica. Ma sperare non costa nulla!

Angelo FilomiaPaola Gentile

Il centrodestra unito chiede le dimissioni del Sindaco Lo Polito

Le nomine tanto attese finalmente sonoarrivate. Il dott. Domenico Filomia e ildott. Massimariano Bisignani sono statinominati, rispettivamente, direttore sa-nitario dello Spoke Castrovillari e prima-rio del reparto di Ortopedia. Classe 1958, originario di Castrovillari,Filomia vanta un curriculum di tutto ri-spetto. Laurea con il massimo dei voticonseguita presso l’università “La Sa-pienza” di Roma, specializzazione inEmatologia generale presso l’universitàCattolica Sacro Cuore di Roma, espe-rienza di laboratorio con particolarecompetenza circa la diagnosi e la curadelle malattie ematologiche con studi diimmunoematologia e virologia. Specia-lizzazioni che gli sono valse l’incarico,dal 2008, di Direttore della StrutturaComplessa Immunoematologia e Medi-cina Trasfusionale dell’Ospedale di Ca-strovillari. Ed ora questa nuova sfida:rilanciare la struttura ospedaliera citta-dina che, attualmente, versa in ambascecomplice un mix ben congeniato di las-sismo politico e sciatteria istituzionale. Bisignani, invece, è uno specialista ditraumatologia. Ha ottenuto svariateborse di studio presso la prima univer-sità di Roma; stage all’estero, attività didocenza ed esperienza professionalepresso strutture specialistiche (CTO),preparazione specifica in chirurgia del

piede ed ottime capacità di prospettivaclinica. Le associazioni culturali “Kontatto Pro-duction” e “Città Solidale” nelle figure diPasquale Pandolfi e Giovanni Donato

hanno mostrato, mediante una notacongiunta, la loro soddisfazione per lascelta operata dal Direttore Generaledell’ASP di Cosenza, Raffaele Mauro. «Questo prestigioso incarico, premia la

professionalità di un medico che, perben undici anni, è stato Responsabiledel Servizio Trasfusione dell’Ospedale“Ferrari”. Il Dott. Filomia, infatti, ben co-nosce la situazione precaria dell’Ospe-dale di Castrovillari e, senz’altro, simetterà al lavoro per cercare di ridaresmalto ad un Presidio sanitario che, untempo, era un fiore all’occhiello della Sa-nità calabrese». E poi l’avvio immediatodei punti in agenda «il primo impegnosarà quello di riaprire l’Unità OperativaComplessa di Ortopedia, da anni ri-mossa dalle Divisioni d’eccellenza delnostro Ospedale. Ormai sono stateespletate tutte le formalità di rito, so-prattutto con la nomina di un Primario,e l’Unità operativa complessa, seppurinizialmente con un numero limitato diposti letto, potrà riprendere la sua atti-vità. Successivamente, il nuovo Diret-tore sanitario dovrà cimentarsi con ladifficile problematica delle sale opera-torie non ancora funzionanti. Altri pro-blemi sono identificati nella situazionedel Pronto Soccorso, nell’esiguità diposti letto, soprattutto in Medicina; nelturn over legato ai pensionamenti deimedici in Chirurgia, Ostetricia e Gineco-logia». Ai due professionisti giunganoanche gli auguri di un buon lavoro dallaredazione del Diario di Castrovillari.

Paola Gentile

Domenico Filomia è il nuovo direttore dell’ospedale di CastrovillariNominato anche il nuovo primario di Ortopedia: è il dott. Massimariano Bisignani

Dott. Domenico Filomia

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GLI APPUNTAMENTI

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L’Azione Cattolica diocesana ha cele-brato, venerdì 6 aprile, la figura di Vitto-rio Bachelet durante una tavola rotondadal tema “Fai bene quello che sei chia-mato a fare”. A Castrovillari gli è stata,inoltre, intitolata una piazza situata neipressi della chiesa di San Girolamo.«Nell’anno in cui ricorrono le celebra-zioni per i 150 anni dalla nascita del-l’Azione Cattolica Italiana - anno iniziatolo scorso 30 aprile 2017 a Roma, inpiazza San Pietro con Papa Francesco,dove tanti hanno preso parte per Fe-steggiare, Ringraziare, Ricordare, Rac-contare, Rinnovare e Rilanciare la nostrastoria - anche l’Azione Cattolica della no-stra diocesi festeggia la speciale ricor-renza. In questo anno pastorale, l’ACdiocesana - spiegano la presidente, An-gela Marino, l’assistente unitario, donGianni Di Luca e il segretario diocesano,Enrico Martire - ha svolto e svolgerà di-versi incontri e attività per celebrare i150 anni. Tra questi vi è questo eventopensato, tra i tanti, proprio per fare me-moria di questo lungo percorso, deitanti volti, delle tante vicende, dei tan-tissimi momenti che hanno concorso adare forma a questa lunga storia. Per-ché, come direbbe il nostro presidentenazionale, Matteo Truffelli, ‘fare memo-ria significa dare profondità al nostro es-

sere’». «Per cui - proseguono Marino, DiLuca e Martire - abbiamo accolto e con-cretizzato l’idea, ipotizzata da una dellenostre associazioni parrocchiali, di inti-tolare una piazza al grande testimone,Vittorio Bachelet, una delle figure cheha costellato la nostra Associazione, dicui ne è stato Presidente Nazionale. Uncattolico, un giurista, un politico, un do-cente universitario, assassinato dalle Bri-gate Rosse». Alla tavola rotonda hannopartecipato l’On. Rosy Bindi, presidenteparlamentare antimafia, discepola e as-sistente universitaria di Vittorio Bache-let; il Prof. Giovanni Bachelet, professoreordinario di fisica e figlio di Vittorio; S.E.mons. Francesco Savino, Vescovo delladiocesi di Cassano all’Jonio.

«Attraverso le loro testimonianze - com-mentano i rappresentanti dell’AC - ab-biamo conosciuto meglio Bachelet, unmartire laico che ha versato il suo san-gue per la difesa dei supremi valori po-litici, del diritto e della giustizia».Il tutto si è concluso con lo svelamentodella targa e la benedizione della nuovapiazza. Il 15 aprile, inoltre, nella BasilicaCattedrale di Cassano all’Ionio, dalle9.30 alle 17, il compleanno dell’Associa-zione sarà celebrato con una vera e pro-pria Festa diocesana: “150: una storia,una vita, un sogno!”. «Una giornata incui esalteremo la nostra storia attra-verso ricordi, testimonianze, musica,danza, teatro, arte e fotografia».

Paola Gentile

L’Azione Cattolica festeggia 150 anni Benedetta la nuova piazza intitolata a Vittorio Bachelet

Era il 12 febbraio di 38 anni faquando Vittorio Bachelet, vicepresidente del Csm, professoreuniversitario, politico ed ex presi-dente dell’Azione Cattolica (1964-'73) viene assassinato sullascalinata della facoltà di ScienzePolitiche alla Sapienza, a Roma.Ad ucciderlo le Brigate Rosse, epiù precisamente Annalaura Bra-ghetti e Bruno Seghetti. Bachelet,nato a Roma il 20 febbraio del1926, era l’ultimo di 9 fratelli. Fi-glio di un ufficiale dell’esercito,entra prestissimo a far parte del-l’Azione Cattolica iniziando unrapporto che lo avrebbe accom-pagnato tutta la vita. Nel 1959 Ba-chelet diviene uno dei principalidirigenti nazionali di Ac. All'Uni-versità La Sapienza inizia la suacarriera accademica che lo por-terà, nel 1957, al ruolo di profes-sore universitario. Iscritto allaDemocrazia Cristiana, amico econsigliere di Aldo Moro, Bache-let nel 1976 viene eletto vicepre-sidente del CSM. Ed è proprio infunzione di questo ruolo che Ba-chelet diviene un obiettivo delleBr.

Chi era Bachelet

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Nell’ambito delle numeroseiniziative organizzate perla Settimana Santa (Java eMadhe) per la Pasqua diCivita,ci corre l’obbligo di

rammentare le iniziative più importantisviluppatesi nel borgo storico, quali: lamostra di icone bizantine dell’ Archi-mandrita M. Pietro Tamburi; la mostra‘Pittura e Poesia’ del maestro Rocco Re-gina; la presentazione del libro ‘Oriz-zonti in divenire’; il concerto delle artisteMimoza Nazarco e la solista Ermira Le-fort; il convegno su “Il futuro dell’Arbë-ria”; l’estemporanea di pittura sui borghidella stessa Civitae come non ricordarele famose e tradizionali Vallje in co-stume arbëresh, evento spettacolareche attrae la presenza di migliaia di visi-tatori. Quest’anno per altro, le Ridde diCivita sono state arricchite dalla pre-senza di gruppi ospiti in costume, inrappresentanza di almeno una mezzadozzina di comuni arbëresh di diversaprovenienza; a tutto quanto sopradettodobbiamo ricordare il fascino dei riti bi-zantini che, con le loro particolari litanie,armonie ed atmosfere, hanno raccoltonella Chiesa di Santa Maria Assunta, nu-merosi fedeli provenienti anche da co-muni di rito latino.In questo contesto di festa religiosa, checoincide con il centenario dell’istitu-zione dell’Eparchia di Lungro, e nel con-tempo anche di rappresentazioniartistico-culturali, un momento collet-tivo e gioioso è da sottolineare: il Primo

Cittadino di Civita, Alessandro Tocci,martedì 3 Marzo, ha ben espresso il sen-timento di tutta la comunità, non soloreligiosa ma anche laica, nel concederela Cittadinanza Benemerita al Papas An-tonio Trupo, per molti anni amorevole

guida spirituale del paese ed ora in pen-sione, ricordando, con un breve pro-logo, le tappe più importanti e salientidella Sua vita sino all’arrivo come par-roco in Civita, ove ha ridisegnato l’in-terno della chiesa per adeguarla ai

canoni, non solo estetici, del rito bizan-tino. Con queste parole, ha concluso ilSindaco Tocci, «la benemerenza a PapasAntonio intende testimoniare ufficial-mente e pubblicamente l’onore di tuttala comunità di Civita per avere tra di noiuna persona esemplare per doti umanee morali e mettere in risalto la laborio-sità e la capacità di valorizzare ‘il bello eil buono’ che ha contraddistinto la suavita». Con questo atto il Sindaco e l’Ammini-strazione Comunale compiono un’altraazione , non solamente di alto valoresimbolico, azione atta a valorizzare laComunità che rappresentano ed i sin-goli che la compongono. Il Sindaco di Civita era affiancato dal Cit-tadino Onorario, Giuseppe Chimisso,proveniente da Bologna, il quale ha do-nato al Papas Emerito, Antonio Trupoun’antica croce bizantina in bronzo, cor-redata di aquile bicefale, non solo persuggellare una forte amicizia e per ono-rare la missione pastorale di Papas An-tonio, sempre condotta con uno spiritodi profonda umiltà ed umanità, punto diriferimento della comunità arbëreshë diCivita, ai componenti della quale non hamai fatto mancare parole ed azioni disolidarietà e di conforto, ma anche perrendere merito ai suoi studi e ricerchenell’ambito della Chiesa ortodossa edell’evolversi nel tempo della religiositànel mondo arbëresh.

Zef Osimik

Il Papas Emerito Antonio Trupo, cittadino benemerito di Civita

Si è svolta con successo, nel rispettodella tradizione locale, la 14a edi-zione della classica escursione di

pasquetta organizzata dal Club alpinoitaliano di Castrovillari. Ormai, penso chece l’ abbiamo fatta a riprendere questatradizione Turistica Culturale Religiosa,che si instaura nel lontano 1836 anno dicostruzione della cappella (Andrea Bel-lusci, benefattore). Da allora spontaneipellegrini, continuano a salire a far visitaalla bianca cappellina rupestre ottago-nale situata a mezza costa di MonteSant’Angelo (795 m). Anche quest’anno,un po’ tutti, abbiamo sentito la voglia discrollarci di dosso questo fine invernopiovoso, con una gita fuori porta, per tra-scorrere in allegria una giornata all’ariaaperta per riscoprire ed affezionarsi aquesti luoghi tanto frequentati dai no-stri nonni. In passato, buona parte deicastrovillaresi ha fatto coincidere questatradizione, con la pasquetta sino in-torno al 1960 quando, proprio in conco-mitanza del boom economico,diminuiscono le presenze determinandol’abbandono del sito. La tenacia del no-stro sodalizio nel tutelare e valorizzarequanto di buono c’è sul territorio, ci hapremiato, vista anche l’inversione di ten-denza cui le persone coinvolte, piccole egrandi, senza distinzione sociale, si staorientando verso il ritorno alle origini, alivello globale. Perché un po’ tutti, noi, siha la consapevolezza che la buona tra-

dizione è la tracciabilità che contraddi-stingue le popolazioni. Ormai il sito ri-mane un simbolo religioso svuotatoletteralmente di significato per l’incuriae vandalismo di alcuni, ma, riempito diaffetto e di fede di quanti come noi, fa-miglie, giovani, adulti, associazioni se-guono da quattordici anni, dapprima lapasseggiata dei pellegrini e poi la pa-squetta dei castrovillaresi alla accantoalla Madonna del Riposo. La bonifica in-terna della chiesa intrapresa dal CAI loscorso anno rende l‘ambiente più deco-roso. I lumini accesi sotto un tabernacolovuoto, la recita del rosario, sono il sim-bolo di fede. Il libro delle presenze èpieno di pagine riflessive rivolte alla reli-giosità del luogo suggerita dalla pace

contemplativa dell’ambiente, che invo-glia a isolarsi per starsene con i propripensieri, sospesi al centro tra monti de-gradanti verso il mare, colline che sfu-mano all’orizzonte, mentre sotto, la cittàda cui ti sei appena allontanato da qual-che ora ti ricordano la vita frenetica. I piùfreschi della giornata, ma anche chi se l’èsegnata al dito che, un giorno, sarebbesalito in cima a Monte Sant’Angelo,prende coraggio e si avvia sul sentieroCAI 989 d’altura calpestando tutta la pi-grizia che l’ha fatto desistere sino a quelmomento. In cima è sempre viva la sor-presa con il pannello esplicativo di tuttele montagne all’orizzonte. Dopo la per-formance sportiva religiosa, subentra lameritata pausa pranzo. Per magia “Supa

i Stuiavucchi spasi ‘nnante, lo zaino diciascuno diventa il classico cilindro delmago, da dove esce di tutto, dal dolce, alsalato, rigorosamente locale, servendotutte le variazioni, di frittate, peperonicruschi, salumi, jallatina e vuccularu for-maggi, torte, taralli, vino quanto basta,genziana e caffè della casa. “Ah cum-mara, cum’è ch’on sì binuta cu nui alaMadonna D’ ‘u Ripusu? Ti furéresi assaidivirtuta”: (da U Mannulino poesie indialetto castrovillarese scritte da F. Carelli1829- 1898). Il sito Madonna del Riposoè un bene immateriale del territorio, af-fidato agli uomini, protempore, affinchélo custodiscano, con tante grazie, per legenerazioni future.

Mimmo Filomia

Escursione a Madonna del Riposo: la Pasquetta dei castrovillaresi

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Prosegue la politica di riconosci-menti toponomastici a cittadini il-lustri che hanno segnato le sorti

della città di Castrovillari ad opera del-l’Amministrazione Comunale. Il 4 aprile scorso è stato intitolato ilplesso della scuola di via Roma al sotto-tenente di vascello, Vittorio Squillaci. Classe 1920, Squillaci ha ottenuto la“medaglia d’argento alla memoria sulcampo” nella Seconda Guerra Mondialee, nel 98° anniversario dalla nascita,l’Amministrazione comunale di Castro-villari ha voluto omaggiare il suo spiritodi sacrificio e l’altruismo che lo hannocontraddistinto durante l’affonda-mento, il 17 gennaio del 1943, nel Ca-nale di Sicilia, a causa del siluramento daparte di un sommergibile nemico, delRegio cacciatorpediniere “Bombardiere”dove faceva servizio di scorta ad un con-voglio proveniente dall’Africa Setten-trionale. «Lanciato in mare unitamente alla plan-cia, divelta completamente dallo scop-pio, benché dolorante dalle feriteriportate,rinunciava a prendere posto sudi una zattera già sovraccarica di naufra-ghi, per non toglierlo ad un altro occu-pante».Questo è parte della motivazione in-scritta in una targa avvolta dalla Ban-diera della Marina Militare scoperta perl’occasione all’entrata del plesso e reci-tata dal Presidente dell’AssociazioneNazionale Marinai d’Italia - Gruppo diCosenza - Michele Tocci che esprime ildato e significato profondo della ceri-monia che ha visto presenti, tra gli altri,il Sindaco, Domenico Lo Polito, l’asses-sore Pino Russo, i parroci - a nome e perconto del Vescovo assente per motivipersonali - don Carmine De Franco edon Nicola De Luca, la dirigente scola-stica, Antonella Gravina, i familiari, il ni-pote Marco Squillace e Paola Ameruso.Il Prefetto, Gianfranco Tomao ha ribaditol’esempio lasciato da Squillace e sottoli-neato l’opera degli uffici della Prefettura

per concretizzare in tempi brevi l’attesaintitolazione, presenti anche il QuestoreGiancarlo Conticchio insieme al diri-gente del locale Commissariato di PS,Leonardo Papaleo. Per la Marina Mili-tare d’Italia, l’Ammiraglio di Squadra,Edoardo Serra, Comandante Maricom-long Napoli e le più alte cariche dellaMarina Militare. Per la Guardia di Fi-nanza, il Capitano Alessandro D’Elia Co-

mandante Compagnia e per l’Esercito, ilCapitano Domenico Ciccarese Coman-dante della Caserma Manes, oltre le As-sociazioni Combattentistiche e d’Arma. A sottolineare ancora il tutto il picchettod’Onore della Marina Militare con rap-presentanti di varie Forze, dei Vigili delfuoco, della Polizia Municipale con Gon-falone, della Penitenziaria e la presenzadi dirigenti scolastici degli istituti citta-

dini.A qualche giorno di distanza l’Ammini-strazione comunale di Castrovillari hadedicato una strada, nella zona diespansione, e precisamente a ridosso dipiazza Bachelet, al compianto avvocatoBaldo Pisani, scomparso nel 1976.Originario di San Sosti, castrovillaresed’adozione, primo presidente democri-stiano della Provincia di Cosenza dal1952 al 1961, Pisani fu un valente pro-fessionista, espressione del Foro, e notoper le sue capacità e qualità umane. Lasua figura, indimenticabile come le suedoti, è legata anche ad altre responsabi-lità ed incarichi che ha ricoperto congrande dedizione e senso del dovere.A ricordarlo, ed a tratteggiare la sua per-sona durante la cerimonia, il Sindaco,Domenico Lo Polito, l’Assessore Regio-nale, Roberto Musmanno, la delegatadel Comune di San Sosti, Maria Tricanicoe il nipote Baldo, pubblico ministeropresso la Procura di Bari, i quali hannorichiamato il contributo umano, profes-sionale ed istituzionale dato dall’espo-nente per il capoluogo del Pollino, laprovincia e la Regione grazie ad azionied opere che ancora persistono. Pre-senti per l’occasione, il figlio Giorgio -già consigliere comunale nel consessocittadino .«Un altro momento impor-tante - ha dichiarato a margine dellamanifestazione il primo cittadino - chevuole sottolineare la pregnanza di que-sti istanti per le nostre radici, la nostracultura, storia e crescita, legate a esi-stenze del genere, parte di quel patri-monio pdi uomini e donne che hannoreso possibile, di fatto, il cammino evo-lutivo, anche se difficile, dei nostri Terri-tori nonché prezioso per quello cheabbiamo ereditato dai nostri padri, im-portante da riguadagnare sempre perpossederlo con dignità. È con questiprofondi sentimenti che l’Amministra-zione dà vita a questi elogi».

Paola Gentile

Intitolate strade e scuole a cittadini illustriAl sottotenente di vascello, Vittorio Squillaci la scuola di via Roma; una strada all’avvocato Baldo Pisani

Giuseppe Angelastro, rappresentantedel Comitato per la Tutela dell’Ospedaledi Castrovillari e della Sanità del Territo-rio, ha proposto - mediante una letteraindirizzata al sindaco di Castrovillari, Do-menico Lo Polito e al Direttore GeneraleASP di Cosenza, Raffaele Mauro - la crea-zione di un Tavolo Tecnico al fine di av-viare un’accelerazione della faseoperativa riguardante i singoli problemiattraverso il coinvolgimento delle parti

interessate nel processo decisionale e dicontrollo puntando all’apertura delleSale Operatorie del P.O. di Castrovillariinaugurate ma mai, di fatto, rese opera-tive. «La criticità rappresentata dalla loro to-tale chiusura - fa sapere in una nota An-gelastro - rischia di determinare ilblocco di ogni attività operatoria pro-grammata, sancendo, di fatto, la finedell’Ospedale di Castrovillari, quale

ospedale Spoke». L’obiettivo è quello di realizzare il sud-detto Tavolo con la partecipazione delsindaco o di un suo delegato, del Diret-tore Generale ASP Cosenza o di un suovicario, di un tecnico del comune di Ca-

strovillari, di un tecnico di fiducia ASPCosenza, di un consigliere di maggio-ranza, di uno di minoranza e di un rap-presentante delle Associazioni che daanni si battono per una migliore offertasanitaria sempre a tutela dei cittadini.

Comitato per la Tutela dell’Ospedale di Castrovillari e della Sanità del Territorio

Chiesta l’istituzione di un Tavolo Tecnico

Museo e scavi di Sibari: tremila visitatori all’anno e sessantadue impiegati.Museo della Liquiriza Amarelli di Rossano: sessantamila visitatori all’anno edue impiegati. Dati forniti da un autorevole relatore in un convegno svoltosialcune settimane fa a Castrovillari. Si può andare avanti con questi numeri?Che commento si può fare? Che con lo Stato paga pantalone e si scialacquaanche quando non si dovrebbe; con il privato avviene il contrario. Non do-vrebbe essere così, ma da noi il settore pubblico, da fattore di equilibrio e diequanimità, diventa purtroppo sinonimo di clientelismo ed inefficienza.

L.T.

Musei statali e museiprivati, in Calabria

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Il Consiglio Comunale di Morano Cala-bro licenzia all’unanimità il DocumentoFinanziario 2018/2020. Il sindaco, Nicolò De Bartolo non na-sconde la «soddisfazione per essere riu-sciti a tenere in ordine i conti secondo iprincìpi di efficacia ed efficienza, equitàe trasparenza, e senza mai derogare agliobblighi civili e morali solennementeassunti». Nonostante questo, ciò che resta mag-giormente impresso è la disputa scop-piata durante l’esame del Bilancio econclusasi con l’abbandono dell’aula daparte dei consiglieri di opposizione: Ver-bicaro, Selva e Filomena.Si è discusso, in seguito, di aliquote Tasi,Imu e addizionale Irpef e sull’istitu-zione della tassa di soggiorno. Gli au-menti regionali - Tari - che pesano sulpiano finanziario del tributo per circa €22.000-non produrranno effetti per letasche dei contribuenti.,anzi - secondoil sindaco De Bartolo - grazie agli ottimirisultati della raccolta differenziata deirifiuti, è addirittura prevista una piccolariduzione in fattura». E proprio dal consiglio comunale ha ori-gine una operazione di ingegneria poli-tico-genetica da parte del sindaco DeBartolo che lascia tutti strabiliati proprioper la capacità di unire posizioni politi-che del tutto contrapposte che vannoda Tonino Gentile a Potere al Popolosenza soluzione di continuità, sottol’unico collante politico dello stessoprimo cittadino.Ma cominciamo dall’inizio sforzandocidi spiegare l’operazione messa incampo anche ai lettori meno ferrati nelcampo delle scienze.Amato passa in maggioranza

Proprio durante l’ultimo consiglio il con-sigliere Enzo Amato lascia la compagineoriginaria, “Progetto Morano”, e aderiscea “Insieme per Morano”, la lista civica aguida De Bartolo, che governa il borgodel Pollino da giugno 2014.«Le differentivedute di carattere politico e le poten-ziali divergenze di conduzione del-l’azione amministrativa da parte diProgetto Morano - spiega Amato sinte-tizzando dal 2014 ad oggi i motivi allabase della sua decisione – sono emersesin dall’atto di formazione della lista ci-

vica, alquanto eterogenea dato il di-verso posizionamento ideologico digran parte dei componenti. Consape-vole, allora, della necessità di un con-fronto dialettico nell’agone dellapolitica locale, per non lasciare la ge-stione della cosa pubblica esclusiva-mente ad una compagine, quelladell’attuale sindaco Nicolò De Bartolo alquale, invero, mi lega un idem sentiresin dalla sua apparizione nella scenapubblica, ho ritenuto correre con Pro-getto Morano, sia pure con tante per-

plessità. I distinguo di stampo politico eprogrammatico tra il sottoscritto e ilgruppo di appartenenza – affermaAmato – emerse già con un voto dif-forme nel primo Consiglio comunale diquesta consiliatura, hanno comportato,almeno inizialmente, una ricerca di me-diazione e conciliazione nella mino-ranza, cosa che, però, in moltecircostanze non si è resa possibile, puravendo come riferimento, nel rispettodei ruoli, il bene della collettività. Ciò miha portato in serena coscienza e libertà,

a condividere alcune scelte della mag-gioranza in difformità al mio gruppo, ra-gion per cui – termina Enzo Amato –condividendo più proposte della mag-gioranza che non dell’opposizione,comprese le scelte programmatiche e diindirizzo, come quelle attinenti al bilan-cio, mi è sembrato coerente abbando-nare Progetto Morano.

Terremoto in Giunta:Facendosi scudo del nuovo ingresso in

maggioranza, il sindaco Nicolò De Bar-tolo licenzia gli assessori Biagio AngeloSeverino e SoniaForte e designa al loroposto il consigliere di maggioranzaRocco Antonio Marrone, vicinissimo alleposizioni del primo cittadino, e l’arch.Rosanna Anele, tecnico di provata pro-fessionalità, con esperienze dirette nellaprecedente legislatura, candidata nellescorse elezioni politiche con la lista Po-tere al Popolo.«Essendo venuta meno la fiducia nei ri-guardi di due componenti l’esecutivo –dichiara il sindaco di Morano – in pre-senza di insanabili divergenze, rite-nendo dover tener fede con lealtà e sinoin fondo al mandato elettorale, coeren-temente con i principi e le convinzioniche guidano il mio operare e l’azioneamministrativa, dopo lunga riflessionematurata e condivisa dall’intero gruppodi maggioranza, in serenità di coscienza,anche in prospettiva futura, ho deciso direvocare le deleghe agli assessori Seve-rino e Forte. Contemporaneamente no-mino nelle cariche vacanti il consigliereRocco Antonio Marrone e l’arch. Ro-sanna Anele. Ringrazio gli uscenti per ilcontributo offerto e auguro buon lavoroai subentranti».Equilibri mutati, dunque, e nuovo as-setto nella squadra di governo. Alle duenew entry è affidato il compito di misu-rarsi in prima persona con i problemidella comunità. Una comunità che appena un mese faha registrato alle politiche la maggio-ranza assoluta per il Movimento 5Stellee che De Bartolo riesce a governare co-munque coniugando esperienze politi-che dissimili sotto un’unica bandiera. Pertanto che dire: complimenti a DeBartolo, il primo sindaco post-ideolo-gico del territorio: Lo Polito vada a le-zione, o forse non ce n’è bisogno?

Angelo Filomia

Morano Calabro/Esperimenti di ingegneria politico-genetica

Gli assessori defenestrati Biagio Angelo Severino e SoniaForte

I nuovi assessori Rosanna Anele e Rocco Antonio Marrone

Nicola FUSCALDOFotografia

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Non si interrompe la cavalcatadel Castrovillari. Nonostante lapausa di due settimane, i lupiportano a casa l’ennesimo risul-tato utile consecutivo. Un 3-1 inrimonta da favola che lascia distucco gli ospiti passati in van-taggio per primi con Zicarelli.

Padroni di casa che hanno sullacoscienza anche un rigore sba-gliato da Catania, il sesto a fa-vore fallito dai lupi. Tuttoquesto, però, non sfasa i pianidei castrovillaresi che da lì in poicarburano le energie come undiesel, calando il tris grazie alle

reti di Di Domenco, Curcio (ri-gore) e Catania. Il Trebisacce,oltre alla rete del numero dieci,non crea pericoli dalle parti diDi Cara.Al “Mimmo Rende” il match siinfiamma fin da subito. Al se-condo minuto Canale viene at-

terrato in area di rigore dal di-fensore ospite in maglia giallo-rosa e l’arbitro non può chefischiare l’estrema punizione:sul dischetto si presenta Cata-nia fallendo il penalty, l’enne-simo per i rossoneri che dagliundici metri non sono così im-placabili come sotto porta. Ot-tima la parata di Vitale cheintuisce la conclusione del nu-mero nove bloccando alla suadestra la sfera. Gol mangiato,gol subito. Al 13’ vantaggio Tre-bisacce con Zicarelli: ripartenzafulminante degli uomini di Ma-lucchi che sorprendono la re-troguardia troppo alta deipadroni di casa. Il bomberospite non sbaglia a tu per tucon Di Cara piazzandola sotto latraversa. Quando siamo al ven-ticinquesimo, la formazione ca-strovillarese cerca, con il tikitaka, un varco nella difesa degliionici. Detto, fatto. Al 34’ Di Do-menico sigla il pareggio per irossoneri. Rete molto fortunosaper il numero otto castrovilla-rese, che dai 20 metri strozza iltiro, ma Amerise la devia invo-lontariamente alle spalle delproprio portiere, incolpevole inquesta occasione. Pari meritatoe ottenuto con grinta per labanda di Ferraro. Quattro mi-nuti dopo, serpentina di De Si-mone che entra in area, seminail panico e viene atterrato nuo-vamente dalla difesa ospite conl’arbitro che assegna il secondorigore per i casalinghi. Questavolta si presenta Curcio, spiaz-zando nettamente Vitale per ilgol del vantaggio rossonero. Leemozioni non finiscono qui.Gran galoppata di Catania, chedopo aver recuperato palla si

trova da solo davanti la porta diVitale, il quale raccoglie per laterza volta, la seconda in dueminuti, la sfera dal sacco. Allafine del primo tempo ribaltatala situazione iniziale di svantag-gio, il tabellino adesso dice 3-1per i lupi. Secondi quarantacin-que minuti con i castrovillaresiche attaccano da destra versosinistra rispetto alla tribunacentrale. Sessantacinquesimo,niente di importante da rile-vare, con Malucchi che sostitui-sce Amerise per Filidoro,giovane attaccante classe �99passando al 4-2-4, giocandosi iltutto per tutto. Cala l’intensitàdell’incontro. I rossoneri ammi-nistrano il vantaggio senza sco-prirsi troppo. Il Pubblico siinfiamma all’ottantacinquesimograzie alla rovesciata acroba-tica, su cross di Curcio, del capi-tano Miceli, disinnescata grazieal volo plastico di Vitale. È l’ul-tima emozione di un match chesi è deciso tutto nel primotempo. Quando mancano trepartite alla fine, i rossoneri sonoormai certi di disputare i play-off. Dopo aver agguantato ilterzo posto, adesso si punta allapiazza d’onore, visto che il Co-tronei è lontano soltanto 2punti. La prossima gara per ilupi sarà in casa della Gallico Ca-tona mentre il Trebisacce aprirài cancelli dello stadio “Amerise”al Siderno, che vorrà certa-mente recuperare almeno ilpodio dopo esser stato, perlungo tempo la principale anta-gonista del Locri, addirittura peril primo posto.

Fabrizio Frasca

Il Castrovillari agguanta i Play-offbattendo un fiacco Trebisacce

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