Il dolore cronico
correlato alle
deformità della colonna
Frida Kahlo “ la colonna spezzata” 1944
COMUNICATO STAMPA Torino, 19 aprile 2011
INSEDIATE LE COMMISSIONI REGIONALI DI COORDINAMENTO
DELLA RETE DI TERAPIA DEL DOLORE E DELLE CURE PALLIATIVE
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
La Regione Piemonte, da sempre attenta alla “malattia dolore” e alle cure di
fine vita, è stata la prima Regione italiana a recepire la legge 38 del 15
marzo 2010, sulle disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e
alla terapia del dolore. […] la Regione conferma la propria volontà di essere
riferimento nazionale per la lotta al dolore e per le cure palliative.
Il coinvolgimento di esponenti di chiara fama sia in ambito ospedaliero, sia
territoriale, sia universitario mette insieme la pratica clinica alla didattica e
alla ricerca di soluzioni avanzate contro il dolore e per un adeguato
trattamento di fine vita.
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Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
La colonna vertebrale in condizioni normali presenta diverse curvature quando viene osservata di lato.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Queste curve naturali della spina dorsale ne aumentano la potenza. Le deformità spinali sono rappresentate da una anormalità di queste curve.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Il mal di schiena è il disturbo osteo-articolare più frequente dopo il raffreddore … pare che quasi l’80% della popolazione sia destinato a un certo punto della sua vita a soffrire di una lombo –sciatalgia. Le cause più comuni sono da imputare ai processi degenerativi dei dischi intravertebrali, delle faccette articolari legati all’avanzare dell’età.L’osteoporosi è la causa più comune della cifosi nelle persone anziane.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Il dolore cronico
Un dolore si definisce cronico quando:
• perdura nel tempo (3 mesi) o comunque permane oltre i tempi di guarigione.
• determina l’attivazione di nocicettori per un danno che non può essere riparato.
• è esordito per un evento acuto ma perdura per cause non direttamente correlate a quella iniziale.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Il dolore: sintomo o malattia?
ACUTO DOLORE SINTOMO
Il dolore è fisiologico quando è espressione di
una corretta risposta adattativa essenziale
per evitare o limitare il danno tessutale.
CRONICO OFFESA MALATTIA
Il dolore è patologico quando è espressione di
una alterata risposta adattativa ad un danno
tessutale, nervoso o non nervoso(Mannion e Woolf, 2000)
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Il DOLORE può essere:
Neurogeno
Nocicettivoviscerale
somatico
neuropatico
neuroplastico
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Il dolore cronico induce:
modificazioni organiche, psicologiche e comportamentali
Esse possono essere considerate una vera e propria malattia.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Gli operatori dell’assistenza devono essere consapevoli dell’importanza del loro ruolo e di come faccia la differenza lavorare per il bene del malato.
Noi siamo abituati a far fronte alle patologie acute conl’obiettivo di ripristinare l’integrità fisica del malato tenendo sotto controllo PAOS, FC, FR, T°C, piuttosto che il controllo del dolore.
Ma se un paziente prova dolore, oltre all’alterazione di questi parametri, lo stesso può causargli un peggioramento della patologia di base..
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
I tempi sono cambiati … il dolore non è più un sintomo da sottovalutare o svalutare.
Abbiamo visto che può avere una sua utilità fintanto che serve a fare diagnosi, dopodichè bisogna CONTROLLARLO!
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
“Il dolore è sempre un regalo sinistro che abbassa l’uomo, che lo rende più malato di quanto non sarebbe senza di esso”
Renè Leriche
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Le conseguenze del dolore alla colonna, ma in generale, sono:• Uno stile di vita alterato;• Peggioramento della QDV;• Cambiamenti relazionali;• Inabilità lavorativa;• Perdita d’interesse in ciò che circonda il malato.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Cosa deve fare l’infermiere?
• Rilevazione e valutazione multidimensionale del dolore alla presa in carico del paziente.
• Rilevazione e valutazione del dolore comequinto parametro vitale.
• Rilevazioni giornaliere standardizzate
• Segnalazione dell’intensità del dolore nella cartella infermieristica utilizzando scale di rilevazione condivise
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Cosa deve fare l’infermiere?La corretta educazione terapeutica è alla base del nostro agire. L’attuiamo con:
• una corretta somministrazione della terapia di base + terapia AB.
• addestrando il paziente ed i famigliari: - alla corretta assunzione dei farmaci; - avvisandoli dei possibili effetti collaterali (specie oppiacei); - aiutandoli a prevenirli e/o a gestirli onde evitare che interrompano l’assunzione arbitrariamente.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Valutazione del dolore
Valutazioni regolari per
personalizzare il trattamento.
Trattamenti analgesici.
Impatto della malattia sul paziente.
Condizioni psichiche,
fisiche, sociali.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
È fondamentale che ci sia una buona comunicazione tra medico – pazientee infermiere - paziente.
Il dolore è soggettivo ed è possibile rilevarlo solo così come viene descritto dal paziente e con l’aiuto di scale di valutazione.
Valutazione del dolore
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Scale di valutazione.
Autovalutative.
Eterovalutative.
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Cosa valutare?
• Sede ed irradiazione del dolore• Caratteristiche del dolore (puntorio,
urente, gravativo …)• Intensità (con le scale di valutazione)• Variazione del dolore (aumento,
frequenza di insorgenza, migrazione verso altre parti del corpo)
• Compresenza di stati ansiogeni o sindromi depressive
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
Dobbiamo dare un senso al dolore dei nostri pazienti
permettendogli d’esprimere il loro vissuto le loro emozioni e le loro
preoccupazioni per il futuro.
E altro cardine dell’assistenza è mai negare o svalutare il dolore del
paziente, bisogna SEMPRE credergli!
Daniela De Marie infermiera Cure Palliative ASL TO3
"Se si potesse uscire dal dolore come si esce
da una città."
Victor Hugo