Ilfunzionalismoel’approcciodegliusiegratificazioni
FacoltàdiScienzedellaComunicazioneTeoriadellaComunicazioneedeiNuoviMedia
Prof.AlbertoMarinelli
ILFUNZIONALISMOEL’APPROCCIODEGLIUSIEGRATIFICAZIONI
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Media e struttural-funzionalismo / 1
• L’attenzionesispostadallatensioneversogliobiettividellacomunicazione(effetti),dallamanipolazione,allapersuasione,all’influenza,finoallefunzionisvoltedaimedianellasocietà.
• Dasituazionispecifichedifruizionemedialesipassaallasituazionecomunicativa“normale”econsuetadellaproduzioneediffusionequotidianadimessaggidimassa.(Wolf 1992)
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La teoria funzionalista
“Nelfunzionalismo,lasocietà èconcepitacomeuninsiemedipartiinterconnesse,nelqualenessunapartepuòesserecompresaseisolatadallealtre.Unqualsiasimutamentoinunadellepartièconsideratocomecausadiunosquilibrio cheproduce,asuavolta,ulteriorimutamentiinaltrepartidelsistemasenon,addirittura,unariorganizzazionedelsistemastesso.Ilmodellodelfunzionalismoèbasatosuquellochetroviamonellescienzebiologiche.”
(Theodorson,1969)
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La teoria funzionalista
Gli elementi che caratterizzano questo approccio sono:
a) L’interconnessione delle partib) L’equilibrio naturalmente autoprodottoc) La riorganizzazione che segue l’eventuale
perturbamento dell’equilibrio
La società è equiparata ad un organismo biologico, all’interno del quale i vari organi si dividono i compiti, lavorando di concerto per mantenere uno stato di equilibrio.
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La teoria funzionalista
Parsons:all’internodellasocietàesistonoistituzionichemantengonol’equilibrioegarantisconogli“imperativifunzionali”:a) L’adattamentoall’ambienteb) Ilraggiungimentodiunfinec) L’integrazionedellevariepartid) Ilmantenimentodellastrutturalatenteelagestionedelle
tensioniPerfareciò,diversisottosistemisonochiamatiacollaborare.Ilsottosistemadeimediacontribuisceasoddisfareilbisognodelmantenimentodellastrutturavaloriale,sostenendoerinforzandoimodellidicomportamentoesistentinellastrutturasociale.
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Le funzioni delle comunicazioni di massa
• Lecomunicazionidimassanonvengonopiùanalizzateinrelazioneaglieffettiprodottimaallefunzioni,ovveroalledisfunzionichevengonoattivate.
• PerLasswell ilprocessodicomunicazionesvolgetrefunzionisociali:a) Vigilanzasull'ambienteb) Mediazionefralecomponentisocialic) Trasmissionedell'ereditàsociale
• Wrightaggiungeunaquartafunzione:ildivertimento
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Le funzioni delle comunicazioni di massa
Interminifunzionali,irapportitramediaesocietàdevonoessereletticonl’obiettivodiarticolare:
(Wright,1960)
1.lefunzionie2.ledisfunzioni3.latentie4.manifestedelletrasmissioni5.giornalistiche6.informative
7.culturali8.diintrattenimentorispetto9.allasocietà10.aigruppi11.all’individuo12.alsistemaculturale
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Le funzioni delle comunicazioni di massaRispettoalsistemasociale,imediaesercitanofunzioni:• di allertamento,quandoavvisanodiminacceepericoli• strumentale peralcuneattivitàdellasocietà..edisfunzioni:• diffusionepotenzialmenteindiscriminatadinotizieRispettoagliindividui,esercitanofunzioni:• diutilitàecontrollosull’ambientecircostante• diattribuzionediprestigioacolorochesitengonoaggiornati• dirafforzamentodellenormesociali..edisfunzioni:• eccessodiinformazioneacuisipuòreagireconl’isolamento• spintaalconformismo
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Media e struttural-funzionalismo / 2
• Lafunzionedeimediavieneassimilataall’usostrumentalecheilpubblicofadeimedia,alfinedisoddisfareipropribisogniericeverneunagratificazione.
• Perlaprimavoltacisichiede(Blumler eKatz)“checosafannolepersoneconimedia”piuttostoche“cosafannoimediaallepersone”
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L’«infanzia» degli usi e gratificazioni
• Primitentatividipervenireauna“descrizionepenetrantedegliorientamentideisottogruppidell’audienceneiriguardidiselezionaticontenutimediali”.
• Studiodellemolteplicimotivazionicheaccompagnavanolasceltadelconsumomedialeericercadelnessotralegratificazionitrattedagliindividuieilloroconsumodeimedia.
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L’«infanzia» dell’approccio usi e gratificazioni
Klapper:il consumo dei mediadapartedegli individui può essereridotto aa) funzioni semplici
offerta di relax,stimolazione dell’immaginazione,interazionesostitutiva,creazione di unterreno comune peri contattisociali.
b) funzioni complessedistensione emotiva,scuola di vita
Entrambe si occupano di darevisibilità alle gratificazioniottenute dai soggetti aseguito delconsumo di prodotti mediali.
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L’«infanzia» degli usi e gratificazioni
Ilvasto materiale prodotto nella fase d’infanzia diquesto approccio si può ricondurre adei tratti comuniche presntano elementi discutibili:a) unapproccio metodologico fondato su domande
aperteb) unapproccio esclusivamente qualitativoc) nessuna attenzione ai nessi tra legratificazioni
cercate eleorigini sociali epsicologiche delbisogno che deve essere soddisfatto
d) nessun tentativo di individuare lacomplessa retedi relazioni tra lefunzioni dei diversi media
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Imediasoddisfanocinqueclassidibisogni:• ibisognicognitivi
acquisizioneerafforzamentodelleconoscenzeedellacomprensione• ibisogniaffettivi-estetici
rafforzamentodell’esperienzaesteticaoemotiva• ibisogniintegrativialivellodellapersonalità
rassicurazione,stabilitàemotiva,incrementodicredibilitàestatus• Ibisogniintegrativialivellosociale
rafforzamentodellerelazioniinterpersonali,conlafamigliaeconicomponentideigruppidiriferimento
• ibisognidievasioneallentamentodelletensioniedeiconflitti
(Katz,Gurevitch eHaas ,1973)
La fase matura dell’approccio: Le classi di bisogni
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La fase matura dell’approccio: classi di bisogni/media individuati per soddisfarli
In presenza di un bisogno cognitivo (essere informato) i soggetti si rivolgono ai mezzi e ai prodotti che ritengono più idonei per soddisfarli (per esempio, giornali, Tv , web). Ogni mezzo si correla 1. Contenuti specifici2. Attributi specifici (stampa vs. tv, per esempio)3. Situazioni tipiche di esposizione (in casa vs
outdoor; da soli vs con altri; ecc.)
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• Assumere un modello funzionalista all’interno delquale si ipotizza che la società “funzioni” comeun sistema che, prima, stimola i bisogni dellagente, poi propone dei media in grado disoddisfarli, fa emergere la visione di soggetticome “drogati culturali” (Talcott Parsons).
• Appare rischiosa e ambigua una metodologiabasata principalmente su quanto espressodirettamente dall’audience in merito a ciò che“trae” dal contenuto dei media, anche perché iresoconti personali possono fornire immaginistereotipate del consumo.
L’approccio degli usi e gratificazioni / i limiti
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• I media non sono l’unica fonte di soddisfazione deibisogni dell’individuo: non tutte le alternativefunzionali sono equivalenti e ugualmenteaccessibili.
• Ne deriva che il contesto socioculturale erelazionale nel quale sono vissute le alternativefunzionali concorre esso stesso a formare,descrivere e “prescrivere” l’accessibilità, l’uso e lafunzionalità dei media (Wolf 1992)
• i bisogni, gli usi e le gratificazioni non sonocategorie statiche, ma socialmente prodotte estoricamente sviluppate in processi specifici (Peck1989)
L’approccio degli usi e gratificazioni / i limiti
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Questistudisioccupanodelle“1)originisocialiepsicologichedei2)bisogni,chegenerano3)leattesedei4)massmediaedialtrefonti,checonduconoa5)modellidifferentidiesposizioneaimedia(ocoinvolgimentoinaltreattività)cherisultanoin6)gratificazionidelbisognoe7)altreconseguenze,moltedellequaliforseinvolontarie”.
(Katz,Blumler,Gurevitch,1974)
In sintesi. L’approccio degli usi e gratificazioni
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L’approccio degli usi e gratificazioni / 5 postulati di fondo
1) L’audienceèconsideratacomeattiva,unaparteimportantedelcontenutomedialeèconsideratofinalizzato.
2) All’internodelprocessocomunicativo,unapartesignificativadell’iniziativadiconnetterelegratificazioniel’offertamedialeènellemanideldestinatario.
3) Ilsistemadeimediacompeteconaltrefontiperlasoddisfazionedeibisogni
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L’approccio degli usi e gratificazioni / 5 postulati di fondo
4) Interminimetodologici,moltidegliobiettiviconnessiall’esposizioneaimediapossonoessereconosciutiattraversoidatifornitidaglistessisoggetti.
5) Igiudizidivalorecircailsignificatoculturaledeimezzidicomunicazionedimassadovrebberoesseresospesifinchè gliorientamentidell’audiencenonpossonoessereindagatiautonomamente.
(Katz,Blumler,Gurevitch,1974)20
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