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Il Libretto Formativo come pratica guida per la trasparenza e
riconoscimento delle competenze
Roma 14 aprile 2011
Elisabetta PerulliISFOL [email protected]
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Il contesto:le sfideper occupabilità e competitività
Globalizzazione e competizione mondialeSocietà della conoscenzaEuropa 2020: New skills for new jobs
Implicazioni: l’adeguatezza della risorsa/capitale umano a tutti i livelli (anche medio-bassi) è la leva per far fronte alle sfide
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Parola chiave: competenza
Diventa chiave di lettura delle tendenze del mercato del lavoro
Diventa riferimento obbligato per le politiche formative
Il bagaglio di competenze di una persona si costruisce e si accumula in vari modi, attraverso processi di apprendimento formali, non formali e informali (o esperienziali). Occorre che i sistemi formativi e lavorativi ne tengano conto per favorire la mobilità e l’apprendimento permanente
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Diventa allora strategico:
Promuoverne l’accrescimento e l’aggiornamentoPromuovere nuove competenzeValorizzare le competenze possedute
Ma il principio comune è la loro riconoscibilità:
per garantirla è utile che le istituzioni pubbliche svolgano un ruolo nel promuovere, validare (valutare e riconoscere), certificare le competenze, comunque acquisite.
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Certificazione
è un processo attraverso il quale viene rilasciato un certificato, un diploma o un titolo, che attesta formalmente che un organismo competente ha accertato e convalidato un insieme di risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilita, competenze) conseguiti da un individuo rispetto a uno standard prestabilito.
(Glossario Cedefop – voce: certificazione dei risultati di apprendimento)
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VALIDAZIONE dell’apprendimento non formale e informale
Nel glossario CEDEFOP, nonché nelle Raccomandazioni relative all’EQF e all’ECVET, per validazione, o convalida, dei risultati dell’apprendimento si intende:
La conferma, da parte di un ente competente, che i risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilità e/o competenze) acquisiti da una persona in un contesto formale, non formale o informale sono stati accertati in base a criteri prestabiliti e sono conformi ai requisiti di uno standard di convalida.
La convalida può essere seguita dalla certificazione o dal riconoscimento dei crediti.
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L’Unione Europea, attraverso numerosi processi di cooperazione da Lisbona in poi, ci indica che è necessario prevedere un ruolo pubblico (primario o secondario) nei processi di validazione e certificazione delle competenze
Ci dice inoltre che ciò implica indubbi vantaggi per:
Il lavoratoreI servizi per il lavoroIl sistema formativoL’impresaIl territorio
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STANDARD per definire in modo univoco – ma non rigido - SETTORI - FIGURE PROFESSIONALI - UNITA’ o SET DI COMPETENZE certificabili
STRUMENTI TRASPARENTI PER CERTIFICARE E DOCUMENTARE L’APPRENDIMENTO (Certificazione delle competenze, Libretto Formativo del Cittadino)
PROCEDURE PER VALIDARE LE COMPETENZE E RICONOSCERE I CREDITI FORMATIVI
In sintesi GLI OGGETTI DEL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE, NELLA VISIONE EUROPEA, DOVREBBERO ESSERE:
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In Italia c’è ancora qualche matassa da dipanare:
la definizione di un framework nazionale per dare
valore a tutte le certificazioni conseguibili nei diversi
contesti di Regione e di filiera.
consentire il processo di validazione delle
competenze acquisite con l’esperienza su tutto il
territorio nazionale e utilizzabile a livello europeo
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Un modello possibile in Italia
Oggi non abbiamo un sistema nazionale però abbiamo:
1. sistemi di certificazione, validazione e riconoscimento crediti operanti o in allestimento in molte Regioni (Valle D’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Lazio, Veneto, Umbria);
2. esperienze di sperimentazione del Libretto Formativo del cittadino realizzate in 13 Regioni tra il 2007 e il 2010 e oggi 2011 avvio dei lavori per la messa a regime in tre Regioni ( Toscana, Lazio e Sicilia);
3. numerose esperienze svolte in risposta alla crisi come ad es. la sperimentazione di un percorso di valorizzazione delle competenze con NUP, Standard prof.li e Libretto nell’ambito delle Politiche Attive per il contrasto alla crisi in Regione Veneto;
4. esperienze condotte in progetti innovativi anche finanziati tramite programmi europei Leonardo, Equal o altri progetti specifici quali ad es, il Comune di Roma che ha avviato la validazione dell’esperienza a beneficio di giovani volontari impegnati nel Servizio Civile e nei Percorsi di Cittadinanza Attiva (PICA).
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Libretto formativo: cos’è? A cosa serve?Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? Il Libretto Formativo del Cittadino non prefigura di per sé un processo di validazione delle competenze, ma è certamente una “pratica guida” in Italia per lo sviluppo di questa prospettiva. Si tratta di un documento istituzionale nazionale, istituito con il DECRETO Interministeriale del 10 ottobre 2005, pensato per raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei cittadini lavoratori nonché le competenze da essi acquisite:
con l’intento di valorizzarli quale patrimonio di competenze comunque acquisite dall'individuo nel suo percorso di apprendimento, crescita e mobilità professionale.
Il Libretto può quindi auspicabilmente collegarsi alla validazione delle competenze
•come processo che conduce alla validazione e la agevola
•o come documento finale di destinazione degli esiti della validazione stessa.
nel lavoro
nella formazione
nella vita quotidiana
nella scuola
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Il Libretto Formativo del Cittadino è quindi una “pratica guida” in Italia per lo sviluppo di questa prospettiva. Come nasce?
Decreto Interministeriale sul Formato del Libretto formativo - 10 ottobre 2005(Tavolo istituito dal Ministero del Lavoro con MIUR, Regioni e Parti Sociali)
Accordo raggiunto su:• Formato• Finalità del Libretto
(trasparenza e potenziamento dell’individuo)
• Processo di sperimentazione • Primi elementi tecnici per il
processo di erogazione del servizio e le modalità di registrazione delle competenze pur in assenza di standard nazionali
Tramite la sperimentazione si INTENDEVA
raggiungere accordi su:
• Percorso per la messa a regime
• Processo di erogazione (requisiti dei servizi e degli operatori)
• Descrittivi/referenziali delle competenze da registrare
• Protocollo per la validazione delle competenze apprese in contesto non formale e informale
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Ogni sezione potrà avere una diversa ampiezza e una composizione Ogni sezione potrà avere una diversa ampiezza e una composizione variabile a seconda delle informazioni prevalenti e più significative variabile a seconda delle informazioni prevalenti e più significative del soggetto, quindi a seconda della tipologia di utente.del soggetto, quindi a seconda della tipologia di utente.
Libretto formativo: come è fatto?Libretto formativo: come è fatto?
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Sezione 1Sezione 1 Sezione 2Sezione 2Competenze acquisiteCompetenze acquisite
1. Informazioni personali
2. Esperienze
Lavorative / Professionali 3. Titoli di istruzione e
formazione 4. Esperienze Formative
Descrizione
Es. Utilizza strumenti informatici
Contesto di acquisizione
Corso di formazione
ECDL
Evidenza documental
e
Attestato ECDL
La sezione 2 descrive e documenta le competenze acquisite dall’individuo tramite le sue diverse esperienze di apprendimento.
Tipologia
Es. Competenza di base
La sezione 1 riporta i dati personali e ricostruisce il curriculum delle esperienze di istruzione, formazione e lavoro.
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Le competenze descritte nella sezione 2:Le competenze descritte nella sezione 2:
Devono essere supportate da evidenze che ne comprovino il possesso
Possono essere indicate le seguenti tipologie di documenti: Titoli di istruzione e formazione rilasciati dal MIUR o dalle Regioni Certificazioni e attestazioni formative Documenti rilasciati in ambito professionale o lavorativo Altra documentazione (autodichiarazioni o evidenze proposte dal soggetto
titolare del libretto)
Possono essere comunque riportate come “autodichiarazione” se non sono disponibili documenti di supporto
Libretto formativo: come è fatto?Libretto formativo: come è fatto?
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E’ possibile prevedere che il Libretto contenga anche in allegato le documentazioni elencate nella sezione 2. Rispetto a questo ogni Regione e Provincia autonoma deciderà in modo specifico.
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Processo di erogazione del Libretto Formativo
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LA GEOGRAFIA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL LIBRETTO Formativo (2007/2010)
VALLE D’AOSTA (2008)Focus: Agenzia del Lavoro. Punto di forza: connessione con il sistema di riconoscimento crediti
PIEMONTE (2007)Focus: automatizzazione rilascioPunto di forza: normativa reg. e accreditamento operatori
VENETO (2009)Focus: CIG politiche attive
Punto di forza: uso standard professionali metalmeccanica
LIGURIA (2007)Focus: Diritto-DoverePunto di forza: una mico sperimentazione in alto apprendistato
TRENTO (2007)Focus: Sportello di OrientamentoPunto di forza: studio impatto territoriale tramite Comitato Guida
FRIULI VENEZIA GIULIA (2007)FOCUS: Formazione permanente.Punto di forza: rete territoriale e formazione operatori.
EMILIA ROMAGNA (2008)Focus: ImmigratiPunto di forza: associazione del Libretto con altre forme di sostegno presso sportelli polivalenti
MOLISE (2007-2008)Focus: ApprendistatoPunto di forza: uso banca dati anche per supervisioneTOSCANA(2007)
Focus: ampiezza campione e multitarget. Punto di forza: coinvolgimento anche dei centri per l’impiego
BOLZANO (2007)Focus: Utenti Ufficio OrientamentoPunto di forza: sistema informatizzato per integrazione delle informazioni
SICILIA (2010)Focus: applicazione in oltre 200 sportelli con Delibera Regionale. Punto di forza: prima applicazione in vasta scala
LAZIO (2010)Focus: militari volontari in congedoPunto di forza: connessione con sistema regionale qualifiche
SARDEGNA (2009)Focus: FP+CENTRI IMPIEGO Punto di forza: uso di standard di qualifica
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Oggi 2011…l’operatività effettiva del Libretto, ove necessario, è assicurata dalla piattaforma metodologica costruita dall’Isfol al sito web www.nrpitalia.it. e condivisa tramite la sperimentazione.
Tale piattaforma comprende:
Linee Guida per l’utilizzo del Libretto;
Unità standard delle Competenze per gli operatori preposti alla erogazione del servizio;
Manuale e strumenti metodologici per la formazione a distanza o in presenza degli operatori stessi;
Sistema di compilazione dei Libretti on line e banca dati per il tracciamento e monitoraggio dei dati.
Inoltre tra gennaio e luglio 2010 è stata realizzata da ISFOL una ricerca- intervento che ha indagato gli orientamenti delle imprese intorno al tema
Validazione/Libretto Formativo e il possibile ruolo delle stesse quali protagonisti/beneficiari di questi dispositivi.
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Grazie per l’attenzione [email protected]
per saperne di più:
Isfol “VERSO L’EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK Il sistema europeo dell’apprendimento: trasparenza, mobilità riconoscimento delle qualifiche e delle competenze” Collana Isfol Temi e Strumenti – Rubbettino - 2009
ISFOL “Il Libretto Formativo del Cittadino: dal Decreto del 2005 alla sperimentazione” Collana Isfol Temi e Strumenti – Rubbettino – 2008.
ISFOL “Esperienze di validazione dell’apprendimento non formale e informale in Italia e in Europa” Collana Isfol Temi e Strumenti – Rubbettino, 2007
Area di lavoro sul Libretto Formativo presente sul WEB all’indirizzo:http://www.nrpitalia.it/