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ADORAZIONE EUCARISTICA
“… va’ e annuncia il regno di Dio” ANNO 2016
MESE DI GIUGNO
In cammino verso
Cristo …
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ADORAZIONE EUCARISTICA
VOCAZIONALE:
“… va’ e annuncia il regno di Dio”
Introduzione:
Cel.: O Spirito Santo, sei tu che unisci la mia
anima a Dio: muovila con ardenti desideri e
accendila con il Fuoco del tuo amore. Quanto
sei buono con me, o Spirito Santo di Dio: sii
per sempre lodato e benedetto per il grande
amore che effondi su di me! Dio mio e mio
Creatore è mai possibile che vi sia qualcuno
che non ti ami? Per tanto tempo non ti ho a-
mato! Perdonami, Signore. O Spirito Santo,
concedi all'anima mia di esser e tutta di Dio e di servirlo senza
alcun interesse personale, ma solo perché è Padre mio e mi a-
ma. Mio Dio e mio tutto, c'è forse qualche altra cosa che io
possa desiderare? Tu solo mi basti. Amen.
(Santa Teresa di Gesù)
Col Salmo 99 lodiamo il Signore, che ci ha fatti suo popolo, e
rinnoviamo il nostro desiderio di servirlo con gioia.
Lett. 1: Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il
Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.
Lett. 2: Riconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti e
noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo.
Lett. 1: Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri
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MONASTERO INVISIBILE PER LE VOCAZIONI
DIOCESI DI PALESTRINA
PREGHIERA DI OFFERTA PER LE VOCAZIONI
Padre nostro che sei nei cieli, io ti offro con tutti i sacerdoti Gesù-
Ostia e me stesso:
- In adorazione e ringraziamento perché nel Figlio Tuo sei l’autore
del sacerdozio, della vita religiosa e di ogni vocazione.
- In riparazione al Tuo cuore paterno per le vocazioni trascurate,
impedite o tradite.
- Per ridonarti in Gesù Cristo quanto i chiamati hanno mancato al-
la Tua gloria, agli uomini, a se stessi.
- Perché tutti comprendano l’appello di Gesù Cristo: «La messe è
molta, gli operai pochi; pregate perché siano mandati operai alla
mietitura».
- Perché ovunque si formi un clima familiare, religioso, sociale, a-
datto allo sviluppo e alla corrispondenza delle vocazioni.
- Perché genitori, sacerdoti, educatori aprano la via con la parola e
gli aiuti materiali e spirituali ai chiamati.
- Perché si segua Gesù Maestro, Via, Verità, Vita,
nell’orientamento e formazione delle vocazioni.
- Perché i chiamati siano santi, luce del mondo, sale della terra.
- Perché in tutti si formi una profonda coscienza vocazionale: tutti i
cattolici, con tutti i mezzi, per tutte le vocazioni ed apostolati.
- Perché tutti noi conosciamo la nostra ignoranza e miseria e il bi-
sogno di stare sempre, umilmente, innanzi al Tabernacolo per invo-
care luce, pietà, grazia.
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ghiamo.
4. Perché la tua scelta di lasciarci la nostra libertà ci sia da
esempio per combattere tutte le situazioni in cui qualcuno
vuole privarcene. Preghiamo.
Cel.: O Padre, la tua grandezza supera il nostro cuore e la
nostra legge, aiutaci a ricercarla sempre e a trarne sicurezza.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
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con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome;
Lett. 2: poiché buono è il Signore, eterna la sua misericor-
dia, la sua fedeltà per ogni generazione.
Silenzio di adorazione
Insieme: O Dio, nostro Signore, in te solo abbiamo fiducia, concedici di
andare sereni per le strade della vita, gioiosi di essere un se-
gno della tua amorosa presenza nella storia
del mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Canto.
invochiamo lo Spirito Santo e
ripetiamo: Donaci il tuo Spirito di pace
Per la Chiesa che ha la missione di illuminare le genti,
Per gli uomini che camminano nelle tenebre,
Per gli anziani che attendono la tua venuta,
Per chi è nel dubbio e invoca la luce dello Spirito, .
Per il povero che mette la sua speranza in te,
Per le persone che amano senza chiedere la ricompensa,
Per i malati che collaborano con te alla redenzione del
mondo,
Per chi è ormai stanco di aspettare un segno da te,
Per chi pensa di poter vivere anche senza di te,
Per i popoli minacciati dallo spirito dell'odio,
Per tutte le famiglie che non riescono a ritrovare la con-
cordia.
Per i giovani scoraggiati e chiusi ad ogni speranza.
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Si possono aggiungere altre invocazioni
Canto:
Lett. 1: Dal Vangelo secondo
Luca 9,51-62 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui
sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la
ferma decisione di mettersi in cammino verso
Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a
sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un
villaggio di Samaritani per preparargli
l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, per-
ché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando
videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore,
vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro
villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti segui-
rò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le
loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio
dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, per-
mettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò:
«Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e
annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io
mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose:
«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è
adatto per il regno di Dio».
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dell'uomo non ha dove posare il capo (v.58); se questo, secon-
do i criteri umani, può significare precarietà e insicurezza, se-
condo il criterio della fede significa invece un nuovo tipo di
certezza: la "casa" di Gesù e dei suoi è ormai solo la sicurezza
che viene da una fiducia incondizionata nel Padre, il quale tra
l'altro ci ridona anche il passato in modo nuovo.
lett.5: Lo aveva capito bene Paolo: "Tutto ormai io reputo
una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo
Gesù, mio Signore............Dimentico del passato (egli dunque
non si volge più indietro verso l'aratro!) e proteso verso il futu-
ro, corro verso la meta." (Filippesi 3,8 e 14) E la riprova ne è
che, per poco che ci si incammini al seguito del Signore, si spe-
rimenta pure la verità dell'altra sua consolante Parola: "Non
c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o geni-
tori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel
tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà."(Luca
18,29 -30)
Intercessioni: Il Signore ci ha liberato dalla schiavitù del peccato e ci chiede
di continuare a vivere da uomini liberi.
Preghiamo insieme e diciamo:
Signore dacci il coraggio della libertà.
Perché la nostra fedeltà al tuo insegnamento e la nostra
capacità di metterlo in pratica non si esprimano solo a pa-
role. Preghiamo.
Perché la sicurezza di essere amati da te ci aiuti a non ri-
fiutare nessuno. Preghiamo.
Perché l’amore con cui ci hai donato la vita ci aiuti a com-
prenderne il significato e ad apprezzarne il valore. Pre-
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tire come rivolte a sé le parole di Gesù.
lett. 3: Anzitutto la chiamata è per tutti, non solo per i suc-
cessori degli apostoli che stanno accompagnando Gesù nel vi-
aggio verso Gerusalemme. Luca non perde occasione per ri-
cordarcelo; basti pensare ad un'altra fondamentale pericope,
la cosiddetta "confessione di Cesarea", quando Gesù, dopo a-
ver domandato ai discepoli "Voi, chi dite che io sia?" e aver
avuto la giusta risposta di Pietro, continua, rivolgendosi a tut-
ti: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce ogni giorno e mi segua." (Luca 9,23).
lett. 4: In secondo luogo seguire il Messia richiede una to-
tale radicalità. Il Signore non conosce mezze misure o tenten-
namenti, non li conosce per Sé, non li ammette in chi decide di
seguirlo. A questo mirano le espressioni, piuttosto forti
(secondo lo stile semitico): "Il Figlio dell'uomo non ha dove
posare il capo" (v.58) e "Nessuno che ha messo mano all'aratro
e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio" (v.62). Chi
risponde positivamente alla chiamata non può scendere a nes-
sun tipo di compromesso, perché il regno di Dio comporta una
novità di vita così radicale e sconvolgente che i residui del pas-
sato, se mantenuti, verrebbero fatti a brandelli, come un tessu-
to vecchio su cui venissero cucite toppe prese da una stoffa
nuova (cfr. Luca 5,36) e la "novità" stessa del regno verrebbe
vanificata.
lett.4: Queste richieste possono sembrare troppo dure, co-
me può apparire eccessivo chiedere di "tagliare" completamen-
te i rapporti familiari (v.62), ma l'accento non è posto tanto sul
passato, quanto sul futuro che attende ogni discepolo. La novi-
tà del Regno è tutta da scoprire e Gesù ci chiede anzitutto una
totale disponibilità in tale direzione. Perciò dice che il Figlio
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Parola del Signore
Momento di riflessione personale
Breve meditazione:
Lett. 1: Tu va' e annunzia il regno di Dio
Con la pericope evangelica della 13° domenica per annum ini-
zia il cosiddetto "grande inserto lucano": dieci capitoli, per lo
più costituiti da materiale proprio del terzo evangelista, nei
quali è descritto il viaggio di Gesù verso Gerusalemme. Vera-
mente, più che di un viaggio in senso proprio (dal momento
che è letteralmente impossibile seguirlo su una carta geografi-
ca!), è un cammino in senso teologico e spirituale, come si ca-
pisce fin dal primo versetto:"Mentre stavano compiendosi i
giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, egli si dires-
se decisamente verso Gerusalemme". Il Nazareno, che in Ga-
lilea ha già incontrato l'ostilità di scribi e farisei, è ben consa-
pevole che a Gerusalemme, sede del11000le massime autorità
religiose, il conflitto crescerà al punto da mettere in pericolo la
sua stessa vita; ma questo è il compito affidatogli dal Padre, e
allora - come dice l'originale greco - "rende la sua faccia du-
ra come pietra", segno questo di una decisione molto sofferta,
ma anche molto ferma.
lett.2: Si capisce allora perché Luca abbia concentrato in
questa sezione gran parte degli insegnamenti di Gesù, facendo-
ne una sorta di "testamento" del Maestro, dove per prima cosa
troviamo delineata la fisionomia del discepolo che il Messia
chiama alla sua sequela. Il brano include infatti tre scene di
vocazione, che il redattore lascia volutamente indeterminate
(non è nota l'identità degli interessati, e tanto meno che cosa
abbiano poi deciso di fare), proprio perché ogni lettore del
vangelo possa rispecchiarsi nelle tre situazioni descritte, e sen-