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DIETRICH BRENNENSTHUL
INCONTRI
SPECIALE
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Realizzazioni. Marsiglia. La Villa Méditerranée. Precisione agli alogenuri per il pallone mondiale. Interior Design. Cusago. Luce, acqua ed energia verde per l’albergo. Attualità. ADI. Passato
e futuro del design nazionale. Scenari al punto di svolta. Un ruolo nuovo per il progettista. LED & Retrofit. Qualità per l’immagine urbana. Lighting…Underlined
Lighting Design e apparecchi LED
TAVOLA ROTONDA
ISSN
172
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EDITORIALE LED & RETROFIT SCENARIPRODUCT DESIGNLED SOURCE
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5Editoriale
Il lighting design e l’engineering dei nuovi apparecchi LED Carlotta de Bevilacqua
6In questo numero
8Avvenimenti
12Strumenti di MisuraResa CromaticaMaurizio Messa
16Incontri
Dietrich BrennensthulInterrelazione creativaa cura della Redazione
20Tavola Rotonda Lighting Design e apparecchi LEDUna risorsa per fare sistemaA cura di Massimo M. Villa – Redazione Foto di Paolo BernardiVideo a cura Lara Morandotti
30/72Realizzazioni
Marsiglia – Villa MéditerranéeIl luogo dell’incontroStefano Boeri, Filippo Cannata
35Interior DesignCusago – Hotel Mulino GrandeLuce, acqua ed energia verde per l’albergoAntonella Tesei il v
ideo
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line
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Danilo Desideri La luce complice di una solitudine comica
Speciale
La luce per il cinemaLa formidabile ossessionea cura di Massimo M. Villa - Redazione
14Laboratorio & UniversitàIolanda Fortunato
Gian Filippo Corticelli La luce sa guardare nell’ombra
Ferzan Ozpetek E’ la luce l’attore ulteriore
Italo Petriccione La luce come carattere dell’immagine
World Cup FIFA 2014Precisione agli alogenuri per ilpallone mondialeGiorgio Pasotti
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Stefano Boeri*, Filippo Cannata*
* arch. Stefano Boeri - Stefano Boeri Architetti, Milano. Filippo Cannata - Cannata & Partners Lighting Design Communication - Benevento
Villa Méditerranée, Centre International pour le dialogue et les échanges
en Méditerranée, è un edificio polivalente di circa 9000 metri quadri,
situato sulle banchine del porto storico di Marsiglia, destinato ad
ospitare eventi culturali, attività di ricerca e spazi di documentazione
sul Mediterraneo. In questo articolo, il concept del progetto di
architettura e gli aspetti del progetto di illuminazione dell’edificio
Marsiglia - Villa Méditerranée
Il luogo dell’incontro
Realizzazioni Il mare è per il mondo mediterraneo il vero
elemento unificatore. Solcato dagli itinerari
di viaggi, migrazione e commercio, con-
sente alle comunità che ne abitano le coste
l’incontro e lo scambio e il nuovo Centre
International pour le dialogue et les échan-
ges en Méditerranée si articola chiaramen-
te tra ‘terra e mare’. Lo spazio del porto,
entro il quale si colloca il nuovo edificio, è
infatti da sempre luogo mutevole e ibrido,
aperto e tollerante ai possibili usi e tra le
parti della costruzione il mare è lo spazio
di riferimento, visibile e prossimo sia all’e-
sterno che all’interno dell’edificio. L’acqua
del mare viene accolta nel progetto in una
darsena artificiale che diventa spazio cen-
trale dell’edificio tra la sua parte sospesa e
quella interrata. La darsena è progettata
come uno spazio pubblico vero, dagli usi
molteplici e liberi, ove tutte le attività sono
Marsiglia, Villa Méditerranée (photo:Carlo Alberto Mari)
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è nata l’idea di un’architettura sul bordo
del mare che fosse invece dichiaratamente
aperta verso gli scambi di culture che dal
mare provengono: ricercatori, studenti,
artisti, intellettuali, turisti. Un’architettura
capace di rappresentare lo straordinario
meticciato di lingue, gusti, colori che Mar-
siglia ha accolto dalle altre città del Medi-
terraneo.
La Villa è un’architettura di banchina. Sono
sempre stato ossessionato dalle architettu-
re portuali. Per molti anni, a Genova, Sa-
lonicco, Napoli, Trieste, Mitilene, La Mad-
dalena ho studiato, pensato, progettato
edifici sul bordo dell’acqua. Architetture
come silos, stazioni navali, magazzini, torri
di osservazione, bacini di carenaggio. Edi-
fici che operano come infrastrutture di bor-
do, abituati a misurarsi con i volumi mobili
delle grandi navi e dei container; a fungere
da confine tra gli specchi d’acqua e i piaz-
zali di parcheggio e movimentazione delle
merci. Questo edificio unisce ai caratteri
dell’architettura civile quelli delle infrastrut-
ture portuali e delle piattaforme off-shore.
I suoi spazi, percorsi da una struttura mista
in cemento armato e acciaio, si articolano
dalla sovrapposizione in pianta di tre livelli
paralleli e orizzontali, due dei quali si svi-
luppano sopra e sotto il livello del mare:
un grande salone espositivo di 2000 m2
sospeso a 14 metri dall’acqua e uno spa-
zio per congressi e eventi teatrali di 2500
m2 sotto il livello del mare, mentre al di
sotto del bacino si sviluppa un altro spazio
polivalente di 2500 m2 arricchito da una
sala per spettacoli per 500 persone, dove
il contatto visivo con il mare è garantito
da lucernari-oblò. Un grande atrio verticale
lega i due spazi principali tra loro e ad altri
concepibili: piattaforme pedonali flottanti,
scenografie provvisorie, esposizioni empi-
riche.
Un luogo di ricerca e pensiero che ingloba il mare al suo internoStefano Boeri
Quando ho pensato al concept di questa
architettura, nel 2003, stavo partecipando
con il gruppo di Multiplicity ad una ricer-
ca sulle rotte dei migranti clandestini nel
Mediterraneo. Il titolo della nostra ricerca
era “Solid Sea”. Volevamo denunciare la
nuova natura del Mediterraneo, divenuto
un “mare solido” percorso da rotte specia-
lizzate e rigide come autostrade, che non
permettono mai ai loro utenti (migranti,
turisti, militari, pescatori..) di incontrarsi
e comunicare. Dal desiderio di contrasta-
re questa deriva di chiusura e isolamento,
Marsiglia. Un’altra immagine dove è visibile il posizionamento dei proiettori a luce LED (cortesia: Cannata & Partners Lighting Design Communication)
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luoghi di dimensioni più ridotte, che ac-
colgono sale commissioni, uffici e un risto-
rante. La grande piazza/darsena che ospita
il mare è il cuore del progetto: la piazza
d’acqua, collegata con una darsena al ma-
re aperto, permette alle correnti, ai pesci,
alle imbarcazioni, di entrare direttamente
nell’architettura, come uno spazio utile di
attracco e navigazione, di gioco, di festa, di
spettacolo, di commercio, perfino di pesca.
A Marsiglia il mare si tuffa nella luceFilippo Cannata
Il progetto rientra nelle iniziative per cele-
brare Marsiglia Capitale europea della cul-
tura 2013. Consiste in un volume di circa
8.800 m2 con una facciata caratterizzata
da uno sbalzo di 36 m, un trampolino che
sembra voler oltrepassare la diga, e una
pelle uniforme, composta da grandi pan-
nelli di cemento chiaro alternati ad aper-
ture lineari ma irregolari che offrono viste
mirate della città e del mare: il progetto di
lighting design è partito da qui. In linea con
le intenzioni architettoniche, volte alla crea-
zione di una struttura flessibile, non chiusa
in sé stessa, l’illuminazione valorizza i suoi
elementi essenziali sfruttando le peculiarità
del grande corpo vetrato che, attraverso il
rapporto visivo, mette in relazione diretta
e continua l’interno con l’esterno consen-
tendo alla luce di fluire armoniosamente
tra questi due ambiti.
L’edificio, di giorno completamente inon-
dato di luce naturale, si presenta di notte
come un enorme blocco illuminato riflesso
nell’acqua che lo circonda e lo pervade, ca-
ratterizzato da una luce capace di riprodur-
re i colori e le sfumature del Mediterraneo.
Si è cercato, principalmente, di evidenziare
lo sbalzo con la sua parete diagonale e la
piazza d’acqua sottostante, centro nevral-
gico dell’intero progetto. Una luce bian-
co-azzurra valorizza la trama dei blocchi in
cemento che come un nastro avvolgono il
volume architettonico, in contrasto con la
luce calda delle sincopate aperture orizzon-
tali affacciate sull’acqua della vasca/dar-
sena. Il rapporto con il mare è abilmente
retorico, ma mai scontato. L’illuminazione
della grande piazza d’acqua, collegata al
mare aperto per consentire alle correnti, ai
pesci e alle imbarcazioni di entrare diretta-
mente all’interno dell’edificio, è realizzata
con proiettori a luce LED resistenti all’acqua
di mare (apparecchi Wibre POW-LED RVBB
in acciaio inox V4A – 316L, 48 W - IP68)
collocati a circa 30 cm al di sotto del livello
dell’acqua, in corrispondenza della parete
diagonale. La batteria di 30 apparecchi, an-
corata ad un binario apposito, si suddivide
in gruppi di 3 per un totale di 10 gruppi.
In ogni gruppo i 3 proiettori hanno diverso
orientamento e apertura dei fasci per as-
Marsiglia, Villa Méditerranée. Il posizionamento del volume architettonico nell’esplanade J4 del porto (photo: Carlo Alberto Mari)
Marsiglia, Villa Méditerranée. Uno degli spazi espositivi polivalenti (photo: Carlo Alberto Mari)
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sicurare l’effetto di una luce che tende via
via a sfumare nel passaggio dalla parete
diagonale a quella posta immediatamente
al di sopra della vasca. Un’altra batteria di
proiettori (stessa tipologia di apparecchi
Wibre POW LED neutral white 4500K, ma
con potenza di 36 W), è stata installata al
di sotto del livello dell’acqua lungo la pa-
rete opposta rivolta verso il mare.
L’illuminazione coniuga con piena evidenza
l’aspetto estetico-scenografico con quello
funzionale. Sul lato lungo delle finestre so-
no stati invece collocati apparecchi lineari a
catodo freddo (apparecchi Antrox, 20 mm
diametro, colore White 3000 K trifosforo,
consumo 27 W/ml, dimmerati con sistema
DALI) caratterizzati da dimensioni ridottis-
sime e da un’emissione di luce morbida, a
sottolineare il ritmo cadenzato delle aper-
ture e il taglio netto dei relativi imbotti.
Il padiglione in vetro, un grande blocco ci-
lindrico situato all’interno della piazza d’ac-
qua, ospita apparecchi orientabili uplight a
LED posizionati nel blocco ascensore, che
illuminano il soffitto dell’edificio creando
un effetto graduale di luce. Al calare della
sera l’edificio assume le sembianze di una
lanterna sul mare, un faro che richiama
l’attenzione dell’osservatore, distratta dalle
mille occasioni di meraviglia.
Il progetto di lighting design, attento al
risparmio energetico e alla sostenibilità
ambientale, è caratterizzato dall’utilizzo di
apparecchi e componenti elettroniche di
ultima generazione che garantiscono i più
elevati livelli di durabilità, così come l’utiliz-
zo di avanzati sistemi di controllo e gestio-
ne dell’illuminazione assicurano l’intensità
di luce più appropriata ai diversi eventi ed
occasioni, riducendo i consumi elettrici ai
minimi termini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CARTELLO LAVORIVILLE MÉDITERRANÉECommittenza: Conseil Regional Provence-Alpes-Côte d’Azur
Località: Marsiglia (Francia)
Progetto architettonico: Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca,
Giovanni La Varra), Ivan di Pol, Jean Pierre Manfredi, Alain Goetschy, AR&C
Anastasia Kucherova [email protected] design: Filippo Cannata – Cannata & Partners
Lighting Design Communication
Grazia Montanaro [email protected] design team: Nicola Fiorillo
Inizio cantiere: 2010
Data di completamento: 2013
Marsiglia. Vista notturna de la Villa Méditerranée, con la vecchia Chiesa neogotica dei Riformati che domina il vecchio porto
La sala spettacolo per 500 persone (photo: Carlo Alberto Mari) (photo: Bernard Laire)
http://www.stefanoboeriarchitetti.net/en
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