La quinta puntataa Udine
SCELTI E ASSAGGIATI
PERCHÉ HO SCELTO BIO
Red Ronnie, musica vegetariana
L'invasione degli OGM?
APPROFONDIMENTO
GENNAIO 2013 | NUMERO 45 | BIMESTRALE
AZIENDA IN
TRASPARENZAIN QUESTO NUMERO:
CASCINE ORSINE, FERTILITÀ BIODINAMICA
3 –INFORMARSÌ
Come sapete, a ottobre dell’anno appena trascorso, si è riaccesa la questione OGM, dopo la semina e il raccolto di mais OGM MON810 in Friuli, a Vivaro (PN). Riaccesa per la stampa e per l’opinione pubblica in generale, perché per il mondo biologico e biodinamico, compresa la nostra azienda, l’impegno non si è mai “spento”. Da sempre infatti, quotidianamente, portiamo avanti il nostro lavoro a sostegno di un’agricoltura biologica e biodinamica “sana e indipendente”, libera dalla chimica e dai pesticidi, attenta alla fertilità della terra, alla biodiversità, alla salvaguardia delle sementi, alla ricerca verso quelle non ibride e alla cura per la salute dell’Uomo. In tutto ciò, per noi è racchiuso il significato dell’essere CONTRO GLI OGM.Ognuno dei protagonisti del biologico, clienti/consumatori, negozianti, agricoltori e imprese di trasformazione è quotidianamente impegnato nel portare avanti questo grande impegno, spesso con un forte coinvolgimento. Tra le attività che, come EcorNaturaSì, abbiamo fortemente voluto e su cui stiamo lavorando con grande partecipazione, ci sono il progetto delle “sementi NON ibride Sativa” (di cui abbiamo iniziato a parlare nei negozi NaturaSì accompagnando le carote dell’azienda agricola Naldi) e l’evento “Seminare il Futuro”. Contemporaneamente Federbio, di cui abbiamo parlato nell’InformarSì di novembre, la federazione delle organizzazioni operanti in tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, quale rappresentanza istituzionale del
settore, sta muovendosi in campo politico per ottenere chiarezza in questo groviglio normativo italiano.Abbiamo appoggiato, anche diffondendola nei nostri canali web (sito e pagina facebook), la petizione per chiedere un chiaro e definitivo stop alle coltivazioni geneticamente modificate. Il nostro obiettivo per il 2014 è di proseguire su questa strada, facendo rete con tutte le associazioni ambientalistiche al momento impegnate nella questione OGM, perché solo
l’unione fa la forza e quindi è importante restare collegati e in linea. Continuiamo anche il nostro percorso di ricerca e selezione, lungo e impegnativo,
in collaborazione con Sativa Rheinau. Il lavoro è cominciato qualche anno fa in progetti di utilizzo di semi NON ibride in orticoltura biologica con lo scopo di ridare all’agricoltore la possibilità di riseminare, anno dopo anno, senza monopolio alcuno, quanto comprato. Perché l’importante è non mollare mai e restare tutti uniti, perché noi gli OGM non li vogliamo proprio.
Buon proseguimento di anno e buona lettura.
UN’IDEA, UN CONCETTO, UN’IDEA FINCHÉ RESTA UN’IDEA
È SOLTANTO UN’ASTRAZIONE. SE POTESSI MANGIARE UN’IDEA,
AVREI FATTO LA MIA RIVOLUZIONEGiorgio Gaber
ECCO IL NOSTRO MODO DI ESSERE
“CONTRO GLI OGM”
Editore: EcorNaturaSì Spa con Socio Unico, via De Besi, 20/c (Vr), tel. 045.8918611 www.naturasi.it, [email protected]
Direttore responsabile: Luigi Speri.
Redazione e realizzazione grafica: EcoComunicazione.it progetti di comunicazione ecologica.
Stampato su carta ecologica riciclata da: MediaPrint (Vr)
Pubblicazione bimestrale registrata pressoil Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575.
AZIENDA IN TRASPARENZA 6Cascine Orsine, fertilità biodinamicaSCELTI E ASSAGGIATI 10Sei tu il protagonistaNOTIZIE DALLA FATTORIA 12Trasparente Di Vaira, vino “vitale” CULTURA E SOCIETÀ 14Allergie e intolleranze alimentari il secondo quaderno di Valore AlimentareCORSO DI CUCINA 16Il cavolo neroTEMPO LIBERO 18La bicicletta,libertà, divertimento e saluteAPPROFONDIMENTO 20L'invasione degli OGM?Da Bruxelles a VivaroRICETTE DI STAGIONE 24È carnevale: mascherine e bignèA CASA DI WELEDA 26Oli corpo Weleda.Una carezza naturale di benessere ANIMALI E BIOLOGICO 28Il benessere degli animali PROGETTO ANGOLA 30NaturaSì e COSPEPERCHÉ HO SCELTO BIO 32Red Ronnie. Musica vegerarianaPERCORSI VERDI 34La fi losofi a del camminareLA SFIDA BIO 36La famiglia “mangiabene” e “spendigiusto”BIO&THECITY 38Buoni propositi VS cattive abitudiniCONSUMATORI RESPONSABILI 40Chiedilo a NaturaSìIL LUNARIO DI CASA 42BENESSERE NATURALE 44Betulla e abete. Linfe preziose dalla natura
Giò GaetaRESPONSABILEPROGETTOINFORMARSÌ
4 –INFORMARSÌ
VISITA IL SITOPER LE ULTIME NEWS
WWW.NATURASI.IT
che permetterà ai partecipanti di prendere mag-giormente parte all’attività fieristica nei padiglio-ni e un migliore orientamento. Per ulteriori informazioni, www.biofach.de
Corso di antroposofia alla Zelata di Bereguardo (Pavia)Nuove mete spirituali in un mondo che cam-bia. La vita dell’anima, il lavoro, l’economia. Dal 23 al 26 gennaio 2014, presso la Cascina Piro-la di via Cavagna San Giuliani 1, alla Zelata di Be-reguardo (Pavia) si terrà il corso di antroposofia intitolato “Nuove mete spirituali in un mondo che cambia. La vita dell’anima, il lavoro, l’economia”. Un incontro per parlare della crisi che coinvolge l’uomo, la natura, la società, il mondo della scuola, del lavoro, dell’economia. Per far nascere dentro ognuno di noi una scintilla che accende una luce nell’anima, una luce che poi si alimenta da sé, attraverso esercizi artistici, con-ferenze, racconti di chi il cambiamento lo sta già affrontando con coraggio e idee nuove. Per ulteriori informazioni sul corso e sulle moda-lità di adesione www.biodinamica.org.
Convegno mondiale di agricoltura biodinamicaDal 5 all’8 febbraio 2014 al Gotheanum di Dor-nach, Svizzera, si terrà il convegno Mondiale di agricoltura biodinamica sul tema “Le api, creatri-ci di relazioni”. Il Convegno si svolgerà nella falegnameria del Gotheanum, proprio dove Rudolf Steiner 90 anni fa tenne le sue conferenze sulle api, mettendo in guardia sulle conseguenze dell’industrializzazio-ne dell’apicoltura. Per informazioni sul convegno e sulle modalità di partecipazione www. biodinamica.org.
IN EVIDENZA
Aderisci alla campagna per la libertà delle sementiIl 2 ottobre 2013 è stata lanciata la Dichiarazione Europea del Seme che chiede ai cittadini di rifiu-tare la nuova proposta europea legislativa sui semi. Chiediamo di firmare la dichiarazione: www.seedfreedom.euA tutte le organizzazioni coinvolte nella battaglia per fermare il sequestro dei diritti degli agricol-tori e contro la crescente monopolizzazione dei nostri semi e del nostro cibo, invitiamo ad unirsi in una piattaforma per chiedere un cambiamento radicale della Legislazione Europea sui Semi per assicurare la protezione del diritto degli agricolto-ri di conservare i semi, la difesa della biodiversità e della democrazia alimentare.
Sostieni la Cooperativa Sociale Il PonteIl Ponte, che ci fornisce le tisane e le spezie a mar-chio Giardino Botanico dei Berici, è una coopera-tiva sociale (Onlus) di Schio (Vi), sorta trent’anni fa con lo scopo di inserire nel mondo del lavoro persone disabili e/o con disagio sociale o psichia-trico. Nei laboratori però i macchinari risultano ormai datati e obsoleti. Per questo la cooperativa ha deciso di acquistarne due nuovi, uno per il con-fezionamento degli infusi con filtro salva-aroma (in gergo CAMICIA) e una macchina cellofanatri-ce per creare una scatola più idonea alle richieste del mercato. Per questo, è stata promossa una rac-colta fondi: chi volesse partecipare può visitare il sito www.ilponteschio.it nella sezione dedicata al progetto “Mettiamoci la camicia”.
notizie in pillole
NOTIZIE DI CASA
BioconvieneDal 6 gennaio al 27 aprile 2014 torna nei negozi NaturaSì che aderiscono all’iniziativa l’operazio-ne Bioconviene. Tanti prodotti di uso essenziale e quotidiano a prezzi scontati. Per una spesa bio alla portata di tutti. Per info: www.naturasi.it.
PREMI E RICONOSCIMENTI
Libera TerraLa Guida Slow Wine 2014 ha assegnato al vino Centopassi prodotto da Libera Terra l’ambito riconoscimento Moneta, per l’eccellente rapporto qualità-prezzo su tutte le bottiglie prodotte. Con la stessa motivazione il Centopassi Rosso DOC Sicilia 2012 è uno degli OSCAR nella guida Berebene 2014 del Gambero Rosso, menzione simile a quella toccata in primavera al Centopassi Bianco DOC Sicilia 2012 sulla Guida al Vino Quo-tidiano di Slow Food.
Castello di TassaroloAnche quest’anno, l’azienda agricola Castello di Tassarolo ha ottenuto la Chiocciola sulla guida di Slow Food “Slow Wine 2014”. La Chiocciola è un simbolo assegnato a una can-tina per il modo in cui interpreta valori (organo-lettici, territoriali e ambientali) in sintonia con Slow Food. I vini della Chiocciola rispondono anche al cri-terio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove sono stati prodotti.
APPUNTAMENTI
M’illumino di menoIl 14 febbraio 2014 torna M’illumino di meno, la più grande festa del risparmio energetico in Italia promossa da Caterpillar, Radio2. Dal 2005, anno in cui è nata l’iniziativa, sempre più persone vi hanno aderito con le loro buone pratiche. Parteci-piamo tutti, non solo spegnendo le luci, ma anche riducendo gli sprechi, differenziando i rifiuti e scegliendo la mobilità sostenibile. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa visitate il sito caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/.
BioFach 2014Dal 12 al 15 febbraio torna il BioFach, Salone Mondiale per i prodotti biologici che raduna a Norimberga i rappresentanti dell’intero settore biologico. Giunto quest’anno alla sua venticinque-sima edizione, ha scelto di guardare il futuro pro-ponendo come tema dell’evento “Organic 3.0”, per interrogarsi sul futuro del biologico, un settore in costante crescita. Questa venticinquesima edizio-ne sarà caratterizzata da una struttura fieristica più compatta, organizzata in 5 blocchi tematici,
Scopri nei negozi NaturaSì il secondo dei Quaderni di Valore Alimentare: “Allergie e intolleranze alimentari. I consigli, le diete e il cibo di qualità”. Redatto da Matteo Giannattasio, direttore scientifi co della rivista online www.valorealimentare.it, si pone l’obiettivo di far luce sulla diff erenza tra allergie e intolleranze alimentari, fornendo una guida semplice, ma approfondita, a chi si avvicina a questa tematica e alla persona che scopre di avere questi disturbi. Partendo dalle cause all’origine del fenomeno, si parla di celiachia, di test allergologici e di prevenzione perché fi n dalla vita prenatale le scelte alimentari della madre possono proteggere il nascituro da questi disturbi. La seconda parte del quaderno off re numerosi consigli alimentari. Per ulteriori informazioni sul nuovo quaderno leggi anche l’articolo di pag. 14.
È arrivato il secondo Quaderno di Valore Alimentare
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6 –INFORMARSÌ
CASCINE ORSINEFERTILITÀ BIODINAMICA
azienda in trasparenza
“Noi cerchiamo di lavorare al meglio per garantire la maggiore qualità ai nostri pro-dotti. A chi ci chiede come facciamo a dire che la biodinamica è il metodo agricolo alternativo migliore, rispondo che sapore, colore, profumo, consistenza e durabilità nella conservazione, sono tutti fattori che contribuiscono a rendere un prodotto particolare. Il sapore biodinamico è superiore e, soprattutto, chi mangia questi cibi sente dentro di sé una forza diversa”. (Giulia Maria Crespi)
a cura della redazione
7 –INFORMARSÌ
A Bereguardo, in provincia di Pavia, all’in-terno del parco del Ticino, c’è un posto speciale dove, nel silenzio della campagna, si possono sentire ancora le rane che canta-no. Si tratta delle Cascine Orsine, azienda agricola che fin dall’ormai lontano 1975 ha scelto di praticare l’agricoltura biodinami-ca, animata dalla passione e dal coraggio della fondatrice Giulia Maria Crespi che vi si avvicinò, dopo un soggiorno di cura in Svizzera, dove conobbe i prodotti a marchio Demeter. All’epoca erano in pochi a parlare anche di biologico, come racconta il figlio Aldo Paravicini Crespi che da sempre ha so-stenuto e condiviso il progetto della madre: “Abbiamo vissuto gli albori dell’agricoltura biologica in Italia. Era un’epoca pionieristi-ca, molto piena di passione, molto bella. Fare un’attività del genere era una sfida, signifi-cava andare controcorrente”. Dopo l’intera conversione dei terreni, un lungo percorso durato ben 12 anni, le Cascine Orsine sono diventate una vera oasi biodinamica, un rifugio per la biodiversità dove, oltre alla rane, possono vivere molti altri animali perché qui sono banditi i diserbi e i concimi chimici che altrove ne compromettono la so-pravvivenza. Non a caso, l’azienda ha scelto come logo quello della rana che canta, che si lega ai ricordi di Giulia Maria: da bambina, quando camminava lungo le risaie, verso la fine di maggio, non sentiva più il gracidare delle rane perché erano stati spruzzati i diserbanti. Le Cascine Orsine sono situate lungo il corso del Ticino; questa vicinanza ha certamente un significato particolare
perché, come ci spiega Aldo, “l’acqua è il perno dell’agricoltura: senza acqua non si fa agricoltura”. Si tratta di una zona natura-listica protetta, dove l’agricoltura biologica e biodinamica rivestono un’importanza particolare: gli inquinanti maggiori dei fiumi sono proprio i concimi e gli erbicidi chimici. Grande importanza viene data all’aspetto paesaggistico, con la conservazione di siepi e filari che hanno anche la capacità di preser-vare l’ambiente dall’inquinamento circo-stante, oltre a costituire l’habitat perfetto per molte specie animali. L’azienda, inoltre, preserva ancora 12 ettari di “marcite”. Si tratta dei “prati marcitoi” inventati dai frati cistercensi nel 1500: questa pratica riveste un’importante valenza ambientale perché nei mesi freddi, quando il terreno tende a gelare, l’acqua delle marcite, che non ghiac-cia, ospita numerosi uccelli, in particolare i preziosi insettivori. Inizialmente l’azienda si estendeva per 180 ettari; ora sfiora i 500 ettari coltivati in tre corpi aziendali. Vi lavorano più di 20 persone: rispetto a quella convenzionale, l’a-gricoltura biodinamica richiede un impiego di manodopera superiore di circa il 50%. Il che significa più posti di lavoro, fattore di non poco conto, soprattutto in tempi di crisi e disoccupazione. Quasi tutti i dipendenti abitano nelle cascine dislocate nei terreni aziendali: è un modo per prendersi cura dell’ambiente anche dal punto di vista ur-banistico, perché vengono così riqualificati vecchi edifici altrimenti destinati all’ab-bandono e alla fatiscenza. Anche questo approccio incide sui costi che, in genere, nella biodinamica sono già più alti. Oltre alla maggior richiesta di manodopera, ci spiega Aldo, “la resa delle coltivazioni è inferiore a quella di terreni e ambienti sotto il doping della chimica di sintesi”, c’è da gestire una maggior complessità dell’organizzazione aziendale. Per mantenere la biodiversità e per garantire una maggiore fertilità del terreno, ci si avvale di tecniche come la rotazione delle colture, che può prevedere un ciclo di sette o otto anni. Un terzo della superficie viene coltivata a prato, fatto del tutto inconsueto nelle aziende convenzio-nali, vengono praticate colture miglioratrici, come la soia o il pisello proteico, e si ricorre alla tecnica del sovescio, o concimazione verde, che permette di ottenere, ➥
sui nostri scaffali
8 –INFORMARSÌ
come afferma Aldo, “incredibili risultati in termini di apporto di sostanza organica e miglioramento della struttura del terreno”. Soprattutto se abbinata all’uso dei preparati biodinamici che, utilizzati in piccolissime quantità, incrementano la fertilità del terre-no. La ricerca condotta in Svizzera dall’isti-tuto Fibl e pubblicata nel 2006 sulla rivista Science che confronta 20 anni di gestione di terreni preparati con il metodo biodinamico, con il metodo biologico e con quello conven-zionale, ha dimostrato sui primi una maggior fertilità, una maggior ricchezza di microrga-nismi, di vita e di vitalità. È il terreno la base per avere prodotti di qualità superiore e in biodinamica, come spiega Fabrizio, che in azienda si occupa dell’orto e dell’allestimen-to dei preparati, “la terra, se la tratti bene, ti fa bene”. Oltre alle coltivazioni e all’allevamento, alle Cascine Orsine si presta molta attenzione alla formazione, organizzando corsi in col-laborazione con l’Associazione per l’agricol-tura biodinamica. Alle domande sul futuro dell’azienda, Aldo risponde: “Immagino un’azienda che faccia sempre più formazio-ne e informazione, creando magari anche un punto di ristoro dove le persone, prima di acquistarli, possano assaggiare i nostri pro-dotti. Solo assaggiando il cibo si può davvero capire qual è la sua qualità”.
Dal latte ai formaggiOltre alle coltivazioni, le Cascine Orsine dispongono di un allevamento, condotto anch’esso con il metodo biodinamico, che
prevede stabulazione libera, accesso ai prati nella bella stagione e alimentazione a base di cereali e foraggi prodotti in azienda. È composto da vacche di razza frisona che sono state incrociate con una razza svedese per renderle più rustiche e resistenti alle malattie. Si tratta di circa 200 capi adulti che producono dai 4000 ai 5000 litri di latte al giorno, all’incirca il 30% in meno rispet-to al convenzionale, dato che, per il loro benessere, non li si forza alla massima resa. Gli animali godono di buona salute (vivono in media 8 anni, circa il doppio di quanto avviene negli allevamenti convenzionali) ed è infrequente la necessità di ricorrere a cure, che comunque sono in gran parte omeopati-che. Fondamentale è anche la prevenzione: la stessa decisione di incrociare la razza svedese con la razza frisona rientra nella strategia di rendere gli animali naturalmente più resistenti. Inizialmente il latte veniva venduto a imprese esterne, in seguito si è scelto di assecondare la naturale vocazione della zona alla produzione del formaggio
INTEGRALIMENTI
Scaloppina di seitan al limone
La scaloppina di seitan al limone Integra-
limenti è l’ideale per chi vuole portare in
tavola un secondo piatto delicato e ricco
di gusto. Viene preparata con metodo
artigianale, lavorando a mano la farina di
grano tenero Manitoba e cuocendola in
un brodo di verdure fresche, salsa di soia
e alga kombu e profumata, infine, con un
delizioso condimento al limone.
LUPINO BIO
Würstel di lupino
Dopo il successo riscontrato con gli altri
prodotti, Lupino Bio allarga la sua propo-
sta con i würstel di lupino. Si preparano in
pochi minuti e sono l’ideale come gustoso
secondo piatto, abbinati a un contorno di
verdure di stagione. Golosi e invitanti, sono
adatti anche come aperitivo, per farcire
ottimi panini vegetariani, ma anche per le
grigliate in compagnia degli amici.
BIOLAB
Fricò vegetariano, il Friuli in tavola
Il piatto tipico per eccellenza della cucina
friulana è la novità della linea gastronomi-
ca Biolab. Fricò vegetariano è il morbido e
gustosissimo tortino preparato con patate
provenienti da agricoltura biologica e
formaggio prodotto con caglio microbico
(e non caglio animale). Ideale per chi è
attento alla scelta veg, ma non rinuncia a
una pietanza della tradizione, tanto sem-
plice quanto appetitosa.
9 –INFORMARSÌ www.yogitea.eu
costruendo un proprio caseificio. Sono nati così il Primosalino, la Mondina, la Caciotta Pavese, la Crescenza, il Nostrano del Guado e la Robiolina. Il Primosalino è un formaggio freschissimo e dolce, il cui sapore viene esal-tato con del miele di acacia e con un sorso di Prosecco, Gavi o Pignoletto. La dolcezza contraddistingue anche la caciotta pavese, caratterizzata dalle note di burro cotto, noc-ciola, paglia e fieno; ottima con del miele di acacia o con la marmellata di arancia, si spo-sa perfettamente con un bicchiere di Merlot o Bonarda. La Mondina è un formaggio fre-sco dalle intense note di latte che ricordano il burro crudo, la panna leggermente acida e lo yogurt; con i suoi profumi di fungo, di sot-tobosco, si presta all’insolito abbinamento con la confettura di pomodoro o a quello più tradizionale con miele millefiori o di tiglio, completando poi la degustazione con un sorso di Sauvignon o Barbera. Morbida e vel-lutata è poi la Crescenza, formaggio fresco a pasta bianca, senza crosta, con un aroma che abbina le dolci note della panna fresca e dello yogurt naturale con quelle intense e frut-tate di mela, pera, lampone, frutti di bosco e uva bianca; all’assaggio è reso ancora più gradevole da un velo di miele di acacia e da un sorso di Prosecco o di Pignoletto. Dall’u-nione della lavorazione tipica dello yogurt con quella della robiola, nasce la Robiolina fresca, un delicato formaggio spalmabile, in-dicato con il miele di tiglio o di fiori d’arancio e con una confettura di fichi. Il Nostrano del Guado è invece un formaggio semistagionato a pasta morbida che rilascia un gradevole
bouquet di aromi di funghi porcini e frutti di bosco, e che si sposa perfettamente con il miele millefiori e con la confettura di cipolle rosse e pere; un buon bicchiere di Caber-net, Nero d’Avola, Sangiovese o Chianti ne esaltano l’aromaticità. Tutti i formaggi delle Cascine Orsine sono prodotti con il latte dell’allevamento aziendale, lavorato quo-tidianamente, appena munto, nel proprio caseificio, con l’utilizzo di caglio animale e di fermenti selezionati. Anche la stagionatura avviene in azienda. Come ci spiega il casaro, la differenza fondamentale tra un formag-gio convenzionale e uno biodinamico è la diversa qualità del latte, fortemente legata alla migliore alimentazione delle vacche; inoltre, nel biologico e nel biodinamico sulla superficie dei formaggi non vengono utilizzati prodotti che combattano l’insor-genza di muffe, il principale problema nella loro conservazione. Tutti i formaggi delle Cascine Orsine sono certificati Codex per la conformità al metodo biologico e Demeter per la qualità biodinamica. Molto apprezzati dai consumatori, per l’azienda sono fonte di grande soddisfazione e sono anche insigniti di prestigiosi riconoscimenti. Al concorso in-ternazionale Biocaseus del 2012, la Crescen-za, il Primosale e la Mondina hanno ottenuto rispettivamente il primo, il secondo e il terzo premio al salone BioFach di Norimberga.
Cascine Orsine Via Cascina Orsine, 5 - 27021 Bereguardo [email protected].
AZIENDA IN TRASPARENZASe ti piace andare oltre l'etichetta di un pro-dotto e vuoi conoscere più da vicino chi l’ha coltivato, o allevato o trasformato, hai trovato il progetto giusto per te.In “azienda in trasparenza”, infatti, puoi sco-prire i volti, le storie, le esperienze di vita e di lavoro di produttori bio selezionati.Ogni due mesi, una realtà agricola o di alleva-mento, e i suoi prodotti, saranno “trasparenti” grazie al racconto di chi ha scelto di coltivare e allevare rispettando la terra e la natura.Potrai leggere di loro sul volantino, su In-formarSì e sul sito di NaturaSì; in negozio ti basterà cercare la coccarda rossa per identifi-carne i prodotti.Il cibo da te preparato porterà con sé i volti di chi ha lavorato per non mettere nel tuo piatto fertilizzanti, pesticidi, anticrittogamici e diser-banti chimici di sintesi.
10 –INFORMARSÌ
scelti e assaggiati
SEI TUIL PROTAGONISTAContinua il nostro itinerario attraverso l’Italia con la rubrica Scelti e Assaggiati. Per questa quinta puntata abbiamo viaggiato verso est e ci siamo recati nel punto vendita NaturaSì di Udine, dove abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza.
a cura della redazione
Sono molto goloso e mi piacciono le mandorle e il cioccolato fondente: questo è il binomio perfetto. Non conoscevo Fattoria della mandorla ed è stata una vera sorpresa: sono buone tutte le varianti ma questa è sicuramente la mia preferita. Il dolcino perfetto a fi ne pasto.
Alberto Mandorle di Toritto ricoperte di cioccolato fondente e granella di mandorla Fattoria della mandorla
Sono stata contenta di assaggiare questi involtini vegetali al rosmarino perché, anche se sono interamente vegetali, non fanno rimpiangere il gusto della carne e il rosmarino dona una marcia in più. Abbinati a un contorno di verdure di stagione sono l’ideale per un menù appetitoso che si prepara in poco tempo.
Elisa Vegan involtini vegetali al rosmarino Topas
Sono un’amante del salato e mi piace accostarlo al dolce. Inoltre, a casa mia la mostarda non deve mai mancare. Vedo particolarmente adatta questa alla cipolla rossa con i formaggi stagionati, i miei preferiti, ma anche con la carne. L’ho assaggiata anche semplicemente sul pane ed è buonissima.
Rosanna Mostarda di cipolla rossa Luccini
Ci volevano proprio gli udinesi per rischia-rare una giornata grigia e piovosa: questo abbiamo pensato durante il primo incontro di Scelti e Assaggiati del 2014. Il gruppo si è mostrato fin da subito affiatato e curioso,
impegnato ad assaggiare, assaporare, leggere le etichette e chiedere informazioni sui prodotti. Come di consueto, oltre ai partecipanti di Scelti e assaggiati, protagonisti dell’incon-
tro sono stati i prodotti che potete trovare sugli scaffali dei negozi NaturaSì. In questa puntata abbiamo assaggiato: – Barretta di sesamo (Allos); – Vegan involtino vegetale al rosmarino
(Topas); – Medaglioni di seitan con cipolla e di tofu e
miglio (Biolab); – Formaggio spalmabile delattosato alle
erbe (Züger Frischkäse); – Granola all’amaranto con lamponi e aronia
(Barnhouse); – Mix olive aperitivo e cuori di carciofo (Bio
Organica Nuova); – Mostarde di mele e pere, di cipolla rossa e
di agrumi (Luccini); – Discolo di farro con frutta secca (Ecor); – Le merende. Biscotti all’avena con mirtillo
(La Città del Sole); – Succo e polpa di Aloe (BioAloe); – Chocolate super berry burst, Green Tea
Pomegranate, Honeybush Açai berry punch, Super Berries (English Tea Shop);
– Panfet tipo integrale (L’albero del pane); – Mandorle di Toritto ricoperte di cioccola-
to fondente, mandorle di Toritto ricoperte di cioccolato fondente e granella di man-
HANNO PARTECIPATO ANCHE:Manuele, Andrea e Barbara
PER SAPERNE DI PIÙ:Se vuoi conoscere i commenti degli altri partecipanti vai sul sito www.naturasi.it e clicca su InformarSì.
11 –INFORMARSÌ
sui nostri scaffali
Ero incuriosita da questo infuso al cioccolato perché non l’avevo mai provato prima: è davvero buonissimo. Inizialmente senti soprattutto i frutti e il retrogusto di cioccolato non è immediatamente percepibile. È naturalmente dolce e non serve aggiungere zucchero.
Chiara Chocolate Super Berry Burst English Tea Shop
Sono stata attratta da questo prodotto perché il tè verde di solito non mi piace molto. L’abbinamento con il melograno, invece, l’ha reso davvero gradevole. L’ho bevuto senza zucchero e ne ho potuto apprezzare il gusto delicato. È l’ideale nella stagione fredda e anche a colazione, per iniziare bene la giornata.
Laura Green Tea Pomegranate English Tea Shop
È stato un vero colpo di fulmine e me ne sono innamorata fi n dal primo assaggio. Hanno un sapore delicato, ma nello stesso tempo lasciano in bocca un sapore davvero speciale. Sono l’ideale quando si ha poco tempo e si vuole preparare una cena veloce, ma nello stesso tempo gustosa.
Elisa Medaglioni tofu e miglio Biolab
dorla, crema di mandorla pelata, mandorle di Toritto al curry, mandorle di Toritto al peperoncino (Fattoria della mandorla);
– Succo e polpa di kiwi (Kiwiny);– Multinatur (Voelkel);
– Succo di mela. Bag in box (Ecor). Terminati gli assaggi e le interviste, l’incon-tro si è concluso con un ricco buffet comple-tato da un brindisi benaugurante con il vino della Fattoria Di Vaira: salût!
MORINI
Würstel di pollo
I würstel di pollo proposti dall’azienda
agricola Morini, morbidi e saporiti, vengo-
no prodotti utilizzando solo la carne dei
polli del proprio allevamento, lavorata con
attenzione per escludere le parti grasse.
L’azienda agricola Morini è sinonimo di
filiera garantita perché i polli, allevati all’a-
perto, sono nutriti con le granaglie lavorate
nel mangimificio aziendale.
SAN BARTOLOMEO
Bistecche di tacchino in skin
Da sempre l’azienda agricola San Barto-
lomeo è condotta secondo il metodo bio-
logico, convinta che sia il modo più giusto
di allevare gli animali. I terreni sono situati
in varie zone della Tuscia Viterbese, un ter-
ritorio caratterizzato da estesi bassopiani
verdi che permettono una gestione ottima-
le dei pascoli, preziosa fonte di energia e
nutrimento dei tacchini.
RONDANINI
Prosciutto cotto alta qualità
Rondanini, sempre attenta alla qualità dei
suoi prodotti, propone un’ampia gamma
di salumi biologici, ogni fase della cui
lavorazione è attentamente controllata.
Come il prosciutto cotto alta qualità, di-
sponibile nel pratico formato preaffettato,
in vaschetta da 100 g: buono e profumato
come fosse stato tagliato al momento, è
l’ideale da aver sempre in frigorifero.
12 –INFORMARSÌ
NaturaSì si impegna a renderti disponibile ad un
prezzo costantemente basso per quattro mesi tanti
prodotti bio fondamentali per la tua spesa quotidiana.
OLTRE 70PRODOTTI BIO
SEMPRE SCONTATIDAL 06 GENNAIO AL 27 APRILE 2014
notizie dalla fattoria
Si chiama “Trasparente” ed è l’ultimo nato fra i vini della Fattoria Di Vaira, a marchio “Terre di Ecor”.Un vino da agricoltura biodinamica, frizzante, prodotto con uve Falanghina senza l’utilizzo di coadiuvanti enologici. Durante il periodo di riposo in cantina fermenta spontaneamente sui propri lieviti. Va in bottiglia senza alcuna chiarifica e filtrazione e continua lentamente a fermentare, mantenendo così un carattere vivace. È un vino per tutti i giorni.La sua presentazione coincide con l’adozione, a partire dalla vendemmia 2013, del nuovo disciplinare Demeter, che riorganizza secondo standard europei i criteri di certificazione del vino da agricoltura biodinamica. “Lo standard italiano per il vino da agricoltura biodinamica è oggi il più rigoroso d’Europa” spiega Michele Lorenzetti di Demeter, che ha coordinato i lunghi lavori di stesura del nuovo disciplinare. “Il principio che ispira le norme di certificazione del vino da agricoltura biodinamica – sottolinea ancora Michele – è il rispetto dell’integrità dell’uva. La qualità del vino Demeter si esprime infatti nella sua vitalità: lo scopo principale della vinificazione è mantenere nel vino la qualità biodinamica presente nell’uva. Nell’agricoltura convenzionale, che impoverisce la capacità vitale delle uve,
si deve spesso colmare questa debolezza con aggiunte esterne”. In concreto, questo significa che il vino Demeter deve avere qualità in termini sensoriali. Vuol dire anche preferire la raccolta a mano dell’uva e i metodi fisici di lavorazione rispetto a quelli chimici, così come usare l’anidride solforosa al minimo dosaggio possibile. Per preservare la vitalità dell’uva sono poi vietati l’uso di OGM e tutta una serie di sostanze permesse in altri disciplinari, fra i quali lieviti e loro nutrienti, tannini, enzimi, stabilizzanti e quasi tutti i chiarificanti, così come non sono consentite procedure come la pressatura continua, l’osmosi inversa, né, come anche nei vini biologici, la pastorizzazione e l’ultrafiltrazione.“Un vino Demeter – aggiunge Michele – non è mai un vino sterile, perché consente di ritrovare in bottiglia una componente vitale di lieviti e batteri creati naturalmente dal vino. Gli unici coaudiuvanti permessi sono l’anidride solforosa e la bentonite, un’argilla utile a chiarificare il vino. I solfiti sono una sostanza sempre presente nel vino, perché prodotti naturalmente dalla fermentazione alcolica. Il biologico consente di aggiungerne purché non si superino i 150 milligrammi a litro per i bianchi secchi e 100 per i rossi. Nel disciplinare Demeter il tetto è contenuto in 90 per il vino bianco e di 70 per quello rosso”.
TRASPARENTE DI VAIRAVINO “VITALE”
di Mariagrazia Bonollo
Bio, buono e vegetale. È Sojade!
Fantasia Soia
Consistenza cremosae gusto naturale
Ideale per mantecaree saltare in padella
Ottima per preparare dolcial cucchiaio, semifreddie torte da forno
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14 –INFORMARSÌ
cultura e società
I dessert vegetali Naturattiva. 100% biologici, 100% golosi.La ricetta è quella della migliore tradizione italiana, gli ingredienti sono quelli dell’agricoltura biologica. Gustosi e delicati, i nostri dessert sono dedicati a chi, come te, segue un’alimentazione sana e ama i sapori veri. Naturattiva ti offre tanti gusti e due diverse linee bio: Le crème di Soia nei gusti choco e vaniglia, squisite specialità a basso contenuto di grassi e con tutte le proprietà nutrizionali della soia; i nuovissimi Le crème di Riso nei gusti cacao e orzomalto, preparati con estratto di riso e arricchiti con calcio e vitamina D2. Per un piacere che puoi concederti in qualsiasi momento.
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“Allergie e intolleranze alimentari: i consigli, le diete e il cibo di qualità” è la seconda uscita della collana inaugurata dal volume “Gravidanza e alimentazione: nutrire anima e corpo con cibo di qualità”. Anche questo volume è opera di Matteo Giannattasio, direttore scientifico di Valore Alimentare, docente del corso di “Alimenti e salute del consumatore” presso l’Università di Padova, che da anni collabora con il servizio di allergologia dell’Istituto dermatologico “San Gallicano” (IRCCS) di Roma di cui è stato anche consulente scientifico. Come da tradizione della rivista on line www.valorealimentare.it, si presenta come una guida agile e documentata che affronta il tema delle allergie e delle intolleranze alimentari proponendosi l’obiettivo di far luce sulle differenze tra le
due manifestazioni, dando consigli a tutti coloro che magari hanno da poco scoperto di soffrire di questi disturbi. In occasione dell’uscita del libro, abbiamo rivolto qualche domanda all’autore.
Spesso si fa confusione tra allergia e intolleranza alimentare: può spiegare la differenza? La differenza è molto semplice: le allergie alimentari vedono il coinvolgimento del sistema immunitario, le intolleranze no. Le allergie alimentari sono causate da proteine presenti negli alimenti; nel caso delle intolleranze non si tratta di proteine, possono essere sostanze di natura diversa. Nelle allergie alimentari, le proteine (per esempio la caseina o le lattoglobuline nel latte) stimolano il sistema immunitario in modo tale che questo produca degli anticorpi che, attraverso una cascata di eventi, possono portare ai sintomi tipici dell’allergia. Nel caso dell’intolleranza alimentare, invece, il sistema immunitario non è coinvolto, ma sono coinvolte altre parti dell’organismo, come il sistema digestivo. Nel caso del latte, l’allergia è dovuta prevalentemente alla caseina. Pure legata all’assunzione di latte, ma diversa, è l’intolleranza al lattosio, dovuta
ALLERGIE E INTOLLERANZEALIMENTARI IL SECONDO QUADERNO DI VALORE ALIMENTAREPresentata in anteprima durante il Sana di Bologna, arriva finalmente nei negozi il secondo quaderno di Valore Alimentare intitolato “Allergie e intolleranze alimentari: i consigli, le diete e il cibo di qualità”.
a cura della redazione
Nei negozi NaturaSì puoi trovare anche
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il primo quaderno di Valore Alimentare
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15 –INFORMARSÌ
valore alimentarei quaderni
Matteo Giannattasio
allergie e intolleranzealimentarii consigli, le diete e il cibo di qualità
alla difficoltà di digerire questa sostanza. Il lattosio è digerito dalla lattasi, un enzima presente a livello dell’intestino tenue: la persona intollerante non ha abbastanza lattasi intestinale per digerire questo zucchero. Esso, quindi, non viene assorbito nell’intestino tenue, ma passa nel colon, dove è digerito dai microbi presenti nel microbioma intestinale, con fermentazioni e sviluppo di una serie di gas, come il metano e l’idrogeno, che danno problemi di gonfiore, mal di pancia e, a volte, anche diarrea. È molto importante che il medico stabilisca chiaramente se si tratta di un’allergia o di un’intolleranza. Questo vale per il latte, ma vale anche per il grano e per molti altri cibi, perché il comportamento alimentare della persona dipende dal tipo di reazione avversa. Per esempio, nel caso del latte, l’allergico non può assumere il latte delattosato ad alta digeribilità, mentre l’intollerante al lattosio può consumarlo liberamente. L’allergico al latte può, di solito, consumare formaggio molto stagionato, come può essere un parmigiano stagionato 24 mesi o più, e lo può consumare anche un intollerante al lattosio, perché il processo di maturazione ha degradato sia la proteina che dà l’allergia sia il lattosio che dà l’intolleranza al lattosio. La diagnosi di allergia si fa con determinati test, una diagnosi di intolleranza si fa con altri test, completamente diversi. Test e dieta diversi, non si deve fare confusione.
Parliamo dell’importanza della prevenzione con una sana e buona alimentazioneLa prevenzione dell'allergia è piuttosto difficile perchè non conosciamo tutti i fattori. Alcuni, però, sono noti.In Europa e in Italia l’intolleranza, di norma, è più legata alla cattiva qualità del cibo e alla sua quantità. Per esempio, molti intolleranti al lattosio possono consumarne una quantità moderata perché l’intolleranza non è esagerata, ma medio-bassa. Se bevo poco latte o mangio poco formaggio fresco, che pure contengono lattosio, posso non accusare fastidi.Il caso delle allergie, invece, è diverso: per le allergie bastano quantità piccolissime di
proteina allergizzante per avere la reazione. Quale prevenzione? Gli studi recenti stanno dimostrando che la prevenzione non si fa quando il bambino è già nato, cresciuto e pasciuto, ma durante la gravidanza, quando quello che mangia la mamma può arrivare al bambino in fase di sviluppo intrauterino: lì è possibile che si crei una situazione nel sistema immunitario per cui il bambino diventa allergico.Stando alla ricerca, la donna in gravidanza potrebbe mangiare tutti gli alimenti conosciuti come allergizzanti, ma deve evitare di fumare perchè il fumo può comportare un aumento di 4 o 5 volte l'insorgenza di allergia alimentare.Addirittura il parto cesareo, stando a certi dati scientifici, potrebbe essere un fattore predisponente delle allergie, perché manca la colonizzazione da parte della flora intestinale della madre, importantissima per prevenire le allergie.Infatti, la flora intestinale modula l'attività della parte del sistema immunitario localizzata intorno all'intestino. Il motivo è questo: il parto normale comporta che l'intestino del bambino sia colonizzato dalla flora vaginale durante il passaggio. Con il parto cesareo questo non avviene.
MOZZARISELLA
MozzaRisella Fumè
MozzaRisella fumè sembra affumicata, ma
non lo è: il gusto e il colore ambrato non
sono, infatti, dovuti alla classica affumi-
catura, ma all’aggiunta di curcuma alla
ricetta. Come tutte le altre varianti, Moz-
zaRisella fumè è prodotta utilizzando riso
integrale prodotto e germogliato in Italia.
Ottima da sola, è un ingrediente versatile,
ideale per la preparazione di tante ricette.
Da provare!
BIO PAN
Feta greco DOP
Formaggio di latte di pecora (70%) e di ca-
pra (30%) allevate con metodo biologico.
Dopo salatura a secco, matura nella sua
salamoia, dalla quale assume il caratteri-
stico sapore acidulo. Ottimo da mangiare
fresco nell’insalata greca, può essere
anche ripassato alla piastra o in forno, ma
anche grattugiato sulla pasta.
CANSIGLIO
Mozzarella ciliegina
Tutti i formaggi del Cansiglio sono prodotti
utilizzando il latte delle vacche dei piccoli
allevatori associati, che sono libere di
brucare sui verdi pascoli dell’altopiano. E
il profumo delle erbe di montagna si sente
sia nei formaggi tradizionali che in quelli
più innovativi, come le mozzarelle ciliegine,
adatte per arricchire le insalate, condire la
pasta o come divertente aperitivo.
16 –INFORMARSÌ
ZerZeroo®
Il cavolo nero viene anche definito cavolo senza testa, non essendo di forma tonda come gli altri. Ha un sapore leggermente amaro, con una punta di acidulo.
PREPARAZIONE BASE
400 g di cavolo nero (circa 15 foglie), 1 spicchio d’aglio in camicia (non pelato), 3 l di acqua bollente salata.Lavare le foglie ed eliminare la parte dura centrale, strappandola via con le dita.Quando l’acqua bolle, tuffare le foglie in pentola, mantenendo la fiamma alta; cuocerle per 8/10 minuti. Raccoglierle con una schiumarola e porle a raffreddare su un tagliere, inclinandolo per eliminare l’eccesso d’acqua. Quando sono tiepide, strizzarle leggermente con le mani e tagliarle.
L'acqua di cotturaL'acqua di cottura delle verdure è un brodo saporito, non buttatela. Si può utilizzare per cuocere la pasta o il riso, ma anche come base per una minestra o una zuppa. Si può anche bere tiepida durante il pasto. Se volete un consommé veloce, aggiungete qualche goccia di shoyu, un po’ di prezzemolo tritato e una spolverata di gomasio.
Pesto di cavolo nero (per 4/5 persone)Preparazione base, 2 cucchiai di pinoli, 5 noci sgusciate, 1 cucchiaio di shoyu, 3/4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaino di aceto di mele, sale e pepe.Mettere nel bicchiere del frullatore a immersione tutti gli ingredienti della preparazione base, compreso lo spicchio
IL CAVOLO NERONei monasteri medievali i cavoli non mancavano mai, erano considerati un cibo curativo. Grazie alla loro grande varietà possiamo mangiarne per tutto l'inverno senza annoiarci.
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17 –INFORMARSÌ
d’aglio senza la buccia. Ridurre in crema frullando per alcuni minuti. Aggiungere, se necessario, qualche cucchiaio di acqua di cottura. Aggiustare di sale e pepe e servire con fette di pane integrale tostato.È ottimo anche per condire la pasta: in questo caso, allungarlo con un po' di acqua di cottura per renderlo più morbido.
Riso integrale con cavolo nero e lenticchie(per 4/5 persone)Preparazione base, 100 g di lenticchie, 1 foglia di alloro, 300 g di riso integrale baldo, 1 scalogno tritato, 1 spicchio d’aglio tritato, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 6 noci sgusciate e tritate a coltello, scorza grattugiata di 1/2 limone.Mettere le lenticchie in una pentola con 300 ml d’acqua fredda e la foglia di alloro. Farle cuocere per 40 minuti a pentola semicoperta. Controllare la cottura ed eliminare l’eventuale acqua in eccesso. Tenerle da parte. Nel contempo cuocere il riso. Lavarlo in acqua fredda, scolarlo e metterlo in una pentola con circa 750 ml d’acqua fredda. Salare e far cuocere per 40 minuti a pentola semicoperta. A cottura ultimata, il riso dovrebbe avere assorbito tutta l’acqua. Controllare il sale, spegnere il fuoco e far riposare cinque minuti coperto. Deve risultare asciutto, cotto e ben sgranato. Se non viene usato subito, disporlo in un piatto largo per farlo raffreddare. Condirlo con un
filo d’olio e aprirlo bene. In questo modo si evita la spiacevole sorpresa di trovarlo poi scotto e tutto agglomerato. In una padella capiente scaldare due cucchiai d’olio e farvi rosolare lo scalogno e l’aglio tritati. Dopo alcuni minuti aggiungere in padella il cavolo nero, le lenticchie e salare. Fare insaporire per alcuni minuti e aggiungere il riso. Mescolare bene e lasciare insaporire alcuni minuti. Spegnere la fiamma, aggiustare di sale e condire con un cucchiaio d’olio, la scorza di limone grattugiata e una macinata di pepe. Servire nei piatti individuali, cospargendo di noci tritate.
Seguendo lo stesso procedimento si può preparare anche una gustosa zuppa: utilizzare una pentola profonda invece di una padella e aggiungere l'acqua di cottura della preparazione base. Servire la zuppa con il riso o un altro cereale a piacere, oppure con crostini di pane integrale.
Il cavolo nero (Brassica oleracea L. var acephala sabellica) ha foglie spesse e nervate, di colore verde scuro e una superficie “bollosa”. La costa centrale delle foglie è piuttosto legnosa e si elimina, mentre le foglie sono gustose e saporite. È un ortaggio antico e appartiene alla tradizione gastronomica di molte regioni; in particolare si usa in Toscana per la “ribollita”.Si trova tutto l’anno, ma l'inverno è il periodo migliore. Come la verza, dopo una gelata diventa più tenero e gustoso.
TERRE DI SANGIORGIO
Sugo alla bolognese e sugo ai funghi porcini
Il segreto del pomodoro di Terre di San-
giorgio è che viene raccolto solo quand’è
maturo: ecco perché ha un gusto unico,
che racchiude tutta la fertilità delle campa-
gne piacentine, tradizionalmente vocate a
questa coltivazione. Il sugo alla bolognese
e quello ai funghi porcini sono buoni come
quelli fatti in casa, ma sono già pronti:
basta scaldarli e condire i vostri piatti.
GAUTSCHI
Salsa al rafano
Il rafano (o cren) è una radice che cresce
spontanea sia in pianura che in montagna,
a bassa quota. Meno nota rispetto ad altri
condimenti, la salsa al rafano è in realtà
presente nella tradizione culinaria di molte
regioni italiane e incontra il gusto soprat-
tutto di chi ama i sapori forti e decisi. A
seconda delle regioni, la si usa in abbina-
menti diversi, come bolliti o arrosti.
RAPUNZEL
Crema di burro d’arachidi
La crema di burro d’arachidi è un prodotto
consumato nel Nord America che però
sta riscuotendo sempre maggior successo
anche da noi. La crema di Rapunzel si
contraddistingue per il suo gusto delicato
e perché è facile da spalmare. È l’ideale
spalmata su una fetta di pane a colazione
o a merenda, per uno spuntino carico di
energia.
18 –INFORMARSÌ
tempo libero
In questo numero: la bicicletta da città. Consigli, racconti di esperienze, uno spazio aperto alle curiosità.
di Simonetta Bike Tours www.simonettabiketours.it
LA BICICLETTA LIBERTÀ, DIVERTIMENTO E SALUTE
PERCHÉ SCEGLIERE LA BICISul perché usarla c’è un sacco da dire, si apre un mondo e ognuno può trovare ottime ragioni. Dando per scontato che fa bene alla salute e che è una scelta di civiltà e sostenibilità, bicicletta è sinonimo di libertà. Con la bici mi sento indipendente e posso andare dove voglio; sono più serena e se incontro una persona posso fermarmi e salutarla. La sensazione di chi pedala è di essere protagonista nello spazio e di poterlo conoscere meglio.
BICI DA CITTÀ: CARATTERISTICHE ESSENZIALILa bici da città deve essere comoda, ma poco appariscente. Le caratteristiche fondamentali sono: sella confortevole, freni sempre in ordine, copertoni robusti e un ottimo sistema di illuminazione, il resto conta meno.
FACCIAMOCI VEDEREFarsi vedere alla sera, soprattutto in inverno quando viene buio presto, è molto importante. È indispensabile avere buoni fanali anteriori e posteriori; se la dinamo fa fare troppo sforzo nella pedalata, si possono acquistare i fanali mobili a batteria, ce ne sono per tutti i gusti. Buona cosa è non lesinare negli accorgi-menti per la visibilità: giubbini fluo con fasce rifrangenti, casco con lucette, raggi con catarifrangenti e così via.
MANTENIAMO L’EQUILIBRIOL’ultimo consiglio sull’equipaggiamento della bici da città, fondamentale, è avere in assetto stabile delle borse o un cestello. Sulla mia bici ho montato due borse da viaggio vecchie, a tenuta stagna, nelle quali ripongo il lucchetto e la mantella da pioggia. Sono sempre attaccate al portapacchi e mi servono per fare la spesa. Ci ho portato quintali di peso e possono contenere un sacco di cose; non potrei farne a meno.
Alla prossima puntataNel prossimo appuntamento tratteremo delle caratteristiche di una buona bici da cicloturismo. Intanto tenete duro e usate
la bici anche d’inverno, è più facile di quanto si possa immaginare.
BICI DA CITTÀ E BICI DA CICLOTURISMOCi si potrebbe chiedere perché due tipi di bicicletta, quando la city bike dovrebbe andare bene per tutto. È vero, in teoria ne basterebbe una, ma la realtà è diversa. Nel contesto urbano la bici si lascia parcheggiata liberamente e ovunque quindi se è troppo bella viene presa di mira dai ladri e sparisce in poco tempo; l’esperienza ha insegnato ai ciclisti urbani che è meglio avere due bici; una per l’uso quotidiano e una per i viaggi.
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ACHILLEA
Succo puro mirtillo
Achillea è un’azienda montana con sede
a Paesana, piccola località ai piedi del
Monviso. Da sempre, coniuga modernità e
tradizione ed è attenta alla naturalità dei
suoi prodotti. Questo succo 100% mirtillo
ha un gusto intenso e inimitabile ed è
perfetto a colazione o a merenda. Viene
proposto in confezione da 2 bottigliette di
vetro da 200 ml ciascuna.
LA GALVANINA
Limone
La Galvanina propone un ampio assorti-
mento di bevande prodotte con l’acqua
minerale della sua sorgente. Come il bio li-
mone, preparato secondo un’antica ricetta
che prevede l’impiego di limoni raccolti a
mano da piante secolari in Sicilia. Il caldo
sole del Mediterraneo e la spremitura a
freddo di questi agrumi la rendono una
vera delizia, piacevolmente frizzante.
THE BRIDGE
Bio Rice Drink con calcio
Da The Bridge, specialista nelle bevande ve-
getali, arriva questa bevanda ricavata da riso
italiano e prodotta, come tutte le bevande
vegetali dell’azienda, utilizzando acqua di
sorgente. Dal gusto naturalmente dolce, è
stata arricchita con l’aggiunta delle alghe
marine lithothaminon calcareum, che sono
fonte di calcio. Da consumare calda o fredda,
è l’ideale a colazione oppure a merenda.
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20 –INFORMARSÌ
L'INVASIONE DEGLI OGM?DA BRUXELLES A VIVARO
approfondimento
In provincia di Pordenone e di Udine, qualche mese fa è stato seminato e trebbiato mais OGM. Come è potuto accadere? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza tra normative europee, competenze statali e piani regionali di coesistenza.
di Roberto Pinton
BIO APPETÌ
Vellutate cavolo nero e amaranto-bietola rossa
Disponibili nel pratico formato take away
e 100% vegetali, le vellutate Bio Appetì
sono perfette per una veloce pausa pranzo,
grazie alla comoda posata inclusa. La pri-
ma ricetta combina le proprietà dell’ama-
ranto con il caratteristico sapore della bie-
tola rossa, la seconda, dall’alto contenuto
in fibre, è caratterizzata dal cavolo nero,
ortaggio tipico della cucina toscana.
BIOVITA
Cous cous ai 4 cereali e integrale
Il cous cous è un piatto nordafricano ormai
diffuso in tutto il mondo. Si accompagna
perfettamente con verdure, pesce, carne e
legumi. Per soddisfare tutti i gusti, Biovita
lo propone in molte varianti, tra cui quella
ai 4 cereali (con sfarinati integrali di grano
duro, farro, grano khorasan Kamut® e
farina di mais) e quella integrale a base di
semola di grano duro.
NATUR COMPAGNIE
Crema di lenticchie e di asparagi
Facilissime e velocissime da preparare, le
creme di lenticchie e di asparagi Natur
Compagnie sono la soluzione perfetta per
le vostre cene veloci. Ideali per riscaldarsi
nelle fredde giornate invernali, permettono
di gustare ogni volta che si vuole cremose
zuppe buone come fatte in casa e prepa-
rate con ingredienti freschi. Sono perfette
da arricchire con croccanti crostini di pane
integrale.
21 –INFORMARSÌ
Il cosiddetto “decreto Alemanno” è stato convertito in legge nel gennaio 2005.
Cosa prevede?Che tutte le colture (OGM comprese) possa-no essere praticate, purché l'esercizio di una non comprometta lo svolgimento delle altre. La coesistenza deve tutelare le peculiarità produttive di ciascuna coltura, evitando la minima forma di contaminazione (la legge la chiama “commistione”) di sementi conven-zionali e biologiche con quelle OGM; l'intro-duzione di colture OGM può avvenire solo se non recano pregiudizio alle attività agricole preesistenti e se non le costringono a modifi-care le normali tecniche di coltivazione.Per assicurare ad agricoltori, imprese di tra-sformazione e consumatori l’effettiva pos-sibilità di scelta tra prodotti convenzionali, biologici e OGM, queste ultime coltivazioni devono essere praticate in filiere nettamente separate dalle altre.Le Regioni sono tenute a elaborare piani di coesistenza che prevengano potenziali pre-giudizi economici e qualsiasi commistione tra le colture OGM e le altre.La legge prevede anche che l’agricoltore che subisca un danno dovuto all'inosservanza da parte di altri delle misure di coesistenza abbia diritto a essere risarcito dai responsa-bili della contaminazione, cioè dall’agricol-tore OGM e dai fornitori dei mezzi tecnici di produzione (come le sementi) o da un’assi-curazione. Chiunque intenda mettere a coltura OGM è tenuto a darne comunicazione e a elaborare un piano di gestione aziendale sulla base dei piani per la coesistenza approvati dalle Regioni.Una legge che pare civile. Le Regioni devono stabilire le regole per evitare l’inquinamento da OGM delle altre colture, gli agricoltori che hanno l’uzzolo di coltivare OGM lo possono fare, ma solo rispettando a puntino queste regole. Devono anche essere coperti da una polizza assicurativa: se, per acciden-te, nonostante il piano di gestione obbligato-rio, contaminano (“commistano”?) i campi dei vicini, questi devono essere indennizzati, i costi dell’uzzolo non devono ricadere sugli altri.Lo so. Qualcuno strepiterà che sono “pos-sibilista” e venduto al nemico, che non c’è alcuna possibilità di coesistenza tra il dia-
volo e l’acqua santa né tra gli OGM e le altre coltivazioni, che gli OGM vanno semplice-mente vietati nella nostra galassia.Sono d’accordo: numerose esperienze dimostrano che tra agricoltura OGM e non OGM non può esserci coesistenza. Però ho una certa età, nel corso della quale ho visto e fatto cose che voi umani non potreste immaginare, per cui non ho la necessità di dimostrare a tutti i costi d’esser duro e puro. Chiamatela attitudine al problem solving, chiamatela come vi pare, sull’argomento condivido lo slogan pubblicitario di non so che prodotto cosmetico: “io guardo il risul-tato”.Se i piani regionali di coesistenza, preso atto che il polline può essere trasportato dagli insetti o dal vento per tre chilometri, stabi-liscono che non si possano seminare OGM quando nel raggio di tre chilometri (sopra, sotto, a destra e a sinistra) ci sia anche un solo campo convenzionale o biologico, sopra agli OGM mettiamo un macigno.La filiera OGM dev’essere separata: i magaz-zini dei semi, le aziende agricole, le macchi-ne seminatrici, le trebbiatrici, i camion e i rimorchi dei trattori per il trasporto, i silos per lo stoccaggio, i mangimifici e i mulini devono essere distinti. Vuoi trasportare mais OGM? Con quel rimorchio non potrai più trasportare mais non OGM. Vuoi usare mais OGM per produrre mangimi? Nello stesso impianto devi rinunciare a produrre mangi-mi non OGM.Ce n’è abbastanza per ridurre a miti consigli il più convinto pasdaran del biotech.Ma si finisce in bellezza: c’è qualche compa-gnia assicurativa che propone una polizza OGM? Manco una: sono gli specialisti del rischio, sguazzando tra statistiche e algoritmi sanno perfettamente che quello della contamina-zione non è un rischio, ma una certezza.No polizza? No party, di seminare OGM non si parla proprio.
Come mai, allora, in provincia di Pordeno-ne e Udine nell’estate scorsa un imprendi-tore agricolo ha potuto seminare qualche ettaro di mais OGM che, a quanto sostiene il Corpo forestale dello Stato, avrebbe an-che contaminato coltivazioni limitrofe?Ahimè, le Regioni non la pensavano come me e non “guardavano al risultato”. ➥
sui nostri scaffali
22 –INFORMARSÌ
Una sollevò subito questioni di legittimi-tà costituzionale sulla legge, contestando che potesse essere lo Stato a indicarle la necessità di adottare piani di coesistenza: “Scelte del genere sono lesive della compe-tenza legislativa delle Regioni nella ma-teria agricoltura”. Per di più, proseguiva il ricorso, il fatto che la legge non indicasse che gli OGM comportano “irreversibili danni all’ambiente, all’agricoltura e alla salute”, avrebbe sottratto alle Regioni la possibilità di legiferare a tutela “della salute umana, animale e vegetale”, anch’esse materia di loro competenza.Si badi bene: non si contestava la necessità di norme regionali, soltanto ci si offendeva perché questa necessità era stata indicata dal parlamento, mettendo bocca dove non avrebbe dovuto...Poco male, si potrebbe pensare, se dopo questo lezioso minuetto “tocca a te, no, tocca a me”, ogni Regione avesse utilizzato le competenze esclusive tanto orgogliosamen-te rivendicate e avesse approvato la sua bella legge.Invece no: in nove anni, la maggior parte delle Regioni (Friuli Venezia Giulia com-presa), satolle per essersi sentite ribadire dalla Corte costituzionale che disciplinare la coesistenza delle colture era di loro esclusi-va competenza e guai a toccargliela, i piani di coesistenza non li hanno mai adottati.Stanco di sentirsi ripetere da anni “no, non
puoi seminare OGM, non ci sono i piani di coesistenza”, l’agricoltore friulano si è rivolto alla Corte di giustizia europea che, in sostanza, ha valutato che gli Stati membri possono sì adottare tutte le misure oppor-tune per evitare la presenza involontaria di OGM in altri prodotti, ma non possono vincolare la semina di OGM a futuribili piani di coesistenza che le Regioni non mostrano proprio di voler emanare. Le norme di coe-sistenza non possono vietare la coltivazione di OGM perché contravverrebbero alla nor-mativa europea, ma possono imporre criteri talmente rigidi (nessuna semina a meno di tre chilometri da un altro campo, da un parco naturale o da un’area protetta, esclusione dei prodotti OGM da qualsiasi marchio regiona-le, ecc.) da renderla del tutto impraticabile.La strada è semplice: finché gli esperti di FederBio non avranno elaborato un testo di legge efficace e inattaccabile, le Regioni che hanno dimostrato quanto son gelose delle proprie prerogative esclusive, finalmente le esercitino, elaborando rapidi piani di coesi-stenza che “guardino il risultato”.Altrimenti, con questo balletto di compe-tenze comunitarie, statali e regionali, ricorsi e controricorsi, l’anno prossimo rischiamo di trovarci non un paio d’ettari OGM in due paesini del Friuli occidentale, ma migliaia nella Pianura padana.Alla faccia delle competenze esclusive, ma anche in barba ai duri e puri.
PROBIOS
Farro cake al naturale e al cioccolato
La linea Break & Bio di Probios propone un
ampio assortimento di merendine a base
di farina di farro, confezionate singolar-
mente in confezione multi pack. Come i
farro cake, soffici minicake a base di farina
di farro italiano e disponibili nella variante
al naturale oppure arricchita con gocce di
cioccolato. L’ideale per iniziare al meglio la
giornata con una colazione morbidissima e
ricca di gusto.
LA FINESTRA SUL CIELO
Sesamo & Alghe
Il gomasio è un saporito condimento
tradizionale giapponese da usare diretta-
mente sulle vivande, preparato con semi
di sesamo leggermente tostati e macinati
insieme al sale. La Finestra sul Cielo ha ri-
visitato la ricetta tradizionale e lo propone
nella versione a base di sesamo e alghe
Nori, senza aggiunta di sale. Può essere
spolverizzato a piacere su piatti di cereali
o verdure.
FORNO DI CAMPAGNA
Fette biscottate di farro e di grano khorasan Kamut®
Ogni prodotto del Forno di campagna, una
piccola realtà artigianale nel cuore di Reg-
gio Emilia, si caratterizza per la fragranza
che deriva dall’esecuzione manuale del
processo produttivo. È il caso anche delle
fette biscottate di farro e di grano khora-
san Kamut®: perfette a colazione, con un
velo di confettura o miele, sono ottime
anche come snack.
ComunitàEuropea
StatomeMbro
Regione
sui nostri scaffali
BAULE VOLANTE
Ciappe della Liguria di farro e al rosmarino
Le ciappe sono sottili schiacciatine tipiche
della tradizione ligure, un tempo cotte su
lastre (in dialetto “ciappe”) di ardesia. Croc-
canti e gustose, sono perfette per l’aperitivo
e l’antipasto, a tavola al posto del pane
oppure come spuntino spezza-fame. Baule
Volante le propone nelle versioni di farro e
con il rosmarino, entrambe senza lievito e
condite con olio extra vergine d’oliva.
CASCINA BIANCA
Yogurt magro alle nocciola IGP Piemonte
Uno yogurt denso e cremoso, buono come
un dessert grazie al gusto inconfondibile
della nocciola IGP del Piemonte. Lo yogurt
Cascina Bianca è il frutto di una fermenta-
zione lenta, che dura ben 12 ore e confe-
risce maggior aromaticità al prodotto. La
concentrazione del latte, inoltre, avviene
per evaporazione in modo da salvaguarda-
re le componenti naturali del latte.
LEEB-BIOMILCH
Yogurt di capra e yogurt di pecora al naturale
Da qualche tempo in casa Leeb-biomilch
è arrivata una grande novità: gli yogurt
di capra e di pecora, infatti, sono dispo-
nibili anche nel nuovo formato famiglia
da 400 g, che si aggiunge al ben noto
formato in vasetto da 125 g. Delicati e
cremosi, sono lavorati in base a rigorosi
criteri di qualità.
ricette di stagione
24 –INFORMARSÌ
INGREDIENTI PER 4 PERSONEIMPASTO:250 ml di acqua150 g di farina4 uova100 g di burrosale
RIPIENO:1 confezione di perline di bufala1 confezione di crema di riso200 g di pisellini surgelati1 cucchiaio colmo di pecorino romano grattugiato 4 uova1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva1 cucchiaio raso di amido di mais
È CARNEVALE: MASCHERINE E BIGNÈ
ISOLABIOCREMA DI RISO DA CUCINAUna buonissima crema, 100% vegetale, da usare al posto della panna tradizionale. Con il suo gusto leggero arricchi-sce ogni vostra ricetta, sia dolce che salata.
BIOVOGLIAPECORINO ROMANO DOPIl pecorino è uno tra i più antichi formaggi italiani. Prodotto con solo latte di pecora, esprime un aroma intenso e deciso, assolutamente da provare come dessert, con l’aggiunta di miele o marmellate. Grattugiato, darà un tocco in più ai vostri piatti di pasta.
PONTE REALEPERLINE DI BUFALADeliziose perline di mozza-rella prodotta con solo latte di bufala e filate a mano secondo le più antiche tradizioni casea-rie campane. Si consiglia di assa-porarle a temperatura ambiente, dopo aver immerso la confezione per 15-20 minuti in acqua tiepida.
ORTO CAMPESTREPISELLI FINISSIMI SURGELATIVerdure surgelate di qualità per preparare veloci contorni e per arricchire di gusto le vo-stre ricette. I piselli finissimi sono l’ingrediente perfetto per con-dire i vostri piatti di pasta e di riso o per un contorno veloce e gustoso.
Foto e styling di Sabrina Scicchitano
25 –INFORMARSÌ
Portate a bollore l’acqua e il burro tagliato a pezzi in un pentolino; togliete dal fuoco e aggiungete subito tutta la farina. Rimettete sul fuoco e mescolate con un cucchiaio di legno fino a ottenere un sfera bella liscia; trasferitela in una terrina e incorporatevi le uova leggermente sbattute. Ora l’impasto è pronto da inserire in una sac à poche con beccuccio a stella grande.Su due placche rivestite di carta da forno disegnate le mascherine, calcolando che il volume raddoppia in cottura, o fate delle palline per realizzare i bignè. Infornate a 180° C per 10-15 minuti finché non risulteranno dorate e gonfie.Lessate i pisellini in acqua bollente e salata per un paio di minuti: non appena risulteranno morbidi all’assaggio, scolateli e passateli al setaccio fine.
Trasferite la crema così ottenuta in una casseruola e aggiungete la crema di riso e l'amido di mais a freddo. Mescolate bene e portate a bollore per un paio di minuti, aggiungendo l’olio, le perline di bufala e il pecorino.Togliete dal forno le mascherine: apritele con attenzione e riempitele di crema. Se avete fatto i bignè, forateli da un lato e riempiteli con una sac à poche dal beccuccio rigido: in questo caso, abbiate prima cura di tagliare in quattro le perline di bufala.
Sembrano dei dolci, ma non lo sono: uno scherzetto di carnevale che farà sorridere anche la gola!
sui nostri scaffali
BIOS LINE
Apix propoli flufast
Apix propoli flufast è un valido aiuto
contro i fastidi invernali, da assumere non
appena compaiono i primi sintomi. Unisce
all’efficacia dei suoi ingredienti, i benefici
di una bevanda calda, donando un imme-
diato sollievo. Viene proposto in pratiche
bustine monodose: basta scioglierle in
acqua calda e bere subito per sfruttare i
benefici degli oli essenziali.
CASEIFICIO SANTA RITA BIO
Parmigiano Reggiano DOP 36 mesi
È sui primi rilievi dell’Appennino modenese,
in prossimità dei piccoli borghi di Pompeano
e Selva di Serramazzoni, che si trovano le
aziende socie del Caseificio Santa Rita Bio.
Il latte, munto due volte al giorno, viene
portato al caseificio e riscaldato in caldaie
di rame con la sola aggiunta di caglio, sale
e dell’esperienza del casaro. Così nasce il
Parmigiano Reggiano DOP.
PLOSE
Easy box
L’acqua che sgorga dalla fonte del Monte
Plose, a 1870 metri di altezza, leggerissima
(ha un residuo fisso di soli 22,0 mg/l) e con
un pH ottimale di 6,6, è disponibile anche
nella confezione Easy Box. È un cartone
ecologico, leggero e totalmente riciclabile,
contenente 6 bottiglie da 1 litro in vetro a
perdere e una comoda maniglia per rende-
re più agevole il trasporto a casa.
sui nostri scaffali
ORTIS
MetodDren detoxine tè verde
Un metodo che favorisce la disintossicazio-
ne naturale e l’eliminazione delle tossine.
Grazie all’effetto sinergico di diverse pian-
te localizza e aiuta a neutralizzare le tossi-
ne del nostro organismo e a proteggere le
cellule contro l’effetto dannoso dei radicali
liberi, facilitando la naturale eliminazione
delle tossine. Viene proposto nel flacone
da 250 ml al gusto di tè verde.
VICTOR PHILIPPE
Pomate officinali
Le nuove pomate officinali Victor Philippe
mettono a disposizione gli antichi rimedi a
base di erbe con elevati contenuti di princi-
pi attivi e formule che miscelano sapien-
temente ingredienti di origine vegetale di
alta qualità. La gamma è composta dalla
pomata all’arnica, all’artiglio del diavolo,
alla calendula e al tea tree, tutte in tubetto
da 75 ml, certificate Eco Bio Cosmesi da
Icea e Nickel Tested (< 1ppm).
HELAN
Linea Melagrana del Bosforo
La melagrana è un “talismano color rubi-
no” con centinaia di semi che assomiglia-
no a splendide gemme, un prezioso dono
della natura. Helan l’ha resa protagonista
della sua linea che ha come filo conduttore
ingredienti quali estratti di Centella Asiati-
ca, Echinacea Angustifolia e melagrana ed
enzimi estratti dal suo frutto, oli di Crambe
Abyssinica e melograno, di mandorle dolci
e oliva, burro di oliva, cere di karitè, vitami-
ne A ed E, proteine di mandorle dolci.
a casa di Weleda
26 –INFORMARSÌ
Non sono altro che sostanze formatisi nelle piante grazie all’influenza diretta della luce e del calore dei mesi estivi e proprio per questo sono ricchi di forza ed energia del sole. Gli oli vegetali, a differenza di quelli minerali, che impediscono la naturale traspirazione cutanea, racchiudono in sé tutte le forze formative delle piante da cui hanno origine, nutrono, proteggono e lasciano respirare la pelle, che diventa così più morbida ed elastica.Weleda ha formulato una Linea di Oli, completamente naturali e altamente dermocompatibili, che, grazie all’elevato contenuto di acidi grassi insaturi e vitamine, vengono riconosciuti e accettati dalla pelle, stimolandone così gli scambi vitali. Applicati sulla pelle ancora umida, dopo un
OLI CORPO WELEDAUNA CAREZZA NATURALE DI BENESSERE
La pelle è il nostro organo di senso più esteso: plasma e racchiude il nostro corpo e lo difende dagli influssi esterni. La pelle è quindi confine e filtro, ma anche terreno di scambio e relazione con l’ambiente.
a cura dello Staff di Weleda
Anche se spesso non ce ne rendiamo conto, il nostro morbido involucro è un’immagine fedele dell’alternarsi delle stagioni: si indurisce e si secca per difendersi dal freddo oppure esplode in rossori e calore quando è troppo caldo.Per questo è molto importante proteggere la pelle e prendersene cura non solo d’estate, quando il corpo è maggiormente esposto agli influssi del sole, ma soprattutto in inverno quando deve scontrarsi con freddo, vento e pioggia. Se è più tonica e resistente, infatti, non correrà il rischio di essere intaccata dagli agenti atmosferici che tendono a screpolarla e a infiammarne la superficie. Un valido aiuto si può trovare negli oli vegetali che esercitano sulla pelle un’azione particolarmente protettiva ed emolliente.
Olivello spinoso
27 –INFORMARSÌ
bagno ristoratore o una doccia rilassante, favoriscono le sue funzioni naturali e aiutano a creare intorno al corpo un guscio protettivo. Ogni Olio Weleda non si limita ad agire esclusivamente sui processi fisici ma stimola anche gli organi olfattivi, attraverso i quali è possibile percepire le qualità e i singoli profumi che la natura sprigiona. Il connubio di queste due peculiarità agisce attivamente sul benessere dell’intero organismo, donando così equilibrio e armonia tra corpo e sensi. Ognuno potrà così scegliere l’Olio più adatto alle sue esigenze: se desidera sciogliere le tensioni dopo una giornata faticosa, il delicato Olio alla Lavanda aiuta a rilassarsi. Se vuole avvolgere il corpo in un abbraccio di petali di rosa, sceglierà il profumo intenso e sottile racchiuso nell’Olio alla Rosa mosqueta, particolarmente ricco di acidi grassi insaturi e dall’azione levigante.Il fresco Olio al Limone, invece, porta con sé il sole del Mediterraneo ed è particolarmente indicato per la cura quotidiana della pelle secca; mentre il prezioso Olio al Melograno, dal profumo sensuale ed estremamente femminile, ha un’azione antiossidante e aiuta a contrastare l’invecchiamento. Un concentrato di vitamine e sali minerali è l’Olio all’Olivello spinoso, che dona elasticità a pelli particolarmente secche e spente ed è ottimo nella stagione estiva per far risaltare
l’abbronzatura. Esistono poi degli Oli speciali come quello alla Betulla e quelli per massaggio all’Arnica e alla Calendula.L’Olio Cellulite alla Betulla è un vero e proprio trattamento di bellezza che, grazie agli estratti di foglie giovani di betulla, rosmarino e radice di rusco, sostiene il sistema dei liquidi ed esercita un’intensa azione levigante, migliorando così l’aspetto della pelle. L’Olio per Massaggi all’Arnica, invece, è particolarmente apprezzato da sportivi, massaggiatori e fisioterapisti per la sua spiccata azione tonificante sui tessuti.L’arnica cresce solo in zone inondate di luce ed è profondamente radicata al terreno: questi due aspetti le conferiscono qualità strutturanti e ricostruttive e la rendono pertanto efficace nell’agire in profondità. Un’altra pianta dalla vitalità prorompente è la calendula, il cui fiore dal colore arancione intenso trasmette tutta l’energia della pianta. Weleda impiega l’estratto oleoso di questo prezioso fiore per il suo Olio per Massaggi alla Calendula, dal profumo delicato per un trattamento armonizzante di corpo e mente.Gli Oli per il corpo Weleda sono realizzati con frutti e semi maturati al sole così da poter entrare in un rapporto di scambio diretto con l'organismo. Ogni singola goccia di prodotto è l’insieme delle forze vitali della natura condensatasi in sostanza, per regalare al corpo una carezza di naturale benessere.
28 –INFORMARSÌ
Nelle sue conferenze del 1924, Rudolf Steiner affermava che un’azienda agricola è sana quando è in grado di procurarsi il letame attingendo al proprio patrimonio zootecnico e che gli animali che vivono in una determinata azienda, nutrendosi di ciò che quella azienda produce, forniranno il letame più indicato per concimare il terreno su cui crescono le piante che andranno ad alimentarli.Con questo insegnamento, il filosofo austriaco, fondatore del metodo biodinamico, anticipò di circa 70 anni (il primo regolamento CE per la zootecnia biologica è del 1999) alcuni dei principi generali che, a livello comunitario, disciplinano le regole per le produzioni zootecniche con metodo biologico. Questo particolare mi ha colpito molto in questi anni di professione, perché, come veterinario, ho la fortuna di lavorare giornalmente in aziende zootecniche biologiche.
Il rapporto con il territorioUno dei punti cardine della zootecnia biologica è rappresentato dallo stretto legame che gli animali devono avere con la terra e il territorio su cui vengono allevati. Non è possibile poter certificare come biologico un prodotto di origine animale, se gli animali allevati non hanno un rapporto funzionale con i terreni biologici aziendali o del comprensorio ove l’azienda ricade.
Per questo gli animali vengono nutriti per la maggior parte con alimenti biologici prodotti dall’azienda stessa e il numero di animali allevati è adeguato, al fine di evitare, con un loro sovraccarico, l’inquinamento del suolo e delle acque. In un allevamento biologico gli animali devono avere accesso all’esterno della stalla e, nei periodi dell’anno favorevoli da un punto di vista climatico, hanno anche accesso al pascolo.
Attenzione per ogni specieIl benessere animale è al centro dei principi della zootecnia biologica, ogni animale viene allevato in strutture con spazi ampi che permettono agli animali di sdraiarsi, grattarsi, leccarsi e muoversi liberamente all’interno della stalla, senza dover competere con gli altri animali per accedere agli abbeveratoi o alle mangiatoie. Nella gestione degli animali si tiene sempre conto di quelle che sono le caratteristiche etologiche di specie, per cui le galline, per esempio, hanno a disposizione dei posatoi dove dormire; come ogni uccello, infatti, anche la gallina riposa bene solo se sollevata da terra, seguendo l’istinto che le indica come non essere predata. I suini hanno sempre a disposizione del materiale vegetale per poter grufolare; il loro istinto è infatti quello di scavare per cercare radici. Bovini, bufale, capre e pecore sono alimentate per la maggior parte con fieno o erba, riducendo di molto, rispetto agli allevamenti
IL BENESSERE DEGLI ANIMALI
animali e biologico
In un’azienda agricola biologica gli animali svolgono un ruolo fonda-mentale. Per conoscere meglio la zootecnia biologica ci siamo rivolti a Marcello Volanti, veterinario che, alla luce della sua esperienza, ci ha spiegato quali sono le sue caratteristiche principali.
di Marcello Volanti
29 –INFORMARSÌ
convenzionali, il consumo di mangimi. In questo modo gli animali possono espletare al meglio la loro caratteristica di erbivori ruminanti che sanno trasformare alimenti per noi indigeribili in latte o carne con qualità organolettiche eccelse.
Prevenzione e cura delle malattieIl rispetto di queste esigenze etologiche che caratterizza la zootecnia biologica è uno dei punti di forza di questo metodo di allevamento.Infatti, se un animale si sente a proprio agio in un allevamento perché non ha limitazione ad esprimere il suo comportamento e non subisce stress dovuti a sovraffollamento, ad alimentazioni forzate e a tecniche di allevamento che non tengono conto delle sue reali esigenze, più difficilmente va incontro all’insorgenza di patologie. Nonostante la massima attenzione e cura nei particolari, ovviamente anche gli animali “biologici” possono ammalarsi. In questi casi è previsto l’utilizzo di metodi di cura definiti alternativi: si ricorre spesso all’utilizzo di fitoterapia od omeopatia per la risoluzione dei problemi sanitari, anche se, a onor del vero, anche negli allevamenti biologici sono consentiti trattamenti con farmaci allopatici, ma solo in caso di patologie conclamate e non in via di routine preventiva, come spesso accade negli allevamenti convenzionali. In seguito al trattamento con questi medicinali, per
l’animale è comunque previsto un periodo di “pausa” che varia a seconda dei farmaci impiegati e che nella zootecnia biologica dura il doppio rispetto al convenzionale.
L’alimentazioneDal punto di vista alimentare, gli animali assumono solo alimenti coltivati con metodo biologico, quindi non OGM e ottenuti senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi, nel pieno rispetto di un piano pluriennale di rotazione delle colture. È un approccio in antitesi con le moderne tecniche agricole convenzionali, che prevedono coltivazioni in monocoltura, con conseguente inquinamento dello strato fertile del terreno e delle falde acquifere, che portano a squilibri ambientali gravi i cui costi economici vengono regolarmente scaricati sulla collettività. Ecco perché il metodo biologico svolge un ruolo multifunzionale, affidando all’agricoltura e alla zootecnia il compito di gestire il territorio. Quando acquistiamo un uovo o una bottiglia di latte biologico o biodinamico, oltre ad acquistare un prodotto ottenuto da animali che sono stati allevati secondo i criteri che si basano sul loro benessere, contribuiamo a salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. Questo nostro semplice gesto assume un valore sociale molto importante nei confronti del pianeta in cui ci troviamo e nel quale i nostri figli dovranno crescere.
30 –INFORMARSÌ
Restava da verificare se gli sciami sarebbe-ro stati in grado di resistere nei mesi aridi, quando la disponibilità di polline, nettare e acqua è limitata, o se sarebbero stati costret-ti a migrare. A ottobre abbiamo visto che gli sciami avevano accumulato una sufficiente riserva di miele per superare la stagione sec-ca e abbiamo quindi dato il via alla seconda fase. A oggi sono state consegnate 200 arnie a 100 apicoltori nelle province di Benguela e Kwanza Sul. A dicembre altre 40 arnie sa-ranno affidate agli apicoltori della provincia del Bengo. Per la fine di gennaio prevediamo di fare la prima estrazione del miele dalle arnie istallate durante la prima fase”.
NATURASÌ E COSPEINSIEME PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE COMUNITÀ FORESTALI IN ANGOLA
di Giorgio Menchini
Quindi sei soddisfatto dei risultati raggiunti?“Indubbiamente. L’apicoltura può anche di-ventare il punto di partenza per promuovere un sistema integrato di gestione sostenibile delle risorse naturali. I produttori di miele sanno che per aumentare la produttività degli sciami è necessario garantire una disponibilità sufficiente di piante mellifere di specie diverse, con epoche di fioritura differenti, in modo da non far mai mancare nettare e polline. La preservazione della foresta diventa dunque un fattore cruciale di successo e su questa base è possibile lavora-re per un altro importante obiettivo: la pro-gressiva introduzione dell’agro-selvicoltura”.
Massimiliano Sanfilippo è un giovane esperto forestale, impegnato in Angola dal luglio 2012 nel programma di protezione della foresta costiera che COSPE sta realizzando con il contributo di NaturaSì. Vive a Waku Kungo, 400 km a sud di Luanda, in Angola, con la compagna Lisa e il figlio Samuele di appena tre mesi. Gli abbiamo rivolto alcune domande sul programma COSPE-NaturaSì.
progetto Angola
Massimiliano Sanfilippo disegna
una mappa partecipativa
di uso delle risorse forestali a Canjombe
insieme ad alcuni membri
della comunità
Qual è la difficolta maggiore che hai incontrato nel tuo lavoro con le comunità? “La sfida principale è dimostrare alle per-sone, con i fatti e non a parole, che si può migliorare il proprio reddito preservando la foresta, invece di tagliarla, come avviene oggi con la produzione di carbone e l’agricol-tura estensiva. Una politica di soli divieti e sanzioni non è sufficiente, anzi, può rivelarsi controproducente”.
Dunque servono alternative non solo virtuose, ma anche praticabili e competitive?“Certamente. E i progetti, che stiamo realiz-zando con il contributo dei clienti dei negozi NaturaSì che hanno scelto il premio solida-rietà inserito nella raccolta punti, vanno in questa direzione, e per questo hanno per noi un’importanza strategica”.
Lo sviluppo di un’economia del miele, che s’imponga progressivamente su quella del carbone, è al centro del progetto di apicoltura. A che punto siamo arrivati?“Il nostro obiettivo è migliorare la tradizione locale, introducendo alcune innovazioni che ne aumentino efficienza e qualità, in parti-colare attraverso l’uso di arnie moderne. Le prime arnie sono state messe in campo in via sperimentale circa un anno fa e i risultati sono stati soddisfacenti.
31 –INFORMARSÌ
Nelle prossime settimane inizierà quindi la fase sperimentale per la promozione dell’agro-selvicoltura”.
Per concludere, puoi indicarci quali nuove sfide il progetto intende affrontare nel prossimo futuro?“Intendiamo estendere l’esperienza degli orti comunitari dalla provincia di Namibe alle province di Waku Kungo e Benguela, dove ci confrontiamo con un problema gravissimo: l’uso incontrollato di fungicidi e insetticidi dovuto alle pressioni dei commer-cianti di prodotti agro-chimici. La prossima sfida sarà, soprattutto, quella di sostenere la sperimentazione di tecniche e prodotti alter-nativi agli antiparassitari chimici. Esistono conoscenze locali che vanno recuperate e valorizzate. Per esempio fino a qualche anno fa, il mais, prima di essere immagazzinato, era irrorato con una soluzione ottenuta dai frutti di Psorospermum febrifugum, un arbu-sto che ha proprietà insetticide. Integrando le conoscenze locali con le moderne pratiche di gestione integrata degli insetti nocivi dell’agricoltura sostenibile, è possibile ridurre sensibilmente l’uso di antiparassitari chimici.Il diritto alla salute e a un ambiente salubre è universale, e non può e non deve essere sog-getto a interessi commerciali. Per questo è importante continuare a sostenere i progetti di COSPE in Angola attraverso la raccolta punti attiva nei negozi NaturaSì”.
Ci puoi dire in poche parole perché l’introduzione dell’agro-selvicoltura è importante?“Perché si tratta di un insieme di pratiche che possono contribuire sensibilmente a ripristinare la fertilità del suolo, a fornire prodotti accessori (come frutta, legna da ardere e frasca da foraggio) e garantire un insieme di importanti servizi eco-sistemici (immagazzinamento di carbonio atmosferi-co, mantenimento della biodiversità, ecc.).”
In che modo il progetto dei negozi NaturaSì sta sostenendo l’introduzione dell’agro-selvicoltura?“Fondamentalmente mettendo a disposizio-ne delle comunità locali le piante necessarie alla realizzazione delle prime esperienze pilota, attraverso il finanziamento delle attività di riforestazione”.
A che punto siamo dunquecon il progetto di riforestazione?“Nel mese di giugno sono state prodotte in vivaio 1.000 piante da frutto, sono state poi distribuite delle fitocelle agli agricoltori, che le hanno utilizzate per produrre principal-mente piante di mango. Per la riforestazione con specie locali, inve-ce, verrà utilizzata la propagazione per talea legnosa. La stessa tecnica verrà utilizzata per propagare il gelso che, oltre a fornire frutti, è una ottima specie da frasca per foraggio.
32 –INFORMARSÌ
RED RONNIE
di Sara Lucchi
Ricordate il Roxy Bar, mitico programma di Videomusic interamente dedicato alla musica? In questo numero di InformarSì, abbiamo incontrato Red Ronnie, suo ideatore e conduttore. Con lui abbiamo parlato del suo lavoro, ma anche delle sue scelte di vita.
perché ho scelto bio
Gabriele, da molti anni tu e la tua famiglia acquistate prodotti bio, ma non solo: la vostra è stata una vera scelta di vita. Da dove nasce? Nel 1990 per motivi di salute (mi ero fatto male a una spalla che non ne voleva sapere di guarire), entrai in contatto con il centro di medicina alternativa Engel. Lì mi consigliarono di eliminare totalmente carne e latticini per un periodo di tre mesi, durante i quali non solo la mia spalla migliorò a vista d'occhio, ma anche la mia famiglia si rese conto di sentirsi fisicamente molto meglio. Da allora abbiamo deciso insieme di intraprendere il percorso del vegetarianesimo, scoprendo sempre nuovi benefici, e non solo legati alla salute: mangiando vegetariano ci si è aperto un mondo nuovo di cibi e sapori mai considerato prima.
Mi sembra di ricordare che per un certo periodo tu sia stato penalizzato a causa delle tue scelte...Non direi propriamente penalizzato; certo, è capitato spesso, durante la mia carriera, di rinunciare ad avere come sponsor dei miei programmi marchi di cibi e bevande dannosi per la salute, ma grazie a queste scelte ora il pubblico si fida di me, sa che non
pubblicizzerei mai qualcosa che io stesso non consumo o in cui non credo.
Dalla fine del 2011 una nuova sfida, il nuovo progetto di Web TV: com’è nata quest’idea? La televisione classica non era più posto per me, non avevo lo spazio adeguato per mostrare ciò che veramente mi appassiona. Per questo, nel dicembre del 2011, abbiamo creato Roxy Bar TV, visibile all'indirizzo www.roxybar.tv. Roxy Bar TV ha rivoluzionato completamente la gestione degli spazi, degli sponsor, e il modo di interagire con il pubblico. Non ci sono orari
MUSICA VEGETARIANA
33 –INFORMARSÌ
sui nostri scaffali
ALCE NERO
I mieli biologici italiani
I soci apicoltori di Alce Nero, riuniti in
Conapi – Consorzio Nazionale Apicol-
tori, raccolgono questi mieli monoflora
e millefiori nelle regioni più vocate del
nostro Paese: dall’acacia nelle Prealpi di
Piemonte e Lombardia fino all’arancio in
Sicilia e Calabria. Per mantenere intatte le
proprietà nutritive e preservarne tutte le
caratteristiche organolettiche i mieli sono
poi lavorati con metodi delicati, sempre a
basse temperature.
RAPUNZEL
Porridge d’avena basis e alla frutta
La colazione è un pasto importante che
permette di iniziare al meglio la giornata.
I nuovi porridge Rapunzel partono proprio
da questo presupposto. A base di avena,
sono disponibili nelle due versioni: basis
e alla frutta. Sono subito pronti: basta
aggiungerli semplicemente a latte caldo,
bevande vegetali o acqua calda, lasciar
riposare qualche minuto e gustarli.
CUOR DI MIELE
I mieli italiani
Il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Roma-
gna, la Toscana, la Sicilia e la Calabria sono
le regioni in cui vengono raccolti questi
mieli. Il miele è un alimento nutriente e
straordinariamente versatile: ottimo per
dolcificare, cucinare e realizzare abbina-
menti dolci e salati. Scopri il miele di aca-
cia con formaggi delicati come ricotta di
vacca o in contrasto a formaggi erborinati
come il gorgonzola e il miele millefiori per
dolcificare le tue bevande o spalmato sul
pane, anche integrale.
fissi o prestabiliti, il palinsesto può cambiare in qualunque momento e i programmi sono on demand, quindi puoi rivederli in qualunque momento. Abbiamo raggiunto oltre 2 milioni di visite per la giornata dedicata a Vasco e da ottobre abbiamo ricominciato lo storico programma Roxy Bar che ripartirà da gennaio 2014. Ci occupiamo di musica, ma non solo, anche di arte, cultura e, ovviamente, anche di alimentazione.
Hai una ricetta veloce da consigliare ai lettori di InformarSì? Con pochi ingredienti si possono cucinare mille piatti gustosi, saporiti e dal gusto
un po' etnico; per una ricetta veloce l'abbinamento ceci e curry è perfetto.Tritare finemente una cipolla e farla rosolare in una padella antiaderente con un filo d'olio e curry in polvere. Dopo 2/3 minuti aggiungere i ceci (in scatola, scolati, oppure quelli secchi precedentemente ammollati e cotti). Sfumare con un pochino di acqua calda per evitare che si attacchino alla padella (meglio usare l'acqua di ammollo della scatola o quella di cottura). Lasciare insaporire per 5/6 minuti, mescolando di tanto in tanto e, infine, regolare di sale e pepe. A questo punto entra in campo la fantasia: possiamo servire i ceci semplici come contorno del seitan o come condimento di riso e cereali. Possiamo anche decidere di frullarli aggiungendo (a seconda della consistenza che desideriamo per la purea) un pochino dell'acqua di ammollo della scatola o di quella di cottura. Possiamo gustare la crema ottenuta su crostini o bruschette. Si possono realizzare anche dei timballi di riso aiutandosi con il coppapasta. A chi piace, consiglio l'uso del coriandolo fresco e del prezzemolo spezzettato per rifinire la ricetta. È un piatto che può essere servito freddo ed è ottimo per gli aperitivi.Red Ronnie con la sua famiglia
sui nostri scaffali
34 –INFORMARSÌ
percorsi verdi
Avete il sogno di mettervi in cammino fino a Santiago di Compostela? O vorreste provare un viaggio a piedi più mediterraneo, in un’isola dove camminare ha il grande vantaggio di abbinare mare e monti? Qualsiasi sia il vostro sogno, la vostra destinazione futura, è importante organizzare un cammino con consapevolezza.Il futuro sarà sempre più dei lunghi cammini, sempre più persone partono per cammini anche da sette giorni e più. Chiunque può partire per un cammino, basta un po’ d’organizzazione. È fondamentale essere metodici: lo zaino deve essere leggero, preparato con il bilancino, riponendo le cose sempre nello stesso posto, ci si deve abituare a sapere dove trovarle durante il cammino. In fondo allo zaino le cose che non servono durante il giorno (sacco a pelo, vestiti, busta dell’igiene). Sopra, quello che serve avere a portata di mano (giacca a vento, cibo per il pranzo). La borraccia nel posto più comodo. La macchina fotografica alla cintura dello zaino. Alzatevi presto la mattina, e utilizzate tutte le ore di luce. Non datevi tabelle di marcia, cercate di vivere il momento, cominciate a pensare all'arrivo e a dove dormire quando mancano 2-3 ore al tramonto. Prima pensate ai vostri passi e agli incontri che il cammino saprà regalarvi. Portatevi il cibo indispensabile, non di più. L'acqua è più importante, quindi cercate di calcolare quanta ve ne serve fino alla prossima fonte.Durante il cammino frutta e verdura fresca vanno molto bene, ma pesano molto. E
allora ben vengano frutta secca (molto consigliate le mandorle), mele disidratate, barrette energetiche, merendine di frutta, un po’ di formaggio e qualche galletta. Ma a pranzo, anche se a camminare si consumano molte energie, non si ha voglia di mangiare molto, perché vorrebbe dire appesantirsi e impegnare il nostro organismo nello sforzo di una lenta digestione. Un cammino si può fare da soli, in due o in gruppo. Da soli è più semplice, si è più concentrati. In due è bello condividere, ma attenzione che il vostro partner sia scelto bene, che abbia motivazioni e aspirazioni uguali alle vostre. In gruppo con gli amici dovete essere proprio bravi, perché possono nascere imprevisti conflitti. Se è un gruppo organizzato, con guida, invece è più semplice, perché la guida – se brava – ha il ruolo di mediatore e facilitatore. Esempi di questi cammini di gruppo con guide attente sono le proposte della Compagnia dei Cammini (www.cammini.eu).Molti pellegrini partono per il Cammino di Santiago da soli, perché sanno che in cammino troveranno un gruppo spontaneo a cui unirsi. Il valore aggiunto dei cammini molto frequentati è quello di decidere ogni giorno se camminare da soli o in gruppo, e se cambiare compagnia in corso di cammino. Gli itinerari molto frequentati sono i più adatti per chi vuole socializzare; chi, invece, cerca un momento di introspezione, con un lavoro di ricerca preliminare può costruire cammini fuori sentiero, fuori dalle strade troppo battute: il mondo è pieno di possibilità.
LA FILOSOFIADEL CAMMINARE
di Luca Gianotti autore del libro “L’arte del camminare”
Camminare fa bene, camminare libera la mente, camminare ci aiuta a conoscere noi stessi e il mondo intorno a noi…
Cs Nat.Si Masc.+EYL 11-13.indd 1 20-11-2013 12:22:28
PERLAGE
Cabernet del Veneto IGT
Un vino dal colore rosso rubino con riflessi
violacei e dal profumo intenso e caratteristi-
co, che richiama alla memoria i lamponi e i
frutti di bosco. Dal sapore asciutto e armoni-
co, si presta ad accompagnare perfettamen-
te carni bianche o rosse, formaggi stagionati
e piatti dai sapori marcati. Per gustarne ap-
pieno le caratteristiche, si consiglia di servirlo
a una temperatura di 16-18 °C.
TRA’FO
Bio tortillas natur
Le tortillas sono le famose sfogliatine di
forma triangolare a base di mais. Fritte in
olio e poi condite con sale, vengono propo-
ste nella pratica confezione da 200 g. Sono
perfette per i vostri party, per gli aperitivi
o, semplicemente, per le serate da passare
in compagnia degli amici. Ottime da sole,
sono perfette da gustare abbinate alla
vostra salsa preferita.
AZIENDA AGRARIA MORETTI OMERO
Terre di Giano I.G.T. Umbria
Se tu chiedessi ad una massaia umbra cosa
abbinerebbe al vino rosso “Terre di Giano”
lei risponderebbe gnocchi al sugo. Puoi an-
che provarlo con formaggi semi- stagionati
e norcineria umbra. Oltre che un vino biolo-
gico, è un vino adatto a vegani e vegetaria-
ni. Per degustarlo al meglio consigliamo di
servirlo a 16-18 °C, in compagnia di un bel
sorriso e del tuo piatto preferito scelto fra
quelli citati.
la Rosa del Cile che illuminail tuo sguardo
Mascara e Eyelinereletti n° 1 in Francia(su 96 prodotti testati)*
* Observatoire des Cosmétiques Guide des Meilleurs CosmétiquesEditions Médicis, 2013-2014
www.italchile.it
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sui nostri scaffali
L’ANTICA CUCINA
Pizza margherita e rotolo
Dall’esperienza de L’antica cucina arriva-
no queste due nuove interessanti proposte,
entrambe preparate con farina di grano
duro Senatore Cappelli, senza l’aggiunta di
lievito alla ricetta, con farcitura di mozza-
rella a basso contenuto di lattosio (lattosio
< 0,1%): la pizza margherita e il rotolo
mozzarella e rucola. Facili da preparare,
si possono scaldare in padella oppure in
forno.
ANTICO MOLINO ROSSO
Miscele per pane, pizza e dolci Aida
Aida è una miscela a base di farina di
grano tenero tipo “1” (semintegrale)
macinata a pietra per cercare di preservare
al meglio le caratteristiche nutrizionali
del cereale. Viene proposta in tre varianti:
per pane, con malto d’orzo (indicata per
panificare manualmente o con l’apposita
macchina), per pizza (con lievito di pasta
madre di frumento) e per dolci (con amido
di frumento).
BIONATURÆ
Carciofi alla paesana
Per le sue specialità, Bionaturae si ispira
alla miglior tradizione gastronomica italia-
na. Tutti i suoi prodotti sono lavorati con
delicati processi produttivi che consentono
di preservare il gusto e le sostanze nutritive
degli ortaggi impiegati. Gli ingredienti di
questa delizia sono teneri spicchi di car-
ciofo impreziositi con erbette aromatiche,
conservati in olio di girasole che ne esalta il
gusto, senza coprirlo.
36 –INFORMARSÌ36 –INFORMARSÌ
la sfida bio
a stecchetto e che dieta biologica a low cost significasse porzioni misere, privazioni e rinunce tanto che, ci ha confessato Serena, temendo calasse sulla sua cucina il grande inverno, nei giorni precedenti si era concesso porzioni più ampie del solito... Invece... per il momento anticipiamo solo che, nel corso del progetto, a dire “ma le porzioni sono troppo abbondanti!” è stato proprio lui. Il giorno successivo all’incontro, ci siamo recati con la famiglia nel punto vendita NaturaSì di via Torbido, a Verona, dove, lista alla mano, Serena e Giuseppe hanno fatto la loro prima spesa interamente bio. Tra variazioni dell’ultimo momento (le variabili in natura sono tante e non sempre un frutto o un ortaggio, anche se di stagione, arrivano nei negozi, o son troppo buoni e son già finiti) e calcoli più o meno veloci per non comprare più del necessario ed evitare così gli sprechi, siamo finalmente arrivati alla cassa. La nostra famiglia bio è quindi andata verso casa per dare ufficialmente inizio alla sfida. Siete curiosi di sapere com’è andata? Ce l’avranno fatta i nostri protagonisti? Lo scoprirete nelle prossime puntate.
LA FAMIGLIA
“MANGIABENE” E “SPENDIGIUSTO” Quante volte vi avranno detto che il biologico è troppo caro e che per questo non si può “sfamare” una famiglia solo con prodotti biologici? Tante. Per questo abbiamo lanciato una vera e propria sfida bio, che ha avuto come protagonista una famiglia veronese. L’obiettivo? Dimostrare che è possibile mangiare bio e in maniera equilibrata a meno di 600€ al mese. Impossibile, dite? a cura della redazione
Spesso, a scoraggiare molti potenziali consumatori verso la scelta biologica, sono i costi: quante volte vi siete sentiti dire “Il bio sarà pure buono, ma costa troppo”? E ciò a maggior ragione se si tratta di un’intera famiglia. L’idea di lanciare una “sfida bio” è nata proprio da qui. Ci siamo chiesti: il budget di una famiglia media di 4 persone consente una spesa interamente bio? Abbiamo quindi cercato una famiglia che volesse mettersi in gioco e abbiamo lanciato la sfida: un’alimentazione interamente biologica per un mese non superando la spesa di 600€. Costruire un menù mensile biologico rientrando in un budget controllato non era l’unico obiettivo. Per la sua elaborazione, infatti, ci siamo rivolti a una nutrizionista, che ci ha fornito numerose ricette che non
solo soddisfano il palato, ma sono anche nutrizionalmente equilibrate. Protagoniste sono state indubbiamente frutta e verdura, prevalentemente fresche e di stagione, ma anche frutta secca, cereali e legumi. Il menù è stato anche l’occasione per imparare a preparare nuovi piatti, come la crema Budwig o il ragù di lenticchie. A cogliere al volo la scommessa, con grande entusiasmo, sono stati, tra luglio e agosto 2013, mamma Serena e papà Giuseppe, insieme alle loro figlie Valentina e Noemi, di 6 e 4 anni. Abbiamo incontrato tutti e quattro, per la prima volta, nel ristorante NaturaSì di Verona e ci sono apparsi subito curiosi e volenterosi verso la sperimentazione. O meglio, Serena è apparsa fin da subito curiosa e volenterosa, mentre Giuseppe, beh, Giuseppe aveva un po’ paura di essere messo
sui nostri scaffali
SCANDIA
Cubetti di salmone reale selvaggio affumicato
Per portare in tavola ogni giorno, e in tante
ricette diverse, il gusto del salmone reale
selvaggio affumicato, Scandia propone i
cubetti. Sono l’ideale per la preparazione
di antipasti e aperitivi, ma si prestano
anche per fresche insalate e ricercati primi
piatti a base di pesce. Vengono proposti
nella doppia vaschetta monodose da 50 g
che consente di evitare sprechi.
ATLANTIC FARE
Salmone a filetti surgelato
Atlantic Fare è sinonimo di filiera controlla-
ta, grazie a un sistema esclusivo di rintrac-
ciabilità. Gli allevamenti di salmoni sono a
bassa densità e si trovano vicino alle coste
occidentali dell’Irlanda. Il salmone sur-
gelato a filetti vi permetterà di preparare
ottime ricette in poco tempo: lo potrete
gustare al naturale oppure usare come
ingrediente per preparare squisiti piatti.
CANTINA DI ALDENO
Gewürztraminer Trentino DOC
Ottenuto da uve traminer allevate con il
metodo Guyot e raccolte a mano sulle col-
line di Trento e Calliano, è un vino di colore
giallo paglierino, con spiccati sentori aroma-
tici sia all’olfatto che al palato, sapido, per-
sistente e con una buona struttura. Perfetto
come aperitivo, si abbina egregiamente a
pietanze a base di pesce e a formaggi sapo-
riti. Si consiglia di servirlo a 12-14 °C.
sui nostri scaffali
38 –INFORMARSÌ
BUONI PROPOSITI
CATTIVE ABITUDINI
Domenica mattina tardisssssimissimoÈ SEVERAMENTE VIETATO CALPESTARE I SOGNIAvevo giurato che non avrei più fatto liste, lunghi elenchi di cose da fare, talmente lunghi e scritti a più riprese che a volte trovo la stessa azione indicata due o tre volte.Eppure è la parte più bella del fine anno. Volenti o nolenti è il tempo di bilanci e di desideri di cambiamento, e di sogni per il futuro. E fare la lista per essere migliori è già un po’ iniziare bene il nuovo che avanza…. o no?Vabbè, allora la faccio ugualmente, magari cercando di inserire meno cose, più piccole e realizzabili…Però è vietato calpestare i sogni.
Lunedì a pranzoTITOLO DELLA VITAIn “Beautiful Boy/Darling Boy”, John Lennon a un certo punto canta: Life is what
happens to you while you are busy making other plans (la vita è ciò che accade mentre sei occupato a fare altri progetti). Voglio proprio che diventi il titolo della mia vita.
Martedì a pranzoCOME IN UNA BOLLAEro in mensa e stavo leggendo e mangiando, nascosta dalle pagine del libro. Ho alzato gli occhi e mi sono resa conto di essere come in una grande bolla. Qualcuno mi ha rivolto la parola e la bolla è scoppiata. Improvvisamente si è alzato il volume audio del mio presente, e le voci e le risate della gente intorno a me hanno preso vita. Oltre che per evitare danni alla vista e per render meno difficile la digestione, forse è il caso che prenda contatto con il mondo e rimandi la lettura. Bene, ecco la conferma che mentre si è concentrati nelle proprie cose, intorno gira la vita…
di Greta Giaretta
bio&thecity
EATBETTER
EXERCISE
FEELGOOD
POSITIVETHINKING
SUNVAL
Omogeneizzato di vitello e omogeneizzato di pollo
Sunval si prende cura dei vostri bambini
con alimenti biologici per ogni fase della
loro crescita. L’accurata selezione delle
materie prime e gli attenti controlli sulla
produzione garantiscono la qualità di ogni
prodotto. Gli omogeneizzati di pollo e di
vitello sono facili da preparare: basta scal-
dare il vasetto a bagnomaria, mescolare
bene e la pappa è pronta.
HOLLE
Pappa mais e tapioca
Da sempre Holle si prende cura dei vostri
bambini con un ampio assortimento di
alimenti per l’infanzia preparati solo con
materie prime selezionate. Come la pappa
mais e tapioca: indicata dal 4° mese in poi,
si presta a diversi utilizzi a seconda dell’età
e delle preferenze del bambino: alimento
da biberon, pappa semplice, preparato con
latte fresco, a base di frutta senza latte o
come aggiunta nelle pappe di verdura.
TECNICHE NUOVE
La tua gravidanza
Il libro spiega in dettaglio le varie fasi della
gravidanza, settimana per settimana.
Con un linguaggio semplice accompagna
le future mamme attraverso ogni nuovo
sviluppo: dal concepimento alla nascita,
fino all’allattamento. Illustra lo sviluppo
del bambino nel grembo materno, guida
attraverso i cambiamenti fisici ed emotivi
della madre e descrive il tipo di assistenza
medica previsto in ogni fase.
Lesley Regan, 29,90 euro.
VSI PROI PROVE ABIVE ABI
sui nostri scaffali
39 –INFORMARSÌ
Mercoledì seraRITROVARE IL PROPRIO RITMOFinalmente le mie amiche sono tornate dalla settimana bianca. Questa volta non sono riuscita a partire e devo dire che mi sono mancate molto. Ma avevo anche bisogno di ritrovare il mio ritmo naturale, che per una che abita in città non è facile. Il mio angolo di natura settimanale, quando non posso allontanarmi, resta comunque il NaturaSì dove vado a fare la spesa e a parlare con le ragazze che vi lavorano. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo, così poi lo racconto alle amiche, che mi danno della “maestrina”. Bah, lo fanno per prendermi in giro, ma poi mi vogliono bene.
Venerdì seraPASTA DI CHE? DI TIMILIA Ieri giornatona. Poi alla sera, stanca ma felice, ho cucinato per le mie amiche. Mamma mia, quando sono arrivate parlavano tutte contemporaneamente e facevano tanta confusione mentre io correvo avanti e indietro dalla cucina… a tavola, mi hanno fatto mille domande sulla pasta che ho portato in tavola. Pasta di Timilia: “ma che cos’altro ti sei inventata questa volta?” La farina di grano duro della linea “Alimenti Ritrovati” Ecor viene prodotta con il grano duro Timilia, o Tumminia, un’antica varietà autoctona della Sicilia, utilizzata per produrre una tipicità isolana, il pane nero di Castelvetrano. Storicamente, la sua coltivazione non serviva solo per il sostentamento delle famiglie contadine, ma anche come “moneta” di scambio, tanto che il Timilia era considerato uno dei grani che costituivano la base dell’economia agricola del territorio. La sua pianta ha un apparato radicale molto forte, una spiga allungata, un gambo resistente e sottile che arriva oltre il metro d’altezza e un seme piccolo di colore ambrato scuro. Con la farina di Timilia si può preparare il pane a lievitazione naturale, ma è ottima anche per la pasta fatta in casa. Sul sito www.ecor.it ho trovato una ricetta gustosissima, la pasta di grano duro Timilia con crema di zucca e porcini e ho pensato di proporla alle mie amiche.
Sabato mattinaNO AGLI OGMIeri sera non ho avuto il tempo per spiegare
bene perché è importante usare dei grani antichi come quello di Timilia. La cosa più importante è che fa parte di quelle sementi antiche, che gli agricoltori ancora si tramandano, senza doverle acquistare dalle multinazionali sementiere. Già, perché ho scoperto che, molto spesso, le stesse multinazionali sono quelle che spingono per la coltivazione delle piante OGM su cui detengono brevetti. E noi non vogliamo proprio gli OGM, nemmeno se ce li regalano! Per prendere un po’ d’informazioni su questo argomento sono andata sul sito di NaturaSì, dove ho trovato: “NaturaSì dice NO agli OGM perché ritiene che le colture OGM siano una minaccia per l’agricoltura e per l'alimentazione. Come mostrano le ricerche, nel momento in cui piante transgeniche vengono immesse in natura esistono rischi concreti di selezione di erbe infestanti e insetti più resistenti, che non si è in grado di contenere; si riduce la biodiversità, è elevata la possibilità di contaminazione di campi vicini, ma anche dei centri di stoccaggio e logistica. NaturaSì ritiene che l’impiego di organismi geneticamente modificati non sia un supporto alla maggiore produzione di alimenti e non possa essere considerato come una soluzione al problema della fame nel mondo. Per sostenere l’agricoltura e l’economia anche dei Paesi del Sud del mondo è necessario un sistema di produzione flessibile e adatto alle loro condizioni, nel pieno rispetto della natura, dell’ambiente e dell’uomo”.
Domenica pomeriggioCHE SETTIMANA!I buoni propositi sono talmente tanti… così ho deciso di dedicare dieci minuti ogni giorno per fermarmi a osservare bene cosa mi sta succedendo intorno, per non perdermi la vita. Non è facile, però, effettivamente, aiuta. Intanto mi sto impegnando a diffondere tra i miei colleghi informazioni che li facciano pensare un po’ di più al significato di un’agricoltura senza OGM. In bacheca ho messo un foglio, in cui c’è scritto che cosa sono e perché l’agricoltura biologica non li vuole. Anche Greenpeace ha scritto un sacco di info su questo.
BAVICCHI
Germogliatore Geo Jar
Germogliatore in vetro, con tappo a vite,
completo di retina metallica e base in cera-
mica per appoggiarlo. Preparare i germogli
è semplice: si mettono i semi nel vaso, si
tappa e si lasciano a bagno in abbondante
acqua per 8 ore. Quindi si risciacquano
generosamente, capovolgendo e scuoten-
do il vaso per evitare il ristagno dell’acqua.
In pochi giorni saranno pronti!
Non adatto a semi mucillaginosi: basilico,
chia, crescione, lino, rucola.
LEVICO
Acqua naturale e lievemente frizzante
Resa unica dalla collocazione geografica
della fonte, dal clima favorevole e dalla
presenza di numerose foreste di abeti,
l’acqua Levico nasce da una fonte cen-
tenaria nell’Alta Valsugana, a oltre 1600
metri d’altezza. È una delle acque più
leggere d’Europa ed è “leggera” anche per
l’ambiente, grazie alle bottiglie in vetro. È
disponibili nelle versioni naturale e lieve-
mente frizzante.
YARRAH
Slice of delight, salsicce per cani al pollo
Per arricchire l’alimentazione del vostro
cane, Yarrah amplia il suo assortimento
con queste nuove salsicce contenenti
l’89% di pollo, cui viene aggiunto il calcio,
importante per la dieta equilibrata del
vostro amico a quattro zampe. Perfette
come spuntino tra i pasti o come premio
dopo l’addestramento, sono confezionate
in coppia (190 g ciascuna).
40 –INFORMARSÌ
consumatori responsabili
Sono molto incuriosita dalla Stevia: volevo sapere di cosa si tratta e quali sono le sue caratteristiche. LAURA (GE)
La Stevia (Stevia Rebaudiana) è una piccola pianta arbustiva perenne. Da secoli viene utilizzata in America Centro Meridionale, in Giappone e in molte altre parti del mondo come sostituito dello zucchero: dalle sue foglie si estrae un edulcorante naturale senza calorie che ha un potere dolcificante 200-400 volte superiore al comune zucchero da tavola (saccarosio). L’estratto di Stevia è solubile in acqua ed è stabile al calore; dunque può essere utilizza-to anche nelle preparazioni che prevedono la cottura.
Si possono far germogliare i semi senza utilizzare il germogliatore? SILVIA (GE)
Certo. È necessario reidratarli in abbondan-te acqua per circa 12 ore in un recipiente di vetro, scolarli e rimetterli nel contenitore mantenendoli umidi, ma non troppo bagnati. Vanno sciacquati con un colino ogni giorno, finché il germoglio non sarà cresciuto di mezzo centimetro.È preferibile esporli alla luce indiretta per 6-7 ore per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla; per rallentare il processo di crescita si possono riporre in frigorifero.
Mi potreste indicare un metodo classico per la cottura del riso integraleSTEFANO (MI)
Mettere il riso in ammollo con acqua fredda, così da togliere le eventuali impurità (glu-melle esterne) affioranti. Eliminare l’acqua e mettere il riso in una pentola d’acqua (1 tazza di riso in 2 tazze e mezzo di acqua fred-da), su fuoco vivace e con coperchio fino a ebollizione. Abbassare la fiamma e togliere il coperchio. Quando l’acqua è assorbita (circa 45/50 minuti) il riso è pronto. Per insaporire, potete aggiungere il sale nell’acqua di cottura oppure del Tamari sul riso, una volta cotto.
Chiedilo awww.naturasi.it • [email protected]
NOTIZIE SU
SEMINARE
IL FUTUROHo partecipato a Seminare il futuro, un’iniziativa che mi è piaciuta moltissimo. Mi piacerebbe sapere com’è andata e se posso sapere cosa diventerà il mio seme.ELISA (TN)
Iscrivendosi alla newsletter sul sitowww.seminareilfuturo.it, potrà seguire la crescita della sua semina e sapere com’è andata l’iniziativa, anche attraverso le vive voci e i racconti dei protagonisti. Intanto le anticipo qualche dato: hanno partecipato 21 aziende agricole biologiche e biodinamiche in tutta Italia, 1777 adulti e 864 bambini, per un totale di 2641 persone. Sono stati seminati 2923 kg di semi biologici e biodinamici, in molti casi di varietà antiche, su 16,15 ettari di terreno.
?
Vorrei partecipare alla rubrica Scelti e Assaggiati: sono previsti altri incontri per il 2014? Come posso iscrivermi? SONIA (ROMA)
Sì, Scelti e Assaggiati continua: in questo numero può vedere la “puntata” di Udine con cui inauguriamo l’edizione 2014 della rubrica, cui seguiranno altri 5 incontri in altrettante città italiane. Per sapere quali sono e per iscriversi all’evento visiti il sito www.naturasi.it/casting e compili il form disponibile: potrebbe essere selezionata per partecipare alla puntata prevista nella città da lei scelta e diventare così protagonista di Scelti e Assaggiati.
COS'È
LA STEVIA
40 –INFORMARSÌ
COME
PARTECIPARE
A SCELTI
E ASSAGGIATI
DAL 1978IL BUONO DEL BIOLOGICO
www.alcenero.com
42 –INFORMARSÌ
Krunchy bio all’amaranto con lamponi e aronia o con farro, mandorle e anacardi
� Dolcificato solo con agave e mela
� Preparato con olio di girasole europeo
� Vegano/senza miele
Bio da 1979
I nuovi: Krunchy
Amaranto
www.barnhouse.de
IL LUNARIO DI CASACONSIGLI PRATICI PER LA VITA QUOTIDIANA
IN CUCINA: il pane lo yogurt le conserve
CURA DELLA PERSONA: taglio ritardante capelli/unghie massaggi attività fisica giornata di relax
PIANTE DI CASA: rinvaso potatura concimazione
LUNA
piena
nuova
GENNAIO
in cucina cura persona
piante di casa
1mer2gio3ven4sab5dom6lun7mar8mer9gio
10ven11sab12dom13lun14mar15mer16gio17ven18sab19dom20lun21mar22mer23gio24ven25sab26dom27lun28mar29mer30gio31ven
FEBBRAIO
in cucina cura persona
piante di casa
1sab2dom3lun4mar5mer6gio7ven8sab9dom
10lun11mar12mer13gio14ven15sab16dom17lun18mar19mer20gio21ven22sab23dom24lun25mar26mer27gio28ven
benessere naturale
Il termine linfa porta con sé tanti significati e i più profondi sono probabilmente quelli legati alla vita e al respiro vitale. La linfa è qualcosa che ciascuno di noi porta dentro di sé e ci permette di vivere. Nelle piante, più concretamente, la linfa è una sostanza fondamentale per la nascita delle foglie e dei nuovi germogli, che risale dalle radici, attraversa il tronco e arriva alle foglie nel periodo della fotosintesi, distribuendo così in tutte le parti della pianta i nutrienti assorbiti dal terreno. Nel caso dell’abete e della betulla diventa pure un elisir pregiato anche per l’uomo.
La betulla e la sua linfaLa betulla, originaria dell’Europa e dell’Asia settentrionali, è un albero diffuso soprattutto nei Paesi nordici, dove si
raggruppa in veri e propri boschi spontanei in cui svetta con il suo fusto alto e sottile, che può raggiungere addirittura i 30 metri di altezza. La corteccia è di colore bianco, che si deve al suo contenuto di betulina, con striature scure, quasi nere, il fogliame è verde chiaro brillante e piuttosto rado. Se ne estrae una linfa cui la tradizione popolare dei cacciatori-raccoglitori scandinavi attribuiva molteplici proprietà. Per gli sciamani del grande nord, possedeva proprietà diuretiche e depurative e avrebbe contribuito a raccogliere le scorie prodotte dall’organismo, convogliandole e verso gli organi emuntori. Gli sciamani, che “viaggiavano” in trance nel mondo degli spiriti (e ne potevano utilizzare i poteri) lo consideravano un rimedio naturale per purificare l’organismo. Questo utilizzo è testimoniato per la prima volta per iscritto dalla Historia Vegetabilium Sacra del 1695, opera che raccoglie tutte le piante citate all’interno delle Sacre Scritture. Sciamani a parte, la linfa viene estratta al disgelo, quando ascende dalle radici fino alle foglie. In passato, veniva raccolta dalle popolazioni nordiche praticando delle incisioni nel tronco ed era poi conservata in botticelle di legno. Oggi si raccoglie la linfa praticando nei fusti delle betulle dei fori orizzontali nei quali viene inserito un tubicino dal quale fuoriesce goccia a goccia.
BETULLAE ABETE LINFE PREZIOSE DALLA NATURAL'abete, con i suoi profumati germogli, e la betulla, con la sua corteccia tipicamente bianca, sono due piante da cui tradizionalmente si estraggono le linfe, elisir pregiati.
di Valentina Salviato
44 –INFORMARSÌ
sui nostri scaffali
AZIENDA AGRICOLA MORINI
Uova
L’azienda agricola Morini nutre le sue gal-
line esclusivamente con alimenti vegetali
biologici, di propria coltivazione e lavorati
nel proprio mangimificio. La gestione degli
animali è completa dalla nascita e la cura
del loro benessere è attenta e costante.
Per questo, le sue uova sono davvero
“ruspanti”.
NATUR COMPAGNIE
Minestra di grano saraceno e crema di zucca
Natur Compagnie, specialista nelle creme
pronte, offre un’ampia gamma di prepa-
rati per portare in tavola, in pochi minuti,
squisite creme per voi e per la vostra
famiglia. L’accurata scelta delle materie
prime rende queste zuppe buone come fos-
sero fatte con ingredienti freschi. È il caso
anche della delicata crema di zucca o della
gustosa minestra di grano saraceno.
BIOLAB
Medaglioni vegani di tofu e miglio e di seitan con cipolla
Due gustose proposte vegane nella linea
gastronomica Biolab. La prima è il con-
nubio perfetto tra le proteine vegetali del
tofu e le particolari proprietà del miglio.
Questi medaglioni sono pronti da servire
in tavola in cinque minuti, così come quelli
gustosi di seitan con cipolla, ideali da ser-
vire con un’insalata fresca o un contorno
cotto.
sui nostri scaffali
45 –INFORMARSÌ
TINTI
Bagno dei sogni
Con questo suo nuovo prodotto, Tinti au-
gura sogni d’oro ai vostri bambini. Si tratta
di due palline che sciogliendosi nell’acqua
la coloreranno di lilla o di blu, generando
delle divertenti bollicine. Inoltre, rilasce-
ranno un gradevole e rilassante fragranza
alla lavanda o di ribes, che accompagnerà
il bambino. Come tutti i prodotti Tinti cer-
tificati BDIH, Bagno dei sogni è fatto con
colori naturali ed è privo di conservanti.
ECOR
Bagnodoccia agli agrumi
Un bagnodoccia delicato e rivitalizzante,
grazie agli oli essenziali di arancio, limone
e lemongrass, che gli conferiscono una
fresca profumazione. È ideale per tutta la
famiglia, perfetto dopo l’attività sportiva o
dopo una giornata intensa. Come tutta la
linea Ecor Body Care, è prodotto secondo
lo standard EcoBioCosmesi Icea e Nickel
Tested (< 1 ppm).
ECOR
Detergente intimo alla calendula
La calendula è conosciuta per le sue
proprietà emollienti e rinfrescanti. Nella
sua linea Body Care, Ecor vi propone un
detergente intimo arricchito da questo pre-
zioso ingrediente naturale con una formula
delicata e fresca, per un’azione idratante
e lenitiva. Gli oli essenziali di lavanda e li-
mone igienizzano lasciando una gradevole
profumazione. In formato da 500 ml con
comodo dispenser.
L’abete e la sua linfa L’abete è un albero sempreverde diffuso soprattutto nelle foreste di montagna. È una pianta molto alta, con foglie aghiformi di colore verde intenso e un fusto eretto. È molto longeva e può vivere anche fino a 500-600 anni. In primavera le foreste della Scandinavia sono pervase dall’aroma intenso e balsamico sprigionato dai suoi nuovi germogli, dalla cui spremitura si ottiene un succo intensamente aromatico e balsamico, tradizionalmente utilizzato dalle famiglie dell’Europa del nord come bevanda di conforto per l’inverno, la “linfa di Abete”. Viene ancora raccolta manualmente, a primavera, nelle foreste, senza utilizzare i germogli apicali, che sono necessari alla crescita dell’albero. Per apprezzarne al meglio il gusto balsamico, un’antica ricetta norvegese la miscelava con timo, eucalipto, miele o zucchero di canna, per essere utilizzata da tutta la famiglia come conforto nella stagione invernale. Ancora oggi, questo preparato, preso alla sera al naturale o diluito in una bevanda calda, sprigiona gli intensi aromi degli estratti di germogli di abete, dell’eucalipto e del timo, pungenti, ma fragranti e gradevolissimi.
Sugli scaffali Nei negozi NaturaSì, potete trovare la Linfa di betulla Linfasnell e la Linfa
AbeteBetulla
d’abete Nordland. La prima, disponibile nelle varianti al limone (proposta anche in bauletto da 4 confezioni) e ai frutti di bosco, è lˇideale allˇarrivo della primavera: si consiglia di berla al mattino, a digiuno, da sola oppure diluita in acqua, tisane o succo di frutta. La Linfa di abete Nordland è prodotta secondo unˇantica ricetta e con delicati processi di estrazione. Viene proposta nei gusti forte e delicato, per la diversa intensità balsamica. Può essere utilizzata da sola, nel quantitativo di uno o due cucchiaini al giorno, oppure aggiunta a una tazza di tè o latte caldo per ottenere una bevanda dal gusto dolce e delicatamente aromatico, apprezzato anche dai bambini.In giornate particolarmente fredde, è una bevanda calda e confortevole.
TRENTINO ALTO ADIGETrento Via Brennero, 138 0461/402158
FRIULI VENEZIA GIULIAPordenone Via G. Galilei, 17 0434/542422Udine Viale Papa Giovanni Paolo II, 5 0432 /485159 VENETOCastelfranco V. (TV) Via dei Carpani, 13 0423/720140Cazzago di Pianiga (VE) Via Monte Verena, 7 041/5100438Mestre (VE) Via Torino, 86 041/976008Mestre (VE) Largo Rotonda Garibaldi, 10 041/5351431Padova Via C. Callegari, 52 049/8648114Padova Via Vicenza, 12 049/8711568Portogruaro (VE) Viale Trieste, 61 0421/394730Roncaglia (PD) Via G. Parini, 2 049/8023827Rovigo Viale Tre Martiri, 33 0425/412461San Donà di Piave (VE) Via Como, 59 0421/221085Verona Via Ca’ di Cozzi, 2 (angolo via Quinzano) 045/8348111Verona Via C. Pisacane, 2 045/8034470Verona Via F. Torbido, 11 045/8403767Vicenza Via Divisione Acqui, 15 0444/966253Villafranca di Verona Via Adamello, 6/8 045/6304682Villorba (TV) Via Roma, 261/5 0422/444611
LOMBARDIABergamo Via Borgo Palazzo, 114 035/219199Brescia Via Foro Boario, 46 030/2303779Buccinasco (MI) Via della Resistenza, 121 02/45707627Busnago (MB) Nel C. Comm. Globo-Viale Italia, 197 039/695078Busto Arsizio (VA) Via per Fagnano, 2 0331/632325Cinisello Balsamo (MI) Viale Fulvio Testi, 111 02/66041124Como Via P. Paoli, 80 031/5001268Cornaredo (MI) Via Milano, 54 02/93563789Desenzano (BS) Via Marconi, 133 030/9127121Gallarate (VA) Via R. Sanzio, 16 0331/798996Lecco Viale Montegrappa, 12 0341/497129Lodi Viale Milano, 71 0371/411396Mariano Comense Via Milano, 19 031/3555805Milano Corso Indipendenza, 7 02/73953585Milano Via Andrea Costa, 33 02/28381868Milano Via G. Fara, 35 02/66984281Milano Viale Cassala, 61 02/58100567Milano Via Petitti, 6 02/39273077Milano Viale Umbria, 3 02/54118028Milano Via Millelire, 14 02/40091806Milano Via Melzo, 15 02/29518703Paderno Dugnano Via Castelletto, 52/54 02/9183705Pavia Viale dei Partigiani, 84 0382/470994Segrate Via Cassanese, 203 02/21872368Solaro (MI) Via Varese,177 02/9691028Varese Viale Borri, 132 0332/239584Varese Via Sanvito Silvestro, 105 0332/212129 Vedano al Lambro (MB) Via C. Battisti ang. via Rimembranze, 2 039/491012
PIEMONTEAlessandria Piazza Perosi, 6/7 0131/288037Biella Via Tripoli, 6 015/2491019Novara Via G. Marconi, 12 0321/628227Torino C.so Orbassano, 248 011/3097746Torino C.so Moncalieri, 194 011/6613779
LIGURIALa Spezia Via Giacomo Doria, 82 Ang. Via Vittorio V. 0187 511051Genova Via Barabino, 90 010/5705180Genova Corso Europa, 315 010/3742608Genova Via delle Casaccie, 74 010/585987Novi Ligure (AL) Via Pavese, 35Savona Via Nizza, 32 019/862614
EMILIA ROMAGNABologna Via Montefiorino, 2 051/6144011Bologna Via Po, 3 051/6241205Bologna V.le della Repubblica, 23 051/503902
EMILIA ROMAGNACarpi (MO) Via Bruno Losi, 16 059/657010Casalecchio di R. (BO) Via Porrettana, 388 051/6132048Cesena (FC) Via G. Marinelli, 27Ferrara Via Bologna, 296 0532/902905Fiorano M. (MO) Via S. Giovanni Ev., 7 0536/920859Forli Viale Italia, 22 0543/36560Modena Via Ferruccio Lamborghini, 144 059/243503Modena Via P. Giardini, 642 059/2929094Mirandola (MO) Viale Antonio Gramsci, 241/AParma Via La Spezia, 72 0521/944782Piacenza Via Emilia Pavese, 88 0523/609769Ravenna Via Faentina, 121 0544/502490Ravenna Via Panfilia, 66 0544/66658Reggio Emilia Via Montefiorino, 13 0522/284065Reggio Emilia Via Edison, 6 0522/268138S. Gio. in Persiceto (BO) Via Bologna, 15 051/825832
TOSCANAFirenze Via Masaccio, 88/90 055/2001068Firenze Viale Corsica, 19/23 055/366024Firenze Via Baccio da Montelupo, 81 055/7251329Firenze Via Kassel, 30 - Zona V.le Europa 055/6533081Livorno Via D. Cimarosa, 23 0586/863453Lucca Viale C. Del Prete, 347 0583/495519Prato Via V. Da Filicaia, 38 0574/606161Siena Via Mentana, 10 0577/222655
MARCHEAncona Via Gen. Pergolesi, 13/18 071/2800800Civitanova Marche (MC) Via Martiri di Belfiore, 109 0733/770971Fano (PU) Via Roma, 113 0721/802777
UMBRIAPerugia Via Piccolpasso, 119 075/9975149Terni Viale C. Battisti, 161 0744/306993
LAZIOLatina Via Don Carlo Torello, 80 0773/266060Ostia Via Algajola, 8/20 06/56304445Roma Circonvallazione Ostiense, 260/262 06/5110770Roma Via del Foro Italico, 501 06/8073238Roma Via Portuense, 540 06/65745352Roma Via Luigi G. Marini, 20 06/7802506Roma Via Tardini, 68 06/6636205Roma Via dell’Arcadia, 71 06/5416699Roma Via Oderisi da Gubbio, 66 06/5578692Roma Via Toscanini, 5 06/50918228Roma Via Trionfale, 13992 06/30311300Roma Via F. Fiorentini, 78/86 06/43251297Roma Via dell’Oceano Pacifico, 251 06/52272308Roma Via Bettolo, 44 06/3204977Roma Via Sicilia, 180 06/42014265Roma Via Stevenson, 8 06/86320978Fiumicino Via della Torre Clementina, 160 06/65047989
CAMPANIANapoli Via Giacomo Leopardi, 199 081/7672609
PUGLIABari V.le Papa Giovanni XXIII, 159 080/5615645Lecce Via San Cesario, 153 0832/354201Taranto Via Medaglie d’oro, 124 099/333021
SICILIACatania Borghetto Europa, zona Piazza Europa 095/370222Palermo Via G. Di Marzo, 23 091/6255036Palermo Largo Cavalieri del Lavoro, 66/72 091/6709645Ragusa Via Dell’Olivo, 106/108 0932/642272
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