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Insegnare l'italiano
L2Sintesi degli incontri con
Giuseppe Faso
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Prima parte
Dallinsegnamentoallapprendimento
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Analisi di unespressione
Io penso cos, trovato bene qui, rimanere
Analisi tradizionale: errori, incapacit, deviazioni,
non ancora Analisi attenta alle competenze comunicative e
allinterlingua: forma di periodo ipotetico,strategia comunicativa abile: capacit diesprimere modalit, progetti, e distinguere aspettiverbali (impf vs. pf)
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interlingua
Termine usato dalla fine degli anni 60 - altri dicevariet di apprendimento
Selinker 1969
Indica il carattere sistematico delle produzioni dicoloro che apprendono una L2
E una variet della lingua di arrivo
dotata di una sua sistematicit, governata da regole precise -non unaccozzaglia
di frasi pi o meno devianti Pallotti, La seconda lingua, p.21
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interlingua
Linterlingua una variet
ridotta
con caratteristiche di instabilit a forte dinamismo interno
Si configura come elaborazione personale della nuovalingua, frutto di ipotesi sulla L2
Lapprendente un soggetto attivo che formula ipotesisulla lingua di arrivo
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Fasi dellacquisizione
1. I dati a disposizione vengono esplorati alla ricercadi significato e sistematicit; i risultati vengonointeriorizzati
2. Le conoscenze cos acquisite vengono messe inopera sotto forma di comportamenti linguistici
La prima fase non affatto passiva, ma comportaprocedure attive di ricostruzione tramite la
creazione e la verifica di ipotesi (a) di attribuzione di senso
(b) di regole di funzionamento
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Fattori che incidono sullapprendimento
fisico-ambientali
socioculturali
affettivi
neurologici
cognitivi propriamente linguistici
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Linput
Teorie comportamentiste e ambientaliste: linput, ilcontesto, lo stimolo ambientale giocano un ruolodeterminante. Si cerca di manipolare linput, fornendo
stimoli adeguati e modelli corretti, correggendo glierrori:visione passiva dellapprendente
Teorie interazioniste: ridimensionano il ruolo dellinput,rivalutando quello dei meccanismi mentali e cognitivi
Approccio innatista: relega linput a un ruolosecondario, da semplice stimolo esterno (trigger), su cuisi applicherebbero principi linguistici innati. Ma illinguaggio libero dallo stimolo
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Acquisizione e apprendimentoformale, 1
il percorso individuale di acquisizione di una L2pu essere influenzato dallinsegnamento, maquesta influenza pu essere neutralizzata da
fattori sociopsicologici dellambiente diapprendimento
linsegnamento prematuro di elementi di L2 pu
avere leffetto di impedire lo sviluppo di abilitcomunicative. Pienemann 1986
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Acquisizione e apprendimentoformale, 2
Gli apprendenti guidati, quando usano la lingua inconversazioni naturali e non in esercizi guidati, si
comportano in maniera molto simile agliapprendenti spontanei
Nel lungo periodo listruzione formale in classenon sembra influenzare in maniera sostanziale ilpercorso di acquisizione di una lingua seconda
Giacalone Ramat 1993
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apprendimento
il bambino di origine straniera apprendelitaliano in primo luogo da solo, in basealla sua esposizione a centinaia di ore diinput naturale (ossia non prodotto conil fine esplicito di insegnare la lingua) daparte degli insegnanti e dei compagni.
G. Pallotti, Acquisire e insegnare litaliano: dai processi naturali agli interventididattici, in G.Favaro (a cura di), Imparare litaliano, imparare in italiano,Guerini e Associati, 1999, p.50.
http://input/http://input/8/3/2019 Insegnare italiano L2
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apprendimento
Sia la struttura di questi schemi, in quantostruttura, sia lassimilazione come tale, in quantocondizione di questa struttura, costituiscono le
condizioni, non il prodotto dellapprendimento Piaget, 1959
La costruzione di strutture si sottrae a ogniintervento educativo diretto.
Tutto quello che possono fare gli insegnanti favorire gli incontri tra lorganizzazione deglischemi del soggetto e gli osservabili
Inhelder, Sinclair, Bovet,1974
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Una lingua senza grammatica
Nelle primissime fasi dellapprendimento, si acquisisconoparole isolate e formule non analizzate, adoperate comeetichette
Forte pragmaticit dellapprendente, attenzione a comerisolvere il problema delle interazioni
Deittici, pronomi personali, saluti, formule per attirarelattenzione, aggettivi per esprimere valutazioni
Niente nomi: la funzione descrittiva viene ricompresa inquella interattiva
Non si classifica la realt, si stabiliscono relazioni
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Compare una morfosintassi
Si cominciano a introdurre elementi morfologici semplici (nonsemplificati, come ci sembrerebbe)
Terza (o seconda) persona del presente del verbo (tu mangia, iovuoi). Sovraestensione del maschile singolare nei nomi (ma a
volte anche del femm. sing., e per alcune parole del plurale)
Uso di avverbi per i tempi e gli aspetti
Gli enunciati vengono giustapposti, affiancati, o coordinati neimodi pi semplici
Si fa luce una dimensionepragmatica:basandosi sui primi,semplici elementi in possesso, si interagisce con i locali
Lesilit dei morfemi grammaticali sul piano semantico e fonicone ritarda lacquisizione
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Una grammatica universale,1
Chomsky: lacquisizione linguistica non il risultato diimitazione o abitudine, ma di un processo creativo, che facapo a un dispositivo innato (Language Acquisition
Device) E un meccanismo proprio della mente umana, checonsente al bambino di imparare una lingua in un periododi tempo relativamente breve, sulla base di dati finiti eframmentari
Argomento della povert dello stimolo: i dati presenti nellostimolo sono troppo scarsi per giustificare la conoscenzache ne viene ricavata
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Una grammatica universale,2
Spinta agli studi acquisizionali proveniente dalla teoria diChomsky:
a noi non interessa la conoscenza del linguaggio in vitro, ma
la conoscenza acquisita da una qualunque mente umana contutte le sue forze e le sue debolezze ci interessa laconoscenza acquisita potenzialmente da ogniessere umano
Cook e Newman, 1996, p.96
Collegamento esplicito tra conoscenza e acquisizione
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Una grammatica universale,3
Gli studi confermano che gli apprendenti di unamedesima L2, per quanto esposti a differenti input,imparano sempre nella stessa sequenza certe
strutture morfosintattiche Poche sono le interferenze della L1 sulla L2, e
riguardano principalmente la fonetica
Apprendenti che provengono da una L1tipologicamente assai distante dallitaliano non sidifferenziano dagli altri, se non sui tempidellapprendimento - pi lenti
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Modello di Krashen Tra modelli acquisizionali proposti nellambito
delle teorie generative, ha molto credito quello diKrashen (1985)
Pregio di tale modello: spinge a cercare di adattarelinsegnamento formale ai principi dellacquisizione
linguistica, descrivendo cosa avviene allinterno deldispositivo di apprendimento della lingua (LAD)
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Modello di Krashen
filtro organizzatore monitor
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filtro
lascia passare i dati linguistici in arrivo secondo
motivazioni
bisogni
atteggiamenti affettivi
personalit pi o meno ansiosa di chiapprende
(vario il peso che diversi studiosi danno allinfluenza dellamotivazione)
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organizzatore
meccanismo cognitivo che, sulle basi dicriteri logici e analitici, organizza il nuovosistema linguistico; anchesso, come il
filtro, inconscio. Se ne studia ilcomportamento attraverso
le costruzioni transitorie
gli errori linguistici lordine di acquisizione dei morfemigrammaticali.
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monitor
controllo conscio che chi apprende esercitasulle proprie produzioni linguistiche. Vi
influiscono et
personalit (orientate pi alla norma o alla
comunicazione: gli insicuri sentono il bisognodi aggrapparsi a regole esplicite)
tipo di compito verbale richiesto.