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ncentivare le produzioni delle aree rurali,promuovere un’agricoltura sostenibile sottoil profilo ambientale e sociale e a ridare po-tere contrattuale all’agricoltore puntando suuna filiera corta e trasparente. Possiamoriassumere così la riforma della Pac che
cade in un momento non facile per il nostro Paesee per l’europa. e’ necessario garantire la giusta sussi-diarietà nella definizione della figura dell’agricoltoreattivo nella riforma della politica agricola comune persostenere il modello di sviluppo agricolo di ogni sin-golo Paese. in un contesto di risorse limitate è fon-damentale che le minori risorse vadano riorientatepremiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attivitàrivolta alla produzione di cibo e alla sostenibilità am-bientale. Per questo è necessaria una corretta defi-nizione della figura di agricoltore attivo per evitare ilpermanere di insostenibili rendite fondiarie. É un ar-gomento molto importante, ma il futuro delle nostreaziende non dipende solo da questa riforma, di-pende anche da come sapremo metterci insieme eaffrontare al meglio le sfide del futuro. la Pac è si-
curamente un aspetto importantissimo per l’econo-mia delle imprese agricole, ma dobbiamo ricordareche rappresenta solo una parte del nostro reddito.l’altra parte, quella preponderante, dobbiamo cer-care di ottenerla attraverso la valorizzazione dei no-stri prodotti. e riusciremo a dare maggior valore ainostri prodotti anche consolidando in maniera indis-solubile quel patto che già oggi lega coldiretti a tuttii consumatori. greening e pagamenti di base, con-tributi ai giovani agricoltori e domanda unica: le no-vità portate dalla nuova Pac sono tantissime. Primafra tutte la decisione dell’agricoltore attivo.
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Servizio EconomicoColdiretti PiemonteUfficio Stampa Coldiretti Piemonte
Coordinamento editoriale
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GrafiCa e impaGinazione
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1 -Budget
2 -Agricoltore attivo
3 -Pagamento
ecologico (greening)
4 -Volatilità prezzie strumenti percontrastarla
5 -Potere contrattualee organizzazioneproduttori
Roberto ParavidinoPResidente PRovinciale
coldiRetti alessandRia
PAC 2014-2020:
I cinque puntidi Coldiretti
innovazione, sostenibilità e definizionedella figura dell’agricoltore attivo
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Premessa
innovazione, sostenibilità e definizionedella figura dell’agricoltore attivo
riforma Pac, le nuove norme sui Pagamenti
diretti verranno attuate dal 2015
Il peso strategico della filiera agroalimentare si sta accentuando sullascorta dei profili evolutivi attualmente in atto nel mondo. Le imprese agri-cole e dell’industria alimentare garantiscono ai consumatori europei alti li-velli di approvvigionamento, coniugati a standard elevati di sicurezzaalimentare (food security, food safety, food quality). Si prevede che la domandaglobale di prodotti agricoli aumenterà di circa il 70% nei prossimi quarantaanni. Si tratta di un incremento esposto ai rischi dei cambiamenti climaticiin corso, legato alla maggiore domanda generata sia dall’imponente crescitademografica attesa nei prossimi decenni sia dalla necessità di recuperare lefasce di sotto nutrizione attuali.
Le tensioni che, dopo la crisi del 2007-2008, si stanno nuovamente ab-battendo sulle quotazioni internazionali delle commodity alimentari sonosintomatiche di equilibri domanda-offerta troppo spesso precari, con scarsimargini di scorta e di compensazione. Tali situazioni innescano fenomenispeculativi, con dolorose ricadute e pericolosi disagi socio-economici neiPaesi più poveri del Pianeta. Sono tensioni che, in un’economia globalizzata,investono tutti i mercati, compreso quello europeo. Esse impongono allafutura PAC di assicurare come parametri prioritari di riferimento i più altilivelli di produttività e di competitività all’agricoltura e all’intera filiera agroa-limentare comunitaria, anche valorizzando le distintività territoriali, riscat-tando per quanto possibile il sistema da situazioni di eccessiva dipendenzadai trader internazionali.
In particolare, gli interventi della PAC devono tenere in considerazioneil differenziale di competitività a carico degli agricoltori europei dovuto anorme comunitarie più rigorose rispetto agli standard internazionali, il va-lore delle produzioni, la quantità e la qualità del lavoro dipendente e auto-nomo, gli svantaggi naturali, gli impegni in campo ambientale e forestale.
È necessario ripartire dalla centralità del territorio, dall’economia reale,caratterizzata da produzioni, da beni, da servizi certi, verificabili, misurabili,frutto di lavoro, di ricerca, di impegno. Deve ritrovare diritto di cittadinanzala capacità imprenditoriale e il prodotto.
Gli obiettivi della PAC debbono essere adeguati alle nuove esigenze delleimprese, dei consumatori e dei cittadini europei, valorizzando il ruolo degliagricoltori e di tutti gli operatori della filiera agroalimentare come produt-tori di alimenti e di ricchezza per l’Unione Europea.
La PAC deve porre al centro le imprese agricole e agroalimentari, devepremiare l’economia reale, promuovere l’innovazione ed il ricambio gene-razionale ed incentivare la produzione alimentare, anche facendo leva sulvalore aggiunto dei territori.
Nel 2014 rimarranno
le attuali regole,
ma con il nuovo budget
La Coldiretti del Piemonte, su iniziativa del Direttore Bruno Rivarossa, ha
organizzato una riunione tra i tecnici ed i funzionari di Coldiretti che si sono
occupati della gestione della vecchia PAC e che ora si accingono, attraverso
una intensa attività di studio ed aggi ornamento, ad affrontare il nuovo corso
della PAC che, come è noto, scadrà nel 2020. A parte i
contenuti politici delle misure previste, il primo pro-
blema da affrontare è quello di evitare un copia ed
incolla della vecchia impostazione, per trasferirla tal
quale sulla nuova. Questo per soddisfare le vere esi-
genze di sviluppo dell’agricoltura, in un’ottica di im-
presa agricola che garantisce la tracciabilità, la
trasparenza, la salubrità e la salvaguardia del territorio.
Le misure agro ambientali, infatti, devono diventare un
aiuto vero a quanti, come i residenti nelle zone mon-
tane e pedemontane, esercitano attività di presidio del
territorio. “E’ necessario garantire la giusta sussidiarietà
nella definizione della figura dell’agricoltore at-
tivo nella riforma della politica agricola co-
mune per sostenere il modello di sviluppo
agricolo di ogni singolo Paese”.
E’ quanto ha affermato il Presidente
della Coldiretti Roberto Moncalvo
in una recente dichiarazione sulla mate-
ria: “In questa fase di definizione degli
atti delegati relativi alla riforma della
PAC, ha rivelato Moncalvo, è neces-
sario mantenere fede agli impegni
assunti in sede di riforma della
stessa. Inoltre abbiamo bisogno di
un Ministero e di una giunta re-
gionale piemontese forti e deter-
minati per mandare in porto la
riforma. In un contesto di risorse
limitate, è fondamentale che le ri-
sorse stesse vadano riorientate,
premiando chi vive e lavora di
agricoltura e all’attività rivolta alla
produzione di cibo e alla sosteni-
bilità ambientale. Per questo, è ne-
cessaria una corretta definizione
della figura di agricoltore attivo
per evitare il permanere di inso-
stenibili rendite fondiarie”.
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ECONOMICO REGIONALE
DI Coldiretti
da parte del SERVIZIO
Un commentoDELLA NUOVA
Lunedì 16 dicembre 2013 è arrivata l’approvazionedefinitiva della Riforma della PAC. Dopo l’ok da partedel Parlamento europeo, anche il Consiglio agricolodell’UE, di cui fanno parte i Ministri nazionali dell’agri-coltura, ha dato il via libera finale. Dopo tre anni di in-tensi negoziati, termina così il lungo iter di approvazionedella riforma, nell’ambito della processo di codecisione,che ha visto come interlocutori la Commissione, ilConsiglio e il Parlamento europeo, quest’ultimo per laprima volta in veste di organo decisionale. Ora gli ufficidella Commissione europea sono al lavoro per elabo-rare gli atti delegati, che l'esecutivo intende pubblicareall'inizio di marzo. Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. L 347 del20 dicembre 2013 sono stati pubblicati i testi dei rego-lamenti della riforma della Politica Agricola Comune. Inparticolare si tratta dei seguenti regolamenti:• Pagamenti diretti
• OCM unica,
• Finanziamento, gestione e monitoraggio
della PAC
• Sviluppo rurale
Inoltre, slittando di un anno (dal 1°gennaio 2014 al
1°gennaio 2015) la piena applicazione della riforma, éstato approvato anche un regolamento che prevede mi-sure transitorie sia per i pagamenti diretti che per losviluppo rurale. In pratica le regole rimarranno ancorale stesse per il 2014. Il dibattito è ormai entrato nel vivoa livello nazionale, in quanto è stata concessa un’ampiaautonomia decisionale agli stati membri, soprattutto sualcuni aspetti. Sui pagamenti diretti l’Italia dovrà deci-dere sulla ripartizione delle risorse (convergenza, regio-
nalizzazione, ecc.) ma sopratutto sulla definizione di“agricoltore attivo”. Quest’ultimo sarà un passaggio fon-damentale per orientare le risorse verso a chi lavora evive realmente di agricoltura. Nei prossimi sette anni(periodo 2014-2020) alle campagne italiane arriverannoa vario titolo fondi europei per 33,4 miliardi di euro acui si aggiungeranno quelli del cofinanziamento nazio-nale. Vediamo nel dettaglio alcune disposizione che ver-ranno introdotte per i pagamenti diretti dal 2015.
Ricordiamoi punti della strategia“Europa2020”
CResCita intelligente
Sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’in-novazione:• investire su ricerca e sviluppo;• ridurre l’abbandono scolastico e incrementare il numero dei laureati;
CResCita sostenibile
Promuovere un’economia più efficiente sotto il profilodelle risorse, più verde e più competitiva:• migliorare la competitività (maggiore produttività);• lotta al cambiamento climatico (riduzione emissioni, efficienza nell’uso dellerisorse, resistenza economie ai rischi climatici e alle catastrofi);• energia pulita ed efficiente (riduzione spesa per importazione, sicurezza ener-getica, posti di lavoro).
CResCita inClusiva
Promuovere un’economia con un alto tasso di occupazioneche favorisca la coesione sociale e territoriale:• aumentare l’occupazione;• migliorare le competenze dei lavoratori in vista della creazione di posti dilavoro qualificati;• lotta alla povertà.
Il negoziato sul bilancio 2014-2020(QFP – Quadro Finanziario Pluriennale)
29 giugno 2011 Proposta della Commissione QFP 2014-2020
22-23 novembre 2012 Mancato accordo al Consiglio Europeo
7-8 febbraio 2013 Accordo Consiglio europeo sul QFP 2014-2020
11-14 marzo 2013 Risoluzione al Parlamento europeo (bocciatura dell’Ac-cordo del 8 febbraio 2013)
27 giugno 2013 Trilogo: accordo sul QFP 2014-2020
20 novembre 2013 Approvazione del Parlamento Europeo
20 dicembre 2013 Approvazione definitiva del Consiglio (Reg. UE 1311/2013)
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2014-2020
La Pac nel QFP (Tot UE 28)
Budget agricolo - in termini reali
2007-13
Rispetto al 2007-13, la perdita di peso della Pac è di 4 punti, mentre la politica di coesione, l’altra grandefonte di spesa UE, ne perde 2 e la politica per la competitività ne guadagna 4. Dunque continua il lento trendstorico di declino relativo della Pac, che tuttavia, sia pur di poco, resta la politica più importante dell’UE.
Nei prossimi sette anni la spesa complessiva per l’UE28 si ridurrà del 3,4% in termini reali rispetto al pe-riodo 2007-13. La spesa per la Pac si ridurrà di più, di oltre il 12% e quella per aiuti diretti dell’8,2%Le spese destinate all’Italia si ridurranno in misura maggiore: 5,9% in totale, 17,2% per la Pac e 18,3% per lacomponente degli aiuti diretti. Poteva andare peggio, perché nel 2012-13 l’Italia ha dovuto affrontare un nego-ziato tutto in salita, a causa di un meccanismo di convergenza dei pagamenti diretti tra Stati membri per noimolto penalizzante per il nostro Paese.
2014-20
La Pac nel QFP per l’Italia2007-13
Nell’attuale periodo di programmazione più della metà della spesa UE che arriva all’Italia proviene dalla Pac.Nel 2014-20 tale peso si ridurrà dal 53% al 47%, in misura maggiore che nel resto UE (dal 42 al 38%).
Nonostante ciò, il peso della Pac rimarrà molto maggiore in Italia che nella media UE, e la Pac resterà la po-litica europea più importante per l’italia in termini di spesa (47%, contro il 38% della coesione).
2014-20
inteRo PeRiodo(mlrd di € a prezzi 2011)
QFP totale PaC totale aiuti diRetti
ue italia ue italia ue italia
QFP attuale 2007-13 994 83,5 413 44,2 289 29,4
QFP 2014-20 960 78,6 363 36,6 265 24
variazione % -3,4 -5,9 -12,2 -17,2 -8,2 -18,3
Pagamenti direttiLA NUOVA FORMULAZIONE PER IL PERIODO 2015-2020
A partire dal 2015 scatteranno le nuove disposizioni della Riforma. Potranno essere 7 lenuove componenti dei pagamenti diretti, rispetto alle 2 attuali. La decisione di quante e qualisaranno, e sopratutto quanto peseranno singolarmente in termini di risorse, spetterà ad ognistato membro. Di seguito la tabella delle 7 componenti e le condizioni minime fissate dall’Unioneeuropea a cui ogni stato membro dovrà attenersi. L’Italia, oltre alle 3 obbligatorie pare orientataad attivare anche il pagamento redistributivo e quello accoppiato. Mentre é probabile che nonvenga inserito il pagamento per le aree svantaggiate (misura anch’essa facoltativa) per evitare unasovrapposizione con l’attuale indennità compensativa prevista dal PSR.
• 6 pagamenti disaccoppiati e 1 pagamento accoppiato;
• 5 pagamenti ad ettaro, 1 pagamento accoppiato alla quantità (superficie, capi) e 1
Euro
/uni
tà
Pianura
7-Pa
gam
ento
pic
coli
agri
colto
ri
aree svantaggiate
1-Pagamento di base
2-Pagamento ridistribuitivo
3-Pagamento ecologico (greening)
4-Pagamento per zone svantaggiate5-Giovaniagricoltori
6-Pagamento accoppiato per determinate tipologie di produzione6-Pagamento accoppiato per determinate tipologie di produzione
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PAGAMENTI DIRETTI OPZIONE PERGLI STATI MEMBRI
DISTRIBUZIONEFONDI CONDIZIONI
PagaMenti di base obbligatorio max 70% Condizionalità base
PagaMentoRidistRibutivo
facoltativo max 30% Per i primi max 30 ettari
PagaMento eCologiCo
(gReening) obbligatorio 30% Pratiche agricole beneficheper il clima e l’ambiente
PagaMento PeR le zone
Con vinColi natuRalifacoltativo max 5% Localizzazione in aree
con vincoli naturali
PagaMento PeR i
giovani agRiColtoRiobbligatorio max 2% Età < 40
PagaMento aCCoPPiato facoltativo max 15% Specifiche produzioni,escluso tabacco e patate
PagaMento dei PiCColi
agRiColtoRifacoltativo max 10% Piccolo agricoltore
Il pagamento di base è legato a titoli trasfe-ribili, attivati su terreni ammissibili. Il paga-mento di base è riservato agli agricoltori che:
• possiedono i titoli all’aiuto;• sono agricoltori attivi.
I titoli del nuovo pagamento di base sostitui-scono i titoli storici, che scadranno il 31 di-cembre 2014.
Un agricoltore può ottenere titoli all’aiuto:• per “prima assegnazione” il 15 maggio 2015;• per assegnazione dalla riserva nazionale(in qualunque anno);• per trasferimento (affitto o compravenditadi titoli, in qualunque anno).
la prima assegnazionePer quanto riguarda la prima assegnazione inuovi titoli saranno assegnati agli agricoltoriattivi sulla base della domanda unica al 15maggio 2015.
Il numero dei titoli sarà pari al numero di et-tari ammissibili. Le superfici ammissibili sono:seminativi, colture permanenti le-gnose, prati e pascoli permanenti.
Gli Stati membri possono:• assegnare un numero di titoli all’aiuto parial numero di ettari ammissibili dichiaratidall’agricoltore nella domanda del 2013;• applicare un coefficiente di riduzione peri prati e pascoli permanenti in zone mon-tane o declivi;• escludere le superfici a vigneti e/o serrenel 2013.
La scelta della prima assegnazione sullabase della domanda al 15 maggio 2015 ge-nera una importante conseguenza in meritoall’affitto dei terreni, che in Italia supera il30% della SAU. Per evitare che i proprietariassenteisti (non agricoltori) potessero andarealla caccia dei titoli, il regolamento prevededue requisiti per ricevere i titoli:• che gli agricoltori abbiano ricevuto paga-menti diretti o aiuti nazionali in relazione aduna domanda di aiuto nel 2013;• che siano agricoltori attivi.
É facoltà degli Stati membri concedere titoliall’aiuto agli agricoltori che non hanno rice-vuto pagamenti diretti nel 2013, se:• coltivavano ortofrutticoli, patate, piante
di baseIl pagamento
ornamentali e vigneti, al 15 maggio 2013;• hanno ricevuto titoli da riserva nel 2014;• presentano elementi di prova verificabiliche, al 15 maggio 2013, hanno coltivatoprodotti agricoli o hanno allevato bestiame.
Regionalizzazione e convergenzaIl pagamento di base dei pagamenti direttiè soggetto alla regionalizzazione e alla con-vergenza.
Regionalizzazione• Regionalizzazione = aiuti per ettaro uni-formi a livello «regionale».• Gli Stati membri definiscono tali «regioni»secondo criteri oggettivi e non discrimina-tori, quali le loro caratteristiche agronomi-che e socio-economiche e il loro potenzialeagricolo regionale e la propria struttura isti-tuzionale o amministrativa.
Convergenza interna• Convergenza interna = avvicinare gli aiutiper ettaro a livello «regionale».• Processo per avvicinare progressivamenteil valore dei pagamenti diretti tra «regioni»nell’ambito di uno stesso Stato Membro.
In pratica è uno strumento attraverso il qualegli Stati membri, che ancora oggi hanno aiutibasati sul criterio storico come nel caso del-l’Italia, avvicinare il valore degli aiuti verso pa-gamenti per ettaro più omogenei.Regionalizzazione e convergenza sono perciòstrettamente correlate: la scelta della tipo di«regione», infatti, influenzerà gli effetti delprocesso di convergenza.
La regionalizzazione rappresenta il tra-guardo da raggiungere (l’aiuto uniforme o solopiù omogeneo) mentre la convergenza rap-presenta il metodo attraverso il quale rag-giungere il traguardo, diluendo nel tempol’effetto redistributivo della regionalizza-zione. Spetterà allo Stato membro deciderequale tipo di convergenza da applicare:
Seppure il dibattito sulla PAC sia ancoratuttora aperto e non vi sia ancora una posi-zione definitiva, riguardo alla regionaliz-zazione, sembra che l’Italia sia orientata adapplicare una regionalizzazione unica a livellonazionale e quindi un unico valore medio deipagamenti diretti. Mentre il tipo di conver-
genza interna che più quotato sembra es-sere quella detta anche “modello irlandese”,cioè una convergenza parziale al 2019: lostato membro stabilisce il valore unitario ini-ziale al 2015 e determina gli step annuali diconvergenza, senza raggiungere lo stesso va-lore dei titoli nel 2019.
la convergenza interna parzialeGli agricoltori che ricevono meno del 90%
della media regionale/nazionale otterrannoun aumento graduale, pari ad un terzo delladifferenza tra il loro valore unitario inizialee il 90% del valore dell'unità nazionale o re-gionale nel 2019.
Gli Stati membri dovranno garantire che al-l’anno di domanda 2019 nessun titolo avrà unvalore unitario più basso del 60% del valoremedio nazionale/regionale al 2019.
Gli Stati membri potranno disporre che nes-sun titolo potrà diminuire di oltre il 30% ri-spetto al suo valore unitario iniziale.
La transizione dal valore unitario iniziale al2015 al valore unitario finale al 2019 avverràsecondo criteri oggettivi e non discriminatoristabiliti dagli Stati membri.
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Euro
Euro
Valore medio
2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Valore medio
gli anni di riferimento
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Caso di agricoltore che nel 2014 possiede un titolodal valore unitario più elevato del valore medio
Caso di agricoltore che nel 2014 non possedeva titoli
Perdita max-30% valoreunitario ini-
60% del va-lore
anni desCRizione
2013Gli agricoltori ottengono l’assegnazione dei nuovi titoli, se hannopresentato una domanda di aiuto nel 2013.
2014Il trascinamento dei titoli storici tiene conto dei pagamenti rice-vuti o del valore dei titoli detenuti dall’agricoltore per il 2014.
2015I nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori sulla base delle su-perfici agricole dichiarate nella Domanda Unica 2015.
Gli agricoltori che hanno diritto al pagamentodi base sono tenuti a rispettare su tutti gli ettariammissibili i seguenti impegni ambientali, fissatiper tutte l’Ue:• diversificazione colturale• Mantenimento prati permanenti• aree a valenza ambientale
I requisiti e l’impatto del greening, rispetto allaproposta iniziale della Commissione, sono statinotevolmente ridimensionati durante il nego-ziato. Si configura più come una “super-condizio-nalità” o una “condizionalità rafforzata”.
diversificazione colturaleInteressa solo le superfici a seminativo e si applicain funzione della superficie a seminativo:
• fino a 10 ettari a seminativo, nessun obbligodi diversificazione;• da 10 a 30 ha di seminativo: obbligo di duecolture, con la coltura principale che copre almassimo il 75%;• oltre i 30 ha di seminativo: obbligo di tre col-ture, con la coltura principale che copre al mas-simo il 75% e le due principali al massimo il 95%.
Sono escluse dall’obbligo di diversificazione,le aziende in cui:• superfici interamente investite a colture som-merse per una parte significativa dell’anno (riso);
• i seminativi investiti per più del 75% a forag-gio e/o a maggese, a condizione che i semina-tivi non coperti da questi usi non superino i30 ettari;• le superfici agricole investite per più del 75%a prato permanente, foraggio, a colture som-merse per una parte significativa dell’anno(riso), a condizione che i seminativi non co-perti da questi usi non superino i 30 ettari;• i seminativi interamente coltivati nell’annoprecedente con una coltura diversa, se tali se-minativi non sono stati dichiarati per più del50% nella stessa domanda di aiuti nell’annoprecedente;
Mantenimento prati permanenti• Gli Stati membri designano i prati perma-nenti ecologicamente sensibili.• Gli agricoltori non possono convertire oarare tali prati permanenti.• Gli Stati membri assicurano che la propor-zione della superficie a prato permanente inrelazione alla superficie agricola totale non di-minuisce di oltre il 5% rispetto al 2015.• Qualora uno Stato membro accerti che ilrapporto è diminuito di oltre il 5%, deve pre-vedere obblighi per i singoli agricoltori di con-vertire terreni a prato permanente.
aree a valenza ambientale (o EFA - Eco-logical Focus Area)Si applicano solo alle superfici a seminativo; nonsi applica alle colture permanenti e ai prati e pa-scoli permanenti.
Questa è una grande novità del negoziato perchéesclude dall’obbligo le colture permanenti (vi-gneti, oliveti, frutteti, ecc.).
Le EFA sono obbligatorie per le aziende con piùdi 15 ettari di seminativi, per almeno il 5% dellasuperficie a seminativo.
La soglia del 5% può essere aumentata al 7% nel2018, a seguito di una relazione della Commis-sione entro il 31 marzo 2017 e ad una propostalegislativa.
Gli Stati membri decidono quali delle seguentiaree sono considerate aree di interesse ecolo-gico (terreni lasciati a riposo, ecc.)
le pratiche equivalenti del greeningGli agricoltori biologici hanno diritto automati-camente al pagamento ecologico sulle superfici aproduzione biologica. Inoltre per evitare di pena-lizzare quanti già adottano sistemi di sostenibilità
Il pagamentoecologico (gree
ning)
Non era previsto nelle proposte inizialidella Commissione. Nel corso del negoziato èstato proposto un pagamento per i primi ettari,facoltativo, definito “redistributivo”, per gli agri-coltori che hanno diritto al pagamento di base.
Gli Stati membri possono destinare a questo pa-gamento fino al 30% del massimale nazionale oregionale.
Il pagamento redistributivo riguarda un numerodi ettari fino a 30 o superiore se la dimensionemedia nazionale è superiore (l’Italia, 30 ettari,visto che la dimensione media è 8 ettari).
Il pagamento
redistributivo
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Il capping é il tetto massimo per i pagamentidiretti. In base all’ultimo accordo del 24 settem-bre 2013 tra Consiglio e Parlamento europeonon verrà inserito.
Verrà invece introdotto il meccanismo della de-gressività per cui gli stati membri dovranno in-trodurre la riduzione dei pagamenti diretti dialmeno del 5% per gli importi a partire da150.000 euro. Ogni stato membro può deciderevolontariamente di applicare percentuali di re-gressività superiori al 5%, anche del 100%. Di conseguenza, la degressività può rappresen-tare uno strumento per ottenere gli stessi risul-tati del capping.
Tale percentuale di riduzione viene applicata sul-l’importo del pagamenti diretti ad esclusione delgreening, previa deduzione dei costi del lavoro. E’facoltà di uno stato membro, qualora decida diapplicare il pagamento redistributivo per i primiettari ad un livello minimo del 5% del massimalenazionale, di non applicare la degressività.
Degressivitàe capping
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ambientale, l’accordo prevede un sistema d’“equivalenza d’inverdimento” in base al quale siconsidera che le prassi favorevoli all’ambiente giàin vigore sostituiscano gli obblighi del greening.
Rientrano nelle pratiche equivalenti:• regimi agroambientali dei PSR che adottanomisure equivalenti;• sistemi di certificazione ambientale nazionalio regionali• per evitare il “doppio finanziamento” di questemisure, i pagamenti nell’ambito dei PSR devonotener conto dei requisiti d'inverdimento di base.
Il pagamentoaccoppiato
Il requisito fondamentaleper accedereai pagamenti diretti: essere“agricoltore attivo”
Gli Stati membri concedono un pagamento ag-giuntivo ai giovani agricoltori integrando il paga-mento di base al loro primo insediamento del 25%per i primi cinque anni di attività. Beneficiari sonogiovani agricoltori (età < 40 anni) che si insedianoper la prima volta in qualità di capo azienda o in-sediato negli ultimi 5 anni• Adeguate competenze professionali (secondo cri-teri degli SM).
Il pagamento sarà annuale per un periodo massimodi 5 anni e si aggiunge alle altre misure a disposi-zione dei giovani agricoltori nel quadro dei PSR.
La misura è facoltativa e gli Stati membri pos-sono versare aiuti accoppiati per una largagamma di prodotti:• cereali, semi oleosi, colture proteiche, legumi dagranella, lino, canapa, riso, frutta a guscio, patate dafecola, latte e prodotti lattiero-caseari, sementi,carni ovine e caprine, carni bovine, olio d’oliva,bachi da seta, foraggi essiccati, luppolo, barbabietolada zucchero, canna da zucchero e cicoria, prodottiortofrutticoli, bosco ceduo a rotazione rapida.
L’obiettivo della misura è quello di concedere unsostegno accoppiato a quei settori o a quelle re-gioni in cui determinati tipi di agricoltura o deter-minati settori agricoli che:
• si trovano in difficoltà;• rivestono una particolare importanza perragioni economiche, sociali o ambientali.
Forma del sostegno: per superficie o per capo.
Finanziamento:• fino al 8% del massimale nazionale o fino al 13%per quei Paesi che nel 2010-2014, hanno utiliz-zato più del 5% per i pagamenti accoppiati aisensi del Reg.73/2009. Per l’Italia, quindi fino al13%.• possibilità di aumentare del 2%, quindi fino al15%, per sostenere la produzione di coltureproteiche (pisello proteico, fave, favino, lupinodolce).
L’importo a disposizione dell’Italia è di 585 mi-lioni di euro (15% del massimale dei pagamentidiretti nel 2015) che scende a 555 milioni di euro(15% del massimale dei pagamenti diretti nel2019); oggi l’articolo 68 prevede pagamenti ac-coppiati per 251,95 milioni di euro (escluse le as-sicurazioni).
ome previsto dal regolamento i pagamentidiretti saranno riservati agli agricoltori attivi.L’obiettivo è quello di ridurre la platea dei
beneficiari della PAC, riservando i pagamenti di-retti a chi fa agricoltura sul serio e non comeestrazione di rendita, anche in considerazionedella graduale riduzione delle risorse della PACdestinate ai pagamenti diretti è opportuno che ibeneficiari del futuro pagamento unico siano,prioritariamente, i veri agricoltori.
La Commissione aveva proposto una defini-zione di “agricoltore attivo” poco convincente.L’accordo si è chiuso con la definizione di unalista nera (black list) e con una forte delega agliStati membri.
Sono esclusi, a priori, dai pagamenti diretti gliagricoltori che appartengono alla black list (aero-porti, ferrovie, impianti idrici, servizi immobiliari,terreni sportivi e aree ricreative permanenti).
Gli Stati membri possono:• ampliare ulteriormente la “lista nera” sullabase di criteri oggettivi e non discriminatori;• escludere dai pagamenti diretti, i soggetti le cuiattività agricole sono una parte irrilevante delleloro attività economiche globali e il cui scopo so-ciale non consiste nell’esercizio di attività agricola.
La definizione di agricoltore attivo non siapplica agli agricoltori che hanno ricevuto paga-menti diretti non superiore ad un determinatoimporto nell’anno precedente (comunque nonsuperiore a 5000 euro), a discrezione degli Statimembri.
A livello nazionale due sono le possibili soluzioni:• optare per una selettività forte ovverodestinare i pagamenti diretti solamente agliagricoltori che si occupano principalmente diattività agricola
- Coltivatore diretto e IAP-ImprenditoreAgricolo Professionale;- Iscrizione alla CCIAA e/o all’INPS.
• optare per una selettività debole:- utilizzare la deroga dei 5.000 euro o la-sciarla solo per la montagna;- utilizzare un criterio di reddito più de-bole dello IAP;- utilizzare il metodo della CommissionePD/R < 5% (pagamenti diretti inferiori al5% dei proventi totali ottenuti da attivitànon agricole).
Si tratta perciò di un aspetto fondamentale perl’applicazione della nuova PAC.
Il pagamentoper i giovani
agricoltori
C
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Sintesi regolamento transitorio
RegolaMento entRatain vigoRe Conseguenze
Pagamenti diretti 1° gennaio 2015 - Validità degli attuali titoli anche per ladomanda Pac 2014;- Prosecuzione dell’articolo 68 nel 2014e possibilità di modifica;- Nuovi titoli assegnati in base alla do-manda Pac 2015.
ocm unica 1° gennaio 2014 - Avvio delle nuove misure di mercato
sviluppo rurale 1° gennaio 2014 - Avvio della fase di programmazione deiPSR 2014-2020;- Nuovi impegni per il 2014 delle misure.
Regolamentoorizzontale PaC
1° gennaio 2014 - Eccezione ed entrata in vigore 1° gen-naio 2015 per sistema consulenza azien-dale, nuova condizionalità.
Le tante scelte da compiereargomento e tipo di scelta scadenza
definizioni e attivazione titoli
(obbligatoria)
Attività minima agricola, inclusione pascoli magri, superficida escludere in quanto utilizzate prevalentemente per at-tività non agricole.
Entrata in vigore Reg.
Requisiti minimi(facoltativa)
Si può decidere di non dare pagamenti sotto 400 euro osotto 0,5 ettari.
Entrata in vigore Reg.
Riserva naz. - reg.(facoltativa) Costituire riserve per vari scopi.
Entrata in vigore Reg.
trasf. titoli (facoltativa) Trasferibilità titoli tra diverse regioni.
Entrata in vigore Reg.
Flessibilità(facoltativa) Stabilire se trasferire risorse tra i due pilastri, fino al 15%. 31/12/2013
Prima assegnazione
(facoltativa)Concedere titoli anche a chi non ha fatto domanda nel 2013.
1/8/2014
continua...argomento e tipo di scelta scadenza
agricoltoreattivo
(obbligatoria)
Integrazione Black list, definizione dei soggetti con attivitàprincipale non agricola, soglia esenzione.
1/8/2014Anticipataper lo S.R.
Regionalizzazione(obbligatoria)
Decidere se livellare il pagamento di base a livello regionaleanziché nazionale, definendo le “regioni” e i criteri con cuiripartire tra di esse il massimale nazionale
31/7/2014
Convergenzainterna
(facoltativa)Scegliere il modello di convergenza del valore dei titolitra beneficiari.
1/8/2014
degressivitàe Capping
(obbligatoria)
Scegliere la % (almeno 5%) di taglio dell’ammontare di paga-menti sopra i 150 mila € e decidere se applicare il capping 1/8/2014
Pagamentoai primi ettari
(facoltativa)
Decidere se attivarlo, la % del massimale da destinarvi(0-30%), gli ha a cui darlo (0-30), se abolire degressività eCapping
1/8 di ognianno
Il requisito fondamentaleper accedereai pagamenti diretti: essere“agricoltore attivo”
Per i pagamenti diretti 2014 sono previstealcune modifiche rispetto all’attuale regime di pa-gamento, quali:• il regolamento Ce 73/2009 e di conseguenza
i TITOLI DELLA PAC continua ad essere applicato;• adeguamento dei massimali PAC 2014;• possibilità di modifica dell’articolo 68 del Regolamento Ce 73/2009 della PAC, aumentandone le risorse e le misure;• anticipi PAC.
Le misuretransitorie per i
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Le tante scelte da compiereargomento e tipo di scelta scadenza
Pagamentogreening
(obbligatoria)
Greening fisso o % del valore dei titoli del beneficiario; ap-plicazione regionale; pratiche equivalenti, certificazione, su-perfici a valenza ambientale.
1/8/2014
areesvantaggiate
(facoltativa)
Decidere se attivare il pagamento e fino a che percentualedel massimale (0-5%), a quali aree riservarlo, se limitare ilnumero di ha per azienda, se applicarlo a livello nazionaleo regionale.
1/8/2014
giovaniagricoltori (obbligatoria)
Decidere la % del massimale (0-2%) da destinare e le mo-dalità di calcolo.
1/8/2014
sostegnoaccoppiato (facoltativa)
Decidere la % del massimale nazionale (0-15%) e i pro-dotti a cui destinarlo.
1/8 annoprecedene
Piccoliagricoltori (facoltativa)
Decidere se applicarlo e scegliere tra 3 diverse modalitàdi calcolo. 1/8/2014
Il vino nella nuova PAC: le risorse• Conferma del budget specifico per il settore vitivinicolo
• Gestione delle risorse mediante PNS quinquennali
• Conferma delle misure preesistenti
• Apertura alle azioni di promozione dei vini anche sul mercato interno (Europa)
• Sostegno alla ristrutturazione e riconversione per motivi sanitari
• Nuova misura di ricerca e sviluppo per migliorare la qualità dei prodotti e l’impatto ambientale
• Possibilità di sostegno alla viticoltura di montagna o a forte pendenza (PSR-agroambiente)
• Pagamento unico disaccoppiato per i produttori di uva
MisuRe
anno
2014 2015 2016 2017 2018
aiuto disaccoppiatoai viticoltori
Misura possibile ma al momento non prevista
Promozione 101.997.000 101.997.000 101.997.000 101.997.000 101.997.000
Ristrutturazionee riconversione
140.000.000 140.000.000 140.000.000 140.000.000 140.000.000
vendemmia verde 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000
Fondi dimutualizzazione
Misura possibile ma al momento non prevista
assicurazione 20.000.000 20.000.000 20.000.000 20.000.000 20.000.000
investimentiin cantina
45.000.000 45.000.000 45.000.000 45.000.000 45.000.000
distillazionesottoprodot.
20.000.000 20.000.000 20.000.000 20.000.000 20.000.000
distillazione di crisidistillazione alcolalimen.aiuto ai mosti conc.
Misure eliminate
totale 336.997.000 336.997.000 336.997.000 336.997.000 336.997.000
Programma Nazionale di Sostegno Budget Italia (2014-2018)
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