La percezione visiva quale codifica dell’informazione e accesso alla
conoscenza
TORINO 11 NOVEMBRE 2010
Definizione di processo visivo
• “L’abilità di captare l’informazione visiva e di valutarla come base decisionale dei nostri pensieri e delle nostre azioni.”
David Marr, 1982
• “L’atto innescato dalla luce di ottenere un significato e di dirigere l’azione”.
Robert Kraskin, 1983
• “ L’abilità globale del cervello di estrarre, elaborare ed agire sull’informazione presentata alla retina”.
Stephen Cool, 1997
• Non si applica?• Non memorizza?• È negato per lo
studio?• Non capisce?• ma allora è proprio
un ……
Ma se non ci vede?
E’ un problema visivo?
• La punteggiatura o le maiuscole vengono ignorate
• Omissione delle doppie• Parole e righe vengono saltate o sostituite
nella lettura o nella scrittura• Lettere e numero sembrano avere
movimento• L’ortografia scorretta• Sequenza di lettere o numeri invertiti
OCCHIO DELLA MENTE NEL PROCESSO PERCETTIVO ?
occhio nel processo percettivo?
Nell’infanzia
• La vista è una risposta alla luce….il primo passo per essere pronti a vedere qualcosa
• La visione è il processo di interpretazione di ciò che si è visto e di integrazione con le informazioni ricevute attraverso gli altri sensi
• Quello che un bambino vede e comprende, lo può conoscere
• Quello che conosce determina la sua intelligenza culturale
• La visione diventa il collegamento tra l’attività e la comprensione
Abilità necessarie per la lettura
• Movimenti oculari facili per spostare gli occhi lungo la pagina
• Movimenti oculari da sinistra a destra e da destra a sinistra
• Convergenza continua (localizzazione delle lettere) e rilassamento durante i movimenti da parola a parola o da frase a frase
• Azione simultanea di meccanismi di convergenza e focalizzazione
• Mantenimento della visione periferica per prevedere ciò che si trova più avanti, tenere il segno, leggere rapidamente e con facilità.
• Studi hanno evidenziato che durante una lettura difficoltosa si notarono variazione della dimensione dei vasi sanguigni, della temperatura della pelle, della respirazione, dei poteri focali oculari.
• Le funzioni vitali variavano in maniera direttamente proporzionale alla difficoltà di lettura.
Cosa sappiamo dalle neuroscienze?
Sistema m e sistema p
• Il sistema Magnicellulare che inizia dalle cellule retiniche e proseguono in parte incrociandosi nel chiama ottico proseguono fino al corpo genicolato laterale e da qui attraverso le radiazioni ottiche che termina nella corteccia visiva primaria (lobo occipitale) hanno la funzione di valutare globalmente gli stimoli luminosi e il loro movimento e contribuiscono alla v . stereoscopica
• Da qui le fibre vanno alla corteccia associativa che si estende all’area parietale posteriore
Sistema M
• Il sistema M fornisce quindi indicazioni che riguardano DOVE si trova l’oggetto ma è irrilevante di cosa esso sia
• Insensibili ai colori e agli oggetti statici
Sistema Parvicellulare • Le cellule P numerose e più piccole
sono importanti per la visione dei colori e per i piccoli dettagli. Dalla retina attraverso il chiasma raggiungono il corpo genicolato e da qui l’area visiva. Nel corso della lettura i messaggi dagli occhi tramite il n.ottico va a mapparsi su la corteccia visiva primaria e da qui a numerose aree visu-cognitive
Movimenti degli occhi durante la lettura
• Durante la lettura gli occhi hanno movimenti saccadici di tre tipi:
• 1 progressivi : da sinistra a destra velocemente
• 2 regressivi : vanno in direzione opposta più lentamente
• 3 movimenti di ritorno sono compiuti per passare alla riga successiva
discalculia
Disturbi della lettura quali astenopie (soprattutto ipermetropie e astigmatismo elevato) o ipocorvergenza o ipoaccomodazione possono simulare i sintomi della dislessia
Eziologia ?
• Ipotesi del deficit fonologicico• Ipotesi del deficit visivo
Ipotesi del deficit visivo
• Difficoltà della lettura per un carente sviluppo dei processi di analisi e di sintesi visiva ovvero la capacità di scomporre una configurazione visiva nelle sue parti e stabilire relazioni tra una sua parte e il tutto
• Sembra quindi che un deficit del sistema Magnocellulare che elabora informazioni circa il movimento degli oggetti e fornisce il maggior imput all’attenzione selettiva spaziale fornisceun’alterata o rallentata informazione circa la posizione delle lettere
Determinazione del visus
Esame di baseVisione per Lontano
Visione per Vicino
Visione Intermedia Visus correttoVisus corretto
Visus naturaleVisus naturale
ProceduraProcedura1)1) Misurazione dell’acuità (V.L - V.V. - V.I.)Misurazione dell’acuità (V.L - V.V. - V.I.)
2)2) Determinazione ipermetropiaDeterminazione ipermetropia
3)3) Determinazione astigmatismoDeterminazione astigmatismo
4)4) Test BicromaticoTest Bicromatico
5)5) ForieForie
6)6) Test senso cromatico (colori)Test senso cromatico (colori)
Procedura: Misurazione dell’acuità
L’acuità si ottiene se L’acuità si ottiene se
4 lettere o 4 cifre4 lettere o 4 cifre
vengono lette correttamentevengono lette correttamente
L’acuità si ottiene se L’acuità si ottiene se
4 lettere o 4 cifre4 lettere o 4 cifre
vengono lette correttamentevengono lette correttamente
ComeCome
CosaCosa
Chiedere al soggetto se vede Chiedere al soggetto se vede
uguale o meno beneuguale o meno bene
Chiedere al soggetto se vede Chiedere al soggetto se vede
uguale o meno beneuguale o meno bene
La visita oculistica in età pre-scolare / scolare
prevede:• Acuità visiva• Sensibilità al contrasto• Accomodazione• Vergenze• Motilità oculare estrinseca• Acuità stereoscopica
Procedura: Determinazione ipermetropia
Fare scendere la lente + 1.00Fare scendere la lente + 1.00Fare scendere la lente + 1.00Fare scendere la lente + 1.00
ComeCome
CosaCosa
Chiedere al soggetto se vede Chiedere al soggetto se vede
uguale o meno beneuguale o meno bene
Chiedere al soggetto se vede Chiedere al soggetto se vede
uguale o meno beneuguale o meno bene
Procedura: Determinazione astigmatismo
Chiedere al soggetto Chiedere al soggetto
se vede una linea più nitidase vede una linea più nitida
Chiedere al soggetto Chiedere al soggetto
se vede una linea più nitidase vede una linea più nitida
ComeCome
CosaCosa
ASTIGMATISMO = spessori ASTIGMATISMO = spessori
diversi delle lineediversi delle linee
ASTIGMATISMO = spessori ASTIGMATISMO = spessori
diversi delle lineediversi delle linee
Procedura Test senso cromatico (colori)
Chiedere al soggetto di leggereChiedere al soggetto di leggere
i numeri nelle pastiglie coloratei numeri nelle pastiglie colorate
Chiedere al soggetto di leggereChiedere al soggetto di leggere
i numeri nelle pastiglie coloratei numeri nelle pastiglie colorate
ComeCome
CosaCosa
Verranno distinti i numeri esatti Verranno distinti i numeri esatti
o non, a seconda dell’eventuale o non, a seconda dell’eventuale
disturbo di discromatopsiadisturbo di discromatopsia
(Tavola di ISHIHARA) (Tavola di ISHIHARA)
Verranno distinti i numeri esatti Verranno distinti i numeri esatti
o non, a seconda dell’eventuale o non, a seconda dell’eventuale
disturbo di discromatopsiadisturbo di discromatopsia
(Tavola di ISHIHARA) (Tavola di ISHIHARA)
Eventuale 2° livelloEventuale 2° livellocon Tests specificicon Tests specifici
Procedura: Test Bicromatico
Chiedere al soggetto se i Chiedere al soggetto se i
cerchi più piccoli che vede cerchi più piccoli che vede
sono più a fuoco sono più a fuoco
nel rosso o nel verde nel rosso o nel verde
Chiedere al soggetto se i Chiedere al soggetto se i
cerchi più piccoli che vede cerchi più piccoli che vede
sono più a fuoco sono più a fuoco
nel rosso o nel verde nel rosso o nel verde
ComeCome
CosaCosa
Più nitidi in ROSSO: tendenza miopicaPiù nitidi in ROSSO: tendenza miopica
Più nitidi in VERDE: tendenza Più nitidi in VERDE: tendenza
ipermetropicaipermetropica
Nitidi uguali = normalità Nitidi uguali = normalità
Più nitidi in ROSSO: tendenza miopicaPiù nitidi in ROSSO: tendenza miopica
Più nitidi in VERDE: tendenza Più nitidi in VERDE: tendenza
ipermetropicaipermetropica
Nitidi uguali = normalità Nitidi uguali = normalità
• Una riduzione del visus sotto i 4-5 decimi è la condizione limite con una normale velocità del processo di lettura, ciò però può comunque non escludere una DSA.
C’È DIFFERENZA TRA VISIONE E PERCEZIONE ?
Percezione visiva
INIZIAMO A PERCEPIRE CON IL LORO OCCHIO DELLA MENTE
Effetti della percezione sul comportamento
• LA SINCRONIA VISU MOTORIA E’ LA MODALITA’CON LA QUALE SI PERCEPISCE UNA LETTERA E IL CORDINAMENTO MOTORIO CONSENTE POI DI TRASCRIVERLO
• MA E’ SEMPRE COSI’?
Coordinazione visuo-motoria
Per un buon rendimento della lettura sono necessari:• Abilità di fissazione affinché l’immagine
cada direttamente sulla fovea• Inseguimento, cioè la capacità di seguire in
modo armonioso e con i due occhi appaiati un oggetto in movimento
• Accuratezza accomodativa, cioè la capacità di focalizzare gli occhi al punto prossimo
• Flessibilità accomodativa, cioè la capacità di focalizzare su tutti i piani i sguardo e su diverse posizioni spaziali
• Binocularità, cioè la capacità di allineare gli occhi sullo stesso punto spaziale e fondere le immagini
• Percezione e riconoscimento visivo della forma, cioè la capacità di percepire e ricordare le parole nuove senza confonderle con altre simili
• Controllo visivo su movimento e manipolazione, cioè la capacità di usare la visione per i movimenti del corpo
• Un arresto dello sviluppo visivo in età prescolare provoca della complicanze non indifferenti anche in aree apparentemente lontane dalla funzione visiva.
• La grave riduzione dell’acuità visiva influisce sullo sviluppo motorio e cognitivo del bambino.
Cosa può fare l’oftalmologia
• Migliorare la percezione con l’uso di un righello “a mascherina”
• Uso di sistemi di evidenziazione con colori diversi delle frasi che si stanno leggendo
• Recentemente si stanno prendendo in considerazione filtri con particolare frequenza di colore che si pensa aiutino a disaffollare la visione centrale
• La risposta a queste valutazioni optometriche e oftalmologiche viene rimandata ad un futuro incontro nel desiderio di darvi maggiori certezze
• Il training visivo oftalmologico non ha la presunzione di curare direttamente i disturbi di apprendimento, ma si rivolge alle problematiche visive funzionali e percettive che possono interferire con questi disturbi.
• Verosimilmente di fronte a un bambino con difficoltà di lettura, ma con quadro oftalmologico silente, ci si deve porre il dubbio su un probabile disturbo di apprendimento, consigliando quindi una valutazione neuropsicologica
LAVORIAMO INSIEME PER LORO E CON LORO …
E’ UNA NOSTRA RESPONSABILITA’!!!