G U I DA A L L’ I N V ES T I M E N TO I N C O M M O D I T Y
COMMODITY BOOK
Tutte le informazioni contenute nella presente brochure sono a titolo esclusivamente informativo e non sono da intendersi in alcun modo come un’offerta (o come una sollecitazione) alla vendita o all’acquisto delle merci o dei prodotti qui descritti. I prodotti struttarati non possono essere offerti, venduti, trasferiti o distribuiti, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti a, per conto o a benefi cio di una U.S. Person (secondo la defi nizione contenuta nella Regulation S del Securities Act).
La presente brochure non è un prodotto del Research Department di Morgan Stanley e non dovrebbe essere considerata alla stregua di una ricerca. Si prega di consultare la sezione Informazioni Importanti in fondo alla brochure. Morgan Stanley IQ è un marchio identifi cativo di servizio di Morgan Stanley; diritti riservati.
© Copyright 2007 Morgan Stanley.
Tutti credono di sapere cos’è una commodity fi nché non provano a
darne una defi nizione. Talvolta le commodity sono materie prime,
ma più in generale si tratta di materiali destinati alla creazione di
altri prodotti. Spesso le commodity sono dei beni fi sici, ma non
sempre è così: tra quelle meno tangibili si ricordano l’energia
elettrica e le emissioni di carbonio.
Le commodity negoziabili possono offrire agli investitori opportunità
interessanti e diversifi cate. Ad esempio, un certo individuo può
nutrire aspettative specifi che su una determinata materia prima
come il petrolio e desiderare uno strumento con il quale esprimerle.
Altri investitori possono ricorrere alle commodity per esplorare un
particolare tema d’investimento: chi cerca una via d’accesso alla
crescita industriale in Cina potrebbe considerare un’esposizione al
nolo con carico a secco (dry freight); chi si aspetta un verifi carsi
sempre più frequente di carenze idriche può invece prevedere un
aumento dei prezzi dei beni agricoli.
Investendo in prodotti strutturati come le note e i certifi cati, gli
investitori possono beneficiare dei movimenti dei prezzi delle
commodity senza bisogno di doverle possedere fisicamente.
Morgan Stanley IQ offre una vasta gamma di prodotti legati a singole
commodity, indici di commodity oppure panieri personalizzati mirati
a catturare temi d’investimento specifi ci. Che un investitore nutra
aspettative positive, negative o neutrali nei confronti dei mercati
delle commodity, i prodotti strutturati possono offrirgli opportunità
d’investimento adeguate.
Questa guida intende presentare agli investitori i mercati delle
commodity e fornire una panoramica su alcune delle commodity
principali. È solo un punto di partenza per aiutare gli investitori a
determinare quali sono i loro interessi prima di passare ad una
ricerca più approfondita per capire a fondo questi mercati.
una panoramica sulle commodityINVESTIRE NELLE COMMODITY:
1
UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE
La storia dei mercati delle commodity
Benché si tratti di un’area relativamente nuova per molti investitori,
il mercato delle commodity esiste da secoli, se non millenni.
Gli odierni mercati delle commodity hanno avuto origine nel
commercio di prodotti agricoli del XIX secolo. Acquirenti e
venditori volevano entrambi limitare i rischi a cui erano soggetti
durante il raccolto e la lavorazione delle messi: gli acquirenti
desideravano cautelarsi nel caso i raccolti fossero scarsi, e di
conseguenza i prezzi fossero alti, mentre i venditori volevano
un prezzo garantito a cui poter vendere le loro merci,
tutelandosi così in caso di offerta eccessiva e prezzi troppo
bassi. Tuttavia, il livello di standardizzazione in termini di qualità
e consegna delle merci era molto scarso e non esisteva un
luogo di stoccaggio centralizzato.
Nel 1848 venne fondato il Chicago Board of Trade (CBOT) che
svolgeva un ruolo di intermediazione tra agricoltori e
commercianti nel commercio delle granaglie. Si stabilirono
delle procedure per la pesa e la classifi cazione del grano e
venne creato un mercato centralizzato. Si fi ssavano in anticipo
i prezzi di consegne da effettuarsi in data futura, e ciò
consentiva agli acquirenti e ai venditori di limitare il rischio di
variazioni di prezzo. Questo segnò la nascita del moderno
mercato dei futures, che si è poi rapidamente esteso al
commercio di altre commodity quali i metalli, la gomma, la
seta e i pellami.
Speculazione nel XVI secolo: la “bolla dei tulipani”
Tuttavia, la contrattazione di commodity non è sempre stata
intrapresa esclusivamente con l’intento di limitare il rischio, ma
spesso ha avuto una connotazione speculativa. Alla fi ne del
XVI secolo, in Olanda si sviluppò un mercato dedicato al
commercio dei tulipani. I prezzi cominciarono a salire,
attraendo un’ondata di investitori con una scarsa conoscenza
del settore dell’orticoltura. La “bolla” speculativa crebbe fi no
a scoppiare. Non si sa oggi esattamente quante fossero le
persone coinvolte in questo mercato, ma è indubbio che ai
tulipani fosse stato attribuito un valore che andava bene oltre
il loro ragionevole valore fi sico e che l’episodio ebbe notevoli
ripercussioni sull’economia locale.
GLI ATTUALI MERCATI DELLE COMMODITY
I mercati possono essere utilizzati allo scopo di ridurre il
rischio di oscillazione dei prezzi cui si può essere esposti, o,
al contrario per sfruttare tali movimenti di prezzo a proprio
vantaggio. Ciò che un tempo veniva considerato uno strumento
di copertura per fornitori e commercianti di materie prime,
oggi consente a un pubblico molto più vasto di avere accesso
alle commodity. Negli ultimi decenni questi mercati hanno
attratto fondi pensione, fondi hedge, banche d’investimento,
altri investitori istituzionali e, con sempre maggiore frequenza,
anche investitori privati.
Oggi le commodity rivestono un ruolo importante in molti
portafogli d’investimento. Il sempre maggior interesse nei loro
confronti ha portato all’introduzione di una gamma più vasta
di commodity negoziabili e a una maggior varietà di metodi
d’investimento. Il mercato continua a dare accesso alle fonti
energetiche, i metalli, i minerali e i prodotti agricoli, ma include
anche nuove categorie di attività quali le emissioni di carbonio
e il nolo.
Nonostante la crescita di questo mercato, per la maggioranza
delle commodity l’offerta rimane comunque limitata. Per dare
2
un’idea, si stima ad esempio che riversando tutto il platino che è stato
mai estratto nel corso della storia in una piscina olimpionica, il livello
arriverebbe solo all’altezza delle caviglie1. Inoltre, nel XXI secolo molte
commodity trovano anche usi diversi. Il mais, ad esempio, è stato
tradizionalmente impiegato nella produzione di prodotti alimentari e
di mangimi per il bestiame. Ma con la crescente consapevolezza dei
possibili effetti negativi sull’ambiente prodotti dal consumo dei
combustibili fossili, le cosiddette “soft commodity” come il mais
vengono impiegate sempre più spesso nella produzione di
biocombustibili. Questi utilizzi concorrenti e le restrizioni nell’offerta
delle commodity possono creare interessanti dinamiche di domanda
e offerta, infl uenzando i prezzi di contrattazione.
COSA ASPETTARSI DAL FUTURO?
Con la crescita della popolazione e il miglioramento degli standard
di vita, è prevedibile un aumento della domanda di varie commodity.
Se l’offerta è relativamente infl essibile, il rapporto domanda/offerta
potrebbe determinare un aumento dei prezzi. La costante crescita
del peso delle attività di trading, unita agli utilizzi innovativi di varie
commodity, sta defi nendo il quadro economico di questa classe di
attività. Con la continua evoluzione del mercato, vi saranno suffi cienti
opportunità per soddisfare il crescente interesse nei confronti delle
commodity? La sempre più forte coscienza ambientale porterà
all’ulteriore sviluppo di nuove energie più “verdi”? Che impatto avrà
la crescita di mercati emergenti a livello globale sulla domanda di
materie prime, specialmente in un momento in cui molte risorse già
scarseggiano? Nuove tecniche come la modifi cazione genetica
altereranno lo scenario agricolo? Problematiche e sviluppi come
quelli delineati continueranno a fornire a chi investe nei mercati delle
commodity opportunità sempre nuove e interessanti.
3
1 Fonte: Platinum Guild International
LE COMMODITY NEL PORTAFOGLIO D’INVESTIMENTO
Nel lungo periodo, le commodity hanno prodotto rendimenti
equiparabili a quelli forniti dalle azioni. Dalla fi ne degli anni ‘90 ad oggi,
il mercato delle commodity ha conseguito performance superiori a
quelle del mercato azionario (le performance passate non sono
necessariamente indicative di quelle future).
Indipendentemente dalla performance storica, all’interno di un portafoglio
d’investimento, le commodity possono offrire alcuni vantaggi:
Diversifi cazione del portafoglio
I rendimenti storici delle commodity hanno mostrato una scarsa
correlazione con quelli delle azioni o di altre classi di attività. Rispetto
alle azioni e ad altre attività fi nanziarie tradizionali, le commodity
hanno mostrato la tendenza a conseguire performance inferiori.
Tuttavia, laddove il valore di altre classi di attività è sceso, in diversi
casi le commodities hanno fornito agli investitori rendimenti positivi.
Per questo motivo esse sono spesso usate per ridurre il livello di
rischio di un portafoglio accrescendone la diversifi cazione.
Protezione del portafoglio
Storicamente, le commodity sono state una delle poche classi di
attività a trarre vantaggio dall’aumento dell’infl azione. Alla crescita
della domanda di beni e di servizi corrisponde in genere un aumento
dei prezzi di questi beni e servizi, nonché dei prezzi delle materie
prime utilizzate nella loro produzione. Poiché i prezzi delle commodity
tendono a salire nei periodi d’infl azione, l’investimento in questa
classe di attività potrebbe fornire al portafoglio una certa protezione
contro l’accelerare dell’infl azione.
Inoltre, rispetto ad altre classi di attività le commodity si sono
spesso dimostrate più resistenti quando si verifi cano sconvolgimenti
geopolitici e macroeconomici. La crisi politica in un mercato
emergente, per esempio, potrebbe avere severe ripercussioni sulla
Borsa del paese in questione. I movimenti negativi di fattori
economici quali il PIL, la disoccupazione e l’infl azione possono
infl uenzare i tassi d’interesse e le valute. Le commodity, che hanno
dimostrato maggior resistenza in simili circostanze rispetto ad altre
classi d’investimento, potrebbero offrire all’investitore una certa
protezione in momenti di crisi del mercato.
4
Performance di S&P GSCI vs. MSCI World, 1970 - 2007 (entrambi a base 100 nel dicembre 1969).
8000
6000
4000
2000
01970 1980 1990
INDICE S&P GSCI (TR)MSCI WORLD EQUITY (TR)
Fonte: Morgan Stanley.
2000
CONSIDERAZIONI SULL’INVESTIMENTO
Se da un lato le commodity apportano molteplici attributi
positivi a un portafoglio, vi sono anche alcuni rischi che
gli investitori devono tenere in considerazione.
Volatilità
Storicamente, le commodity sono sempre state una delle
classi di attività più volatili: i loro prezzi hanno registrato
forti oscillazioni nel corso della storia. È importante che
gli investitori ne valutino attentamente l’utilizzo. La volatilità
degli investimenti in commodity può essere limitata
scegliendo prodotti che offrano una protezione del
capitale, oppure combinando l’esposizione verso le
commodity con quella verso altre classi di attività.
Un mercato in continua evoluzione
I mercati delle commodity mutano continuamente.
Cambiamenti nei partecipanti a questi mercati e nelle
merci negoziate e gli usi concorrenti delle materie
prime contribuiscono a modifi care il profi lo del mercato.
Gli investitori devono essere consapevoli che la
per formance e l ’andamento di questa classe
d’ investimento registrati in passato non sono
necessariamente indicativi della performance o
dell’andamento futuri dei mercati delle commodity.
5
MORGAN STANLEY – IL TUO PARTNER D’INVESTIMENTO
NELLE COMMODITY
Morgan Stanley è uno dei principali attori sui mercati globali delle
commodity. Operiamo nel settore da ben 23 anni, durante i quali
abbiamo mantenuto una presenza forte e costante su questi mercati, e
siamo oggi largamente riconosciuti come uno dei leader del comparto.
La partecipazione di Morgan Stanley al settore delle commodity va dalla
contrattazione attiva di numerose commodity al coinvolgimento diretto
nella loro produzione. A titolo d’esempio, Morgan Stanley possiede e
gestisce centrali elettriche negli Stati Uniti e in Olanda, è fornitrice
esclusiva di combustibile avio alla compagnia aerea United Airlines ed è
proprietaria al 100% di TransMontaigne, una società che si occupa della
fornitura e distribuzione di prodotti derivati dal petrolio.
Via via che i mercati delle commodity si fanno sempre più sofi sticati,
la conoscenza del mercato è un fattore cruciale per operare
investimenti di successo. Grazie alla sua lunga storia in questo
mercato, coronata da brillanti successi, Morgan Stanley è il partner
ideale per un investimento nelle commodity. Forti della nostra vasta
esperienza e delle nostre estese capacità, siamo in grado di offrire
ai nostri clienti prodotti e idee estremamente creativi.
Profi lo di Morgan Stanley IQ
Forte delle sue eccellenti competenze nel campo della ricerca, delle
vendite e del trading, Morgan Stanley IQ mette a disposizione della
clientela sia le sue infrastrutture che la sua conoscenza del mercato.
Morgan Stanley IQ offre agli investitori un’interessante gamma di
prodotti in tutte le classi di attività finanziarie: azioni, tassi
d’interesse, credito, tassi di cambio, materie prime, settore
immobiliare e fondi hedge. Abbiamo dedicato notevoli risorse per
garantire ai nostri clienti il più elevato livello di servizio possibile.
Per maggiori informazioni, si invitano gli investitori a visitare il nostro
sito Internet: www.MorganStanleyIQ.it
Alternativamente, potrete rivolgervi alla vostra banca, intermediario
o consulente fi nanziario di fi ducia.
Riconoscimenti ottenuti da Morgan Stanley nel comparto delle commodity.
Commodity Derivatives House of the Year (Risk Magazine, 2007)
Energy Risk Manager of the Year, US Natural Gas House of The Year e US Power House of The Year (Energy Risk Magazine, 2007)
“20 Year Pioneer in Energy Products” (Risk Awards, 2007)
Bank of the Year for Commodities (Investment Banking Awards, 2006)
Gold Award for Energy Trading (Commodities Now, 2006)
6
COME AVERE ACCESSO ALLE COMMODITY
L’investimento nelle commodity non va confuso con l’investimento
nei beni fi sici veri e propri. Invece di acquistare e immagazzinare
greggio o capi di bestiame, gli investitori possono utilizzare
prodotti strutturati per avere accesso fi nanziariamente a questa
classe di attività. Tali prodotti possono offrire un rendimento
correlato a un bene sottostante (il cosiddetto prezzo “spot”),
ma più spesso sono legati a contratti futures su una commodity
o un indice di commodity.
Il mercato dei futures
I futures sono contratti standardizzati stipulati tra due controparti
per la consegna di una commodity in una data futura prestabilita e
a un prezzo concordato in anticipo. Questo tipo di contratti viene
utilizzato da produttori e consumatori per tutelarsi dal rischio di
movimenti dei prezzi dei sottostanti. Il mercato dei futures costituisce
inoltre un’arena speculativa per gli investitori professionali, in cui
poter puntare sulle future oscillazioni dei prezzi.
Esistono due metodi per ottenere un’esposizione mediante
l’uso di futures. Gli investitori possono detenere contratti
futures a lungo termine fi no all’approssimarsi della data di
scadenza. A questo punto, gli investitori non commerciali
possono assumere una posizione che neutralizza la precedente
per evitare la consegna fi sica del bene sottostante.
L’altro approccio è detenere contratti futures a breve, cioè con
scadenza prossima, e continuare a sostituirli con un’operazione
di “rollover”, che consiste nella sostituzione dei contratti in
scadenza con contratti a scadenza più lunga.
Quando si acquista un prodotto strutturato legato ai futures su
commodity, il “rollover” viene gestito dall’emittente del prodotto
stesso, o da un intermediario da questi appositamente
incaricato. Nella nostra esperienza, in genere i prodotti
seguono il contratto futures con scadenza al mese più vicino
o con scadenza più prossima, che tende a rispecchiare più
fedelmente il prezzo della commodity sottostante.
Indici di commodity
Di norma gli investitori si aspettano che gli indici forniscano
dei benchmark pubblicamente disponibili relativamente a una
classe di attività o a un settore particolari. Questi indici
dovrebbero essere basati su precise regole di calcolo,
trasparenti e liquidi. Il S&P GSCI e il Dow Jones-AIG Commodity
Index sono entrambi indici che hanno reso accessibili agli
investitori i mercati delle commodity e hanno suscitato un
notevole interesse negli ultimi cinque anni.
Gli indici di commodity differiscono tra loro in quanto alle
regole utilizzate per ottenere un’esposizione alla specifi ca
classe di attività. Con che frequenza viene ribilanciato l’indice?
Esistono ponderazioni massime e minime per i diversi tipi di
commodity o persino per le singole componenti? Le singole
componenti devono soddisfare requisiti minimi di liquidità per
poter rispondere ai criteri di selezione fi ssati? Gli investitori
dovrebbero essere consapevoli di queste regole prima di
investire in prodotti strutturati o in indici.
Mediante l’esposizione a un indice si è esposti a tutte le sue
componenti, nelle percentuali stabilite dal fornitore dell’indice
stesso. Se l’investitore volesse gestire personalmente questa
esposizione, sarebbe necessario un “rollover” dei contratti futures
(vedi sezione precedente sui futures) per ciascuna delle
componenti dell’indicatore. Invece quando si investe in un prodotto
strutturato basato su di un indice l’esposizione tramite rollover
dei futures viene mantenuta all’interno del prodotto stesso.
7
8
12 14 16 20
24 26 2822
36 3832 34
4842 44 46
50 52 54 58
indice dei contenuti
METALLI PREZIOSI
Pagina 12 Argento
Pagina 14 Oro
Pagina 16 Platino
METALLI INDUSTRIALI
Pagina 20 Alluminio
Pagina 22 Nichel
Pagina 24 Piombo
Pagina 26 Rame
Pagina 28 Zinco
ENERGIA
Pagina 32 Gas Naturale
Pagina 34 Petrolio Greggio
Pagina 36 Elettricità
Pagina 38 Emissioni di carbonio
SOFT COMMODITY
Pagina 42 Cacao
Pagina 44 Caffè
Pagina 46 Cotone
Pagina 48 Grano
Pagina 50 Granturco
Pagina 52 Soia
Pagina 54 Zucchero
DRY FREIGHT Pagina 58 Dry Freight (trasporto via mare)
9
10
metalli preziosiARGENTO, ORO, PLATINO
11
L’argento è un metallo prezioso caratterizzato da una lucentezza
metallica di colore bianco, un’elevata riflettanza e un’ottima
tolleranza a temperature estreme. Ma, ancora più importante,
l’argento ha un’altissima conducibilità termica ed è un ottimo
conduttore elettrico. Le sue proprietà fi siche ne fanno un materiale
particolarmente adatto ad usi sia decorativi che industriali.
Tra i metalli preziosi, l’argento è quello più economico e più
abbondante in natura. Sin dall’antichità è considerato un metallo
prezioso, impiegato per la produzione di gioielli e ornamenti
religiosi. Si ritiene che l’argento sia stato estratto per la prima
volta in Anatolia (l’odierna Turchia) intorno al 3000 a.C.. Verso
la fi ne del XIX secolo, molte delle miniere da cui veniva estratto
argento di alta qualità si esaurirono; ciononostante, da allora i
progressi compiuti sia nelle tecniche di estrazione che in quelle
di raffi nazione ne hanno incrementato la produzione. Tra le
nuove tecniche ricordiamo l’estrazione dell’argento dai minerali
di metalli base meno preziosi (vedi la sezione “Piombo”). Oggi
l’argento è in larga parte un sottoprodotto dell’estrazione del
piombo, del rame e dello zinco.
La maggior parte dell’argento attualmente estratto proviene
da miniere situate in Perù, Messico, Cina, Australia e Cile.
Alimentano l’offerta di argento anche fonti secondarie come
le vendite governative e il recupero di rottami. Nel 2006,
queste fonti rappresentavano rispettivamente il 9% e il 21%
dell’offerta a livello mondiale.
Oggi a trainare la domanda di argento sono principalmente le
industrie elettroniche, i settori della fotografi a, della gioielleria
e dell’argenteria, e la domanda da parte degli investitori.
USI PRINCIPALI
Gioielleria e argenteria: Per la sua malleabilità, questo metallo
può essere utilizzato per la produzione di gioielli, ornamenti,
medaglie e persino strumenti musicali di altissima qualità come i
fl auti. Questi oggetti sono tradizionalmente prodotti utilizzando
argento Sterling, una lega di argento e rame caratterizzata da
una straordinaria lucentezza. Per la sua eccezionale rifl ettanza
(pari quasi al 100% dopo la lucidatura), l’argento viene anche
impiegato nella produzione degli specchi e del vetro.
Applicazioni industriali ed elettroniche: L’argento è
impiegato in molte applicazioni elettriche, tra cui interruttori,
contatti e fusibili per elettrodomestici come i forni a microonde,
le lavastoviglie, i televisori e i telefoni. Viene anche utilizzato
nella produzione di batterie, cuscinetti e circuiti stampati.
L’argento è usato per i contatti elettrici degli interruttori
domestici perché, in lega con altri metalli, non si corrode,
riducendo così al minimo il rischio di surriscaldamento.
Fotografi a: L’argento è largamente impiegato nel campo della
fotografi a. La carta fotografi ca è rivestita di un’emulsione di
alogenuro d’argento sensibile alla luce.
Attività fi nanziaria: Oltre che come bene fi sico, storicamente
l’argento è stato usato anche come bene monetario, riserva di
valore e investimento “rifugio”.
Conio di monete: Nel passato le monete d’argento venivano
usate come mezzo di pagamento. L’unità monetaria britannica,
la sterlina, aveva in origine il valore di una libbra Troy di argento
Sterling da cui prende il nome. Secondo il Sondaggio mondiale
sull’argento (World Silver Survey) del 2007, nel 2006 il conio di
monete rappresentava ancora circa il 4% della domanda
mondiale di questo metallo.
Applicazioni mediche: All’argento sono attribuite proprietà
antibatteriche. Fasciature che emettono ioni d’argento sono
talvolta utilizzate per il trattamento delle ustioni.
argento
12
IL MERCATO DELL’ARGENTO
I contratti futures sull’argento più liquidi sono quello trattato sul Commodities
Exchange di New York (COMEX), che rappresenta 5000 once Troy di
argento, e il contratto Mini-Silver del Chicago Board of Trade (CBOT), che
rappresenta 1000 once Troy di argento e può essere negoziato per via
elettronica. Anche il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM) offre un future
su argento di 181,3 once Troy, anch’esso negoziabile per via elettronica.
Sebbene il trading della maggioranza dei contratti cartacei avvenga negli
Stati Uniti, Londra rimane il centro principale del mercato fisico
dell’argento. Il prezzo spot dell’argento viene ancora fissato
quotidianamente a Londra alle 12:15 (il cosiddetto “fi xing”) e offre la
possibilità di acquistare o vendere argento a un unico prezzo stabilito.
Oltre alla dinamica di domanda e offerta nei settori delle applicazioni
industriali e della gioielleria, tra i fattori che infl uenzano il prezzo
dell’argento vi sono anche:
Investimento: Il prezzo dell’argento non è determinato solo dalla
domanda del metallo come bene fi sico, ma anche dalle attività
d’investimento che lo riguardano.
Il mercato dell’argento ha attratto numerosi grandi investitori. Negli
anni ‘70, i fratelli Nelson Bunker Hunt e William Herbert Hunt
accumularono circa la metà dell’offerta mondiale d’argento, ma alla
fi ne i nuovi requisiti imposti sui margini li costrinsero a vendere e a
dichiarare bancarotta. Si ritiene poi che nel 1997 Warren Buffet
abbia acquistato 130 milioni di once d’argento.
Usi diversi: Alcune applicazioni industriali dell’argento sono andate
declinando in seguito all’introduzione di nuovi materiali sostitutivi:
ad esempio, è diminuito l’impiego dell’argento nella produzione di
monete; inoltre la diffusione della stampa digitale potrebbe infl uire
negativamente sull’utilizzo dell’argento nel campo della fotografi a.
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Contratti Futures più Comuni
Futures su argento del New York Mercantile Exchange (Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del contratto: 5000 once Troy).
Futures Mini-Silver del Chicago Board of Trade (Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del contratto: 1000 once Troy).
Futures su argento del Tokyo Commodity Exchange (Quotazione: yen/10g; Valore del contratto: 60 kg).
1 oncia Troy corrisponde a circa 31,1g.
Andamento del Prezzo dell’Argento 1975 – 2007
DO
LLA
RO
USA
/ON
CIA
50
40
30
20
10
01975 1980 1985 1990 1995 2007
PREZZO DELL’ARGENTO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
2000 2005
Avvenimenti Notevoli
1980: Il prezzo dell’argento tocca il suo massimo storico di 49,45 dollari l’oncia, per poi precipitare quando le Borse aumentano i margini richiesti. I grandi investitori (i fratelli Hunt in particolare) sono costretti alla liquidazione.
Produzione di Argento Estratto per Paese
Fonte: World Silver Survey 2007/Silver Institute.
PE - 19%MX - 15%
CL - 8%PL - 6%
CA - 5%
ALTRI - 10%
LEGENDA
KZ - 4%CN - 12% RU - 6%AU - 9% US - 6%
Impiego dell’Argento
* It riacquisto di argento fi sico sul mercato al fi ne di liquidare operazioni di copertura.
Fonte: World Silver Survey 2007/Silver Institute.
APPLICAZIONI INDUSTRIALI - 48%FOTOGRAFIA - 16%
LEGENDA
GIOIELLERIA - 18%ARGENTERIA - 6%MONETE E MEDAGLIE - 4%ACQUISTI GOVERNATIVI NETTI DE- HEDGING* DEI PRODUTTORI - 1%INVESTIMENTI NETTI IMPLICITI - 7%
Da secoli l’oro è considerato un bene prezioso, in virtù della sua
bellezza, delle sue proprietà chimiche, nonché del suo utilizzo come
bene di scambio. Per centinaia di anni esso è stato moneta corrente
a livello internazionale. Tra il 1900-1933, periodo durante il quale
negli Stati Uniti vigeva il sistema aureo, o Gold Standard, e il denaro
cartaceo era convertibile in oro a un prezzo fi sso, tutte le banche
centrali disponevano di grosse riserve auree. Verso la metà del
XX secolo, con la fi rma dell’accordo di Bretton Woods, le valute
cartacee erano ancorate al dollaro fi no a che, nel 1971, il presidente
Nixon abolì la convertibilità del dollaro in oro. L’oro rimane tuttavia
uno dei principali componenti delle riserve delle banche centrali e,
in molte parti del mondo, viene ancora impiegato come forma di
pagamento e veicolo di risparmio.
L’oro si estraeva già intorno al 2000 a.C., ma la scoperta dei
giacimenti più grandi avvenne solo nel XIX secolo in California, dove
ebbe inizio la “Corsa all’oro”, e in Sudafrica. L’estrazione dell’oro,
specialmente nelle profonde miniere sudafricane, è un’attività ad alta
intensità di capitale. Di conseguenza, l’attività mineraria e di
esplorazione ha mostrato la tendenza ad aumentare quando il prezzo
dell’oro è più alto e quindi i profi tti sono maggiori. Attualmente i maggiori
produttori mondiali d’oro sono il Sudafrica, l’Australia e gli Stati Uniti.
All’offerta sul mercato aureo contribuiscono anche le scorte esistenti
“in superfi cie”: con questo s’intendono ad esempio i gioielli, i beni
di proprietà degli investitori e le riserve auree delle banche centrali.
Accordi internazionali quali l’Accordo di Washington hanno posto
dei limiti alla vendita dell’oro da parte delle banche centrali che vi
hanno aderito.
USI PRINCIPALI
Orefi ceria: Si stima che questo settore rappresenti circa due terzi
della domanda d’oro a livello mondiale. Il più grande mercato mondiale
per l’orefi ceria è l’India: di conseguenza, la domanda di gioielli d’oro
tende a toccare i livelli massimi durante i periodi delle festività indiane,
come la “stagione dei matrimoni”, il Natale e la festa induista di Diwali.
Prodotti elettrici: Grazie alla sua conducibilità, malleabilità e resistenza
alla corrosione, l’oro è utilizzato nella produzione di una vasta gamma
di prodotti elettrici, specialmente nel settore delle telecomunicazioni
e dell’informatica, e per applicazioni safety-critical. La domanda
d’oro è cresciuta a seguito dell’uso sempre più diffuso di questo
metallo in tali settori.
Odontoiatria: Essendo un metallo non tossico e biologicamente inerte,
l’oro è spesso impiegato in odontoiatria in lega con altri metalli come
il platino, l’argento, il palladio o il rame.
Bene fi nanziario: Da sempre l’oro attrae gli investitori, specialmente
come bene “rifugio”, e come copertura contro l’infl azione e le
fl uttuazioni del dollaro. Recentemente è diventato più accessibile
grazie al lancio di veicoli d’investimento come gli Exchange Traded
Funds (ETF).
14
oro
Contratti Futures su Oro più Comuni
Futures su oro del New York Mercantile Exchange, futures su oro del Chicago Board of Trade (Quotazione: dollari e cents/oncia; Valore del contratto: 100 once Troy)
Futures Mini-Gold del Chicago Board of Trade (Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del contratto: 33,2 once Troy)
Futures su oro del Tokyo Commodity Exchange (Quotazione: yen/grammo; Valore del contratto: 1 chilogrammo)
1 oncia Troy corrisponde circa a 31,1 g.
15
IL MERCATO DELL’ORO
Le tre maggiori borse mondiali su cui vengono negoziati i futures
su oro sono il New York Mercantile Exchange (NYMEX), il Chicago
Board of Trade (CBOT) e il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM).
Il contratto su oro più liquido al mondo viene negoziato sul
NYMEX e viene utilizzato dai grandi consumatori e produttori
commerciali, e dagli attori fi nanziari. I contratti TOCOM e CBOT
sono negoziabili per via elettronica.
Il prezzo spot dell’oro viene fi ssato due volte al giorno dai
membri della London Bullion Market Association, alle 10.30 e
alle 15.00, ora di Londra. La quotazione pomeridiana è usata
come riferimento per il prezzo dell’oro a livello mondiale.
Tra i fattori che possono infl uenzare il prezzo dell’oro vi sono
la domanda di articoli di gioielleria, la domanda industriale e
l’interesse da parte degli investitori. La funzione dell’oro come
bene “rifugio” determina un aumento della domanda
d’investimento in periodi di incertezza o instabilità, a
prescindere dalla domanda di oro fi sico.
Dato che un’alta percentuale dell’oro disponibile è costituita dalle
scorte “in superfi cie” in mano alle banche centrali e agli investitori,
spesso un’accresciuta domanda può essere ampiamente
soddisfatta da tali scorte senza bisogno di intensificare la
produzione mineraria. Questo è uno dei motivi per cui l’oro ha
dimostrato una minor volatilità rispetto a molte altre commodity.
Produzione Mineraria Mondiale (in tonnellate)
ALTRI
LEGENDA
RUPE
IDCN
CAAU
USZA
3000
2000
1000
0
Fonte: U.S. Geological Survey.
1997 1999 2001 2003 2005
Avvenimenti Notevoli
1975: L’oro non viene più usato per saldare i conti in ambito internazionale – ora il prezzo viene determinato dal mercato.
1979-1982: La guerra in Medio Oriente, la recessione economica negli USA e un periodo di “stagfl azione” portano al fenomeno del “fl ight-to-quality”*.
1987: “Lunedì nero”, l’oro viene venduto per raccogliere i contanti necessari a soddisfare le richieste di margine sui mercati azionari.
1996: La banca centrale belga e il FMI annunciano massicce vendite d’oro.
* Migrazione degli investitori verso valori mobiliari a minor rischio.
Andamento del Prezzo dell’Oro 1975 – 2007
DO
LLA
RO
USA
/ON
CIA
1000
800
600
400
200
0
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2007
PREZZO DELL’ORO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti future con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
Stimata
Il platino viene spesso definito il più prezioso tra tutti i metalli
preziosi: nel XVIII secolo, il re Luigi XV di Francia lo dichiarò ‘l’unico
metallo degno di un re’. Oggi il platino trova anche numerosi impieghi
in ambito tecnico, in virtù della sua durezza, resistenza alla
corrosione ed effi cienza come catalizzatore.
I giacimenti di platino sono estremamente rari e nel corso della storia
sono state prodotte quantità relativamente basse del metallo. La
produzione si concentra in pochissime aree del mondo ed è dominata
da un piccolo gruppo di compagnie minerarie. Il Sudafrica ne è di gran
lunga il maggior produttore, seguito da Russia e America del Nord.
Il processo di estrazione del platino è un’attività ad alta densità di
manodopera e la sua raffinazione è un processo complesso: per
produrre qualche oncia di metallo puro va estratta un’enorme quantità
di minerale allo stato grezzo. Il processo di produzione del platino puro
può richiedere fasi di molitura, concentramento (separazione delle
particelle contenenti platino), fusione e raffi nazione per rimuovere le
impurità e separare altri metalli preziosi come l’oro e l’argento.
USI PRINCIPALI
Catalizzatori per auto: Circa la metà della domanda di platino è destinata
ad essere utilizzata nei convertitori catalitici per le auto. Il platino funge da
catalizzatore nelle reazioni che trasformano gli idrocarburi, gli ossidi di
azoto e il monossido di carbonio in emissioni meno inquinanti. Quasi tutte
le nuove auto sono dotate di convertitori catalitici e la domanda continua
a salire, a causa delle normative sempre più severe sulle emissioni e
l’accresciuta domanda di autovetture da parte di mercati come la Cina.
Petrolio e materie plastiche: I catalizzatori al platino vengono
utilizzati per trasformare la nafta a basso numero di ottano in prodotti
ad alto numero di ottano per le automobili e gli aerei con motore a
pistoni. Sono impiegati anche nel settore delle materie plastiche.
Altre applicazioni nei settori industriale ed elettronico: Il platino
ha molte applicazioni specialistiche per la sua resistenza chimica, la
sua tolleranza alle alte temperature e la stabilità delle sue proprietà
elettriche: dagli strati magnetici dei dischi fi ssi ai rivestimenti delle
ogive dei missili e agli ugelli del carburante nei motori a reazione.
Gioielleria: Il platino è un materiale ideale per creare i gioielli più
raffi nati: è resistente, inossidabile e ipoallergenico. La domanda di
gioielli in platino è particolarmente forte in Asia.
Odontoiatria e medicina: Il platino può essere usato negli elettrodi
per i pacemaker, nei fi li guida dei cateteri utilizzati nel trattamento
delle malattie cardiache, nella strumentazione per uso dentale e le
otturazioni. Il platino è anche in grado di inibire la scissione delle
cellule viventi. Questa caratteristica, scoperta nel 1962, ha portato
allo sviluppo di farmaci per il trattamento dei tumori.
Bene fi nanziario: Storicamente, il platino non è stato accumulato o
usato come bene di riserva al pari dell’oro. Tuttavia, nel corso degli
anni ’80 il rapido apprezzamento dei metalli preziosi ha dato origine
alla produzione di una varietà di lingotti e monete.
platino
16
Contratti Futures su Platino più Comuni
Futures su platino del New York Mercantile Exchange (Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del contratto: 50 once Troy).
Futures su platino del Tokyo Commodities Exchange (Quotazione: yen/grammo; Valore del contratto: 500 grammi).
1 oncia Troy corrisponde a circa 31,1 g.
17
IL MERCATO DEL PLATINO
Le borse principali per il trading del platino sono il New York Mercantile
Exchange (NYMEX) e il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM).
Tra i fattori che inf luenzano i l prezzo del platino si
ricordano:
Interruzioni dell’offerta: A differenza dell’oro, esistono ben
poche scorte di platino “in superfi cie”. Se domanda e offerta
non si controbilanciano, i movimenti dei prezzi possono essere
volatili. Poiché la produzione di platino è concentrata in così
pochi Paesi, la loro situazione politica può avere anch’essa un
impatto sull’offerta. Per esempio, problemi riguardanti il
mercato della manodopera, come gli scioperi in Sudafrica,
potrebbero portare a interruzioni dell’offerta.
Nuove tecnologie: Visto il costo e la rarità del platino, molti
utilizzatori di catalizzatori per auto al platino si stanno
attivamente dedicando allo sviluppo di tecnologie alternative
o alla ricerca di materiali sostitutivi. D’altro canto, altre nuove
tecnologie potrebbero portare ad un aumento della domanda
di platino: le celle a combustibile, ad esempio, che convertono
idrogeno e ossigeno in elettricità, utilizzano il platino come
catalizzatore.
Sostituzione con altri metalli: Il rodio e il palladio possono ora
sostituire il platino nei catalizzatori per auto. Sia il palladio che
l’oro bianco sono usati come sostitutivi del platino nel campo della
gioielleria. I prezzi di questi metalli sono quindi correlati e il grado
di sostituzione può dipendere dai differenziali di prezzo tra loro.
Produzione Mineraria Mondiale Stimata 2006
Fonte: US Geological Survey.
SZ - 77%RU - 14%
CA - 3%US - 2%
ALTRI - 4%
LEGENDA
Avvenimenti Notevoli
1983-1988: L’Isola di Man emette le prime monete di platino, seguita nel 1988 da Australia e Canada.
1997: Gli USA lanciano la moneta “American Eagle” di platino e vedono raddoppiare la domanda d’investimento rispetto ai livelli del 1996.
2000: La Cina introduce restrizioni sui veicoli per ridurre l’inquinamento.
Andamento del Prezzo del Platino 1987 – 2007
DO
LLA
RO
USA
/ON
CIA
1600
1200
1000
800
600
400
200
0
1987 1992 1997 2002 2007
PREZZO DEL PLATINO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
18
metalli industrialiALLUMINIO, NICHEL, PIOMBO, RAME, ZINCO
19
L’alluminio è un metallo leggero di colore grigio-argento con
un’elevatissima resistenza alla corrosione. Sebbene sia uno degli
elementi più abbondanti presenti nella crosta terrestre, ci sono voluti
anni di ricerca per ricavare dal minerale grezzo il metallo oggi tanto
diffuso. È un metallo moderno, sia per i suoi usi, sia perché la sua
produzione commerciale è iniziata meno di 150 anni fa.
L’alluminio si trova principalmente nei minerali di bauxite. Il metallo puro
viene estratto mediante elettrolisi, ma prima il minerale deve essere fuso
per permettere il fl usso di elettricità. Dato l’altissimo punto di fusione
(superiore a 2000°C), si tratta di un processo diffi cile e costoso. Il punto
di fusione può essere ridotto a circa 900°C dissolvendo il minerale nella
criolite fusa (un minerale che si trova in Groenlandia).
La Cina è il maggior produttore di alluminio, seguita da Russia, Canada
e Stati Uniti. Oltre ad essere prodotto da fonti primarie, l’alluminio è
uno dei metalli più comunemente riciclati. L’attuale produzione mondiale
è di circa 30 milioni di tonnellate metriche all’anno.
Curiosità:
In presenza di determinate condizioni, minuscole particelle di alluminio
possono infiammarsi, e ciò l’ha reso un componente utile nei
carburanti solidi per i razzi destinati ai viaggi spaziali.
USI PRINCIPALI
Trasporti: Nel settore dei trasporti, l’alluminio è utilizzato per la
costruzione di automobili, aerei e navi. Le strutture di alluminio sono
notevolmente più leggere delle strutture di acciaio equivalenti, e ciò
comporta una maggiore efficienza energetica e quindi costi
ambientali inferiori.
Costruzioni: La sua resistenza alla corrosione, combinata con la sua
leggerezza e resistenza, fanno dell’alluminio un materiale
particolarmene idoneo per il settore edilizio. Viene largamente usato
negli edifi ci, anche come rivestimento esterno: quest’uso dell’alluminio
può aumentare l’effi cienza energetica delle strutture grazie alla sua
natura rifl ettente. Uno svantaggio dell’uso di questo metallo è la sua
scarsa resistenza a fatica, quindi gli ingegneri tendono a progettare
strutture in alluminio dalla durata limitata nel tempo.
Imballaggio: Dall’alluminio si possono ricavare fogli leggeri e fi nissimi
adatti all’imballaggio di una varietà di alimenti, in grado di fornire una
barriera totale contro luce, umidità e ossigeno. Di conseguenza, la
pellicola d’alluminio è diventata il materiale d’imballaggio più versatile
oggi sul mercato.
20
alluminio
Contratti Futures su Alluminio più Comuni
Futures su alluminio trattato sul London Metal Exchange (Dimensione del contratto: 25 tonnellate; Quotazione: dollaro per tonnellata).
IL MERCATO DELL’ALLUMINIO
L’alluminio è il contratto più negoziato sul London Metal
Exchange (LME). Vi sono quattro sessioni di trading giornaliere
con contrattazione “alle grida”, e i prezzi uffi ciali vengono
fi ssati durante il secondo “ring” dell’alluminio della giornata,
dalle 12.55 alle 13.00.
Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo dell’alluminio vi sono:
Costi energetici: Poiché l’estrazione dell’alluminio è un’attività
energivora, la redditività della sua produzione (e quindi il livello
di offerta sul mercato) dipende molto dai costi di produzione,
inclusi quelli del consumo energetico.
Tasse sul carbonio: A causa dell’elevato consumo energetico
richiesto dal processo di estrazione dell’alluminio, a meno che
non vengano applicate tasse sul carbonio a livello mondiale,
le fonderie potrebbero essere trasferite in aree dove queste
tasse non esistono. Ciò potrebbe modificare la struttura
dell’industria metallurgica mondiale.
21
Produzione Mondiale Stimata 2006
CN - 26%RU - 11%
US - 7%AU - 6%
NO - 4%
Fonte: U.S. Geological Survey.
ALTRI - 29%
LEGENDA
CA - 9% BR - 5%IN - 3%
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
Prezzo dell’Alluminio e Scorte, 1998 - 2007
SCO
RTE
(TO
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E)
1800000
1500000
1200000
900000
600000
300000
0
20071998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
PR
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NEL
LATA
MET
RIC
A)
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
SCORTE LMEFUTURES SU ALLUMINO LME
22
nichel
Contratti Futures su Nichel più Comuni
Futures su nichel LME (Dimensione del contratto: 6 tonnellate; Quotazione: dollari per tonnellata).
Il nichel è un metallo duro di color bianco argenteo. Questo elemento,
abbondante in natura, possiede molte proprietà utili tra cui la
durevolezza, un’elevata resistenza alla corrosione e un alto punto
di fusione. Non è utile solo in forma pura, ma può anche essere
combinato con altri metalli per la formazione di leghe, e con elementi
non metallici per la formazione di composti, trovando in entrambi i
casi largo uso.
Sebbene costituisca soltanto una piccola frazione della composizione
della crosta terrestre, il nichel è molto più abbondante negli strati più
profondi della Terra. Esistono molti minerali di nichel diversi e vari
processi per estrarre da essi i metalli puri. Tra i sottoprodotti della
produzione del nichel vi sono il cobalto, il rame, il platino e il palladio.
Il principale produttore di nichel è il Canada, ma depositi si trovano
anche in Russia, in Australia, a Cuba e in Indonesia.
USI PRINCIPALI
Acciaio inox: Il principale uso del nichel è come metallo da lega,
insieme al cromio e ad altri metalli, nella produzione di acciaio inox.
L’acciaio inox è usato nel settore dei trasporti e delle lavorazioni
chimiche, oltre che nelle apparecchiature per la lavorazione degli
alimenti. Molti prodotti domestici, come i lavelli, le pentole e altri
utensili, sono fabbricati in acciaio inox perché è un materiale lucente
e facile da pulire.
Altre leghe e composti: Il nichel può essere combinato con altri
elementi per produrre materiale da placcatura. La placcatura in
nichel offre un’ottima resistenza alla corrosione e alle alte
temperature, e costituisce un rivestimento durevole per
apparecchiature industriali ed elettroniche.
Monete: La resistenza del nichel all’ossidazione lo rende un
materiale adatto alla coniazione di monete. La moneta americana
da 5 cents è comunemente chiamata “nickel”, nichelino, in
riferimento alla lega rame-nichel di cui è fatta.
23
IL MERCATO DEL NICHEL
Il trading del nichel sul London Metal Exchange (LME) è
cominciato nel 1979. I prezzi uffi ciali sono stabiliti durante la
seconda sessione di trading (o “ring”) della giornata, dalle
13.00 alle 13.05.
Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo del nichel vi sono:
Crescita cinese: Negli ultimi anni la domanda di nichel è
stata infl uenzata dalla forte crescita industriale della Cina.
Limiti della domanda: Il LME pubblica quotidianamente dati
sui livelli delle scorte di nichel. Scorte ristrette, insieme a una
capacità di estrazione limitata, possono infl uenzare l’offerta e
il prezzo del nichel.
Domanda di acciaio inox: La maggior parte del nichel viene
usato nella produzione dell’acciaio inox. Quindi oscillazioni della
domanda di acciaio inox possono avere ripercussioni sul
mercato del nichel.
Sostituzione con altri metalli: I recenti prezzi alti del nichel hanno
portato a uno spostamento verso l’uso della ghisa di prima fusione
(ferro grezzo) per la produzione dell’acciaio inox. La ghisa è
un’alternativa costosa al nichel, quindi è una scelta economicamente
fattibile solo quando i prezzi del nichel sono alti.
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
Prezzo del Nichel e Scorte, 1998 - 2007
SCO
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70000
60000
50000
40000
30000
20000
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0
20071998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
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70000
60000
50000
40000
30000
20000
10000
0
SCORTE LMEFUTURES SU NICHEL LME
Produzione di Nichel Estratto 2006 (stimata)
Fonte: U.S. Geological Survey.
RU - 19%CA - 15%
ID - 8%NC - 6%
CN - 5%
ALTRI - 10%
LEGENDA
BR - 4%AU - 12% CO - 6% CU - 4%
piombo
Il piombo è un metallo tenero e denso di colore bianco
azzurrognolo, che diventa grigio a contatto con l’aria. È
caratterizzato da una densità particolarmente elevata, che lo
rende un effi cace schermo contro le radiazioni e le onde sonore.
In virtù della sua disponibilità, facilità di estrazione, morbidezza e
basso punto di fusione è stato un metallo largamente usato nel
corso della storia. Tuttavia, quando ne vennero riconosciuti gli
effetti tossici cambiarono i suoi usi. Sebbene non sia più utilizzato
nelle vernici o come dolcifi cante negli alimenti e nel vino, rimane
comunque uno dei metalli più versatili e più utilizzati.
Estrazione del piombo
Il piombo è reperibile in abbondanza sotto forma di minerale
associato ad altri metalli. In genere il piombo viene prima fuso,
quindi raffi nato per rimuovere le impurità e altri metalli, tra cui
l’oro, l’argento, l’antimonio, l’arsenico, il rame, lo stagno e lo
zinco. In genere il rame è la prima impurità ad essere eliminata:
si riscalda il piombo appena al di sopra del suo punto di fusione,
facendo affi orare in superfi cie il rame solido che viene quindi
schiumato. Altre impurità vengono rimosse usando una varietà
di tecniche pirometallurgiche all’interno di una fornace. Per
purificare il piombo si impiegano anche metodi elettrolitici,
ritenuti più economici di quelli pirometallurgici.
L’Australia, la Cina e gli Stati Uniti sono i principali produttori
di piombo. L’offerta di piombo è costituita da una combinazione
di piombo di nuova estrazione e rottami riciclati, in percentuali
più o meno uguali.
USI PRINCIPALI
Batterie / industria automobilistica: In virtù della sua
resistenza all ’erosione chimica, oggi i l piombo viene
principalmente utilizzato nella produzione di batterie tipo
piombo-acido, usate per l’accensione delle automobili e di altri
veicoli, per l’alimentazione di veicoli elettrici e come
alimentazione di emergenza quando viene a mancare
l’elettricità. Mentre altri usi del piombo sono andati diminuendo
a causa di preoccupazioni riguardo la sua tossicità, la domanda
di piombo per le batterie ha continuato a crescere.
Costruzioni: Il piombo è caratterizzato da un’elevata
res istenza a l la corros ione ed è quindi ideale per
impermeabilizzare gli edifici. Lastre di piombo flessibili
vengono applicate all’esterno degli edifici per creare un
rivestimento durevole. Castelli, cattedrali e altri edifi ci storici
possono contenere notevoli quantità di piombo nel tetto, nelle
tubature, nelle fi nestre e nell’ornamentazione.
Protezione contro le radiazioni: L’alta densità del piombo lo
rende un materiale ideale per i laboratori, gli ospedali e il settore
nucleare, dove viene impiegato come protezione contro le
radiazioni. Inoltre, la polvere di piombo può essere aggiunta a fogli
di plastica e di gomma per la fabbricazione di indumenti protettivi.
Vetro: Il piombo può essere aggiunto al vetro per creare il
‘cristallo al piombo’, dotato di un’eccezionale lucentezza, e più
morbido e facile da tagliare.
Tubature: Sebbene non venga più usato per le tubature degli
impianti idraulici domestici, il piombo è tuttora utilizzato per
quelle destinate al trasporto di sostanze chimiche corrosive in
virtù della sua elevata resistenza chimica.
Munizioni: Il piombo è largamente usato nella produzione di
munizioni, tuttavia si stanno prendendo in considerazione altre
sostanze meno tossiche come possibile alternativa.
24
Contratti Futures su Piombo Più Comuni
Futures su piombo quotati sul London Metal Exchange (Quotazione: dollari/tonnellata metrica; Dimensione del contratto: 25 tonnellate).
IL MERCATO DEL PIOMBO
Il piombo è trattato sul London Metal Exchange (LME) sin dal 1903.
L’attuale contratto su piombo è stato introdotto nel 1953.
Domanda di batterie per autotrazione: L’uso sempre più
diffuso delle automobili, specialmente nei mercati emergenti
come la Cina, è il principale elemento trainante della domanda
di piombo.
Offerta di rottami metallici: Il piombo si distingue dagli altri
metalli industriali in quanto la sua offerta dipende dai rottami
metallici oltre che dalla sua produzione primaria. Quando i
prezzi del piombo sono bassi, la raccolta e il riciclaggio di
rottami possono non essere redditizi, mentre sono più profi cui
quando i prezzi sono alti. Ciò può avere un impatto sulla
domanda e quindi sul prezzo.
Produzione primaria: L’apertura di nuove miniere e di nuovi
impianti di estrazione determinerebbe un aumento dell’offerta.
Normative ambientali: Timori riguardo la tossicità del
piombo potrebbero portare all’introduzione di controlli più
severi sia negli impianti di produzione primaria che in quelli di
riciclaggio. Preoccupazioni sull’uso del piombo potrebbero
inoltre portare alla sostituzione di questo metallo con altri
materiali, come le materie plastiche, in alcune applicazioni.
Domanda/offerta di altri metalli industriali: Quando due
metalli vengono prodotti insieme, un calo della produzione di
uno potrebbe determinare il calo della produzione dell’altro.
Piombo e zinco, ad esempio, sono spesso prodotti insieme,
quindi i loro pattern di offerta possono essere correlati.
25
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati u contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
Prezzo del Piombo e Scorte, 1998 - 2007 Produzione Mondiale di Piombo Estratto 2006 (stimata)
Fonte: U.S. Geological Survey.
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250000
200000
150000
100000
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0
20071998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
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5000
4000
3000
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1000
0
SCORTE LMEFUTURES SU PIOMBO LME
CN - 31%AU - 23%
US - 13%PE - 10%
MX - 4%
ALTRI - 19%
LEGENDA
Questo metallo di colore rossastro fu uno dei primi metalli ad essere
estratto e utilizzato dall’uomo. L’uso del rame, insieme a quello
dell’oro, segnò il passaggio dall’Età della Pietra a una civiltà più
moderna. Il rame continua a trovare largo impiego anche oggi: dopo
il ferro e l’alluminio, è infatti al terzo posto tra i metalli più usati al
mondo. È caratterizzato da un’ottima conducibilità termica ed
elettrica, nonché da una buona resistenza alla corrosione.
Estrazione del Rame
Il rame si trova nelle rocce, nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Si può
trovare allo stato naturale sulla superfi cie terrestre, ma in genere
viene estratto da minerali grezzi. Si ritiene che il processo di
estrazione del rame, oggi detto riduzione chimica, sia stato
sviluppato intorno al 5000 a.C. I minerali contenenti metalli ossidati
vengono riscaldati insieme a un agente riducente, solitamente un
combustibile a base di carbonio, per separare l’ossigeno dal metallo
puro. Un altro metodo di estrazione del rame è la lisciviazione acida
dei minerali ossidati.
Sebbene il rame sia diffuso in tutto il mondo, le regioni che ne
producono di più sono le Americhe (Cile, USA, Perù, Canada),
l’Australia e l’Asia (Indonesia, Cina).
USI PRINCIPALI
Costruzioni: Il rame viene usato nella produzione di grondaie,
tubature per impianti idraulici, di riscaldamento e di ventilazione, e in
quella di cavi e lastre di metallo per il settore edilizio. Per la sua
malleabilità, in passato il rame è stato anche usato per la realizzazione
di monumenti: la Statua della Libertà, costruita in rame, nel corso
della sua storia centenaria ha subito solo una lieve corrosione.
Applicazioni elettriche ed elettroniche: In virtù della sua eccellente
conducibilità, il rame è il metallo più usato nella produzione di cavi,
fi li e prodotti elettrici. Ecco alcuni esempi di prodotti per cui viene
usato: fi li elettrici, circuiti stampati, elettromagneti, motori, generatori,
interruttori, tubi catodici e magnetron per forni a microonde.
Leghe: Nella sua forma pura, il rame è eccessivamente tenero e
malleabile per alcuni usi. Le leghe di rame con altri metalli possono
essere più resistenti del rame da solo: lo si lega allo stagno per
produrre il bronzo e allo zinco per produrre l’ottone.
Coniazione di monete: Per la sua resistenza alla corrosione il
rame è spesso impiegato per la coniazione di monete.
rame
26
Contratti Futures su Rame più Comuni
Futures su Rame quotati sul London Metal Exchange (Quotazione: dollari/tonnellata metrica; Dimensione del contratto: 25 tonnellate).
IL MERCATO DEL RAME
Il trading del rame è concentrato principalmente sul London Metal
Exchange (LME, Borsa Metalli di Londra). I prezzi uffi ciali vengono
stabiliti durante il secondo “ring” del rame (sessione di contrattazione
“alle grida”) della giornata, dalle 12.30 alle 12.35. Al di fuori di
questi orari, i contratti su rame possono essere negoziati per via
elettronica attraverso LME Select, una piattaforma di trading
elettronica, oppure per telefono tra uffi ci di tutto il mondo.
Secondo alcuni economisti, il rame è da considerarsi un buon
indicatore di crescita: infatti, i rialzi dei prezzi del rame hanno
spesso preceduto periodi di espansione economica.
Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo del rame vi sono:
Crescita cinese: Negli ultimi anni le importazioni cinesi
destinate alla produzione industriale sono state un fattore
determinante per l’aumento della domanda di rame.
Limiti dell’offerta: L’offerta di rame dipende dalle materie prime,
dalla capacità di estrazione e raffi nazione e, fattore chiave, dalla
disponibilità di scorte. Il LME pubblica quotidianamente dati sui
livelli delle scorte. I dati riguardanti le scorte statunitensi vengono
pubblicati dal US Department of Energy tutti i giovedì mattina alle
10.30 (orario della costa orientale degli Stati Uniti). I dati sulle
scorte asiatiche, invece, vengono pubblicati il venerdì dallo
Shanghai Futures Exchange.
Usi diversi: Con lo sviluppo di nuove tecnologie, le materie prime,
tra cui anche il rame, vengono utilizzate a scopi diversi.
Rischio politico: Nuove forniture di rame potrebbero provenire da
aree geografi che ad alto rischio politico, come l’Africa centrale.
27
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
Prezzo del Rame e Scorte, 1998 - 2007
SCO
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1200000
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800000
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20071998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
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ON
NEL
LATA
MET
RIC
A)
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
SCORTE LMEFUTURES SU RAME LME
Produzione Mondiale di Rame Estratto 2006 (stimata)
Fonte: U.S. Geological survey.
CL - 35%US - 8%
ID - 5%CN - 5%
ZM - 4%
ALTRI - 18%
LEGENDA
PL - 3%PE - 7% RU - 5%AU - 6% CA - 4%
Questo metallo bianco azzurrognolo è al quarto posto tra i metalli più
comunemente trattati in borsa dopo il ferro, l’alluminio e il rame.
Proviene da miniere di tutto il mondo e di solito si trova in minerali
associato ad altri metalli.
Il minerale di zinco deve innanzitutto essere lavorato per rimuovere
ogni traccia di zolfo. Riscaldandolo a temperature superiori a 900°C,
il solfuro di zinco viene separato in zolfo e nel più reattivo ossido di
zinco. Lo zolfo che ne deriva può essere trasformato in acido
solforico, un utile sottoprodotto del processo di estrazione.
L’ossido di zinco viene quindi lavorato per produrre il metallo puro, o
tramite elettrolisi, in cui l’acido solforico è usato per dissolvere il
contenuto di zinco, o tramite processi pirometallurgici, in cui si
aggiunge carbonio nella fornace di fusione per produrre
contemporaneamente zinco e piombo.
Alle normali temperature il metallo è fragile e diventa malleabile solo
quando viene riscaldato o legato con altri metalli. La polvere di zinco
è esplosiva e può infi ammarsi se conservata in luoghi umidi.
Oltre sette milioni di tonnellate di zinco vengono prodotte ogni anno a
livello mondiale. Le più grandi miniere si trovano in Cina, Australia e
Perù. Lo zinco può comunque essere riciclato all’infi nito senza perdere
le sue proprietà fi siche e chimiche: ciò signifi ca che parte dell’offerta
mondiale di questo metallo è costituita da fonti riciclate secondarie.
USI PRINCIPALI
Galvanizzazione dell’acciaio: Quasi la metà di tutto lo zinco
prodotto viene usato per la galvanizzazione dell’acciaio, processo
che comporta l’immersione di un oggetto metallico nello zinco fuso
per creare una patina. Grazie alle sue proprietà chimiche, lo zinco è
effi cace nel prevenire la corrosione e quindi estendere la vita utile
dell’acciaio utilizzato in edilizia.
Leghe: L’ottone è una lega di zinco e altri metalli, il più comune dei
quali è il rame. L’ottone è malleabile ed è un buon conduttore elettrico,
quindi è ampiamente usato negli apparecchi elettronici.
Coniazione di monete: Lo zinco è il principale metallo utilizzato
nella produzione dei cents americani.
28
zinco
Contratti Futures su Zinco più Comuni
Futures su zinco trattato sul London Metal Exchange (Dimensione del contratto: 25 tonnellate; Quotazione: dollari per tonnellata).
IL MERCATO DELLO ZINCO
Lo zinco è trattato sul London Metal Exchange (LME). I prezzi
uffi ciali sono fi ssati durante la seconda sessione di trading
dello zinco (o “ring”) della giornata, dalle 12.50 alle 12.55.
Sono molti i fattori che infl uenzano il prezzo dello zinco, tra cui:
Domanda/offerta di altri metalli industriali: Poiché il
minerale di zinco contiene anche depositi di altri metalli,
variazioni nell’andamento dei mercati di questi metalli possono
infl uire sulla quantità di zinco estratta. Ad esempio, uno dei
processi di estrazione dello zinco viene usato anche per estrarre
piombo puro dalla materia prima. Se il prezzo del piombo sale
può aumentare la quantità di minerale di zinco lavorata, con
conseguente aumento dell’offerta di zinco.
Produzione primaria: L’apertura di nuove miniere e impianti
di estrazione determinerebbe un aumento dell’offerta.
Offerta di rottami metallici: È possibile riciclare lo zinco dai
rottami metallici. Quando i prezzi sono bassi potrebbe non
essere economicamente vantaggioso raccogliere e riciclare
rottami di zinco, ma se i prezzi aumentassero questo potrebbe
diventare un’attività proficua, con conseguente aumento
dell’offerta sul mercato.
29
Produzione di Zinco Estratto 2006 (stimata)
CN - 25%AU - 14%
US - 7%CA - 7%
MX - 5%
Fonte: U.S. Geological Survey.
ALTRI - 25%
LEGENDA
PE - 12% KZ - 5%
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
Prezzo dello Zinco e Scorte, 1998 - 2007
SCO
RTE
(TO
NN
ELLA
TE M
ETR
ICH
E)
1000000
800000
600000
400000
200000
0
20071998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
PR
EZZO
(D
OLL
AR
O U
SA/T
ON
NEL
LATA
MET
RIC
A)
5000
4000
3000
2000
1000
0
SCORTE LMEFUTURES SU ZINCO LME
30
energiaGAS NATURALE, PETROLIO GREGGIO,
ELETTRICITÀ, EMISSIONI DI CARBONIO
31
Il gas naturale è una delle principali fonti di energia e rappresenta
circa un quarto del consumo energetico statunitense. È un gas
incolore e inodore, la cui combustione produce grandi quantità di
energia. Questo gas infi ammabile è una miscela di diversi combustibili
fossili gassosi, che è composta principalmente da metano, ma che
comprende anche notevoli quantità di etano, butano, propano,
biossido di carbonio, azoto, elio e solfuro di idrogeno.
Il gas naturale si trova sotto la crosta terrestre nei giacimenti
petroliferi, nei giacimenti di gas naturale e negli strati carboniferi.
Come il petrolio e il carbone è un combustibile fossile, costituito dai
residui di organismi vissuti milioni di anni fa. Tuttavia, rispetto ad altri
combustibili fossili, il gas naturale è molto meno inquinante perché la
sua combustione sprigiona minori emissioni di gas serra.
Una volta estratto, il gas naturale può essere liquefatto o compresso
per essere trasportato. Il gas naturale liquefatto (GNL) è un
componente sempre più importante dell’offerta di gas naturale a
livello mondiale perché è meno costoso da trasportare sulle lunghe
distanze in regioni dove non esistono gasdotti. Il gas naturale
compresso (GNC), invece, ha costi di produzione e di stoccaggio
inferiori in quanto non richiede i costosi processi di raffreddamento
e i serbatoi criogenici necessari per il GNL.
Tra i principali produttori di gas naturale vi sono la Russia, gli Stati
Uniti e il Canada.
Curiosità
Una fonte alternativa di metano è il ‘gas di discarica’: infatti alcune
discariche generano un gas ricco di metano che può essere sfruttato
e utilizzato per la produzione di elettricità.
USI PRINCIPALI
Generazione di energia elettrica: Il gas naturale, per le sue
proprietà di combustione non inquinanti, è sempre più usato per la
generazione di elettricità mediante turbine a gas e a vapore.
Idrogeno: La produzione di idrogeno è uno degli usi principali del gas
naturale. L’idrogeno è utilizzato come elemento importante nell’industria
chimica, come componente chiave nel processo di raffi nazione del
petrolio greggio e come combustibile per i veicoli a idrogeno.
Uso residenziale: Il gas naturale è una delle fonti di energia più
economiche e versatili per uso residenziale. Trova numerose
applicazioni in ambito domestico, tra cui l’alimentazione delle cucine
elettriche e delle asciugatrici, e per il riscaldamento e il
condizionamento degli ambienti.
Veicoli a gas naturale: Il gas naturale compresso viene utilizzato in
paesi quali l’Argentina, il Brasile, il Pakistan, l’Italia, l’India e il Bangladesh
come combustibile per autotrazione. Il GNC viene stoccato in cisterne
ed erogato in modo analogo ai carburanti più tradizionali.
32
gas naturale
Contratti su Gas Naturale più Comuni
Futures su gas naturale NYMEX (Dimensione del contratto: 10.000 milioni di unità termiche britanniche (BTU); Quotazione: dollari per milione di unità termiche britanniche).
Futures su gas naturale ICE (Dimensione del contratto: 1000 unità termiche; Quotazione: sterline per unità termica).
IL MERCATO DEL GAS NATURALE
I contratti futures su gas naturale sono trattati sul New York
Mercantile Exchange (NYMEX). La loro quotazione è basata sulla
consegna di gas agli impianti Henry Hub (HH) della Louisiana – il
punto di snodo tra 16 gasdotti riforniti dai giacimenti di gas di
quell’area geografi ca. Il loro prezzo rappresenta il riferimento
per il mercato del gas naturale a livello mondiale.
Sono molti i fattori che determinano le dinamiche del mercato
del gas naturale, tra cui:
Stagionalità: Il mercato del gas naturale ha un andamento
prettamente stagionale. Le scorte si accumulano durante i mesi
estivi e si consumano durante quelli invernali, quando la domanda
tocca i massimi livelli. I dati relativi alle scorte statunitensi sono
pubblicati negli USA dal Department of Energy ogni giovedì
mattina alle 10.30 (ora della costa orientale USA).
Condizioni meteorologiche: Gli schemi meteorologici e le
anomalie climatiche possono avere un impatto signifi cativo
sulla produzione e la distribuzione del gas naturale.
Disponibilità degli impianti: Gli impianti di trivellazione sono
attrezzature costose. A causa della volatilità dei prezzi nel
settore, è difficile per i produttori e fornitori di impianti di
trivellazione pianificare con molto anticipo la costruzione e
collocazione di queste infrastrutture, che quindi potrebbero non
essere immediatamente disponibili nei luoghi in cui servono.
Disponibilità di operai specializzati: La necessità di
addestrare e impiegare operai specializzati può comportare
uno scarto temporale tra i picchi della domanda e un aumento
della produzione.
Prezzi di altri combustibili fossili: Poiché i giacimenti di gas
naturale si trovano spesso associati a quelli di carbone e di
petrolio, all’aumento dell’estrazione di questi altri combustibili
fossili potrebbe corrispondere un aumento delle scorte di gas
naturale. Questo incremento dell’offerta potrebbe avere
ripercussioni sui prezzi.
33
Avvenimenti Notevoli
Dicembre 1996: Il clima freddo fa salire il prezzo a livelli record.
Dicembre 2000: Le previsioni di un’ondata di freddo fanno salire ulteriormente il prezzo.
Agosto 2005: L’uragano Katrina colpisce lo stato del Mississippi.
Settembre 2005: L’uragano Rita si abbatte sul Golfo Del Messico
Andamento del Prezzo del Gas Naturale 1990 - 2007
DO
LLA
RO
USA
/BTU
16
14
12
10
8
6
4
2
0
2007
PREZZO DEL GAS NATURALE
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è indicativa di quella futura.
1990 1992 1994 1996 1998 2000 2004 20062002
Il petrolio greggio è la materia prima più attivamente trattata sui
mercati. È costituito da un miscela di idrocarburi reperibili in natura
sotto la superfi cie terrestre. Come il gas naturale, anche il greggio
è un combustibile fossile, derivato dai residui di organismi vissuti
milioni di anni fa.
Questa materia prima presenta notevoli variazioni nell’aspetto e nel
colore, che può andare dal nero al giallastro. Il greggio viene classifi cato
a seconda della fonte di provenienza (ad esempio, West Texas
Intermediate (WTI) o Brent) e della sua densità (leggero, medio o pesante).
Viene anche descritto come ‘sweet’ o ‘sour’ a seconda del livello di zolfo
in esso contenuto. La combustione del petrolio ‘sour’, ovvero contenente
una maggiore quantità di zolfo, porta alla formazione di pioggia acida
che può corrodere gli edifi ci e causare danni all’ambiente.
L’estrazione e il consumo di greggio hanno anche altre conseguenze
signifi cative a livello sociale e ambientale. Esiste, infatti, una relazione
tra l’utilizzo del petrolio greggio e il pesante inquinamento ambientale,
e perdite di petrolio durante la fase del trasporto possono provocare
danni gravi agli ecosistemi.
Il metodo più comune per estrarre il greggio è mediante pozzi situati
in campi di estrazione petrolifera. La pressione sotterranea fa affi orare
circa il 20% del petrolio in superfi cie impiegando metodi di estrazione
primari. Con l’esaurirsi della pressione, tramite metodi di estrazione
secondari come la re-iniezione di gas naturale, si convoglia ancora
un 5-10% del petrolio all’interno del pozzo. Infi ne, quando anche i
metodi secondari non si rivelano più effi caci, si ricorre ad altri metodi
per ridurre la densità del petrolio, come l’iniezione di vapore e anidride
carbonica, e ciò consente di far salire in superfi cie altro petrolio.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) è un gruppo
di 12 paesi produttori di petrolio che si incontrano regolarmente per
stabilire le quote di produzione e favorire la stabilità del mercato
petrolifero. I paesi attualmente membri dell’OPEC sono Algeria,
Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Iran, Iraq,
Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela. Tra gli altri maggiori
produttori di petrolio vi sono la Russia, gli Stati Uniti e la Norvegia.
USI PRINCIPALI
Energia: L’uso primario del greggio è la produzione di energia. Gli
idrocarburi presenti nel greggio vengono in larga parte trasformati
in combustibili ad alto contenuto energetico, come la benzina, il
gasolio e altri oli combustibili, destinati principalmente ai trasporti
e al riscaldamento.
Fertilizzanti: Diversi sottoprodotti della raffi nazione del greggio
possono essere impiegati nella produzione di sostanze petrolchimiche
usate come fertilizzanti.
Materie plastiche: I sottoprodotti petrolchimici della raffi nazione
sono usati nella fabbricazione delle materie plastiche.
34
petroliogreggio
Futures su Petrolio più Comuni
Future su greggio Brent ICE (Dimensione del contratto: 1000 barili; Quotazione: dollari al barile).
West Texas Intermediate NYMEX (Dimensione del contratto: 1000 barili; Quotazione: dollari al barile).
IL MERCATO DEL GREGGIO
Vi sono due diversi tipi di contratti futures negoziabili sul greggio:
il Brent Crude e il West Texas Intermediate. Mentre il West Texas
Intermediate è riferito principalmente al mercato americano, i
futures Brent trattati sull’ICE (ex IPE, International Petroleum
Exchange) sono considerati il riferimento internazionale per il
prezzo del petrolio: sono infatti utilizzati per fi ssare il prezzo di
oltre il 65% del petrolio a livello mondiale. In genere i futures Brent
hanno quotazioni inferiori rispetto ai West Texas Intermediate a
causa del maggior contenuto di zolfo del greggio Brent.
Tra i numerosi fattori che contribuiscono a formare il prezzo
del petrolio ricordiamo:
Domanda mondiale: In anni recenti, la crescente domanda di
petrolio da parte di economie emergenti in rapida crescita ed ad
alto fabbisogno energetico come la Cina ha infl uenzato il prezzo
del petrolio. In concomitanza con lo scarseggiare delle risorse e
una limitata capacità estrattiva e di raffi nazione, questo ha fatto
salire il prezzo del petrolio e probabilmente continuerà a farlo.
Condizioni meteorologiche: Condizioni meteorologiche avverse
nei paesi che producono e raffi nano il petrolio possono infl uire
sull’offerta. Ne sono esempi recenti gli uragani Katrina e Rita del
2005, che hanno danneggiato diversi impianti di raffi nazione.
Stagionalità: La domanda di greggio è alquanto ciclica: la
cosiddetta “driving season” statunitense (periodo in cui gli
americani vanno in vacanza), ad esempio, può portare ad un
aumento della domanda nei mesi estivi.
Avvenimenti geopolitici: Il petrolio, comunemente denominato
‘oro nero’, è un bene prezioso per molte nazioni che lo producono.
Quando molti paesi si trovano a competere per una risorsa
sempre più scarsa, possono venirsi a creare tensioni politiche.
Offerta: Se la domanda supera l’offerta e la capacità di
raffi nazione è limitata, le scorte di greggio possono diminuire,
infl uenzandone così il prezzo di trading. Tutti i mercoledì mattina
alle 10.30 (ora della costa orientale degli USA), lo US Department
of Energy pubblica i dati sulle scorte di petrolio. In genere, gli
aumenti delle scorte determinano tendenze ribassiste, mentre
le loro diminuzioni inducono spinte rialziste.
35
Avvenimenti Notevoli
1990: Guerra del Golfo.
Dicembre 1997: L’OPEC aumenta le quote, malgrado un calo del consumo asiatico.
1999: L’OPEC opera una serie di riduzioni delle quote.
Marzo 2003: Scoppia la guerra in Iraq.
Andamento dei Prezzi del Greggio WTI e Brent, 1989 - 2007
DO
LLA
RO
USA
/BA
RIL
E
100
80
60
40
20
0
1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2007
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita nel passato non è indicativa di quella futura.
20052003
WTIBRENT
L’elettricità è una fonte di energia comoda e controllabile, di estrema
importanza per la nostra vita quotidiana. Si utilizzano dei generatori
per trasformare altre forme di energia in elettricità all’interno di centrali.
Tra le fonti di energia rinnovabili, ovvero quelle che sfruttano fenomeni
naturali e possono essere reintegrate in breve tempo, vi sono l’energia
solare, eolica, idrica, geotermica e da biomasse. Tra le fonti non
rinnovabili vi sono i combustibili fossili e l’energia nucleare. La particolare
fonte di energia utilizzata in una determinata area geografi ca dipende
dalle risorse naturali e dalle strutture di trasformazione disponibili
localmente. La maggior parte delle centrali elettriche ha un’effi cienza
pari all’incirca al 35%: ciò signifi ca che per ogni centinaio di unità di
energia generata, solo 35 sono trasformate in elettricità.
Non si conosce ancora un metodo per immagazzinare l’elettricità.
Una volta generata, essa deve essere immediatamente trasportata
sul luogo di consumo. Ma come si trasporta l’elettricità? Dato che
non può essere trasferita da un luogo a un altro come fosse un
metallo o un combustibile fossile, la ‘corrente’, o ‘fl usso’, di energia
viene invece trasportata mediante una rete di cavi. I due tipi di
elettricità più comuni sono la corrente alternata (CA) e la corrente
continua ad alta tensione (CC/AT): quest’ultima è la corrente usata
per il trasporto di elettricità sulle lunghe distanze.
Sebbene si produca elettricità in tutto il mondo, i metodi di produzione
variano da regione a regione perché in luoghi dalla morfologia diversa
è possibile sfruttare fonti di energia diverse: nelle regioni costiere, ad
esempio, si può sfruttare l’energia delle maree, mentre in aree che
presentano un’attività geotermica si può utilizzare questo tipo di
energia per la produzione di elettricità.
USI PRINCIPALI
Fornitura di energia alla popolazione mondiale: In molte parti
del mondo, la fornitura di energia elettrica è diventata un requisito
fondamentale per la vita moderna. L’uomo consuma un’incredibile
quantità di elettricità anche solo nel compiere semplici gesti quotidiani
come far bollire l’acqua, accendere un interruttore o caricare un
telefono cellulare. Nelle abitazioni e negli uffi ci si fa affi damento su
numerosi dispositivi elettrici per l’illuminazione, il riscaldamento, il
condizionamento dell’aria e il funzionamento dei computer.
Motori elettrici: L’elettricità è usata anche per alimentare veicoli
come i tram e i treni. I cavi elettrici aerei sono di solito collegati a
un’asta collocata sul tetto dei tram o dei treni per trasferire l’energia
necessaria al movimento.
elettricità
36
Curiosità
L’elettricità si misura in unità chiamate watt, dal nome dell’inventore del motore a vapore. 750 watt corrispondono a un cavallo vapore, e 1000 watt costituiscono un ‘kilowatt’. Il consumo di elettricità si misura in kilowattore: per esempio, una lampadina da 40 wat t lasc iata accesa ininterrottamente per 48 ore consumerebbe 2 kilowattore (40 x 48 / 1000).
Contratti su elettricità più comuni
Futures su elettricità trattati sull’ICE
Esempi: UK Base Electricity Futures, UK Peak Electricity Futures (Quotazione: sterline per megawattora).
Futures su elettricità trattati sul NYMEX
Esempi: ISO New England peak Daily Futures, NYISO A Peak Daily Futures, NYISO G Peak Daily Futures, NYISO J Peak Daily Futures, Cinergy Hub Peak Daily Futures (Quotazione: dollari per megawattora).
IL MERCATO DELL’ELETTRICITÀ
I contratti su elettricità sono trattati in modo analogo a quelli
su altre commodity. Non esiste tuttavia un contratto futures
più comunemente usato, perché l’elettricità non può essere
immagazzinata. Quindi, i futures su elettricità sono spesso
specifi ci per una particolare area di distribuzione (ad esempio
New England, USA) e un particolare orario di consumo (ad es.
orario di punta/non di punta). Negli Stati Uniti, l’orario ‘di punta’
va dalle 7.00 alle 23.00, dal lunedì al venerdì.
Il costo dell’elettricità varia a seconda delle regioni e degli orari
in base a una serie di fattori:
Fonte di elettricità: Alcune fonti di elettricità sono più
economicamente vantaggiose di altre. Per fare un esempio,
un’area geografi ca dal clima mite, che non presenta alcuna
attività geotermica ed è priva di impianti nucleari può dover fare
affi damento sui combustibili solidi per la produzione di elettricità.
Altre regioni, invece, possono avere accesso a un’abbondanza
di risorse rinnovabili e quindi essere in grado di generare
elettricità sfruttando una serie di fonti più economiche.
Domanda: Poiché è impossibile immagazzinare le scorte di
elettricità, la domanda è un fattore determinante per il prezzo.
I cambiamenti demografici e la crescita delle economie
potrebbero portare a un aumento della domanda di elettricità,
il che renderebbe necessari lo sfruttamento e la trasformazione
di altre fonti energetiche per farvi fronte.
Prezzo dei combustibili fossili: Il prezzo dei combustibili
fossili può infl uire direttamente su quello dell’elettricità generata
dalla loro combustione.
Normative ambientali: Con l’affermarsi di una sempre
maggiore consapevolezza ambientale, le economie potrebbero
rivolgersi sempre più verso fonti rinnovabili e più “verdi”, come
l’energia solare o nucleare, per la produzione di elettricità.
L’utilizzo di combustibili fossili non ha solo un impatto negativo
sull’ambiente, ma comporta anche dei costi diretti per le aziende
inquinanti che si troverebbero costrette ad acquistare “carbon
credits”, o diritti di emissione, per le loro emissioni di CO2.
37
Crescono le preoccupazioni per le sempre crescenti emissioni
di certi gas, i cosiddetti “gas serra”, e il loro potenziale
impatto sull’ambiente e sul clima mondiale. Questi gas sono
un sottoprodotto della combustione di combustibili fossili, e
le loro emissioni derivano principalmente dalle centrali
elettriche e dalle automobili.
Trattati internazionali come il Protocollo di Kyoto impongono dei
limiti (o quote) alla quantità di gas serra che i vari paesi possono
produrre. Tale Protocollo pone dei limiti quantifi cati alle emissioni
e stabilisce l’obbligo dei paesi ad operare una riduzione delle
emissioni relativamente a un paniere di sei gas, il più importante
dei quali è il biossido di carbonio (CO2), sebbene le emissioni di
metano (CH4) e ossido di azoto (N2O) contribuiscano anch’esse
in misura sostanziale al problema.
I paesi aderenti al trattato assegnano queste quote alle singole
aziende nazionali: le aziende che superano la quota stabilita hanno
l’obbligo di acquistare “carbon credits” per le emissioni in eccesso
rispetto alla propria quota, mentre quelle che si mantengono al
di sotto di tale quota possono vendere i “credits” inutilizzati. I
“carbon credits” creano un mercato per la riduzione delle
emissioni di gas serra, assegnando un valore monetario al costo
dell’inquinamento dell’atmosfera. Un “credit” dà al titolare il diritto
di emettere una tonnellata di biossido di carbonio.
L’esistenza di un mercato per i “carbon credits” consente a quelle
aziende a cui risulta diffi cile o eccessivamente costoso ridurre il
proprio livello di emissioni di pagare un altro partecipante al mercato
per operare dei tagli delle emissioni al proprio posto. Ad esempio,
a vendere i “carbon credits” potrebbe essere un’organizzazione
che intraprende progetti mirati a ridurre le emissioni di carbonio,
come piantare un determinato numero di alberi.
I paesi più popolosi e le maggiori economie tendono a
consumare più energia e quindi emettono una maggior quantità
di gas serra. Non sorprende dunque che gli USA, la Cina, l’India,
la Russia e i paesi dell’Unione Europea siano tra le nazioni
responsabili delle maggiori emissioni di carbonio al mondo.
FOCUS: IL PROTOCOLLO DI KYOTO
Nel 1997 i leader mondiali si sono incontrati per accordarsi su
un piano volto a ridurre le emissioni di gas serra a livello mondiale.
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione complessiva dei gas
serra del 5,2% rispetto ai livelli registrati nel 1990. Tale
percentuale è un valore medio calcolato sul periodo 2008-2012.
Paesi diversi hanno target diversi. Il Regno Unito, ad esempio, si
è impegnato a ridurre le proprie emissioni del 12,5%, mentre alla
Spagna è stato permesso di incrementare le emissioni del 15%:
ammesso che tutti i Paesi riescano a raggiungere i rispettivi
target, il risultato complessivo sarà una riduzione delle emissioni
del 5,2%. Il trattato è entrato in vigore nel 2005.
Alcune delle maggiori economie mondiali, gli Stati Uniti in particolare,
non hanno ratifi cato il protocollo. Inoltre, gli esperti del clima stanno
dibattendo se una riduzione dei gas serra del 5,2% avrà un impatto
abbastanza incisivo. Ma, se non altro, il Protocollo di Kyoto ha
creato un nuovo mercato per il trading dei “carbon credits”.
CONTRATTI SU “CARBON CREDIT” PIÙ COMUNI
Contratto futures CCX Carbon Financial Instruments
(Dimensione del contratto: equivalente a 100 tonnellate metriche
di CO2; Quotazione: dollari per tonnellata).
Contratto futures ECX Carbon Financial Instruments,
quotato e trattato sull’ICE Futures (Dimensione del
contratto: equivalente a 100 tonnellate metriche di CO2;
Quotazione: euro per tonnellata).
emissioni di carbonio
38
IL MERCATO DELLE EMISSIONI DI CARBONIO
Vi sono attualmente due borse per il trading dei “carbon
credits”: il Chicago Climate Exchange (CCX) e lo European
Climate Exchange (ECX). I contratti su “carbon credits”
comprendono sia i credits per le emissioni esistenti sia le
compensazioni delle emissioni, che sono generate dalla
partecipazione a progetti di compensazione idonei.
Se i livelli delle emissioni continueranno a salire nel tempo,
aumenterà anche il numero delle aziende disposte o costrette
ad acquistare “credits” supplementari, il che potrebbe spingere
il prezzo dei “credits” verso l’alto. Questo, a sua volta,
potrebbe spronare sempre più gruppi ad intraprendere attività
ecocompatibili in grado di generare “carbon credits” da vendere
alle aziende inquinanti.
Inizialmente si era deciso che la direttiva dell’Unione Europea
denominata Emissions Trading Scheme (ETS), ovvero sistema di
scambio delle quote di emissione, avrebbe previsto due fasi di
applicazione. La Fase 1, che va dal 2005 al 2007, si sarebbe
concentrata esclusivamente sulle emissioni di CO2. La Fase 2, dal
2008 al 2012, avrebbe riguardato invece tutti gli altri gas serra. I
credits non sono trasferibili da una fase all’altra. È stata poi aggiunta
una terza fase che potrebbe coprire il periodo 2012-2020.
39
Avvenimenti Notevoli
Febbraio 2006: La UPM-Kymmene Oyj, uno dei maggiori produttori mondiali di carta, annuncia un profi tto di 11 milioni di euro dalla vendita di quote di emissione di CO2.
Marzo 2006: Il prezzo del gas naturale scende: le società tendono ad abbandonare combustibili ad alte emissioni di carbonio come il carbone.
Maggio 2006: I governi europei si rendono conto di essere stati troppo generosi nell’emissione di carbon credits, causando notevoli ribassi dei prezzi.
Marzo 2007: Ribasso record dovuto al fatto che gli operatori di borsa hanno puntato su un’offerta eccessiva di credits.
Maggio 2007: 21 paesi dell’UE si vedono ridurre le quote in media del 9,5%, quindi l’incertezza sulle quote che avrebbero ricevuto nella Fase 2 porta le aziende ad incrementare gli acquisti.
Andamento del Prezzo dei “Carbon Credits” 2005 - 2007
35
30
25
20
15
10
OTT 05 APR 06 OTT 06 APR 07 LUG 07
PREZZO DEL CARBON CREDITS
Fonte: Morgan Stanley/Bloomberg, agosto 2007. Dati sui prezzi basati sull’indice ETS dell’Unione Europea (Prezzo emissioni di biossido di carbonio anno 2008 / euro).
40
soft commodityCACAO, CAFFÈ,
COTONE, GRANO, GRANTURCO, SOIA, ZUCCHERO
41
Il cacao è originario dell’America centrale e meridionale e veniva
raccolto dai Maya già nel 600 d.C. Durante l’epoca Maya, il cacao
rappresentava già una commodity di valore, era usato come valuta
e per scambi con altre merci. I baccelli di cacao erano anche simboli
di vita e fertilità e venivano usati nelle cerimonie religiose.
Il cacao fu introdotto in Europa nel XVI secolo, quando esploratori come
Colombo e Cortes entrarono in contatto con gli Aztechi, che amavano
una bibita speziata e amara a base di cacao. Il cacao è stato quindi
consumato esclusivamente come bevanda fi no al tardo XVII secolo,
quando furono sviluppate delle tecniche per produrre il cioccolato.
Come si produce il cacao?
Il cacao viene prodotto con i semi dell’albero del cacao. Gli alberi producono
grandi baccelli che contengono i semi e una polpa dolce. I semi seccati
e fermentati vengono poi lavorati e commerciati come cacao.
Il clima, sia la pioggia che le temperature, sono un fattore cruciale per
la pianta del cacao. La produzione, pertanto, si concentra in zone
geografi che molto limitate vicine all’equatore. I maggiori produttori sono
la Costa d’Avorio, il Ghana e l’Indonesia. Gran parte dell’offerta globale
di cacao è in mano a piccoli coltivatori dei Paesi in via di sviluppo, dove
il cacao è un fattore molto signifi cativo per l’economia locale.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
La principale applicazione del cacao è il consumo umano. Inoltre, il
burro di cacao (il grasso estratto dal cacao) viene utilizzato nella
produzione di cosmetici.
IL MERCATO DEL CACAO
Il cacao viene commerciato sia a Londra che a New York, in semi, burro
e polvere. I future su semi di cacao sono scambiati sul New York Board
of Trade e su Euronext LIFFE.
I fattori che infl uenzano la domanda e l’offerta di cacao e, pertanto, il
prezzo di mercato, includono i seguenti:
Condizioni climatiche: la raccolta del cacao è strettamente legata
alle condizioni climatiche. Poiché il mercato è fortemente concentrato
in termini geografi ci, gli scarsi raccolti in una delle maggiori zone di
produzione possono avere ripercussioni molto forti sull’offerta.
Contesto politico: la concentrazione geografi ca implica anche che
l’offerta è sensibile alle condizioni politiche nei Paesi di produzione.
cacao
42
Consumo 2004/05
Fonte: UNCTAD sulla base di dati dell’ International Cocoa Organisation.
US - 33%DE - 12%
JP - 6%IT - 5%
MX - 3%
LEGENDA
FR - 10% BR - 4% PL - 3%UK - 9% ES - 4% BE - 2%
CA - 3%
RU - 8%
Produzione Stime 2005/06
CI - 38%GH - 21%
NG - 5%CM - 4%
EC - 3%
Fonte: UNCTAD sulla base di dati dell’ International Cocoa Organisation.
ALTRI - 10%
LEGENDA
ID - 13% BR - 4%MY - 1%
Ad esempio, il picco massimo dei prezzi dei future su cacao alla
fi ne del 2002 e all’inizio del 2003 hanno coinciso con la guerra
civile in Costa d’Avorio.
Il ciclo vitale del cacao: il ciclo vitale dell’albero del cacao ha un
impatto forte sul mercato. La riduzione dei prezzi può comportare
una diminuzione del numero di alberi piantati, in questo modo la
domanda può superare l’offerta. Se i prezzi aumentano, i coltivatori
piantano più alberi, tuttavia sono necessari almeno tre anni prima
che un albero di cacao inizi a produrre. Se la domanda crolla nel
periodo di crescita degli alberi, l’eccessiva offerta può portare a
una riduzione dei prezzi. Questo lasso di tempo è la chiave per
decifrare alcuni schemi ciclici del prezzo del cacao.
Tecnologia: i fertilizzanti e gli agenti chimici possono
migliorare sensibilmente i raccolti e ridurre le malattie.
Tuttavia, a causa del costo elevato e della mancanza di crediti
per i coltivatori, spesso essi non sono largamente impiegati,
soprattutto nell’Africa occidentale.
Consumo umano: la domanda di cacao dipende fortemente
dalle economie dei principali Paesi consumatori, in particolare
dei Paesi OCSE.
Norme e controllo qualità: possono infl uenzare le dinamiche
di domanda e offerta. I control l i sul la qualità prima
dell’esportazione sono in aumento in molti Paesi produttori.
Al contempo, i Paesi consumatori stanno fissando delle
norme per gli ingredienti e i livelli di qualità consentiti per la
cioccolata. Ad esempio, l’Unione Europea ha approvato una
direttiva nel maggio del 2000 che permette di utilizzare
grassi vegetali in una concentrazione che può raggiungere il
5% nella cioccolata. Alcuni Paesi consumatori, inclusi Regno
Unito, Francia, Russia e diversi stati USA, stanno applicando
norme per limitare la disponibilità di tavolette di cioccolata
nei distributori automatici nelle scuole.
CONTRATTI FUTURES SU CACAO PIÙ COMUNI
New York Board of Trade Cocoa Futures (Dimensione del
contratto: 10 tonnellate mercantili; Quotazione: Dollaro/
tonnellata mercantile).
Euronext LIFFE Cocoa Futures (Dimensione del contratto: 10
tonnellate mercanti l i; Quotazione: sterl ina/tonnellata
mercantile).
43
Avvenimenti Notevoli
1999: La raccolta di metà stagione è migliore delle previsioni.
Dicembre 1999: Colpo di Stato in Costa d’Avorio
Sett 2002: Tentato colpo di stato in Costa d’Avorio seguito da diversi anni di guerra civile
Prezzo del Cacao 1986 - 2007
DO
LLA
RO
USA
/ TO
NN
ELLA
TA M
ERC
AN
TILE
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
1986 1991 1996 2001 2006 2007
PREZZO DEL CACAO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
44
Le piante di caffè sono la fonte di una delle bevande più apprezzate al
mondo. Le piante producono delle bacche che devono essere lavorate
prima di essere consumate. Le bacche mature di un rosso brillante
vengono raccolte e viene rimosso il frutto per estrarne due semi. Sono
proprio i semi, o chicchi come vengono comunemente chiamati, che
si usano per produrre il caffè che beviamo. I chicchi vengono essiccati
e tostati ad elevate temperature per caramellare gli zuccheri – è questo
processo a donare al caffè i caratteristici colore e il sapore.
Il caffè ha giocato un ruolo importante in contesti sociali di tutto il
mondo: dalle caffetterie del XVI secolo a quelle odierne, il caffè
continua ad essere ampliamente consumato.
Le varietà Robusta e Arabica sono quelle più comunemente utilizzate.
La varietà Arabica è nota per i suoi chicchi dall’aroma intenso,
tuttavia la Robusta è meno sensibile alle malattie e può quindi esser
coltivata in maniera più diffusa. Entrambe le qualità necessitano di
determinate condizioni per crescere: un clima tropicale, altitudini
elevate e abbondanza di acqua.
Il caffè viene prodotto in quasi tutte le regioni tropicali del pianeta, tra
cui parti dell’America Latina, come Brasile e Colombia, e regioni di Asia
e Africa. La produzione del caffè è estremamente signifi cativa per le
economie di molti di questi Paesi e costituisce una componente
fondamentale del reddito da esportazioni. Le fl uttuazioni di prezzo del
caffè possono avere conseguenze rilevanti sulle nazioni produttrici.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
Consumo: Il caffè può essere acquistato in grani, macinato o
istantaneo per la preparazione della bevanda omonima. Inoltre, molte
persone frequentano le caffetterie, dove si può gustare il caffè in varie
forme: freddo, con latte o ristretto, espresso.
Compost: I fondi di caffè sono un ottimo fertilizzante grazie al loro
elevato contenuto di azoto. Molti bar donano i fondi ai giardinieri a
questo scopo.
IL MERCATO DEL CAFFÈ
Il mercato al dettaglio del caffè è dislocato rispetto al mercato delle
commodity: il prezzo che si paga per la propria tazzina di caffè non
è in stretta relazione con il costo dei chicchi raccolti per la sua
produzione. Quando i prezzi del caffè diminuiscono, la qualità del
caffè raccolto può anch’essa calare. I chicchi non maturi possono
caff è
Contratti Futures su Caffè più Comuni
NYBOT Coffee “C” Futures (Dimensione del contratto – 37.500 libbre; Quotazioni: cents/libbra).
Liffe Coffee Robusta Future (Dimensione del contratto – 5 tonnellate mercantili; Quotazioni: dollaro/tonnellata).
Esportazione di Caffè per Regione, 2006
Fonte: International Coffee Association.
BR - 35%VT - 12%
ET - 4%IN - 4%
PE - 3%
LEGENDA
CO - 10% MX - 4%ID - 6% GU - 3%
HN - 2%
ALTRI - 16%
essere raccolti insieme a quelli maturi per aumentare la
quantità prodotta. Inoltre, se i prezzi sono bassi, la più preziosa
qualità Arabica potrebbe essere coltivata meno estensivamente
a causa dei maggiori costi di produzione, pertanto le miscele
di caffè potrebbero contenere una percentuale maggiore di
chicchi di Robusta.
Il caffè viene scambiato sul New York Board of Trade (NYBOT)
dal 1882, quando nacque per riportare ordine in un mercato
molto volatile. La NYBOT non fornisce solamente sistemi di
commercializzazione di questa commodity, ma anche la
possibilità di paragonare la qualità dei contratti sul caffè
miscela Arabica con i contratti di caffè “C”.
Il caffè è storicamente una delle commodity più soggette a
volatilità. Tra i fattori che possono infl uenzare il prezzo vanno
annoverati:
Clima: come gran parte delle commodity agricole, i raccolti
di caffè sono strettamente legati alle favorevoli condizioni
c l imat iche. Condiz ioni c l imat iche avverse possono
compromettere gravemente il raccolto, ad esempio, nel 1986,
le gelate in Brasile hanno decimato i raccolti di caffè e spinto
i prezzi al rialzo fi no a raggiungere un livello record. Persino
le previsioni di un’eventuale siccità in una regione di produzione
possono avere conseguenze sui prezzi del caffè.
Norme: gli accordi internazionali sul caffè hanno portato
all’applicazione di quote di produzione nei Paesi produttori,
favorendo così la stabilizzazione dei prezzi. Dopo la sospensione
del sistema delle quote nel 1989, i prezzi del caffè sono
precipitati. L’offerta ha nettamente superato la domanda,
causando così la crisi del caffè nel 2001, minacciando così la
stabilità economica di molte nazioni produttrici. Nuovi
meccanismi o norme per la regolazione dell’offerta potrebbero,
se adottati, infl uenzare l’andamento dei prezzi del caffè.
Fattori politici: la produzione del caffè è geograficamente
concentrata nei Paesi in via di sviluppo intorno all’equatore e
costituisce una porzione importante delle loro economie. L’offerta
è pertanto sensibile al contesto politico nei Paesi produttori.
45
Avvenimenti Notevoli
1986: I prezzi aumentano per gelate in Brasile che danneggiano i raccolti.
Dicembre 86: I prezzi scendono sotto il limite per la reintroduzione di quote e controlli ai sensi degli accordi internazionali.
Ottobre 87: Reintrodotti quote e controlli.
4 luglio 89: Sospeso il controllo delle quote.
Ottobre 94: I nuovi accordi internazionali entrano in vigore, non mirano a regolare i prezzi.
1997: I prezzi crollano per maltempo in Russia.
2001-2004: Crisi del caffè.
Ottobre 01: Entrano in vigore provvisoriamente i nuovi accordi internazionali sul caffè.
Prezzo del Caffè 1986 - 2007
CEN
TS U
SA/L
IBB
RA
300
250
200
150
100
50
0
1986 1991 1996 2001 2006 2007
PREZZO DEL CAFFÈ
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
Diversamente dalla maggior parte delle coltivazioni, le piante di cotone
non producono frutti o semi commestibili, ma rappresentano la più
importante coltivazione non alimentare. Le piante sono dotate di
baccelli soffi ci e fi brosi chiamati “capsule globose”. Dopo aver rimosso
i semi, le proteine e la cera dalla capsula globosa, si ottiene una fi bra
di cellulosa, o garza, molto forte, duratura e assorbente, ideale per la
lavorazione tessile.
Il cotone ha bisogno di particolari condizioni climatiche e del terreno
per una crescita ottimale. Sono necessari poi un terreno molto pesante,
periodi prolungati senza gelate e molto sole. Le piante assorbono una
grande quantità di acqua dal terreno, i raccolti, pertanto, sono
strettamente legati alle piogge. La coltivazione del cotone in condizioni
idriche disagiate può comportare la desertifi cazione, come è accaduto
in vaste aree dell’Uzbekistan.
Il cotone era coltivato in India già nel 3.000 a.C. o in epoca ancora più
arcaica. La moderna industria tessile è decollata in Europa e soprattutto
nel Regno Unito a partire dalla Rivoluzione industriale nel tardo XVII
secolo e all’inizio del XIX secolo, con l’invenzione dei macchinari per la
fi latura del cotone e la nascita di grandi mole per cotone.
Attualmente, il cotone è la fi bra naturale più usata nell’abbigliamento.
Un’ampia percentuale della produzione odierna proviene da varietà
modificate geneticamente che sono più resistenti alle malattie e
dipendono in misura minore dai pesticidi. Le principali aree di produzione
del cotone sono Cina, India e Stati Uniti. La Cina è anche il maggior
importatore di fi bra di cotone, seguita dalla Turchia.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
Prodotti tessili: il cotone è utilizzato per produrre una vasta gamma
di prodotti tessili, incluso il tessuto a spugna, denim, velluto a coste,
seersucker (tessuto di lino a strisce crespe e lisce) e cotone
diagonale. Il cotone viene util izzato per l’abbigliamento e
l’arredamento. Ha anche molte applicazioni industriali, tra cui la
fabbricazione di reti da pesca. Sebbene molti capi di abbigliamento
siano prodotti interamente con il cotone, quest’ultimo può essere
mescolato ad altre fi bre come il rayon e il poliestere.
Le fi bre di cotone sono generalmente separate dai semi all’inizio della
lavorazione e lavorate in balle per essere vendute. I semi di cotone sono
commerciati separatamente e hanno una molteplicità di applicazioni:
Olio: i semi di cotone possono essere frantumati per produrre olio
vegetale ad uso alimentare. La farina di semi di cotone avanzata viene
usata come mangime animale.
Carta e plastica: i linters di cotone, che sono fi bre setose, molto
corte, che aderiscono ai semi della pianta di cotone durante la
lavorazione, sono generalmente usati per produrre la carta. La carta
prodotta al 100% con il cotone è ancora disponibile attualmente ed è
cotone
46
Produzione Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
CN - 27%IN - 18%
US - 18%PK - 8%
BR - 6%
ALTRI - 18%
LEGENDA
UZ - 5%
Importazioni Globali 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
CN - 29%TR - 10%
ID - 6%TH - 6%
MX - 4%
ALTRI - 29%
LEGENDA
RU - 4%BD - 7% PK - 6%
di qualità superiore alla normale carta di cellulosa per resistenza e
durevolezza, ma si usa per scopi decorativi o artistici. La cellulosa
in linters viene anche usata per produrre plastica ed esplosivi.
IL MERCATO DEL COTONE
I future su cotone sono scambiati sul New York Board of
Trade. I contratti si riferiscono a balle di fi bre di cotone, dopo
la separazione dai semi.
Tra i principali fattori che influenzano il prezzo del cotone si
annoverano i seguenti:
Clima: come per tutti i raccolti, il clima è un fattore determinante.
In particolare, il cotone è una coltivazione che necessita di un’enorme
quantità di acqua, ovvero circa 7.000-29.000 litri di acqua al kg,
diverse volte la quantità richiesta per granturco o grano. Un’eventuale
mancanza di acqua, come un periodo di siccità, potrebbe esercitare
un’infl uenza diretta sul rendimento e il raccolto.
Domanda dai Paesi in via di sviluppo: la crescita del reddito
nei Paesi in via di sviluppo e la dimensione della base di consumatori
potrebbe influenzare la domanda di cotone. Cina e India
possiedonoindustrie tessili molto sviluppate.
Scarsità di terreno: sebbene la produzione di cotone sia più
che raddoppiata negli ultimi decenni, questo si deve più al
miglioramento della tecnologia e all’aumento dei rendimenti che
ad una più vasta porzione di terreno coltivato. La scarsità del
terreno e soprattutto la competizione con altre coltivazioni può
limitare l’espansione di questa coltivazione.
Prodotti tessili alternativi: il cotone ha molte applicazioni uguali
a quelle delle fi bre sintetiche come il poliestere. La domanda di
cotone è, pertanto, infl uenzata dal prezzo di queste fi bre alternative.
Poiché queste ultime sono spesso derivate da prodotti petroliferi
il loro costo è strettamente legato a quello del petrolio.
Politica commerciale: i programmi di sussidi o i limiti governativi
alle importazioni possono infl uenzare il prezzo del cotone.
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI
New York Board of Trade: “No. 2 Cotton Futures” (Dimensione del
contratto: 50.000 libbre di peso netto (circa 100 balle);
Quotazione: cents / libbra).
47
Avvenimenti Notevoli
Marzo 1995: Forte domanda di cotone USA, poiché i raccolti di Cina, Pakistan e India sono distrutti dagli insetti.
Luglio 1995: Prezzi in calo poiché le quotazioni record frenano la domanda e grazie alle condizioni meteo favorevoli le previsioni per l’USDA sono positive.
Ottobre 2001: Il cotone raggiunge il picco minimo degli ultimi 29 anni quando i timori relativi alle previsioni sui consumi da record coincidono con gli attacchi terroristici di settembre.
Ottobre 2003: Il mercato ha un brusco rialzo in quanto gli USA registrano il maggior ordine dagli USA.
Prezzo del Cotone dal 1986 al 2007
CEN
TS U
SA/L
IBB
RA
140
120
100
80
60
40
20
0
PREZZO DEL COTONE
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
1986 1991 1996 2001 2006 2007
Il grano, o frumento, è una pianta molto coltivata in tutto il mondo, può
raggiungere i due metri di altezza e diventa color oro quando è maturo.
Si ritiene che la sua origine sia mediorientale, in particolare si ritiene che
sia nato in un’area nota come la Mezzaluna Fertile (Mesopotamia).
Il grano coltivato attualmente è una forma mutata dell’originale: l’intensa
coltivazione degli ultimi secoli ha portato alla selezione di quelle varietà
che hanno spighe dure che rimangono intatte durante la raccolta. Ci
sono molte varianti del grano, alcune delle quali crescono bene con
climi caldi, freddi e/o asciutti.
Sulla base dei dati raccolti dall’U.S. Department of Agriculture, i
maggiori produttori di frumento sono l’Unione Europea, la Cina e
l’India, seguiti dagli USA. Queste regioni sono, al contempo, anche
i maggiori consumatori di grano. Questi dati contrastano con quelli
relativi al granturco, la cui produzione e il cui consumo si concentrano
negli USA.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
Consumo umano: sebbene il grano sia secondo al granturco in termini
di produzione globale, esso rappresenta il cereale principale
dell’alimentazione umana ed è una pietanza basilare per molte diete. Il
suo vantaggio principale come ingrediente è la sua estrema versatilità:
può essere ridotto in farina, fatto germinare e seccato per creare il
malto, frantumato per produrre farro o lavorato in semolino, pasta o
roux. Il grano è l’ingrediente alla base di pane, cereali per la colazione,
roti, naan, porridge, crackers, biscotti e salse. Il grano fermentato può
essere usato per ottenere birra, vodka e altre bevande alcoliche.
Mangime per animali: il granulato, la crusca (il residuo della
macinatura) e le parti vegetali della pianta di grano sono tutti usati per
produrre mangime per animali. Il grano secco può anche essere usato
come foraggio. Inoltre, il grano danneggiato dalle cattive condizioni
climatiche viene scartato per l’alimentazione umana, ma può essere
utilizzato per quella animale.
Biocombustibili: il grano, insieme ad altri granulati come il granturco
o la soia, viene usato in maniera crescente per produrre biocombustibili.
In particolare, il grano e lo zucchero sono componenti essenziali per
la produzione di biobutanolo, che in termini di effi cienza energetica può
essere paragonato al bioetanolo.
IL MERCATO DEL GRANO
II future sul grano sono scambiati su numerose borse nazionali e
internazionali. Il contratto sul grano scambiato sul Chicago Board of
Trade ne copre diversi tipi e varietà. Esistono anche contratti che
riguardano varietà specifi che; ad esempio, il grano con cariosside rossa
dura a ciclo invernale (usato per il pane) viene scambiato solo sulla
Kansas City Board of Trade. Lo US Department of Agriculture pubblica
regolarmente previsioni di produzione e rating dei raccolti.
grano
48
Produzione Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
EU - 21%CN - 18%
US - 8%RU - 8%
PK - 4%
ALTRI - 20%
LEGENDA
TR - 3%IN - 12% CA - 4% AR - 3%
Consumo Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
EU - 20%CN - 16%
RU - 6%US - 5%
TR - 3%
ALTRI - 34%
LEGENDA
IN - 12% PK - 4%
Tra i fattori che infl uenzano il prezzo del grano vi sono i seguenti:
Clima: si tratta di un fattore primario per il prezzo del grano. Ad
esempio, le piogge eccessive possono alterare alcune proprietà e,
pertanto, infl uenzarne l’uso. Tuttavia, il grano è una delle commodity
agricole più resistenti al cattivo tempo. Ciò è dovuto al fatto che le
varietà sono numerose e sono piantate in diversi emisferi e regioni
climatiche, pertanto quando vi è una scarsa produzione in una
regione, altre regioni possono soddisfare la domanda.
Crescita economica: il grano è un alimento principale o un
“bene inferiore” in termini economici: quando il reddito aumenta,
le persone possono preferire alimenti più raffi nati. Ad esempio, il
consumo di grano pro capite negli USA è diminuito nel XX secolo,
poiché nella dieta la farina di grano è stata sostituita dallo
zucchero. Man mano che il reddito pro capite aumenta nei Paesi
in via di sviluppo, le abitudini alimentari variano e, pertanto, varia
anche la domanda di grano.
Ciclicità: poiché il grano ha molte applicazioni in comune con altri
cereali, come il granturco e la soia, la domanda di grano è legata
alla domanda degli altri cereali. Ad esempio, in estate, quando il
grano a ciclo invernale è stato mietuto, ma il granturco non ancora,
la differenza di prezzo tra grano e granturco può ridursi.
Domanda di etanolo: con l’aumentare dell’importanza dei
biocombustibili come prodotto fi nale del grano, il prezzo subirà
delle variazioni.
Politiche commerciali: le politiche commerciali possono
infl uenzare le esportazioni e le importazioni, anche se la produzione
e il consumo rimangono simili. Negli ultimi due decenni, gran parte
della fl uttuazione nelle importazioni cinesi è da imputarsi alla politica
economica del governo che limitava le importazioni.
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI
Chicago Board of Trade Wheat Futures (Dimensione del contratto:
5000 bushel; Quotazione: cents / bushel).
Un bushel di grano pesa 60 libbre, circa 27,2 kg.
49
Avvenimenti Notevoli
Marzo/maggio 1993: I prezzi crollano poiché la spedizione di aiuti alimentari USA per la Russia è in pericolo.
1996: Abbondanti piogge negli USA ritardano la semina del grano, causando timori per l’offerta.
Aprile 1996: L’offerta USA raggiunge un picco minimo.
Maggio 1996: Il grano risale poiché il tempo secco permette la semina.
Ottobre 2006: Gli USA prevedono le scorte di grano più basse degli ultimi 22 anni.
Prezzo del Grano 1985 - 2007
CEN
TS U
SA/B
USH
EL
800
600
400
200
0
PREZZO DEL GRANO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
1985 1990 1995 2000 2005 2007
Il granturco, anche noto come mais, rappresenta uno dei cereali più
diffusi al mondo. La sua popolarità come commodity da coltivazione
crebbe nel XV secolo, diffondendosi dal Messico centrale. Il granturco
è ben riconoscibile ed è caratterizzato da un gambo lungo con nodi
sporgenti da cui si allargano lunghe foglie. Sebbene esistano centinaia
di varietà di ibridi di granturco, è possibile individuare sei categorie
principali: duro, da farina, indentato, pop corn, mais dolce e ceroso.
Alcune varietà possono raggiungere i 7 metri di altezza; il mais dolce
è una delle varietà più basse.
Il granturco è una pianta che non tollera il freddo e, pertanto, deve
essere piantata in primavera. Possiede un sistema di radici poco
profondo ed è, quindi, fortemente dipendente dall’umidità del terreno.
Il granturco si raccoglie generalmente in tardo autunno, sebbene i
periodi di raccolta varino a seconda delle sottospecie.
Il granturco costituisce un’importante risorsa alimentare per il
bestiame e gli esseri umani, ma i suoi usi si stanno diversifi cando
sempre più.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
Mangime animale: in Canada e negli USA il granturco è usato
soprattutto come mangime per bestiame. La varietà più diffusa è il
grano indentato, poiché tende ad avere un maggior contenuto di
olio e quindi un maggior valore calorico. Al bestiame vengono
somministrati i chicchi o il grano riposto in silos (gambi di grano a
pezzi, fermentati).
Consumo umano: il granturco è un elemento essenziale della dieta
di molte regioni e l’ingrediente principale per la preparazione di cibi
come il porridge, i cereali da colazione e le tortillas. Il grano dolce e
il popcorn sono forme più dirette di consumo. Gli alcolici prodotti con
il granturco, come il bourbon whisky, rappresentano anch’essi un
prodotto tradizionale derivato dal grano.
Biocombustibile: la ricerca di alternative innovative e valide al
petrolio ha comportato una crescente domanda di granturco per la
produzione di biocombustibile, soprattutto l’etanolo. Sono stati,
inoltre, sviluppati sistemi di riscaldamento domestico che utilizzano
i chicchi come combustibile.
Usi industriali: il chicco di grano viene usato sempre più spesso
per produrre biomateriale, come effetto della tendenza verso stili
di vita alternativi e più ecologici. Può essere usato per produrre
plastica e tessuti.
IL MERCATO DEL GRANTURCO
Il commercio dei future su granturco avviene sul mercato Chicago
Board of Trade (CBOT). Secondo il CBOT, il primo contratto a termine
relativo a 3000 bushel di granturco risale al 1851.
granturco
50
Produzione Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
US - 38%CN - 21%
BR - 7%AR - 3%
MX - 3%
ALTRI - 17%
LEGENDA
EU - 8% MX - 3%
Consumo Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
US - 33%CN - 20%
BR - 6%MX - 4%
IN - 2%
ALTRI - 24%
LEGENDA
EU - 8% JP - 2%CA - 2%
Il prezzo del granturco è determinato da una serie di fattori,
inclusi i seguenti:
Clima: alcune tra le più signifi cative fl uttuazioni di prezzo del
granturco sono causate dalle condizioni meteorologiche. Siccità o
gelate possono annientare i raccolti. Anche le previsioni di maltempo
possono infl uire pesantemente sul prezzo. Il granturco è fortemente
dipendente dall’acqua. Il clima può offrire una spiegazione anche
ad alcuni trend ciclici nel prezzo del granturco durante l’anno.
Animali infestanti e malattie: possono avere un forte impatto
sui raccolti. La loro diffusione può essere infl uenzata dal clima.
Domanda di nuovi consumatori: la domanda proveniente dai
mercati emergenti rappresenta un fattore signifi cativo nei trend
dei prezzi a lungo termine. Ad esempio, la Cina si sta affermando
come importatore netto di granturco, dopo esserestato uno dei
maggiori esportatori.
Domanda di etanolo: il mercato dell’etanolo, in rapida espansione
in USA, è divenuto un fattore primario nella domanda di granturco.
L’etanolo viene usato nella benzina a basse concentrazioni come
additivo e alcune automobili appositamente modifi cate possono
funzionare con concentrazioni anche molto alte.
Prezzi per altre commodity agricole: granturco, soia e
frumento hanno molte applicazioni in comune e possono fungere
da sostituti l’uno dell’altro. La maggiore domanda dell’uno può,
quindi, spingere al rialzo il prezzo dell’altro.
Stagionalità: la domanda di granturco è molto alta tra
settembre e novembre, quando il bestiame ha maggiori
necessità di essere alimentato. La domanda tende quindi a
calare progressivamente e raggiunge il picco minimo nei mesi
estivi, quando il bestiame è al pascolo. Il rischio della perdita di
un raccolto può portare al ripetersi di schemi ciclici, poiché il
rischio maggiore da luogo a un premio. Tale rischio è maggiore
in primavera, quando il granturco è stato appena seminato, ma
le condizioni climatiche sono ancora incerte.
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI
Chicago Board of Trade Corn Futures (Dimensione del contratto:
5.000 bushel; Quotazione: cents/bushel). Un bushel pesa 56 libbre,
circa 25,4 kg. Il granturco viene pesato dopo aver rimosso cartocci
e pannocchie.
51
Avvenimenti Notevoli
1992: Raccolto record negli USA.
1996: La pioggia intensa ritarda la semina negli USA.
2005: Lo US Energy Policy Act (EPACT) stabilisce uno standard nazionale per i combustibili rinnovabili (Renewable Fuels Standard).
Prezzo del Granturco 1985 – 2007
CEN
TS U
SA/B
USH
EL
800
600
400
200
0
PREZZO DEL GRANTURCO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sul prezzo si basano sui contratti future front-month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
1985 1990 1995 2000 2005 2007
La soia appartiene alla famiglia delle leguminacee. I semi si trovano in
baccelli nascosti sotto le foglie verdi della pianta di soia, la quale cresce
in regioni caratterizzate da estati calde. La soia può essere di varie
dimensioni e colori, tra cui nero, marrone, blu, giallo e screziato. I semi
vengono generalmente frantumati per ottenerne farina o olio.
La soia fu coltivata per la prima volta in Asia orientale diversi millenni
fa, in questa regione i legumi e i loro derivati costituivano un’importante
parte della dieta. Oggi rappresenta un prodotto primario con molteplici
applicazioni: da fonte alternativa di proteine per i vegetariani
all’applicazione nell’industria automobilistica da parte di Henry Ford.
Gli Stati Uniti sono i maggiori produttori di soia, secondo i dati pubblicati
dal U.S. Department of Agriculture. Tuttavia, Brasile e Argentina stanno
divenendo importanti produttori e insieme superano gli USA. La Cina
ha superato l’Unione Europea quale principale importatore di soia e
rappresenta il 42% delle importazioni globali nel 2006/7.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
Consumo umano: la principale applicazione della soia è nel campo
alimentare. L’olio di soia è molto utilizzato; il tofu (o caglio a base di
soia) è molto popolare nelle cucine asiatiche. La soia può anche essere
ridotta in farina, polvere per alimentazione dei neonati, olio vegetale e
salsa di soia. Inoltre, grazie al suo elevato contenuto proteico, i prodotti
a base di soia rappresentano una valida alternativa alla carne e ai
prodotti caseari per i vegetariani, i vegani e i soggetti allergici.
Sono state effettuate molte ricerche sugli effetti benefi ci della soia, tra
di essi vanno annoverati lo scarso contenuto di colesterolo e la bassa
incidenza di malattie cardiache.
Mangime animale: tutti gli scarti provenienti dalla lavorazione della
soia, come i baccelli, possono essere usati come mangime animale.
Biocombustibili: la soia può essere trasformata in biodiesel: un bushel
di soia rende circa 1 litro di biodiesel. Quest’ultimo può essere utilizzato
per far funzionare le automobili con motori opportunamente adattati e
sta divenendo un fattore incentivante per la produzione di soia.
Prodotti industriali: la soia è un ingrediente presente in molti prodotti
industriali tra cui oli, sapone, cosmetici, plastica, inchiostri, pastelli,
solventi e capi d’abbigliamento. Henry Ford ne fece una grande
campagna di promozione e utilizzò due bushel nella produzione di ogni
automobile Ford, dimostrando che i pannelli dell’auto possono essere
prodotti con plastica a base di soia.
IL MERCATO DELLA SOIA
I principali contratti future per la soia riguardano la soia gialla e sono
scambiati sul Chicago Board of Trade (CBOT). Esistono anche contratti
distinti per l’olio di soia e la farina di soia: ad esempio, un contratto per
l’olio di soia viene scambiato sul CBOT e contratti sulla farina vengono
scambiati a Mumbai e Tokyo.
soia
52
Produzione Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
US - 37%BR - 25%
AR - 20%CN - 7%
IN - 3%
ALTRI - 5%
LEGENDA
PY - 3%
Importazioni Globale 2006/7 per Regione
Fonte: US Department of Agriculture.
CN - 42%EU - 23%
JP - 6%MX - 6%
TW - 3%
ALTRI - 20%
LEGENDA
Tra i fattori principali che infl uenzano il prezzo della soia vanno
annoverati i seguenti:
Clima: è un elemento determinante nella produzione di soia.
Condizioni climatiche avverse possono distruggere interi
raccolti. La soia è particolarmente sensibile al freddo e alla
siccità, quindi il gelo e la mancanza d’acqua possono
rappresentare minacce per la produzione.
Domanda dai Paesi in via di sviluppo: la Cina da sola ha
coperto il 44% delle importazioni mondiali di soia nel 2005/6. Il
crescente reddito pro capite può portare a un incremento nell’uso
di prodotti derivati della soia, come l’olio.
Domanda di biodiesel: la crescita della domanda di biodiesel
dovrebbe comportare un incremento della domanda di soia.
Raccolti alternativi: la soia e il granturco crescono con climi
simili e, pertanto, possono essere in diretta competizione per il
territorio. Di conseguenza, la domanda di granturco e i prezzi di
quest’ultimo infl uenzano l’area disponibile per la soia e viceversa.
In Paesi come gli USA, dove l’utilizzo della terra è già molto
intenso, un aumento dell’offerta potrebbe derivare da resa
maggiore delle coltivazioni. L’olio vegetale (uno dei prodotti a
base di soia più diffusi) può essere ottenuto anche da altri raccolti
come la colza, il girasole, il seme di cotone e la palma. L’offerta
di tali alternative potrebbe colpire la domanda di soia.
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI
Chicago Board of Trade Soybean Futures (Dimensione del
contratto: 5000 bushel; Quotazione: cents / bushel). Un bushel
di soia pesa 60 libbre (circa 27,2 kg).
53
Avvenimenti Notevoli
Maggio/giugno 1998: La siccità riduce i raccolti di soia negli USA.
Marzo 04: I titoli USA toccano il minimo storico di 15 anni.
Aprile 04: Il prezzo aumenta poiché Brasile e Argentina rivedono al ribasso le previsioni di raccolta.
Maggio-luglio 2004: Hedge fund e speculatori liquidano esposizioni in soia.
Prezzo della Soia 1985 - 2007
DO
LLA
RO
USA
/BU
SHEL
1200
1000
800
600
400
200
0
PREZZO DELLA SOIA
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
1985 1990 1995 2000 2005 2007
Lo zucchero è ampiamente utilizzato come carboidrato dal
sapore dolce, è presente in diverse forme, tra cui glucosio,
fruttosio, saccarosio, lattosio, destrosio e maltosio. Alcuni di
questi zuccheri si trovano nella frutta, mentre altri sono il
prodotto di una lavorazione e raffi nazione di due fonti: la canna
da zucchero, che può essere frantumata per estrarre lo
zucchero, e la barbabietola da zucchero.
La canna da zucchero è coltivata in regioni con clima tropicale
o subtropicale, tra i maggiori produttori vi sono il Brasile, l’India
e la Cina. La barbabietola da zucchero, invece, che rappresenta
la fonte del 25% della produzione totale di zucchero, può essere
coltivata in regioni dal clima sia caldo che più rigido. Nelle prime
si avranno raccolti invernali, mentre nel caso dei climi più rigidi,
tipici dell’emisfero settentrionale, la stagione della coltivazione
inizia in primavera e termina in autunno. I maggiori produttori di
barbabietola da zucchero sono l’Europa, il Giappone e gli USA.
Sebbene abbiano un’origine diversa, esiste un’esigua differenza di
gusto tra lo zucchero di canna e quello prodotto dalla barbabietola.
PRINCIPALI APPLICAZIONI
Consumo umano: lo zucchero può essere consumato in molte
forme: a zollette, granulato, a velo e sotto forma di sciroppo. È
ampiamente utilizzato in cucina, dove può fungere da
conservante, dolcificante, addensante e acceleratore del
processo di fermentazione del lievito nella cottura in forno.
Biocombustibili: lo zucchero sta diventando anche una commodity
energetica per la produzione di etanolo. Stando al Brazilian Ministry
of Agriculture, più del 60% della canna da zucchero brasiliana sarà
utilizzata per la produzione di etanolo entro il 2008.
zucchero
54
IL MERCATO DELLO ZUCCHERO
Sono scambiati sia contratti per lo zucchero grezzo (raw) che raffi nato (white).
I future sullo zucchero costituiscono il mercato più ampio del New York Board
of Trade (NYBOT) e vengono scambiati dal 1914. Inoltre, Euronext.LIFFE tratta
contratti per lo zucchero sulla propria piattaforma elettronica.
Tra i fattori che infl uenzano il prezzo dello zucchero vanno annoverati
i seguenti:
Clima: costituisce un fattore essenziale per la determinazione del
prezzo dello zucchero, poiché condizioni climatiche avverse possono
infl uenzare il raccolto. Il gelo può distruggere campi di barbabietole
da zucchero, mentre la canna da zucchero necessita di un clima caldo
e di una quantità di pioggia ben determinata.
Tecnologia: per estrarre lo zucchero dalla canna o dalla barbabietola,
il raccolto deve essere lavorato in apposite strutture. I progressi
tecnologici possono aumentare la capacità e l’efficienza degli
stabilimenti di lavorazione.
Domanda di etanolo: circa metà dell’offerta mondiale di zucchero viene
utilizzata per la produzione di etanolo. Con la crescita della domanda di
biocombustibili, la percentuale sembra destinata ad aumentare.
Conseguenze sulla salute: i consumatori e i governi appaiono sempre più
consapevoli delle possibili conseguenze negative di un consumo eccessivo
di prodotti a base di zucchero raffi nato sulla salute, tra cui il diabete e l’obesità.
La presenza di altri dolcifi canti alternativi, come l’High Fructose Corn Syrup
(HFCS - sciroppo di granturco con elevato contenuto di fruttosio) in futuro
potrebbe avere delle conseguenze sulla domanda di zucchero al consumo.
55
Avvenimenti Notevoli
1979-1982: La guerra in Medio Oriente, la recessione economica negli USA e un periodo di “stagfl azione” portano al fenomeno del “fl ight-to-quality”*
1975: L’oro non viene più usato per saldare i conti in ambito internazionale – ora il prezzo viene determinato dal mercato
1987: “Lunedì nero”, l’oro viene venduto per raccogliere i contanti necessari a soddisfare le richieste di margine sui mercati azionari
1996: La banca centrale belga e il FMI annunciano massicce vendite d’oro
NYBOT Sugar Futures: World Sugar No.11(SM) (Dimensione del contratto: 112.000 libbre; Quotazione: cents/libbra). Domestic Sugar No.14 (SM) (Dimensione del contratto: 112.000 libbre; Quotazione: cents/libbra).
Euronext.LIFFE Futures: White Sugar Future (Dimensione del contratto: 112.000 libbre; Quotazione: cents/libbra). Raw Sugar Future (Dimensione del contratto: 50 tonnellate metriche; Quotazione: dollaro/tonnellata metrica).
Prezzo dello Zucchero 1986 - 2007
CEN
TS U
SA/L
IBB
RA
25
20
15
10
5
0
1986 1990 1994 1998 2007
PREZZO DELLO ZUCCHERO
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.
2002 2006
Produzione di Zucchero grezzo 2006/7 per regione
Fonte: US Department of Agriculture.
BR - 20%IN - 17%
A.F. - 5%US - 5%
MX - 3%
ALTRI - 23%
LEGENDA
M.E. - 3%E.U. - 11% EM EU - 5%CN - 8% TH - 4%
56
dry freightTRASPORTO VIA MARE
57
58
TRASPORTO VIA MARE
Il trasporto di materiale in navi cargo, ovvero il trasporto via
mare, rappresenta un crescente mercato commodity. Questa
modalità facilita il commercio internazionale, in quanto le
commodity possono essere trasportate in grande quantità dal
produttore al consumatore a livello globale. La domanda di
trasporto su navi cargo sta crescendo. Gran parte di tale
domanda è ascrivibile alla rapida crescita industriale e alla
domanda di commodity dei paesi asiatici, soprattutto la Cina.
Esistono diversi tipi di trasporto via mare: secco (Dry Freight),
umido (Wet Freight) e in container (Container Freight). Si indica
con Dry Freight il trasporto di materiale sfuso, secco, inclusi
granulati, minerali, carbone e metalli industriali. Il Wet Freight
è, invece, il trasporto di materiale umido (soprattutto petrolio
greggio e derivati del processo di raffi nazione del petrolio) e
le rotte possono essere classifi cate come pulite o sporche.
Tra le prime rientra il trasporto di cherosene, benzina e nafta,
mentre nelle seconde quello di oli combustibili e greggio. Il
Container Freight differisce dalle prime due categorie in quanto
le merci sono imbarcate all’interno di container e non come
prodotti sfusi.
Le navi cargo sono noleggiate in base al tempo di viaggio o al
viaggio stesso. Il costo del trasporto via mare dipende dal tipo
di merci trasportate (umide o secche), dalle diverse rotte e
dalle dimensioni delle imbarcazioni. Le dimensioni delle
imbarcazioni variano dall’Handymax, la più piccola, a Capesize,
la più grande. Panamax è la seconda imbarcazione più grande
e la maggiore in grado di oltrepassare il canale di Panama.
IL MERCATO DEL TRASPORTO VIA MARE
A causa della scarsità di navi da concedere in leasing per il
trasporto via mare, in passato è risultato diffi coltoso investire
in tale commodity. Oggigiorno, gli investitori sono in grado di
accedere a questo mercato investendo in indici che tengono
conto dei costi del trasporto per le diverse imbarcazioni e i tipi
di trasporto via mare. Le società commerciano con spedizioni
via mare per garantire un prezzo per il trasporto delle proprie
merci e proteggersi dalla volatilità delle tariffe.
Il Baltic Exchange è il maggior mercato mondiale di noli marittimi
che riunisce proprietari di navi e armatori. Costituisce l’unica fonte
indipendente di informazioni sul mercato della spedizione per la
contrattazione e la stipula di un contratto di nolo, sia effettivo che
derivato. La Borsa pubblica una serie di indici che riguardano le
tariffe di nolo su diverse rotte e dimensioni di imbarcazioni. I
calcoli vengono effettuati sulla base di valutazioni giornaliere da
un gruppo di agenti di navigazione internazionali.
Sono numerosi i fattori che infl uenzano i mercati del nolo,
rendendo le tariffe volatili, inclusi:
I prezzi del carburante: l’olio per combustibile per motonavi
costituisce un costo signif icat ivo nel la gestione di
un’imbarcazione, pertanto i prezzi del petrolio colpiscono
direttamente i proprietari delle navi.
Condizioni metereologiche: la tariffa aumenta anche a
causa di condizione avverse del tempo su alcune tratte.
Rifornimento flotta: non sono solo il numero e il tipo di
imbarcazioni ad essere importanti, ma anche l’impatto della
congestione del porto sulla fl otta disponibile.
Domanda di commodity: si tratta di un fattore fondamentale
per la determinazione delle tariffe di spedizione. Se la domanda
di materie prime aumenta, sono necessarie più spedizioni via
mare per trasportare tale materiale dai produttori ai fabbricanti
e ai consumatori.
dry freight
59
PRINCIPALI INDICI DI NOLO
Borsa principale Baltic Exchange
Sotto-indici del Baltic Dry Index
Baltic Capesize Index (BCI)
Baltic Panamax Indes (BPI)
Baltic Supramax Index (BSI)
Baltic Handysize Index (BHSI)
Altri indici Baltic Baltic Exchange Dirty Tanker Index (BDTI)
Baltic Exchange Clean Tanker Index (BCTI)
Balt ic International Tanker Routes (BITR)
Performance del Baltic Dry Index 1997 - 20078000
6000
4000
2000
0
BALTIC DRY INDEX
Agosto 2003: La domanda cinese di materie prime iniziò a toccare livelli record sul Baltic Dry Freight Index alla fi ne del 2003.
2006: La crescente domanda di trasporto via mare insieme all’ invecchiamento della fl otta e la congestione dei porti in Australia e America Latina spinse al rialzo I i costi.
Fonte: Morgan Stanley, Bloomberg, agosto 2007.
1997 1999 2001 2003 20072005
Un indice di commodity è calcolato come media ponderata di un
paniere di prezzi di commodity (prezzi future o spot). Un indice
può essere rappresentativo del settore delle commodity nel suo
insieme o di un particolare sub-settore, quale quello dell’energia,
dell’agricoltura o dei metalli preziosi.
Utilizzando tali indici per i propri investimenti, gli investitori hanno la
possibilità di diversifi care il proprio portafoglio. Di seguito si riporta
un’introduzione relativa ad alcuni indici di commodity esistenti.
S&P GSCI (GOLDMAN SACHS COMMODITY INDEX)
Gli indici di commodity Standard & Poor’s Goldman Sachs incorporano
un’esposizione lunga in future su commodity. Gli indici raggruppano
un’ampia selezione di commodity di ogni settore: energia, metalli di base,
metalli preziosi, agricoltura e bestiame.
Oltre a fornire un benchmark per misurare la performance delle commodity,
sono ideati per essere indici di beni investibili, accessibili a chi desidera
ottenere un’ampia esposizione in commodity nel proprio portafoglio.
Energia: Petrolio Greggio, Petrolio Greggio Brent, Benzina senza
piombo, Gasolio per uso domestico, Gas naturale.
Metalli Industriali: Alluminio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco.
Metalli Preziosi: Oro, Argento.
Agricoltura: Frumento, Frumento Rosso, Granturco, Soia, Cotone,
Zucchero, Caffè, Cacao.
Bestiame: Bovini, Bovini da Ingrasso, Maiali.
Esiste un gruppo di indici S&P GSCI, tra cui S&P GSCI, S&P GRCI
Reduced, S&P GSCI Light e S&P GSCI UltraLight Energy, i quali
contengono tutte le 24 commodity. Gli indici Reduced, Light e UltraLight
contengono rispettivamente ½, ¼ e 1/8 della ponderazione in energia
di S&P GSCI.
Fanno parte di questa famiglia di indici anche 14 sotto indici:
Energia, Non Energia. Energia e Metalli. Metalli Industriali, Oro,
Metalli Preziosi, Agricoltura, Cereali, Bovini, Bestiame, Non
Bestiame, Gas Naturale, Petrolio, Petrolio WTI.
Altre informazioni sull’indice:
Sponsor dell’Indice: Standard & Poor’s
Valuta: USD
Frequenza di Ribilanciamento: Mensile
Ponderazioni: Su una base di ponderazione a livello di produzione globale
Quotazioni: Chicago Mercantile Exchange
indici di commodity
60
DOW JONES AIG COMMODITY INDEXSM
Il Dow Jones AIG Commodity IndexSM è un altro indice di
commodity. Oltre ad essere un benchmark liquido e diversifi cato
per il mercato delle commodity può essere accessibile agli
investitori mediante i futures scambiati sulla CBOT.
Invece di presentare un gruppo di indici target come l’S&P GSCI,
il DJ-AIG Commodity IndexSM offre un solo indice con un’ampia
esposizione in commodity conformemente alle seguenti regole
di selezione:
Nessun sub-settore di commodity (ad esempio energia,
metalli preziosi, bestiame e cereali) può rappresentare più del
33% dell’indice.
Nessuna singola commodity può rappresentare meno del
2% dell’indice.
L’indice offre un’esposizione ai seguenti sub-settori di commodity:
Energia: Petrolio greggio, Gas naturale, Benzina senza
piombo, Gasolio per uso domestico.
Metalli Industriali: Alluminio, Nichel, Rame, Zinco.
Metalli Preziosi: Oro, Argento.
Agricoltura: Frumento, Granoturco, Soia, Olio di soia, Cotone,
Zucchero, Caffè.
Bestiame: Bovini, Maiali.
Altre informazioni sull’indice:
Sponsor dell’indice: Dow Jones
Valuta: USD, EUR e JPY
Frequenza di Ribilanciamento: Annuale (gennaio)
Ponderazioni: Ponderato su produzione e liquidità
Quotazioni Futures: Chicago Board of Trade
61
Andamento degli Indici di Commodity 1997-2007
PER
FOR
MA
NC
E (%
)
160
120
80
40
0
-40
-80
Fonte: Morgan Stanley / Bloomberg, dati utilizzati: agosto 1997-agosto 2007. Le indicazioni riguardanti l’andamento passato non costituiscono una guida per prevedere il futuro andamento dell’indice.
1997 1999 2001 2003 2005 2007
S&P GCSIDJ AIG COMMODITY INDEX Tra Gli Altri Indici di Commodity
Reuters Jefferies CRB indexL’indice, la cui creazione risale al 1957, offre un ampio benchmark per la performance delle commodity. Esso viene calcolato calcolando una media aritmetica tra 19 prezzi di future su commodity, ribilanciati su base mensile. I futures inclusi nell’indice sono quotati sulla NYBOT.
Rogers International Commodity Index (RICI) Questo indice è stato creato nel 1998 da Jim Rogers, una dei massimi esperti mondiali per gli investimenti in commodity. L’indice riporta il valore di un ampio paniere di 36 contratti future di 11 borse a livello mondiale. Le ponderazioni attribuite ad ogni contratto vengono riviste su base annuale.
glossario
A
Asta olandese - metodo di vendita in base al quale il prezzo
più basso a cui può essere venduta l’intera emissione è
considerato il prezzo standard per l’intera emissione.
B
Back months - i mesi relativi a futures od opzioni su futures
più lontani dalla scadenza.
Base - la differenza esistente tra il prezzo di un titolo in contanti
in un luogo specifi co e il prezzo di un particolare contratto
futures. Prezzo contante - Prezzo futures = Base.
Bene fi sico - la commodity fi sica, distinta dai contratti futures
su commodity.
Beta - misura statistica che indica la sensibilità del prezzo di
un titolo rispetto ad un indice o un gruppo di titoli.
C
Carry (o costo di fi nanziamento) - il costo di fi nanziamento
(acquisto fi nanziato attraverso un prestito) di una posizione in
strumenti fi nanziari.
Carry “negativo” - costo di fi nanziamento (il tasso di interesse
a breve termine) superiore al rendimento dello strumento.
Carry “positivo” - costo di fi nanziamento (il tasso di interesse
a breve termine) inferiore al rendimento dello strumento.
Chiusura - il periodo alla fi ne della sessione di contrattazione.
C.I.F. (Cost, Insurance, Freight) - costo, assicurazione e
nolo pagati al porto di destinazione.
CME - il mercato Chicago Mercantile Exchange.
Commodity (come defi nita dalla CFTC) - un bene o una
merce di scambio, come energia, prodotti agricoli o minerari
che possono essere lavorati e venduti. La defi nizione della CFTC
si riferisce a prodotti agricoli specifi catamente elencati – tutti
gli altri beni e articoli (ad eccezione delle cipolle) – e tutti i
servizi, diritti e interessi nei quali siano previsti, o potrebbero
essere previsti in futuro, contratti per consegne future.
Commodity fi sica (cash commodity) - commodity fi sica
reale, contrapposta al contratto futures (vedere Bene fi sico).
Commodity Credit Corporation (CCC) - ente di proprietà
del governo USA creato nel 1933 per sostenere l’agricoltura
statunitense. Le maggiori operazioni a suo carico sono
l’elaborazione di programmi di sostegno dei prezzi, per i quali
la CCC acquista le scorte in eccesso di commodity e fornisce
assistenza nelle esportazioni di commodity agricole.
Commodity Exchange Center (CEC) - la sede di cinque
Borse futures di New York: il Commodity Exchange, Inc.
(COMEX), il New York Mercantile Exchange (NYMEX), il New
York Cotton Exchange, il Coffee, Sugar and Cocoa Exchange
(CSC) e il New York Futures Exchange (NYFE).
Commodity Pool Operator (CPO - operatore che effettua
investimenti sul mercato a termine) - individuo o
organizzazione che gestisce fondi per un Commodity Pool.
Generalmente deve essere registrato presso la Commodity
Futures Trading Commission.
Commodity Trading Advisor (CTA - consulente per le
negoziazioni sul mercato a termine) - fi gura tipica degli
Stati Uniti, dove tale termine indica una persona che, dietro
ricompensa o per profi tto, offre consulenza direttamente o
indirettamente a terzi sul valore di o sull’opportunità
dell’acquisto o della vendita di contratti futures o opzioni
commodity. Fornire consulenza indirettamente include
effettuare attività di trading sul conto di un cliente. È
62
generalmente richiesta la registrazione presso la Commodity
Futures Trading Commission.
Commodity Pool (fondo comune di investimento in
operazioni a termine) - un fondo che riunisce i fondi di un
determinato numero di persone al fi ne di scambiare contratti
futures o opzioni su commodity, in particolare negli Stati Uniti.
Compensazione - vendere se si è acquistato o acquistare se
si è venduto un futures o opzioni su contratto futures.
Consegna - questo vocabolo di uso comune assume una
connotazione particolare se usato in relazione ai contratti futures.
Essenzialmente, in tale contesto, la consegna si riferisce al cambio
di proprietà o di controllo di una commodity in conformità a termini
e procedure specifi che stabilite dalla Borsa su cui tale contratto si
scambia. Generalmente, la commodity deve trovarsi in un deposito
approvato, in un carro merci chiuso o in una banca e deve essere
sottoposta ad ispezione da parte di personale autorizzato,
successivamente la struttura emette una ricevuta di deposito, un
certificato di spedizione, un certificato di domanda o un
riconoscimento di debito, che diviene uno strumento di consegna
trasferibile. La consegna dello strumento deve generalmente
essere preceduta da una Notice of Intention to Deliver (Avviso di
intenzione di consegna), di regola redatta due giorni prima della
consegna. Successivamente alla ricezione dello strumento di
consegna, il nuovo proprietario può scegliere una struttura di
immagazzinamento per prendere possesso della commodity fi sica,
può consegnare lo strumento di consegna sul mercato futures per
soddisfare una posizione breve o può vendere lo strumento di
consegna ad un altro operatore del mercato che può usarlo nel
mercato futures per soddisfare una posizione breve in contanti.
Contrattazione alle grida - metodo di scambio sul mercato,
mediante offerte verbali in appositi recinti o aree di
contrattazione nelle Borse merci.
Contratti in essere (open interest) - numero complessivo
di futures o opzioni su contratti futures che non sono stati
ancora compensati o soddisfatti da consegna. Un indicatore
della profondità o liquidità di un mercato (possibilità di
acquistare o vendere ad un determinato prezzo) e dell’uso del
mercato nella gestione del rischio e/o degli asset.
Contratto - unità di scambio di futures su commodity. Un
contratto futures specifi ca l’esatto grado, importo e mese di
consegna della commodity.
Copertura - compensare una precedente transazione futures
con una transazione dello stesso controvalore, ma con effetto
opposto. Si defi nisce “Acquisto di copertura” l’acquisto di contratti
futures atto a coprire una precedente vendita di pari numero con
lo stesso mese di consegna; la “Liquidazione” indica, invece, la
vendita di contratti futures per compensare l’obbligo di ricevere
la consegna di un numero uguale di contratti futures dello stesso
mese di consegna acquistati in precedenza.
Copertura breve (short hedge) - la vendita di un contratto
futures in anticipo rispetto a una successiva vendita sul mercato a
pronti. Utilizzata per eliminare o ridurre la possibile diminuzione di
valore della proprietà di un pari importo dello strumento fi nanziario
o commodity fi sica (Vedere Copertura, Copertura in acquisto).
Copertura in acquisto (o copertura lunga) (long hedge)
- operazione di acquisto di contratti futures per non incorrere
in costi maggiori delle commodity necessarie in futuro. Vedere
anche Copertura.
Copertura lunga (long hedge) - l’acquisto di un contratto
futures in anticipo rispetto a un acquisto effettivo sul mercato
a pronti. Utilizzata da lavoratori di materie prime o esportatori
come protezione e anticipo sul prezzo in contanti. (Vedere
Copertura, Copertura breve.)
63
Corto (short) - vendita di un contratto futures per creare una
posizione di mercato, senza aver ancora effettuato un acquisto
di compensazione; il contrario di lungo.
Costo di mantenimento - (1) I costi sostenuti per conservare la
commodity fisica, che includono generalmente interessi,
assicurazione e immagazzinaggio; (2) Full Carrying Charge Market
o Full Carry Market – situazione in cui sul mercato dei futures la
differenza di prezzo tra i mesi di consegna rispecchia i costi
complessivi di interessi, assicurazione e immagazzinaggio.
Convergenza - la tendenza dei prezzi futures ad avvicinarsi
al valore di mercato a pronti con l’approssimarsi della scadenza
dei contratti.
Crack Spread - un tipo di operazione sulle commodity che
comporta l’acquisto di futures su greggio e la vendita di futures
su benzina e gasolio per uso domestico.
Crush Spread - un tipo di operazione sulle commodity che
comporta l’acquisto di futures su soia e la vendita di futures
su farina e olio di soia.
D
Data di scadenza - l’ultimo giorno in cui un’opzione sul
contratto futures sottostante può essere esercitata. Anche
l’ultimo giorno di contrattazione di un contratto futures.
Day Trading - si riferisce alla creazione e alla liquidazione
della stessa posizione/delle stesse posizioni nel corso di
un’unica giornata di contrattazione, chiudendo in tal modo la
giornata senza una posizione sul mercato.
Dealer - soggetto o società che opera in un mercato a pronti
come soggetto principale nelle transazioni. Il dealer possiede
una scorta di titoli dai quali attinge per le vendite e alla quale
confl uiscono gli acquisti.
Dealer Option - un’opzione put o call su una commodity fi sica,
che non si origini per mezzo di o che non sia soggetta alle
regole di un mercato, sottoscritta da un’azienda che tratta la
commodity fi sica sottostante.
Deporto (o backwardation) - situazione del mercato in cui i
prezzi dei futures sono più bassi nei mesi di consegna più
lontani dalla data attuale rispetto a quelli più prossimi a
quest’ultima.
Differenziale - differenze di prezzo tra classi, caratteristiche e
luoghi riferimento di diverse scorte della stessa commodity.
F
Flat - indica la situazione in cui un trader non ha posizioni
aperte: l’acquisto o la vendita ha compensato una precedente
posizione nel mercato.
Futures - un termine usato per designare tutti i contratti che
riguardano l’acquisto e la vendita di strumenti fi nanziari o commodity
fi siche per consegne future, in un mercato di futures.
Fluttuazione massima del prezzo - la variazione massima al
rialzo o al ribasso del prezzo del contratto durante una sessione
di contrattazione, come defi nito dalle norme della Borsa.
Fluttuazione minima del prezzo - l’incremento minimo di
prezzo possibile nella contrattazione di un dato contratto,
spesso indicato come “punto”.
G
Gradi contrattuali - standard o caratteristiche delle
commodity specifi cate nelle regole della Borsa che devono
essere soddisfatti alla consegna di commodity fi siche contro
contratti futures. I gradi sono spesso accompagnati da una
griglia di sconti e premi concessi in caso di consegna di
64
commodity di qualità inferiore o superiore a quella stabilita dal
grado contrattuale.
H
Hedge - l’acquisto o la vendita di un contratto futures come
sostituto temporaneo di una transazione in contanti da
effettuarsi in un momento successivo. Generalmente riguarda
posizioni contrarie nel mercato spot e futures allo stesso
tempo. (Vedere Copertura lunga e Copertura breve).
I
In circolazione - commodity nel porto o in transito su
imbarcazioni.
Insolvenza - (1) In relazione al programma di crediti agricoli
federale USA, la decisione da parte di un produttore di
commodity di non rimborsare il prestito governativo, ma di
cedere i raccolti; (2) nei mercati futures, l’incapacità teorica
di una parte del contratto futures di effettuare o ricevere una
consegna come previsto dal contratto.
Intermediario alle grida (fl oor broker) - un membro della
Borsa che riceve una commissione per eseguire gli ordini dei
Membri della stanza di compensazione o loro clienti. Negli
USA, un Intermediario alle grida che esegue gli ordini deve
essere autorizzato dalla CFTC.
L
Liquidazione - qualsiasi transazione che compensi o chiuda
una posizione futures lunga o breve.
Liquidità - si riferisce a un mercato in cui si possono effettuare
rapidamente e semplicemente acquisto o vendita di un certo
bene, a un prezzo prossimo all’ultimo prezzo scambiato. La
possibilità di liquidare o creare una posizione rapidamente
dipende dal numero di trader che desiderano vendere e
acquistare in un particolare mercato di commodity.
Lungo (long) - soggetto che ha acquistato un futures o opzioni
su futures per creare una posizione di mercato mediante una
vendita di compensazione; il contrario di Corto (short).
M
Mercato a pronti o spot (cash) - un mercato nel quale le
transazioni per l’acquisto e la vendita della commodity fi sica
avvengono sulla base di qualsivoglia termine e condizione
stabilite tra l’acquirente e il venditore, che risultino legali ai
sensi della legge e delle norme che regolano il mercato,
laddove presenti. Il Mercato a pronti può indicare un mercato
centrale organizzato, auto-regolato, quale ad esempio la
sezione cereali di una Borsa Merci, che include anche scambi
in contratti futures o quale il parco bestiame centrale nel
settore del bestiame. Si può riferire anche a un tipo di
mercato non regolamentato, in cui acquirenti, venditori e/o
commercianti competono in sedi decentral izzate, in
conformità alle norme stabilite da un’associazione organizzata.
In altri contesti, il termine può riferirsi a metodi diversi di
acquisto e vendita della commodity fisica prevalenti nei
settori che fanno uso di tale commodity.
Mercato rialzista (bull) - un mercato caratterizzato da prezzi
in rialzo.
Mercato ribassista (bear) - un mercato i cui prezzi tendono
al ribasso.
Mese corrente di consegna - contratti futures che scadono
e sono cedibili nel mese corrente; anche detto Mese spot.
Mese del contratto - il mese in cui si deve consegnare il bene
oggetto del contratto futures.
65
Mese di consegna differito - il mese più lontano in cui
avviene lo scambio di futures, contrapposto al primo mese
utile di consegna di un contratto futures.
N
National Futures Association (NFA) - autorizzata dal
Congresso USA nel 1974 e designata dalla CFTC nel 1982
come un’“associazione autorizzata per i futures”, la NFA
costituisce l’organizzazione di autoregolamentazione del
settore dei futures in USA.
O
Ordine giornaliero - un ordine che va effettuato nel corso della
giornata di contrattazione, in caso contrario l’ordine va annullato.
Ordine limite - un ordine fornito a un broker o intermediario
da un cliente che riporta un prezzo specifi co; l’ordine può essere
eseguito solo se il mercato raggiunge o supera tale prezzo.
Offerta - anche indicata come “lettera” o ask. Indica il prezzo
a cui un operatore è disposto a vendere.
Operatore alle grida (fl oor trader) - un membro della Borsa
che opera generalmente per conto proprio o per un conto da
esso controllato. Anche defi nito un “locale”.
Ordine aperto - un ordine affi dato ad un broker valido fi no alla
sua cancellazione o esecuzione.
Orso o ribassista (bear/bearish) - chi ritiene che il futuro
andamento del mercato sia al ribasso.
P
Performance Bond (anche defi nita margine di copertura)
- fondi che devono essere depositati da un cliente come
performance bond presso il proprio broker, un broker con un
membro della stanza di compensazione o un membro della
stanza di compensazione. Il performance bond costituisce una
garanzia dell’integrità fi nanziaria del broker, dei membri della
stanza di compensazione e della Borsa nel complesso.
Premio - (1) l’eccedenza del prezzo di un contratto futures
rispetto ad un altro o rispetto al prezzo del mercato a pronti.
(2) L’importo concordato dall’acquirente e dal venditore per
l’acquisto o la vendita di un’opzione futures; gli acquirenti
pagano il premio e i venditori (sottoscrittori) ricevono il
premio.
Prezzo denaro (bid) - indica il prezzo a cui un operatore di
mercato è disponibile ad acquistare.
Prezzo lettera o “offerta” (ask) - indica il prezzo a cui un
operatore di mercato è disponibile a vendere.
Prezzo limite - (vedere Fluttuazione massima del prezzo).
Primo mese - il mese di contrattazione di un contratto futures
o di opzioni su un contratto futures più vicino. Anche detto
“mese guida”.
Punti di consegna - luoghi e strutture stabiliti da una Borsa
merci presso i quali possono essere consegnate scorte di
commodity per adempiere ad un contratto, in base a procedure
stabilite dalla Borsa.
Rally (o rialzo) - un movimento al rialzo dei prezzi a seguito
di un calo; il contrario di una reazione.
Reazione - un calo dei prezzi a seguito di un aumento. Il
contrario di Rialzo o rally.
Riporto (contango) - una commodity specifi ca si dice “in
riporto” o “in contango” quando i prezzi dei futures sono più
alti nei mesi di consegna più lontani.
66
Round-Turn - procedura per mezzo della quale una posizione
lunga o breve viene compensata da una transazione opposta
o dall’accettazione o dall’effettuazione della consegna
dell’effettivo strumento fi nanziario o commodity fi sica.
S
Scalping - comprare o vendere per un modesto guadagno.
Fare Scalping di regola comporta la creazione e la liquidazione
rapida di una posizione, generalmente nell’arco della stessa
giornata, ora o entro pochi minuti.
Sconto (discount) - (1) una revisione al ribasso del prezzo
concesso per la consegna di commodity in stock di un grado
inferiore a quello contrattuale contro un contratto futures; (2)
talvolta usato per indicare le differenze di prezzo tra futures
di diversi mesi di consegna, come nell’espressione “luglio in
sconto rispetto a maggio”, la quale indica che il prezzo del
futures di luglio è inferiore a quello di maggio.
Scorte, o Riporto - la parte di forniture correnti di commodity
rimasta dalle precedenti stagioni di produzione/vendita.
Scorte certifi cate - giacenze di una commodity che sono
state sottoposte ad ispezione e ritenute di qualità idonea alla
consegna contro contratto futures, immagazzinate nei punti di
consegna defi niti regolari o accettabili per la consegna dalla
Borsa Merci.
Speculatore - soggetto che tenta di anticipare le variazioni di
prezzo e, mediante l’acquisto e la vendita di contratti futures,
ricavarne un profi tto; non usa il mercato dei futures in funzione
di attività di produzione, lavorazione, vendita o gestione di un
prodotto. Lo speculatore non ha interessi nell’effettuare o
ricevere una consegna fi sica.
Spot - indica la caratteristica di disponibilità per la consegna
immediata (o quasi immediata). Si riferisce anche al prezzo di
mercato a pronti , o cash, di una commodity.
Spread - operazione di acquisto e vendita simultanea di
contratti futures per la stessa commodity o di contratti con
consegna in mesi diversi o in mercati diversi, ma i cui prezzi
sono correlati. Chi opera in Spread non è interessato dalla
direzione in cui si muove il mercato, ma solo dalla differenza
tra i prezzi dei diversi contratti.
T
Tick - variazione di prezzo di un’unità specifi cata al rialzo o
al ribasso.
Toro o rialzista (bull/bullish) - chi prevede un rialzo dei prezzi.
U
Unità del contratto - la quantità di una commodity stabilito
per la consegna contro un contratto futures.
V
Valutazione a mercato (mark-to-market) - valutazione
giornaliera di conti a margine che rispecchia i profi tti e le perdite.
67
informazioni importanti
68
Tutte le informazioni qui contenute sono state preparate da Morgan Stanley &
Co. International plc (unitamente alle altre consociate “Morgan Stanley”)
esclusivamente a titolo informativo. Tali informazioni non sono da intendersi in
alcun modo come un’offerta o come una sollecitazione alla vendita o all’acquisto
di alcuna merce, investimento in merci, prodotto strutturato o altro investimento
o strategia di negoziazione (“Prodotti”). Nell’analisi qui esposta possono essere
state fatte ipotesi che hanno portato alle informazioni e ai rendimenti/risultati
illustrati nel presente documento. Non si rilascia alcuna dichiarazione in forma
di garanzia che i rendimenti/risultati qui citati possano essere effettivamente
conseguiti, né che siano state prese in considerazione tutte le ipotesi per il
conseguimento di tali rendimenti/risultati. Le performance registrate in passato
non sono necessariamente indicative di risultati futuri. Non si forniscono
dichiarazioni o assicurazioni sulla accuratezza o completezza della presente
brochure e non siamo tenuti all’aggiornamento delle informazioni relative ai
Prodotti qui menzionati.
Qualunque decisione d’investimento deve essere presa solo dopo aver completato
una valutazione indipendente ed aver preso visione dei Prodotti e ricevuto le
informazioni rilevanti, ivi inclusi i termini dei relativi prospetti di base e delle
(eventuali) condizioni defi nitive inerenti al prodotto (i “Documenti d’offerta”), che
sostituiscono le informazioni qui contenute. Copie dei Documenti d’offerta
saranno disponibili presso Morgan Stanley & Co. International plc, 25 Cabot
Square, Canary Wharf, London, E14 4QA, UK. Prima di sottoscrivere qualsiasi
Prodotto è necessario determinare, previo colloquio con i propri consulenti
fi nanziari, legali, fi scali, normativi e contabili, i rischi e i vantaggi economici
nonché i requisiti e le conseguenze legali, fiscali, normative e contabili
dell’investimento in un determinato Prodotto.
Morgan Stanley non offre consulenza in materia di investimenti, tasse, contabilità,
normative, regolamenti né consulenza di altro genere, e niente nel presente
documento dev’essere inteso come tale; i potenziali investitori devono consultare
i loro consulenti professionisti.
Le opzioni non sono destinate a qualsiasi tipo di investitore. Prima di acquistare
o sottoscrivere opzioni, gli investitori devono comprendere la natura e la portata
dei diritti e degli obblighi che tali strumenti fi nanziari comportano ed essere
consapevoli dei rischi assunti, compresi i rischi relativi alla situazione economica
e fi nanziaria dell’emittente e degli strumenti sottostanti. Per alcuni di questi
strumenti finanziari può non essere previsto alcun mercato secondario di
contrattazione. Si invitano gli investitori che sottoscrivano contratti di opzioni
negoziati su un mercato regolamentato a consultare la pubblicazione ‘Documento
generale sui rischi degli investimenti in strumenti fi nanziari (caratteristiche e rischi
dei contratti di opzione standard)’ disponibile presso il gestore del conto.
La presente brochure potrebbe essere stata redatta da, o in collaborazione con,
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ovvero agire come operatore fi nanziario o fornitore di liquidità per gli stessi. Le
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esposti). Con l’espressione “favorire l’attività delle controparti” intendiamo, a mero
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comunicazione alle controparti di quotazioni o nell’ambito della gestione delle
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distribuito dai nostri uffi ci non è indipendente dagli interessi di Morgan Stanley,
che possono essere in contrasto con quelli degli investitori. Morgan Stanley
potrebbe inoltre fornire o cercare di fornire servizi di fi nanziamento agli emittenti
degli strumenti menzionati.
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a decidere se sono interessati o meno ai tipi di Prodotti qui descritti.
L’investimento nei Prodotti comporta notevoli rischi e si può incorrere nella perdita
totale del capitale investito. Questa brochure illustra solo alcuni di questi rischi,
ma non presenta, né intende presentare, una lista completa dei rischi insiti
nell’investimento in nessuno dei Prodotti in essa descritti. Prima di decidere di
investire in un Prodotto specifi co, gli investitori devono leggere attentamente la
descrizione dei fattori di rischio e le considerazioni d’investimento contenute nei
Documenti d’Offerta specifi ci. Le merci, gli investimenti in merci o i prodotti
strutturati descritti nella presente brochure sono per lo più investimenti ad alto
rischio, soggetti a rischi di mercato generali, come quelli legati alla merce o
all’indice sottostante, al tasso di interesse, al cambio, alla situazione politica,
aziendale e creditizia. Le fl uttuazioni dei prezzi dei relativi sottostanti e dei tassi
di cambio delle relative valute estere infl uiscono sul valore dei Prodotti, sia
durante la vita degli stessi che alla loro scadenza. Il mercato dei Prodotti può
essere ristretto a causa della mancanza di liquidità o del basso volume di
contrattazioni. Per questo motivo, gli investitori possono incontrare diffi coltà nel
vendere tali Prodotti prima che giungano a scadenza e possono non essere in
grado di coprire i rischi che essi comportano. Gli investitori sono inoltre esposti
al rischio di credito dell’emittente dei Prodotti. Gli interessi di Morgan Stanley
potrebbero essere in confl itto con quelli degli investitori per quanto riguarda
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implementazione e la Regulation S del Securities Act 1933 statunitense, come
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presente brochure non sono stati e non saranno registrati ai sensi del Securities
Act o delle leggi sui valori mobiliari di nessuno stato appartenente agli Stati Uniti,
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(secondo la defi nizione contenuta nella Regulation S del Securities Act).
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documento può essere riservato e di proprietà del relativo mercato regolamentato,
del proprietario dell’indice borsistico o del fornitore di informazioni, e i relativi
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Il/i Prodotto/i non è/sono sponsorizzato/i, approvato/i, venduto/i o pubblicizzato/
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garanzia, esplicite o implicite, ai proprietari del/dei Prodotto/i o al pubblico
riguardo all’opportunità di investire in valori mobiliari in generale e nel/nei
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S&P GSCI applicabile, determinato, composto e calcolato da S&P
indipendentemente da MS o dal/dai Prodotto/i. S&P non ha alcun obbligo di
prendere in considerazione le richieste di MS o dei proprietari del/dei Prodotto/
i ai fi ni della determinazione, della composizione o del calcolo dell’Indice S&P
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determinazione dei tempi, prezzi e/o delle quantità del/dei Prodotto/i da emettere
ovvero della determinazione o del calcolo dell’equazione tramite la quale il/i
Prodotto/i è/sono convertito/i in contanti. S&P non ha alcun obbligo o
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S&P GSCI APPLICABILE O DI QUALSIASI DATO INCLUSO NELLO STESSO. S&P
NON FORNISCE NESSUNA GARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, RELATIVAMENTE
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