I S E T T Ad e l p r e t e
Un caro e grato ricordo della comunità di Volpinoa trent’anni dalla morte ...
I S E T TAd e l p r e t e
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S TO R I E COM E C R E AT U R EC R E AT U R E COM E S TO R I E
Trecce intorno al capoe rapide dita sull’armonium:è Nina, l’anima musicale nel paese, grumo di casee di rintocchi festosi.
Passo sicuro e pieno,occhi sfidanti la pioggiae le traiettorie nevose:è Indo, il sacrestanoche conosce le cere,l’incenso, le lacrimee i riti della sua gente.
Statura di bimba,per anni stagionati,ravvolta in abiti neri:è Isetta, la donnaimmenso cuoreche veste i mortied estrae le gioiaper gli sposi poveri.
Starnutisce allegra,è regina di rari fiorie ne ha di mille fogge:è Bieta, che al mattino,accompagna il consorterivenditore al cancelloe gli fa segno sveltoper l’uscita in bicicletta.
Sarto, poi barbiere:è Gigi, che soffrenell’ammasso delle ossae tra vapori di sigarettalancia sguardi al cielo,perorando ascolto vero.
Storie come creature,creature come storiesmaglianti e profonde.Ora fatati sognine sondano l’ecoe ne accarezzano le alioltre la labilità del tempo,oltre l’umano sentire.
M. B. F.
Meglio nota come Isetta, Elisa Molinaro è la sorella di padre Luigi e la mamma di padre Pietro Foletto, entrambi comboniani, attivi in
Uganda (Africa). Nasce il 17 settembre 1891. I suoi genitori si chiamavano Giacinto e Augusta Panato.
Una volta rimasta vedova, giovanissima (il marito Antonio, sol-dato degli alpini, le viene a mancare il 22 dicembre 1916), entra a servizio della canonica di Volpino in modo stabile. Chiamata da
don Igino Cavallaro nel 1930, impegnerà qui le sue energie anche per don Igino Manni e don Igino Cocco. Complessivamente, la sua
disponibilità ininterrotta si protrae per quasi cinquant’anni. Notevole la generosità da lei testimoniata per far sorgere la scuola
materna, anche vendendo un campo di sua proprietà pur di mettere a disposizione del denaro utile per l’edificio da innalzare.
«Ha visto nascere e crescere l’asilo. Per una tale opera, ha tanto lavorato e faticato. Sollevava “el cariolon” con le sue
braccia, sudando per tenerlo in equilibrio, ed era pieno di sassi, di malta…» ricordano le persone più anziane del paese.
E continuano: «Finalmente, dopo mille sacrifici, eccolo bello, ridente, spazioso, quell’asilo che aveva sognato. Grande la festa
per ricevere in comunità le suore, Sorelle della Misericordia, presenti a Volpino dal 1948 al 1968. La più contenta… sembrava
lei… Isetta… E dopo che le suore se ne sono andate per sempre… il suo contributo è ancora assicurato. La rivediamo Isetta… tra i
suoi bambini e le sue “pegnate”, sempre valorosa guerriera».
B I O G R A F I A
Per le Missioni, eccezionale il suo interessamento. Si premura di raccogliere in paese capi di abbigliamento smessi da mandare, con pacchi, ai “cari moretti”. Legge riviste missionarie, cui è abbonata. È ricercata dalle famiglie per un consiglio, una parola di conforto, per preparare i pranzi di nozze, per vestire i morti, per risolvere questioni difficili. Una persona segnala: «Ha aiutato economicamente tanta gente del paese, anche con prestiti senza interesse e con somme elargite in completa gratuità». Una signora riferisce: «Da giorni avevo il bambino ammalato, ormai sull’orlo della morte. Si stava svolgendo in paese la processione con la statua della Madonna e Isetta, informata della delicata situazione, ha rivolto una preghiera alla “Mamma per eccellenza”. La supplica è stata esaudita e il piccolo si è ripreso all’istante».Tanti ricordano piacevolmente la cioccolata da lei preparata in canonica per le prime Comunioni.Isetta muore il 27 maggio 1982. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Santo Stefano di Zimella.
Isetta, Volpino.A braccetto con la sorella di don Igino Manni
che tiene per mano una bimba;passeggiano nel vialetto centrale della canonica.
Avanti, avanti sempre…Isetta
Isetta.Foto con il novello sacerdote, suo nipote,
don Luigi Veronese (nato a Santo Stefano di Zimella nel 1916),
e i suoi familiari.
Isetta ragazza a destra, in piedi vicino ai nipoti; seduti in basso la sorella e il cognato..
Isetta. Foto con una famiglia.
Sia fatta la volontà di Dio.Isetta
Isetta.Foto di gruppo in occasione di una gita.
Isetta a sinistra vicino a un sacerdote.
Isetta.Volpino.Foto di gruppo con bambini di catechismo davanti alla scuola elementare del paese.
Isetta è al centro del gruppo
Isetta.Foto con una bambina nel giorno della prima Comunione
Isetta a destra.
Isetta. 1967, Volpino.Foto davanti alla canonica
in occasione di un ritorno a casa del figlio padre Pietro Foletto,ordinato sacerdote nel 1940.
Isetta di spalle di fianco al figlio.
Anca el me Piereto el gà studià tanto. Quanto gò pregà par i so’ esami…
Isetta
Isetta. Casa di riposo di Arcole. Qui con padre Luigi Molinaro.
Occorre avere tanta fede.Isetta
Isetta. Chiesa parrocchiale di Arcole. Posa con il fratello padre Luigi Molinaro.
Isetta. Casa di riposo di Arcole. Festa di Santa Lucia.
Primo piano di Isetta. Identica foto si rintraccia sulla sua tomba.
b.
a.
c.
d.
FOTO RICORDO DI ISETTA:
a. 1967, Volpino. Davanti alla canonica, alcuni suoi parenti e paesani.
b. Padre Pietro Foletto, sul palco del teatrino della canonica.
c. Il parroco don Igino Manni, un parente e il figlio di Isetta, padre Pietro.
d. Padre Luigi Molinaro e padre Pietro Foletto.
“Molti ricordano la dedizione di Elisa Molinaro (Isetta) per la cucina, le pulizie, gli umili compiti, sorretta com’era dal desiderio
che all’asilo nulla mancasse”.
GRAZIE ALLE DONAZIONI DI ISETTA, FU FONDATO L’ASILO DI VOLPINO.
Asilo di Volpino.Foto della facciata odierna.
Asilo di Volpino.Foto dal retro.
Asilo di Volpino.Foto della facciata, prima del restauro.
Volpino, 1966.Bambini dell’asilo in un momento processionale,
via Crosara, in occasione del “Peregrinatio Mariae”.
Volpino, 1966.Due suore, bambini e il parroco don Igino Cocco,
in chiesa, sul lato sinistro davanti alla statua della Madonna di Fatima.
Volpino.Una suora, un sacerdote e bambini dell’asilo,
in processione.
Isetta.Foto che la ritrae in un momento processionale,
assieme ai bambini e ad una suora.
Carta di identità rilasciata dal Regno d’Italia nel Comune di Zimella,
20 marzo 1940, n° 2285.
Carta di identità rilasciata dal Comune di Zimella,16 maggio 1958, n° 2.698.550.
Trascrizione
Entebbe 2 - 10-59ore 8.15 a.m.
Volo magnifico, compagnia ottima, salute perfetta.
Ti scrivo prima di uscire dal’aereoporto per salire in auto
e partire per la missione. Ciao.Ti scriverò subito. Saluti a D. Gino
e famigliari e a tutti.aff.mo figlio P. Pietro
Indirizzo:Sig.ra Molinaro ElisaS.Stefano di Zimella
Per Volpino(Verona)
TALY
Cartolina da Entebbe, Uganda,fronte retro.
Trascrizione
Lourdes 5 - 9 - 1965
Umberto ed EmmaBaci
Curioso!
Indirizzo:Distina Signora Isetta Del Prete
Volpino di S. Stefano di Zimella(VR)
Italia
Cartolina da Lourdes, Francia,fronte e retro.
Trascrizione
29 - 12 -1977Carissimi
non potevo dimenticarmidi voi ai piedi di questaMadonna. Mi ricordava
molto quella di Lendina-ra, dove mi portò la mia buona Mamma, quando a 5 anni ero ammalato.
Che la Mamma celeste vi bendica.Buon Anno. D. Luigi Veronese
Indirizzo:Preg.mi
Elisa e Pietro Folettopresso Casa Canonica
di Volpino di Santo Stefano
(Verona)
Cartolina da Tindari, Messina,fronte e retro.
F O TOG R A F I E
F ON T I
Antonietta CastagnaroBertilla Brazzarola
Albino MolinaroNatalina Provoli
Don Igino Cocco
Testimonianze dei paesani.
B I B L I O G R A F I A
OCCHI F. e MACCAGNAN G. (a cura di), Il Comune di Zimella, Storia civile e religiosa delle comunità di Bonaldo, Santo Stefano, Volpino e Zimella,Centro Tecnico Grafico Miniato, 2008
FRANCHETTI M.B., L’onda del cielo, Poesie, Ursini Edizioni, 2011
Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento,
sia economicamente che materialmente.
20-0
1-2013 by ELD
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