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Ist. Compr. Tortoreto
Da: gianluca.mennucci [[email protected]]Inviato: lunedì 10 agosto 2015 09:34A: [email protected]; [email protected]; [email protected];
[email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected]
Oggetto: I: AS5 PROJECT PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE 2015_16Allegati: NUOVE_DIPENDENZE_2015_16.pdf; PREVENZIONE_OBESITA'_INFANTILE_2015_
16.pdf; PROGETTO EDUCATIVO SUL BULLISMO_2015_16.pdf; PROGETTO_LAVAGGIO_MANI_E_CARIE_2015_16.pdf; T.V.B._AFFETTIVITA'_E_SESSUALITA'_2015_16.pdf
Da: "gianluca.mennucci" [email protected] A: [email protected] Cc: Data: Mon, 10 Aug 2015 09:30:34 +0200 Oggetto: I: AS5 PROJECT PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE 2015_16 Da: "gianluca.mennucci" [email protected] A: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected] Cc: Data: Mon, 10 Aug 2015 09:21:49 +0200 Oggetto: I: AS5 PROJECT PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE 2015_16 Da: "gianluca.mennucci" [email protected] A: [email protected], [email protected] Cc: Data: Sun, 9 Aug 2015 00:23:04 +0200 Oggetto: AS5 PROJECT PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE 2015_16 Spett.le Istituto Comprensivo, Vi trasmettiamo in allegato i progetti realizzati dalla nostra associazione di Promozione Sociale per l'anno scolastico 2015/16. In attesa di un Vs. riscontro positivo Vi salutiamo distintamente. AS5 PROJECT
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
PROPOSTE DI INTERVENTO DI PROMOZIONE ALLA SALUTE PER L’ANNO SCOLASTICO
2015/2016
ENTE PROPONENTE:
AS5 PROJECT
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
Via Pignatara, 156
65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE)
Cod. fiscale: 91129310685
Presidente: Assistente Sanitaria Alessia Di Benedetto
Tel. 329/9729446
e-mail: [email protected] Facebook.com/AS5 PROJECT blog: as5project2014.blogspot.it
REFERENTI: A.S. Alessia Di Benedetto tel 3299729446
A.S. Gabriella Assetta tel 3478819202 A.S. Natascia Crecchia tel 3292599395 A.S. Gabriella Angelica Parlione tel 3278361124
SERVIZI ALLA FAMIGLIA Promozione – Prevenzione ed educazione alla salute
Incontri svolti in collaborazione con
Assistenti sanitari e psicologa clinica e sessuologa
PROGETTO:
NUOVE DIPENDENZE
INTERNET E SOCIAL NETWORK
NUOVE DIPENDENZE
INTERNET E SOCIAL NETWORK
PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
L’associazione AS5 PROJECT è costituita ai sensi della L. 383/2000 e successive
modifiche nonché dell’art. 36 e ss del C.C.; ha sede a Cappelle sul Tavo (PE), Via
Pignatara, 156.
AS5 PROJECT svolge la propria attività di utilità sociale senza finalità di lucro, è stata
fondata da quattro assistenti sanitarie; le sue principali attività sono: promozione ed
organizzazione della diffusione della cultura della prevenzione della salute; promozione
ed organizzazione di attività di prevenzione nei luoghi di aggregazione sociale;
organizzazione di corsi, incontri, seminari, dibattiti e conferenze a scopo educativo e
culturale al fine di educare e nel contempo rilevare i bisogni di salute della collettività.
TEMA DEL PROGETTO
Argomento principale del progetto sono le dipendenze da internet e dai Social
Network, con riferimento in particolar modo all’utilizzo che oggi viene fatto del
cellulare.
Come la televisione ed il computer, anche il telefonino rappresenta uno strumento
tecnologico di crescente utilizzo che, come dimostrano numerosi studi, è anche un
oggetto verso il quale si può sviluppare una vera e propria forma di dipendenza. Con la
crescita del numero e dei modelli di cellulare nonché dei servizi che vengono offerti su
di essi, si assiste al fenomeno definito “CELLULARE-ADDICTION” O
“CELLULAROMANIA”; perché l’uso smodato del proprio telefono può condizionarne la
vita.
Si stima che oltre la metà dei cittadini in tutto il mondo possieda un cellulare, ma in
Italia ci sono più cellulari che abitanti: secondo l’indagine di Eurostat, L'Ufficio Statistico
dell'Unione Europea del 2006, ci sarebbero 134 telefonini ogni 100 abitanti, la media
europea è invece di 107 cellulari per 100 abitanti. In occasione del Mobile World
Congress 2013 di Barcellona, Nielsen presenta i risultati di un’indagine svolta in 10
Paesi del mondo, tra cui l’Italia, per comprendere meglio il ruolo che i dispositivi di
telefonia mobile svolgono nella vita di tutti i giorni, la loro diffusione e il loro utilizzo.
In Italia, gli utenti al di sopra dei 16 anni che utilizzano un telefono mobile sono il 97%,
a pari merito con UK e preceduti solo da Corea del Sud (99%) e Russia (98%), seguono
USA (94%), Cina (89%), Australia (86%), Brasile (84%), India (81%).
Il 62% degli italiani possiede uno smartphone, (vs 67% Corea del Sud, 66% Cina, 65%
Australia), il 27% preferisce i telefonini tradizionali, precedendo in classifica solo la Cina
(25%) e la Corea del Sud (23%) e solo l’11% i telefonini con funzionalità multimediali (vs
21% Brasile e 20% Turchia).
Con la crescita tecnologica dei cellulari e dei servizi offerti dai gestori si assiste
all’incremento di un uso non corretto di queste tecnologie specialmente tra i giovani ed
i giovanissimi, sempre da un’indagine Nielsen del 2014 risulta che: del campione preso
in esame l’81%, di età compresa tra 18 e 24 anni, accede ad internet tramite
smartphone, mentre solo il 10%, del campione di età maggiore di 54 anni, ha accesso
con questa modalità. Gli effetti negativi che derivano da un uso spropositato di questi
strumenti sono molteplici partendo da quelli legati alla salute, si possono citare alcuni
danni gravi e irreversibili, come per esempio il rischio di tumori del sistema nervoso, i
danni alla vista, il disturbo del sonno etc.
Un altro effetto negativo è la dipendenza, appunto, una “malattia sociale” definita
“cellulare-addiction”. Le nuove dipendenze (new addiction) comprendono tutte quelle
nuove forme di dipendenza in cui non è implicato l’uso di alcuna sostanza chimica.
L’oggetto della dipendenza è un comportamento o un’attività lecita o socialmente
accettata come lavorare, fare acquisti, navigare su internet, giocare ecc. Negli ultimi
anni si è assistito ad un’enorme diffusione di queste dipendenze comportamentali
come quella da sms e social network.
Gli atteggiamenti di uso ed abuso di questi siti web ed il loro perpetrarsi, fino
addirittura alla dipendenza, sono innescati e portati avanti da meccanismi psicologici e
neurologici di piacere, soddisfazione, affettività ed autostima. A livello celebrale
vengono rilasciate maggiori quantità di sostanze psico-attivanti e a livello mentale si
creano meccanismi e schemi ricompensatori che portano al riutilizzo continuo e
sempre maggiore.
DIPENDENZA:
Parliamo di “cellularomania” quando il traffico telefonico quotidiano di un individuo,
costituito da chiamate e sms sia in entrata che in uscita, ammonta all’incirca a 300
contatti.
Si può ipotizzare una “dipendenza da telefonino” quando una persona presenta alcuni
dei seguenti atteggiamenti-spia:
· dedica la maggior parte del proprio tempo ad attività connesse all’utilizzo del
telefonino (telefonate, sms, giochi, consultazioni, uso di foto-videocamere, ecc.), svolte
in modo esclusivo o in concomitanza con altre attività;
· manifesta senso di stordimento, mal di testa, vertigini, dolori al viso o
all’orecchio o altri sintomi fisici che possono essere collegati all’abuso del telefonino;
· manifesta un atteggiamento di estrema affettività verso l’oggetto telefonico che
si evidenzia principalmente con la resistenza ad allontanarsi da esso anche per poco
tempo;
· mostra un utilizzo del telefonino non giustificato da necessità, bensì come
strumento per soddisfare bisogni di ordine affettivo-relazionale e come principale
mezzo per comunicare con gli altri rispetto ad altre forme di comunicazione;
· tende ad entrare in ansia o perfino in panico, o comunque a sperimentare stati
emotivi spiacevoli, se il telefonino è scarico o se non funziona;
· utilizza il telefonino come mezzo di protezione e di intermediazione per entrare
in rapporto con altri con i quali altrimenti non si riuscirebbe a comunicare in modo
diretto;
· propende ad utilizzare il cellulare come strumento di controllo nelle relazioni
sentimentali e affettive;
· è incapace di mantenere dei momenti di assenza di contatto e di comunicazione
con qualcuno;
· tende a giustificare l’incapacità a staccarsi dal telefonino con l’uso di alibi (es.
ragioni di sicurezza);
· tende ad utilizzare il telefonino per tenere sotto controllo alcune paure o
insicurezze (paura della solitudine, fobie specifiche, crisi d’ansia, ecc.);
· tende ad usare più telefonini, spesso linee separate in base all’utenza (es.
lavoro/amici);
· ha l’abitudine di mantenere il telefono acceso anche di notte e di effettuare
eventuali risvegli notturni per controllare l’arrivo di short message o di chiamate.
DIPENDENZA DA SMS
Il sistema dei messaggini telefonici ha trovato ben presto grande diffusione in relazione
alle possibilità di conciliare un mezzo di comunicazione economico, scritto (e quindi
conservabile) e indiretto quanto una lettera. Prima, infatti, chi non riusciva ad
esprimere qualcosa verbalmente, poteva farlo attraverso una cartolina o con una
lettera.
Oggi ciò è possibile attraverso una e-mail o, più velocemente e più alla portata di tutti,
attraverso un sms.
Ben presto la necessità di esprimere tanto attraverso uno short message ha portato
allo sviluppo di un linguaggio sintetico, fatto di abbreviazioni e codici che è
indubbiamente più diffuso tra i giovani e che rappresenta il vero rischio della
dipendenza da sms, soprattutto in età evolutiva.
Il rischio per gli adolescenti, che si trovano a vivere un periodo delicato della loro vita, è
che utilizzino il cellulare come prevalente mezzo di comunicazione per instaurare,
gestire e mantenere i rapporti, con la conseguenza che le relazioni reali si trasformano
in relazioni digitali e che le persone non riescono poi a viversi concretamente un
rapporto se non veicolando la comunicazione attraverso il cellulare.
Un altro rischio è la possibilità di far idealizzare il referente di questa forma di
comunicazione sulla base di meccanismi di proiezione di desideri che possono
innescarsi facilmente su comunicazioni fatte di brevi conversazioni o di pochi caratteri.
Infine esiste il rischio che la facilità a prendere le distanze, quanto quella ad
avvicinarsi, acceleri eccessivamente alcuni processi di distacco emotivo che prima
avevano tempi più “umani” rispetto a quelli tecnologici offerti dal cellulare.
Il telefonino svolge anche, sempre più, la funzione di presenza nel gruppo di amici,
spegnere il cellulare diventa quasi come diventare trasparenti e incapaci di entrare in
relazione.
Si rischia altresì di trovare con difficoltà una separazione tra “pubblico” e “privato”, tra
“intimo” e “condiviso”, una distinzione che è invece un aspetto fondamentale per la
costruzione della propria identità attraverso la possibilità di stabilire dei confini che
sono la base delle capacità di entrare in contatto.
Un’altra funzione ormai è quella di rappresentare un mezzo per vivere e dominare la
realtà, con le sue innumerevoli possibilità tecniche in grado di regalare l’idea di poter
essere presente e capace di “fermare il tempo”, con una o più immagini.
MODALITÀ DI ATTUAZIONE
Il progetto prevede due incontri con i giovani studenti della scuola media e superiore.
La didattica si avvale dell’ausilio di una presentazione al proiettore con “slide”,
riproduzioni di filmati e tutorial.
· Preliminarmente si somministra agli studenti un questionario, o raccolta dati,
anonimo e che richiede risposte chiuse (SI – NO) ed una risposta aperta per
analizzare meglio, tra il I ed il II incontro, le conoscenze in merito ed eventuali
segnali di dipendenza sui quali focalizzare la discussione.
L’incontro procede con la discussione in merito alla presentazione in power point
che viene proiettata, che riguarda i temi esposti in precedenza e con la
proiezione di un filmato realizzato dalla nostra associazione, “LA GIORNATA DI
CHIARA”, nel quale un’adolescente usa in maniera non corretta il suo
smartphone facendo un uso esclusivo di questo mezzo per comunicare con gli
altri. Questo filmato ha lo scopo di evocare i comportamenti dei giovani e far
nascere in loro la consapevolezza che esiste un pericolo dipendenza dalle
tecnologie.
· Vengono poi affrontati i temi della dipendenza da alcool, con le nuove mode del
BINGE DRINKING, NECK NOMINATION, PUB SCRAWL ecc. per richiamare
l’attenzione a questi nuovi fenomeni e correlare una dipendenza storicamente e
socialmente già nota con le new addiction.
· Nel II incontro vengono mostrati i risultati della raccolta dati, vi è un
approfondimento dei rischi per la salute correlati all’uso dei dispositivi
tecnologici che emettono onde elettromagnetiche con alcuni utili consigli per
prevenire possibili patologie.
Si svolge poi la discussione e l’approfondimento dei temi trattati nel I incontro a
cura della psicologa, membra anche lei dell’associazione, che approfondisce
anche il tema della dipendenza: cos’è, dipendenza sana e patologica, sviluppo
della capacità critica e di autocontrollo che porta al corretto uso delle tecnologie.
Viene proiettato “28 giorni”, un film del 2000 del regista Betty Thomas e che
vede la partecipazione dell’attrice Sandra Bullock, i temi affrontati, l’abuso di
alcol e sostanze stupefacenti, mirano a stimolare la successiva discussione sul
tema oggetto del progetto.
OBIETTIVI
Il rapporto con il cellulare è potenzialmente rischioso per tutti, perché spesso solo
parzialmente controllabile, dal momento che si possono gestire soprattutto le chiamate
effettuate e meno quelle ricevute.
È per questo che la prevenzione di questa forma di dipendenza è importante quanto
l’intervento su di essa nella sua forma più acuta. Esiste infatti la possibilità che, in un
periodo particolarmente difficile della vita, il telefonino diventi un oggetto su cui
canalizzare uno stato di disagio (affettivo, relazionale, ecc.).
Obiettivo fondamentale è che i giovani imparino a dosare l’uso di questi strumenti,
bilanciando la loro utilità con gli altri utilizzi meno consoni. Il progetto mira ad
incrementare la conoscenza del problema delle new addiction tra i giovani, a prevenire
possibili usi esclusivi o non corretti e ad aumentare l’autocontrollo per una sana
dipendenza dalle nuove tecnologie.
RIMBORSO SPESE
Il rimborso spese ci permette di continuare a svolgere la nostra attività che, pur senza
scopo di lucro, comporta vari adempimenti fiscali e legali. Per il presente corso
chiediamo un rimborso spese di € 80 per classe di alunni.
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
PROPOSTE DI INTERVENTO DI PROMOZIONE ALLA SALUTE PER L’ANNO SCOLASTICO
2015/2016
ENTE PROPONENTE:
AS5 PROJECT
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
Via Pignatara, 156
65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE)
Cod. fiscale: 91129310685
Presidente: Assistente Sanitaria Alessia Di Benedetto
Tel. 329/9729446
e-mail: [email protected] Facebook.com/AS5 PROJECT blog: as5project2014.blogspot.it
REFERENTI:
A.S. Alessia Di Benedetto tel 3299729446
A.S. Gabriella Assetta tel 3478819202
A.S. Natascia Crecchia tel 3292599395
A.S. Gabriella Angelica Parlione tel 3278361124
SERVIZI ALLA FAMIGLIA Promozione – Prevenzione ed educazione alla salute
Incontri svolti in collaborazione con
Psicologa clinica e sessuologa Dott.ssa Elisabetta Di Francesco
Polizia postale
Esperto di comunicazione digitale e nuovi media
PROPOSTE DI INTERVENTO
Primo Progetto educativo:
ü BULLISMO
ü CYBERBULLISMO
Secondo Progetto educativo:
ü DISTURBI CORRELATI
ü DIPENDENZA DA INTERNET E SOCIAL NETWORK
PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
L’associazione AS5 PROJECT è costituita ai sensi della L. 383/2000 e successive
modifiche nonché dell’art. 36 e ss del C.C.; ha sede a Cappelle sul Tavo (PE), Via
Pignatara, 156.
AS5 PROJECT svolge la propria attività di utilità sociale senza finalità di lucro, è stata
fondata da quattro assistenti sanitarie; le sue principali attività sono: promozione ed
organizzazione della diffusione della cultura della prevenzione della salute; promozione
ed organizzazione di attività di prevenzione nei luoghi di aggregazione sociale;
organizzazione di corsi, incontri, seminari, dibattiti e conferenze a scopo educativo e
culturale al fine di educare e nel contempo rilevare i bisogni di salute della collettività.
Descrizione del progetto:
Progetto n° 1:
L’iniziativa mira a portare conoscenza sul fenomeno del “Bullismo” e “Cyberbullismo”
che con il passare degli anni si sta evolvendo sempre più attraverso un incontro
frontale che avverrà tra gli esperti, gli insegnanti e gli alunni.
Tale intervento dà la possibilità ai ragazzi di conoscere/ riconoscere e affrontare tale
fenomeno.
Le conoscenze fornite dall’intervento educativo-preventivo hanno le finalità di far
conoscere e correggere i comportamenti errati dei ragazzi e così di aiutare gli alunni
vittime di tale fenomeno.
L’intervento educativo oltre a dare delle utili informazioni sul bullismo, si prefigge
anche di valutare se nel contesto educativo questo fenomeno è praticato e vissuto
dalla classe.
Tale valutazione verrà effettuata attraverso la somministrazione di un questionario
anonimo.
Nel caso durante la verifica dei quesiti somministrati ai ragazzi dovessero emergere
delle aree-problema su cui fosse importante agire dal punto di vista
educativo-preventivo, l’ Assistente Sanitario in collaborazione con la Psicologa fornirà
alla scuola indicazioni per promuovere nuove iniziative di prevenzione-intervento.
Cosi si pianificherà un nuovo intervento educativo che vedrà come oggetto esaminato
le Patologie correlate al Bullismo, quali Anoressia, Bulimia e distacco sociale e la
dipendenza dai Social Network. Queste tematiche saranno trattate nel secondo
progetto.
TEMATICHE TRATTATE:
- Conoscere il problema
1.1 Cos’è il Bullismo?
1.2 Cosa non è il Bullismo?
- Intervento della scuola sul problema/ suggerimenti agli insegnanti
2.1 Come prevenire il Bullismo?
2.2 Come intervenire sui comportamenti pre-devianti?
Obiettivi:
L’obiettivo di questo intervento di educazione alla salute è sensibilizzare ed istruire i
ragazzi sulle caratteristiche del fenomeno e cosi dotarli di strumenti per affrontarlo.
Misurare il livello di presenza di tale fenomeno (che verrà rilevato attraverso l’indagine
conoscitiva, mediante somministrazione di quesito anonimo).
Identificare le vittime di bullismo mediante lo studio e la relazione di programmi
individuali per il recupero di casi “a rischio”; attraverso l’individuazione di strategie
innovative per affrontare tale fenomeno, utilizzando come metodica educativa il Role
playing.
Descrizione del progetto:
Progetto n°2:
ü Disturbi Correlati
ü Dipendenza da internet e social network
Il bullismo è un fenomeno relazionale e dinamico, multifattoriale e multidimensionale,
che coinvolge non solo il bullo e la vittima, ma nel quale agiscono, con ruoli diversi,
anche i cosiddetti spettatori, ovvero gli amici, i compagni di classe; è influenzato dai
modelli culturali, sociali, dai vissuti dei soggetti coinvolti, dagli stili educativi e dai
modelli familiari, dalle dinamiche gruppali e, ovviamente, dalle caratteristiche personali
dei giovani attori.
Sono inoltre stati individuati alcuni fattori di rischio e altri di protezione che
influenzano l’incidenza del fenomeno: tra i fattori di rischio vi sono le relazioni familiari,
il temperamento, le caratteristiche esteriori, le difficoltà personali e i disturbi specifici,
e le dinamiche di gruppo in quanto all’interno di quest’ultimo si indebolisce l’identità
individuale a favore di quella gruppale, c’è un indebolimento del controllo e l’inibizione
delle condotte negative con conseguente riduzione della responsabilità.
Tra i fattori di protezione, troviamo le caratteristiche personali, quindi il
temperamento, le esperienze pregresse con i rispettivi vissuti, l’empatia, l’affettività, le
abilità cognitive, l’interazione sociale, le relazioni familiari e la qualità del contesto
sociale e ambientale.
Notevole importanza viene rivestita dal contesto scolastico: la scuola infatti, oltre a
rappresentare il luogo privilegiato in cui si sviluppano e alimentano le dinamiche
tipiche del bullismo, può rappresentare uno spazio che funge sia da contesto protettivo
e preventivo, che da deterrente. La realtà scolastica nel suo complesso, infatti,
rappresenta nella vita quotidiana del ragazzo un momento importante dell'esperienza
sociale, sia come istituzione preposta alla formazione e trasmissione culturale e
all'apprendimento cognitivo, sia come ambito relazionale di rapporto e confronto con i
pari e con figure adulte di riferimento.
Nel contesto scolastico il ragazzo sperimenta le prime esperienze di vita al di fuori del
più conosciuto contesto familiare: la socialità, l’affettività e il riconoscimento dell’altro,
e inizia il lungo percorso verso la costruzione della propria identità. In un contesto di
sviluppo del sé, sperimentazione dell’autonomia rispetto all’ambiente familiare e
relazione tra pari, il bullismo trova ampia diffusione sia per la sua eziologia complessa e
multifattoriale, sia per il suo esordio lento e progressivo.
Spesso degli atti di bullismo possono arrecare nella vittima profonde sofferenze e disagi
psicologici che possono sfociare in problematiche serie come il rifiuto scolastico, la
riduzione dell’autostima che spesso appare già precaria, attacchi d’ansia, depressione,
vissuti di colpa (paradossalmente la vittima può colpevolizzarsi), disturbi del sonno,
incubi, isolamento, paura di uscire di casa, somatizzazioni dovute alla condizione di
stress (mal di testa, mal di stomaco o malessere generale).
Subire le angherie dei compagni lascia il segno. Bambini e ragazzi vittime di bullismo
hanno infatti un maggior rischio di presentare problemi di salute: in agguato emicrania,
mal di schiena, problemi della pelle e disturbi del sonno.
Sappiamo da tempo che gli studenti più frequentemente coinvolti nel fenomeno del
bullismo hanno un rischio maggiore, rispetto agli altri coetanei, di presentare problemi
psicologici quali ansia, bassa autostima, depressione e difficoltà scolastiche, che
possono portare a scarso successo e all'abbandono scolastico.
L’intervento educativo andrà a rilevare se esistono tali disagi, e a fornire degli utili
consigli per eliminare questo fenomeno, attraverso l’aiuto di una psicologa che tratterà
il problema dal punto di vista emotivo/affettivo.
Inoltre in collaborazione con la Polizia Postale e con un esperto di comunicazione
digitale e nuovi media verrà illustrato il problema delle dipendenze da internet e dai
Social Network.
Questo importante poiché nella nostra epoca, ormai quasi tutti gli aspetti della vita di
tutti i giorni hanno una loro forma di attuazione anche online.
Con l’avvento di internet e l’uso di ampia portata che via via le persone ne hanno fatto
nel corso degli anni, lo hanno reso un compagno onnipresente nelle vite di gran parte
di noi.
Anche la tecnologia si adatta e segue questo trend: non solo i computer portatili
sempre più maneggevoli ma ora anche smartphone e tablet garantiscono l’accesso al
web ovunque ci troviamo.
Così si va incontro alla dipendenza da internet; è certamente difficile valutare se e
quando un uso eccessivo del web si trasformi in un problema vero e proprio.
Molti giovani passano ormai quantità significative di ore sul computer riducendo così la
qualità relazionale e interattiva dell’individuo nella sua quotidianità.
Negli ultimi anni il cattivo utilizzo della rete a portato anche al fenomeno del bullismo
digitale:
Non dobbiamo allora stupirci, che anche il fenomeno odioso del bullismo, quindi la
violenza, la derisione, l’umiliazione nei confronti dei più deboli, trovi una sua
dimensione “digitale” in quello che viene così definito “Cyberbullismo”; in sostanza gli
episodi di sopraffazione e di prepotenza, la crudeltà verso la vittima predestinata,
iniziano a trovare nella rete, in particolar modo nei Social Network, il loro luogo di
elezione.
Il bullismo digitale presenta degli effetti particolarmente perversi, in quanto
l’interazione online consente a chiunque di intervenire e accodarsi, magari anche
coperto dall’anonimato consentito dalla Rete, al coro di minacce e insulti nei confronti
della vittima di turno.
Il bullismo sia nelle sue forme tradizionali che in quelle digitali è un problema in
crescita.
Problema sempre più in crescita, legato al largo utilizzo di internet è che accanto alle
caratteristiche positive dell’ utilizzo della rete come visibilità, congregazione,
condivisione, recupero di vecchie conoscenze ed amicizie e nascita di nuove, sono
comparse anche delle note assai negative, in particolare legate a problemi e, sempre
più spesso, veri e propri casi di dipendenza; i giovani, i quali trovandosi in una fase della
vita in cui non hanno ancora delle certezze, né un’identità definita, passano la maggior
parte del loro tempo sul web perdendo così ogni contatto con la realtà ed anche la
voglia di vivere i rapporti in maniera più concreta e “umana”.
TEMATICHE TRATTATE:
ü Scuola: luogo di crescita
1.1 La scuola… luogo dove si alimentano le dinamiche di bullismo
ü Disturbi correlati al bullismo:
2.1 Dopo una serie di soprusi la vittima può sviluppare una serie di disagi
psicologici…꞊꞊> quali sono? Come rimediare?
2.2 Come prevenire l’insorgenza di patologie correlate?
2.3 L’aiuto da parte della scuola
2.4 Intervento tempestivo da parte degli insegnanti
ü Dipendenza dai Social Network e… Cyberbullismo
3.1 Cosa si intende per dipendenza da internet?
3.2 Problematiche correlate
3.3 Bullismo on-line o meglio cyberbullismo…
3.4 Quali potrebbero essere gli esiti di questo “mondo virtuale”? Il cyberbullismo e
similari...
3.5 Il ruolo delle famiglie nell’educazione dei nuovi mezzi di comunicazione.
Obiettivi:
Poiché il bullismo in ambito scolastico è un fenomeno diffuso in molti paesi, è
importante sia una maggiore attenzione da parte degli adulti al riconoscimento dei
primi segnali di allarme che possono indicare la presenza di un problema tra i ragazzi.
L’obiettivo di questo intervento di educazione alla salute è finalizzato a far conoscere
delle strategie di intervento tempestive ed efficaci per ridurre l’incidenza di tale
fenomeno nelle scuole e per aiutare gli studenti in maggior difficoltà.
Inoltre di educare i ragazzi ad un giusto utilizzo del Pc e dei mezzi di ricerca (Social
Network).
RIMBORSO SPESE
Il rimborso spese ci permette di continuare a svolgere la nostra attività che, pur senza
scopo di lucro, comporta vari adempimenti fiscali e legali. Per il presente corso
chiediamo un rimborso spese di € 80 per classe di alunni.
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
PROPOSTE DI INTERVENTO DI PROMOZIONE ALLA SALUTE PER L’ANNO SCOLASTICO
2015/2016
ENTE PROPONENTE:
AS5 PROJECT
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
Via Pignatara, 156
65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE)
Cod. fiscale: 91129310685
Presidente: Assistente Sanitaria Alessia Di Benedetto
Tel. 329/9729446
e-mail: [email protected] Facebook.com/AS5 PROJECT blog: as5project2014.blogspot.it
REFERENTI: A.S. Alessia Di Benedetto tel 3299729446
A.S. Gabriella Assetta tel 3478819202 A.S. Natascia Crecchia tel 3292599395 A.S. Gabriella Angelica Parlione tel 3278361124
SERVIZI ALLA FAMIGLIA Promozione – Prevenzione ed educazione alla salute
Incontri svolti in collaborazione con
ASSISTENTI SANITARI E CON LA DOTT.SSA ELISABETTA DI FRANCESCO PSICOLOGA CLINICA E SESSUOLOGA
PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE SU SESSUALITÀ ED AFFETTIVITÀ
T.V.B.
DESTINATARI: studenti della III classe della scuola secondaria di I grado e studenti della scuola secondaria di II grado.
PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
L’associazione AS5 PROJECT è costituita ai sensi della L. 383/2000 e successive
modifiche nonché dell’art. 36 e ss del C.C.; ha sede a Cappelle sul Tavo (PE), Via
Pignatara, 156.
AS5 PROJECT svolge la propria attività di utilità sociale senza finalità di lucro, è stata
fondata da quattro assistenti sanitarie; le sue principali attività sono: promozione ed
organizzazione della diffusione della cultura della prevenzione della salute; promozione
ed organizzazione di attività di prevenzione nei luoghi di aggregazione sociale;
organizzazione di corsi, incontri, seminari, dibattiti e conferenze a scopo educativo e
culturale al fine di educare e nel contempo rilevare i bisogni di salute della collettività.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si svolge in due incontri, il primo su sessualità e prevenzione delle malattie
trasmissibili sessualmente ed il secondo sulla affettività:
· Una raccolta dati con domande a risposta multipla o aperte sarà somministrata
agli alunni nel primo incontro con lo scopo di misurare la conoscenza dei temi
trattati ed individuare le tematiche da trattare con maggiore attenzione; le
domande riguardano le malattie sessualmente trasmissibili (MST); i metodi
contraccettivi ed i falsi miti in questo campo; l’affettività: emozioni, stati d’animo
e sentimenti, sogni, paure, complicità con l’amico/a del cuore, rapporto con la
famiglia.
· Sarà proposta una presentazione in power point per fissare alcuni punti e dare
il via alla discussione dei vari temi trattati: informazioni sulle principali MST e la
corretta prevenzione, presentazione di dati del Ministero della Salute
sull’argomento ed una intervista ad una ginecologa.
· Il secondo incontro sarà condotto dalla psicologa che riassumerà i risultati della
raccolta dati ed affronterà con gli studenti il tema dell’affettività con il supporto
di una presentazione in power point proponendo diversi argomenti da affrontare
in piccoli gruppi per condividere poi la discussione finale nella classe.
· Sarà dunque presentata un’intervista ad una adolescente che affronterà
l’argomento con la tecnica della peer-education, con varie domande che daranno
modo di sviluppare la discussione.
· La parte finale sarà la proiezione di un film o parte di esso sulla tematica
dell’affettività che aprirà un dibattito aperto.
ARGOMENTI TRATTATI
ADOLESCENZA. Il termine adolescenza deriva dal latino adolescentia, derivato dal
verbo adolescĕre, “crescere” ed è quel periodo di transizione dallo stato infantile a
quello dell'individuo adulto, essendo un processo di sviluppo fisico e
psicologico-emozionale non è possibile inquadrarlo in maniera precisa; vi sono infatti
limiti di età molto diversi tra i due sessi nei tempi di sviluppo puberale e caratteristiche
psicologiche individuali che influiscono in maniera decisiva su questa fase transitoria. È
anche un periodo di crisi per l’individuo che ricerca nuovi ruoli nella famiglia e nella
società, sviluppa nuovi processi cognitivi, nasce un disagio psicologico con sentimenti di
inadeguatezza, ansia, paura. Questo stress adattativo viene in genere superato
fisiologicamente ma può accadere che si sviluppino stili di vita e comportamenti a
rischio come abitudini alimentari dannose all’organismo (anoressia e bulimia) uso ed
abuso di fumo e alcol, sessualità precoce e promiscua con l’insorgenza di malattie
sessualmente trasmissibili e/o gravidanze indesiderate.
La società, la famiglia, la scuola rivestono un ruolo importante per contribuire ad uno
sviluppo armonioso della personalità dell’individuo e nel limitare i disagi adolescenziali
indirizzando i ragazzi nel giusto percorso che porta alla maturità.
EDUCAZIONE SESSUALE. Aiuta l’adolescente a:
- aumentare la conoscenza del corpo umano ed in particolare con degli accenni a
quegli apparati legati alla sessualità: endocrino, sistema nervoso centrale e
periferico, muscolare, circolatorio, riproduttivo.
- conoscere i nuovi cambiamenti in atto, fisiologici e psicologici, e dei nuovi ruoli
all’interno dei gruppi famiglia, amici ecc.. La vergogna nel trattare la sessualità
può dar luogo infatti a comportamenti finalizzati ad affermarsi nel gruppo, a
superare la solitudine o a sfidare gli adulti generando però scelte sbagliate e
discutibili;
- confrontarsi con i coetanei per sfatare dubbi e luoghi comuni, evitare
atteggiamenti di paura e di chiusura, approfondire le opinioni dei ragazzi sui temi
trattati (il proprio corpo, paure, amore, amici, famiglia, speranza nel futuro ecc.);
- Incrementare la conoscenza dei rischi correlati ai rapporti sessuali non protetti;
- Conoscere le cause delle malattie sessualmente trasmissibili e la corretta
profilassi;
AFFETTIVITÀ. Aiuta i ragazzi a:
- familiarizzare con i sentimenti e le emozioni positive e negative che nascono
nell’ambito dell’ambiente di vita e dei rapporti interpersonali nei gruppi sociali
amici, famiglia, scuola; a comprendere meglio i nuovi sentimenti come
l’attrazione per l’altro sesso, l’innamoramento;
- acquisire competenze di gestione nei rapporti interpersonali e di comunicazione,
chiedere aiuto e chiarimenti ;
OBIETTIVI:
- promozione e prevenzione della salute, conoscenza dei bisogni riguardo la
conoscenza delle malattie a trasmissione sessuale, le cause e la corretta
prevenzione;
- riconoscere i propri cambiamenti fisici ed emotivi, avere corrette risposte e saper
meglio gestire le emozioni, i sentimenti;
- lo sviluppo di consapevolezza nei confronti degli altri e di se stessi e di ciò che
accade, sviluppo di modalità di dialogo ed ascolto per risolvere situazioni
conflittuali
RIMBORSO SPESE
Il rimborso spese ci permette di continuare a svolgere la nostra attività che, pur senza
scopo di lucro, comporta vari adempimenti fiscali e legali. Per il presente corso
chiediamo un rimborso spese di € 80 per classe di alunni.
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
PROPOSTE DI INTERVENTO DI PROMOZIONE ALLA SALUTE PER L’ANNO SCOLASTICO
2015/2016
ENTE PROPONENTE:
AS5 PROJECT
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
Via Pignatara, 156
65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE)
Cod. fiscale: 91129310685
Presidente: Assistente Sanitaria Alessia Di Benedetto
Tel. 329/9729446
e-mail: [email protected] Facebook.com/AS5 PROJECT blog: as5project2014.blogspot.it
REFERENTI:
A.S. Alessia Di Benedetto tel 3299729446
A.S. Gabriella Assetta tel 3478819202
A.S. Natascia Crecchia tel 3292599395
A.S. Gabriella Angelica Parlione tel 3278361124
SERVIZI ALLA FAMIGLIA Promozione – Prevenzione ed educazione alla salute
Incontri svolti in collaborazione con
cuoco
nutrizionista
PROGETTO:
CORRETTA ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE OBESITA’ INFANTILE
PER UN SANO STILE DI VITA
PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
L’associazione AS5 PROJECT è costituita ai sensi della L. 383/2000 e successive
modifiche nonché dell’art. 36 e ss del C.C.; ha sede a Cappelle sul Tavo (PE), Via
Pignatara, 156.
AS5 PROJECT svolge la propria attività di utilità sociale senza finalità di lucro, è stata
fondata da quattro assistenti sanitarie; le sue principali attività sono: promozione ed
organizzazione della diffusione della cultura della prevenzione della salute; promozione
ed organizzazione di attività di prevenzione nei luoghi di aggregazione sociale;
organizzazione di corsi, incontri, seminari, dibattiti e conferenze a scopo educativo e
culturale al fine di educare e nel contempo rilevare i bisogni di salute della collettività.
PROGETTO :
CORRETTA ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE OBESITA’ INFANTILE
PER UN SANO STILE DI VITA
PRESENTAZIONE
L'obesità rappresenta una delle problematiche più importanti per la salute della
popolazione (causa malattie cardiovascolari, pressione alta, diabete,
ipercolesterolemia), come emerso da autorevoli ricerche nazionali ed internazionali.
Essa è più frequente nei paesi sviluppati e in particolare quella infantile è certamente
uno dei problemi più frequenti in età pediatrica. Il rischio relativo per un bambino
obeso di diventare un adulto obeso aumenta con l'età ed è direttamente proporzionale
alla gravità dell'eccesso ponderale. Fra i bambini obesi in età prescolare, dal 26 al 41%
diverrà obeso da adulto, e fra i bambini in età scolare tale percentuale sale al 69%. Il
rischio per i bambini obesi di diventarlo da adulti varia tra 2 e 6,5 volte rispetto ai
bambini non obesi.
Numerosi studi hanno dimostrato che intervenire con una corretta informazione su una
fascia di età molto sensibile e pronta all'apprendimento, come quella dei bambini, è di
rilevante efficacia in termini di prevenzione.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO: tale progetto di promozione ed educazione alla salute
consiste in 2 incontri: un primo incontro con gli studenti di ciascuna classe elementare
e un secondo incontro con la partecipazione anche dei genitori, in presenza di un cuoco
e di un nutrizionista.
1) Primo incontro: bambini
Gli assistenti sanitari attueranno interventi di promozione ed educazione alla sana
alimentazione, per prevenire l’obesità infantile, in aula, coinvolgendo i bambini
attraverso l’uso di slides, opuscoli e giochi.
In questo modo verranno istruiti ai corretti comportamenti alimentari da adottare per
un sano stile di vita. Protagonista del materiale informativo sarà un simpatico
personaggio adatto ai bambini: Happy, un cuoricino bambino, attratto dalle tentazioni
del cibo spazzatura e dalla vita sedentaria, che incontrerà nel suo cammino personaggi
vari in grado di fargli comprendere il giusto approccio all’alimentazione e all’attività
fisica. Grazie a tali insegnamenti riuscirà anche da adulto a restare sano e felice.
Verranno date indicazioni anche per una buona attività fisica, vista la tendenza dei
bambini di oggi a preferire attività sedentarie (come videogames, tv e computer)
rispetto a quelle sportive, all’aperto e caratterizzate da reali interazioni con i propri
compagni.
L’incontro si conclude con lo svolgimento di 2 giochi in quanto il coinvolgimento in
attività ludiche e interattive, facilita l'apprendimento dei concetti chiave da far
apprendere.
GIOCO 1: collocare le figure degli alimenti appositamente stampate, nella giusta
posizione, in un cartellone suddiviso in 2 metà: “buoni” e “cattivi” alimenti.
GIOCO 2: un banco apparecchiato con le figure degli alimenti. Gli alunni devono
capire quali vanno tolti dal banco e quali eventualmente siano i sostituti.
2) Secondo Incontro: bimbi e genitori a lezione di sana cucina
In questo secondo e ultimo incontro verranno coinvolti, oltre ai bambini, anche i
rispettivi genitori, per far sì che le nozioni apprese in aula possano essere condivise e
adottate anche a casa, come sana abitudine. A tale scopo interverranno un cuoco con
le sue preziose indicazioni per un’alimentazione corretta, e un nutrizionista, per
insegnare a prevenire gli errori più comuni nel comportamento alimentare dei ragazzi:
è bene conoscere gli alimenti e le loro caratteristiche nutrizionali e/o salutistiche e
saper valutare i bisogni energetici e nutritivi. Queste due figure sono molto importanti
per delineare un efficace percorso nella lotta all'obesità infantile.
Al termine di quest’ultimo incontro verrà consegnato a ciascun alunno un opuscolo
informativo.
OBIETTIVI: lo scopo del progetto è quello di trasmettere e far acquisire la cultura della
corretta alimentazione e di una giusta attività motoria per prevenire sovrappeso,
obesità infantile e predisposizione a malattie correlate in età adulta. E’ opportuno
educare ad un sano stile di vita i bambini, sin dall’età scolastica, soprattutto in una
società come quella odierna, dove la sedentarietà ha assunto livelli di guardia.
Molto importante è la partecipazione della famiglia nel progetto: l’educazione
all’attività fisica ed una giusta alimentazione partono sempre dalla famiglia,
principalmente da chi si occupa di rifornire la dispensa e preparare i pasti.
RIMBORSO SPESE
Il rimborso spese ci permette di continuare a svolgere la nostra attività che, pur senza
scopo di lucro, comporta vari adempimenti fiscali e legali. Per il presente corso
chiediamo un rimborso spese di € 80 per classe di alunni.
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
PROPOSTE DI INTERVENTO DI PROMOZIONE ALLA SALUTE PER L’ANNO SCOLASTICO
2015/2016
ENTE PROPONENTE:
AS5 PROJECT
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
Via Pignatara, 156
65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE)
Cod. fiscale: 91129310685
Presidente: Assistente Sanitaria Alessia Di Benedetto
Tel. 329/9729446
e-mail: [email protected] Facebook.com/AS5 PROJECT blog: as5project2014.blogspot.it
REFERENTI:
A.S. Alessia Di Benedetto tel 3299729446
A.S. Gabriella Assetta tel 3478819202
A.S. Natascia Crecchia tel 3292599395
A.S. Gabriella Angelica Parlione tel 3278361124
SERVIZI ALLA FAMIGLIA Promozione – Prevenzione ed educazione alla salute
Incontri svolti in collaborazione con
ASSISTENTI SANITARI
PROGETTI:
1. Incontri con gli alunni della scuola d’infanzia per promuovere il corretto
lavaggio dei denti per la prevenzione della carie;
2. Incontri con gli alunni della scuola d’infanzia per promuovere il
lavaggio sociale delle mani quale prevenzione primaria contro l’influenza.
PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
L’associazione AS5 PROJECT è costituita ai sensi della L. 383/2000 e successive
modifiche nonché dell’art. 36 e ss del C.C.; ha sede a Cappelle sul Tavo (PE), Via
Pignatara, 156.
AS5 PROJECT svolge la propria attività di utilità sociale senza finalità di lucro, è stata
fondata da quattro assistenti sanitarie; le sue principali attività sono: promozione ed
organizzazione della diffusione della cultura della prevenzione della salute; promozione
ed organizzazione di attività di prevenzione nei luoghi di aggregazione sociale;
organizzazione di corsi, incontri, seminari, dibattiti e conferenze a scopo educativo e
culturale al fine di educare e nel contempo rilevare i bisogni di salute della collettività.
lavaggio dei denti per la prevenzione della carie
SPAZZO E LINO CONTRO I BATTERIUS
Il progetto di promozione ed educazione alla salute in oggetto si svolge in 2 incontri con
gli alunni nelle singole classi. Gli incontri, svolti nelle aule, coinvolgono i bambini in una
simpatica mini-storia, protagonisti due spazzolini che sconfiggeranno i batteri, causa di
placca batterica, carie e gengiviti. La tecnica narrativa, con proiezione di slide
illustrative della storia, mira a far prendere confidenza con lo spazzolino, insegnare ai
bambini a lavarsi correttamente i denti e sapere come sono fatti i denti e qual è la loro
funzione.
Nel I incontro viene illustrata l’avventura dei due spazzolini nella lotta contro i
batterius, mostri cattivi che attaccano i dentini.
Nel II incontro si invitano i bambini a portare da casa i propri spazzolini e presi alcuni
fra loro si invitano a farci vedere come lavano i loro dentini; questa attività mira a far
comprendere la tecnica corretta di lavaggio e la tempistica. Attraverso la simulazione i
bambini prendono dimestichezza con lo spazzolino. Al termine degli incontri vengono
lasciati ai bambini degli opuscoli con i protagonisti della storia.
PROMOZIONE DELLA SALUTE ORALE.
La patologia cariosa è una malattia infettiva a carattere cronico-degenerativo,
trasmissibile, ad eziologia multifattoriale, che interessa i tessuti duri dentali e che
porta alla distruzione degli stessi (Featherstone, 2003).
L’incidenza di patologie di interesse odontoiatrico, in età pediatrica, nonostante gli
indubbi miglioramenti ottenuti in termini di salute generale, permane elevata. I dentini
da latte vanno curati e mantenuti in salute, in quanto sono importantissimi per
consentire lo sviluppo armonioso dei denti permanenti.
Alla base della salute orale ci sono una serie di pratiche preventive. Tra le cause
principali dei problemi della bocca infatti si annoverano la scarsa igiene e una
alimentazione scorretta che favoriscono lo sviluppo di carie, tartaro e lesioni del cavo
orale.
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
Nonostante l’Oms sottolinei che la salute del cavo orale è in netto miglioramento neg li
ultimi anni, si tratta comunque ancora di un rischio che interessa tutte le fasi delle vita
di una persona. Le carie dentali sono ancora oggi uno dei maggiori problemi sanitari nei
Paesi industrializzati, dove interessano dal 60 al 90 per cento dei bambini in età scolare
e la maggior parte degli adulti.
Nella sua strategia globale di promozione della salute l’ Organizzazione Mondiale della
Salute
(OMS) assegna un ruolo preminente alla prevenzione delle malattie della bocca,
ricordando che la strada per raggiungere una “Salute per tutti” passa attraverso la
salute della bocca.
I fattori di rischio delle malattie della bocca si sovrappongono a quelli delle più comuni
malattie croniche, quali malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie polmonari
croniche. Avere cura della salute della propria bocca è molto più che curare solo i denti:
si tratta infatti di influire in modo positivo su tutto lo stato di salute e sul benessere
generale della persona.
OBIETTIVI
- favorire l’assunzione di comportamenti positivi per la salute orale;
- sapere che avere una bocca sana migliora il nostro aspetto generale;
- conoscere come sono fatti i denti e qual è la loro funzione;
- sapere che la salute orale si mantiene grazie ad una corretta igiene orale, visite
periodiche dal dentista, alimentazione equilibrata ed utilizzo del fluoro;
- sapere che cosa sono la carie e la placca batterica.
lavaggio sociale delle mani quale prevenzione primaria contro l’influenza
INFLUENZA? CE NE LAVIAMO LE MANI
DESCRIZIONE
Il progetto di prevenzione della salute si svolge in 2 incontri con gli alunni nelle singole
classi. Gli incontri, svolti nelle aule si avvalgono di proiezione di slides con la descrizione
dei batteri e la correlazione con le malattie infettive. Ai bambini viene dimostrata come
si trasferiscono i germi con un gioco nel quale un bambino immerge una mano in una
scatola contenente gesso in polvere, egli stringe poi la mano di un altro bambino e così
via con tutti gli altri, alla fine tutti avranno del gesso sulla mano proveniente dalla
prima stretta di mani.
Successivamente viene proposta un’attività di gruppo, (brain storming) per disegnare
su un cartellone i momenti nei quali ci si deve lavare le mani.
Nel II incontro viene chiesto a ciascuno di mostrare alle assistenti sanitarie come si
lavano il viso e le mani o di mimare come lo fanno i genitori su di loro. Si organizza poi
un gioco nel quale uno o più bambini interpretano i panni dei batteri che rincorrono
tutti gli altri, le mani.
Ogni “mano” toccata da un batterio è bloccata, per tornare in gioco si reca in un punto
dell’aula dove è posta una bacinella con acqua e sapone, la regola del gioco prevede
che il bambino canti per due volte la canzone “tanti auguri a te” mentre lava le manine.
Il gioco termina quando tutte le mani sono state bloccate.
PREVENZIONE PRIMARIA DELLA SALUTE
La prevenzione primaria è la forma classica e principale di prevenzione, focalizzata
sull'adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre l'insorgenza e
lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole. Lavarsi le mani è un gesto
semplice, economico e necessario ed è per questo ritenuto un mezzo di prevenzione
efficacissimo contro il contagio di malattie come diarrea e infezioni respiratorie.
Le mani sono un ricettacolo di germi; circa il 20% è rappresentato da microrganismi
non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però,
possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto
toccando le più diverse superfici. Quando trovano un ambiente ideale, i germi vi si
annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad
un ritmo impressionante.
Possono sopravvivere per ore sulle superfici: giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli,
tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui possono essere trasmessi al
naso, alla bocca o agli occhi, semplicemente attraverso le nostre mani. E' per questo
motivo che il lavaggio delle mani, secondo il Center for Disease Control and Prevention
(CDC) di Atlanta rappresenta il "most important means of preventing the spread of
infection", la misura più importante per prevenire la diffusione delle infezioni.
OBIETTIVI
favorire l’assunzione di comportamenti positivi per la salute:
sapere quando e come si lavano le mani.
RIMBORSO SPESE
Il rimborso spese ci permette di continuare a svolgere la nostra attività che, pur senza
scopo di lucro, comporta vari adempimenti fiscali e legali. Per ogni corso chiediamo un
rimborso spese di € 80 per classe di alunni.