IL PRESENTE LAVORO, CURATO DALLA PROFESSORESSA MICCOLI ANGELA, REFERENTE PER LE ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISLESSICI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G. GARIBALDI” DI TRINITAPOLI, RAPPRESENTA UNA SINTESI PERSONALE DELLA DOCENTE, ELABORATA A FINI DIDATTICI PER UN AGGIORNAMENTO INTERNO SVOLTOSI NELL’A.S. 2008/09.
ANGELA MICCOLI
La dislessia
Disturbo Specifico di Apprendimento
ANGELA MICCOLI
Presentazione del corso
• Competenze specifiche attese Saper identificare i casi di D.S.A
Svolgere il ruolo di mediatore tra i soggetti coinvolti nella diagnosi di D.S.A
Conoscere ed utilizzare la normativa recante indicazioni specifiche sulle misure compensative e dispensative
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Definizione di D.S.A.
• Disturbo (non deficit)
• Specifico (perché primario)
• Apprendimento (in quanto ha ricadute significative sui processi fondamentali di apprendimento)
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Una definizione“La dislessia è una difficoltà durevole
nell’apprendimento della lettura e nella acquisizione del suo automatismo, che non dipende né da un ritardo intellettivo, né da un disturbo grave del carattere, né da un’anomalia sensoriale o motoria. Essa si presenta in un bambino che ha usufruito di una istruzione convenzionale adeguata, che ha possibilità socio-culturali sufficienti e che, soprattutto, all’inizio del suo iter scolastico, è animato da una normale motivazione alla lettura”.
A.L.Benton, Problemi di neuropsicologia, Giunti-Barbera, Firenze 1966
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Possibili cause del disturbo
• Disfunzione neurobiologica• Anomalia nella elaborazione cognitiva• Cattivo o diverso funzionamento della
corteccia cerebrale
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Diverse tipologie del disturbo
• Dislessia• Disgrafia• Disortografia• Discalculiala compresenza delle tipologie e l’intensità deldisturbo porta alla identificazione della dislessia
LIEVE – MEDIA - SEVERA
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La dislessia propriamente detta
Riguarda in particolare la difficoltà di lettura osservata attraverso tre parametri
Fluidità/ pause, interruzioni
Rapidità/ quantità di sillabe al secondo
Correttezza/ scambi, omissioni, aggiunte….
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La disgrafia
E’ un disturbo che riguarda la riproduzione di segni alfabetici e numerici. Si presenta attraverso un tracciato incerto ed irregolare nella forma e nelle dimensioni.
La disfunzione è osservabile attraversoPrensionePressioneRitmoSpazio grafico
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La disortografia
Riguarda l’uso corretto e appropriato delle regoleOrtografiche.Sono osservabili errori sistematicamente ripetuti
• Confusione tra fonemi simili ( f-v c-g s-z t-d )• Confusione tra grafemi simili ( b-p d-q m-n )• Omissioni di vocali o consonanti ( miele-mele )• Inversione di suoni ( la-al cinema-cimena )• Fusioni o separazioni improprie ( in sieme conla)• Assenza di punteggiatura
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La discalculia
Il disturbo riguarda la capacità di eseguire con rapidità e correttezza operazioni di
• Calcolo a mente, anche semplice• Algoritmo del calcolo in colonna• Memorizzazione di regole, formule, tabelle• Numerazioni• Lettura e scrittura di numeri• Giudizi di grandezza tra numeri
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Discalculici evolutivi si nasce
• Studi scientifici rivelano che anche i neonati di un giorno notano e apprezzano cambiamenti di numerosità.
• Ciò rivela l’esistenza di un modulo innato che consente di riconoscere la numerosità.
• Si ha motivo di ritenere che la discalculia abbia la sua origine in una inefficienza congenita di tale modulo.
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Cosa fare?
• Entro la scuola primaria, aiutare i bambini a migliorare gli ambiti deficitari con esercizi mirati che possono ridurre l’intensità del disturbo.
• Aiutare il bambino a procedere nella concettualizzazione della matematica e nella capacità di risolvere problemi.
• Minimizzare la dipendenza dalla sua disabilità fornendo strumenti compensativi.
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Interventi di compenso/dispensa
matematicaPer facilitare il recupero delle informazioni e migliorare
l’espressione verbale (concettualizzazione)• Usare mappe e schemi durante l’interrogazione• Usare supporti digitalizzati • Consentire l’uso di calcolatrici, tavole, formulari
durante le verifiche• Utilizzare prove a scelta multipla• Evitare lo studio mnemonico e nozionistico
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Interventi di compenso/dispensalettura
Lettore esterno*: La lettura può essere registrata dall’insegnante o da un compagno o fatta leggere da un software. L’importante è che l’allievo dislessico possa accedere alla comprensione attraverso l’ascolto del testo. In questo modo si elimina la lettura dal basso e cioè la lettura decifratoria che risulta compromessa.
*Software didattico*: l’Anastasis ha prodotto il soft C.A.R.L.O.(Comunicazione Alternativa e Riabilitazione Logopedia) che utilizza la sintesi vocale per la lettura di qualsiasi testo.
*Registrazione* La registrazione delle lezioni e la predisposizione di scalette degli argomenti trattati permettono all’allievo a casa di utilizzare il riascolto della lezione accompagnandosi al libro di testo. La scaletta degli argomenti e sottoargomenti orientano l’ascolto e fissano i punti più salienti dell’argomento trattato.*
Evitare la lettura ad alta voce
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Interventi di compenso/dispensa*Testi scritti*
Strutturare molteplici e diversificate occasioni di scrittura legate a bisogni e situazioni reali.
Alternare fasi di scrittura collaborativa, di gruppo, a coppie, a fasi di scrittura individuale, utilizzare la scrittura collaborativa e lavorare sulla prescrittura (fase preparatoria del “pensare insieme”), permette di alleggerire il carico cognitivo dell’allievo dislessico.
La pianificazione del testo, intesa come raccolta di idee, la stesura e la revisione di quanto scritto, fatte collaborativamente, sostengono la motivazione e migliorano la produzione.
Per l’ortografia è opportuno far ricorrere alla decisione ortografica: intervento didattico che sviluppa i processi metacognitivi di decisione sulla parole.*Computer* Il computer permette una correzione automatica di una percentuale altissima di errori e la rilettura di quanto scritto.Evitare di far prendere appunti, scrivere sotto dettatura, copiare dalla lavagna
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Interventi di compenso/dispensaLe lingue straniere• Il parlato è da privilegiare• L’ascolto deve procedere più lentamente• Assegnare esercizi di scelta multipla o di vero/falso• Fornire un esempio della struttura richiesta• Usare vignette con parole-chiave• Assegnare verifiche più breviNon considerare gli errori di spellingEvitare esercizi di traduzione
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La diagnosi
• Il sospetto di dislessia• La diagnosi neuropsicologica• I possibili trattamenti
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Il sospetto di dislessia
Indicatori da approfondire• Disturbi di comportamento• Disattenzione• Rifiuto di leggere• Lentezza/errori nella lettura• Disordine nella grafia
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La diagnosi neuropsicologica Protocollo diagnostico
Valutazione di minima• Visita neurologica per escludere patologie del sistema nervoso;• Colloquio psicologico per escludere disturbi psicopatologici e per sondare
in che modo il bambino e la famiglia vivono il disturbo
Approfondimento neuropsicologico• Studio delle varie funzioni intellettive (memoria, linguaggio, abilità
spaziali, capacità attentive)• Collaborazione tra vari specialisti (neuropsichiatra,psicologo,
pedagogista, logopedista)
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I possibili trattamenti
Considerata l’età del bambino, la tipologia e la gravità del disturbo, le risorse individuali e di rete, l’equipe degli specialisti decide quale strada terapeutica intraprendere, i tempi, la frequenza, le aree d’intervento.
Data l’eterogeneità del disturbo non esiste un unico approccio riabilitativo ma ogni terapia è ad personam
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Chi fa che cosa• L’insegnante individua i primi indicatori del disturbo, comunica alla
famiglia i suoi sospetti, dà le prime informazioni sul disturbo e indirizza la famiglia allo specialista
• La famiglia si rivolge al proprio medico che prescrive la richiesta della visita specialistica di neuropsichiatria infantile presso la struttura sanitaria territoriale (ASL)
• L’equipe neuropsichiatrica sottopone il dislessico a test e controlli nei diversi settori,elabora la diagnosi,aiuta il bambino e la famiglia a gestire i problemi psicologici legati al disturbo, lo certifica, prescrive l’intervento terapeutico che comunica alla famiglia e alla scuola
• Il clinico e il terapista, membri dell’equipe, seguono il caso fino alla stabilizzazione del disturbo, concordano con la scuola e la famiglia l’iter terapeutico specifico e le misure compensative e dispensative da adottare.
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La normativa
• Nota MIUR 4099/A4 del 05/10/2004• Nota MIUR 26/A4 del 05/01/2005• Nota MIUR 1787 del 01/03/2005• Nota MIUR 4798 del 27/07/2005• C.M.4674 del 10/05/2007
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