La dissoluzione dell’Etica nell’età della TecnicaImpossibilità e necessità dell’etica nel Regno della quantità
Pier Paolo Dal MonteBologna, Italia
Società Italiana di Chirurgia nell’Ospedalità Privata
XII Congresso
SICOPChirurgiaPrivata Accreditata
Realtà edEccellenzeMedaglia di Rappresentanza Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano
Presidente del Congresso Daniele Enrico Maria Maggiore
8-9-10 settembre 2011Varese, ATA Hotel
In collaborazione con
PROGRAMMA
WWW.XIICONGRESSOSICOP.IT
mercoledì 6 novembre 2013
La vita della comunità è retta dall’immaginazione. L’intero maestoso spiegamento di ordine e stabilità è compaginato da un delicatissimo velo di sogni. Una
trama di archetipi lo eresse e incessantemente lo regge
Elemire Zolla
mercoledì 6 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
Quale etica per quale società?
Libertà-uguaglianza-fraternità?Etica kantiana?Etica liberale?
I dieci comandamenti?Shar’ia?
“Mano invisibile del mercato”/ lassaiz faire?Etica capitalistica e “ascesi mondana”?
mercoledì 6 novembre 2013
“Edificare il regno dei cieli sulla terra” presuppone che si sappia in cosa esso debba
consistere
mercoledì 6 novembre 2013
Il Genuine Progress Indicator (GPI), Human Development Index
Better Lives Dashboard (OECD)
Buthan: FILGross National Nappiness
(Felicità interna lorda)
Benessere e “felicità”
PIL e indicatori alternativi di benessere
mercoledì 6 novembre 2013
Benessere?Felicità?
SaluteProsperità
Famiglia feliceLavoro sicuro
CarrieraViaggiDonne
SerenitàTempo libero
SicurezzaLunghe vacanze
etc etc etc
mercoledì 6 novembre 2013
Reggente del Buthan: Dharmaraja
“Governatore del Dharma”
mercoledì 6 novembre 2013
Dharma: indoiranico dhar- "tenere assieme, sostenere" indoiranico Dhe- “stabilire”
Dharma: “ciò che sostiene, ciò che è stabilito”
Mahabarata: “ciò che mantiene l’universo e sostiene i popoli”
Dhe- gr. themis: “legge divina” (nomos basileus)
Religione: Re-Legere: riunire, raccogliereRe-ligare: legare assieme , tenere uniti
mercoledì 6 novembre 2013
Dharma: “Ordine cosmico” Ordo
Kosmos
“Esiste nel mondo un ordine ontologico reale, non solo come ordinamento estraneo alla natura delle cose,ma come sua struttura ontica fondamentale”
Raimon Panikkar
Questo ordine regola la vita del cosmo, nonchè quella dell’individuo e della società
mercoledì 6 novembre 2013
L’obbligo dell’individuo consiste nel seguire il proprio Dharma (Svadharma) cioè la legge che regola il corso della sua esistenza nell’armonia
del cosmo e della società (destino)
Chi esce dal proprio destino senza farvi ritorno vedrà morta la propria anima
Chuang Tzu
mercoledì 6 novembre 2013
Etica
mercoledì 6 novembre 2013
L’idea del bene è quella scienza suprema in riferimento alla quale le cose giuste e le altre
diventano utili e giovevoli.
E se noi non conosciamo questa scienza, anche se conoscessimo esattamente tutte le altre cose, non ne deriverebbe alcun vantaggio. Platone, Repubblica VI.505a-b
Etica
mercoledì 6 novembre 2013
Il possesso di molte scienze, quando non è accompagnato dalla scienza di ciò che è meglio, poche volte è utile e il più delle volte danneggia
Platone, Alcibiade II
Etica
mercoledì 6 novembre 2013
Etica e epistemologia
Primato della Theoria sulla praxis(della contemplazione sull’azione)
L’azione doveva essere guidata dai Principi
Primato dell’etica sulla tecnica
Epi-steme: ciò che sta sopra
mercoledì 6 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della
vita, che ne mangi e viva sempre!"Genesi, 3.22
Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,
conoscendo il bene e il male"Genesi, 3.5
mercoledì 6 novembre 2013
CORO: Non sei forse trascorso ad altro eccesso?Promèteo: Dal fissare il destin distolsi gli uomini.CORO: Quale farmaco a tal morbo trovasti?Promèteo: Nei lor petti albergai cieche speranze.CORO: Gran beneficio fu questo per gli uomini.Promèteo: Ed oltre a questo, il fuoco a lor donai.CORO: Il fuoco, occhio di fiamma, ora posseggono?Promèteo: E molte arti dal fuoco apprenderanno.CORO: E Giove, dunque, per queste ragioni... Eschilo: Prometeo incatenato
Ma lo scaltro Prometeo l’ingannò quando nascose in una canna cava la scintilla del fuoco esuberanteche si accende e riluce di lontanoZeus grande tuono si sdegnò nel cuorequando vide brillare tra i mortali il fuoco che si vede di lontano. Esiodo: Teogonia 905-915
mercoledì 6 novembre 2013
“L’arte è molto più debole della necessità” (La tecnica è molto più debole della natura)
Eschilo: Prometeo incatenato, v.514
Sfera della technè: neutrale dal punto di vista etico, L’uomo era troppo piccolo rispetto agli elementi
Le imprese dell’uomo non potevano influenzare il caratere immutabile della natura
Tecnica e etica
mercoledì 6 novembre 2013
L’avvento dell’età moderna (rivoluzione scientifica, cartesianesimo) ha cambiato i modi di
pensare dell’uomo. Mutamento della visione del mondo, della
concezione e del metodo della conoscenza
mercoledì 6 novembre 2013
Età ModernaPerdita del primato della Vita contemplativa sulla vita attiva
Galileo, Bacone, Keplero, Newton: Moderne scienze sperimentali
Bacone
Scienza: “Dissezione della natura” -> Isolamento delle sue partiPrescinde da tutti gli aspetti della natura che non sono “quantitativi”
La conoscenza deriva dall’esperimento effettuato mediante strumenti tecnici
mercoledì 6 novembre 2013
L’uso degli esperimenti a fini conoscitivi venne a significare che si può conoscere solo ciò che si fa
Verità e Conoscenza potevano essere raggiunte solo dall’azione e non dalla contemplazione La natura poteva essere conosciuta solo se scomposta in “processi”che l’uomo poteva
riprodurre in esperimenti Hannah Arendt
Età ModernaModerna concezione scientifica
mercoledì 6 novembre 2013
Età ModernaModerna concezione scientifica
Galileo (Qualità “primarie e qualità “secondarie”):
Carattere quantitativo della realtà naturale.
La conoscenza vera della realtà naturale è la conoscenza della quantitàLa conoscenza matematica, è la conoscenza della natura
mercoledì 6 novembre 2013
Cartesio:Res cogitans e res extensa: Natura come “meccanismo”
Scissione tra “Mondo dello spirito” e mondo della materia (estensione)
Conoscenza scientifica della rex extensa: geometria, calcolo matematico
Età ModernaModerna concezione scientifica
” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo
mercoledì 6 novembre 2013
La natura è priva di significato e tendenza finalisticaNon esistono teleologie ma solo schemi meccanicistici
Meccanicismo: azione e reazioneL’istante che segue è determinato soltanto da quello precedente
(vis a tergo)
Ciò significa che la natura è indifferente alle distinzioni di valore
Se non assegna valori, allora permette tutto
Età ModernaModerna concezione scientifica o “Metafisica della scienza”
mercoledì 6 novembre 2013
Non diversamente dal resto della natura l’uomo è l risultato di un’evoluzione casuale
La sua spinta ad agire è motivata da impulsi e istinti
Fenomeni sociali e politici determinati dalla “legge di natura”
(Hobbes, Adam Smith, Jevons, Bentham, Quesnay, Malthus, Helvetius, Mandeville, Ricardo)
Età ModernaModerna concezione scientifica o “Metafisica della scienza”
mercoledì 6 novembre 2013
Bacone: La scienza è capacità di dominio della natura,
“questa pubblica meretrice”Il valore della scienza è la sua capacità di condurre l’uomo
al dominio del mondo
Età ModernaNatura come “materia” da dominare
” Dopo che l’ordine oggettivo della natura si è liquidato come mito e pregiudizio, rimane la natura come massa di materia” T.W.Adorno, M. Horkeimer: Dialettica dell’illuminismo
Cartesio
La scienza deve condurre l’uomo a divenire “dominator et possessor mundi”
mercoledì 6 novembre 2013
Il mondo, dopo essere diventato l’oggetto della conoscenza dell’uomo, diventa l’oggetto dell sua volontà
“i cieli non proclamano più la gloria di Dio, ma il materiale fornito dalla natura è lì per essere usato dall’uomo”
Hans Jonas
Età ModernaNatura come “materia” da dominare
mercoledì 6 novembre 2013
Volontà di potenzaVolontà di imporsi al tutto
Mezzo per tutti i fini
Tecnica
La tecnica è la condizione universale per realizzare qualsiasi scopo
La tecnica non è più un mezzo, ma il primo scopo perché senza il possesso della tecnica nessuno scopo è
realizzabile
mercoledì 6 novembre 2013
Non essendovi limite al fine, non può esservene neppure alla volontà di moltiplicare i mezzi per
perseguire questo irraggiungibile fine
Mezzi e fini
Il “dominio del mondo” è uno scopo in continuo divenire ed è considerato una sorta di predeterminazione
“ontologica” insita nella condizione umana
mercoledì 6 novembre 2013
La tecnica è giunta ad ad un punto tale che si trasforma e progredisce senza un intervento “decisivo” dell’uomo,
grazie ad una sorta di forza interna che la spinge a crescere […] Non accade come conseguenza delle azioni
umane, ma come risultato cumulativo delle proprie procedure, dove li effetti si addizionano in modo tale che
gli esiti finali non sono più riconducibili agli agenti iniziali” Jacques Ellul
mercoledì 6 novembre 2013
Tecnica e etica
La tecnica non è la semplice articolazione di giudizi di fatto
ma è il supremo “giudizio di valore”
Efficienza: criterio di successo della tecnica
mercoledì 6 novembre 2013
Causa Formale: idea o principio archetipico che governa un eventoCausa finale: scopo o fine cui l’azione tendeCausa materiale: ciò su cui si agisce e che viene modificato dall’azioneCausa efficiente: ciò che materialemente provoca l’azione
Cause delle azioniAristotele: Fisica, Metafisica
Statua
Idea dell’oggetto: Causa formaleBell’oggetto: Causa finale o scopoMarmo: Causa materialeScultore: Causa efficiente
mercoledì 6 novembre 2013
Le cause finali sono superflue per la spiegazione causale
Autosufficienza delle cause efficienti
Cause delle azioniEtà moderna
mercoledì 6 novembre 2013
La causa efficiente fa si che le azioni avvenganoQuando si considera come unica causa, non
importa cosa avviene o per quale scopo avviene
Il mito dell’efficienza
I mezzi diventano fini: il fare qualcosa diventa l’unica giustificazione indipendentemente da quello che si fa
mercoledì 6 novembre 2013
Efficienza
“Generalmente lavoravo nel mio ufficio fino alle 11 - c’era molto lavoro d’ufficio. Poi facevo un altra ispezione. A quell’ora erano già molto avanti col lavoro [..] A mezzogiorno pranzavo, poi un altro giro e altro lavoro d’ufficio”“Ma lei non poteva cambiare tutto questo?” chiesi io. Non poteva far cessare quelle nudità, quegli orrori?”“No, no, no! quello era il sistema. Funzionava. E dal momento che funzionava era irreversibile”
Gitta Sereny: In quelle tenebre mercoledì 6 novembre 2013
Non era stupido, era semplicemente senza idee. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che
aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, etc.
Più che lʼintelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse facendo.
Hannah Arendt: La banalità del male
Efficienza
mercoledì 6 novembre 2013
L’età della tecnica delimita la competenza. L’opera si è ridotta a professionalità, a perfetta esecuzione tecnica: schiacciare il bottone giusto al momento giusto. Ciascuno è responsabile soltanto della buona esecuzione
del proprio segmento di processo.
Efficienza
mercoledì 6 novembre 2013
Siamo persuasi che la tecnica sia un mezzo
nelle mani dell’uomo e che quindi l’uomo abbia
un governo sulla tecnica?
mercoledì 6 novembre 2013
Il livello di competenza dei prodotti tecnico-scientifici è tale che non si è più all'altezza della decisione, perché il problema che ci si pone è aldilà della nostra competenza
Noi disponiamo di un'etica all'altezza dell'età della tecnica, per cui l'etica diventa impotente
Può solo implorare la tecnica di non fare ciò che può fare.
Tecnica e etica
Ciò che appare inquietante è l’immenso divario tra i poteri di azione della tecnica sviluppati attraverso la scienza e l’incapacità degli scienziati di criticare questo
potere, a dominarlo in maniera efficace Jacques Ellul
mercoledì 6 novembre 2013
I legge della tecnologia: Bisogna fare tutto quelo che si può fare
II legge della tecnologia:Si deve impiegare tutto ciò di cui si dispone
Dennis Gabor
30.815 testate nucleari nel mondo(BBC,2005)
Clonazione umanaOGM
Controllo mentaleNanotecnologie
Tecnologia e etica
mercoledì 6 novembre 2013
L’agire cumulativo tecnologico è di tipo nuovo per quanto riguarda gli oggetti e le dimensioni, e non
è più neutrale sotto il profilo etico
...Tuttavia...
mercoledì 6 novembre 2013
Nella storia non esiste il baloccarsi con esperimenti perché tutto ciò che si annuncia, affermando modestamente di svolgersi soltanto in
veste di esperimento, avviene immediatamente “una volta per tutte” […] perché ciò che è stato provato diventa destino, ciò che è
stato diventa una indelebile porzione di storia Gunther Anders
Non si può disinventare la bomba atomica
mercoledì 6 novembre 2013
Necessità dell’etica
Non appena si presentano il potere di fare e il suo impiego entra in gioco l’etica
Ogni azione deve sottostare a limitazioni morali (e giuridiche)
La neutralità etica non esiste quando sono in gioco soggetti umani
mercoledì 6 novembre 2013
Arti o tecniche: dirette allo sfruttamento e al dominio dell’ambiente
Arte (technè) medica: diretta al bene del suo oggetto
“Arte di guarire”
Non creare, ma ripristinare lo stato “naturale” di salute
Il bene del paziente è definito dalla natura:Integrità di tutte le funzioni organiche
Arte medica
mercoledì 6 novembre 2013
Etica e arte medica
Siccome il suo scopo è guarire, curare e alleviare le sofferenze, l’arte medica è stata sempre
eticamente indiscutibile
Tuttavia, dato il progresso tecnico, può compiere atti e si può prefiggere scopi che esulano dalla dal
compito specifico dell’arte medica e dalla neutralità etica
mercoledì 6 novembre 2013
L’evoluzione tecnologica stessa crea fini e bisogni nuovi
(Non vi sarebbe stato bisogno della definizione di Harvard di “morte cerebrale” se la tecnica non fosse stata in grado di prolungare
“indefinitamente” la sopravvivenza cellulare )
Etica e “nuovi bisogni”
mercoledì 6 novembre 2013
Sterilizzazione chirurgica (nil nocere?)Interruzione gravidanza
ContraccezioneEspianto organi
Chirurgia estetica
Motivazioni diverse:Bene comune/stato di necessità individuale
SovrappopolazioneMiseria
Gravidanze età infantileDesiderata/sensu communis (pazienti)
Condizioni di scarsità malthusianaPazienti in attesa di trapianto
Costi (triage)
Arte medicaRipristinare lo stato di natura
mercoledì 6 novembre 2013
Implicazioni della tecnologia
Inizio e fine dell’esistenza
Estensione della sopravvivenzaClonazione
Selezione geneticaImmagine del corpo
Bonum humanumSenso della vita e della morte
Dignità e integrità della personaImago hominis
mercoledì 6 novembre 2013
La morte non appare più come una necessità insita nella natura, ma come una prestazione organica disfunzionale a cui si
può porre rimedio
Implicazioni della tecnologia
mercoledì 6 novembre 2013
Quello della vita è un concetto caratterizzato da convinzioni antiche e consolidate quanto da incertezze
recenti e crescenti
La determinazione dell'inizio e della fine della vita è sempre più problematica, con ripercussioni etiche ed
epistemologiche evidenti
L’ individuazione cognitiva dell' idea stessa di vita sembra ormai esser divenuta evanescente.
Che cos’è la vita?
mercoledì 6 novembre 2013
Che cos’è la vita?
Pensiero “tradizionale”: la vita possiede una dimensione sia immanente che
trascendente
Aristotele: vita buona
Infatti non in quanto uomo egli vivrà in tal maniera, ma in quanto in lui v’è qualcosa di divino
Etica Nicomachea, 1177
Non di solo pane vivrà l’uomo Matteo,4.4
Uomo: corpo, anima e spirito (intelletto)mercoledì 6 novembre 2013
Uomo: composto da res cogitans e res extensaInesplicabile combinazione tra mente e corpo
Scissione tra facoltà di pensiero (ragione) e funzioni corporee
Età moderna
Cartesio Uomo: automa provvisto di anima
Che cos’è la vita?
mercoledì 6 novembre 2013
Che cos’è la vita?
Termodinamica:
Ludwig Boltzmann: “La vita è la lotta per l’energia disponibile.. ”. Alfred Lotka: Sforzo egoistico di qualunque organismo e specie di accaparrarsi il
massimo possibile di energia disponibile
Erwin Schroedinger: Gli organismi mantengono costante la propria entropia traendo
dall’ambiente bassa entropia per compensare l’aumento di entropia cui sono costantemente soggetti
Scienza meccanicista:Vita come funzione meccanica
Età moderna
mercoledì 6 novembre 2013
La lingua greca esprime in diversi modi il concetto di vita
Vita: Bios e Zoè
Zoé: vita qua vivimus; Bios: vita quam vivimus
Zoé indica la vita come fenomeno fisico; la vitalità che si esprime e si manifesta in tutti gli esseri organici
Bios esprime il vivente nella sua individualitàIl principio della sua individualità è dato dalla sua connessione con la
psyché (lat. anima)
mercoledì 6 novembre 2013
Tra bios e psyché il vincolo è ontologico, non biologico Solo ontologicamente si può percepire in un uomo vivente
una unità superiore alla mera somma delle cellule che compongono il suo corpo.
Ma ciò non comporta che bios sia destituito di ogni valore, perché è l'unico luogo in cui può manifestarsi la vita come
psyché.
Vita: Bios e Zoè
mercoledì 6 novembre 2013
Al riguardo, è opportuno ricordare che esiste una sola "morte della persona", consistente nella totale dis-integrazione di quel complesso unitario ed integrato che la persona in se
stessa è, come conseguenza della separazione del principio vitale, o anima, della persona dalla sua corporeità. La morte della persona, intesa in questo senso radicale, è un evento che non può essere direttamente individuato da nessuna
tecnica scientifica o metodica empiricaDISCORSO DI PAPA GIOVANNI PAOLO IIAL 18° CONGRESSO INTERNAZIONALE
DELLA SOCIETÀ DEI TRAPIANTI. 29 Agosto 2000
Vita: Bios e Zoè
mercoledì 6 novembre 2013
La mera manipolazione del bios non è intrinsecamente condannabile, è condannabile solo quando dalla sua manipolazione si rescinde il vincolo di senso che lo
unisce alla psyché (e non è più distinguibile dalla zoè).
Ogni pratica medica è eticamente giustificata non perché benefica sempre e comunque per il bios, ma in
quanto orientata comunque a quel bene della persona, per la cui percezione il riferimento alla
psyché è essenziale.
Etica e pratica medica
...la conclusione sembra semplice.
mercoledì 6 novembre 2013
Nell’imminenza di una morte inevitabile nonostante i mezzi usati, è lecito in coscienza prendere la decisione di rinunciare a trattamenti che procurerebbero soltanto un prolungamento precario e penoso della vita, senza
tuttavia interrompere le cure normali dovute all’ammalato in simili casi.
Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede,Dichiarazone sull’eutanasia, il 5 maggio 1980.”Jura et bona”
Se si giudica permanente una profonda perdita di coscienza, allora i mezzi straordinari per l’ulteriore
mantenimento della sopravvivenza non sono obbligatori. Si possono sospendere e consentire al
paziente di morire Papa Pio XIII: Allocutio ad participantes XI Congressum Societatis Italicae de anaesthesiologia, die 24 febr. 1957
Allocutio circa queestionem de “reanimatione”, die 24 nov. 1957
mercoledì 6 novembre 2013
Maggio 1968: Definizione di Harvard: morte = “morte cerebrale”
A Definition of Irreversible Coma: Report of Ad Hoc Committee of The Harvard Medical School to Examine the Definition of Brain Death. JAMA, 205,1968. PP.337-340
3 dicembre 1967: primo trapianto di cuore
Definizione di morte
mercoledì 6 novembre 2013
Definizione di Harvard
La necessità di una definizione si impone per due ragioni:
(1) il miglioramento delle misure di rianimazione e di prolungamento della vita ha prodotto un impegno sempre maggiore per salvare persone affette da lesioni disperatamente gravi. A volte questi sforzi hanno un successo soltanto parziale e quello che ci troviamo di fronte è un individuo il cui cuore continua a battere, pur in presenza di un cervello irrimediabilmente danneggiato. Il peso di questa situazione è enorme non solo per i pazienti, ormai totalmente privi di intelletto, Riguarda il paziente (il paziente è il fine): decisione medica ma anche per le loro famiglie, per gli ospedali e per tutti coloro che hanno bisogno di posti letto già occupati da pazienti in coma.(2) L'uso di criteri obsoleti per la definizione di morte cerebrale può ingenerare controversie nel reperimento degli organi per i trapianti
Non riguarda il paziente (il paziente è un mezzo ): decisione non medica ma “sociale” (bene comune)
mercoledì 6 novembre 2013
Il cervello è “morto”, abbiamo un organismo con “tutto meno il cervello”, mantenuto in stato di vita parziale e artificiale: che fare di
lui ? (è un paziente o no?)
Se un paziente in coma è morto, non è più un paziente ma un cadavere al quale poter fare tutto ciò che è consentito dalla legge
Perché non tenere a disposizione il corpo come banca di organi vivi o come fabbrica di sangue, ormoni o cellule o altro, perchè non usarlo
per sperimentazioni tossicologiche, immunologiche, infettivologiche, o di farmacologiche?
Alcune aporieHans Jonas
Non si può rispondere a questa domanda con una definizione di morte, ma con una definizione dell’uomo
e di che cos’è la vita umanamercoledì 6 novembre 2013
Il movimento del sapere moderno, che si basa sul “pensiero calcolante” (Heiddegger) o autosufficienza delle cause efficienti, ha eroso i fondamenti (che possono
soltanto essere ontologici) dai quali dovrebbero derivare le norme, anzi, ha distrutto l’idea stessa di norma
Autosufficienza delle cause efficienti•La tortura è efficace ed efficiente per ottenere informazioni•La pena di morte è efficace ed efficiente come pena dissuasiva•L’accanimento terapeutico è efficace per prolungare la sopravvivenza•La castrazione è efficace ed efficiente per ottenere cantanti dalla bella voce•La crudeltà è efficace come strumento di dominio•L’esecuzione capitale è efficace per ottenere organi da trapiantare
Conclusioni
mercoledì 6 novembre 2013
In molti casi nemmeno il pensiero finalistico è in grado di discernere come vada tutelata l’imago hominis: sarebbe necessaria una coraggiosa
affermazione ontologica, per evitare che l’etica si perda nelle antinomie insolubili dell'esperienza
empirica.
Conclusioni
mercoledì 6 novembre 2013
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran
lunga più inqietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del Mondo.
Di gran lunga più inquietante è non siamo capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un
confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca. […]
E allora l’uomo avrebbe rinnegato, avrebbe gettato via il suo carattere più proprio: la sua essenza pensante
Martin Heidegger, L’abbandonoo
mercoledì 6 novembre 2013
Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto.
Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine.
Giovanni Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate
mercoledì 6 novembre 2013
Grazie per l’attenzione
Grazie per l’attenzione
Grazie per l’attenzione
Grazie per l’attenzione
mercoledì 6 novembre 2013