Centro Studi Cultura e Società
La Violenza non è mai Amore
I Quadernetti di Agorà - Novembre 2019
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 2 di 20
Stampato a Torino presso la Tipografia Agat – Novembre 2019
Quaderno redatto a cura di Ernesto Vidotto e Pier Carlo Musso
I loghi di Mazzolini di Poesia e di Petali di Poesia sono stati
elaborati da Pier Carlo Musso ©
Quadro riprodotto in copertina: Lo stupro di Edgar Degas, 1868-
1869, olio su tela, 81×116 cm, Philadelphia Museum of Art,
Philadelphia (USA)
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Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 3 di 20
SOMMARIO
Libri e approfondimenti Pag. 4 Francesco FORLEO: Filosofia. Cos’è “l'amore", cosa
sono “la giustizia” e "il coraggio”
Pag. 5 Mariangela DI LORETO:
La musica è un gioco da ragazzi
Pag. 6 Angela SANSON:
Anoressia: storia, letteratura e sitografia
Mazzolini di Poesie Pag. 7 Tiziana CALAMERA: La finestra sul mondo
Pag. 9 Anna Maria CONTI: Io ci sarò
Petali di Poesia Pag. 10 Quale amore di Maria ACCORINTI
Pag. 11 L'amore malato di Antonio D'ADDIO
Pag. 12 Il pavimento di cotto di Lady EVELINE
Pag. 13 Petali neri di Daniela LAZZERI
Pag. 14 Marta di Pina MELONI
Pag. 14 Parliamo di te di Antonella PADALINO
Pag. 16 Irene di Tessalonica di Italo ROLLA
Pag. 17 La domanda del micio di Ernesto VIDOTTO
Pag. 18 Stolking di Gianni STUARDI
Pag. 19 Tempo di violenze di Patrizia COSENZA
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 4 di 20
Libri e approfondimenti
Il tema del giorno, illustrato da un o più relatori
Francesco FORLEO Filosofia. Cos’è “l'amore",
cosa sono “la giustizia” e "il coraggio”
Cos’è l’amore, cosa sono il coraggio la giustizia: nella società
contemporanea, ipertecnologica, serve ancora studiare la Filosofia?
Abstract dell’intervento: L’intervento prende le mosse dalla prima
sezione della serata in cui l’argomento è la violenza sulle donne.
Le donne che hanno subito violenza sono vittime di situazioni le cui cause
sono complesse e fra le più disparate. Ma qualunque siano le cause, su una
cosa siamo tutti d’accordo: quelle donne non sono state amate! Hanno
vissuto una situazione ingiusta e alcune di loro hanno avuto il coraggio di
portarla a conoscenza denunciandola.
L’intreccio fra amore, il bene, giustizia e coraggio, queste ultime virtù
etiche come le aveva definite Aristotele, ci pone dinanzi alla questione di
capire cosa siano quelle virtù, se provengono da un’educazione della
volontà a dirigersi spontaneamente verso “il bene” ed acquisire un "abito"
morale, o siano frutto una condotta razionale costante e voluta di volta in
volta.
Nel corso della breve dissertazione, proveremo a riflettere se anche in una
società avanzata e tecnologica coma quella contemporanea, per sapere cosa
è il bene, cosa sono l’amore e la giustizia è ancora utile ricorrere all’aiuto
della filosofia frutto della conoscenza umana.
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 5 di 20
Mariangela DI LORETO La musica è un gioco da ragazzi
La stesura del libro è stata pensata al fine voler divulgare l’importanza della
musica nella crescita del bambino.
Di contro alla didattica attuale che continua ad insegnare attraverso
grammatiche unisensoriali e ristretta ad operazioni logiche, i ricercatori
dell'intelligenza artificiale riconoscono che la vera elaborazione delle
informazioni deve includere i sensi, che hanno un ruolo molto importante
nell'apprendimento.
La musica, per le sue capacità d'ordine e di equilibrio, è un mezzo
importante per modellare la personalità del bambino.
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 6 di 20
Angela SANSON Anoressia: storia, letteratura e sitografia
“L'idea di questo lavoro nasce dalla lettura dell'autobiografia di Michela
Marzano, 'Volevo essere una farfalla', e dalla partecipazione a un
convegno, 'Violenza sulla donna e femminicidio'. A partire da queste due
esperienze ho cercato di rispondere a domande che, dalla lettura di quel
testo e dalla partecipazione a quel seminario, erano sorte spontaneamente.
Mi sono chiesta se sia plausibile interpretare l'anoressia nervosa come una
violenza autoindotta, e mi sono interrogata su quali potessero essere i
motivi, quali le ragioni profonde che hanno spinto la persona a diventare il
suo stesso carnefice. Infine, mi sono domandata se, e in che modo, la
letteratura potesse fornire strumenti utili in tale percorso di
comprensione." (Angela Sanson)
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 7 di 20
Mazzolini di Poesie
I Poeti offrono i loro mazzolini di poesie, a tema libero. Tra
queste, viene pubblicato il fiore più bello (scelto dal Poeta)
Tiziana CALAMERA
La finestra sul mondo
La finestra sul mondo
Guardo oltre il tuo orizzonte,
attirata dalla luce che mi fai intravvedere,
tu finestra madre, che proteggi la tua piccola
donandole capacità di sguardo per chi davanti a lei si china,
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 8 di 20
incuriositi dall’immagine minuta e protetta che gli hai lasciato …
sei la finestra sul mondo,
che solo una mano esperta sa aprire,
per respirare la fuga dalla prigione del muro alto,
imponente e massiccio …
ma prima di aprirti penso al mio sogno,
mi preparo alla vista che vedrò,
e so che tu mi lascerari odorare per un minuto
i profumi che non fai mai penetrare, ma immaginare e desiderare …
la brezza entra suonando un canto che irrompe nel silenzio eterno,
scandito solo dai miei passi che hanno segnato la via verso te …
ti tocco e ti richiudo per non lasciarti sola
nel resistere a quella vita oltre
che tu rifletti eternamente facendola assaporare con desìo bramoso…
penso e contemplo me stesso attraverso la tua visione,
e sai che solo un pugno deciso sul vetro potrebbe violarti per sempre,
e rompere quell’incantesimo
fatto di immagine e prospettiva universale,
che gioca con lo sguardo riflesso
e la luce che arriva dritta al mio cuore …
ti lascio così, con la tua piccolina affianco,
immersa nel tuo angolo retto,
mi porto dentro quel ricordo nostalgico di mondo intravisto oltre te,
e quando sarò all’esterno so
che da lontano non mi sembrerai più la stessa,
sarai solo una piccola fessura tra i mattoni,
immobile e insignificante …
quanto sei strana, finestra sul mondo, quanto è vera la tua magia
sei tu la mia vera follia …
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 9 di 20
Anna Maria CONTI
Io ci sarò Poesia : Io ci sarò
Mi vestirò di mattini d’aria fresca,
profumati di fiori, sbocciati nelle aiuole.
Ti verrò incontro con un sorriso,
quello, che sul palcoscenico della vita esibisco,
per confondere il dolore, lo lascio diffondersi nella
sua luce più vera.
Allargherò le mie braccia, saranno pronte a rinchiudersi,
per accoglierti, quando cercherai : un vuoto da colmare,
un pensiero pesante d’affondare,
una lacrima d’asciugare.
Io ci sarò, pur con la tempesta nel cuore,
ci sarò, perché credo nell’amicizia sincera,
e in quell’amore a cui spesso non diamo voce,
sentendoci migliori.
In fondo siamo anime, anime sole, vaganti nell’ombra ,
alla ricerca di qualcuno, che alleggerisca le nostre pene,
con un semplice ti voglio bene.
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 10 di 20
Petali di Poesia
Il testo delle poesie sul tema della serata selezionate
Quale amore
Di quale amore
volete che io vi parli
dell'amore umiliato, calpestato,
deriso, offeso, ferito,
dell'amore straziato
con il cuore tra i rovi !
O volete che io vi parli
dell'amore vero,
l'amore che non ha bisogno di parole
l'amore vero parla da se
parla con gli sguardi,
ha bisogno di carezze,
di sincerità e rispetto
l'amore vero è un brivido
è emozione, e passione
non una, cinque, dieci, venti,
coltellate ai cuore.
Maria ACCORINTI
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 11 di 20
L'amore malato
Ho deciso che mi avresti amato
Ho sentito, nel groviglio distorto dei cunicoli della mia ossessione,
i rivoli del possesso inondare i miei occhi ed indossare le mie azioni.
Ho dimenticato i minuti del tuo tremare silenzioso…
Perché tu mi ami… Tu… non puoi non amarmi...
ho deciso io che tu mi appartieni.
Perché al culmine della notte sgretolata dalla follia dell’amore malato
tu restavi curva e china dinanzi a me
a cogliere fiori appassiti sotto il fango di lacrime
che nessuno ha mai asciugato.
E il destino è il tatuaggio di un incontro sbagliato
Un addio soffocato e mai pronunciato
Un dardo di pietra scagliato su di un pavimento di cristallo
gelido come pesanti mani su pelle incredula
smarrita e muta
nel disperato abbaglio di un lacerante amplesso rinnegato.
Antonio D'ADDIO
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 12 di 20
Il pavimento di cotto
L'impatto, l'urlo
il volo, la caduta
il viso sul pavimento di cotto,
rosso di sangue.
Ricorda quando lo vide,
il colore della passione
tra quelle mattonelle,
la promessa di calore
tra quelle pareti;
al dito un anello
che la racchiudeva in un abbraccio.
Ora, rinchiusa
in una gabbia
di schiaffi e paura,
osserva l’Odio
che indossa i vestiti
dell’Amore.
Lady EVELINE
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 13 di 20
Petali neri
Era buio quella notte
non hai urlato, non hai pianto, eri senza voce
un manichino senza vita
dall’anima ferita e dall’innocenza rubata
mani crudeli hanno violato il tuo giovane corpo
Ora un sole timido si cela dietro quelle grigie nubi
e le stelle stanche ormai non brillano più,
petali neri navigano sull'onda in tempesta
come barche senza più vela.
Spenti sogni si inabissano,
faro spento ti ritrovi alla deriva,
luce dispersa nel profondo buio
lamento che solo il mare sa ascoltare.
Odi l'amaro respiro di un pianto
fuori dal tempo pensieri che nascono
e muoiono nell'arco di un istante,
venti che li trascinano via.
Resti qui in balia del tempo
tra ricordi e malinconie
tra voli di gabbiani e sogni
che si perdono così, lontano in un orizzonte
che sfuma tra nebbie e profondi dolori.
Daniela LAZZERI
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 14 di 20
Marta
Le palpebre gonfie, pesanti come macigni,
non impediscono alle lacrime di scorrere
copiosamente, rivelando così il risveglio
dal coma in cui era precipitata.
Implode il silenzio tra bisbigli di sollievo:
“Marta cara, sei tornata finalmente!
Non temere lui non ti farà mai più del male”.
Accenna a un sorriso Marta, ma il ricordo
ha il sapore dolciastro del sangue, le chiude
la gola, non riesce a muoversi né a tossire.
Soltanto ora comprende e percepisce il vuoto
nell’urlo lacerante del suo ventre.
Pina MELONI
Parliamo di te
Parliamo di te. Chissà chi sarai
sotto tutte quelle creme, sotto tutti quei trucchi,
per nascondere l’arcobaleno di colori,
sul tuo volto, devastato dai pugni
di mani balorde. Certe donne piangono,
quando,
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 15 di 20
la notte troppo buia, nasconde
le loro lacrime. Certe donne nascondono,
non dicono, si truccano e tirano dritto
per la loro impervia strada pur di salvare
l’amore dei figli. Certe donne
non hanno segni sulla pelle, ma il loro cuore
è segnato, la loro anima ferita
dalle ingiustizie quotidiane, di questo mondo
ancora troppo impari, nella tanto
millantata parità. Destati donna!
I secoli bui non sono ancora finiti.
Lotta! Lotta come solo tu, con la tua tenacia,
con la tua sapienza, con la tua pazienza
sai fare… e il sole della vita,
forse, illuminerà il tuo viso.
Antonella PADALINO
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 16 di 20
Irene di Tessalonica
Fra le brume dell’Occidente si dissolve, con le sue ombre,
la tiepida notte levantina; lieve discende dai Chortiatis
il soffio della brezza, anelando al mare, ove danzano
insonni fantasmi notturni….
Già riluce l’Olimpo del fulgore del sole che nasce: offre
dalle sue solitudini pioggia di pulviscolo dorato, rotola,
ristà: stempera poi la sua luce nel torpore della
Tessalonica attonita.
“Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo sempre del Signore”,
così dal buio dei secoli la luce di Paolo aveva gridato alle
genti.
IRENE, AGAPE, CHIONIA, fiori indifesi, FERME nella fede del
Cristo: la custodivate questa speranza nel segreto delle
stanze verginali.
Il Potere ha violato le vostre anime, le coscienze: non
perdonerà.
I Cassandro ed i Dulcezio vi affideranno a carnefici
Indifferenti.
Il tuo nome, IRENE, ha attraversato i secoli: Tu, la più bella
accompagnerai le tue sorelle al tormento delle fiamme….
Palpita l’eterno respiro della primavera levantina, ma il
suo profumo ha sfiorato appena la vostra effimera giovinezza.
Fiori dischiusi al sole per contemplare il fiume di stelle.
Italo ROLLA
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 17 di 20
La domanda del micio
Un raggio di sole accarezza lieve
la mia morbida coccolosa pelliccia,
ciambella a pois su candida neve,
mentre indolente un baffo s’arriccia.
E quando, pigro mi stiracchio lentamente,
vedo giù in giardino una bella micina,
faccio miao miao, ma non sa la mia mente
perche mi piace vederla così carina!
Forse è stato quel giorno dal dottore,
mi hanno preso e molto velocemente,
zac zac, un pizzicotto con poco dolore,
mentre lei mi coccola, dolce e suadente
Torno ad acciambellarmi nel mio cestino
ronf ronf, dormo e mangio come un re,
tra carezze, una cozza ed un croccantino
ma quando guardo la gattina non so perché!
Sembra proprio che così fanno a noi tutti,
gli umani che dicon d’amare i loro mici,
sin da piccoli, così belli, ma anche i brutti,
così siamo più tranquilli e loro sono felici!
Però, mi chiedo, perché solo noi birichini
portano dal dottore e non il bipede feroce
che la mia padrona, con modi assassini,
ha sbranato, crudele con violenza atroce!
Ernesto VIDOTTO
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 18 di 20
Stolking
Eravamo ragazzini,
quello fu il nostro primo amore,
che evaporò nel fiume dei ricordi.
Qualche anno dopo, ti facesti risentire,
volevi continuare quel rapporto,
ti presentasti in modo possessivo, minaccioso,
nonostante la mia iniziale, amichevole resistenza.
Non bastarono suppliche
e quel tuo pressante fare, mi provocò un malessere,
fisico e psicologico insopportabile.
Denunce e diffide sembrarono
calmare i tuoi bollenti spiriti.
Mi sentivo più sollevata, quando tre mesi dopo,
in tono mellifluo e pacioso,
mi chiedesti un colloquio chiarificatore,
un ultimo appuntamento.
Volli a malavoglia accettarlo. Sbagliai.
Sorridente mi facesti salire in auto,
volesti baciarmi, rifiutai.
Tentasti ancora di convincermi,
ti risposi che sarebbe stata una follia,
allora la tua aggressività esplose,
violenta, brutale e cominciasti a colpirmi,
una, due, dieci coltellate....
Con me, inanimata sul sedile dell'auto,
te ne partisti a folle andatura
verso il poggio e là, sfondato il muretto,
precipitammo lungo il dirupo,
in una bolla di fuoco.
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 19 di 20
Quello che oggi chiamano"stolking"
aveva purtroppo vinto.
Non so dove sono, non so dove sei,
Ti dico solo "Bastardo".
Gianni STUARDI
Tempo di violenze
Amara vita di un popolo di donne
chiedono carezze morbide e delicate
le donne conoscono il verbo abbracciare
le donne vogliono amare senza rumore
Chiedono ancora di non pestare i figli e la loro carne
poiché essi non sono sassi e cemento da poter pestare
ma del loro ventre germogli d'amore d'amare.
Queste sono le donne maltrattate livide nel cuore e nella pelle
sono madri mogli figlie che caramente adorano
proprio chi imprime violenza e bestialità .
In attesa della ragione che rinsavisce
la donna subisce e il suo carnefice negli inferi finisce
Patrizia COSENZA
Centro Studi Cultura e Società Quaderni di Agorà - pag 20 di 20
Premio Kuliscioff - XXVI Edizione
Scadenza invio poesie Giovedì 09/04/2020 Il Regolamento può essere scaricato, nella sezione Regolamenti.
dal sito http://culturaesocieta.gsvision.it/
Centro Studi Cultura e Società
Tel: 011 4333348 – 347 8105522
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Istituto di ricerca e di documentazione - Associazione di volontariato culturale
senza fini di lucro. Registrazione a Rivarolo il 17/12/82 (Atto 1181, Vol.170) -
Revisione statuto registrata a Rivarolo l'8/11/91 (Atto 343 Vol.1/A) - Ultima
revisione dello Statuto approvata dall’Assemblea dei Soci del 26/06/2012 –
Registrazione: Atto 12437 serie 3 Cod. 109T del 28/08/2012 a Torino. Iscrizione
Registro Associazioni Comune di Torino (DGR n. 2012-06759/001 del 4/12/2012)