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La Voce di Rioneroa Voce di RioneroMensile - Dicembre 2006 Anno Domini I - Numero 9
PACSbuon senso e rispetto dei valori
http://www.lavocedirionero.tk
n a t a l e 1 9 7 7 la neve I l V a n g e l o
di STEFANIA MOTTAdi JOE DI FRANCO
Ecco il silenzio di attesa per il messaggio
Natalizio: Non come l'amore del figlio
verso il padre, ma come l'amore del padre
verso il figlio
La neve, come la grandine, una
precipitazione atmosferica di acqua
ghiacciata cristallina,
che comprende una moltitudine di fiocchi
" Essa partorir un figlio e tu lo chiamerai
Ges: egli infatti salver il suo popolo dai
suoi peccati
IN EVIDENZA
a cura dellAzione Cattolica
Iscritto al Tribunale di Isernia al num 123 registro stampa 29 marzo 2006
http://www.azionecattolica.eu Periodico mensile gratuito
SALUTE
BENESSERE
CULTURA
SPORT
SPETTACOLO
CURIOSITA
ATTUALITA
Pacs
Islam La neve
pag 4 - 12pag 6pag 1 - 3
IL VANGELO
I Vangeli di Natale
pag 7
PAG. 4 PAG. 7PAG. 6
Sulla vicenda dei Pacs si intrec-ciano una serie di questioni checoinvolgono le vite e gli affetti dimigliaia di persone e che, molto
spesso, sfociano nello scontro fraopposti estremismi.Ritengo che vi sia una nettadistinzione tra le unioni di fattoriguardanti coppie eterosessuali eomosessuali.Per le prime non c ragione di farei Pacs, infatti la preoccupazioneche la convivenza possa avereconseguenze per ci che riguardaeredit, reversibilit della
pensione, assistenza sanitaria,
assegni familiari ecc., facilmenterisolvibile ricorrendo al matrimo-nio civile o religioso o, per alcuniaspetti, a un contratto privato tra le
parti. Non capisco il senso tortuosodi unaltra via tra unioni di fattoe matrimonio che certamenteavrebbe, come unica conseguenza,quella di dare un duro colpoallistituto del matrimonio che,insieme alla famiglia, andrebbetutelato come elemento positivosul terreno dei valori e della stabil-it sociale.Diverso il discorso riguardantegli omosessuali che sonouninnegabile realt con la quale
fare i conti ( senza gli esibizion-ismi clowneschi dei gay-pride esenza le inaccettabili demonizza-zioni sfocianti in battute volgari e
penose quali culattoni o froci).Credo che prendere serenamenteatto delle diversit e delle emargin-azioni presenti nella nostra societ,debba essere un tratto comune siadello spirito laico che di quellocristiano.
Se si escludono per le unioni omo-sessuali ( che sono una realt cheriguarda migliaia di persone per
bene), il matrimonio e le adozionidi minori, non possibile perassumere un atteggiamento cos
punitivo da escludere la possibilit,se le parti in causa lo desiderano, diuna sistemazione di questioni
riguardanti leredit,lassegnazione di case popolari, lareversibilit pensionistica, la
possibilit di visite in carcere,
lassistenza sanitaria ecc. Questinodi possono essere sciolti in viaamministrativa o attraverso laLegge perch, a mio avviso, essidevono essere consentiti.Agendo cos si difendono le fami-glie e il matrimonio ( che ha unsenso solo nella sua accezionetradizionale), e nello stesso temposi va incontro ad una situazione didiversit che esisterebbecomunque.
Su questo tema non condivido le posizioni di estremizzazionelaicista ne quelle di chi esprime unno globale anche alla regolarizza-zione, chiaramente non matrimo-niale, delle unioni omosessuali.Certamente su questo tema ilrapporto tra cattolici e laici assaicomplesso ma deve prevalere il
buon senso e il rispetto sia deivalori tradizionali che delle realtdi diversit con cui dobbiamo quo-tidianamente confrontarci.
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 3attualit
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ISLAM : impariamo a conoscerloP a r t e V I
di LUBER
Alcuni esempi di detti del Profeta
Il Profeta ha detto:"Dio non ha piet per coloro che non hanno
piet per gli altri.
"Nessuno di voi un vero credente finch
non desideri per i suoi fratelli ci che desid-
era per s"."Colui che mangia a saziet
mentre il suo vicino senza cibo non un
credente".
"L'uomo di affari onesto e affidabile
paragonabile ai profeti, ai santi, ai martiri".
"Potente non colui che getta a terra
l'avversario, bens potente colui che
controlla se stesso in un attacco di ira".
"Dio non giudica basandosi sulle vostreapparenze o sul vostro fisico, ma scandaglia
il vostro cuore e osserva il vostro operato".
"Un uomo che percorreva un sentiero fu
assalito dalla sete. Raggiunto un pozzo vi si
cal dentro, bevve a saziet e ne usc. Poi
vide un cane con la lingua penzolante, che
cercava nel fango qualche goccia per
placare la sua sete. L'uomo, accortosi che il
cane era assetato come lo era stato lui poco
prima, discese di nuovo nel pozzo, riemp la
sua scarpa d'acqua e fece bere il cane. Dio
perdon i suoi peccati per questa azione".
Fu chiesto al Profeta: "Messaggero di Dio,
siamo ricompensati per la gentilezza versogli animali?" Egli disse: "C' una ricom-
pensa per la gentilezza verso ogni essere
vivente."
(Dalle raccolte di hadith di Bukhari,
Muslim, Tirmidhi e Bayhaqi)
Quali sono i "Cinque Pilastri" dell'Islam?
Sono la base della vita musulmana: fede,
preghiera, elemosina obbligatoria, digiuno
durante il mese di Ramadan e il pellegrinag-
gio alla Mecca per coloro che sono in grado
di farlo.
1. LA FEDE
Non vi alcun Dio al di fuori di Dio eMuhammad il suo Profeta. Questa dichi-
arazione di fede si chiama shahada, una
semplice formula che tutti i fedeli pronun-
ciano. In arabo la prima parte suona cos la
ilaha illaLlah - non c altro Dio al di fuori
di Dio; ilaha (Dio) fa riferimento a qualsiasi
cosa potremmo mettere al posto di Dio -
benessere, potere e cose simili. Poi viene
illaLlah: al di fuori di Dio, la sorgente di
tutto il creato. La seconda parte della
Shahada recita Muhammadun rasuluLlah:
Muhammad il messaggero di Dio. Un
messaggio illuminato ci giunto attraverso
un uomo simile a noi2. LA PREGHIERA
Salat il nome delle preghiere obbligatorie
che si recitano cinque volte al giorno e che
costituiscono il legame diretto tra il
credente e Dio. Non esistono autorit gerar-
chiche, n preti nellIslam, di conseguenza
la guida delle preghiere affidata a unapersona che conosca il Corano, scelta dalla
congregazione. Queste cinque preghiere
contengono versetti del Corano e sono
recitate in lingua araba, la lingua della
Rivelazione, tuttavia suppliche personali
possono essere recitate nella lingua di ogni
fedele. Le preghiere si recitano allalba, a
mezzogiorno, a met pomeriggio, al
tramonto e quando cade la notte, scandendo
cos il ritmo dellintera giornata. Sebbene
sia preferibile pregare insieme in una
moschea, un Musulmano pu pregare quasi
ovunque, nei campi, in ufficio, in fabbrica,alluniversit. Chi visita il mondo arabo
rimane colpito dall importanza delle
preghiere nella vita quotidiana delle
persone.
3. LA ZAKAT
Uno dei principi fondamentali dellIslam
che tutte le cose appartengono a Dio e
quindi la ricchezza data in affidamento al
genere umano. La parola Zakat significa sia
purificazione, sia crescita. I nostri averi
sono purificati mettendo da parte una porzi-
one di essi per i bisognosi e, come avviene
quando si pota una pianta, questo taglio
consente una nuova crescita. Ogni Musul-mano calcola il proprio zakat individual-
mente. In generale questo implica il
pagamento annuale del 2,5% del proprio
capitale. Una persona pia pu dare quello
che desidera come sadaqa, e preferibilmente
in modo riservato. Sebbene il termine possa
essere tradotto come carit volontaria esso
ha un significato molto pi ampio. Il Profeta
ha detto:
Anche accogliere un tuo fratello con un
sorriso un gesto caritatevole. La Carit
un dovere per ogni Musulmano, Gli fu
chiesto: E se una persona non possiedenulla? Il Profeta rispose: Dovrebbe
lavorare con le proprie mani a proprio
beneficio e poi dare qualcosa del suo
guadagno in carit. I Compagni gli
chiesero: E se costui non pu lavorare? Il
Profeta disse: Dovrebbe aiutare i poveri e i
bisognosi. I Compagni chiesero ancora: E
se non pu fare nemmeno questo? Il
Profeta disse: Dovrebbe spingere altri a
fare il bene. I Compagni dissero:E se
omette anche di fare questo? Il Profeta
disse:Dovrebbe esimersi dal comportarsi
scorrettamente. Anche questo carit.
4. IL DIGIUNOOgni anno, durante il mese di Ramadan,
tutti i Musulmani digiunano dallalba al
tramonto, astenendosi da cibo, bevande e
rapporti sessuali. Gli ammalati, i vecchi, chi
si trovi in viaggio e le donne in stato interes-
sante o che allattino, sono autorizzati a
interrompere il digiuno, osservando poi nelcorso dellanno un numero di giorni di
digiuno equivalente a quelli non effettuati.
Coloro che sono fisicamente impossibilitati
a osservare il digiuno debbono offrire cibo a
una persona bisognosa per un numero di
giorni uguale a quello in cui non si osser-
vato il digiuno. I bambini iniziano a
digiunare (e a recitare le preghiere) dalla
pubert, sebbene molti inizino ancora
prima. Il digiuno, anche se molto salutare,
viene osservato principalmente come
metodo di autopurificazione. Chi digiuna,
anche se per breve tempo, si pone insintonia con tutti coloro che digiunano e nel
contempo, cresce spiritualmente.
5. IL PELLEGRINAGGIO (lHajj)
Il pellegrinaggio annuale alla Mecca - lHajj
- un dovere per tutti coloro che siano in
grado di adempierlo sia fisicamente, sia
economicamente. Circa due milioni di
fedeli, provenienti da ogni parte del mondo,
si recano ogni anno alla Mecca e ci rappre-
senta, tra laltro, unopportunit unica di
incontro tra individui di diverse nazionalit.
Sebbene la Mecca sia sempre piena di
visitatori, il pellegrinaggio annuale inizia il
dodicesimo mese dellanno islamico (che lunare, non solare, quindi sia lHajj, sia il
Ramadan cadono talvolta in estate, talvolta
in inverno). I pellegrini indossano vesti
speciali: indumenti semplici che cancellano
ogni distinzione sociale e culturale, affinch
tutti siano uguali davanti a Dio. Il rito
dellHajj, che risale a Abramo, vuole che si
compiano sette giri attorno alla Kaba e che
si percorra sette volte il tragitto tra le alture
di Safa e Marwa, come fece Hagar, moglie
di Abramo, mentre era alla ricerca
dellacqua per suo figlio Ismaele. Poi i
pellegrini si raccolgono nellampia spianatadi Arafat e si uniscono in preghiera per
impetrare il perdono divino, cosa che viene
spesso vista come anticipazione del
Giudizio Universale. Nei secoli passati,
compiere lHajj era unimpresa veramente
ardua. Oggi, lArabia Saudita pone a dispo-
sizione una moderna rete di mezzi di
trasporto, e attrezzature dotate di ogni
confort. La fine del pellegrinaggio segnata
da una festivit - Eid al-Adha - che si
celebra con preghiere e scambio di doni in
seno alle varie comunit musulmane.
Questa ricorrenza, assieme a quella di Eid
al-Fitr, giorno in cui si festeggia la fine delRamadan, sono le due pi importanti feste
religiose del calendario Musulmano.
( fine sesta parte )
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero4
Natale 1977
Ricordi di JOE DI FRANCO
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Tornai a Rionero, era gia il terzo Natale che celebravo aRionero come emigrante, ero consapevole delle bellissime
cerimonie religiose che si svolgevano in Parrocchia. Il coroparrocchiale quella sera aveva richiamato anche gli adulti,almeno una volta all'anno il coro era numerosissimo.Appena pochi mesi prima la Parrocchia aveva perso unapersona che l'aveva servita per 50 anni: il sagrestanoPaoluccio. Le campane della torre non suonavano pi comeuna volta. Io avevo una registrazione audio. Il giorno diNatale tramite l'altoparlante fissato sul campanile si senti-vano le campane come se fosse Paoluccio ad azionarle.Marcello costru il piu caratteristico e grande presepe che ioabbia mai visto in quella chiesa, lo scrosciare del ruscelloaceva immaginare la vera natura, la grotta e il bambinellovicino la balaustra che tutti potevano toccare.
Inizia la Messa di Mezza Notte. Ogni anno Adelio Fiorittoall'organo dirigeva il coro. Quella sera non gli fu concesso,
un'altra persona aveva preso possesso dell'organo. IlGloria natalizio veniva accompagnato da un suono unpodiverso, a volte assomigliante un po' ai "blues". Almomento dell'Alleluia nessuno lo intonava, presi io ilcomando! E tutti mi seguirono. Dopo il Santo Vangelo, lachiesa era gremita di gente e non credo che tutti eranofedelissimi, altrimenti sarebbe stata cos gremita ogniDomenica come la notte di Natale. Ecco il silenzio di attesaper il messaggio Natalizio: Non come l'amore del figlioverso il padre, ma come l'amore del padre verso il figlio.
Joe DiFranco
natale
l Natale una festa solenne, perchesprime sopratutto la gioia prorom-pente nel mondo.l Natale rappresenta linvito ad acco-gliere Cristo nella nostra anima, acco-gliere cio il Suo Vangelo, la Suaproposta, il Suo spirito.l Natale e' un annunzio : annunzio difede, di speranza e di fiducia in Dio inprimis ma anche nell'uomo.l Natale e' la presentazione del pianodi Dio, che e' un progetto di promozi-
one delluomo, promozione dellaconcordia, della pace, dell amore,della fedelt.l Natale e' un mistero, mistero diamore, mistero di salvezza, mistero digloria.Mistero di amore: ha ben ragione SanGiovanni quando parlando dell'amoredi Dio verso l' umanit cosi si esprime:ddio ha mandato nel mondo il suounigenito figliuolo, perch ha amato ilmondo. Ma l'amore di Dio verso'umanit sembrerebbe un assurdo in
quanto era l'uomo che si era volutoallontanare da Lui disattendendo alSuo progetto ed al Suo piano diamore. Ma nella Sua bont infinitaDio gi pensava a quello cheavrebbe fatto nel tempo.Difatti gi pensava a noi prima che gliabissi fossero portati alla luce.Pensava a noi nel giorno del peccatodi Adamo e stabiliva come riconciliare'uomo a Dio .Ed ecco il mistero di amore che sisvela quando Dio manda Suo figliosulla terra , perch sia uno di noi, viva
come noi, pianga come noi, affronticome noi il dolore e le pene.Difatti, contemplando oggi la culla diBetlemme, ricordiamo la povert e lasolitudine di Cristo che si unisce all'
umanit non in forma fastosa, ma informa umile e semplice, tanto chequando gli Angeli cantarono il Gloria aDio e pace agli uomini Essi siportarono sul posto dove i pastorisonnecchiavano accanto al gregge, eli svegliarono dicendo: muovetevi,
andate a Betlemme, nato il Messiapromesso, si rivela agliemarginati..(qui manca qual-che cosa che non si capisce).Ed oggi noi possiamo riconsiderare
questa grande realt nella vita dellanostra societ perch Gesu Cristo,venendo sulla terra, non ha datomotivo di essere considerato un re, elo poteva benissimo, invece si umiliascegliendo di nascere in una grotta.Questo l'amore di Cristo per noi,sembrerebbe strano eppure larealt. Ma a questo amore deve
corrispondere anche il nostro amore,ma quale sar questo amore?Il Natale ce lo insegna e ci dice che
dovr essere un amore disinteressato,un amore incondizionato, perch
l'amore di Dio per luomo e' stato ed un amore disinteressato ed incon-dizionato, come lo pu essere sololamore del padre verso il figlio e nonl'amore del figlio verso il padre.Perch l'amore del figlio verso il padremolte volte e' un' amore inquinatodalla paura dei castighi, a volte quasiconvenevole. E non pu essereneppure l'amore tra l'uomo e la donna,anche se questo amore ha elementitali da poter essere definito un amore
disinteressato, perch alle volteanche questo pu essere spezzato.Non e' certo l'amore tra fratelli, sorelleo amici, perch anche questo puessere inquinato da altri interessi.L'amore del padre, quando questoamore autentico, un amore disin-teressato e incondizionato, un amoreche da tutto se stesso , e sia alloraquesto l'amore che dobbiamo portarea Dio, al Cristo: L'amore del Padreverso il figlio pi che l'amore dei figliverso il padre.
Il Natale oltre ad essere un mistero diamore e' un mistero di salvezza,perch Gesu disceso sulla terra noncerto per farsi una camminata, unapasseggiata, una gita per vedere laterra come e' fatta , ma certo, questoCristo e' disceso sulla terra unica-mente per salvarci e la salvezza eglil'ha portata mediante la sua dottrinaed il suo esempio.La dottrina di Cristo e' stata accettatada alcuni e rifiutata da altri. Certo cheanche nell antichit le dottrine dei
filosofi, dei grandi uomini eranodottrine che venivano apprezzate manon sempre accolte ed osservate, mamentre chi queste dottrine proponevanon si preoccupava dell'esempio
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 5
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Cristo prima inizi a testimoniare
con le azioni e poi ad insegnare.Nella sacra scrittura leggiamo cheil profeta Isaia pur essendo ungrande profeta mentre parlava al
popolo inducendolo a riprendereforza e coraggio nell andare alleacque di fonte viva, l'avevanoabandonate e si erano aboccati perassetarsi alle cisterne dissipate,Isaia restava alta la voce per direritornate alle fonti di acqua viva.Anche il grande Profeta e ReDavide che pensava alla grandezzadella dignit umana rimproveravail popolo , esortandolo a rifuggiredalla menzogna e dalla malvagit,ma anche Davide cadde misera-mente pur essendo una colonnadella vita di quel tempo.Anche Salomone , il grande RE, ilgrande sapiente, per cui dinanzi alui tutti si inchinavano, conside-randolo come luomo pi sapientedel mondo, alla fine ebbe adesprimersi: Vanitas vanitatis et
omnia vanitas vanit della vanit,tutto vanit nel mondo. Ma ancheSalomone cadde miseramente,Salomone pecc gravemente comeDavide e come loro anche moltialtri profeti dellantico testamento.Avevano dunque impartito lezionima non avevano osservato quelloche avevano insegnato.
Cristo oltre a insegnare haoperato.Mistero di salvezza, ma mistero
anche di Gloria.Se dovessimo in questo momentosfogliare le pagine della storiadella Chiesa non potremmo nonaccorgerci di quanti e quanti ben-efici la Chiesa ha dispensato nelcorso dei secoli, di quanta Gloria derivata non dalla sapienza umana,non dalle grandezze delle ricche-zze di questa terra, ma derivatadalla povert di una grotta: liche Cristo insegna, li la cattedra , li che risplende la povert, lasemplicit e lumilt.
Nella semplicit, nella povert enellumilt Cristo si affermatonei secoli e sono due mila anni di
storia che non sono confondibili,
perch Cristo quello che ha dettolo ha anche fatto, e per questo Gloria.
Il grande Turturiano, scrittore deiprimi secoli della Chiesa , ebbe adire ai magistrati romani:noi siamo di ieri, ma gi il van-
gelo penetrato da per tutto, neicastelli, nelle citt, per le vie,
nelle piazze, dentro i palazzi deigrandi come nei tuguri dei poveri,il vangelo ormai si sparsodovunque, anzi, ha preso le vele
pi delle aquile dei romani checon la civilt romana portavanoanche la corruzione.Ma il vangelo insieme alla sem-
plicit , allumilt ed alla mortifi-cazione portava la croce, per cuidella Chiesa veramente si pu direche Essa seduta sul torrente dei
secoli allombra della Croce, e dali che guarda lumanit intera.Dalla croce prende ispirazione il
cristianesimo e anche qui parados-salmente la croce stato il segnodella salvezza.Chi porta la Sua croce mi segua,questi si salver, chi non porta lamia croce non potr avere di certola vita eterna.Miei cari questo il mistero diGloria. Quindi possiamo dire che il
Natale essenzialmente questo.Perci, dicevo allinizio, per noideve essere anche un annunzio,come lannunzio che gli Angelidiedero ai pastori, ed i pastori a
questo annunzio accorsero alla
grotta di Betlemme, per fare checosa ?: per adorare e per amare.Questa la conclusione a cuivorrei che voi giungeste o mieicari, in questa notte solennissimain cui si celebra la nascita diCristo.Come I pastori, tendiamo le nostreorecchie allascolto della voce diDio che ci chiama per la ricerca diCristo, per incontrarci con lui. Il
Natale non deve essere una tappama deve essere un cammino e noidobbiamo incamminarci daBetlemme, . torniamo aBetlemme. Questo litinerariodella nostra vita. Ogni Natale checelebriamo deve essere la con-tinuazione e la crescita del nostrocammino. Andiamo oggi aBetlemme , alla grotta di Cristo,con gli stessi sentimenti dei pastori
per adorare Cristo, per amareCristo, per glorificare Cristo e per
portarlo nel mondo, lungo le strade
di questo mondo che si dimena ed convulsamente agitato da Satana.A questo mondo che oggi sta affo-gando necessario che noi ten-diamo la corda, la corda dellasalvezza che Cristo. E noi,gettando lancora nel mare
profondo, potremo raccogliere eraccogliere nella verit enellamore di Cristo quelle
persone che stanno annegando;mettiamoci sulla sponda e
gettiamo questa ancora che lannunzio del Natale alle anime dicoloro che sono lontani da Cristo,
perch anche essi, come noi oggici prostiamo dinanzi alla culla diBetlemme, tornino pentiti allaculla di Cristo che via, verit evita.
Don Antonio Fioritto RioneroSannitico 24 Dicembre 1977
(ps: stato possibile trascriverequesto sermone grazie ad unaregistrazione audio, pertanto non
possibile garantire la totale fedeltdello scritto)
Non come l'amore del figlio verso il padre,
ma come l'amore del padre verso il figlio
natale
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero6scienze
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d i S t e f a n i a M o t t a
La neve
di Stefania Motta
Quando si avvicina l'inverno, la primacosa a cui si pensa sicuramente laneve.In questi giorni i telegiornali nonhanno fatto altro che chiedersi:ma quando arriver la neve?Climatologi e metereologi ci fannovivere in un clima dallarmismototale; "latemperatura del nostro pianeta si
innalzata", "non esistono pi gliinverni di una volta".Questo tempestarci continuamentecon queste informazioni, ci pu fardimenticare la magia di una nevicata
natalizia, i pupazzi di neve, le batta-glie con le palle di neve e via dicendo.Ma cos' la neve? Come si forma?La neve, come la grandine, unaprecipitazione atmosferica di acqua
ghiacciata cristallina,che comprende una moltitudine difiocchi.E' un materiale di consistenza granu-lare a causa della presenza di materialigrezzi e aria.Si forma nella stratosfera dove c' unatemperatura che va dai -55C agli0C, e si origina da nuvole stratiformi.Quando ci sono 0C, il vapore acqueopassa dallo stato gassoso allo stato
solido, il brinamento,si forma cos la neve che scende versola superficie terrestre mantenendo lastessa temperatura e ci accade solose a terra c' una temperatura nonsuperiore ai 2C.Esistono vari tipi di neve:quando la neve scende mista ad acquaviene detta acquaneve; quando la neveha un colore bianco e consistenzagranulare viene detta neve tonda;
quando la neve finissima e leggeraviene chiamata nevischio.Ma non questo che rende la neveaffascinante.
Per osservare disegni dei fiocchi dineve e utile una semplice lente con uningrandimento da 8x a 10x.
Grazie ad alcune osservazioni almicroscopio per si potuto consta-tare che i fiocchi di neve hanno unasimmetrica radiale, cio non presen-
tano due bracci uguali, questo perchla distanza "tra" i cristalli di neve molto pi grande di quella all'internodei cristalli stessi.
Questa simmetria dovutaal fatto che il ghiaccio
presenta comunque unastruttura esagonale graziea fattori come l'umidit, latemperatura variabile e lavelocit di crescita.Tuttavia, la densit del
vapore acqueo in eccesso(vicino alla superficie dei
cristalli) che determina laforma.
Grazie al vapore che permaneall'interno di un fiocco si creano deifiocchi di neve con dei bellissimidisegni geometrici.I fiocchi hanno una dimensione dicirca 1 mm o meno, si estendono insuperficie e sono appiattiti, nonrimbalzano e non si frantumano.
Posso combinarsi e assumere migliaiadi forme diverse dando luogo adisegni differenti che genericamentevengono classificati come aghiformi ostelliformi.Un detto antico afferma che nonesistono due fiocchi uguali, per formae dimensione.Ci non vero perch se ci sonocondizioni ambientali abbastanzasimili, possibile anche se improba-
bile che due cristalli possano essereidentici.La Societ Meteorologica Americanaha riportato che due cristalli identicisono stati trovati da Nancy Knight del
Centro Nazionale per la RicercaAtmosferica.E ora alcune curiosit che riguardanola neve:-la neve compressa viene usata comemateriale da costruzione per gli igloodegli Inuit (eschimesi) o per gli"alberghi di ghiaccio" molto in vogain Scandinavia e Finlandia;-i cristalli di neve vengono studiatidagli studiosi di valanghe, che in talmodo possono ricavare informazioni
precise sulle condizioni dell'atmosferadalla quale i cristalli provengono;
- i fiocchi sono molto pi leggeri dellegocce d'acqua.
P u b b l i c i t
Esistono vari tipi di neve ...
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 7il vangelo
Vangelo di Luca
In quei giorni un decreto di Cesare
Augusto ordin che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo
primo censimento fu fatto quando era
governatore della Siria Quirinio.
Andavano tutti a farsi registrare,
ciascuno nella sua citt. Anche
Giuseppe, che era della casa e della
famiglia di Davide, dalla citt di
Nazaret e dalla Galilea sal in Giudea
alla citt di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare
insieme con Maria sua sposa, che eraincinta. Ora, mentre si trovavano in
quel luogo, si compirono per lei i
giorni del parto. Diede alla luce il suo
figlio primogenito, lo avvolse in
fasce e lo depose in una mangiatoia,
perch non c'era posto per loro
nell'albergo.
C'erano in quella regione alcuni
pastori che vegliavano di notte
facendo la guardia al loro gregge. Unangelo del Signore si present
davanti a loro e la gloria del Signore
li avvolse di luce. Essi furono presi
da grande spavento, ma l'angelo disse
loro: Non temete, ecco vi annunzio
una grande gioia, che sar di tutto il
popolo: oggi vi nato nella citt di
Davide un salvatore, che il Cristo
Signore. Questo per voi il segno:
troverete un bambino avvolto in
fasce, che giace in una mangiatoia.
E subito apparve con l'angelo unamoltitudine dell'esercito celeste che
lodava Dio e diceva:
Gloria a Dio nel pi alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli
ama.
Appena gli angeli si furono allon-
tanati per tornare al cielo, i pastori
dicevano fra loro: Andiamo fino a
Betlemme, vediamo questo avveni-mento che il Signore ci ha fatto
conoscere. Andarono dunque
senz'indugio e trovarono Maria e
Giuseppe e il bambino, che giaceva
nella mangiatoia. E dopo averlo
visto, riferirono ci che del bambino
era stato detto loro. Tutti quelli che
udirono, si stupirono delle cose che i
pastori dicevano. Maria, da parte sua,
serbava tutte queste cose meditandole
nel suo cuore.
I pastori poi se ne tornarono, glorifi-
cando e lodando Dio per tutto quello
che avevano udito e visto, com'era
stato detto loro.
Vangelo di Matteo
Ecco come avvenne la nascita di
Ges Cristo: sua madre Maria,essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme
si trov incinta per opera dello
Spirito Santo. Giuseppe suo sposo,
che era giusto e non voleva ripudi-
arla, decise di licenziarla in segreto.
Mentre per stava pensando a queste
cose, ecco che gli apparve in sogno
un angelo del Signore e gli disse:
Giuseppe, figlio di Davide, non
temere di prendere con te Maria, tua
sposa, perch quel che generato inlei viene dallo Spirito Santo. Essa
partorir un figlio e tu lo chiamerai
Ges: egli infatti salver il suo
popolo dai suoi peccati.
Tutto questo avvenne perch si
adempisse ci che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepir e parto-
rir un figlioche sar chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi. Destatosi
dal sonno, Giuseppe fece come gli
aveva ordinato l'angelo del Signore e
prese con s la sua sposa, la quale,
senza che egli la conoscesse, partor
un figlio, che egli chiam Ges.
La visita dei Magi
Ges nacque a Betlemme di Giudea,
al tempo del re Erode. Alcuni Magi
giunsero da oriente a Gerusalemme e
domandavano: Dov' il re dei
Giudei che nato? Abbiamo visto
sorgere la sua stella, e siamo venuti
per adorarlo. All'udire queste parole,il re Erode rest turbato e con lui
tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i
sommi sacerdoti e gli scribi del
popolo, s'informava da loro sul luogo
in cui doveva nascere il Messia. Gli
risposero: A Betlemme di Giudea,
perch cos scritto per mezzo del
profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il pi piccolo capo-luogo di Giuda:
da te uscir infatti un capo
che pascer il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i
Magi, si fece dire con esattezza da
loro il tempo in cui era apparsa la
stella e li invi a Betlemme esortan-
doli: Andate e informatevi accurata-
mente del bambino e, quando l'avrete
trovato, fatemelo sapere, perch
anch'io venga ad adorarlo.
Udite le parole del re, essi partirono.
Ed ecco la stella, che avevano visto
nel suo sorgere, li precedeva, finch
giunse e si ferm sopra il luogo dove
si trovava il bambino. Al vedere la
stella, essi provarono una grandis-
sima gioia. Entrati nella casa, videro
il bambino con Maria sua madre, e
prostratisi lo adorarono. Poi aprirono
i loro scrigni e gli offrirono in donooro, incenso e mirra. Avvertiti poi in
sogno di non tornare da Erode, per
un'altra strada fecero ritorno al loro
paese.
I Va n g e l i d i N a t a l e
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8/10
La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerorubrica
8
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f i l m d e l m e s e
Maria Antonietta, la figlia della regina dAustriaviene promessa in sposa appena quattordicenne aLuigi XVI, il futuro re di Francia. Nonostante la suariluttanza, la giovane si trasferisce a Versailles, ma
non riuscir mai ad entrare in sintonia col popolofrancese che in primis, non le perdona il fatto diessere straniera
Marie Antoinettearie Antoinette
a cura di Francesco Pognante tratto da www.filmedvd.it
Genere : Drammatico
Nazione : U.S.A
Regia: Sofia Coppola
Interpreti:
Kirsten DunstJason Schwartzman
Rip Torn
Anno di produzione 2006
Durata 120 minuti
f i l m d e l m e s e
Lanno scorso a spuntarla era stato Natale a Miami,seguito dal grande successo di Pieraccioni Ti amo intutte le lngue del mondo, dal fantasy Le cronache di
Narnia - Il leone, la strega e larmadio e dalla delu-sione King kong. Questanno pi difficile fare un
pronostico, anche perch il panettone natalizio sidivide in due fette: De Sica ci porta a New York,mentre Boldi in Spagna con Ol. Arduo dire chi laspunter. Probabilmente il primo perch punta sulla
solita formula collaudata e su molti volti noti del piccolo schermo. Si sa che a Natale al pubblico piace andare sul sicuro, per probabile che gliincassi si diluiscano sui due fronti impedendo adentrambi di ottenere grandi cifre. Ma non dimen-tichiamoci che questo natale avremo anche il
pandoro, ovvero Commedia sexy, lexploitcinematografico del popolare Paolo Bonolis, da nonsottovalutare.
Il natale cinematografico del 2006l natale cinematografico del 2006LA SFIDA DEGLI INCASSLA SFIDA DEGLI INCASSI
scritto da frank86 tratto da www.filmedvd.it
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerolangolo delle ricette
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di IVANA COPES
L a r i c e t t a
d e l m e s e
Pizzoccheri
di IVANA COPES
I n g r e d i e n t i :
Per 6/8 persone:
500 gr di pizzoccheri
500 gr di patate
500 gr di spinaci (anche surgelati)
250 gr di burro
aglio q.b.
erba salvia q.b. (6 foglie di norma)
300 gr formaggio di latteria non stagionato
200 gr di grana padano grattugiato
P r e p a r a z i o n e :
Mettere la pentola con lacqua sul fuoco salata, aggiungere le patate precedentemente tagliate a pezzi e laciar
cuocere per 5 minuti da quando inizia la bollitura.
Aggiungere successivamente gli spinaci e lascia cuocere per altri cinque minuti (nel caso si tratti di quelli surgelati,
non appena si sono ben separati gli spinaci).
Mettere la pasta a bollire unitamente agli spinaci e alle patate e lasciar cuocere fino a cottura ultimata (15 - 20
minuti); scolare il tutto.
In un pentolino far soffriggere il burro con laglio e lerba salvia. Tagliare a scaglie sottili il formaggio e grattugiare
il grana.
Adagiare in una pirofila i pizzoccheri, spinaci e patate e a strati aggiungere il formaggio fino a quando non si arriva
a preparazione ultimata.
Infine aggiungere il preparato di burro, salvia e aglio cospargendolo su tutti i pizzoccheri.
Infornare per cinque minuti.
Servire ben caldi.
BUON APPETITO!
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10/10
La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroi nostri giochi
100
Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente giornale.
Nel numero di oggi hanno scritto (in ordine cronologico) : luber, joe di franco, don antonio fioritto,
stefania motta, film&dvd, ivana copes, i crucibo.
Segnalaci le tue opinioni, riflessioni, allindirizzo email: [email protected]
Per le questioni che interessano lAzione Cattolica, rivolgiti ai nostri aderenti presenti sul luogo.
Per qualsiasi altra informazione inerente questo opuscolo rivolgersi a : [email protected]
Pubblicato in Italia nellanno 2006; Stampata da Adelio Fioritto, via Roma n 56, Rionero Sannitico(IS); Proprietario: Azione Cattolica di San Bartolomeo Apostolo di
Rionero Sannitico (IS); Direttore responsabile: Deborah Di Vincenzo; Legale rappresentante: Adelio Fioritto
C r u c i v e r b a
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ORIZZONTALI
1.Sport che consiste nel lanciarsi da pareti ripide di
monti 9.Opposto a Off 11.Principi 12.La fine dei guai
13.Tana 15.Parigi 16.Preposizione semplice17.Consorzio Area Alto Milanese
18.Domenica...altrimenti detta 20.Letale a sinistra
21.Storia a sinistra 23.Gli estremi di uova 25.Colui che
comandava i bastimenti dei pirati 26.Pari in daino 27.Il
passo del cavallo 29.Io e te...insieme 30.Reggio Calabria
31.Compagnia assicurativa 32.Sigla italiana 33.Nobel
senza inizio 35.Diverso 37.Trainano la slitta di Babbo
Natale 39.Latina 40.Pari in Morena 41.Logaritmo
43.Infiorescenza del grano 46....Che paura! 47.Discorso
pubblico 49.Porta...in inglese 50.Rendere ubriaco
52.Intelligenza Arificiale 53.La firm Giovanni Senza-
terra
VERTICALI
1.Piccolo mammifero notturno 2.Prefisso che indica "in
alto" 3.Richmond International Raceway 4.Angolo
diedro orientato 5.Progetti Integrati Settoriali 6.Opposto
allo zenit 7.Pietra preziosa 8.Circostanza,situazione 9.Di
forma ovale 10.Sistema di categorizzazione
14.Racchiudono ora 19.Aggettivo possessivo
22.Ristorante 24.Nero, tenebroso 28.Si dice di cosascandalosa 32.Territorio campano 34.Beatrice in breve
36.Viene dopo il Do 38.Cantante israeliana di origini
yemenite 42.Banda di malviventi 43.Servizi alle
imprese,InteroperabilitBanche dati Anagrafiche
44.Fratello francese del maiale 45.Marcia..in inglese
46.Esegue le condanne 48.Filosofia orientale 49.Lo era
Minerva 51.Real Time
S u d o k u
IL PROVERBIO DEL MESE
del senno di poi son piene le fosse