Laboratorio Mobile Campagna di Misura della Qualità dell’Aria
CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE ((LLCC)) PPRRIIMMAA PPAARRTTEE
Dal 29 marzo al 24 aprile 2014
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 1
Campagna di Misura della Qualità dell’Aria CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE ((LLCC))
Prima parte
dal 29 marzo al 24 aprile 2014
Gestione e Manutenzione Tecnica della strumentazione
Luca Vergani, Laura Carroccio
Testo ed elaborazione dati Laura Carroccio, Anna De Martini
Visto Il Responsabile del C.R.M.Q.A. Vorne Gianelle
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Premessa
Nella presente relazione, si discutono i risultati relativi alla prima parte della campagna per il
monitoraggio della qualità dell’aria nel Comune di Pescate.
Un’altra campagna verrà effettuata nell’autunno 2014.
Campagna di Misura della Qualità dell’ Aria CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE ((LLCC))
Prima parte
Introduzione pag. 3
Laboratorio Mobile……………………………………………………………………….… pag. 3
I principali inquinanti atmosferici…………………………………………………….. pag. 4
Normativa…………………………………………………………………………………….. pag. 6
Campagna di Misura
Sito di Misura………………………………………………………………………………… pag. 9
Emissioni sul territorio…….……………………………………………………………... pag. 10
Situazione meteorologica nel periodo di misura………………………..…………. pag. 17
Andamento inquinanti nel periodo di misura e confronto con i dati rilevati
da postazioni fisse………………………………………………………………………….
pag. 20
Conclusioni…………………………………………………………………………………… pag. 33
Allegato 1 Dati pag. 34
Allegato 2 Legna da ardere? pag. 39
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Introduzione
La campagna di misura nel comune di Pescate è stata condotta dal Settore Monitoraggi Ambientali
– U.O. Qualità Aria dell’ARPA Lombardia, su richiesta del Comune. Poiché nel Comune di Pescate
non è presente alcuna stazione della Rete di Rilevamento della Qualità dell’Aria (RRQA), lo scopo
della campagna è il confronto della qualità dell’aria rilevata con il laboratorio mobile nel territorio
comunale con quella rilevata nelle postazioni della RRQA. A tale fine, in accordo con il Comune, è
stata scelta una postazione idonea all’installazione della stazione mobile ARPA lungo la via Roma,
proprio vicino all’innesto con il raccordo per S.S. 36 di collegamento tra Milano-Lecco-Sondrio.
La campagna di misura è programmata in due diversi periodi dell’anno: la prima parte è stata
effettuata in primavera, la seconda si svolgerà in autunno, questo per avere una copertura ampia
e significativa dell’intero andamento annuale.
Laboratorio Mobile
La strumentazione utilizzata nel laboratorio mobile è del tutto simile a quella presente nelle stazioni
fisse della Rete di Rilevamento della Qualità dell’Aria (RRQA). Gli analizzatori automatici installati
rispondono alle caratteristiche previste dalla legislazione (D.lgs. 155 del 13 agosto 2010).
Anche per le altezze dei prelievi i criteri utilizzati sono quelli indicati dalle suddette norme, in
particolare:
il CO deve essere prelevato a 1.6 metri dal suolo (altezza uomo) e a non più di 5 metri dal
ciglio della strada;
le sonde per il prelievo di SO2, NOX, O3 e PM10 sono poste tra 1.5 e 4 m sopra il livello del
suolo;
i sensori meteorologici sono posizionati all’altezza di circa 8 metri (direzione e velocità del
vento) e 4.5 metri di quota (temperatura, pioggia, umidità relativa).
Il laboratorio mobile è attrezzato con la strumentazione per il rilevamento di:
Monossido di Carbonio (CO)
Biossido di zolfo (SO2)
Ossidi di Azoto (NOX)
Ozono (O3)
PM10
Inoltre, il mezzo dispone della strumentazione necessaria alla misura dei parametri meteo.
Il sito di misura prescelto rispetta i criteri di rappresentatività indicati per il posizionamento delle
cabine fisse di rilevamento negli Allegati III, IV, VIII del D.lgs. 155 del 13 agosto 2010.
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I principali inquinanti atmosferici
I principali inquinanti che si trovano nell’aria possono essere divisi, schematicamente, in due
gruppi: gli inquinanti primari e quelli secondari. I primi vengono emessi nell’atmosfera
direttamente da sorgenti di emissione antropogeniche o naturali, mentre gli altri si formano in
atmosfera in seguito a reazioni chimiche che coinvolgono altre specie, primarie o secondarie.
Le concentrazioni di un inquinante primario dipendono significativamente dalla distanza tra il punto
di misura e le sorgenti, mentre le concentrazioni di un inquinante secondario, essendo prodotto dai
suoi precursori già dispersi nell’aria ambiente, risultano in genere diffuse in modo più omogeneo
sul territorio.
Si descrivono di seguito le caratteristiche degli inquinanti atmosferici misurati con il laboratorio
mobile.
Biossido di zolfo (SO2). La presenza in aria di SO2 è da ricondursi alla combustione di
combustibili fossili contenenti zolfo utilizzati per lo più per la produzione di energia elettrica o
termica; tracce di biossido di zolfo possono essere presenti anche nelle emissioni autoveicolari che
utilizzano combustibili meno raffinati. Il biossido di zolfo è quindi di un inquinante primario emesso
per lo più a quota “camino”. Dal 1970 ad oggi la tecnologia ha reso disponibili combustibili a basso
tenore di zolfo, il cui utilizzo è stato imposto dalla normativa. Le concentrazioni di biossido di zolfo
rispettano così i limiti legislativi previsti già da diversi anni. Inoltre, grazie al passaggio degli
impianti di riscaldamento al gas naturale, le concentrazioni negli ultimi anni si sono ulteriormente
ridotte.
Ossidi di azoto (NO e NO2). Gli ossidi di azoto (nel complesso indicati anche come NOx) sono
emessi direttamente in atmosfera dai processi di combustione ad alta temperatura (impianti di
riscaldamento, motori dei veicoli, combustioni industriali, centrali di potenza, ecc.), per ossidazione
dell’azoto atmosferico e, solo in piccola parte, per l’ossidazione dei composti dell’azoto contenuti
nei combustibili utilizzati.
All’emissione, gran parte degli NOX è in forma di monossido di azoto (NO), con un rapporto
NO/NO2 notevolmente a favore del primo. Si stima che il contenuto di biossido di azoto (NO2)
nelle emissioni sia tra il 5% e il 10% del totale degli ossidi di azoto. L’NO, una volta diffusosi in
atmosfera può ossidarsi e portare alla formazione di NO2. L’NO è quindi un inquinante primario
mentre l’NO2 ha caratteristiche prevalentemente di inquinante secondario.
Il monossido di azoto (NO) non è soggetto a normativa, in quanto, alle concentrazioni tipiche
misurate in aria ambiente, non provoca effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente. Se ne misurano
comunque i livelli in quanto, attraverso la sua ossidazione in NO2 e la sua partecipazione ad altri
processi fotochimici, contribuisce, tra altro, alla produzione di ozono troposferico. Per il biossido di
azoto sono invece previsti valori limite, riassunti in Tabella 1.
Monossido di carbonio (CO). Ha origine da processi di combustione incompleta di composti
contenenti carbonio. È un gas la cui origine, soprattutto nelle aree urbane, è da ricondursi
prevalentemente al traffico autoveicolare, soprattutto ai veicoli a benzina. Le emissioni di CO dai
veicoli sono maggiori in fase di accelerazione e di traffico congestionato. Si tratta quindi di un
inquinante primario e le sue concentrazioni sono strettamente legate ai flussi di traffico locali, e gli
andamenti giornalieri rispecchiano quelli del traffico, raggiungendo i massimi valori in
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concomitanza delle ore di punta a inizio e fine giornata, soprattutto nei giorni feriali. Durante le ore
centrali della giornata i valori tendono a calare, grazie anche ad una migliore capacità dispersiva
dell’atmosfera. È da sottolineare che le concentrazioni di CO sono in diminuzione, soprattutto
grazie al miglioramento della tecnologia dei motori a combustione interna (introduzione di veicoli
Euro 4 ed Euro 5).
Ozono (O3). E’ un inquinante secondario, che non ha sorgenti emissive dirette di rilievo. La sua
formazione avviene in seguito a reazioni chimiche in atmosfera tra i suoi precursori (soprattutto
ossidi di azoto e composti organici volatili), reazioni che avvengono in presenza di alte temperature
e forte irraggiamento solare e che causano la formazione di un insieme di diversi composti, tra i
quali, oltre all’ozono, si trovano nitrati e solfati (costituenti del particolato fine), perossiacetilnitrato
(PAN), acido nitrico e altro ancora, che nell’insieme costituiscono il tipico inquinamento estivo detto
smog fotochimico. A differenza degli inquinanti primari, le cui concentrazioni dipendono
direttamente dalle quantità dello stesso inquinante emesse dalle sorgenti presenti nell’area, la
formazione di ozono è quindi più complessa. La chimica dell’ozono ha come punto di partenza la
presenza di ossidi di azoto, che vengono emessi in grandi quantità nelle aree urbane. Sotto
l’effetto della radiazione solare (rappresentata di seguito con h), la formazione di ozono avviene
in conseguenza della fotolisi del biossido di azoto:
NO2 + h NO + O*
L’ossigeno atomico, O*, reagisce rapidamente con l’ossigeno molecolare dell’aria, in presenza di
una terza molecola che non entra nella reazione vera e propria ma assorbe l’eccesso di energia
vibrazionale e pertanto stabilizza la molecola di ozono che si è formata:
O* + O2 + M O3 + M
Una volta generato, l’ozono reagisce con l’NO, e rigenera NO2:
NO + O3 NO2 + O2
Le tre reazioni descritte formano un ciclo chiuso che, da solo, non sarebbe sufficiente a causare gli
alti livelli di ozono che possono essere misurati in condizioni favorevoli alla formazione di smog
fotochimico. La presenza di altri inquinanti, quali ad esempio gli idrocarburi, fornisce una diversa
via di ossidazione del monossido di azoto, che provoca una produzione di NO2 senza consumare
ozono, di fatto spostando l’equilibrio del ciclo visto sopra e consentendo l’accumulo dell’O3.
Le concentrazioni di ozono raggiungono i valori più elevati nelle ore pomeridiane delle giornate
estive soleggiate. Inoltre, dato che l’ozono si forma durante il trasporto delle masse d’aria
contenenti i suoi precursori, emessi soprattutto nelle aree urbane, le concentrazioni più alte si
osservano soprattutto nelle zone extraurbane sottovento rispetto ai centri urbani principali. Nelle
città, inoltre, la presenza di NO tende a far calare le concentrazioni di ozono, soprattutto in
vicinanza di strade con alti volumi di traffico.
Particolato atmosferico aerodisperso. E’ costituito da una miscela di particelle allo stato solido
o liquido, esclusa l’acqua, presenti in sospensione nell’aria per tempi sufficientemente lunghi da
subire fenomeni di diffusione e trasporto. Tali particelle possono avere diverse caratteristiche
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chimico-fisiche e diverse dimensioni. Esse possono essere di origine primaria, cioè emesse
direttamente in atmosfera da processi naturali o antropici, o secondaria, cioè formate in atmosfera
a seguito di reazioni chimiche e fisiche. Le principali sorgenti naturali sono l’erosione e il successivo
risollevamento di polvere del suolo, incendi, pollini, spray marino, eruzioni vulcaniche; le sorgenti
antropiche si riconducono principalmente a processi di combustione (traffico autoveicolare, uso di
combustibili, emissioni industriali); non vanno tuttavia trascurati i fenomeni di risospensione
causati dalla circolazione dei veicoli, le attività di cantiere e alcune attività agricole.
Partendo dalla definizione di particella, ovvero un insieme di molecole in grado di mantenere le
proprie caratteristiche fisiche e chimiche per un tempo sufficientemente lungo da poterle osservare
e tale da consentire alle stesse di partecipare a processi fisici e/o chimici come entità a sé stanti,
va sottolineato che esse possono avere dimensioni che variano anche di 5 ordini di grandezza (da
10 nm a 100 µm), così come forme diverse e per lo più irregolari. Al fine di valutare l’impatto del
particolato sulla salute umana, è quindi necessario individuare uno o più sottoinsiemi di particelle
che, in base alla loro grandezza, abbiano maggiore capacità di penetrazione nelle prime vie
respiratorie (naso, faringe, laringe) piuttosto che nelle parti inferiori dell’apparato respiratorio
(trachea, bronchi, alveoli polmonari). Per poter procedere alla classificazione in relazione alla
dimensione è stato quindi necessario definire un diametro aerodinamico equivalente, ovvero il
diametro di una particella sferica di densità unitaria che ha le stesse caratteristiche aerodinamiche
(velocità di sedimentazione) della particella in esame.
Fatte le dovute premesse, considerata la normativa europea (UNI EN12341/2001), si definisce
PM10 la frazione di particelle raccolte con strumentazione avente efficienza di selezione e raccolta
stabilita dalla norma e pari al 50% a 10 µm (diametro aerodinamico). Analogamente per il PM2.5
(UNI EN14907/2005).
La legislazione europea e nazionale ha definito valori limite sulle medie annuali per il PM10 e per il
PM2.5 ed un valore limite sulla concentrazione giornaliera per il PM10.
Nella Tabella 1 sono riassunte le principali sorgenti di emissione di ognuno dei principali inquinanti
atmosferici.
Tabella 1 – Sorgenti emissive dei principali inquinanti
Inquinanti Principali sorgenti di emissione
Biossido di Zolfo* SO2 Impianti riscaldamento, centrali di potenza, combustione di prodotti organici di origine fossile contenenti zolfo (gasolio, carbone, oli combustibili)
Biossido di azoto*/* NO2 Impianti di riscaldamento, traffico autoveicolare (in particolare quello pesante), centrali di potenza, attività industriali (processi di combustione per la sintesi dell’ossigeno e dell’azoto atmosferici)
Monossido di carbonio* CO Traffico autoveicolare (processi di combustione incompleta dei combustibili fossili)
Ozono** O3 Non ci sono significative sorgenti di emissione antropiche in atmosfera
Particolato atmosferico */**
PM10
Insieme di particelle raccolte da un sistema con efficienza di selezione definita dalla UNI-EN12341/2001, pari a 50% per un diametro aerodinamico uguale ai 10 µm, efficienza maggiore per dimensioni inferiori, efficienza nulla per diametro aerodinamico superiore a 16 µm. E‛ prodotto principalmente da combustioni e per azioni meccaniche (erosione, attrito, ecc.), ma anche per processi chimico-fisici che avvengono in atmosfera a partire da precursori anche in fase gassosa.
Idrocarburi non metanici* IPA, Benzene
Traffico autoveicolare (processi di combustione incompleta, in particolare di combustibili derivati dal petrolio), evaporazione dei carburanti, alcuni processi industriali
* = Inquinante Primario (generato da emissioni dirette in atmosfera dovute a fonti naturali e/o antropogeniche) ** = Inquinante Secondario (prodotto in atmosfera attraverso reazioni chimiche)
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Normativa
Il Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 recepisce la Direttiva Europea 2008/50/CE, abroga la
normativa precedente riguardo i principali inquinanti atmosferici (D.P.C.M. 28/03/83 – D.P.R.
203/88 – D.M. 25/11/94 – D.M. 60/02 - D.lgs. 183/04) istituendo un quadro normativo unitario in
materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria.
Al fine di salvaguardare la salute umana e l’ambiente, stabilisce limiti di concentrazione, a lungo e
a breve termine, a cui attenersi. La
Tabella riassume i limiti previsti dalla normativa per i diversi inquinanti considerati.
Tabella 2 - Valori limite delle concentrazioni in aria dei principali inquinanti atmosferici
Biossido di Zolfo Valore Limite (μg/m3) Periodo di media
Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 24 volte per anno civile)
350 1 ora
Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 3 volte per anno civile)
125 24 ore
Livello critico per la protezione della vegetazione 20 Anno civile e inverno
(ott–mar)
Soglia di allarme 500 1 ora (rilevati su 3 ore
consecutive)
Biossido di Azoto Valore Limite (μg/m3) Periodo di media
Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 18 volte per anno civile)
200 1 ora
Valore limite protezione salute umana 40 Anno civile
Soglia di allarme 400 1 ora (rilevati su 3 ore
consecutive)
Ossidi di Azoto Valore Limite (μg/m3) Periodo di media
Livello critico protezione vegetazione 30 Anno civile
Monossido di Carbonio
Valore Limite (mg/m3) Periodo di media
Valore limite protezione salute umana 10 8 ore
Ozono Valore Limite (μg/m3) Periodo di media
Valore obiettivo protezione salute umana (da non superare più di 25 volte per anno civile come media su tre anni)
120 8 ore
Valore obiettivo protezione della vegetazione 18000 AOT401 (mag-lug)
su 5 anni
Soglia di informazione 180 1 ora
Soglia di allarme 240 1 ora (rilevati su 3 ore
consecutive)
1 Per AOT40 (1) si intende la somma della differenza tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m³ e 80 µg/m³ in un dato periodo di tempo, utilizzando solo i valori
orari rilevati ogni giorno tra le 8:00 e le 20:00. Il dato presentato è stimato sulla base di un rendimento teorico del 100% a partire dall’AOT40 misurato, rinormalizzato
al periodo di effettivo funzionamento secondo quanto previsto dall’Allegato VII punto 1 del D.Lgs. 155/2010. Si considerano solo le stazioni sub-urbane
(fondo)/rurali/rurali di fondo.
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Particolato Fine PM10
Valore Limite (μg/m3) Periodo di
media Particolato Fine PM10
Valore limite protezione salute umana (da non superare più di 35 volte per anno civile)
50 24 ore
Valore limite protezione salute umana 40 Anno civile
Particolato Fine PM2.5
Valore Limite (μg/m3) Periodo di media
Valore limite protezione salute umana (da raggiungere nel 2015)
25 Anno civile
Idrocarburi non Metanici
Valore Limite (μg/m3) Periodo di media
Benzene Valore limite 5 Anno civile
Per valore limite si intende il livello ovvero la concentrazione di un inquinante fissata al fine di
evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi per la salute umana o per l’ambiente nel suo
complesso che non deve essere superato.
Per livello critico si intende il livello ovvero la concentrazione di un inquinante oltre il quale possono
sussistere effetti negativi diretti sui recettori quali gli alberi, le altre piante o gli ecosistemi
ambientali esclusi gli esseri umani.
La soglia di allarme e la soglia di informazione sono le concentrazione dell’inquinante oltre le quali
sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata rispettivamente per
la popolazione nel suo complesso e per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione.
Dalla tabella risulta che per alcuni inquinanti con campagne di breve durata non è possibile
esprimersi formalmente sul superamento di valori limite. Tuttavia il confronto tra quanto rilevato
nella campagna e quanto misurato con continuità da anni nelle diverse stazioni fisse della RRQA
consente di valutare le differenze tra i siti e quindi la probabilità di superamento anche dei valori
limiti annuali.
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Sito di Misura
Pescate sorge immediatamente a nord del lago di Garlate, sulla riva destra dell'Adda, dirimpetto
alla città di Lecco. Il territorio, dal profilo geometrico variabile, presenta dolci rilievi che scendono
fino alle sponde del fiume Adda, seguendo poi la riva occidentale del lago di Garlate che origina dal
fiume. L'abitato si raccoglie tutto nel punto in cui l'Adda si allarga a formare il lago e presenta un
andamento plano-altimetrico regolare. La sua economia si fonda quasi esclusivamente sulle attività
industriali, come fabbriche meccaniche e metallurgiche, imprese edili, ma anche stabilimenti per la
produzione di materiali da costruzione, vetro, vernici e smalti e piccole aziende alimentari.
Alcuni dati
Comune di Pescate
Latitudine: 45°50'5.81"N Longitudine: 9°23'38.76"E
Superficie : 2.10 km²
Altitudine: 214 m s.l.m. (min 198 m - max 600 m)
Abitanti: 2125 abitanti (01/01/2014 – Istat)
Densità abitativa: 1011.86 ab./km²
Posizionamento del mezzo mobile a Pescate
Il campionamento è stato effettuato presso il parcheggio di via Roma di accesso alla pista ciclabile
sul Lago, proprio vicino all’innesto con il raccordo per la S.S. 36 di collegamento tra Milano-Lecco-
Sondrio (Latitudine: 45°50'5.81"N Longitudine: 9°23'38.76"E).
Si tratta di un’area sufficientemente aperta; l’installazione risponde ai criteri del D.Lgs. 155/2010.
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Emissioni sul territorio
Per la stima delle principali sorgenti emissive sul territorio comunale di Pescate è stato utilizzato
l’inventario regionale delle emissioni, INEMAR (Inventario Emissioni Aria), nella sua versione più
recente, riferita all’anno 2010 – versione definitiva. Occorre precisare che l’inventario attribuisce le
emissioni al comune in cui si trova l’ingresso principale di un impianto produttivo anche nel caso
che l’impianto insista per lo più nel comune adiacente.
Nell’ambito di tale inventario la suddivisione delle sorgenti avviene per attività emissive: la
classificazione utilizzata fa riferimento ai macrosettori relativi all’inventario delle emissioni in
atmosfera dell’Agenzia Europea per l’Ambiente CORINAIR (Coordination Information Air).
Combustione per produzione di energia e trasformazione dei combustibili
Combustione non industriale
Combustione nell'industria
Processi produttivi
Estrazione e distribuzione combustibili
Uso di solventi
Trasporto su strada
Altre sorgenti mobili e macchinari
Agricoltura
Altre sorgenti e assorbimenti
Per ciascun macrosettore vengono presi in considerazione diversi inquinanti: sia quelli che fanno
riferimento alla salute, sia quelli per i quali è posta particolare attenzione in quanto considerati gas
ad effetto serra:
Biossido di Zolfo (SO2)
Ossidi di Azoto (NOX)
Composti Organici Volatili non Metanici (NMCOV)
Metano (CH4)
Monossido di Carbonio (CO)
Biossido di Carbonio (CO2)
Ammoniaca (NH3)
Protossido di Azoto (N2O)
Polveri Totali Sospese (PTS) o polveri con diametro inferiore ai 10 µm (PM10)
Maggiori informazioni e una descrizione più dettagliata in merito all’inventario regionale sono
disponibili sul sito web http://www.inemar.eu
I dati di INEMAR sono stati elaborati al fine di definire i contributi dei singoli macrosettori alle
emissioni in atmosfera dei principali inquinanti nel Comune.
In particolare:
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le emissioni totali annue di Biossido di Zolfo (SO2) sono contenute rispetto agli altri
macroinquinanti e derivano, principalmente, dalla Combustione industriale, che contribuisce per
circa il 51% dele emissioni totali, segue poi la Combustione non industriale con il 43%;
le emissioni di Ossidi di Azoto (NOX) sono legate principalmente al Trasporto su strada,
che contribuisce con più di 27 t/anno pari a circa 87% del totale delle emissioni, mentre la
Combustione non industriale partecipa con 3 t/anno su di un totale di 31 t/anno;
per il Monossido di Carbonio (CO) la fonte emissiva principale è il Trasporto con 26
t/anno pari al 56% del totale, mentre la Combustione non industriale ne produce 19 t/anno;
la principale sorgente emissiva per i Composti Organici Volatili (COV) è, invece, l’Uso di
solventi che determinano circa 20 t/anno cioè il 60% delle emissioni totali; segue il Trasporto su
strada che produce circa 5 t/anno pari al 17% del totale.
Per quanto riguarda gli inquinanti “aggregati”, ottenuti dalla combinazione dei dati di
emissione di singoli inquinanti, risulta che:
il Trasporto su strada è il macrosettore più incisivo per le emissioni di CO2eq, cioè il totale
di emissioni di gas serra (considerando le emissioni di CO2, CH4 e N2O). Esso incide per il 57%
delle emissioni totali, seguito dalla Combustione non industriale che contribuisce con il 36%.
Gli stessi macrosettori determinano le emissioni più elevate delle sostanze (SO2, NOx e
NH3) in grado di contribuire all'acidificazione delle precipitazioni. Il totale Tot. acidif. è calcolato
in termini di emissioni potenziali di ioni H+ in kt/anno.
Anche per i Precursori O3 , che rappresentano le emissioni totali di sostanze inquinanti in
grado di favorire la formazione dell'ozono troposferico (NOx, COV, CH4 e CO), il Trasporto influisce
per l’85% del totale pari a circa 78 t/anno, ma le emissioni di COV fanno si che, l’Uso di solventi,
abbia un ruolo fondamentale con 20 t/anno.
Si riportano in tabella i valori assoluti e percentuali delle stime relative ai principali
inquinanti emessi dai diversi tipi di sorgente all’interno del comune di Pescate. Per un confronto si
riportano anche le stime riferite all’intera Provincia di Lecco.
Si consideri che le emissioni di CO2 relative al macrosettore Altre sorgenti ed assorbimenti, possono essere negative in quanto INEMAR considera gli assorbimenti di CO2 del comparto forestale.
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SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM2.5 PM10 PTS CO2 eqPrecurs.
O3
Tot.
acidif.
(H+)
t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno kt/anno
Produzione energia e
trasform. combustibili
Combustione non
industriale 0.274 3.036 2.383 1.555 19.556 4.126 0.137 0.042 1.937 1.970 2.072 4.201 8.260 0.077
Combustione
nell'industria 0.326 0.662 0.080 0.013 0.145 0.579 0.008 0.001 0.021 0.024 0.031 0.582 0.904 0.025
Processi produttivi 1.933 0.062 0.006 0.008 0.016 0.001 1.934
Estrazione e distribuzione
combustibili 0.579 18.160 0.381 0.834
Uso di solventi 20.577 0.012 0.035 0.041 0.262 20.577
Trasporto su strada 0.042 27.384 5.828 0.447 25.990 6.650 0.199 0.405 1.541 1.995 2.464 6.721 42.102 0.620
Altre sorgenti mobili e
macchinari 0.001 0.327 0.143 0.002 0.321 0.032 0.001 0.021 0.021 0.021 0.032 0.577 0.007
Trattamento e
smaltimento rifiuti 0.000 0.011 0.001 0.011 0.004 0.004 0.005 0.012
Agricoltura 0.031 0.009 0.012 0.003 0.031 0.001
Altre sorgenti e
assorbimenti 0.002 0.008 2.458 5.967 0.162 -0.565 0.000 0.109 0.109 0.109 -0.439 2.568 0.000
Totale 0.6 31.4 34.0 26.2 46.2 10.8 0.4 0.5 3.7 4.2 4.8 11.7 77.8 0.7
Emissioni nel Comune di Pescate nel 2010 - versione definitiva (Fonte: INEMAR ARPA LOMBARDIA)
Tabella 3: Stima di emissione per ogni inquinante in base ai diversi macrosettori
SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM2.5 PM10 PTS CO2 eqPrecurs.
O3
Tot. acidif.
(H+)
Produzione energia e
trasform. combustibili
Combustione non
industriale 43 % 10 % 7 % 6 % 42 % 38 % 39 % 9 % 53 % 47 % 44 % 36 % 11 % 11 %
Combustione
nell'industria 51 % 2 % 0 % 0 % 0 % 5 % 2 % 0 % 1 % 1 % 1 % 5 % 1 % 3 %
Processi produttivi 6 % 0 % 0 % 0 % 0 % 0 % 2 %
Estrazione e distribuzione
combustibili 2 % 69 % 3 % 1 %
Uso di solventi 60 % 0 % 1 % 1 % 2 % 26 %
Trasporto su strada 7 % 87 % 17 % 2 % 56 % 61 % 56 % 88 % 42 % 48 % 52 % 57 % 54 % 85 %
Altre sorgenti mobili e
macchinari 0 % 1 % 0 % 0 % 1 % 0 % 0 % 1 % 1 % 0 % 0 % 1 % 1 %
Trattamento e
smaltimento rifiuti 0 % 0 % 0 % 0 % 0 % 0 % 0 % 0 %
Agricoltura 0 % 2 % 3 % 0 % 0 % 0 %
Altre sorgenti e
assorbimenti 0 % 0 % 7 % 23 % 0 % -5 % 0 % 3 % 3 % 2 % -4 % 3 % 0 %
Totale 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 %
Distribuzione percentuale delle emissioni nel Comune di Pescate nel 2010 - versione definitiva
Tabella 4: Stime percentuali delle emissione per ogni inquinante in base ai diversi macrosettori
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 13
Figura 1: Diagrammi a torta delle stime di emissione per ogni inquinante in base ai diversi macrosettori
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 14
SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM2.5 PM10 PTS CO2 eqPrecurs.
O3
Tot.
acidif.
(H+)
t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno kt/anno Produzione energia e
trasform. combustibili
Combustione non
industriale 45 553 576 361 4,631 708 28 10 486 493 519 724 1,765 14
Combustione
nell'industria 97 367 45 8.0 187 411 3.9 0.4 10 13 19 412 514 11
Processi produttivi 12 41 323 8.5 218 139 0.7 0.1 6.7 21 23 140 397 1.3
Estrazione e
distribuzione 302 3,546 74 352
Uso di solventi 0.0 23 3,239 24 0.0 0.5 0.8 1.0 41 3,270 0.5
Trasporto su strada 4.0 2,496 697 54 2,797 632 22 40 150 194 240 640 4,051 57
Altre sorgenti mobili e
macchinari 3.0 184 32 0.5 82 15 1.5 0.0 10 11 12 15 265 4.1
Trattamento e
smaltimento rifiuti 7.0 61 2.3 0.3 12 10 8.7 1.4 0.8 0.9 1.0 13 78 1.6
Agricoltura 0.1 412 979 66 449 2.9 6.3 10 41 426 26
Altre sorgenti e
assorbimenti 0.4 1.9 3,898 513 45 -378 0.1 0.2 18 18 18 -367 3,913 0.1
Totale 169 3,727 9,528 5,470 7,998 1,536 131 502 685 758 844 1,732 15,031 116
SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM2.5 PM10 PTS CO2 eqPrecurs.
O3
Tot. acidif.
(H+)
Produzione energia e
trasform. combustibili
Combustione non
industriale 27 % 15 % 6 % 7 % 58 % 46 % 21 % 2 % 71 % 65 % 61 % 42 % 12 % 12 %
Combustione
nell'industria 58 % 10 % 0 % 0 % 2 % 27 % 3 % 0 % 2 % 2 % 2 % 24 % 3 % 10 %
Processi produttivi 7 % 1 % 3 % 0 % 3 % 9 % 1 % 0 % 1 % 3 % 3 % 8 % 3 % 1 %
Estrazione e
distribuzione
combustibili
3 % 65 % 4 % 2 %
Uso di solventi 0 % 1 % 34 % 0 % 0 % 0 % 0 % 0 % 2 % 22 % 0 %
Trasporto su strada 2 % 67 % 7 % 1 % 35 % 41 % 17 % 8 % 22 % 26 % 28 % 37 % 27 % 49 %
Altre sorgenti mobili e
macchinari 2 % 5 % 0 % 0 % 1 % 1 % 1 % 0 % 1 % 1 % 1 % 1 % 2 % 4 %
Trattamento e
smaltimento rifiuti 4 % 2 % 0 % 0 % 0 % 1 % 7 % 0 % 0 % 0 % 0 % 1 % 1 % 1 %
Agricoltura 0 % 4 % 18 % 50 % 90 % 0 % 1 % 1 % 2 % 3 % 23 %
Altre sorgenti e
assorbimenti 0 % 0 % 41 % 9 % 1 % -25 % 0 % 0 % 3 % 2 % 2 % -21 % 26 % 0 %
Totale 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 %
Emissioni in provincia di Lecco nel 2010 - dati finali (Fonte: INEMAR ARPA LOMBARDIA)
Distribuzione percentuale delle emissioni in provincia di Lecco nel 2010 - dati finali
-20% 0% 20% 40% 60% 80% 100%
SO2
NOx
COV
CH4
CO
CO2
N2O
NH3
PM2.5
PM10
PTS
CO2 eq
Precurs. O3
Tot. acidif. (H+)
Produzione energia e trasform. combustibili Combustione non industriale
Combustione nell'industria Processi produttivi
Estrazione e distribuzione combustibili Uso di solventi
Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari
Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura
Altre sorgenti e assorbimenti
Figura 2: Ripartizione delle emissioni nell’intera Provincia di Lecco
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 15
Per il PM10 le principali fonti emissive sono ancora il riscaldamento domestico ed il trasporto
su strada. Gli altri macrosettori influisco in maniera meno incisiva.
Per un maggior dettaglio, in tabella sono riportate le quantità di inquinante emesse per
macrosettore in relazione al tipo di combustibile utilizzato.
Si evidenzia che:
Le polveri legate al risollevamento dovuto al passaggio di mezzi sono confrontabili con
quelle legate ai motori diesel (macrosettore Trasporto su strada);
relativamente al riscaldamento domestico, la quasi totalità delle emissioni è legata all’uso
della legna (macrosettore Combustione non industriale).
Per una maggiore consapevolezza delle ripercussioni che la combustione della legna
ha sulla qualità dell’aria, e per consigli pratici sul suo corretto utilizzo, si veda
l’allegato 2 ed il sito http://ita.arpalombardia.it/ita/legna_come_combustibile/
Comune di Pescate INEMAR_ Emissioni relative all'anno 2010 (versione definitiva)
Combustione non industriale Gasolio 0.02
GPL -
Legna e similari 1.94
Metano 0.01
Combustione nell'industria Olio combustibile 0.01
Gasolio 0.00
GPL 0.00
Legna e similari 0.01
Metano 0.00
Processi produttivi Senza combustibile 0.01 0.01 0.2%
Estrazione e distribuzione combustibili Senza combustibile - - -
Uso di solventi Senza combustibile 0.04 0.04 0.8%
Trasporto su strada Metano 0.00
Senza combustibile 0.97
Benzina 0.06
Diesel 0.97
GPL 0.00
Altre sorgenti mobili e macchinari Diesel 0.02
Benzina 0.00
Trattamento e smaltimento rifiuti Senza combustibile 0.00
Altro 0.00 0.00 0.1%
Agricoltura Senza combustibile - - -
Altre sorgenti e assorbimenti Senza combustibile 0.11 0.11 2.6%
Totale 4.17 4.17 100%
0.02 0.6%
1.99 47.9%
0.02 0.5%
Fonti emissive - macrosettoreTipo di Combustibile
PM10 t/anno
totale
t/anno% di
influenza
1.97 47.3%
Tabella 5: Stime assolute e percentuali delle emissione di PM10 in base al macrosettore ed al tipo di combustibile
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 16
Combustione nell'industria; 0.6%
Processi produttivi; 0.2%
Uso di solventi; 0.8%
Altre sorgenti mobili e macchinari; 0.5%
Trasporto su strada10%
Trattamento e smaltimento rifiuti;
0.1%
Altre sorgenti e assorbimenti; 2.6%
Pescate: fonti emissive del PM10
riscaldamento
combustione nei
cantieri
fuochi all'aperto
camini aperti
Figura 3: Diagramma a torta delle stime di emissione per ogni inquinante in base ai diversi macrosettori
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 17
Situazione meteorologica nel periodo di misura I livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici in un sito dipendono, come è evidente, dalla
quantità e dalle modalità di emissione degli inquinanti stessi nell’area, ma le condizioni
meteorologiche influiscono sia sulle condizioni di dispersione e di accumulo degli inquinanti, sia
sulla formazione di alcune sostanze nell’atmosfera stessa. È pertanto importante che i livelli di
concentrazione osservati, soprattutto durante una campagna di breve durata, siano valutati alla
luce delle condizioni meteorologiche verificatesi nel periodo del monitoraggio.
Si riporta di seguito una tabella con le principali indicazioni delle condizioni meteorologiche
misurate con la strumentazione del mezzo mobile, durante lo svolgimento della campagna di
monitoraggio: dal 29 marzo al 24 aprile 2014.
Periodo: dal 29-mar-14 al 24-apr-14
N. giorni campagna 27
unità di misura media sul periodo max media giornaliera min media gionaliera
radiazione globale W/m2 358 486
pressione hpa 989 997 982
temperatura ° C 14.3 18.1 8.7
vv m/s 1.9 3.9
umidità % 57 90 19
N.B. La radiazione è quella tra le 7 e le 19 (ora solare)
unità di misura cumulata sul periodo max cumulata giornaliera
precipitazione mm 47.4 15.2 Tabella 6: Parametri meteo indicativi del periodo delle campagna
Nel complesso, il periodo della campagna è stato piuttosto stabile ed asciutto. Il venti sono stati
generalmente moderati della prima parte delle giornate fino alle 10, e provenienti dai quadranti
Settentrionali; deboli per il resto delle 24 ore e provenienti dai quadranti meridionali.
Figura 4. Distribuzione oraria e giornaliera della velocità del vento
La prima metà della campagna, fino al 17 aprile è risultata abbastanza povera di precipitazioni e
caratterizzata da temperature miti: temperature massime sono state di 4°/5°C superiori alla media
di riferimento e temperature minime di 2°/3°C gradi oltre la media.
Le poche precipitazioni verificatesi sono state isolate e di breve durata.
A partire dalla notte di venerdì 18 e fino al 21 instabilità: si è registrato un rapido peggioramento
per l'avvicinamento ed il transito di una saccatura fredda, da latitudini polari, che ha interessato il
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 18
Nord Italia, con precipitazioni diffuse anche a carattere nevoso e temperature fresche;
Temperature in diminuzione ma nel complesso nella norma.
Dal 22, fase primaverile e temperature miti per il periodo, in particolare nei valori massimi
registrati il 24. Seguono i grafici dei principali parametri meteorologici descritti.
Figura 5. Andamenti dei principali parametri meteorologici durante la campagna di monitoraggio
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 19
Figura 5. Andamenti dei principali parametri meteorologici durante la campagna di monitoraggio
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 20
Andamento inquinanti nel periodo di misura
e confronto con i dati rilevati da postazioni fisse
La strumentazione presente sul laboratorio mobile ha permesso il monitoraggio a cadenza oraria
degli inquinanti gassosi, quali ossidi di azoto (NO ed NO2), ozono (O3), monossido di carbonio
(CO), biossido di zolfo (SO2), oltre alla misura giornaliera del particolato fine (PM10).
Poiché i livelli di concentrazione degli inquinanti aerodispersi dipendono fortemente dalle condizioni
meteorologiche osservate durante il periodo di misura e dalle differenti sorgenti emissive, è
importante confrontare i dati rilevati nel corso di una campagna limitata nel tempo con quelli
misurati, nello stesso periodo, in altre postazioni. Pertanto, i livelli di concentrazione misurati a
Pescate sono stati confrontati con quelli registrati nel medesimo periodo, dalla strumentazione
presente in alcune centraline appartenenti alla rete fissa della qualità dell’aria della provincia di
Lecco e con i rispettivi limiti normativi.
Nella tabella seguente è fornita una descrizione delle postazioni della rete in termini di
localizzazione e tipologia di destinazione urbana, considerando la proposta più recente di
classificazione secondo la nuova normativa italiana definita nel D. Lgs. 155/2010.
Tabella 7: Caratteristiche del sito di campionamento e delle centraline fisse di confronto
rete Tipo zona Tipo stazione Quota s.l.m.
(metri) Periodo di misura
Dec. 2001/752/CE
Decisione 2001/752/CE
Pescate PUB Suburbana Traffico
214
Dal 29 marzo al 24
aprile 2013
Lecco via Amendola PUB Urbana Traffico 214 Stazione fissa
Lecco via Sora PUB Sub Urbana Fondo 214 Stazione fissa
Valmadrera PRIV Suburbana Fondo 237 Stazione fissa
Merate PUB Urbana Traffico 292 Stazione fissa
TIPI DI ZONA (ai sensi del D. Lgs. 155/2010)
Urbana: area edificata in continuo o almeno in modo predominante Suburbana: area largamente edificata in cui sono presenti sia zone edificate, sia zone non
urbanizzate Rurale: tutte le aree diverse da quelle urbane e suburbane. Il sito fisso si definisce rurale
remoto se è localizzato ad una distanza maggiore di 50 km dalle fonti di emissione TIPI DI STAZIONE (ai sensi del D. Lgs. 155/2010)
Traffico: stazione ubicata in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da emissioni da traffico, provenienti da strade limitrofe con intensità di traffico media alta;
Industriale: stazione ubicata in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato prevalentemente da singole fonti industriali o da zone industriali limitrofe;
Fondo: stazione ubicata in posizione tale che il livello di inquinamento non sia influenzato prevalentemente da emissioni da specifiche fonti (industrie, traffico, riscaldamento residenziale, ecc.), ma dal contributo integrato di tutte le fonti poste sopravento alla stazione rispetto alle direzioni predominanti dei venti nel sito.
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 21
L’evoluzione temporale dell’inquinante monitorato è rappresentata nelle figure con l’utilizzo di
grafici relativi a:
concentrazioni medie orarie: evoluzione oraria dell’inquinante nel periodo di misura;
concentrazioni massime giornaliere: evoluzione temporale della massima concentrazione
media oraria nell’arco delle 24h;
concentrazioni medie 8 h: ogni valore è ottenuto come media tra l’ora h e le 7 ore
precedenti l’ora h.
concentrazioni medie giornaliere: evoluzione giornaliera dell’inquinante ottenuta mediando i
valori delle concentrazioni dalle ore 0.00 alle ore 23.00 dello stesso giorno;
giorno tipo: evoluzione media delle concentrazioni medie orarie nell’arco delle 24 ore.
Per “giorno tipo” o “giorno medio” si intende l’andamento delle concentrazioni medie orarie
mediato su tutti i giorni feriali (o su tutti i giorni pre-festivi ovvero festivi) del periodo in questione.
I giorni feriali, pre-festivi e festivi sono stati considerati separatamente nel calcolo del giorno tipo
per mettere in evidenza le eventuali diverse caratteristiche emissive, legate al traffico o alle attività
produttive.
Per rendere più leggibile il confronto tra i dati rilevati nelle diverse centraline, nelle tabelle si
riportano alcuni dati relativi alle caratteristiche del sito di campionamento e altri dati statistici
riferiti all’inquinante monitorato:
% rendimento dello strumento;
media su tutto il periodo delle concentrazioni;
valore massimo orario registrato;
numero giorni in cui sono stati registrati dei superamenti dei limiti normativi.
Figura 6. Inquadramento territoriale
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 22
CO
I livelli di monossido di carbonio misurati ad Pescate sono stati bassi. La massima media oraria è
stata di 0.7 mg/m³, la media sul periodo è risultata pari a 0.2 mg/m3. Il limite di 10 mg/m3, come
media mobile su 8 ore, non è stato mai raggiunto.
Figura 7. Andamento del CO
Gli andamenti dei giorno tipo, mostrano concentrazioni mediamente più basse durante i week-end.
Durante i feriali è più evidente il tipico andamento bimodale da traffico.
Figura 8. Giorno tipo del CO
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 23
La tabella ed i grafici mostrano come i valori di CO misurati ad Pescate siano risultati confrontabili,
in valore ed in andamento, più con quelli della stazione di fondo di Valmadrera che non con quelli
delle stazioni da traffico di Lecco Amendola e di Merate.
CO Pescate Valmadrera Merate Lecco A.
media periodo [mg/m3] 0.2 0.3 0.7 0.5
max conc. 1h [mg/m3] 0.7 0.6 1.3 1.5
max media. 8h [mg/m3] 0.5 0.4 1.1 0.9
n. gg sup. [10mg/m3
] come media 8h 0 0 0 0
rendimento 89% 100% 100% 100%
Tabella 8: Dati statistici riferiti al Monossidi di Carbonio
Figura 9. Confronto tra siti delle concentrazioni di CO
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 24
SO2 Le concentrazioni di biossido di zolfo misurate ad Pescate sono state molto basse, pertanto non è
mai stato superato il limite normativo.
Figura 10. Andamento giornaliero dell’ SO2
Il grafico dei giorni tipo mostra un andamento, pressoché costante nell’arco della giornata.
Gli incrementi si verificano in concomitanza di quelli del CO. In particolare si nota un incremento
considerevole il sabato alle ore 11.
Figura 11. Giorno tipo dell’ SO2
I valori di SO2 misurati ad Pescate sono mediamente minori di quelli delle altre stazione prese a
confronto.
SO2 Pescate Lecco
media periodo [mg/m3] 2.1 2.3
max conc. 1h [mg/m3] 8 6
n. gg superamento limite 0 0
rendimento 74% 100% Tabella 9: Dati statistici riferiti al Biossido di Azoto
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 25
Figura 12. Confronto tra siti delle concentrazioni di SO2
NO
Durante la campagna, il valore massimo orario di NO è stato di 100 µg/m3 e la massima media
giornaliera è risultata pari a 14 µg/m3. La media sul periodo è stata di 5 µg/m3. Dal giorno tipo
risulta che, durante i giorni feriali, l’andamento delle concentrazioni presenta due picchi, verso le 7
del mattino e verso le 19. Nei week-end, invece, le concentrazioni rimangono pressoché costanti.
Figura 13. Andamento giornaliero e giorno tipo dell’ NO
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 26
NO2 Durante il periodo di monitoraggio non è mai stato superato il valore limite normativo di 200
µg/m³. La concentrazione media sul periodo di biossido di azoto si è attestata sui 26 µg/m³,
mentre la concentrazione massima oraria è stata di 89 µg/m³.
Figura 14. Andamenti giornalieri e giorno tipo dell’ NO2
L’andamento del giorno tipo mostra un andamento bimodale con incrementi nelle stesse ore
considerate per il monossido di azoto. La domenica, si ha soltanto una moda serale legata
probabilmente al rientro dal week-end. I dati registrati sono stati confrontati con quelli di altre
stazioni di fondo e da traffico.
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 27
Le concentrazioni massime di NO2 rilevate ad Pescate, sono risultate confrontabili con quelle della
stazione da traffico di Lecco Amendola, ma le medie giornaliere si avvicinano a quelle della
stazione di fondo di Lecco Sora. Sono comunque ben al disotto di quelle della stazione di Traffico
di Merate.
Figura 15. Confronto tra siti delle concentrazioni di NO2
Ciò è confermato anche nel grafico del giorno tipo, e nei valori caratteristici riassunti in tabella 10.
Figura 16. Confronto tra siti del giorno tipo di NO2
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 28
NO2 Pescate Merate Lecco Sora Valmadrera Lecco Amendola
media periodo [mg/m3] 26 46 21 17 38
max conc. 1h [mg/m3] 89 131 69 59 87
n. gg superamento limite 0 0 0 0 0
rendimento 83% 100% 100% 100% 100% Tabella 10: Dati statistici riferiti al Biossido di Azoto
O3 Il periodo critico per l’ozono è la stagione estiva, in quanto la radiazione solare e l’alta temperatura
favoriscono la formazione di questo inquinante secondario che viene prodotto attraverso reazioni
fotochimiche che coinvolgono gli ossidi di azoto (NOX) e i composti organici volatili (COV).
Generalmente le concentrazioni dell’ozono sono più elevate nelle aree rurali rispetto a quelle
urbanizzate, valori maggiori si registrano sottovento alle grandi città, anche a decine di Km di
distanza.
Ad Pescate, non sono stati registrati superamenti dei limiti normativi. Infatti, la massima media
oraria è stata di 132 µg/m³, quindi al di sotto della soglia di informazione della popolazione pari a
180 mg/m3, la massima media mobile sulle 8 ore è stata di 112 µg/m³, inferiore al limite normativo
di protezione della salute umana (120 µg/m³).
Figura 17. Andamento dell’ O3
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 29
Come ci si aspettava, il grafico del giorno tipo mostra un andamento a campana dipendente dalla
temperatura ambientale, con valori lievemente maggiori nei week-end, in concomitanza di
concentrazioni più basse dell’NO, che per le reazioni descritte in precedenza reagisce con l’ozono
consumandolo.
Figura 18. Giorno tipo dell’ O3 e confronto con quello dell’ NO2
I dati rilevati ad Pescate mostrano come le concentrazioni di ozono siano confrontabili in valore
massimo, medio, e giorno tipo, con quelle della stazione di fondo urbano di Lecco Sora.
O3 Pescate Merate Lecco Sora Valmadrera
media periodo [mg/m3] 67 45 70 57
max conc. 1h [mg/m3] 132 113 132 112
n. gg sup. soglia di informazione 0 0 0 0
n. gg sup. soglia di allarme 0 0 0 0
rendimento 93% 92% 100% 79% Tabella 11: Dati statistici riferiti all’Ozono
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 30
Figura 19. Confronto tra siti delle concentrazioni di O3
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 31
Particolato Fine
La misura del particolato è stata effettuata con campionatore sequenziale e successiva pesata
gravimetrica; questo tipo di strumento è programmato per fornire dati giornalieri. Durante la
campagna è stato superato, una volta, il limite di protezione per la salute umana (il 4 aprile).
Figura 20. Andamento giornaliero di PM10
Le concentrazioni sono risultate confrontabili sia in valore che in andamento con quelle della
stazione di Valmadrera, e non con quelle da traffico.
Figura 21. Confronto tra siti delle concentrazioni di PM10
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 32
Pescate Lecco Sora Lecco Amendola Valmadrera Merate
Conc. PM10
[µg/m3]
Conc. PM10
[µg/m3]
Conc. PM10
[µg/m3]
Conc. PM10
[µg/m3]
Conc. PM10
[µg/m3]
media periodo [mg/m3] 24 25 25 21 31
max conc. giornaliera [mg/m3] 54 64 65 54 67
n. gg superamento 50mg/m3 1 2 2 1 2
n. gg. tot. campagna 27 27 27 27 27
n gg. effettivi 27 24 27 27 27
rendimento 100% 89% 100% 100% 100%
Periodo
dal 29/03/2014 al 24/04/2014
Tabella 12: Dati statistici riferiti al PM10
Se escludiamo giorno 11 aprile, i grafici delle concentrazioni di PM10 a Pescaste e Valmadrera si
sovrappongono. Questa differenza è spiegabile considerando la situazione meteorologica.
Infatti, in quella data, ha piovuto a Pescate, ma non nell’altro sito. Ciò ha comportato un aumento
dell’utilizzo delle automobili a Pescate, che in concomitanza di calma di vento ha comportato un
incremento del PM10.
Figura 22. Influenza della meteo sulle concentrazioni diPM10
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 33
Infatti, come anche mostrato nel grafico sopra, solo piogge abbondanti e soprattutto prolungate
accompagnate da rialzi di vento, forniscono un sensibile abbassamento di questo inquinante.
Conclusioni
La prima parte della campagna di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico 2014 effettuata nel
comune di Pescate, ha consentito una caratterizzazione generale della qualità dell’aria del sito nel
periodo primaverile.
Si riassume che:
i valori medi di SO2 e CO sono stati modesti, risultati inferiori ai limiti di legge;
le concentrazioni di NO2 rilevate ad Pescate, sono risultate confrontabili con quelle della
stazione da traffico di Lecco Amendola, ma le medie giornaliere si avvicinano a quelle della
stazione di fondo di Lecco Sora. Sono comunque ben al disotto di quelle della stazione di
Traffico di Merate;
i valori di O3 sono risultati confrontabili in valore massimo, medio, e giorno tipo ,con quelle
della stazione di fondo urbano di Lecco Sora;
il livello di inquinamento da PM10 è confrontabile con quello rilevato nella stazione di
Valmadrera.
Durante il periodo di misura ad Pescate gli inquinanti SO2, CO, NO2 e O3 non hanno fatto registrare
superamenti dei limiti normativi.
Il PM10 ha superato il valore limite di protezione della salute umana per 1 dei 27 giorni di durata
della campagna. L’analisi dei valori delle polveri fini misurate non ha evidenziato particolari giorni
critici legati esclusivamente al sito oggetto del monitoraggio, infatti i superamenti sono stati rilevati
contemporaneamente anche nelle altre stazioni di misura prese a confronto.
In generale, pur essendo la strumentazione di rilevamento installata in prossimità di una trafficata
strada di collegamento con Lecco, i dati rilevati sono confrontabili più con quelli di stazioni da
fondo, che non da traffico.
Ringraziamenti Si ringrazia l’Amministrazione Comunale per la collaborazione apportata durante la campagna di monitoraggio.
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 34
Allegato 1 -Dati INQUINANTE : PM 10
UNITA’ DI MISURA : mg/m3
29/03/2014 22
30/03/2014 26
31/03/2014 33
01/04/2014 28
02/04/2014 33
03/04/2014 46
04/04/2014 54
05/04/2014 30
06/04/2014 28
07/04/2014 30
08/04/2014 33
09/04/2014 11
10/04/2014 15
11/04/2014 45
12/04/2014 19
13/04/2014 18
14/04/2014 24
15/04/2014 13
16/04/2014 15
17/04/2014 17
18/04/2014 27
19/04/2014 10
20/04/2014 13
21/04/2014 7
22/04/2014 13
23/04/2014 16
24/04/2014 15
Data Conc. PM10
[µg/m3]
VALORI DELLE
CONCENTRAZIONI MEDIE
GIORNALIERE
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INQUINANTE : CO UNITA’ DI MISURA : mg/m3 VALORI DELLE CONCENTRAZIONI MEDIE ORARIE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
29-mar
30-mar
31-mar 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.2 0.1 0.2 0.2
01-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.3 0.5 0.5 0.3 0.3 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0 0.1 0.1
02-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.4 0.4 0.2 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1
03-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.3 0.2 0.2 0.1 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.4 0.4 0.4 0.3
04-apr 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.4 0.4 0.3 0.3 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.1 0.2 0.1 0.1 0.3 0.2 0.2 0.2
05-apr 0.2 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2
06-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2
07-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2
08-apr 0.2 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.1 0.1 0.2 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.3 0.3 0.3 0.2 0.2 0.1
09-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.1
10-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.3 0.2 0.1 0.1 0.1 0 0.1
11-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.3 0.3 0.4 0.5 0.2 0.1 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0
12-apr 0 0 0 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0 0 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.2 0.1
13-apr 0 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0 0.1 0.3 0.2 0.1 0.2 0.1 0.2 0.1
14-apr 0.1 0.1 0.1 0.1 0.2 0.3 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0 0 0.1 0.2 0.2 0.1 0
15-apr 0 0 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4
16-apr 0.4 0.4 0.4 0.4 0.5 0.5 0.7 0.7 0.4 0.4 0.4 0.3 0.3 0.3 0.4 0.4 0.4 0.5 0.6 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5
17-apr 0.5 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.3 0.4 0.4 0.4 0.4 0.4 0.5 0.6 0.6 0.6 0.5 0.5 0.5
18-apr 0.4 0.5 0.5 0.5 0.5 0.4 0.5 0.5 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.2 0.2 0.3 0.3 0.4 0.4 0.4 0.3 0.2
19-apr 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.2 0.3 0.4 0.4 0.4 0.5 0.4 0.4
20-apr 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.3 0.2 0.3 0.3 0.3 0.2 0.2 0.2
21-apr 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.3 0.5 0.3 0.3 0.3 0.3
22-apr 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.3 0.3 0.3 0.4 0.4 0.3 0.3 0.3
23-apr 0.3 0.3 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.3 0.2 0.2 0.2 0.3 0.4 0.4 0.3 0.3 0.3
24-apr 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 0.3 0.3 0.2 0.4 0.3 0.4 0.5 0.7 0.5 0.4 0.4 0.4 0.4 0.3
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 36
INQUINANTE : NO2 UNITA’ DI MISURA : mg/m3 VALORI DELLE CONCENTRAZIONI MEDIE ORARIE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
29-mar
30-mar
31-mar 25 24 24 42 46 58 29 34 25
01-apr 19 15 15 24 49 70 84 80 63 59 25 19 18 22 17 16 15 14 42 24 19 13 22 19
02-apr 15 12 13 13 33 59 74 64 61 60 18 15 21 24 19 25 21 17 38 28 27 27 31 28
03-apr 25 18 15 21 34 49 52 52 54 49 47 51 53 49 38 42 53 57 63 71 72 66 63 51
04-apr 41 38 27 27 32 51 52 46 51 44 34 30 26 26 41 36 31 47 38 33 41 47 49 39
05-apr 33 33 21 14 15 16 18 21 18 18 21 16 22 19 15 19 24 25 24 29 40 39 43 37
06-apr 36 35 21 16 11 10 10 10 9 9 14 11 9 12 10 13 18 45 45 54 71 62 51 37
07-apr 24 19 26 29 33 12 19 20 18 20 27 19 7 13 13 15 24 27 57 67 70 52 55 37
08-apr 32 28 19 12 12 16 42 32 30 35 47 56 46 56 29 34 34 58 47 52 47 35 27 9
09-apr 1 0 0 1 4 18 26 19 27 17 14 7 5 8 10 10 27 22 23 24 34 30 33 24
10-apr 18 18 20 13 43 24 22 19 39 33 24 19 21 24 22 12 49 58 33 16 10 7 6 11
11-apr 20 16 19 29 43 58 68 71 41 25 15 18 20 16 15 15 28 42 43 31 20 16 14 11
12-apr 10 9 10 9 13 22 36 43 36 26 19 14 13 17 12 12 13 20 34 34 30 43 42 20
13-apr 12 15 13 12 13 15 21 16 12 10 10 9 7 8 9 5 14 36 42 34 44 39 39 28
14-apr 19 17 23 26 45 58 38 30 26 20 21 18 14 14 17 12 11 29 58 44 33 2 2 0
15-apr 0 0 1 0 1 5 18 16 12 11 9 7 5 8 10 9 9 8 9 10 8 10 7 3
16-apr 1 0 2 21 30 51 71 61 32 12 13 10 13 3 4 6 14 38 62 48 44 57 42 37
17-apr 22 25 17 18 22 20 27 22 12 20 16 8 12 15 18 27 28 63 69 80 70 55 50 38
18-apr 23 29 24 32 42 27 32 29 37 29 31 41 48 48 44 38 45 60 79 89 83 77 43 4
19-apr 4 1 0 0 1 1 2 3 4 6 8 7 6 5 12 23 17 29 49 43 40 35 34 28
20-apr 9 8 6 5 5 5 5 4 4 6 5 6 5 6 10 18 25 24 29 32 27 20 12 8
21-apr 6 3 2 1 1 1 1 2 4 5 7 8 6 6 6 8 9 17 21 25 23 22 12 10
22-apr 7 7 6 7 7 11 14 15 15 17 22 13 10 11 19 40 31 38 49 49 45 42 36 22
23-apr 27 9 6 6 6 8 12 14 13 13 19 14 10 15 27 30 36 29 49 55 57 48 53 43
24-apr 12 9 9 8 9 9 14 14 11 20 21 15 11 11 11 16 67 84 67 38 33 42 35 32
Campagna Monitoraggio Qualità dell’Aria 2014 - CCOOMMUUNNEE DDII PPEESSCCAATTEE -- PPRRIIMMAA PPAARRTTEE 37
INQUINANTE : O3 UNITA’ DI MISURA : mg/m3 VALORI DELLE CONCENTRAZIONI MEDIE ORARIE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
29-mar 33 50 56 61 64 66 67 66 72 75 81 86 96 106 105 101 96 63 45 26 17 15 20 26
30-mar 76 80 82 82 82 81 79 81 85 87 92 100 110 118 122 126 116 87 95 64 31 23 33 42
31-mar 39 59 89 88 86 78 72 72 79 79 75 95 103 126 117 117 114 111 98 77 55 73 58 55
01-apr 53 53 52 40 21 8 5 6 17 42 82 89 96 97 110 113 115 112 87 84 79 81 66 64
02-apr 65 56 55 48 34 12 8 8 15 25 79 90 88 86 95 92 98 102 85 89 75 65 48 43
03-apr 35 42 36 37 21 8 14 21 22 26 25 22 31 37 51 46 38 34 34 22 9 13 10 18
04-apr 23 25 40 39 27 9 15 16 19 29 51 61 69 75 63 64 71 59 69 73 52 38 27 40
05-apr 39 33 38 60 59 57 51 49 55 62 67 78 80 85 87 86 80 76 72 65 42 32 24 29
06-apr 24 21 29 42 59 59 56 59 63 68 70 84 97 99 107 105 105 77 75 53 24 25 27 35
07-apr 41 40 32 27 36 70 64 63 67 70 74 94 116 108 111 115 108 103 65 38 31 38 25 34
08-apr 32 34 54 75 76 71 53 60 63 60 39 35 59 51 78 77 81 45 64 50 46 53 64 78
09-apr 91 95 94 92 88 82 81 86 78 89 94 101 103 101 101 101 87 90 89 82 64 59 54 55
10-apr 53 49 43 48 24 60 64 66 48 59 77 85 90 87 95 109 73 46 62 80 82 83 82 68
11-apr 48 45 41 30 20 9 8 13 59 77 97 98 95 100 105 108 100 85 88 94 98 94 88 84
12-apr 80 76 75 76 65 51 40 31 38 51 64 74 82 84 98 103 103 98 84 82 72 60 57 77
13-apr 77 68 67 64 60 63 61 61 67 74 78 89 98 99 108 117 109 89 83 83 62 52 52 54
14-apr 57 56 48 40 22 19 47 54 56 72 85 97 115 120 120 126 126 106 79 77 73 108 108 108
15-apr 108 111 118 111 103 95 81 87 91 91 93 96 99 97 97 97 96 95 93 90 91 86 89 92
16-apr 94 91 80 56 37 21 11 19 52 74 78 93 94 101 104 101 94 67 46 56 50 32 41 43
17-apr 45 43 46 45 58 65 58 61 73 73 80 91 91 91 89 87 83 48 37 25 31 38 41 46
18-apr 56 54 52 40 32 57 55 57 50 59 58 51 46 54 64 70 67 59 36 24 22 22 55 89
19-apr 84 91 94 93 92 90 90 87 84 80 78 80 80 83 77 58 69 56 24 27 27 27 20 32
20-apr 59 57 62 59 57 57 57 59 63 72 80 89 100 109 109 101 91 89 75 65 67 73 82 80
21-apr 79 83 86 91 90 87 87 86 81 81 81 83 86 88 92 89 82 75 57 50 46 48 60 59
22-apr 63 60 58 55 53 47 42 37 43 53 57 81 81 86 79 61 68 60 41 34 26 27 24 35
23-apr 28 60 61 61 60 58 51 48 54 61 65 85 98 109 106 91 80 87 59 37 28 28 19 24
24-apr 74 75 72 72 71 70 64 66 70 70 80 96 109 126 132 118 64 36 57 80 83 54 56 57
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INQUINANTE : SO2 UNITA’ DI MISURA : mg/m3 VALORI DELLE CONCENTRAZIONI MEDIE ORARIE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
29-mar
30-mar
31-mar 1.7 2.7 2.3 2.2 2.1 2.4 3.8 2.7 2.4
01-apr 2 3 2 2 3 5 7 6 4 4 3 1 2 3 3 4 3 2 3 2 2 2 3 2
02-apr 2 3 2 2 1 3 5 4 2 4 5 2 1 2 1 3 2 1 3 2 3 3 2 2
03-apr 2 2 2 1 2 2 3 3 3 2 2 3 2 3 4 3 3 2 3 3 4 4 3 3
04-apr 3 3 3 3 3 5 6 4 4 4 4 1 2 2 3 3 2 3 3 3 3 4 3 2
05-apr 3 3 2 3 3 2 2 2 2 2 2 3 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2
06-apr 2 2 2 2 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 2 3 3 2 3 3 2 3
07-apr 2 2 2 3 3 2 2 3 2 1 3 2 2 3 3 2 1 1 3 2 2 2 2 2
08-apr 1 2 2 1 1 1 2 2 2 1 3 3 1 2 2 2 2 3 3 3 2 2 2 2
09-apr 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 0 1 0 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1
10-apr 1 1 1 1 3 0 2 1 2 2 2 1 1 2 2 2 3 3 2 2 1 1 1 1
11-apr 2 2 2 2 3 4 4 5 3 4 3 2 2 3 3 1 2 2 3 2 1 1 1 1
12-apr 2 1 2 1 1 1 2 1 1 2 7 2 2 2 1 2 2 2 2 2 3 2 1 1
13-apr 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 1 1 2 2 2 2 2 1 1 1
14-apr 1 1 1 1 1 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 4 3 2 1 1 1
15-apr 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1
16-apr 1 1 1 1 1 2 4 4 3 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1
17-apr 1 2 2 1 2 1 2 1 1 1 1 1 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2
18-apr 2 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 3 2 3 4 4 4 3 2
19-apr 2 2 1 2 1 1 1 1 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0
20-apr 0 0
21-apr
22-apr 3 4 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
23-apr 3 3 3 3 3 2 2 3 2 3 3 3 2 4 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4
24-apr 4 3 4 4 4 4 4 3 4 4 5 4 3 8 6 5 5 6 6 5 5 5 5 4
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Allegato 2
Estratto dal sito ufficiale di Arpa Lombardia Educazione ambientale
http://ita.arpalombardia.it/ita/legna_come_combustibile/
Nell’ambito delle azioni volte al risanamento della qualità dell’aria, la strategia regionale relativa ai piccoli generatori di calore a legna si propone due obiettivi: da una parte la riduzione delle emissioni di polveri fini e di altri inquinanti dannosi per la salute, dall’altra l’aumento dell’efficienza energetica e dell’uso di fonti energetiche rinnovabili.
Pur essendo utile per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti, la combustione della legna in piccoli impianti domestici presenta degli aspetti critici per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria, aspetti che devono essere oggetto di particolare attenzione soprattutto nelle aree soggette a episodi acuti di inquinamento.
Gli studi riguardanti le ricadute sulla salute umana dell’uso della legna quale fonte energetica distinguono le problematiche che si manifestano all’interno delle abitazioni (indoor) da quelle che si manifestano all’esterno (outdoor). Tutti gli studi sull’inquinamento indoor – condotti sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati - evidenziano aspetti comuni: la combustione della legna produce inevitabilmente numerosi composti tossici e polveri fini e ultrafini, la cui quantità dipende dal tipo di combustibile, dalle tecniche di combustione e dalle tecniche utilizzate per l’abbattimento dei fumi.
Per l’inquinamento outdoor, la problematica si riconduce a quella più generale degli effetti sulla salute umana delle polveri fini. Il fumo da legna può contenere almeno cinque gruppi di sostanze chimiche classificate come cancerogene dall’IARC (International Agency for Resaerch on Cancer), ed almeno 26 sostanze chimiche indicate come pericolose dall’EPA (Environmental Protection Agency - USA). La maggior parte degli studi epidemiologici riguarda però incendi boschivi e gli addetti allo spegnimento di incendi: gli effetti acuti dell’esposizione al fumo (a livelli molto superiori a quelli usualmente riscontrabili) incidono sull’apparato respiratorio e sulla funzionalità polmonare.
Essendo estremamente diversa la composizione delle polveri in diverse condizioni di combustione, anche il particolato presenta differenti caratteristiche di tossicità. Uno studio svizzero ha comparato la tossicità e il potere mutageno (su cellule polmonari in vitro) di polveri provenienti da tre sorgenti diverse: un’auto diesel, una stufa in regime di combustione completa e una stufa in regime di combustione incompleta. I risultati hanno consentito di classificare le polveri da diesel a tossicità media mentre il particolato proveniente dalla stufa a combustione incompleta presentava un livello di tossicità quindici volte superiore e conteneva idrocarburi policiclici aromatici (IPA) a concentrazioni venti volte superiori a quelle del particolato da diesel. Le polveri derivanti dalla stufa a combustione completa della legna presentavano invece tossicità cinque volte più bassa di quelle derivanti dal diesel.
Per questo la strategia regionale relativa alla combustione della legna prevede un approccio integrato che si articolerà nel seguente modo:
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limitare l’uso degli apparecchi più obsoleti e inquinanti;
promuove il rinnovo degli apparecchi in favore di quelli più efficienti e meno emissivi;
regolamentare l’installazione e la manutenzione degli apparecchi domestici;
diffondere l’utilizzo delle “Buone pratiche” per una migliore combustione della legna in apparecchi domestici.
Limitazioni stagionali
La DGR 7635/08 ha disposto nei comuni della zona A1 e nei Comuni siti ad altezza inferiore a 300 m slm - e laddove sono presenti altri generatori di calore oltre quello a legna - il divieto all’utilizzo di legna da ardere nei mesi invernali per il riscaldamento domestico degli edifici in camini aperti, camini chiusi, stufe e qualunque altro tipo di apparecchio che non garantisca un rendimento energetico adeguato (≥ 63 %) e basse emissioni di monossido di carbonio (≤ 0,5 % = 5.000 ppm). È inoltre vigente il divieto di combustione di legna all’aperto. I valori di tali parametri sono normalmente precisati sul libretto di istruzioni dell’apparecchio; in mancanza del libretto viene ritenuta valida la certificazione rilasciata dal venditore o dal costruttore. Sono dunque esclusi dal divieto gli impianti con buon rendimento energetico e quelli di cottura (pizzerie comprese). La maggior parte degli impianti realizzati e messi in commercio prima del 1990 non è in grado di rispettare i valori di rendimento energetico indicati nella sopra richiamata DGR.
Rinnovo degli apparecchi
Regione Lombardia intende favorire la diffusione di apparecchi domestici più efficienti e a minori emissioni. Per questa ragione, è necessario uno sforzo tecnologico da parte dei costruttori per ridurre le emissioni dai piccoli generatori di calore a legna sia con la massima ottimizzazione delle condizioni di combustione che sviluppando sistemi di depurazione dei fumi. La diffusione di impianti ad alimentazione automatica (a pellet e cippato) rappresenta un’ulteriore possibilità di riduzione delle emissioni in quanto le condizioni più regolari della combustione ed un più ottimale dosaggio dell’aria comburente permettono significative riduzioni delle emissioni medie. Le condizioni eterogenee della combustione della legna di grossa pezzatura non permettono di ipotizzare - con i soli interventi primari - livelli emissivi compatibili con gli obiettivi di qualità dell’aria in zone di scarsa ventilazione. Occorre sviluppare, quindi, anche tecnologie di depurazione dei fumi, che sono già correntemente applicate sulle caldaie a biomasse di potenzialità medio-grossa utilizzate in grandi condomini e reti di teleriscaldamento; questo tipo di utilizzo permette fin da ora di conciliare i piani di risanamento della qualità dell’aria con gli obiettivi di riduzione dei Gas serra attraverso l’impiego delle biomasse. Nei contesti urbani di pianura, in cui la diffusione del gas naturale negli ultimi decenni ha portato a significativi miglioramenti del quadro emissivo associato ai piccoli impianti di riscaldamento domestico, l’uso delle biomasse - senza sostanziali innovazioni tecnologiche per la depurazione dei fumi - sarà di ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di risanamento della qualità dell’aria.
Nuove regolamentazioni dell’installazione e dell’utilizzo degli apparecchi
La nuova disciplina - in fase di predisposizione - si propone di regolamentare le operazioni di installazione e di gestione degli impianti domestici alimentati a legna in modo da contenere le emissioni inquinanti, ridurre i rischi di incendio delle canne fumarie e assicurare una corretta gestione delle fuliggini da parte delle imprese preposte alla pulizia delle canne fumarie.
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Diffusione “buone pratiche”
L’utilizzo non corretto della legna provoca un aumento dei consumi di combustibile e un notevole peggioramento delle emissioni sia in atmosfera che nell’ambiente domestico (inquinamento Indoor). Se si utilizza legna si deve ricordare che è possibile fare molto per ridurre tali emissioni inquinanti. Verranno diffusi alcuni suggerimenti pratici da seguire per scegliere il tipo di impianto e di legna, per effettuare una corretta installazione e manutenzione e per controllare l’adeguatezza della combustione.