LAVORARE IN SICUREZZA
D. Lgs. 81/08D. Lgs. 81/08ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE CEE RIGUARDANTI IL MIGLIORAMENTO DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA
DEI LAVORATORI SUI LUOGHI DI LAVORO
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
Gestione e Organizzazione della Sicurezza
Datore di lavoro
Responsabile SPP
SPSAL
Lavoratori
Medico competente
Responsabile SPP
Rappresentante dei lavoratori
Valutazione dei rischi
FIGURE DELLA SICUREZZA – D. Lgs. 81/08
Datore di lavoro (DdL)
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
Addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP)Addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP)
Medico competente (MC)
Lavoratori
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
DATORE DI LAVORO
È IL DIRIGENTE SCOLASTICO (PRESIDE)
PER CIO’ CHE RIGUARDA LA SUA ORGANIZZAZIONE
IL COMUNE PER CIO’ CHE RIGUARDA L’ADEGUAMENTO DELLO IL COMUNE PER CIO’ CHE RIGUARDA L’ADEGUAMENTO DELLO
STABILE ALLE NORME DI SICUREZZA
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
DATORE DI LAVORO
Designa il Responsabile SPP e l’Addetto SPP
Designa gli addetti alle squadre Antincendio ed al Primo Soccorso
Svolge la valutazione dei rischi nel luogo di lavoro
Forma e informa i lavoratori sui rischi presenti nell’attività
Permette ai lavoratori di verificare, tramite il RLS, l’attuazione
delle misure di prevenzione e protezione
Vigila sull’osservanza delle disposizioni di sicurezza
Tiene il Registro infortuni
Consulta il RLS circa la valutazione dei rischi e la programmazione
degli interventi di bonificaDOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RSPP - ASPP
Provvede alla:
• individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi
PERSONA IN POSSESSO DI ADEGUATE CAPACITÀ E REQUISITI PROFESSIONALI.
• individuazione delle misure di salvaguardia della salute e della
sicurezza
• elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
• proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori
• informare i lavoratori sulla natura dei rischi
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
LAVORATORI
Diritto ad allontanarsi, in caso di pericolo grave ed immediato, dal posto di lavoro cessando l’attività lavorativa.Diritto all’attuazione di misure necessarie alla tutela della salute e dell’integrità psico-fisica.Diritto ad una adeguata Informazione ed Formazione
DIRITTI
Diritto ad una adeguata Informazione ed Formazione
Obbligo di prendersi cura della propria Sicurezza.Obbligo all’osservanza delle disposizioni ed istruzioni impartite ai fini della protezione collettiva ed individualeObbligo di segnalare al dirigente o al preposto eventuali condizioni di pericoloObbligo di sottoporsi alla formazione
DOVERI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RLS
Ha diritto di accesso e controllo a tutti i luoghi di lavoro
È consultato preventivamente e tempestivamente in ordine�alla valutazione dei rischi, �alla individuazione delle misure di prevenzione e protezione,
VIENE ELETTO O DESIGNATO DIRETTAMENTE DAI LAVORATORI
�alla individuazione delle misure di prevenzione e protezione, �alla programmazione delle misure, �alla realizzazione e verifica delle misure
È consultato sulla designazione degli �addetti al servizio di prevenzione, �addetti alle squadre antincendio, al pronto soccorso, �addetti alla squadra di evacuazione
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RLS
ha diritto riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza
formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti
fa proposte in merito all'attività di prevenzione
VIENE ELETTO O DESIGNATO DIRETTAMENTE DAI LAVORATORI
fa proposte in merito all'attività di prevenzione
avverte il RSPP di qualunque pericolo rilevato o riferitogli dai lavoratori
può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro e i mezzi impiegati per attuarle non sono idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
PER VALUTAZIONE DEI RISCHI SI INTENDE QUEL PROCESSOSISTEMATICO IN CUI VENGONO:
•IDENTIFICATE LE FONTI DI PERICOLO
•INDIVIDUATI I RISCHI
•STIMATE LE ENTITÀ DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE
DALLA VALUTAZIONE SI SVILUPPA IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
IN CUI SI DEFINISCONO LE MISURE DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA
IL DVR E’ SEMPRE IN AZIENDA
•STIMATE LE ENTITÀ DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
A. Rischi per la sicurezza (rischi di natura infortunistica) dovuti a:
� ambiente di lavoro
� macchine
� impianti elettrici
� sostanze pericolose
� incendio-esplosioni
B. Rischi per la salute (rischi di natura igienico-ambientale) dovuti a:
VALUTAZIONE DEI RISCHI
B. Rischi per la salute (rischi di natura igienico-ambientale) dovuti a:
� agenti chimici
� agenti fisici
� agenti biologici
C. Rischi per la sicurezza e la salute (rischi di tipo cosiddetto trasversale) dovuti a:
� organizzazione del lavoro
� fattori psicologici
� fattori ergonomici
� condizioni di lavoro difficili
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
AMBIENTE DI LAVOROELEMENTARI MEDIE MATERNE SUPERIORI
Mq lordi totali per alunno Da 6,11 a 6,68 Da 8,06 a 11,2 Da 6,06 a 7 Da 6,65 a 12,28
Altezza di aule, biblioteche, uffici, infermeria, mensa (mt)
3 3 3 3
Altezza palestra (mt)
Non regolamentari 5,40 5,40 / /
Regolamentari / 7,50 / 7,50
Area minima per la costruzione di edifici scolastici (mq)
Da 2.295 a 12.550
Da 4.050 a 12.600 Da 1.500 a 6.750Da 6.620 a
33.900
Mq netti per alunno in classe 1,80 1,80 1,80 1,96
Nr. alunni per classe D.M. 18/12/1975 25 25 30 25
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
Nr. Persone per classe D.M.26/08/1992 antincendio, affollamento max, norme di esercizio
26 26 26 26
Aree verde alberata e attrezzata rispetto all’area totale
66,6% 66,6% 66,6% 66,6%
Mq totali per alunno Da 10,33 a 22,71Da 20,20 a
27,0025
Da 22,60 a 26,50
Temperatura ed umidità20°C+2°C,
Umidità 45-55%20°C+2°C,
Umidità 45-55%20°C+2°C,
Umidità 45-55%20°C+2°C,
Umidità 45-55%
Luminosità sui tavoli da disegno, sulle lavagne, sui cartelloni, ecc.
300lux 300lux 300lux 300lux
Luminosità sui piani di lavoro, negli spazi per le lezioni, studio, lettura, laboratori, uffici, ecc.
200lux 200lux 200lux 200lux
Luminosità negli spazi per riunione, ginnastica, nei corridoi, scale, servizi igienici, spogliatoi, ecc.
100lux 100lux 100lux 100lux
AMBIENTE DI LAVORO
LE USCITE DI EMERGENZA PER ESSERE TALI DEBBONO ESSERE DOTATE DI MANIGLIONE ANTI PANICO E APERTURA NEL SENSO DELL’ESODO
LE US DEVONO ESSERE IDENTIFICATE CON IDONEA CARTELLONISTICA DI EMERGENZA
LE VIE DI ESODO DEVONO ESSERE DOTATE DI LUCI DI LE VIE DI ESODO DEVONO ESSERE DOTATE DI LUCI DI EMERGENZA E LASCIATE SEMPRE LIBERE
LE PORTE DELLE AULE DIDATTICHE CON PRESENZE INTERNE FINO A 25 UNITA’ (STUDENTI + INSEGNANTI) DEBBONO ESSERE DI 80 CM CON APERTURA VERSO L’INTERNO
LE PORTE DELLE AULE DIDATTICHE CON PIU’ DI 25 PRESENZE DEBBONO ESSERE APRIBILI VERSO L’ESTERNO DI LARGHEZZA 120 CM FINO A 50PRESENZE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
AMBIENTE DI LAVORO
LA PAVIMENTAZIONE NON DEVE PRESENTARE BUCHE O SPORGENZE CHE RENDANO INSICURI I MOVIMENTI
I PASSAGGI DEVONO ESSERE SEMPRE SGOMBRI DA MATERIALE ANCHE IN DEPOSITO MOMENTANEO SOPRATTUTTO SE SONO VIE DI ESODO
LE SCALE DEBBONO ESSERE DOTATE DI BANDE ANTI SCIVOLOLE SCALE DEBBONO ESSERE DOTATE DI BANDE ANTI SCIVOLO
LE SCALE DEBBONO ESSERE DOTATE DI PARAPETTO DI ALTEZZA MINIMO DI 1M, MISURATO AL MOMENTO DI MINOR PROTEZIONE
LE PARETI NON DEBBONO PRESENTARE CHIAZZE DI UMIDITA’
LE PARETI DEVONO ESSERE TINTEGGIATE CON TINTURA CHIARA E LAVABILE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
AMBIENTE DI LAVORO
LE SPORGENZE (COME TERMOSIFONI) E GLI ELEMENTI PERICOLOSI (COME PILASTRI ISOLATI SOPRATTUTTO QUADRATI) DEBBONO ESSERE RIVESTITI CON MATERIALE TALE DA POTER ATTUTIRE POSSIBILI URTI
LE FINESTRE AD ANTE DEBBONO ESSERE TENUTE CHIUSE DURANTE LA RICREAZIONEDURANTE LA RICREAZIONE
TUTTE LE VETRATE DEBBONO AVERE ADEGUATA PROTEZIONE FINO ALL’ALTEZZA DI 1M OPPURE ESSERE DI VETRO ANTISFONDAMENTO
I VETRI DELLE FINESTRE O DELLE ANTE DEGLI ARMADI DEBBONO ESSERE ANTIDFONDAMENTO
GLI ARREDI DELLE AULE DEVONO ESSERE DISPOSTI IN MODO DA DEFINIRE ADEGUATI CORRIDOI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
AMBIENTE DI LAVORO
GLI ARMADI/SCAFFALI ALTI DEBBONO ESSERE BLOCCATI AL MURO
GLI SPORTELLI DEL CONTATORE DEL GAS DEVE ESSERE SEMPRE CHIUSO E VA SEGNALATA LA PRESENZA DELLA VALVOLA DI INTERCETTAZIONE DEL GAS
GLI SPORTELLI DEI QUADRI ELETTRICI DEVONO ESSERE GLI SPORTELLI DEI QUADRI ELETTRICI DEVONO ESSERE CHIUSI E VA SEGNALATA IL PERICOLO DI ELETTROCUZIONE
VA SEGNALATA LA POSIZIONE DEL PULSANTE DI SGANCIODELL’ELETTRICITÀ
IL PERIMETRO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA VA DEFINITO CON RECINTO E CANCELLO CHIUSO O PERCORSI DI USCITA/ ENTRATA SICURI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
AMBIENTE DI LAVORO
NESSUNO PUÒ SOSTARE NELL’AREA DELLA SCUOLA SE NON AUTORIZZATO
IL PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE ALL’INTERNO DELL’AREA DELLA SCUOLA NON DEVE IN ALCUN MODO INTRALCIARE L’ARRIVO DI EVENTUALI MEZZI DI SOCCORSO O OCCUPARE L’AREA DI RACCOLTA DEGLI STUDENTI DOPO L’EVACUAZIONEL’AREA DI RACCOLTA DEGLI STUDENTI DOPO L’EVACUAZIONE
I FILI NELLE AULE COMPUTER DEBBONO ESSERE ORDINATAMENTE RAGGRUPPATI CON SPIRALE DI PLASTICA O ALTRA PROTEZIONE
I VIDEO DELL’AULA COMPUTER DEBBONO ESSERE POSTI PERPENDICOLARMENTE ALLE FINESTRE; SE PER QUALUNQUE MOTIVO NON È POSSIBILE L’USO DEL VIDEO TERMINALE SOLO A TENDE O TAPPARELLE CHIUSE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
SEGNALETICA DI SICUREZZA
LA SEGNALETICANegli ambienti di lavoro la segnaletica svolge un ruolofondamentale nella prevenzione degli infortuni.
Il suo scopo è quello di attirare, in modo rapido ed intuitivo,l’attenzione su oggetti e situazioni che possono provocaredeterminati pericoli.determinati pericoli.Nei cartelli il messaggio viene comunicato per mezzo di uncolore, di una forma o di un simbolo che, combinati fra loro,rendono il segnale unico ed inequivocabile.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO ELETTRICO
IL RISCHIO CONNESSO ALL’USO DELL’ENERGIA ELETTRICA E’ SICURAMENTE TRA QUELLI DI MAGGIOR PERICOLO PER L’UOMO
QUANDO LA PERSONA VIENE A CONTATTO QUANDO LA PERSONA VIENE A CONTATTO CON PARTI IN TENSIONE AVVERTE L’EFFETTO “SCOSSA”, DOVUTO AL PASSAGGIO, NEL CORPO DI UNA CORRENTE ELETTRICA CHE ENTRA NEL PUNTO DI CONTATTO PER SCARICARSI A TERRA TRAMITE UN’ALTRA PARTE DEL CORPO-ELETTROCUZIONE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO ELETTRICO
SICUREZZA ELETTRICA
UNA BUONA PROGETTAZIONE SECONDO LE LEGGI, I REGOLAMENTI E LE NORME TECNICHE
UNA REALIZZAZIONE A REGOLA D’ARTE (DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ)CONFORMITÀ)
UNA ADEGUATA MANUTENZIONE
Sia dell’impianto elettrico
Sia dell’impianto di messa a terra
Sia dell’impianto contro le scariche atmosferiche
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO ELETTRICO
SICUREZZA ELETTRICA – nell’uso quotidiano
SEGNALARE GLI ELEMENTI IN TENSIONE (quadri elettrici)
NON TIRARE MAI LA SPINA DAL FILO
NON UTILIZZARE MAI PRESE CON FILI SGUAINATI
NON SPEGNERE CON MEZZI ESTINGUENTI NON ADATTI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO ELETTRICO
SICUREZZA ELETTRICA – nell’uso quotidiano
CHIUDERE CON TAPPI DI PROTEZIONE LE PRESE NON UTILIZZATE
EVITARE ALLACCI ELETTRICI DI FORTUNA E EVITARE FILI VOLANTIEVITARE FILI VOLANTI
SEGNALARE QUALUNQUE MALFUNZIONAMENTO
NON FAR ENTRARE A FORZA SU PRESE NORMALI LE SPINE TEDESCHE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO ELETTRICO
SICUREZZA ELETTRICA – nell’uso quotidiano
NON UTILIZZARE PRESE MULTIPLE O AD ALBERO DI NATALE
NO
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
NO
SI
RISCHIO INCENDIO
AFFINCHÈ UN INCENDIO SI SVILUPPI È NECESSARIO CHE SI VERIFICHI 3 CONDIZIONI “TRIANGOLO DEL FUOCO”
•IL COMBUSTIBILE(CARTA, LEGNA, ECC.)
•L’INNESCO (FIAMME •L’INNESCO (FIAMME LIBERE, CORTO CIRCUITO, ECC.)
•IL COMBURENTE(OSSIGENO- ARIA)
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO INCENDIO
SOLIDI
LIQUIDI
CLASSI DI INCENDIO
NATURA ELETTRICA
GAS
CHIMICI E METALLI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO INCENDIO
I RISCHI E I DANNI DELLA COMBUSTIONE
� CARENZA DI OSSIGENO
DECOMPOSIZIONE DEI PRODOTTI IN COMBUSTIONE� DECOMPOSIZIONE DEI PRODOTTI IN COMBUSTIONE
•OSSIDO DI CARBONIO- Si combina con la emoglobina del sangue più facilmente dell’ossigeno rendendola indisponibile per la respirazione
•ANIDRIDE CARBONICA- accelera il ritmo respiratorio e quindi aumenta così l’inalazione di altre sostanze tossiche
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO INCENDIO
�DECOMPOSIZIONE DEI PRODOTTI IN COMBUSTIONE
•ACIDO CLORIDRICO- derivante dalla decomposizione del PVC;
con tempi di esposizioni brevi irrita gli occhi e con un esposizione
prolungata provoca la morte
•ACIDO CIANIDRICO- prodotto dalla combustione dei materiali
contenente azoto; impedisce la respirazione a livello cellulare
•ACROLEINA- prodotta dalla combustione lenta di prodotti
cellulosici; con tempi di esposizioni brevi irrita gli occhi e con tempi
di esposizioni lunghi induce complicazioni polmonari
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO INCENDIO
�FUMO
Il fumo si produce essenzialmente in quanto la combustione avviene in carenza di ossigeno ed è formato da particelle solide e liquide in sospensione nel gas
• Causa uno scadimento della visibilità con conseguenteinsorgenza di panico, stato confusionale e perditad’orientamento;
• Occulta la segnaletica ritardando l’uscita delle persone;
• Ostacola le operazioni di salvataggio e l’individuazione deifocolai.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
RISCHIO INCENDIO
�FIAMMA E CALORE
•Ustioni per contatto con la fiamma o con materiali ardenti
• L’esposizione al calore innalza fortemente la temperatura corporea che può essere insostenibile dal sistema di autoregolazione termicache può essere insostenibile dal sistema di autoregolazione termica
• La respirazione di aria caldissima può produrre il collasso dei capillari sanguigni e quindi l’arresto respiratorio
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DEL RISCHIO INCENDIO
CLASSIFICAZIONE DELLA SCUOLA (D.M. 26/08/92)
Classificazione della scuola in relazione alla effettiva presenza contemporanea delle persone, sia studenti, docenti, non docenti ed altro.
TIPO 0 scuola con n. di presenze contemporanee fino a 100 personeTIPO 0 scuola con n. di presenze contemporanee fino a 100 persone
TIPO 1 scuola con n. di presenze contemporanee fino da 101 a 300 persone X
TIPO 2 scuola con n. di presenze contemporanee fino da 301 a 500 persone
TIPO 3 scuola con n. di presenze contemporanee fino da 501 a 800 persone
TIPO 4 scuola con n. di presenze contemporanee fino da 801 a 1200 persone
TIPO 5 scuola con n. di presenze contemporanee oltre 1200 persone
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DEL RISCHIO INCENDIO
CLASSIFICAZIONE DELLA SCUOLA (D.M. 26/08/92)
OBBLIGO PER LE SCUOLE DAL TIPO 1 AL TIPO 5 DI POSSEDERE ILCPI (CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDIO)
� SVILUPPO PROGETTO IN CUI:• VIENE CALCOLATO IL CARICO DI INCENDIO• VENGONO DEFINITE LE COMPARTIMENTAZIONI DEGLI • VENGONO DEFINITE LE COMPARTIMENTAZIONI DEGLI
AMBIENTI• VENGONO DEFINITE LA CAPIENZA E LA RESISTENZA AL
FUOCO (REI) PORTE E DEI PERCORSI DI EVACUAZIONE• IMPIANTI E ATTREZZATURE ANTINCENDIO
� APPROVAZIONE PROGETTO DA PARTE DEL COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO
� SVOLGIMENTO DEI LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO� SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DEL RISCHIO INCENDIO
CLASSIFICAZIONE DELLA SCUOLA (D.M. 26/08/92)
OBBLIGO PER LE SCUOLE DEL TIPO 0:
•DI DOTAZIONE MINIMA DI ATTREZZATURA ANTINCENDIO
•DI USCITE DI EMERGENZA E VIE DI ESODO
•OBBLIGO DELLA SEGNALETICA DI SICUREZZA
•OBBLIGO DI UTILIZZO DI MATERIALI RESISTENTI AL FUOCO
•ECC.
SISTEMA DI GESTIONE PREVENTIVA A CARICO DEL COMUNESISTEMA DI GESTIONE PREVENTIVA A CARICO DEL COMUNESISTEMA DI GESTIONE PREVENTIVA A CARICO DEL COMUNESISTEMA DI GESTIONE PREVENTIVA A CARICO DEL COMUNE
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DELL’EMERGENZA ANTINCENDIO
ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE
Estintori portatili
Idranti a muroNaspi
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DELL’EMERGENZA ANTINCENDIO
Gli estintori devono essere utilizzati per PRINCIPI DI INCENDIO, cioèper piccoli focolai che se colti sul nascere sono facili da spegnere.
Tutti gli estintori devono essere di colore rosso, segnalati da idoneocartello e appesi ad apposito gancio
Sull’etichetta dell’estintore sono
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
Sull’etichetta dell’estintore sono riportate le informazioni relative a:
- materiale estinguente
- peso complessivo
- classe e dimensione dell’incendio estinguibile
Capacità estinguente Classe d’incendio
13 A – 89 BC
GESTIONE DELL’EMERGENZA ANTINCENDIO
SPEGNIMENTO DEL FUOCO:
SEPARAZIONE:allontanamento tra combustibile e comburente ottenibile con ripari obarriere non infiammabili, mezzi meccanici, forti getti d’acqua, polvereo sabbia.o sabbia.
SOFFOCAMENTO:riduzione della percentuale del comburente al di sotto della sogliaminima.
RAFFREDDAMENTO:abbassamento della temperatura
AZIONE CHIMICA:arresto delle reazioni a catena che avvengono durante la combustione.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DELL’EMERGENZA ANTINCENDIO
AGENTI ESTINGUENTI:Gli incendi non sono tutti uguali e quindi vanno fronteggiati con
adeguati mezzi di estinzione
Acqua – Schiuma – Polvere – CO2 – Alogenati
Schiuma – Polvere – CO2 – Alogenati
Polvere – CO2 – Alogenati
Polveri speciali
Polvere – CO2 – AlogenatiDOTT. GRAZIANO PIACENTINI
GESTIONE DELL’EMERGENZA ANTINCENDIO
DESIGNAZIONE E FORMAZIONE DELLA SQUADRA ANTINCENDIO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
DEFINIZIONE DELLA SQUADRA DI EVACUAZIONEDEFINIZIONE DELLA SQUADRA DI EVACUAZIONE
ESERCITAZIONE DELL’EVACUAZIONE 2 VOLTE L’ANNO
SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE A CARICO DELLA STRUTTURA SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE A CARICO DELLA STRUTTURA SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE A CARICO DELLA STRUTTURA SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE A CARICO DELLA STRUTTURA
SCOLASTICASCOLASTICASCOLASTICASCOLASTICA
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
STRUMENTO OPERATIVO attraverso il quale possono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio.
IL PIANO DEVE RISPONDERE, RELATIVAMENTE AI RISCHI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
IL PIANO DEVE RISPONDERE, RELATIVAMENTE AI RISCHI ED ALLE RISORSE, ALLA REALTÀ PROPRIA DELLA SCUOLA.
Definisce una perfetta organizzazione del personale, in base alla quale ognuno sa come agire per prevenire e rispondere in modo positivo di fronte ad una emergenza per la propria ed altrui sicurezza.
SQUADRA DI EVACUAZIONE NELLE SCUOLE-FIGURE DELLA GESTIONE
COORDINATORE DELL’EMERGENZA
Figura, in possesso di attitudini e capacità psico-fisicheadeguate ed in grado di assumere decisioni autonome conimmediatezza. Deve essere facilmente reperibile per coordinarel'intervento della squadra d'emergenza interna.l'intervento della squadra d'emergenza interna.
(IN GENERE COINCIDE CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO)
SOSTITUTO COORDINATORE DELL’EMERGENZA
Figura, in possesso di attitudini e capacità psico-fisiche adeguate ed in grado di assumere decisioni autonome con immediatezza in assenza del Coordinatore.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
SQUADRA DI EVACUAZIONE NELLE SCUOLE-FIGURE DELLA GESTIONE
ADDETTO AL CENTRALINO
Persona incaricata di chiamare l’intervento del soccorso esterno (vigili del fuoco, pronto soccorso, ecc.) e di svolgere qualunque altra chiamata.
ADDETTO ALLA CENTRALE TERMICA- persona che ha lafunzione di agire sulla valvola di intercettazione delcombustibile
ADDETTO ALL’IMPIANTO ELETTRICO- persona che ha lafunzione di aprire gli interruttori generali di piano odell’edificio per disalimentare le zone interessatedall’emergenza
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
SQUADRA DI EVACUAZIONE NELLE SCUOLE-FIGURE DELLA GESTIONE
ADDETTO ALLA PORTINERIA
Persona incaricata di avere il registro delle presenze degli esterni; può avere incarico di aprire i cancelli per far entrare i soccorsi esterni (se l’area di raccolta è interna); può avere l’incarico di bloccare la strada (se l’area di raccolta è esterna); l’incarico di bloccare la strada (se l’area di raccolta è esterna);
RESPONSABILE EVACUAZIONE DI CLASSE
Docente incaricato di portare la classe all’area di raccolta e qui fare l’appello; riempirà il modulo tenuto nel registro con il resoconto delle presenze della classe.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
SQUADRA DI EVACUAZIONE NELLE SCUOLE-FIGURE DELLA GESTIONE
RESPONSABILE DEL CENTRO DI RACCOLTA
Persona incaricata di riempire il modulo generale di presenza per redigere resoconto finale da consegnare al capo di istituto e ai Vigili del Fuoco; farà l’appello degli esterni presenti in quel momento nell’edificio secondo il registro tenuto in portineria momento nell’edificio secondo il registro tenuto in portineria
RESPONSABILE DI PIANO
Non docente che per ogni piano segue le operazioni di evacuazione
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
SQUADRA DI EVACUAZIONE NELLE SCUOLE
INCARICO FIGURA NOMINATIVO Tel. SOSTITUTO Tel.
Emanazione ordine di
evacuazione
Responsabile/ coordinatore dell’emergenz
a
Diffusione ordine di
evacuazione
Addetto segreteria o non docente
Addetto chiamata di Addetto chiamata di soccorso
Addetto segreteria
Addetto alla portineria
Non docente
Responsabile dell’evacuazione della classe
Docente DOCENTE AL
MOMENTO PRESENTE IN CLASSE
SE FA PARTE DELLA SQUADRA
NON DOCENTE O ALTRO DOCENTE
Studente apri-fila
Studente VEDI MODULO 1 VEDI MODULO 1
Studente chiudi-fila
Studente VEDI MODULO 1 VEDI MODULO 1
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
SQUADRA DI EVACUAZIONE NELLE SCUOLE
Assistente portatore di handicap
Docente o non docente
DOCENTE DI SOSTEGNO
Responsabile centro di raccolta esterno
Addetto segreteria o
docente
Interruzione energia elettrica
Non docenteelettrica
Interruzione emanazione
gasNon docente
Controllo operazioni di evacuazione Piano terra
Non docente di piano
Controllo operazioni di evacuazione Piano primo
Non docente di piano
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
MODALITÀ DI ALLERTA
ALLARME DI PRIMO GRADO – INIZIO EMERGENZA tale allarme può derivare direttamente dal sistema elettronico di rilevazione incendi, oppure da una qualsiasi altra fonte (pulsante di emergenza, a voce, ecc.). In questo stadio di allarme non c’è ancora conoscenza dell’effettiva presenza e/o entità del pericolo. dell’effettiva presenza e/o entità del pericolo.
FASE DI INTERVENTO – tale fase è prevista nel caso in cui siritenga di poter intervenire direttamente, con i propri mezzi, inquanto il pericolo ha un’entità limitata e tale da poter esseregestito direttamente dal gruppo di emergenza.
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
MODALITÀ DI ALLERTA
ALLARME GENERALE – EVACUAZIONE – RICHIESTA DISOCCORSO – il segnale di evacuazione è previsto in tutti i casiin cui si sia accertata l’impossibilità di gestire l’emergenza conproprie risorse o comunque l’intervento metta a repentagliol’incolumità del personale impegnato. In questo caso vienerichiesto il soccorso ai servizi di emergenza esterni e vienerichiesto il soccorso ai servizi di emergenza esterni e vieneattivato il personale incaricato a coordinare l’evacuazionedell’edificio.
FINE EMERGENZA – con un segnale inequivocabile si da il via alrientro nell’edificio e al ripristino dell’attività usuale in quanto ècessato qualunque pericolo
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
COMUNICAZIONE EMERGENZE
SITUAZIONE SUONO CAMPANELLARESPONSABILE ATTIVAZIONE
RESPONSABILE DISATTIVAZIONE
INIZIO EMERGENZA
INTERMITTENTE suoni corti ripetuti ad intervalli di 2 secondi
In caso di evento interno chiunque si accorga dell’emergenzaIn caso di evento esterno il Coordinatore Emergenza
Coordinatore Emergenze
Coordinatore Emergenza
EVACUAZIONE GENERALE CONTINUO Coordinatore Emergenze Coordinatore Emergenze
FINE EMERGENZAINTERMITTENTE
suoni lunghi ripetuti ad intervalli di 5 secondi
Coordinatore Emergenze Coordinatore Emergenze
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
REGISTRI E MODULI
DATANOME
ESTERNIIN QUALITA’
DILUOGO DI
PERMANENZAFIRMA
INGRESSOFIRMA USCITA
01/06/2006 sig. Rossi genitore aula professori X X
REGISTRO DELLE PRESENZE ESTERNE
da tenere in portineria
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
REGISTRI E MODULIda affiggere in classe
Modulo 1: STUDENTI INCARICATI(da affiggere in classe)
Scuola:…………………………………………………………………………………………………Data :…………………………………………. Piano:………………………………………….
Classe:……………………………………….
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
COMPITI INCARICATO *
Apertura porta e guida compagni verso il punto di raccolta
(APRI FILA)
………..………………………………….
…….……………………………………
Assistenza eventuali compagni in difficolt à, controllo completa
evacuazione dell ’aula e chiusura porta(CHIUDI FILA)
………………………………………….
…….……………………………………
* per ogni classe devono essere designati un incaricato ed almeno un sostituto
REGISTRI E MODULIda tenere nel registro di classe
Modulo 2: MODULO DI EVACUAZIONEScuola:……………………………………………………………… Data:…………………………………
CLASSE PIANO
N. STUDENTI PRESENTI
N. STUDENTI EVACUATI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
STUDENTI DISPERSI
(NOMINATIVI)
…………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………….
STUDENTI FERITI
(NOMINATIVI)
…………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………….
AREA DI RACCOLTA
(LETTERA)………………………………………………………………………………………….
Firma docente:………………………………………………………………
REGISTRI E MODULIda tenere in portineria
Modulo 3-a: SCHEDA RIEPILOGATIVA DELL’AREA DI RACCOLTA
Scuola:……………………………………………………………… Data:…………………………………
CLASSE PIANOAREA DI RACC.
ALLIEVI PRESENTI
ALLIEVI EVACUATI
ALLIEVI FERITI
ALLIEVI DISPERSI
DOTT. GRAZIANO PIACENTINI
Firma resp. area raccolta:………………………………………………………………