Il caso
Ticket, crisi Qui!Groupil “buco” ammontaa oltre venti milioni di euro
Ferie? «Ho ancora un sacco di cose da sistemare» dice Maurizio Roi, nel suo ufficio
al nono piano del Torrione che si affaccia su De Ferrari. Il sovrintendente cammina con una bottiglia d’acqua in mano e, prima di sedersi, indica il cartellone della prossima stagione, orgoglioso dell’apertura al Musical.
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Le continue esternazioni del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulle grandi
opere dovrebbero alla fine sintetizzarsi in certezze. L’allora candidato premier Luigi Di Maio, oggi vicepremier e due volte ministro, a Genova in campagna elettorale disse dire che avrebbe fermato Terzo Valico e Gronda. Il nuovo governo giallo-verde ha
invece optato per un’iniziale rivalutazione di tutte le opere, prima di un pronunciamento definitivo. Tutto pienamente legittimo, da questo punto di vista, ma troppo spesso si tende a confondere, a volte anche ad arte, la Tav, alta velocità per passeggeri, con il Terzo Valico, che è principalmente alta capacità per le merci. Va detto
che l’opera non si è mai fermata, così come non si è mai interrotto il flusso dei finanziamenti in capo a Rfi, che è il soggetto appaltante, verso il Cociv, che è il general contractor. Proprio per questo è utile in tempi rapidi un pronunciamento ufficiale del governo sul Terzo Valico. Opera pensata per la prima volta all’inizio del Novecento.
La SampdoriaCapezzi mette al tappeto il Padova
Era l’uomo col naso rosso da pagliaccio che strappava un sorriso ai bambini
ricoverati in ospedale. Matteo Marré Brunenghi, l’operaio morto ieri mattina in un tragico incidente sul lavoro a Pegli in Villa Banfi, se ne è andato a 47 anni appena compiuti. “Treccia” così lo chiamavano gli amici, faceva il volontario clown di corsia per l’associazione Pagiassi-Vip Genova Onlus.
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Lavoro, Genova non è meravigliosain un anno una sola nuova aziendaI dati economici confermano la stasi imprenditoriale. Vinacci: “Ma ora la rotta è invertita”
Sito webgenova.
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Capo RedattoreLuigi
PastoreVicario
MassimoMinella
STEFANO ZAINO pagina XVI MATTEO MACOR pagina XVII
Il commento
TERZO VALICODAL GOVERNOSERVE CHIAREZZAMassimo Minella
Il GenoaArriva Rolon, diga a centrocampo
NUOVO GALLIERAORA I TEMPIFANNO PAURAFranco Monteverde
LA DIA: “IN LIGURIALA ‘NDRANGHETAHA MESSO RADICI”Giuseppe FilettoMarco Preve
Quanto pesa sul futuro del Nuovo Galliera l’ultima sentenza del
Tar che ha accolto il ricorso dei secondi arrivati nella gara per la progettazione definitiva dell’ospedale di Carignano?Il vicepresidente Giuseppe Zampini ha avuto toni rassicuranti.
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Sempre più radicata in Liguria, anche se la ‘ndrangheta qui non ha
bisogno di minacciare, estorcere e ammazzare. «Al Nord sceglie il profilo soft, non vuole creare allarme sociale ed elevare l’attenzione degli organi investigativi – sottolinea il colonnello Sandro Sandulli, a capo della Dia di Genova».
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PEGLI, ANCORAUN ALTRO MORTOSUL LAVOROAnnissa Defilippi
Così parlò Marco Bucci, appe-na eletto sindaco di Genova, durante una visita all’incubato-re Bic di Campi: per attirare nuove imprese basta offrire im-poste comunali ridotte e spazi non utilizzati a basso costo o addirittura a costo zero. Il re-sto lo farà “Genova meraviglio-sa”, che sedurrà con il suo char-me molte aziende sperdute nella nebbia padana.
Un anno dopo, i risultati non si vedono ancora. Se stia-mo alle statistiche ufficiali, il numero di aziende sbarcate a Genova dal giugno 2017 è pros-simo allo zero. Confindustria Genova segnala soltanto un’o-perazione di acquisizione: il gruppo Engineering ha rileva-to la genovese Infinity Techno-logy Solutions, l’ha assorbita e ha portato i suoi dipendenti in città da 140 a 200.
La Camera di Commercio annuncia che oggi, rispetto al 30 giugno 2017, ci sono 20 im-prese genovesi in più, con un incremento dello 0,04%, ma come al solito è difficile “pesa-re” questo piccolissimo au-mento del saldo in termini di occupazione e fatturato, ed è un rebus sapere quante azien-de sono arrivate a Genova e quante invece hanno trasloca-to altrove.ALESSANDRO CASSINIS pagina III
I N P R I M O P I A N O
Brignole, la rivoluzione del trafficotaglio delle corsie e strade chiuse STEFANO ORIGONE pagina V
Almeno venti milioni di euro. «Parliamo di miliardi di vecchie lire e non di pochi spiccioli», sot-tolinea, più che preoccupato, il procuratore capo Francesco Coz-zi. È di questa portata il “buco” creato dalla Qui!Group, la socie-tà genovese che gestisce i buoni pasto Qui!, di proprietà di Grego-rio Fogliani, l’imprenditore venu-to dal nulla.pagina IV
Il 26 luglio 1956 presso l’isola di Nantucket, nello
Stato del Massachusetts, il
transatlantico Andrea Doria, dopo essere
entrato in collisione col mercantile
svedese Stockholm,
affondò. La nave era stata varata
cinque anni prima, costruita
nei cantieri di Sestri Ponente. Era l’ammiraglia
dell’Italia Navigazione. Le
vittime del naufragio furono
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AccaddeoggiCARLO FELICE
IL SOVRINTENDENTE‘COSÌ CRESCEREMO’
27 luglio9 settembre 2018
ESTATE AL
DUCALE>MUSICA>MOSTRE> C I N E M A > V I S I T E
agli spazi storici
I Notturni en plein aircinque pianisti per cinque notti QUARTA EDIZIONE
IN COLLABORAZIONECON
INGRESSO LIBERO
ORE 22PALAZZO DUCALE
Palazzo Ducale_____Piazza Matteotti 9_____Genova
w w w . p a l a z z o d u c a l e . g e n o v a . i t
ValentinaMessapianoforte
Musiche di Francis Poulenc,
Sergej Procof’ev, Robert Schumann
Giovedì 26 luglio
GIOVEDÌ
260718
Redazione di Genova Piazza Piccapietra 9 16121 • Tel. 010/57421 • Fax 010/5742263 • Internet e-mail: [email protected] • Segreteria di Redazione Tel. 010/5742202 dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00 • Tamburini Fax 010/565191 • Pubblicità Rivetti Pubblicità • Via Lamarmora, 58 • 10128 Torino • Tel 011/581 44 11 •Mail [email protected]
ILLAVORO ANNO XIX N° 175 REGISTRAZ.TRIBUNALE DI GENOVA N° 22 DEL 2-9-1948GEDI GRUPPO EDITORIALE S.P.A. ROMA STAMPA: GEDI PRINTING PADERNO DUGNANO (MI)
fabrizio cerignale
Il “terzo tempo” si gioca nel cam-petto del cortile di Marassi e an-che un leggero placcaggio diven-ta una bellissima occasione per un abbraccio tra padri e figli, as-sieme alle mamme, presenti all’e-vento. Anche perché la partita che si è svolta sabato scorso, nel-la casa circondariale genovese, è stata una bellissima occasione per rompere le barriere e final-mente riunire, per due ore ab-bondanti di sana attività sporti-va, famiglie che normalmente si incontrano negli spazi asettici della sala colloqui.
A riuscire in questo piccolo mi-racolo, che ha coinvolto tredici bambini, ritagliando un momen-to di festa insieme alle loro fami-glie, è stato il Comitato di Geno-va del Centro Sportivo Italiano, che ha lavorato per mesi e mesi alla preparazione dell’evento. Un’iniziativa che si è svolta sotto
la “regia” di Federico Ghiglione, eclettico promotore della “Rug-by Tot’s” Genova e della “Associa-zione Professione Papà”, con il sostegno della Direttrice della ca-sa circondariale genovese, Maria Milano e degli agenti di polizia penitenziaria. In pratica, all’in-terno del carcere si è tenuta la prima esperienza pratica di un progetto più complesso che è sta-to elaborato da CSI Genova e dall’Associazione Professione Pa-pà e che pone l’attenzione ad una cultura dello sport inteso co-me momento educativo per la crescita del bambino. Un percor-so che, nello specifico si svilup-pa attraverso il Rugby Tot’s, un programma di motricità infanti-le con la palla ovale che utilizza i principi base del rugby senza contatto fisico.
Il tutto all’insegna del puro di-vertimento, progettato per svi-luppare le qualità fisiche, psico-logiche e sociali dei piccoli dai due ai cinque anni e che prevede una serie precisa di giochi, dalla corsa con il pallone alla ricerca dell’equilibrio a tutta una serie di altre attività propedeutiche al-la disciplina del rugby. A guidare i giochi, oltre a Ghiglione, aiuta-
to dal figlio Samuele, anche Pao-lo Trucco del Consorzio Agorà, che gestisce da anni un laborato-rio di serigrafia nella casa circon-dariale, oltre a Enrico Carmagna-ni, Gian Maria Baldi e Francesco Piccone, presidente e rappresen-tanti del CSI Genova. Un’attività che, presto, ha lasciato grande spazio all’improvvisazione, vista anche la forte empatia che si è creata tra bimbi e genitori e all’in-
terazione tra di loro e con gli ope-ratori.
Un primo test che ha avuto un grandissimo successo, grazie an-che all’entusiasmo fortissimo di tutti coloro che hanno partecipa-to a questa prima giornata. «Que-sta è stata una bellissima espe-rienza, anche dal punto di vista emotivo e umano – sottolinea Francesco Piccone – perché ha permesso di portare il rapporto
padre e figlio in un contesto così particolare. Grazie alla sensibili-tà che abbiamo ottenuto, sia dal-la direzione della casa circonda-riale che da tutto il personale, pensiamo che questa iniziativa possa essere ripetuta al più pre-sto, ma anche estesa ad altre real-tà analoghe». Adesso, quindi, la speranza è di poter ripetere l’ini-ziativa in tempi brevi, vista an-che la disponibilità della direttri-ce che ha potuto constatare di persona l’efficacia di questa atti-vità. Un progetto, quello di Geno-va, che rientra a pieno titolo tra le iniziative che il Centro Sporti-vo Italiano, sta coordinando a li-vello nazionale. Nel marzo scor-so, infatti, si è riunita a Roma, per la prima volta, la Commissio-ne Sport e Carcere istituita dal Consiglio Nazionale. Da qui la de-cisione di avviare la campagna “Il mio campo libero” nel quale l’attività del comitato genovese rientra a pieno titolo. Una campa-gna che coinvolge adulti e mino-ri e promuove lo sport come edu-cazione alle regole, alla socializ-zazione, all’autostima per com-battere aggressività, ansia, de-pressione
franco monteverde
Quanto pesa sul futuro del Nuovo Galliera l’ultima sentenza del Tar che ha accolto il ricorso dei secon-di arrivati nella gara per la proget-tazione definitiva dell’ospedale di Carignano?
Il vicepresidente Giuseppe Zampini ha avuto toni rassicuran-ti, affermando che la sentenza non ha bocciato del tutto la gara, ma impone di fatto solo una serie di “aggiustamenti” che, in concre-to, potrebbero comportare un ri-tardo solo di un mese o due sul ruo-lino di marcia previsto. Più preoc-cupate le dichiarazioni dell’asses-sore regionale alla Sanità, la leghi-sta Sonia Viale, che ieri, commen-tando la sentenza del Tar, ha det-to: «I ricorsi e controricorsi al Tar rallentano tutte le attività legate agli appalti pubblici nel nostro Paese. È sotto l’occhio di tutti che l’ospedale Galliera ha bisogno di un investimento strutturale per es-sere ammodernato. Da un lato vi è la grande professionalità dei suoi medici ma dall’altro è evidente la carenza della struttura. Mi auguro che la sentenza venga rispettata, ma non è possibile attendere oltre per iniziare i lavori».
Ora, al di là dei “miracoli” di cui è costellata la vicenda dell’ospeda-le — che, d’altronde, ha come presi-dente il cardinale Angelo Bagna-sco — appare francamente impossi-bile rispettare la sentenza e al tem-po stesso non “attendere oltre” per iniziare i tanto agognati (dalla Regione Liguria) lavori. E le dichia-razioni della Viale suscitano scon-certo nel Comitato di cittadini che si batte contro la realizzazzione del nuovo Galliera: «Da dieci anni i cittadini cercano di fare presente le criticità legate a questo proget-to, che si trova ancora in fase preli-minare — spiega la portavoce Pao-la Panzera — Non essendo stati ascoltati dagli Enti pubblici, non resta alternativa, se non rivolgersi al Tar. Se gli atti sono “viziati” non è colpa dei danneggiati né del Tar, ma delle amministrazioni che li
hanno autorizzati. Non si può inti-midire con certe frasi e negare il di-ritto ad avere giustizia.E ricordo che pendono ancora i ricorsi delle associazioni ambientaliste, sui quali i giudici si pronunceranno a ottobre».
Toni duri anche quelli dei pen-tastellati Alice Salvatore e Luca Pi-rondini, in prima linea nella “batta-glia di Carignano”: «Ancora una volta si confermano tutti i nostri fondati sospetti circa l’inadegua-tezza dei vertici del Galliera nell’af-frontare le responsabilità che ha un Ente così importante. Oltretut-
to siamo di fronte a condotte or-mai recidive. L’ultima “multa” di 5.000 euro, infatti, si somma a una cifra veramente cospicua di risar-cimenti dovuti dall’Ente a seguito di ricorsi persi nei confronti di va-ri soggetti. A breve renderemo pubblico l’ammontare esatto di questa perdita, dovuta a quelli che potremmo chiamare i capricci della dirigenza del Galliera».
E sulla collina di Carignano, c’è chi comincia a rimpiangere i vec-chi progetti, forse troppo in fretta accantonati, che potevano soddi-sfare le esigenze inconfutabili di
ammodernamento dell’ospedale, con un impatto decisamente me-no invasivo.
Archiviato il progetto “Galliera Duemila”,che prevedeva il restau-ro dell’esistente con 1.500 posti let-to (contro gli ipotetici 404 dichia-rati nel nuovo progetto) e non ab-batteva neppure un albero nello storico Parco della Duchessa, né prevedeva demolizioni e nuove ca-se, si pensa con nostalgia anche al “Triplo monoblocco” che recupe-rava il peraltro ristrutturatissimo Padiglione C.
La battaglia di Carignano
Galliera, ora i tempi fanno pauraViale e Zampini lanciano messaggi d’allarme sulla sopravvivenza dell’ospedale dopo il ricorso perso al TarIl Comitato insorge: “Tentativi di intimidazione che vogliono negare il diritto dei cittadini alla giustizia”
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La storia
Papà e figli giocano insieme a rugby nel carcere di MarassiSabato per la prima voltatredici bambini hanno potutotrascorrere due ore di allegriacon i genitori detenuti grazieal Centro Sportivo Italiano
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Alice Salvatore e Luca Pirondini: “Incapaci: presto un dossier sullo sperpero di denaro per i capricci del Galliera”
L’ospedale Galliera
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Giovedì26 luglio
2018
CRONACA