LE CASE DELLA SALUTE
NELLA REGIONE LAZIO
ALATRI 28 NOVEMBRE 2015
DOTT. ROBERTO COLANTONIO
MEDICO MEDICINA GENERALE
Distribuzione della popolazione residente in Italia
per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2012.
Oltre il 21%
della popolazione
nel nostro Paese
si trova in una
fascia di età
superiore a 65
anni.
Tra 10 anni la
percentuale sarà
ancora
maggiore…
La popolazione italiana invecchia
L’Istat calcola che nel 2065 la popolazione over 65 anni arriverà 33% ,
per cui 20 milioni di italiani avranno età pari o superiore a 65 anni
Dott.ssa Gian Franca
Ricci Maccarini
Sanità pubblica bene comune
Milano Marittima 24-27 Settembre 2015 4/20
Effetti dell’invecchiamento della
popolazione
• L'invecchiamento della popolazione accresce la pressione sui bilanci pubblici e sui sistemi pensionistici, nonché sulle spese per il personale addetto ai servizi sociali e di assistenza agli anziani.
• La terza età è associata alla malattia e alla dipendenza e le persone anziane rischiano di essere escluse dall'occupazione e dalla vita familiare e collettiva.
La necessità di introdurre nuovi
modelli assistenziali
L’esplosione della cronicità oggi
assorbe l’80% delle risorse sanitarie e
l’onere economico, connesso a questa
situazione epidemiologica diventa
sempre più difficilmente conciliabile
con le risorse disponibili….
Lo scenario nel futuro prossimo
Il progressivo incremento, nel
prossimo decennio, della popolazione
collocata nella fascia di età superiore
ai 65 anni impone la ricerca di modelli
assistenziali sostenibili, sia per
continuare a garantire la dovuta
tutela ai singoli soggetti, sia per
ritardare/ridurre il ricorso di questi
alle cure ed ai trattamenti sanitari
Regioni interessate da Piano di Rientro
I Piani di rientro dal
disavanzo
sono stati attivati
in dieci Regioni a partire
dal febbraio 2007
Azienda USL RMH - Ospedale Regina Apostolorum
Incontro con i Medici di Medicina
Generale sulla gestione della
patologia tiroidea
Albano Laziale 29 marzo 2008
Il Piano di Rientro
Approvato dalla Giunta Regionale del Lazio nel febbraio 2007 avrebbe dovuto agire sulle seguenti linee:
1.tariffe delle prestazioni sanitarie;
2.politiche del personale;
3.rapporti con le strutture accreditate;
4.introduzione di nuovi modelli assistenziali;
5.riordino rete ospedaliera e offerta territoriale;
6.ridefinizione del numero dei posti letto per acuti;
In realtà dopo sette anni….
Sono stati perseguiti con ostinata
determinazione solo due discutibili
obiettivi:
• Blocco del turnover
• Riduzione di posti letto
Il percorso nella regione Lazio per la
introduzione di modelli assistenziali
sostenibili
• DGR 313/12 Valorizzazione del ruolo del
Distretto.
• DCA 428/13 Linee guida regionali per la
realizzazione delle Case della salute
• DCA 429/13 Organizzazione distrettuale
• DCA 437/13 Piano regionale per il
governo delle liste di attesa 2013-2015
Dalla presentazione del progetto Casa della Salute
del ministro Livia Turco del 22 marzo 2007
…la richiesta di continuità della assistenza da
parte dei cittadini nell'arco delle 24 ore, sette
giorni su sette, rappresenta, in questo
momento, una priorità assoluta ancora
disattesa.
Il rapporto di fiducia tra cittadini e SSN si basa
essenzialmente sulla capacità di esserci, e di
esserci nel modo giusto, quando serve.
A questo bisogno e a questa urgenza risponde
la Casa della salute.
Riconoscibilità.
La Casa della salute è visibile, sul territorio,
come luogo fisico nel quale si concentrano una
serie di servizi e di attività attualmente
dispersi e frammentati.
Ciò la rende riconoscibile come il luogo al quale
fa capo, sul territorio, la presa in carico e la
continuità assistenziale, e concorre a creare le
condizioni perché diventi un punto di
riferimento per i cittadini;
Accessibilità.
La Casa della salute deve essere realizzata in
maniera tale da essere fisicamente
accessibile (nessuna barriera architettonica!)
e organizzata in maniera da garantire la
massima disponibilità dei propri servizi ed
attività, a cominciare dalla informazione e
dalla prenotazione di prestazioni;
Unitarietà.
La Casa della salute convoglia e racchiude in
sé servizi ed attività che altrimenti
resterebbero frammentati e dispersi sul
territorio;
Integrazione.
La Casa della salute è costruita per operare
garantendo servizi integrati in rete, tra
sanitario e sanitario e tra sociale e sanitario;
Semplificazione. La Casa della salute opera concentrando e
integrando i servizi e i percorsi per l’accesso ad essi, privilegiando la semplificazione burocratica
Punto di riferimento della rete. La Casa della salute opera in rete con tutti i
servizi e le strutture presenti sul territorio, rappresentando a sua volta un punto rete di riferimento in relazione alle funzioni svolte e alle attività che si concentrano al suo interno
Le funzioni di base comprendono
• La medicina generale in collegamento con la rete dei Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta operanti nel territorio di competenza in forma associata (UCP o altre forme associative)
• L’assistenza specialistica ambulatoriale con particolare riferimento alle discipline di cardiologia, ginecologia, pneumologia, diabetologia, oculistica, otorinolaringoiatria, chirurgia generale ed eventualmente angiologia, neurologia, malattie dell’apparato digerente
• Ambulatorio infermieristico
• Attività di diagnostica strumentale di primo livello
I moduli aggiuntivi comprendono
• Area delle cure intermedie ad elevata intensità assistenziale infermieristica
• Assistenza ambulatoriale complessa (ad es. chirurgia ambulatoriale)
• Centri territoriali per le demenze
• Centri antiviolenza
• Assistenza farmaceutica
• Attività fisica adattata
• Funzione ambulatoriale dedicata al trattamento del dolore cronico, nell’ambito delle specifiche reti
• Per le Case della Salute di maggiori dimensioni, con moduli funzionali aggiuntivi, nelle aree non metropolitane, può essere previsto un punto di primo intervento in collegamento con i più vicini Pronto Soccorso e DEA.
Attività svolte all’interno della Casa
della Salute
Le attività svolte all’interno della CdS dovranno essere in grado di garantire:
• L’accesso a percorsi assistenziali condivisi attraverso la rete integrata Ospedale-Territorio (PDTA)
• La gestione della continuità dell’assistenza
• L’accoglienza dei pazienti e l’orientamento ai servizi attraverso il collegamento con il punto unico di accesso (PUA)
• L’accesso ai servizi di assistenza a persone non autosufficienti, anche anziane, attraverso il collegamento con le Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuali
• L’introduzione di modelli di gestione delle patologie croniche che evitino il ricorso improprio al ricovero tramite ambulatori e/o assistenza a gestione medico-infermieristica (Chronic Care Model).
La funzione della Casa della Salute
assicura la presa in carico di:
situazioni cliniche di pre-acuzie, per prevenirne
l’evoluzione;
situazioni cliniche post-acute in fase di progressiva
stabilizzazione;
interventi diagnostici che necessitino di condizioni
protette;
riacutizzazione di patologie cronico-degenerative in
soggetti con instabilità clinica a bassa-medio
complessità ma a medio-alta intensità assistenziale;
Aspetti organizzativi
La Casa della Salute è posta sotto la
responsabilità del Direttore di Distretto.
Le funzioni di direzione sanitaria sono svolte da
un medico dirigente del distretto, con competenze
igienico-organizzative, che opera in stretta
collaborazione con un dirigente infermieristico.
La responsabilità del paziente è affidata al medico
di medicina generale, mentre la responsabilità del
piano assistenziale è a carico del personale
infermieristico.
Obiettivi che si intende perseguire mediante la
realizzazione della Casa della Salute:
Promozione dell’umanizzazione dell’assistenza attraverso lo
sviluppo di servizi assistenziali “di prossimità” passando da una
visione “ospedalocentrica” ad una “territoriale” che ponga il
cittadino-utente al centro del sistema.
Coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e promozione del
loro ruolo nel sistema sanitario.
Promozione e valorizzazione del ruolo della professione
infermieristica
Promozione dell’appropriatezza nell’utilizzo dei servizi sanitari
attraverso la riduzione di ricoveri impropri.
Riduzione dei costi di gestione.
Quotidiano on line di informazione sanitaria
ULTIMORA Sabato 26 SETTEMBRE 2015
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Renzi apre ai medici: “Parleremo con loro e troveremo agevolmente un punto di intesa”. Ma arriva anche la conferma dei tagli alla sanità: “Nel 2016 fondo sanitario a 111 miliardi”
“Se i medici ci vogliono suggerire modi diversi per tagliare gli sprechi, noi siamo ben felici di ascoltarli senza che si arrivi allo sciopero”. La mano tesa ai camici bianchi in lotta contro le sanzioni del decreto appropriatezza arriva al TG5 delle 20. “Sulla sanità stiamo mettendo più soldi di anno in anno”. Ma nell’elencare le cifre dal 2013 al 2016 sottolinea che l’anno prossimo l’asticella si fermerà a 111 miliardi, 2 in meno di quelli previsti.
Memento
“Gli anziani non hanno bisogno di tante cose,
ma di quelle poche cose ne hanno tanto bisogno!”
G.P.Vecchi Direttore scuola spec. Geriatria Gerontologia Univ. Modena, fino 1990