LE COMPETENZE PEDAGOGICHE DEL TECNICO
Vicenza, 28 ottobre 2017
Scuola regionale dello sport CONI- Veneto FISR
COSA INSEGNO?
A CHI INSEGNO?
DOVE INSEGNO?
VARIABILITA’
ABILITA’ APERTE ABILITA’ CHIUSE
QUAL’E’ IL SUO SIGNIFICATO?E’ IL RISULTATO E’ IL MEZZO PER IL
RAGGIUNGIMENTO DEL RISULTATO
MOVIMENTO VOLONTARIO FINALIZZATO
MOVIMENTO AUTOMATIZZATO
MOVIMENTO RIFLESSO
Attraverso numerose ripetizioni
LentoDispendiosoCosciente
VeloceEconomicoIncosciente
PROCESSI COGNITIVI
PRESA D’INFORMAZIONE PERCEZIONE
SELEZIONARE,CAPIRE,DECIDERE,ANTICIPARE ATTENZIONE
PROGRAMMA MOTORIO MEMORIA
ESEGUIRE LA RISPOSTA FEEDBACK INTERNO
PRESTAZIONE
ASPETTI EMOTIVI, AFFETTIVI, MOTIVAZIONALIASPETTI
ANATOMICI, FISIOLOGICI ENERGETICI
ASPETTI COGNITIVI
TECNICATATTICA
CONOSCENZE
CORPO
MENTE
Il tecnico sportivo e’ un insegnante?
PERSONA
Cognitiva
Motoria
Sociale
Affettiva-emotiva
«LA MENTE NON E’ AVULSA DAL CORPO NE’ DALLE RELAZIONI: HA ORIGINE DA ESSI E A SUA VOLTA LI REGOLA»
Daniel J. Siegelprofessor of clinical psychiatry at the UCLA School of Medicine and Executive Director of the Mindsight Institute.
«…CON IL SUO CONFUSO ALTERNARSI DI FALLIMENTO E SUCCESSO, LO SPORT CI SCUOTE ALLE RADICI, CI SPINGE VERSO LA PIÙ STRAORDINARIA SCOPERTA SU NOI STESSI METTE A NUDO I NOSTRI LIMITI E LE NOSTRE CAPACITA’»
L’INTELLIGENZA AGONISTICA G. VERCELLI
Bambino
Attività motoria
Ambiente educativo
OBIETTIVI
�EDUCARE A CORRETTI STILI DI VITA
�AMPLIARE IL BAGAGLIO MOTORIO
ETA’ GOALS OBIETTIVI
0/6 ANNI M. F. START Attraverso il gioco tante esperienze di movimento
6/9 M. 6/8 F. FUNDAMENTAL Alfabetizzazione motoria
9/12 M. 8/11 F. LEARN TO TRAIN Fondamentali tecnici dello sport/degli sports
12/16 M. 11/15 F. TRAIN TO TRAIN Motore-tecnica-strategia
15/16…. TRAIN TO COMPETE Allenamento per il risultato
18….. TRAIN TO WIN Prestazione, cura dei particolari
……. ACTIVE FOR LIFE Attivi per tutta la vita
LONG TERM ATHLETE DEVELOPMENT
OBIETTIVO FINALE E ’:
L’ATLETA INTELLIGENTE E COMPLETO
§ IL CERVELLO E’ QUALCOSA PER CERCAREINTELLIGENTE E’ COLUI CHE SA CERCARE E TROVARE RISPOSTE
§ L’ ATLETA INTELLIGENTE SA TROVARE PIÙ SOLUZIONI A SITUAZIONI SIMILI
§ L’ALLENATORE «INTELLIGENTE» DA’ STRUMENTI PER PENSARE E’ UN OSSERVATORE NON UN INTERVENTISTA
CONOSCENZE NECESSARIE
FISIOLOGIABIOMECCANICAPSICOLOGIAMETODOLOGIADIDATTICASOCIOLOGIATEORIA DELL’ALLENAMENTONEUROSCIENZE
COMPITI FUNZIONI RESPONSABILITÀ DELL’ALLENATORE
1. Facilita l’apprendimento della tecnica2. Gestisce i carichi di lavoro3. Sviluppa e recupera le capacità
motorie4. Organizza efficacemente l’attività5. Crea motivazione ed interesse per la
disciplina sportiva6. Assicura un’ambiente idoneo per
l’integrità degli allievi
COMPETENZE DIDATTICHE SAPER MOTIVARE
SAPER COMUNICARE
SAPER PROGRAMMARE
SAPER OSSERVARE
SAPER VALUTARE
MOTIVAZIONE
“ è lo stato di tensione che mette in movimento l’organismo fino a quando esso non abbia ridotto questa tensione e ristabilito l’equilibrio” Lagache
MOTIVAZIONE ALLA PRATICA SPORTIVA E ALL’ABBANDONO NEI
GIOVANI
PERCHE’ PARTECIPANO
• imparare nuove capacità• divertirsi• affiliazione• stimoli• esercizio e benessere• sfide competitive/vincere
PERCHE’ ABBANDONANO
• fallimento nell’imparare nuove capacità• mancanza di divertimento• mancanza di affiliazione• mancanza di stimoli• mancanza di esercizio e benessere• assenza di sfide/fallimento
Adattata da Gould e Petlichoff
Orientamentosull’io
Orientamentosul compito
OBIETTIVI
• Fare meglio degli altri
• Fare come gli altri, ma con meno sforzo
• Nascondere la propria incapacità
• Apprendere nuove abilità• Migliorare• Risolvere un problema• Comprendere pienamente
qualcosa• Fare del proprio meglio
Aspetti metodologici da considerare per determinare un clima orientato sul compito (Ames, 1992, modificato)
Come viene definito il successo? Come miglioramenti e progressi individuali
Cosa è importante? L’impegno
Cosa viene valutato? Miglioramenti ed impegno
Come sono considerati gli errori?
Perché affrontare compiti nuovi? Per sviluppare nuove abilità
Quando gli allievi si sentono soddisfatti? Quando è l’impegno che determina il successo, quando fanno del loro meglio
Dove è posta l’attenzione degli allievi? Sull’apprendimento di nuove abilità
Dove è posta l’attenzione dell’allenatore? Sullo sviluppo delle capacità e sull’apprendimento
Parte dell’apprendimento
COMUNICAZIONEA chi ?Dove sono?Che motivazione hanno?Che ruolo ho?
COMUNICAZIONE VERBALE - NON VERBALE--VOCALE NON VERBALE-
Spesso nelle componenti non verbali e vocali non verbali ci si gioca la comunicazione!
L’emozione influenza l’attenzione!Lo spazio e la gestione dello spazio comunicano!
QUANDO GIOCA L’UOMOUSA TUTTE LE SUEFACOLTA’QUANDO LAVORASI SPECIALIZZA
Marshall Mc Luhan
GIOCOAttività libera , piacevole, autentica, fine a se stessa
Caratterizzata da:
•Incertezza , emozione piacevole
ansietà , rischio misurato
•Normativa semplice , accettata da tutti
valida in quel contesto
•Possibilità di costruire una realtà fittizia
per la realizzazione di bisogni soggettivi
Con presupposti:
•Psicobiologici
•Affettivi
•Cognitivi
•Sociali
Lo sport è gioco istituzionalizzato , con espressioni ludiche ritualizzate, organizzate culturalmente ,
finalizzate socialmente
GIOCO
PUNTEGGIO
PRESTABILITOPER PROVE
CIRCOSCRITTONEL TEMPO TIPO DI RELAZIONE
COLLABORAZIONEOPPOSIZIONE
RUOLI
FISSIVARIABILI
TEMPO
EFFETTIVOELASTICO
PRESTABILITODISCREZIONALE
SUDDIVISODIPENDENTE
Dal numero di prove
OGGETTI
Stimolano sviluppo abilità (lanciare ecc..)
Permettono alleanze (passaggi)o
opposizioni(intercettazioni, deviazioni)
SPAZIO
AMPIO O STRETTO STATICO O DINAMICO
PERCORRIBILEINVIOLABILE
DA DIFENDEREINDIVIDUALECOLLETTIVO
GIOCO «CUORE» DELLA LEZIONE
RICERCA E APPREZZAMENTO DEL GIOCO
Gli allievi cercano delle proprie scelte nell’ambito delle regole inuna progressiva Integrazione tra i limiti del gioco e lesoluzioni adottate.
GIOCO «CUORE» DELLA LEZIONE
PROCESSI DECISIONALIGli allievi vengono stimolati a prendere decisioni proprie, su cosa, quando e come fare, ad assumersi responsabilità, a scegliere, a comprendere le motivazioni del proprio agire.
GIOCO «CUORE» DELLA LEZIONEESECUZIONE DI ABILITÀL’ allievo ricerca l’uso delle abilità tecniche per rispondere in modo efficacie al problema posto dal gioco: usa le abilità di cui è in possesso ed è stimolato a svilupparne di nuove.
GIOCO «CUORE» DELLA LEZIONE
Prestazione
Non è necessario avere un livello tecnico elevato per poter partecipare al gioco
GIOCO «CUORE» DELLA LEZIONE
TRANSFERTUna didattica basata sul gioco permette di arricchire il bagaglio motorio favorendo un’operazione di ricerca autonoma di soluzioni e di strategie, ma permette soprattutto la possibilità ditrasferire le abilità apprese da una situazione all’altra.
IL GIOCO E’ MAESTROATTRAVERSO IL GIOCO SI SCOPRE IL MONDO
Dal globale alla ricerca di situazioni tecnico-tattiche specifiche dello sportIl gioco va assistito e deve essere funzionale allo sport
stesso
AGONISMOManifestazione matura costruttiva e creativa della aggressività , utilizzata
culturalmente per l’autorealizzazione di un individuo
Non coincide con l’aggressività ma è compromesso fra
disposizione all’atto aggressivo e modelli
comportamentali introiettati
Si manifesta contro:
•La natura
•Se stesso
•L’avversario
Lo sport è gioco con finalità agonistiche
ALCUNE DISCIPLINE UNA VOLTA AFFRONTATA LA TECNICA DI BASE RICERCANO IL MIGLIORAMENTO SENZA PASSARE PER RIPETIZIONI, MA ATTRAVERSO SOLUZIONI DI PROBLEMI E GIOCO.DIVERSI GIOCHI PER TROVARE RISPOSTE ADEGUATE.LA RIPETIZIONE DEL GESTO NON GARANTISCE L’ESECUZIONE CORRETTA.
DEVO PORTARE ALL’AUTOMATISMO NON DEL GESTO, MA DEL PROCESSO PERCEZIONE-DECISIONE -AZIONE
«LA NATURA VUOLE CHE I BAMBINI DIVENTINO ADOLESCENTI E POI DIVENTINO ADULTI» ROUSSEAU
NELLO SPORT DEVE VALERE LA STESSA REGOLA
«CHI HA CAMPIONI IN ETA’ GIOVANILE HA LAVORATO PER SÉ, NON PER IL GIOVANE» H.WEIN
IL SOVRACCARICO DI RESPONSABILITA’ PORTA ALL’ERRORE
� Il mio augurio, il mio auspicio è che, al di là dell’ambito operativo specifico, scuola, società ecc., per noi sia chiaro un concetto fondamentale, unico ed irrinunciabile: lo sport è e deve essere educazione, educazione della persona.
� Lo sport è un mezzo per far crescere, grazie proprio all’intensità del vissuto, per estrapolare da sé le proprie potenzialità, per far delineare ed accettare con consapevolezza e serenità i propri limiti; è e deve essere un vissuto dell’io a 360°, che mette in gioco la persona in tutte le sue componenti, emotivo-affettiva, motoria, cognitiva, sociale.
� Se noi adulti, educatori, allenatori, insegnanti, genitori, crediamo nei valori dello sport e ci adoperiamo a realizzarli e a farli comprendere, attribuendo i giusti e corretti valori in particolare all’ aspetto ludico e agonistico peculiarità essenziali e fondamentali dello sport, sicuramente aiuteremo a far crescere la persona in modo più completo ed equilibrato.
� Sport che diviene dunque parte della vita, che diviene fatto culturale. E, come per tutte le altre attività, vita che va migliorata, cultura che cerca di essere sempre più a misura d’uomo, umanità che vuole una sua maggiore autentica identità.
� E’ illusorio, è ambizioso, non so, sicuramente la vittoria è incerta, ma come affermava Kant “ l’incertezza è spesso più utile ed umana della verità”.
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