L'educazione letteraria
nella cultura e nella civiltà romana dall'età repubblicana alla tarda antichità.
Forme dell'istruzione, istituzioni,
figure educative, testi di scuola e pratiche didattiche
Letteratura Latina - Cultura Latina a.a. 2015/2016
Università di Pisa
Informazioni pratiche
Orari: Mercoledì ore 17.45-19.15
Aula R2 (Palazzo Ricci, Piano II)
Venerdì ore 16.00-17.30 Aula ex Ch 1 (via Risorgimento, 35)
Indirizzi e-mail: [email protected] [email protected]
Programma
Testi: Orazio, Epistole, libro II - epistola I Quintiliano, La formazione dell'oratore, libro I Giovenale, Satire, satira VII Plinio il Giovane, Epistole Agostino, Il maestro Modalità d’esame: orale Prerequisiti: conoscenza della lingua italiana, a livello parlato e scritto
Bibliografia (testi e manuali)
Q. Orazio Flacco, Le lettere, cur. E. Mandruzzato, BUR, Milano 1983 (più volte ristampato) M. Fabio Quintiliano, La formazione dell'oratore, vol. 1, Libri 1-4, introduzione di M. Winterbottom ; traduzione e note di S. Corsi, BUR, Milano 20012 D. Giunio Giovenale, Satire, introduzione di L. Canali, premessa al testo, traduzione e note di Ettore Barelli, BUR, Milano 1989. Plinio il Giovane, Lettere ai familiari, vol. 1, introduzione e commento di L. Lenaz, traduzione di L. Rusca, BUR, Milano 1994 Sant’Agostino, Il maestro, cur. D. Gentili, Nuova Biblioteca Agostiniana/ Città Nuova Editrice, Roma 19952 G.B. Conte, Letteratura latina, Le Monnier, Firenze (o un altro manuale per la scuola superiore)
Bibliografia secondaria
H.I. Marrou, Storia dell'educazione nell'antichità, Studium, Roma 1950 S.F. Bonner, L’educazione nell’antica Roma: da Catone il Censore a Plinio il Giovane, Armando, Roma 1986 NOTA BENE: i non frequentanti dovranno scegliere uno dei due testi sopra citati, da preparare integralmente per l’esame.
1. Il contesto storico dell’insegnamento
1.1 Un’educazione contadina 1.2 Educazione greca ed educazione romana 1.3 Tratti essenziali dell’educazione romana 1.4 Politica scolastica a Roma e nell’Impero
1.1 Un’educazione contadina
Hor. Ep. II 1, 156-157 Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio. «La Grecia, conquistata, conquistò il rozzo vincitore e introdusse le arti nel Lazio agreste»
Personaggi esemplari: Polibio (circa 234-149 a.C.) Catone il Censore (circa 206-124 a.C.)
1.2 Educazione romana ed educazione greca
Greci e italici impiegati come maestri
Livio Andronico (a Roma nel 272 a.C.)
Ennio (239-169 a.C.)
Tirannione, schiavo di Cicerone
1.3 Tratti essenziali dell’educazione romana
Le virtù e i valori contadini
- austerità
- frugalità
- sacrificio
- lavoro
Importanza della familia
Basamento della statua in bronzo eretta nel foto per Cornelia. Nell’epigrafe: Cornelia Africani F. Gracchorum («Cornelia, figlia dell'Africano, madre dei Gracchi»)
Rispetto dei genitori e degli avi Cfr. Sen. De beneficiis III 38, 2
«Ho obbedito ai miei genitori, ho mostrato la dovuta deferenza verso la loro autorità, senza badare che fosse giustamente o ingiustamente e duramente esercitata; mi sono mostrato condiscendente e sottomesso e soltanto in una cosa sono stato ostinato, nel non permettere a me stesso di essere superato da loro negli atti di gentilezza».
Orazione funebre di Q. Cecilio Metello Macedonico per il padre Lucio (221 a.C.),
in Plinio il Vecchio,
Naturalis Historia VII 139-140
«Era riuscito a possedere i dieci beni per eccellenza che i Saggi consumano la vita a cercare; aveva voluto essere un gran soldato, un eccellente oratore, un valoroso generale, avere la responsabilità di grandi imprese, rivestire la magistratura suprema, possedere la più alta saggezza, occupare il primo posto tra i senatori, acquistare una grande fortuna con mezzi onesti, lasciare molti figli, essere celebre nello Stato».
1.4 Politica scolastica a Roma e nell’impero
Tre ordini di scuole
- Insegnamento primario: forse già dal VII-VI secolo a.C.
- Insegnamento secondario: dal III secolo a.C.
- Insegnamento avanzato: dal I secolo a.C.
Esiste una vera politica scolastica a Roma?
49 a.C: Cesare concede la cittadinanza ai medici e ai maestri di arti liberali Augusto (imperatore dal 27 a.C. al 14 d.C.): - collegia iuvenum - nomine statali per gli istitutori imperiali - 6 d.C: medici e maestri sono esclusi dalla “cacciata” in seguito alla carestia
Provvedimenti scolastici a Roma in età imperiale
Vespasiano (imperatore dal 69 al 79 d.C.): immunità fiscale per gli insegnanti di scuole secondarie e superiori… ma sono esclusi: - maestri di scuola primaria - professori di insegnamenti tecnici - professori di diritto fuori da Roma - talvolta anche i filosofi.
Provvedimento più importante: cattedre ufficiali di retorica greca e latina (stipendio annuale: 100.000 sesterzi).
2. L’organizzazione scolastica romana
2.1 L’istruzione elementare: il ludus litterarius 2.2 L’istruzione di secondo livello: grammatica e letteratura 2.3 L’istruzione di terzo livello: la scuola di retorica
2.1 L’istruzione di primo livello o elementare: il ludus litterarius
Notizie storiche: Spurio Carvilio, III secolo a.C.
Terminologia: - ludus, un termine chiave
- l’insegnante è il ludi magister
- il paedagogus, o custos: molto più di uno schiavo
2.2 L’istruzione di secondo livello o elementare: scuole di grammatica e di letteratura
Notizie storiche: Il De grammaticis et rhetoribus di Svetonio (circa 100
d.C.)
Terminologia: - l’insegnante è il grammaticus
- il titolo di professor
Un grammaticus illustre: L. Elio Stilone Preconino
(154-74 a.C.)
Introduce i segni diacritici di Aristarco di Samotracia (216-144 a.C. circa): – obelos (trattino lungo): punto dell'opera sospetto di essere spurio * asterisco: verso erroneamente ripetuto > diplè: richiamo per un passo commentato
2.3 L’istruzione di terzo livello o avanzata: la scuola di retorica
Notizie storiche: - 161 a.C: decreto di espulsione di retori e filosofi;
- 92 a.C: viene soppresso l'insegnamento organizzato dei retori latini.
Terminologia: - l’insegnante è il rhetor
3. Le condizioni esterne dell’insegnamento
3.1 Locali adibiti a scuole 3.2 I tempi e gli oggetti dell’insegnamento
3.1 Locali adibiti a scuole
Una vasta gamma di soluzioni: - a cielo aperto!
- a casa del maestro
- a casa dell’allievo (precettore privato)
- in un edificio specifico
Terminologia: - tabernaculum: padiglione ricoperto di tende
- pergula: una soffitta?
- proscholium: anticamera
Colloquium Stephani (ed. Dickey 2012, pp. 226-227, 7a-10a)
Latino Italiano
posthaec dopo di questo
graphium richiedo
requisivi, uno stilo
et membranam; e un quaderno;
et haec tradidi e li consegno
meo puero. al mio schiavo.
paratus ergo dunque preparato
in omnia, per tutto quanto
processi me ne esco
bono auspicio, con buon auspicio
Latino Italiano
sequente me con il pedagogo
paedagogo, che mi segue,
recte dritto
per porticum lungo il portico
quae ducebat che conduceva
ad scholam. verso la scuola.
sicubi mihi noti se persone note
occurrerunt, mi venivano incontro
salutavi eos; le ho salutate;
et illi ad me e loro mi hanno
resalutaverunt. ricambiato il saluto.
Colloquium Stephani (ed. Dickey 2012, pp. 226-227, 7a-10a)
Latino Italiano
ut ergo veni non appena dunque
ad scalam, arrivai alla scala,
ascendi salii gradino
per gradus, per gradino,
otio, con calma,
ut oportebat. com'era giusto.
et in proscholio e nell'anticamera
deposui birrum; poggiai il mantello
et demulsi e mi lisciai
capillos. i capelli.
Latino Italiano
Et sic E così
elevato centrone sollevata la tenda
introivi, sono entrato,
et primum e per prima cosa
salutavi ho salutato
praeceptores, gli insegnanti
condiscipulos. e i compagni.
3.2 I tempi e gli oggetti dell’insegnamento
Terminologia: - cathedra: la cattedra
- pulpitum: una sorta di predella
- theca: un astuccio
- calamum: la penna
Numero di alunni: molto variabile. Da 2-3 a 10-12 nel ludus… ma fino a 80 nelle classi del rhetor!
…e le ragazze?
Mart. VIII 3, 11-16 (trad. di M. Scandola): «Puoi dunque, ingrato, abbandonare le piacevoli bagattelle? Dimmi, che farai di meglio nel tuo ozio? Oppure hai voglia di passare dal socco ai tragici coturni, o di celebrare solennemente, senza mai variare il ritmo, le aspre guerre, per farti leggere ad alta voce [praelegat] da un rauco maestro di scuola e farti odiare da una matura fanciulla e da un bravo giovane?»
Le fasce d’età nella scuola romana
dai 7 ai 12 anni: ludi magister dagli 11/12 ai 15 anni: grammaticus dai 15 anni in poi: rhetor
Finalmente in vacanza!
- un giorno ogni 8 (nundinae, il giorno del mercato) - Saturnalia (17-23 dicembre) - Quinquatrus (19-23 marzo) - Pausa estiva: da giugno/luglio(?) al 15 ottobre
Colloquia Monacensia-Einsidlensia (ed. Dickey 2012, pp. 105-107, 2g-2m)
Latino Italiano
Eo in scholam. Vado a scuola.
introivi, dixi: Entrai, dissi:
Ave, magister, Buongiorno, maestro,
et ipse me osculatus est
e lui mi bacia
et resalutavit. e mi saluta a sua volta.
porrexit mihi il mio schiavo
puer meus scriniarius
scriniarius mi porge
tabulas, le tavolette,
thecam graphariam,
l'astuccio degli stili,
praeductorium. il righello.
Latino Italiano
loco meo seduto
sedens al mio posto
deleo. cancello [il contenuto precedente delle tavolette].
praeduco traccio le linee
ad praescriptum; seguendo il modello;
ut scripsi, quando ho scritto,
ostendo mostro [il mio scritto]
magistro; al maestro;
emendavit, l'ha corretto,
induxit; ha cancellato [gli errori];
Colloquia Monacensia-Einsidlensia (ed. Dickey 2012, pp. 105-107, 2g-2m)
Latino Italiano
iubet me mi ordina
legere. di leggere.
iussus quando mi viene ordinato,
alio dedi. lo passo a un altro.
condiscipulus. un compagno:
Et tu, inquit, Anche tu, mi dice,
dicta mihi. recitali a me.
dixi ei: gli ho risposto:
Redde primo. Recita tu per primo!
Latino Italiano
et dixit mihi: e lui mi ha detto:
Non vidisti, Non ti sei mica accorto,
cum redderem quando ho recitato
prior te? prima di te?
et dixi: e io gli ho detto:
Mentiris, Stai mentendo,
non reddidisti. non hai recitato.
Non mentior. Non sto mentendo!
Si verum dicis, Se dici la verità,
dicto. allora recito io.
Colloquia Monacensia-Einsidlensia (ed. Dickey 2012, pp. 105-107, 2g-2m)
Latino Italiano
inter haec nel frattempo
iubente magistro
per ordine del maestro
surgunt si alzano
pusilli i fanciulli
ad elementa, per esercitarsi nelle lettere,
et syllabas e uno dei più grandi
praebuit eis dice loro
unus de maioribus.
le sillabe.
4. Corsi e programmi di studio
4.1 Latino e/o greco? 4.2 Imparare a scrivere… e poi a leggere! 4.3 Far di conto 4.4 Alla scuola del grammaticus 4.5 Alla scuola del rhetor
4.1 Latino e/o greco?
Pap. Oxy. 1099 (IV libro dell’Eneide)
4.2 Imparare a scrivere…
Tecniche:
- copia da un modello
- accompagnamento della mano
- scrittura su tracciato
…e poi a leggere!
Quint. Institutio Oratoria, I 1, 33-34 (trad. di S. Corsi):
«Perciò: la lettura sia anzitutto sicura; poi continuata ma ancora a lungo piuttosto lenta, finché non si arrivi a una scioltezza che l’esercizio abbia privato di difetti. Infatti, guardare verso destra, come insegnano tutti, e vedere in anticipo [providere] quel che il testo propone, è questione non solo di teoria, ma anche di pratica, poiché mentre uno getta l’occhio sulle parole che seguono, deve tuttavia pronunciare quelle che precedono, e, difficoltà massima, sdoppiare lo sforzo della mente [dividenda intentio animi] in modo che questa con la voce svolga una funzione e con la vista ne svolga un’altra.»
Leggere è difficile!
Elementi essenziali:
- lettura a voce alta
- difficoltà dovute alla scriptio continua
- previsione del testo
4.3 Far di conto
Terminologia: - calculator
- notarius
4.4 Alla scuola del grammaticus
Analisi dei testi poetici:
- Partitio: scansione metrica
- Enarratio: spiegazione dei contenuti
- Verborum interpretatio: lessico
- Historiarum cognitio: ambientazione della vicenda.
4.5 Alla scuola del rhetor
Le fasi dell’oratoria:
- Inventio: reperimento dei contenuti
- Dispositio: piano dei contenuti
- Elocutio: esposizione
- Memoria: memorizzazione
- Actio: la performance vera e propria