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LEIBNIZLEIBNIZLa vitaLa vita
Le Le OpereOpere
L’universoL’universo
monadisticomonadistico
RiepilogoRiepilogo
presentazionepresentazione
Dio
DioDio
Gerarchia Gerarchia di monadidi monadi
Armonia Armonia prestabilitprestabilit
aa
Verità di Verità di ragioneragione
Verità di Verità di fattofatto
Principio di Principio di ragione ragione
sufficientesufficiente
Identità Identità degli degli
indiscerniindiscernibilibili
Clicca sullo schermoClicca sullo schermo
L’ordine contingente del mondo
La dottrina di Leibniz non vede nel mondo un La dottrina di Leibniz non vede nel mondo un prodotto necessario ma contingente, ovvero una prodotto necessario ma contingente, ovvero una libera creazione di Dio, in grado di salvaguardare libera creazione di Dio, in grado di salvaguardare
anche la libertà umana anche la libertà umana “ …“ …Dio non fa nulla fuori dell’ordine. Così ciò che sembra Dio non fa nulla fuori dell’ordine. Così ciò che sembra
straordinario lo è solo in relazione a qualche ordine particolare straordinario lo è solo in relazione a qualche ordine particolare stabilito per le creature.[…] Infatti, supponiamo per esempio, stabilito per le creature.[…] Infatti, supponiamo per esempio,
che qualcuno getti a caso una quantità di punti su di un foglio: che qualcuno getti a caso una quantità di punti su di un foglio: io sostengo che è possibile trovare una linea geometrica la cui io sostengo che è possibile trovare una linea geometrica la cui nozione sia ostante ed uniforme secondo una certa regola, in nozione sia ostante ed uniforme secondo una certa regola, in modo che questa linea passi per tutti quei punti e secondo il modo che questa linea passi per tutti quei punti e secondo il
medesimo ordine in cui la mano li aveva segnati. […] Perciò si medesimo ordine in cui la mano li aveva segnati. […] Perciò si può dire che, in qualunque maniera Dio avesse creato il può dire che, in qualunque maniera Dio avesse creato il
mondo, esso sarebbe stato sempre regolare e conforme a un mondo, esso sarebbe stato sempre regolare e conforme a un ordine generale. Ma Dio ha scelto l’ordine più perfetto…” ordine generale. Ma Dio ha scelto l’ordine più perfetto…”
( Discorso di metafisica, 1686)( Discorso di metafisica, 1686)
Dalla concezione di Dio derivano due problematicheDalla concezione di Dio derivano due problematiche
della filosofia di Leibniz:della filosofia di Leibniz:
Dio e imondi possibili
Ordinedel mondo
Dio e i mondi possibiliDio e i mondi possibili
Secondo Leibniz, Dio crea il mondo scegliendo, tra infinite possibilità, quello migliore e garantisce l'armonia governando
le interazioni tra le monadi. Questa teoria ottimistica è relativa in quanto si rende perfettamente conto che il nostro
mondo non è il migliore dei mondi in assoluto ma, per l’appunto, è solo il migliore dei mondi possibili : esso non
manca di imperfezioni, ma per eliminarle Dio avrebbe dovuto scegliere un altro mondo che, tuttavia, nella globale
considerazione, avrebbe presentato una quantità maggiore di male.
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Verità di ragione e Verità di ragione e verità di fattoverità di fatto
Risolvendo il problema della scelta del mondo migliore, Leibniz Risolvendo il problema della scelta del mondo migliore, Leibniz effettua una distinzione tra effettua una distinzione tra necessarionecessario (tutto ciò il cui opposto (tutto ciò il cui opposto
implica una contraddizione) e implica una contraddizione) e contingente contingente (tutto ciò il cui (tutto ciò il cui contrario non implica contraddizione)contrario non implica contraddizione) e introduce due principi e introduce due principi
che si basano su questa distinzione: le che si basano su questa distinzione: le verità di fattoverità di fatto e le e le verità di ragioneverità di ragione..
DefinizionDefinizionii SchemaSchema
IndietroIndietro
DefinizioniDefinizioniVerità di fatto Verità di fatto
==Sono quelle verità Sono quelle verità contingenticontingenti che che concernono la concernono la realtàrealtà e che non sono e che non sono fondate sui principi di identità e di non-fondate sui principi di identità e di non-contraddizione (il che vuol dire che il loro contraddizione (il che vuol dire che il loro contrario è sempre possibile) ma su quello contrario è sempre possibile) ma su quello di di ragione sufficienteragione sufficiente..
Es: Oggi piove,domani potrebbe essere una Es: Oggi piove,domani potrebbe essere una bella giornatabella giornata
Verità di Verità di ragione ragione ==
Sono quelle verità assolutamente Sono quelle verità assolutamente necessarienecessarie che riguardano il mondo della che riguardano il mondo della logicalogica. Esse si . Esse si basano sui principi di basano sui principi di identità identità (ripetono (ripetono sempre la stessa cosa senza insegnarci nulla) sempre la stessa cosa senza insegnarci nulla) e di e di non-contraddizionenon-contraddizione (cioè il loro (cioè il loro contrario è impossibile).contrario è impossibile).
Es: Il triangolo ha tre lati. Es: Il triangolo ha tre lati.
VERITA’ DIVERITA’ DI
FATTOFATTOVERITA’ DIVERITA’ DI
RAGIONERAGIONE
Concernono il Concernono il mondo dellamondo della
Realtà Logica
Hanno la Hanno la caratteristica di caratteristica di
essereessere
Contingenti Necessarie
Si basano sui Si basano sui principi diprincipi di
Identità e Identità e
Non-contraddizioneNon-contraddizioneRagione Ragione
sufficientesufficiente IndietroIndietro
Principio di ragione Principio di ragione sufficientesufficiente
“ “ ……è quello in virtù del quale consideriamo che nessun fatto è quello in virtù del quale consideriamo che nessun fatto può essere vero o esistente senza che vi sia una ragione può essere vero o esistente senza che vi sia una ragione
sufficiente perché sia così e non altrimenti…”sufficiente perché sia così e non altrimenti…”
( I Principi della filosofia o monadologia( I Principi della filosofia o monadologia ) )
IndietroIndietro
“La monade,della quale parleremo,non è altro che una
sostanza semplice,che entra nei composti; semplice,cioè, senza
parti;…e debbono esserci sostanze semplici,perché ve ne sono di composte; il composto non è altro che un ammasso o
aggregatum di semplici…”(I Principi della
monadologia )
Le caratteristicheLe caratteristiche
della monadedella monadeI rapporti fraI rapporti fra
le monadile monadi
I rapporti tra le monadiI rapporti tra le monadi
Leibniz si pone il problema della comunicazione Leibniz si pone il problema della comunicazione reciproca fra le monadi che costituiscono l’universo. reciproca fra le monadi che costituiscono l’universo.
Tutte le monadi,infatti, sono senza finestre, cioè senza Tutte le monadi,infatti, sono senza finestre, cioè senza possibilità di comunicare direttamente l’una con l’altra possibilità di comunicare direttamente l’una con l’altra
ma, nello stesso tempo, ognuna è legata all’altra perché ma, nello stesso tempo, ognuna è legata all’altra perché ognuna è un aspetto del mondo, cioè una ognuna è un aspetto del mondo, cioè una
rappresentazione più o meno chiara di tutte le altre rappresentazione più o meno chiara di tutte le altre monadi. Le monadi sono come tante diverse vedute di monadi. Le monadi sono come tante diverse vedute di una medesima città e come tali si accordano insieme a una medesima città e come tali si accordano insieme a costituire la veduta totale e complessiva dell’universo, costituire la veduta totale e complessiva dell’universo, che si trova riassunta nella monade suprema che è Dio. che si trova riassunta nella monade suprema che è Dio.
Leibniz distingue tre possibili soluzioni di questo Leibniz distingue tre possibili soluzioni di questo problema. problema.
SCHEMASCHEMA
Il problema dell’accordo Il problema dell’accordo
reciproco fra le monadireciproco fra le monadi
può essere risoltopuò essere risolto
ipotizzandoipotizzando
Il problema dell’accordo Il problema dell’accordo
reciproco fra le monadireciproco fra le monadi
può essere risoltopuò essere risolto
ipotizzandoipotizzando
Influenza Influenza
reciprocareciproca
Influenza Influenza
reciprocareciproca
Orologi che siOrologi che si
Influenzano a Influenzano a
vicendavicenda
Orologi che siOrologi che si
Influenzano a Influenzano a
vicendavicenda
InterventoIntervento
dall’esternodall’esternoInterventoIntervento
dall’esternodall’esterno
Intervento continuoIntervento continuo
di undi un
orologiaioorologiaio
Intervento continuoIntervento continuo
di undi un
orologiaioorologiaio
ArmoniaArmonia
prestabilitaprestabilita
ArmoniaArmonia
prestabilitaprestabilita
Orologi costruiti inOrologi costruiti in
modo da garantiremodo da garantire
una perfettauna perfetta
sincroniasincronia
Orologi costruiti inOrologi costruiti in
modo da garantiremodo da garantire
una perfettauna perfetta
sincroniasincronia
Armonia prestabilitaArmonia prestabilita“ “ Due orologi sono stati costruiti con tanta Due orologi sono stati costruiti con tanta
arte e perfezione da essere semprearte e perfezione da essere sempre
d’accordo per il futuro “d’accordo per il futuro “
Scartate le prime due soluzioni non rimane, secondo Scartate le prime due soluzioni non rimane, secondo Leibniz, che quella dell’armonia prestabilita: due orologi, Leibniz, che quella dell’armonia prestabilita: due orologi,
pur non essendo indipendenti fra di loro e pur non avendo pur non essendo indipendenti fra di loro e pur non avendo bisogno di una regolazione continua, sono stati costruiti in bisogno di una regolazione continua, sono stati costruiti in
modo così perfetto che il loro accordo sia garantito sin modo così perfetto che il loro accordo sia garantito sin dall’inizio. Secondo questa dottrina, quindi, l’accordo fra le dall’inizio. Secondo questa dottrina, quindi, l’accordo fra le monadi è stato predisposto da Dio sin dall’eternità, in modo monadi è stato predisposto da Dio sin dall’eternità, in modo
che le modificazioni interne di ciascuna monade che le modificazioni interne di ciascuna monade corrispondano perfettamente alle modificazioni di tutte le corrispondano perfettamente alle modificazioni di tutte le
altre monadi. altre monadi.
Indietro
AssistenzaAssistenza“ “ La concordanza fra due orologi può avvenire perchéLa concordanza fra due orologi può avvenire perché
un orologiaio regola continuamente i loro movimenti,un orologiaio regola continuamente i loro movimenti,
cercando di farli corrispondere a vicenda “cercando di farli corrispondere a vicenda “
La seconda maniera di spiegare l’accordo è La seconda maniera di spiegare l’accordo è quella dell’assistenza, che è propria della quella dell’assistenza, che è propria della teoria occasionalista: due orologi possono teoria occasionalista: due orologi possono
essere tenuti in armonia da un abile operaio essere tenuti in armonia da un abile operaio (Dio) che provveda ad essi in ogni istante. (Dio) che provveda ad essi in ogni istante. Questa dottrina richiede che Dio agisca di Questa dottrina richiede che Dio agisca di
continuo sulle monadi affinché si adeguino agli continuo sulle monadi affinché si adeguino agli eventi che hanno luogo in quel determinato eventi che hanno luogo in quel determinato istante. Leibniz non accetta, quindi, neanche istante. Leibniz non accetta, quindi, neanche
questa teoria.questa teoria.Indietro
Influenza reciprocaInfluenza reciproca
““La concordanza fra due orologiLa concordanza fra due orologi
può avvenire perché l’uno influisce può avvenire perché l’uno influisce sull’altro”sull’altro”
Il primo modo per spiegare l’accordo fra due Il primo modo per spiegare l’accordo fra due monadi è quello di ammettere l’influenza monadi è quello di ammettere l’influenza
reciproca dell’una sull’altra. Leibniz no può reciproca dell’una sull’altra. Leibniz no può accettare questa dottrina che urta contro accettare questa dottrina che urta contro l’incomunicabilità delle monadi e la loro l’incomunicabilità delle monadi e la loro impossibilità di influenzarsi a vicenda.impossibilità di influenzarsi a vicenda.
Indietro
Le caratteristiche della monade
Le monadiLe monadi
sonosono
Le monadiLe monadi
sonosono
Centri di forzaCentri di forza
ee
Atomi immaterialiAtomi immateriali
Centri di forzaCentri di forza
ee
Atomi immaterialiAtomi immateriali
Diverse le une Diverse le une
dalle altredalle altre
Diverse le une Diverse le une
dalle altredalle altre
AutonomeAutonomeAutonomeAutonome
SpecchiSpecchi
dell’universodell’universo
SpecchiSpecchi
dell’universodell’universo
Centri di Centri di
vita psichicavita psichica
Centri di Centri di
vita psichicavita psichica
DioDioDioDio
Dio e la gerarchia delle Dio e la gerarchia delle monadimonadi
Abbiamo visto, quindi, che l’universo è costituito da Abbiamo visto, quindi, che l’universo è costituito da un’infinità di monadi che hanno qualità diverse tra loro e si un’infinità di monadi che hanno qualità diverse tra loro e si dispongono secondo un determinato ordine,formando una dispongono secondo un determinato ordine,formando una scala gerarchica. La gerarchia delle monadi, conseguenza scala gerarchica. La gerarchia delle monadi, conseguenza del principio degli indiscernibili, è in funzione dei gradi di del principio degli indiscernibili, è in funzione dei gradi di
perfezione delle singole monadi, che dipendono a loro volta perfezione delle singole monadi, che dipendono a loro volta dai gradi delle loro percezioni, cioè dalla loro maggiore o dai gradi delle loro percezioni, cioè dalla loro maggiore o
minore chiarezza con cui percepiscono l’universo.minore chiarezza con cui percepiscono l’universo.
Al vertice della gerarchia vi è Dio, monade suprema, Al vertice della gerarchia vi è Dio, monade suprema, onnisciente e creante, che possiede una conoscenza totale e onnisciente e creante, che possiede una conoscenza totale e
perfettamente chiara dell’universo.perfettamente chiara dell’universo.
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Gerarchia delle monadiGerarchia delle monadiImmaginiamo le monadi come tante stelle, ogni punta delle quali Immaginiamo le monadi come tante stelle, ogni punta delle quali
rappresenta un’imperfezione;le monadi con più imperfezioni occuperanno i rappresenta un’imperfezione;le monadi con più imperfezioni occuperanno i posti più bassi della gerarchia. Più si discende e più ci si avvicina al male posti più bassi della gerarchia. Più si discende e più ci si avvicina al male
inteso come mancanza di perfezione.inteso come mancanza di perfezione.
Dio
MaleMale
Clicca sullo schermoClicca sullo schermo
IndietroIndietro
In quanto attività rappresentativa, ogni monade si In quanto attività rappresentativa, ogni monade si può immaginare come uno <<può immaginare come uno <<specchio vivente>> specchio vivente>> dell’universo. dell’universo. Ognuna lo riproduce da un proprio Ognuna lo riproduce da un proprio punto di vista, come un paesaggio osservato da punto di vista, come un paesaggio osservato da
diverse angolazioni:diverse angolazioni:
“ …“ …come una medesima città, guardata da punti come una medesima città, guardata da punti differenti, sembra tutt’altra e come moltiplicata differenti, sembra tutt’altra e come moltiplicata
secondo le prospettive, così accade, analogamente, secondo le prospettive, così accade, analogamente, che, per la molteplicità infinita delle sostanze che, per la molteplicità infinita delle sostanze
semplici, vi sono come altrettanti universi che però semplici, vi sono come altrettanti universi che però non sono che le prospettive d’un unico universo, non sono che le prospettive d’un unico universo,
secondo i diversi punti di vista di ciascuna monade..” secondo i diversi punti di vista di ciascuna monade..”
( I Principi )( I Principi )
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1 1
Immaginiamo che questo parallelepipedo sia la Immaginiamo che questo parallelepipedo sia la nostra città: lo stesso oggetto è osservato da due nostra città: lo stesso oggetto è osservato da due prospettive diverse, ma ciò non significa che i due prospettive diverse, ma ciò non significa che i due
parallelepipedi siano diversi.parallelepipedi siano diversi.
OsservatoreOsservatore
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Centri di Centri di
vita psichicavita psichicaCentri di Centri di
vita psichicavita psichica
Percezione Percezione
ee
AppetizioneAppetizione
Percezione Percezione
ee
AppetizioneAppetizioneAppercezioneAppercezioneAppercezioneAppercezione
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AppercezioneAppercezioneCon questo termine Leibniz intende la consapevolezza delle Con questo termine Leibniz intende la consapevolezza delle proprie percezioni. È opportuno fare una distinzione tra la proprie percezioni. È opportuno fare una distinzione tra la
percezione e l’appercezione:percezione e l’appercezione:
PercezionePercezionePercezionePercezione
AppercezioneAppercezioneAppercezioneAppercezione
Stato interiore della Stato interiore della
monade che si rappresentamonade che si rappresenta
le cose esternele cose esterne
Stato interiore della Stato interiore della
monade che si rappresentamonade che si rappresenta
le cose esternele cose esterne
Appartengono ancheAppartengono anche
agli animaliagli animali
e alle piantee alle piante
Appartengono ancheAppartengono anche
agli animaliagli animali
e alle piantee alle piante
Conoscenza riflessaConoscenza riflessa
dello stato internodello stato interno
Conoscenza riflessaConoscenza riflessa
dello stato internodello stato internoAppartiene alla Appartiene alla
monade più elevata:monade più elevata:
l’anima umanal’anima umana
Appartiene alla Appartiene alla
monade più elevata:monade più elevata:
l’anima umanal’anima umana
Clicca sullo schermo
Percezione e AppetizionePercezione e AppetizioneDire che la monade è un centro attivo di rappresentazioni significa Dire che la monade è un centro attivo di rappresentazioni significa
dire che essa è costituita a somiglianza della nostra anima e dire che essa è costituita a somiglianza della nostra anima e consta di quelle due attività fondamentali che sono la consta di quelle due attività fondamentali che sono la percezionepercezione (ovvero la rappresentazione, nel semplice, del composto o di ciò (ovvero la rappresentazione, nel semplice, del composto o di ciò che è esterno) e lche è esterno) e l’appetizione’appetizione (il tendere da una percezione ad (il tendere da una percezione ad
un’altra):un’altra):
“ “ Una monade non può essere distinta da un’altra che per le Una monade non può essere distinta da un’altra che per le qualità ed azioni interne, le quali non possono essere altro qualità ed azioni interne, le quali non possono essere altro
che le sue percezioni; e le sue appetizioni, che costituiscono i che le sue percezioni; e le sue appetizioni, che costituiscono i principi del cambiamento”principi del cambiamento”
(Principi della natura e della grazia fondati sulla ragione)(Principi della natura e della grazia fondati sulla ragione)
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In quanto sostanze semplici e immateriali, cioè prive di parti, le monadi sono dotate di vita propria e di interna
perfezione e finalità, non possono influenzarsi a vicenda, ma sussistono come altrettanti mondi chiusi,
sprovvisti di finestre sull’esterno:
“…non c’è un mezzo per spiegare come una monade possa essere alterata o modificata nella sua interiorità da qualche altra creatura, non essendovi in essa nulla da trasportare, né potendosi concepire in essa alcun movimento interno che vi possa essere suscitato […] come accade nei composti, nei composti nei quali c’è mutamento tra le parti. Le monadi non hanno finestre,
attraverso le quali qualcosa possa entrare o uscire”
( I Principi )
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Posta l’autosufficienza e l’incomunicabilità delle Posta l’autosufficienza e l’incomunicabilità delle monadi, l’universo può essere presente ad ognuna di monadi, l’universo può essere presente ad ognuna di
esse solo in maniera ideale, cioè sotto forma di esse solo in maniera ideale, cioè sotto forma di percezionepercezione o o rappresentazione, rappresentazione, che è l’unico modo in che è l’unico modo in cui una molteplicità può essere presente in un’unità cui una molteplicità può essere presente in un’unità
semplice ed immateriale.semplice ed immateriale.
MonadeExpressio multorumExpressio multorum
In unoIn uno
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Ogni monade è diversa dall’altra: non vi sono in natura Ogni monade è diversa dall’altra: non vi sono in natura due esseri perfettamente uguali, cioè che non siano due esseri perfettamente uguali, cioè che non siano
caratterizzati da una differenza interiore. Questo caratterizzati da una differenza interiore. Questo principio, che Leibniz chiama della principio, che Leibniz chiama della identità degli identità degli
indiscernibili, indiscernibili, giustifica due dottrine essenziali del suo giustifica due dottrine essenziali del suo sistema: l’sistema: l’individualitàindividualità di ciascuna sostanza e la di ciascuna sostanza e la varietàvarietà
infinita del creato.A proposito del primo punto egli infinita del creato.A proposito del primo punto egli scrive:scrive:
“ Il principio di individuazione si riduce, negli individui, al principio di distinzione…Se due individui
fossero del tutto simili e uguali e, in una parola, indistinguibili di per se stessi, non si avrebbe principio
di individuazione, ed oso dire che non ci sarebbe, posta quella condizione, alcuna distinzione individuale
o differenza d’individui…”
( Nuovi Saggi )Identità degliIdentità degli
indiscernibiliindiscernibili
Identità degliIdentità degli
indiscernibiliindiscernibili
IndividualitàIndividualitàIndividualitàIndividualità VarietàVarietàVarietàVarietàTorna indietro
Per monadi Leibniz intende quei centri immateriali di Per monadi Leibniz intende quei centri immateriali di forza che costituiscono gli elementi di base della realtà. forza che costituiscono gli elementi di base della realtà.
La monade è un atomo spitituale, una sostanza La monade è un atomo spitituale, una sostanza semplice, senza parti, quindi priva di estensione e semplice, senza parti, quindi priva di estensione e
indivisibile. Come tale, la monade non si può disgregare indivisibile. Come tale, la monade non si può disgregare ed è eterna: soltanto Dio può crearla o annullarla. Ogni ed è eterna: soltanto Dio può crearla o annullarla. Ogni
monade, in virtù del principio delle identità degli monade, in virtù del principio delle identità degli indiscernibili, è diversa dalle altre. indiscernibili, è diversa dalle altre.
MonadiMonadiMonadiMonadi Atomi immaterialiAtomi immaterialiAtomi immaterialiAtomi immateriali
SempliciSemplici
InestesiInestesi
IndivisibiliIndivisibili
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La vitaGottfried Wilhelm Leibniz nacque a Lipsia il 21 giugno 1646. Si laureò in giurisprudenza ad Altdorf presso Norimberga dove si affiliò alla società alchimistica dei Rosacroce nella quale potè iniziarsi alla ricerca naturalistica. Nella stessa città fece la conoscenza del barone di Boineburg,tramite il quale divenne consigliere del principe elettore di Magonza. In questa carica compose vari scritti politici e giuridici; inoltre si occupava di logica e di fisica e pubblicava i primi scritti. Nel 1672 fu inviato a Parigi al seguito di una missione diplomatica che doveva distogliere il re Luigi X!V dalla progettata invasione dell’Olanda,invogliandolo alla conquista dell’Egitto. A Parigi venne in contatto con gli uomini più famosi del tempo, si occupò di matematica e di fisica e approfondì la sua conoscenza della filosofia cartesiana. Nel 1676 scopre il calcolo integrale che però rese pubblico soltanto nel 1684 negli Acta eruditorum. Il calcolo integrale era già stato scoperto una decina di anni prima da Newton; ma Leibniz giunse alla sua scoperta indipendentemente da lui e la formulò in modo da renderla più feconda, rendendone possibile una più rapida e comoda applicazione. Nel 1676 Leibniz diventa bibliotecario del duca di Hannover Giovanni Federico di Lüneburg,fa un lungo viaggio durato tre anni in Germania e in Italia.Egli era fautore della riunione della Chiesa protestante con la cattolica e lavorò lungamente a questo progetto che si rivelò utopistico. Lavorò inoltre intensamente all’organizzazione delle scienze in tutta l’Europa; e nel 1700 fondò a Berlino l’Accademia prussiana delle scienze, sul modello delle società di Parigi e di Londra. Morì ad Hannover il 14 novembre 1716.
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Le OpereLeibniz fu un uomo di vasti e grandiosi progetti e si applicò alla soluzione dei più diversi problemi. I suoi scritti concernono la giurisprudenza, la politica, la storia, la teologia, la matematica e la fisica. Non ha lasciato opere sistematiche. Delle sue opere filosofiche più notevoli, tutte scritte in francese, soltanto l’ultima fu pubblicata:Discorso di metafisica 1686Nuovo sistema della natura e della comunicazione delle sostanzePrincipi della natura e della grazia fondati sulla ragioneMonadologia Nuovi saggi sull’intelletto umanoSaggio di teodicea 1710
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