L’integrazione sociosanitaria nelle Marche: l’unità operativa Sociale e Sanitaria
(U.O.SeS)
Franco PesaresiAncona, 24 novembre 2015
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IL MODELLO DELL’INTEGRAZIONE
SOCIOSANITARIA NELLE MARCHE
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IL MODELLO ISTITUZIONALE• Il modello istituzionale dell’integrazione sociosanitaria scelto
dalle Marche è quello dei “comuni e delle aziende sanitarie che gestiscono i servizi sociosanitari mediante accordi di coordinamento”. Il più diffuso.
• Gli altri modelli sono quelli della “gestione dei servizi sociosanitari affidata ai comuni” (diversi servizi in Svezia, Norvegia, Danimarca, Inghilterra) o quello della “gestione dei servizi sociosanitari affidata alle aziende sanitarie” (diversi servizi in Olanda) che trovano qualche vicinanza con alcune esperienze regionali italiane.
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IL MODELLO OPERATIVO
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L’ORGANIZZAZIONE REGIONALE
• Il livello politico è attualmente molto integrato dato che l’assessore alla sanità è anche assessore alle politiche sociali
• Il livello tecnico-operativo è costituito dadue Servizi (non c’è più il dipartimento unico): •il servizio Sanità; •Il Servizio politiche sociali e Sport.
•E’ stata abbandonata la strategia della“Cabina di regia” non più esplicitamente Richiamata nel PSSR.
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STRUMENTI REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE
PSSR, è sociale e sanitario ed inserisce l’ integrazione sociosanitaria fra gli obiettivi principali.
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OBIETTIVI SPECIFICI DEL PSSR 2012-214Punto unico di accesso (PUA)
Unità valutativa integrata (UVI)
Definizione del Piano assistenziale individuale (PAI)
Atto di fabbisogno per i servizi sociali e sociosanitari
Definizione del sistema tariffario della residenzialità e semiresidenzialità (sociale, sanitario e sociosanitario) e della compartecipazione alla spesa dell’utenteIncentivazione della gestione sociale associata (soprattutto mediante ASP) e di strumenti che favoriscano i processi di gestione mista pubblico/privatoCompletamento del sistema informativo integrato sociale e sanitario
Atto di indirizzo sulla programmazione integrata in AV e a livello di distretto/ambito
Definizione di Percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali per singole patologie
Percorso formativo per l’implementazione della programmazione integrata
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L’INTEGRAZIONE A LIVELLO LOCALE
Il territorio di riferimento• C’era una coincidenza territoriale fra distretto
sanitario e ambito territoriale sociale.• Con il nuovo PSSR questa coincidenza non c’è
più: 13 distretti sanitari e 23 ambiti sociali.
Rimane misterioso come si possano conciliare le frasi ambedue contenute nel PSSR – secondo cui la coincidenza fra distretto e sanitario e ambito sociale costituiscono un prerequisito fondamentale per l’integrazione socio-sanitaria insieme alla frase relativa alla previsione di una non coincidenza territoriale “al fine di assicurare una maggiore integrazione socio-sanitaria”.
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LE 4 DELIBEREDELL’INTEGRAZIONE
SOCIOSANITARIA
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1. D.G.R. 25/11/2014, n. 1331: Accodo tariffe assistenza residenziale e semiresidenziale tra regione Marche ed enti gestori – modifica della DGR 1011/2013.
2. D.G.R. 23/2/2015, n. 110: Piano regionale socio sanitario 2012-2014 – Istituzione e modalità operative dell’Unità operativa funzionale Sociale e Sanitaria (U. O. SeS).
3. D.G.R. 23/2/2015, n. 111: Piano regionale socio sanitario 2012-2014 – Governo della domanda socio-sanitaria: integrazione di accesso, valutazione e continuità dell’assistenza tra servizi sanitari e servizi sociali.
4. D.G.R. 9/4/2015, n. 289: Piano regionale socio sanitario 2010-2014 – Fabbisogno delle strutture residenziali e semiresidenziali delle aree: sanitaria extraospedaliera, socio-sanitaria e sociale.
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L’unità operativa funzionale sociale e sanitaria (U.O. SeS)
Nostra sessione: Finalità, caratteristiche e contenuti
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Il livello tecnico-operativo locale
• Prevista la costituzione in ogni distretto/ambito della unità operativa “sociale e sanitaria” (UO SeS) (DGR 110 del
23/2/2015). Innovazione.– Unità funzionale. Struttura integrata che si occupa della progettazione
operativa, della organizzazione e della gestione dell’integrazione sociale e sanitaria;
– Responsabilità congiunta del coordinatore di ambito e del direttore di distretto;
– Gestito da una segreteria operativa;– Prospettiva futura: perseguire la tappa dei bilanci integrati per arrivare al
bilancio unico (sociale e sanitario) per le prestazioni socio-sanitarie.
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L’U.O. SeS: definizioni1.L’unità operativa Sociale e Sanitaria, rappresenta la soluzione organizzativa specifica e innovativa dell’assistenza territoriale che sviluppa l’integrazione del sistema sanitario con quello socio-assistenziale, persegue la salute e il benessere sociale garantendo la presa in carico integrata del bisogno e la continuità del percorso assistenziale e favorisce forme di partecipazione con rappresentanze istituzionali e associative.
2. L’UOSES è una unità operativa di tipo funzionale, cioè la struttura integrata che, a livello di distretto sanitario e di ATS si occupa del coordinamento, della progettazione operativa, della organizzazione e della gestione dell’integrazione sociale e sanitaria a livello locale.
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L’U.O. SeS: le competenze• Le competenze dell’UOSES riguardano il coordinamento
di tutti i contenuti dell’area dell’integrazione sociale e sanitaria e la programmazione, l’organizzazione e la gestione delle attività specifiche.
• Il nucleo dell’attività della UOSES si caratterizza, da un lato per la definizione, organizzazione e gestione delle reti integrate del «Governo della domanda» e, dall’altro, per la definizione e applicazione dei «Percorsi delle reti integrate» sulla base di una impostazione unitaria regionale.
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le competenze secondo la Convenzione
«regolare in un’ottica di rete i rapporti per la gestione dell’integrazione sociale e sanitaria tra distretto sanitario e ambito territoriale sociale, con particolare riferimento (…) alla gestione a livello locale dei macroprocessi del livello territoriale:• Governo della domanda,• Autorizzazione/accreditamento,• Articolazione del fabbisogno,• Applicazione del sistema tariffario e delal
compartecipazione,• Sistema informativo» (art.1).
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L’U.O. SeS: le funzioniL’UOSES svolge le seguenti funzioni:• organizzazione e gestione del «Governo della domanda»;• Organizzazione e raccordo dell’offerta dei servizi sociali e
sanitari;• Gestione integrata dei servizi sociali e sanitari;• Concertazione di progetti di intervento mirati;• Definizione dei gruppi operativi di settore;• Individuazione delle modalità di relazione tra i soggetti coinvolti;• Collegamento e raccordo dell’attività di programmazione
integrata sociale e sanitaria a livello di distretto e degli ATS ricompresi.
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/1
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/2
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/3
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/4
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/5
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/6
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Le prestazioni/funzioni socio-sanitariesecondo il PRSS/7
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L’U.O. SeS: Il governo della domanda
L’UOSES coordina l’organizzazione e la gestione delle reti integrate del «Governo della domanda» e l’attuazione dei «Percorsi delle reti integrate» secondo una impostazione unitaria regionale; quindi:• il Punto Unico di Accesso (PUA), • l’unità di Valutazione Integrata (UVI), • l’articolazione degli interventi e dei servizi per la presa in
carico e la continuità dell’assistenza integrata, con il Piano Assistenziale individualizzato (PAI),
operano nell’ambito della UOSES e da essa dipendono organizzativamente.
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L’U.O. SeS: i rapporti con i dipartimenti
Le attività ad alta integrazione sociosanitaria afferenti ai dipartimenti dipendenze patologiche, salute mentale, materno infantile, riabilitazione ecc., vanno raccordate con l’UOSES di riferimento, attraverso:• una valutazione congiunta delle risorse e• lo sviluppo di modelli organizzativi di percorso e di
processo integrati a garanzia della unitarietà della risposta sociosanitaria agli utenti.
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Strumenti locali di programmazione
A livello di area vasta• Previsto un livello di programmazione ma non definito. Ci sarà un atto
regionale di indirizzo.
A livello di distretto/ambito• Previsto il Piano territoriale socio-sanitario. Documento unico per il
distretto e l’ambito sociale (assorbe Piano sociale di zona e il Programma delle attività territoriali).
• Innovazione importante che va in direzione di una fortissima condivisione della pianificazione sociale e sanitaria ma che dovrà essere tempestivamente regolata per evitare che l’assenza di esplicite responsabilizzazioni e procedure ne blocchino le potenzialità. Previsto atto regionale di indirizzo.
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L’U.O. SeS: 2 livelli di responsabilità
1. Livello istituzionale rappresentato dal Coordinamento territoriale istituzionale. Esso viene identificato per la parte sociale nel presidente del comitato dei Sindaci dell’ATS e per la parte sanitaria nel direttore di AV/Asur competente rispetto al distretto sanitario.
2. Livello organizzativo gestionale rappresentato dalla UOSES.
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Funzioni del coordinamento territoriale istituzionale
• Promuove i processi di integrazione e di partecipazione;• Definisce le priorità e gli obiettivi strategici a livello locale per l’attività
dell’UOSES, nel rispetto di ruolo e funzione del comitato dei sindaci;• Definisce le dotazioni tecnologiche e strutturali e le risorse umane e
professionali da destinare all’implementazione dell’UOSES;• Definisce le procedure sociosanitarie che devono essere applicate
uniformemente dai comuni e dai servizi sanitari dell’area vasta dell’Asur;• Adotta i regolamenti ed atti relativi alla gestione in forma associata di servizi;• Verifica la corrispondenza dell’attività gestionale dell’UOSES alle priorità e
agli obiettivi dati;• Coordina l’attività di programmazione integrata sociale e sanitaria secondo
le indicazioni della regione;• Rilascia pareri consultivi agli organi politici sovraordinati circa le materie
oggetto del presente accordo.
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U.O. SeS: i responsabiliI responsabili dell’UOSES sono il direttore del distretto e il coordinatore dell’ATS.
Nel caso in cui non ci sia perfetta corrispondenza territoriale fra distretto e Ambito, l’accordo fra comitato dei sindaci e AV/Asur individua, fra i diversi coordinatori, un responsabile di rappresentare anche gli altri con il direttore di distretto. Fino a tale accordo , l’interlocutore sociale a livello distrettuale è il coordinatore dell’ATS del comune sede del distretto sanitario.
Per tutte le responsabilità, le competenze e gli adempimenti che riguardano la salute e la domanda sociosanitaria dei cittadini di un ATS, l’interlocutore del distretto sarà comunque il coordinatore dell’Ambito di riferimento del comune in cui l’utente risiede.
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U.O. SeS: la segreteria operativa/1
• L’operatività della UOSES è garantita da una segreteria operativa che coadiuva il direttore del distretto e il coordinatore dell’ATS.
• La dotazione minima dedicata è costituita da:– Un operatore sanitario ed un operatore amministrativo che
afferiscono al distretto sanitario;– Un operatore sociale ed un operatore amministrativo degli
ATS o dei comuni dell’ambito.
• Percorsi formativi integrati per tutti gli operatori
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U.O. SeS: la segreteria operativa/2
La segreteria operativa dipende direttamente dal direttore di distretto sanitario e dal coordinatore di ATS e ha i seguenti compiti:• Coordina le articolazioni e organizza il funzionamento delle aree logiche del
«Governo della domanda»: PUA, UVI, presa in carico e continuità dell’assistenza (PAI);
• Svolge le funzioni di collegamento e raccordo dell’attività di programmazione integrata sociale e sanitaria a livello di distretto e degli ATS ricompresi;
• Gestisce gli aspetti amministrativi dell’organizzazione e raccordo dell’offerta dei servizi sociali e sanitari di competenza;
• Ha la responsabilità unitaria dei flussi informativi;• Svolge funzioni di segreteria e di raccordo tra i tavoli operativi (di concertazione
e di settore);• Si occupa operativamente delle forme di raccordo e coordinamento di
comunità (terzo settore, istituzioni, famiglie, formazioni sociali).
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U.O. SeS: i tavoli/1L’UOSES istituisce il :• Tavolo per l’integrazione socio-sanitaria con funzione di tavolo
di concertazione, presieduto dal direttore di distretto e dal coordinatore di ambito e composto da:– Eventuali altri coordinatori;– Direttori dei dipartimenti e dei servizi sanitari (DSM, DDP, D.
Prevenzione, ecc.);– Rappresentanti dei MMG e dei Pdl del territorio;– Dirigenti servizi sociali dei comuni.
I componenti del tavolo concorrono alla definizione dell’assetto complessivo dell’offerta sociale e sanitaria, individuano i percorsi di assistenza sociosanitaria e propongono al direttore di area vasta e ai presidenti dei comitati dei sindaci gli interventi necessari all’attuazione degli stessi.
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U.O. SeS: i tavoli/2L’UOSES istituisce i seguenti tavoli tematici minimi :• Infanzia e adolescenza;• Disabilità;• Salute mentale,• Dipendenze patologiche;• Anziani non autosufficienti.
Le responsabilità dei tavoli e la loro articolazione trovano definizione nell’accordo comitato dei sindaci/AV Asur.
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U.O. SeS: sistema informativoE’ previsto un sistema informativo integrato che prevede:• La realizzazione di un prototipo informatico integrato;• Lo sviluppo di apposito sistema di monitoraggio dei costi.Il sistema consente di ricomporre le informazioni di interesse socio-sanitario e gestionale a disposizione dell’intero sistema territoriale.Il sistema viene ricondotto a moduli basati su: • una nuova anagrafe assistito, • un fascicolo salute e • un fascicolo socio-sanitario.Annualmente è prevista una relazione annuale sull’avanzamento delle attività svolte dall’UOSES.
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Convenzioni ASUR/comuni• Entro il 23 febbraio 2016, il presidente del comitato dei
sindaci dell’Ambito sociale e il direttore di area vasta dell’ASUR firmano un accordo (convenzione) (ex art. 30 D.Lgs. 267/2000) per definire i termini della costituzione dell’UOSES.
• La convenzione può prevedere la costituzione di uffici comuni che operano con personale distaccato degli enti partecipanti ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all’accordo, ovvero la delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi che opera in luogo e per conto degli enti deleganti.
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Convenzioni ASUR/comuni/2L’accordo – triennale - definisce nel dettaglio: • le finalità, • le aree di competenza, • le funzioni, • gli obblighi dei comuni degli ATS, • gli obblighi dell’AV Asur relativamente al distretto competente, • le sedi operative e le attrezzature dell’UOSES, • la composizione e le responsabilità dell’UOSES (ci sono obblighi
relativi alle risorse economiche e di personale).
Uno schema di accordo viene allegato alla DGR 110/2015.
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Obiettivo ASUR
obiettivo 2015 dell’ASUR:
• Costituzione entro il 31/12/2015 delle UO SeS a livello distrettuale
• da verificare con la sottoscrizione di almeno il 75% degli accordi fra Ambiti sociali e distretti per l’organizzazione e la gestione unitaria della UO SeS (DGR 665/2015). (da coordinare con DGR 110/2015 che prevede sottoscrizione entro il 23/2/2016).
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LO STATO DI ATTUAZIONE
DELL’INTEGRAZIONE
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IL TERRITORIO DELL’INTEGRAZIONE
• Non c’è più la coincidenza territoriale fra distretti sanitari (13) e Ambiti territoriali sociali (23).
• Questo renderà più difficile il processo di integrazione.
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L’ACCESSO INTEGRATO: IL PUA
• Previsto dal PSSR e dalla recente DGR 111/2015 per l’accesso, l’accoglienza, l’informazione, l’accompagnamento, l’orientamento, raccolta segnalazione, gestione
domanda, attivazione diretta di prestazioni in risposta a bisogni semplici.
• Lo stato dell’arte (UPS, Sportelli della salute).
• Approvate le linee guida regionali.
• Attive due sperimentazioni a Jesi e a Fabriano in sede ospedaliera che si occupano di dimissioni protette. Si tratta di iniziative apprezzabili ma che nulla hanno a che vedere con il PUA.
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L’UVI E LE ALTRE UV• UVI: esistente in tutti i distretti ma non integrata con
personale degli Ambiti sociali. Composizione, strumenti di valutazione, modalità di lavoro disomogenei. Approvate le linee guida della regione.
• UMEE e UMEA: occorre capire che cosa vuol dire il passaggio del PSSR che trattando le diverse unità di valutazione declina l’obiettivo di portare ad unità l’attività di valutazione nel distretto/ambito attraverso la costituzione delle UVI convogliando lì le richieste per interventi complessi.
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RECEPIMENTO LEA SOCIOSANITARI
• La regione Marche ha recentemente recepito (gran parte del) l’allegato 1C (8 prestazioni sociosanitarie) del decreto sui LEA con (le DGR
1011/2013 e 1195/2013 e più recentemente con) la DGR 1331/2014.
• Il recepimento è stato fatto con modificazioni rispetto alla norma statale e questo ha provocato reazioni.
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L’ATTUAZIONE DEL MODELLOsintesi
Adempimenti previsti Stato dell’arte
Piano socio-sanitario regionale Approvato nel 2011
Atto di fabbisogno socio-sanitario Approvato 2015
Sistema tariffario Approvato 2014
Compartecipazione dei cittadini alla spesa Approvata 2014
Definizione standard assistenziali delle strutture Approvati Avviata revisione
Linee guida regionali per la programmazione socio-sanitaria di area vasta Da fare
Linee guida regionali per la programmazione socio-sanitaria di area vasta a livello di Ambito/DIstretto Da fare
Percorso di accompagnamento formativo per la programmazione integrata Da fare
Linee guida sul Punto unico di Accesso (PUA) Approvate 2015
Linee guida sull’unità valutativa integrata (UVI) e sul Piano assistenziale individuale (PAI) Approvate 2015
Omogeneizzazione normativa sull’autorizzazione e accreditamento Da fare (Avviata revisione)
Incentivazione della gestione associata dei comuni Da fare
Percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali dell’area socio-sanitaria Da fare
Atto regionale sulla composizione e il funzionamento dei comitati dei sindaci Da fare
Linee guida regionali e poi costituzione delle unità operative sociali e sanitarie approvate 2015
Atto regionale sui contenuti dell’accordo di programma comuni/Asur Approvato 2015
Piano territoriale socio-sanitario dei distretti/ambiti Da fare
Responsabile ASUR dei servizi di integrazione socio-sanitaria Nominato
Coincidenza distretto sanitario/ambito sociale Non realizzata
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I LEA SOCIOSANITARIservizi residenziali e semiresidenziali
Tariffe Compartecipazione costi sanità/sociale
Standard
ANZIANI
RSA (2 tipologie) Si Si Si
RP (2 tipologie) si Si si
CD (LR 20/2002) Si si Si
CD (LE 20/2000) Si Si Si
Cure intermedie Si Si Si
Disabili
RSA Si Si Si
RP Si si si
Coser Si Si Si
CD (LE 20/2002 due tipologie) Si e no Si Si
CD (LR 20/2000) si Si No
Salute mentale
SRT Si Si Si
SRR (intensivo/estensivo) si si si
Gruppo appartamento Si Si Si
CD Si Si Si
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IL MODELLO E L’ATTUAZIONE• Il modello di programmazione e di gestione dell’integrazione
sociosanitaria proposti dalle Marche presentano aspetti innovativi a livello di distretto/ambito.
• L’innovatività rischia di essere perseguibile con maggiore difficoltà in quei territori dove non c’è coincidenza distretto/ambito.
• Il sistema dell’integrazione sociosanitaria evidenzia un quadro normativo quasi completo che ha di fronte a sé la grande sfida dell’attuazione di un modello con innovazioni importanti (resa più difficile da ritardi accumulati in anni precedenti).