Elena Giglia Resp. Ufficio Accesso aperto-editoria elettronica
Università di Torino
Università di Torino, 12 giugno 2015
• cambia il contesto, cambiano le biblioteche
• dobbiamo conoscere l’intero ecosistema della comunicazione scientifica (e della valutazione della ricerca)
• in questo panorama, l’Open Access è la principale novità
• servono non solo nuove competenze, ma un atteggiamento diverso
grazie per l’attenzione … e buon lavoro
• Google: pro o contro?
• è il nemico n.1?
• o è un facilitatore?
http://philbradley.typepad.com/phil_bradleys_weblog/2011/06/what-librarians-google-are-for.html
• Libraries are the gate to future
La sfida diviene non trovare la pianta
rara nel deserto ma una specifica pianta
che cresce nella giungla.
Il bibliotecario aiuta a cercare. E offre accesso al
web a tutti… http://www.theguardian.com/books/2013/oct/15/neil-gaiman-future-libraries-reading-daydreaming
…luogo democratico e imparziale di accesso all’informazione
http://goo.gl/IytLXA
http://www.bl.uk/aboutus/stratpolprog/2020vision/
http://librarianavengers.org/worship-2/
Le biblioteche si adattano ai cambiamenti.
Non possono essere sostitutite. Per 16 ragioni, la prima delle
quali è che non tutto è su Google
[critica: allora rendersi visibili su Google!]
http://goo.gl/9DTdkI
http://digital-scholarship.org/sepb/sepb.html
• ibrida
• digitale
• «recombinant»
• «blurred»
rispondere al cambiamento
svolgendo anche funzioni
tradizionali non è facile
Idea di «ruolo diffuso» della
biblioteca
Diffuso=termine fisico. Le molecole si compenetrano, non si combinano.
Ognuna mantiene la propria identità
http://goo.gl/VN1KF9
Tre fasi nell’evoluzione delle biblioteche:
1. la crescita delle tecnologie «distribuite»: il web è democratico; creare e far circolare informazioni diventa semplice
2. lo sviluppo di paradigmi e modelli aperti: open source, open access, concetto di «common» [dalla pubblicazione come prodotto alla pubblicazione come processo: cambia il ruolo della biblioteca]
3. la nascita dell’idea di biblioteca come agente diffuso
http://goo.gl/VN1KF9
biblioteca diffusa: potenziale nella • creazione
• disseminazione • uso
della conoscenza
http://goo.gl/VN1KF9
http://goo.gl/VN1KF9
DISTRIBUITA – APERTA – DIFFUSA per la ricerca, la didattica e
l’apprendimento
http://www.collegeonline.org/library/librarians-online/jenny-levine.html
essere dove gli utenti cercano: incorporare contenuto in altri siti
http://theshiftedlibrarian.com/stories/2002/01/19/whatIsAShiftedLibrarian.html
• la gente non cerca l’informazione, è l’informazione che arriva da ogni dove: profondo impatto su come offrire i servizi
• concetto di «shifted librarian» he opera per una «portable library»
• i bisogni informativi della net generation vanno soddisfatti nel loro mondo, non nel nostro
• tecnologia in rapido e continuo divenire • aspettative degli
utenti crescono • apprendimento e
comunicazione scientifica più collaborativi • il flusso dell’informazione
non è più lineare • necessità di
reinventarsi e riposizionarsi
British library, Vision 2020
…si cerca
è cambiato come…
…si dissemina
…si pubblica
…si scrive
…si analizza
…si valuta
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
• collegare pubblicazioni e dati • CREARE SERVIZI A PARTIRE DAI
REPOSITORIES • text mining, data mining
[intendere «accesso» come «riuso»]
materiale digitale
conservazione
user generated
interoperabilità
collezioni fisiche
British library, Vision 2020
accesso per tutti
bilanciare i diritti
pubblico dominio
accesso e riuso
servizi digitali+tradizionali
digitalizzazione
servizi personalizzati
conoscere bisogni e processi
impatto per le risorse
partnership
benefici economici e sociali
investire sulle generazioni future
da qui nasce desiderio di apprendere
interattività
far capire l’importanza della ricerca e il valore
della cultura
flussi di informazione istantanei e senza confini
facilitatori
creare connessioni, fare rete
• i bibliotecari riflettono sul loro futuro
• novità? Già Melvil Dewey 1888…
• … la biblioteca è sempre in divenire
https://goo.gl/COeVKF
David Lankes, 2011
• le vecchie definizioni non bastano – depositi – valore sociale, bene comune – includere tutti
• biblioteca come «makerspace» ovvero strumenti + supporto + comunità
https://goo.gl/COeVKF
biblioteca come luogo di creazione,
non di consumo
https://goo.gl/COeVKF
• per immaginare la biblioteca del futuro hanno redatto 5 annunci di lavoro per i bibliotecari del futuro
• in base alle 5 tendenze: • informazione è
ovunque • uso massiccio dei
mobiles • «conoscenza
sociale» • stili di vita • impiego della
robotica
https://goo.gl/XMO73U
• punto di partenza è sempre il cambiamento in atto: – collezioni digitali
– servizi di biblioteca digitale
– nuovi modelli business editori (big deal)
– nuove forme di comunicazione scientifica (megajournals, Open Access…)
• presentate 5 figure professionali
http://aibstudi.aib.it/article/view/8876/8129
data curator
copyright and digital rights
librarian virtual reference
coordinator
digital liaison scholarship librarian
information literacy librarian
Web technology librarian
library systems and emerging technologies
librarian http://joblist.ala.org/index.cfm
electronic resources librarian metadata librarian
repository manager
discovery services librarian
customer satisfaction, qualità
metadati e protocolli di
interoperabilità
linked data, web semantico
strumenti per la valutazione della ricerca, tradizionali e Altmetrics
gestione risorse umane
project management
digital curation, data curation
capacità di collaborare,
creare sinergie
capacità di negoziare - editori
- organi politici advocacy per Open Access
copyright
nuove tecnologie, social media
comunicazione e promozione
Il cambiamento è in atto, comunque. O lo subiamo. O ne siamo attori
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
Non è «sempre stato così, sarà così». Siamo il frutto di scelte. Scegliere se vogliamo fare l’interesse della ricerca e del bene pubblico.
Moving towards..., 2012
Moving towards..., 2012
Stevan Harnad, 2001
Peter Suber, 2003
J.C.Guédon, 2001
BOAI, 2001
http://www.openoasis.org/
• Gestione collezioni:
– integrare le risorse Open Access nel catalogo
– metterle in vetrina
• Servizi:
– integrarle nell’OpenUrlresolver
– utilizzarle per il reference
Library practices can incorporate open access but only if library administration and library education make the
appropriate transformation away from “business as usual.” L.Mullen Open Access and the Practice of Academic Librarianship: Strategies and Considerations for "Front Line" Librarians
https://goo.gl/o7mVfb
…le biblioteche hanno bisogno di buone pratiche oltre che di prediche… • nonostante l’Open Access, i costi degli abbonamenti
non sono scesi • gli archivi istituzionali spesso restano vuoti se non
supportati da una policy/regolamento • Open Access deve rientrare nei corsi di studio • FLESSIBILITÀ è parola d’ordine
L.Mullen Open Access and the Practice of Academic Librarianship: Strategies and Considerations for "Front Line" Librarians
…significa anche input form e
configurazione
…significa supporto tecnico e
redazionale
http://altmetrics.org/manifesto/
…significa conoscere strumenti
tradizionali e alternativi
Digital curation per rendere
visibili/accessibili i dati.
I DATI DEVONO ESSERE APERTI
in modo INTELLIGENTE
DCC è fonte di risorse sulla
digital curation
«una buona ricerca necessita
di buoni dati»
• Dati devono essere • accessibili • comprensibili • valutabili • usabili • connessi alla
pubblicazione Per questo sono necessari i METADATI
https://royalsociety.org/~/media/policy/projects/sape/2012-06-20-saoe.pdf
• La Commissione Europea sostiene pienamente l’Open Access, in base al principio per cui i risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici devono essere pubblicamente disponibili
obbligo
progetto pilota
Decisione preliminare: disseminare o brevettare
nuove competenze
Video su DMP online http://www.screenr.com/PJHN
• Open Access comporta benefici e costi • in transizione, nessuno vuole rinunciare al materiale in
abbonamento • importante lasciare aperto dialogo e cercare soluzioni
innovative • anche se durante la transizione i costi possono essere più
elevati, a lungo termine il passaggio a un sistema in cui gli autori hanno maggior controllo sulle loro pubblicazioni offre innegabili benefici oltre che in futuro economie di scala
• basterebbe iniziare a riallocare i fondi già destinati alle biblioteche
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
• le nuove tecnologie hanno reso possibile – disaggregare le diverse funzioni connesse alla
creazione di una rivista
– non dipendere più da una sola fonte per le spese (abbonamenti)
• se i costi reali sono solo i costi di prima copia, perché riversarli poi interamente come costo finale per il lettore sotto forma di abbonamento?
• non si possono «intercettare» prima con modelli alternativi?
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
• sia i prodotti della ricerca sia il materiale didattico non sono più fissi né statici, né sono statiche le funzioni.
• il tradizionale modello «costo per oggetto» non ha più senso. • i costi vanno supportati non più solo dalle biblioteche ma da tutti gli attori.
http://www.educause.edu/ero/article/network-approach-scholarly-communication-infrastructure
sarebbe come open source…un nuovo ecosistema di piccoli
Immaginiamo un mondo in cui: • i servizi che forniscono le riviste continuano
a essere offerti, ma da soggetti diversi • autori mantengono diritti • aa autorizzano i fornitori di servizi a
utilizzare i loro lavori per creare valore aggiunto
più competizione
più sperimentazione
più innovazione
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
• è logica conseguenza della loro posizione nell’ecosistema della comunicazione scientifica
• sarebbe un fallimento non farlo • riprenderebbero controllo sui fondi loro assegnati nell’interesse dell’istituzione
• biblioteche devono GIOCARE UN RUOLO ATTIVO NELLA TRANSIZIONE
Mangiafico P, Smith, K, .Reason, risks and reward…, May 2015
- maggiore coinvolgimento in tutto il processo di comunicazione scientifica e non solo all’inizio e alla fine
- nuove attività quali digital curation, conservazione, e intervento diretto nel processo di creazione disaggregato
Moving towards an Open Access future: the role of academic libraries, 2012
MA OCCORRE ESSERE CREATIVI
Moving towards an Open Access future: the role of academic libraries, 2012
Il futuro delle biblioteche sono i professionisti dell’informazione
…buon lavoro…
…e grazie…