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Maledetto il giorno
che t’ho incontrato
Spettacolo teatrale ideato e rappresentato
dalla classe II G
Istituto Comprensivo Garibaldi
Fondi
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IL PROGETTO
TEATRO AZIONE PEDAGOGICA
TITOLO: MALEDETTO IL GIORNO CHE T’ HO INCONTRATO
DESTINATARI: classe II G
MOTIVAZIONI
Il progetto nasce dalla consapevolezza che imparare significa non solo conoscere i
contenuti di una disciplina, ma anche saper applicare ciò che si conosce in
contesti reali, dove gli alunni esprimono loro stessi in relazione agli altri e ai
compiti che gli vengono assegnati. Attraverso la didattica laboratoriale, ogni
alunno ha trovato il proprio veicolo per esprimere l’acquisizione e
l’interiorizzazione delle conoscenze interdisciplinari. Nel caso specifico le
esperienze interdisciplinari, oltre alla connessione delle conoscenze didattiche,
hanno permesso di far confluire l’insieme delle esperienze formative ed educative
tramite l’intervento collaborativo di DOCENTE ed EDUCATORE.
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI
Favorire l’INCLUSIONE
Promuovere lo SPIRITO COLLABORATIVO
Valorizzare la creatività attraverso la scrittura e il movimento corporeo
(rendersi simile ad un altro attraverso corpo e voce diversi da sé).
Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per
reperire, valutare, produrre e presentare conoscenze e riflessioni relative al
passato e al presente
Accrescere le qualità fondamentali dell’ascolto, dell’attenzione, della
collaborazione della condivisione, del rispetto del proprio ruolo.
Arricchire e stimolare l’espressione verbale e le abilità del linguaggio
attraverso il corretto uso della dizione.
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PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione
diverse.
ATTIVITA’ DIDATTICHE
1. La scuola poetica siciliana; Jacopo da Lentini ed il sonetto;
2. Il XXIV canto del Purgatorio e la definizione dello Stilnovo;
3. La Divina Commedia, particolare analisi dell’Inferno;
4. Guido Guinizzelli ”Al Cor gentile rempaira sempre Amore”; Guido Cavalcanti
“Lo vostro bel saluto”; Dante Alighieri “La Vita Nova”;
5. Marco Santagata “Come Donna Innamorata”;
6. L’Intervista impossibile di Umberto Eco a Beatrice Portinari
CONTESTO LETTERARIO
Dalla Scuola Poetica Siciliana alla trasformazione stilistica operata dal DOLCE
STIL NOVO.
RISULTATI ATTESI
-Acquisizione delle tecniche di scrittura proprie della narrazione autobiografica,
narrativa e poetica;
-Saper effettuare riferimenti storici e letterari;
-Saper effettuare l’analisi dei testi proposti sul piano del contenuto, retorico e
metrico ;
-Arricchimento del lessico;
-Utilizzazione di fonti letterarie.
DURATA
-Attività laboratoriali programmate nel secondo quadrimestre.
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-Laboratori di scrittura creativa in presenza e in piattaforma digitale per tutto il
periodo della realizzazione della sceneggiatura.
REALIZZAZIONE DI UN PRODOTTO FINALE
Stesura di una scenografia e di una sceneggiatura da drammatizzare nella
rappresentazione finale del progetto.
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PROLOGO
DANTE NARRANTE: Ho vissuto gli ultimi anni di quel quattordicesimo secolo,
seguendo unicamente l’ispirazione della mia musa: Beatrice. Ho scritto per lei poesie su
poesie, alcune parlavano della sua bellezza ammaliante altre della sua gentilezza.(Recita
il sonetto ‘TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE’).
“Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare. 8
Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.”
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SCENA 1
“L’INASPETTATO INCONTRO DI BEATRICE”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
DANTE NARRANTE: SALVATORE PICCIONE
DANTE:EMANUELE ESPOSITO
DAMA: MICHELA DE MARTINO
COMPARSA : SIMONE STRAVATO
….Ognuno si voltava e diceva…..
COMPARSA: Ma che fa questo? Parla da solo?...Mah è pazzo (passa accanto a Dante…
lo guarda…va dritto poi si rigira indietro incredulo) Potrà mai essere vero ciò che vedo?
Può mai uno parlare da solo? Beh avrà qualche problemino.
(In quel momento passava di lì Beatrice vestita di rosso in compagnia di due donne)
DAMA: Caro Dante non pensavo tu fossi così romantico…Ma a chi è rivolta questa bella
poesia?
DANTE: Questa poesia scritta con tanto amore è dedicata ad una persona eccezionale…
direi, un angelo venuto in terra.
DAMA: Ah, meraviglioso! chi sarà questa donna così fortunata?
DANTE: Preferirei mantenere il riserbo a riguardo.
DAMA: Peccato! Questa donna dovrà essere davvero speciale e bellissima, non solo per
te, ma chi sarà?(disse in tono curioso).
DANTE: Non posso dirlo a nessuno, è una donna già sposata anche se infelice con il suo
uomo e non posso compromettere il loro matrimonio(espressione malinconica).
DAMA: Allora sarebbe meglio lasciare stare, non bisogna intromettersi mai negli affari
altrui.
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): In questo sonetto contenuto nel XXVI
capitolo della “Vita Nova”, lodo la bellezza di Bice utilizzando le tecniche stilnovistiche
che ho appreso dal grande Guido Guinizzelli e dal mio grande amico e maestro Guido
Cavalcanti
SCENA 2
“DANTE ALIGHIERI A CASA DI CAVALCANTI”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
DANTE ALIGHIERI: LORENZO MARODIN
GUIDO CAVALCANTI: ANGELOVERTULLO
SERVO DI CAVALCANTI: GIOVANNI DI MARIO
DANTE: (parlando a se’ stesso)… Io scrivo molto e con passione,
però mi chiedo… saranno belli i mie versi?... (si tocca il mento)… varranno qualcosa le
mie poesie? Ho bisogno di confronti con un grande poeta fiorentino … andrò da Guido…
Guido Cavalcanti. Lui… principe dei poeti volgari… uomo potente e aristocratico. Che
splendido sole c’è oggi spero che questo bel tempo mi porti fortuna!
(cambia espressione del volto è preoccupato)… E se Guido mi dicesse:
Sono orribili i tuoi versi mmm non mi piacciono per niente i tuoi versi, sparisci ragazzo,
cambia mestiere, non è il tuo forte fare poesie … no no no cambia mestiere non è questa la tua
strada!
(è determinato) eppure sto lavorando seriamente , mi sforzo ad esprimere almeno un
piccolo barlume all’indicibile perfezione di beatrice… Donna straordinaria non comune come
tante altre… un angelo!!! Forza mi farò coraggio devo render noto il poeta che in me ed oggi
io … busserà alla sua porta
(avanzando bussa alla sua porta TOC… TOC… )
SERVO: Buongiorno!
DANTE: Ehm… salve!
SERVO: Chi devo annunciare al mio signore?
DANTE: Sono Dante, il caro amico Dante Alighieri!Guido è in casa? Vorrei incontrarlo
se è possibile!
SERVO: Si! Attenda solo un secondo… (si allontana per annunciare l’ospite al suo
signore )… Illustrissimo signore, il poeta Alighieri attende all’uscio e vorrebbe incontrarla
posso farlo accomodare in casa?
CAVALCANTI: Oh ma certamente!
SERVO: (si dirige verso l’uscio e con gentilezza…) venga si accomodi pure… il mio
signore… ( Cavalcanti arrivando immediatamente lo interrompe sorride e esce di scena)
CAVALCANTI: Ma guarda chi bussa alla mia porta quest’oggi che piacere! Dì pure,
Dante sono a tua disposizione!
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DANTE: Grazie Guido per l’accoglienza… io… sono venuto per un confronto.. sono
venuto a farti conoscere i versi d’amore… ecco io li scrivo con molta passione, sono
dettati rigorosamente dalla mia ispirazione… non vorrei fossero di cattivo gusto… posso
avere un tuo parere al riguardo…
CAVALCANTI: Mio caro Dante (gli dà una pacca sulla spalla) scrivere d’amore non è
una cosa semplice la poesia in volgare è una cosa seria ma io ti ascolto… volentieri! Vieni
con me… ti accolgo nella mia stanza… luogo d’origine delle mie poesie!
DANTE: (si guarda in torno) scaffali pieni di libri!!! Fogli ovunque… che ricchezza che
eleganza… meraviglioso!
GUIDO: (nel frattempo si siede dietro la sua scrivania sfogliando i versi e poco dopo… )
Ragazzo mio ti confesso che in tutta la mia esperienza non ho mai incontrato un giovane
dotato di tanta finezza e maestria… i tuoi versi sono unici come te! Sempre se ti fa piacer,
da oggi in poi diventerò il tuo mentore!
DANTE: Ma come può non farmi piacere, come dirti di no!
CAVALCANTI: Bene Dantino vai tranquillo e sicuro, (si dirigono verso la porta )
Ti auguro di incontrare stesso oggi fuori dal mio portone il grande amore!
DANTE: Oh grazie Guido… grazie per l’accoglienza e per la grande disponibilità
mostratami… non avrei mai immaginato che i mie versi e le mie parole ti starebbero state
così tanto a cuore, hai reso questo giorno già stupendo… un incanto! A presto!
CAVALCANTI: A presto mio caro amico!
SERVO: Prego, se vuole seguirmi l’accompagno all’uscita.
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): Beatrice!!!(sospira). Da bambino quasi
ogni giorno, mi recavo a casa Portinari per giocare con Manetto….(si gira e vede il
combattimento di spade tra lui e Manetto)
SCENA 3
“IL RICORDO DEI GIOCHI D’INFANZIA CON MANETTO”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
MANETTO DA PICCOLO: MATTIA DI MANNO
DANTE DA PICCOLO: LUIGI VINACCIA
BEATRICE DA PICCOLA : ALESSANDRA MAFALE
MANETTO: Dante stai combattendo contro un duro; la tua sconfitta è alle porte.
DANTE: Io non demordo…continuo a combattere con tenacia fino alla fine. Piuttosto stai
attento potrei colpirti inaspettatamente.
(Manetto gli fa cadere la spada)
MANETTO: Hei! Quando lo dai questo colpo a sorpresa? Dai ,ti do un' ultima possibilità
raccogli la spada.
(Bice bussa alla porta)
MANETTO : OH! Chi può essere ora? Aspettami qui vado ad aprire.
BEATRICE: Vi prego ,voglio giocare anch'io con voi! Non mi escludete come fate
sempre!
MANETTO: Nooooo! Ti abbiamo detto mille volte di no!!!
DANTE :Smettila Mocciosetta ,questi non sono giochi da bambine .Se ti farai un
graffietto sicuro scoppierai a piangere.
BEATRICE: Non è vero io sono forte e coraggiosa e poi non chiamarmi più mocciosa.
MANETTO: Alla tua età le signorine giocano a fare le regine non restano lì impalate a
fissarci.
BEATRICE: Uffa ! Quanto siete arroganti e cattivi. Io me ne vado.
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): ….EPPURE, nonostante questa familiarità,
la prima volta che la vidi è collegata ad un'altra circostanza. Era il Calendimaggio: la festa
stagionale che si tiene per festeggiare l'arrivo della PRIMAVERA. A quella festa
partecipavano i notabili e l'Alta borghesia fiorentina. La mia famiglia non era mai stata
invitata perché dei nobili avevamo solo il titolo e non i soldi. Un giorno, però, il Nobile
Folco Portinari, per la prima volta dopo anni che aspettavamo, mandò un suo servitore
nella nostra umile dimora.(il servitore apre la pergamena e legge l’invito alla festa)
SCENA 4
“L’INVITO DEI PORTINARI ALLA FESTA DEL CALENDIMAGGIO” ATTORI PRESENTI IN SCENA…
SERVO DEI PORTINARI: GIOVANNI DI MARIO
ALIGHIERO: CRISTOPHER CERASUOLI
TANA: LETIZIA ROSELLI
MADRE DI TANA: GABRIELLA TOBEI
SERVO DEI PORTINARI: Buondì VOSSIGNORI’
ALIGHIERI: Prego, enti pure…
TANA: (agitandosi e saltellando per l’emozione, si stringe le mani) che notizie ha da
darci?
SERVO DEI PORTINARI: Messer Portinari mi ha mandato qui, nella sua dimora, per
farvi un annuncio ( srotola la pergamena e recita)
FESTA DI CALENDIMAGGIO
Sarei onorato se voi e la vostra famiglia veniste alla festa di inizio primavera che di terra
nella mia magione
Ringraziando sentitamente
Messer Folco Portinari
ALIGHIERI: Risponda pure al suo signore, che la famiglia Alighieri, oltre a sentirsi
onorata, sarà ben lieta di vivere questa gioiosa festa di inizio primavera condividendola
con i Portinari. Ringrazi i vostri signori e porga loro i più sentiti saluti!
SERVO DEI PORTINARI: Si Signori, presenterò, buona giornata ( si inchina).
TANA: Siiiiii babbo…mamma!!! Finalmente! Vi rendete conto cosa significa essere
invitati dai Porinari al pranzo di CALENDIMAGGIO????!!!!! Saranno presenti le
famiglie più nobili di Firenze! Potrò trovare un marito d’alta borghesia e chissà….elevare
la nostra famiglia da questa modesta condizione!!!
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MADRE DI TANA: Giusto Tana! Bisogna provvedere subito a comprare la stoffa per
cucire per te un abito degno all’evento!(escono entusiasti dalla stanza).
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): Ricordo benissimo quella mattina: il sole
splendeva sui tetti, l’acqua dell’Arno scorreva copiosa e rifulgeva il riverbero della luce
trafiggendo l’aria trasparente e leggera…
SCENA 5
“LO SVENIMENTO DI DANTE…IL VESTITO ROSSO DI BEATRICE”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
MADRE DI DANTE: GABRIELLA TOBEI
TANA: LETIZIA ROSELLI
DANTE: DAVIDE GENNARO
PADRE DI DANTE: TONY SPOSITO
BEATRICE DANZANTE: BEATRICE STAPANE (comparsa)
(entra Beatrice con il vestito rosso)
DANTE: (fa un sospiro di ammirazione) Aaahh, guarda… com’è bella questa ragazza!
Che meravigliosa fanciulla!
MAMMA, TANA, PADRE: Quanta eleganza…!!
TANA: (sussurra) Già, si vede che appartiene ad una famiglia benestante.
(Beatrice si avvicina sempre di più, Dante la vede e comincia a tremare. Tana
preoccupata gli chiede...)
TANA: Dante cos’hai?
DANTE: Io… Io…ehmm… (gli manca il fiato)
Tana: Dammi la mano, ( lo rassicura) calmati, ora respira.
NARRATORE: Dante fece un sospiro per calmarsi, si alzò per andare a sciacquarsi , ma
appena in piedi cominciò a tremare di nuovo, poi cadde a terra.
TUTTI: oh, Santo cielo… Dante!
MADRE: (preoccupatissima) Dante, figlio mio, svegliati… su svegliati!..(lo accarezza
mentre si asciuga le lacrime) Portatemi un po’ d’acqua presto!
TANA: Madre, cosa gli è successo? Si sveglierà vero? Madre… madre?
PADRE: Certo che si sveglierà, figlia mia! Dante è un ragazzo forte, saprà cavarsela.
Vedrai, andrà tutto bene.
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): Quando per la prima volta svenni ero
piccolo, molto piccolo. Ricordo lo spavento che lessi sui volti di Tana, di mio padre e di
mia madre quando rinvenni. Chiesi cosa mi fosse avvenuto…non ebbi una risposta
chiara…Origliai un giorno da dietro la porta della cucina; ascoltai una conversazione tra
mia madre e Tana…
SCENA 6
“DANTE ORIGLIA ALLA PORTA I DISCORSI DEI SUOI FAMILIARI”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
MADRE DI DANTE: GABRIELLA TOBEI
TANA: LETIZIA ROSELLI
PADRE DI DANTE: TONY SPOSITO
MADRE: Oh, Tana, figlia mia… come dobbiamo fare con tuo fratello? (si mostra
preoccupata) non ci saremo sempre noi pronti a sostenerlo ed aiutarlo durante le sue
crisi…
TANA: Madre immagina… se per caso qualcuno lo vedrà in quelle condizioni, penserà
che sia indemoniato, o magari che faccia uso di qualche stregoneria e poi… poi
potrebbero bruciarlo vivo.. e capisci, capisci mamma faremo anche noi la stessa fine!
MADRE: Sì capisco, ma purtroppo non possiamo mica tenerlo nascosto e segregato in
casa per tutta la sua vita. E poi tu ti sposerai e andrai via e a noi chissà quanto ci resterà
da vivere ancora… ( si mette le mani sul volto). Povero figlio mio, rimarrà tutto solo con il
suo problema.
TANA: (dando coraggio) Madre non disperare già da ora, lasciamolo vivere la sua vita,
magari negli anni potrà migliorare e riuscirà a gestire quei brutti momenti. Per adesso
stiamo sereni, cerchiamo di non fargli percepire la nostra preoccupazione.
PADRE: Spero solo che non gli capiti mai in pubblico, la nostra famiglia non può
permettersi di essere accusata di stare col diavolo, il mio mercato non incasserà neanche
più in fiorino e noi saremo derisi e bruciati in piazza. (Dante impaurito e rattristato dai
problemi che crea alla sua famiglia già messa male, scappa).
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE):Beatrice, Beatrice ha salvato me e la mia
Famiglia dalla vergogna….Ho capito allora che era il mio ANGELO. La incontrai la
seconda volta nove lunghi anni dopo il Calendimaggio
SCENA 7
“DANTE E L’ANCELLA”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
ANCELLA: LISA TAGLIAVENTO
DANTE: SALVATORE PICCIONE
BEATRICE: FEDERICA IACOZZA
BEATRICE DANZANTE: BEATRICE STAPANE (comparsa)
DANTE:Buongiorno Beatrice (disse con voce sottile)
BEATRICE: Buongiorno Dante!
DANTE: (si rivolge al pubblico) Mi ha salutato!Mi ha salutato e mi ha chiamato per
nome!Allora non mi ha dimenticato!Oddio mi sento svenire,ho un mancamento,ha
alimentato maggiormente quella fiamma già accesa nove anni fa,quando mi apparve con
quel vestito rosso fuoco. Come potrei dimenticare quegli occhi verdi che hanno trasmesso
gli spiritelli al mio cuore. Come potrei dimenticare la MADONNA che tuttora ispira le
mie poesie.
ANCELLA: Beatrice. Beatrice… Nessuno la conosce bene; tutti la vedono gentile,
silenziosa e quieta. Ma in realtà è una donna forte e diretta, dall’animo combattivo.
Combatte per l’indipendenza delle donne, che in questo mondo, non sono considerate
perché devono solo servire il marito in tutto e per tutto, occuparsi della casa, della
famiglia e altro. Dante, Voi non sapete cosa faceva alla mia povera amica Bice.
Tu… Tu la usi solo per scrivere le tue poesie, racconti di lei come se la conoscessi, ma lei
mi ha giurato di non averti mai rivolto la parola. Che diritto hai di farle fare questa parte?!
Ancora oggi non possiamo uscire di casa che la gente la punta dicendo “Vedi quella? È lei
che ha detto a Dante, è lei che l’ha ispirato.” Ma io dico, lei che c’entra?! Se
agli occhi del mondo, lei è la donna che ti passa tutte le idee, sul voler rivoluzionare la
Chiesa e quant’altro.
Ma vergognati Dante! Vergognati!
DANTE: Ma chi sei tu per dirmi queste cose!? Io scrivo quello che voglio e se voglio
ispirarmi a lei, lo faccio!!
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ANCELLA: Io! Io sono la donna che le sta accanto da quando era piccola, che sa i suoi
più intimi segreti e soprattutto, che le vuole molto bene! Mio caro Dante, lei, ti detesta !
Devi capirlo! Lasciala in pace! Vai via!
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DANTE NARRANTE:(Entra con aria luttuosa e racconta della morte di Beatrice)Il giorno
della morte della mia Musa,io mi trovavo con il mio amico stilnovista:Lapo Gianni,che mi
stava accompagnando,attraverso una caotica e maleodorante Firenze,a trovare la
bellissima Beatrice,ormai appartenente al mondo delle creature celestiali. Era dolcemente
posata sul suo letto,nella casata dei De’ Bardi.
SCENA 8
“LA MORTE DI BEATRICE”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
DANTE: DAVIDE GENNARO
LAPO GIANNI: MATTIA DI MANNO
COMPARSA 1: TONY SPOSITO
COMPARSA 2: LUIGI VINACCIA
COMPARSA 3: GIOVANNI DI MARIO
BEATRICE MORTA: SARA PINTO
DANTE: Fatemi passare!
OPERAIO c2: Ma chi si crede di essere questo!
OPERAIO c1: Costruì è solo un maleducato!
OPERAIO c3: Avrà qualche problema che gli turba l'anima!
LAPO: Stai calmo Dante vedrai che supererai anche questo momento. Capisco il tuo stato
d’animo, e a pensarci bene, immedesimandomi in te ho un senso di sconforto totale. Non
potrai più scrivere poesie come…
Nel vostro viso angelico amoroso
vid’ i begli occhi e la luce brunetta
che ’nvece di saetta
mise pe’ miei occhi lo spirito vezzoso.
Or hanno le mie membra conosciuta
di quel signore la sua gran dolcezza.
DANTE: Grazie Lapo, così mi sei proprio d’aiuto. Mettere il dito nella piaga, ad un amico
come me? Ma che amico sei? (Dante sconvolto inizia a piangere).
LAPO: Dante smettila di disperarti per la sua morte, piuttosto pensa che grazie alle tue
poesie Beatrice vivrà per sempre, diventerà immortale. Resterà sempre nel tuo cuore.
(Lapo abbraccia forte Dante)
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DANTE: Forse hai ragione tu Lapo, ma adesso non riesco più a muovermi…Fermiamoci
un po’ sul Ponte Vecchio.
(i due si fermano, e guardando l’acqua Dante ricorda una poesia)
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vassello
con monna Vanna e monna Lagia…Beatrice
e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.
DANTE: Lapo anche il nostro fiume Arno mi ricorda Beatrice, quel vascello che ha
navigato nella nostra fantasia è naufragato, non c’è più… Beatrice è morta.
(Si butta disperato a terra)
LAPO: (Canta) Quando sei disperato, come te…io con te.
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DANTE NARRANTE: Arrivai a casa De’ Bardi, c’era molta gente, trovai Beatrice distesa
sul letto. Appena la vidi il mio cuore si fermò, le mie mani cominciarono a tremare il mio
viso diventò pallido, avevo qualcosa nel petto che restava bloccato lì, non scendeva né
saliva.
SCENA 9
“LA CAMERA ARDENTE DI BEATRICE”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
DANTE: LUIGI VINACCIA
CONSOLE DI CALIMALA:G&J SPOSITO
LAPO GIANNI:MATTIA DI MANNO
DAMA: ALESSANDRA MAFALE
CONSOLE DI CALIMALA: E chi se ľ aspettava, tre giorni, solamente tre giorni…...ma
quanto avrà sofferto poverina.
DANTE: Il mio amico Vieri mi vide in quello stato e mi disse…
CONSOLE DI CALIMALA: Coraggio Dante (gli dà un colpetto sulla spalla) so che è
dura, è dura per tutti ma vedrai andrà meglio….
DANTE: Io…..io davvero non ce la posso fare, mi capisci? Ho qualcosa nel petto…un
dolore enorme, un’angoscia che non svanirà mai lo so.(Va vicino a Beatrice la guarda
profondamente e si asciuga una lacrima) Rimpiango i momenti nei quali mi sono tirato
indietro, ammetto che sono stato uno sciocco a rimandare ogni volta tutte quelle frasi che
avrei potuto dirti Beatrice.
LAPO GIANNI: (lo afferra per un braccio) Su! Dante non é colpa tua, nella vita le cose
passano sempre, come in un fiume. Ed anche la prova più difficile, quelle che quasi ti
sembra impossibile superare, la superi, e, in un attimo, te la trovi dietro alle spalle perché
devi andare avanti, perché ti aspettano sempre cose o persone nuove, proprio come
Gemma che ti ama tantissimo, ora andiamo! Stare qui ti farà ancora più male.
DANTE: Può darsi anche che tu abbia ragione Lapo, ma l’ unica cosa di cui ho
veramente bisogno ora, é stare vicino alla donna che fin qui ha reso la mia vita un
PARADISO….
(Dante rimane solo con Beatrice)
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DANTE: (si inginocchia davanti al letto di Beatrice) Oh, Beatrice, non volevo che
morissi così, non te lo meriti. Sei così dolce e bella, anche con questa malattia che ti ha
sfigurato il volto, e, anche se tu sei morta, nel mio cuore, le mie poesie e la mia anima
apparterranno sempre a te. Sono sposato con Gemma, però con lei non riesco a camminare
sulle acque come dice il mio amico Guido. Quella sensazione magica la provo solo con te,
anche se inizio a credermi pazzo per questo. Camminare sulle acque è da innamorati. Io lo
sono di te Beatrice. E non poco.
DAMA: Oh……sono delle parole bellissime…….Beatrice era proprio
fortunata(accarezza la spalla di Dante) sono sicura che anche lei vi voleva molto bene!
DANTE: Grazie, ma adesso senza di lei non so’ più che fare e a chi ispirarmi per le mie
poesie…(abbassa lo sguardo) ho perso la mia MUSA…
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): Bice,Bice,Bice.... l'angelo mandato da Dio
per riempire le mie giornate di buoni pensieri, colei che mi ha ispirato anche dopo il suo
addio alla vita terrena, quando divenne la mia guida nel terzo regno dell’oltretomba:il
PARADISO, il più bello.
SCENA 10
“L’INCONTRO DELLE ANIME”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
DANTE: LUIGI VINACCIA
VIRGILIO: ANGELO VERTULLO
BEATRICE ANGELO: SARA PINTO
(Dante si ritrovò a camminare con Virgilio al suo fianco senza sapere quale fosse la sua
meta.)
VIRGILIO: Dante, mio caro amico, siamo quasi arrivati. Questa è l'ultima prova che
dobbiamo affrontare. Non aver paura!
DANTE: E' difficile non aver paura, perché penso alle immagini di quegli uomini arsi vivi
dalle fiamme dei cerchi precedenti.
VIRGILIO: Questo è vero. Però nel Purgatorio nessuna pena può causare la dannazione.
Fidati di me. Non ti tradirei mai.
DANTE: Lo so Maestro. Tu non mi tradiresti mai, però la paura mi blocca.
VIRGILIO: Dante, ricorda, questa è l'ultima prova che dobbiamo affrontare: oltre questa
c'è il Paradiso e Beatrice è lì ad aspettarti.
(Dopo quelle parole Dante, insieme a Virgilio si incamminò e attraverso l'ultimo cerchio
dove il fuoco era così caldo che per rinfrescarsi, lui avrebbe voluto gettarsi nell'acqua
gelata. Camminava e camminava, quando un fascio di luce lo abbagliò e in quella luce si
intravide una nuvola di fiori di cui Beatrice era vestita. Ella aveva un abito bianco
angelico con disegni floreali avvolta da grandi ali e sospesa su delle nuvole).
DANTE: S... sei tu mia Beatrice adorata? Sei tu mio bellissimo angelo fatato? Sei tu?
BEATRICE: Sì, mio caro Dante!
DANTE: Da dove arrivi?
BEATRICE : Dal tuo cuore...Dante.
DANTE: Come mai ti trovi in questo luogo?
BEATRICE: Sono qui per guidarti in questo cammino verso l'oltretomba.
DANTE: Ma c'è Virgilio a condurmi dove il destino vuole...
BEATRICE: No mio Dante, se ora guardi alle tue spalle il caro Virgilio non c'è più, siamo
solo io e te…
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(Dante era addolorato per la scomparsa di Virgilio ed in più aveva paura di perdere il
suo angelo beato.)
BEATRICE: Perché abbassi gli occhi?
DANTE: Non sto abbassando gli occhi, solo che la tua visione mi ha spiazzato.
BEATRICE: Allora significa che non sei felice di vedermi!
DANTE: Sai che non è vero. Tu sei stata sempre la luce della mia vita.
BEATRICE: Se sono stata la luce della tua vita, perché hai preso altre strade?
DANTE: Per favore non dirmi questo. Io in quel periodo stavo soffrendo moltissimo.
Dopo la tua morte mi sono sentito come un albero senza foglie. Sono apparse le Donne
dello schermo della Veritade, ma poi ho capito che tu e solo tu, sei la verità. Mi sono
consolato tuffandomi anima e corpo nella politica e … mi sono traviato.
BEATRICE: Non ci credo. Ti sei comportato come un egoista ed hai pensato solo a
soddisfare i tuoi desideri materiali, ti sei ostinato a combattere contro il Papa guelfo … hai
giudicato e condannato i tuoi amici ed hai perso la retta via.
DANTE: Ti prego non trattarmi così male! Io ti ho amata più della mia vita.
Tu sei stata sempre il fulcro della mia esistenza! Angelo della mia vita, perdonami! Perdo
le mie debolezze, le debolezze di un uomo che ora cerca la luce. Guidami se puoi.
BEATRICE: Vorrei tanto sapere quali siano stati gli ostacoli che ti hanno fatto cancellare
il tuo amore per me! Ma soprattutto quali sono stati i vantaggi che ne hai ricavato?
DANTE: Non ho mai cancellato il mio amore per te! Ma dopo la tua morte, per riempire il
vuoto, cercavo solo consolazione nelle cose materiali che la vita mi offriva! Ti prego
perdonami!
BEATRICE: Adesso smettila di piangere e alza il tuo sguardo verso di me. Ricordati
sempre che un uccellino può cadere in trappola, ma un falco non si lascerà mai ingannare
con niente.
DANTE: Oh, mio Angelo beato! Non c'è cosa sulla terra che possa superare la tua
bellezza. Come ho potuto poggiare il mio sguardo su altre donne! Perdonami, ti prego
perdonami...
(La forza del pentimento è così forte che il poeta sviene e quando riprende i sensi si
ritrova immerso fino al collo nel fiume Lete.)
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DANTE NARRANTE (PRESENTAZIONE): Certo, che la visione celestiale non si può
descrivere a parole, e così una volta ritrovata la retta via sono ritornato sulla Terra.
Giungo a Firenze ed i miei amici stilnovisti Lapo e Cavalcanti mi dicono che Gemma e
Beatrice si sono rimbeccate in strada. Non credevo alle mie orecchie…impossibile
SCENA 11
“IL CONFRONTO TRA GEMMA E BICE”
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
NARRATORE: SALVATORE PICCIONE
GEMMA:CHIARA
BEATRICE:BEATRICE STAPANE
GUARDIA:TONY SPOSITO
BEATRICE: Buongiorno Gemma, come stai?
GEMMA: Buongiorno Beatrice ,sto bene e tu?
BEATRICE: Benissimo, mi sembri un po’ arrabbiata, ma è successo qualcosa con Dante?
GEMMA: Beh sì, in effetti….tu ispiri troppo mio marito ,così non può essere! Devi uscire
dalla sua testa ed anche in fretta! Pensa se lo sapesse Simone De’ Bardi, tuo marito!
BEATRICE: Ma tu non capisci, io e Dante non siamo nemmeno amici, e chi glielo ha
detto che, proprio io, dovevo essere la sua Musa? E pensare che, quando esco per prendere
un po’ d’aria, me lo ritrovo sempre fra i piedi, ed ho paura che la mia visione gli faccia
venire attacchi di panico! Capisci ora la mia posizione, Gemma? Io non ho colpa, a questo
punto non voglio nemmeno salutarlo più. Basta, io non lo conosco!
GEMMA: Mia cara Beatrice ,ti capisco perfettamente ma comunque devi aiutarmi.
BEATRICE: Guarda che anch’ io ho i miei problemi!
GEMMA: Ad esempio? Devi controllare che il tuo vestito non abbia pieghe o macchie?
Oh, poverina, quanti problemi!
BEATRICE: Simone De’ Bardi mi ha messa incinta e solo per questo gli sono
servita….per un figlio! Ho scoperto dopo che mi voleva in sposa solo per il mio
cognome e per un erede! Che doppiogiochista! Pensavo che mi amasse…Vedi:non solo
tu hai problemi con tuo marito!
GEMMA: Beh ,ti ho detto io di sposarlo?
BEATRICE: Mi hanno costretta, e poi non ti ho detto mica io di innamorarti di un poeta
fissato per un’altra donna che non lo degna neanche di uno sguardo!
GEMMA: Lo so bene che tu sei per lui solo un’ispiratrice. Accanto a lui ho capito
qualcosa della poesia e so bene chi ama veramente ma…..la donna Angelo, quella donna
incantata che ispira nobili sentimenti e forti emozioni, a dirla tutta avrei voluto essere io!!!
GUARDIA: Qualche problema, signore?
BEATRICE: Non si preoccupi ,abbiamo solo parlato.
GEMMA: Abbiamo solo capito chi siamo veramente.
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EPILOGO
ATTORI PRESENTI IN SCENA…
DANTE: SALVATORE PICCIONE
PAOLO MALATESTA: SIMONE STRAVATO
(Dante è disperato a terra)
PAOLO: Suvvia destati! Alzati in piedi! ASCOLTAMI! Ma che razza di uomo sei?
DANTE: Chi IO? Perché ? Cosa ho fatto?
PAOLO: Non hai conosciuto l’amore. Hai pensato di amare Beatrice sublimandola.
DANTE: Perché non avrei dovuto farlo. Parli proprio tu, Paolo, che sei finito nel girone
dei lussuriosi. Il tuo amore per Francesca ti ha portato a tradire Gianciotto, tuo fratello.
PAOLO: Non giudicare Dante. Il destino mio e di Francesca è stato crudele. Due anime
nobili che si sono incontrate in momenti sbagliati.
“Amor ch’a nullo amato, amar perdona”
“amor ch'al cor gentil ratto s'apprende”…
Ci ha colpiti.
E come potevamo noi non corrisponderci? Ho trascorso con lei le mie giornate, ho
condiviso con lei la mia passione per le arti e le belle lettere. Io ho conosciuto il suo vero
animo. Tu, invece, cosa sai di Beatrice ?Proprio nulla come vedi! Lei ti detesta, tu, Dante,
una sola cosa hai amato veramente…LA POLITICA
DANTE:A pensarci bene, No :Paolo Malatesta, ora che considero la vera natura del mio
AMORE per Beatrice, devo darti ragione ,e ascolterò i tuoi consigli. Mi dedicherò alla
politica e caccerò i Guelfi neri da Firenze.
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SCENEGGIATURA AD OPERA DEGLI ALUNNI:
Cerasuoli Cristopher
Di Fazio Luigi Peticone
Di Manno Mattia
Di Mario Giovanni
Di Martino Michela
Esposito Emanuele
Gennaro Davide
Iacozza Federica
Mafale Alessandra
Marodin Lorenzo
Morella Chiara
Piccione Salvatore
Pinto Sara
Roselli Letizia
Sposito Giovanni
Sposito Tony
Stapane Beatrice
Stravato Simone
Tagliavento Lisa
Tobei Gabriella
Vertullo Angelo
Vinaccia Luigi
SCENOGRAFIA AD OPERA DI:
Di Fazio Peticone Luigi
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RINGRAZIAMENTI
Le Docenti e l’Assistente Specialistica esterna della comunicazione ringraziano:
la Dirigente Scolastica Dott.ssa Daniela Patrizio per aver favorito la realizzazione
dell’attività;
il sig. Maurizio Recchia, titolare del negozio MONDO MUSICA, per aver offerto
l’amplificazione;
il Collaboratore Enzo Pesce per aver dato la sua disponibilità ad effettuare le riprese;
i Genitori degli alunni pronti ad appoggiare e sostenere le attività didattiche con il loro
supporto.