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Masterclass armonia funzionale
• Cadenze e funzioni primarie
L’armonia è basata fondamentalmente sul principio della tensione e risoluzione, che si traduce nel
rapporto DOMINANTE > TONICA .
Questa funzione è risolta dagli accordi costruiti sul V e sul I grado (cadenza perfetta V - I). La tensione
dell’accordo di dominante è generata dall’intervallo di tritono tra il terzo e il settimo grado dell’accordo.
Esiste quindi una seconda funzione che è quella di SOTTODOMINANTE che può risolvere sulla TONICA
(cadenza plagale IV - I) oppure può preparare la cadenza perfetta risolvendo sul V grado (cadenza
composta IV – V – I). L’ accordo maj7 è spesso sostituito dal maggiore sesta Cmaj7= C6
Cmaj7 D-7 E-7 Fmaj7 G7 A-7 Bm7b5 Cmaj7
I II III IV V VI VII VIII
Gli altri accordi ottenuti dalla sovrapposizione di terze sulla scala maggiore appartengono a queste tre
funzioni:
• TONICA I III VI
• SOTTODOMINANTE IV II
• DOMINANTE V VII
Se sostituiamo l’accordo IV con quello II (entrambi con funzione di SOTTODOMINANTE) otteniamo la
progressione che sta alla base dell’armonia:
II V I
L’analisi armonica primaria di un pezzo consiste nel porre i numerali romani ad ogni accordo diatonico:
ES. 1 Autumn Leaves in C
• Dominante secondaria
Come si nota l’unica differenza è sul III che non è un accordo minore settima ma di DOMINANTE. Risolve
poi su un accordo VI che appartiene alla tonalità. Questo accordo si chiama DOMINANTE SECONDARIA
perché risolve su accordo della tonalità posto una quarta sopra. Se invece avesse risolto su un accordo non
appartenente alla tonalità sempre posto una quarta sopra si sarebbe dato vita a una MODULAZIONE cioè
un cambio di tonalità. Per incominciare ad improvvisare ora occorre scegliere le scale opportune. Su ogni
accordo useremo la scala maggiore cominciando dalla tonica di riferimento di ogni accordo meno che
sull’accordo III7 che necessita di un’alterazione (G#). Esistono altre DOMINANTI SECONDARIE in una
tonalità che risolvono una quarta sopra su accordi della tonalità:
C7 > Fmaj7 D7 > G7 E7>A-7 A7>D-7 B7>E-7
V7/IV V7/V V7/VI V7/II V7/III
Per costruire le scale da utilizzare sulle dominanti secondarie alteriamo la scala maggiore con le note
dell’accordo di riferimento che non appartengono alla tonalità. (Vedi pag. 99 Grantham)
1
2
C7 > C D E F G A Bb C scala misolidia
D7> D E F# G A B C D scala misolidia
E7> E F G# A B C D E scala b9b13
A7> A B C# D E F G A scala b13
B7> B C D# E F# G A B scala b9b13
Facciamo un’altra analisi armonica Take the A train Es. 2
In questo caso la DOMINANTE SECONDARIA II7 non risolve direttamente su V ma la risoluzione è ritardata
da un accordo minore settima cioè un II V I. In altre parole l’accordo di dominante ha un II introduttivo
che può essere inserito prima di ogni dominante secondaria.
G-7 C7 > Fmaj7 A-7 D7 > G7 B-7b5 E7>Am7 E-7 A7>Dm7 F#-7 B7>Em7
L’unico accordo che non ha la tonica appartenente alla tonalità è F#-7b5 che però ha solo una nota su sette
diversa quindi viene considerato parte della Tonalità.
Le progressioni II V I ci consentono di iniziare l’analisi secondaria che consiste nell’identificare i II V I con
una parentesi quadra e freccia.
Es. 2 Take the A train
Es. 3 Don’t get around much anymore
• Dominanti estese
Esiste un’altra funzione degli accordi di dominante le DOMINANTI ESTESE, che altro non sono che delle
dominanti che risolvono su altre dominanti
Cmaj7 B7 E7 A7 D7 G7 C7 F7 ecc
A differenza delle dominanti secondarie che risolvono in tonalità le dominanti estese risolvono su accordi
cromatici e quindi sono percepiti come estranei. Vogliono tutti le scale misolidie.
Anche le dominante estese possono avere un II introduttivo
Es. 4 Lester Leaps in
2
3
• Tritono
L’intervallo di tritono proprio per sua simmetria (divide in due parti uguali l’ottava) appartiene
contemporaneamente a due accordi G7 e Db7. Per questo motivo possiamo usarli in modo intercambiabile
e farli risolvere sulla medesima tonica: G7 Cmaj7 Db7 Cmaj7
Nell’analisi secondaria la sostituzione di tritono viene segnata con una parentesi tonda tratteggiata.
Anche il tritono può avere un II introduttivo: D-7 Db7 Cmaj7 Ab-7 Db7 Cmaj7
il primo avrà tutto tratteggiato (parentesi quadra e freccia ) il secondo solo la freccia
Il tritono che abbiamo visto è un tritono primario perché sostituisce la dominante primaria ma esistono
anche TRITONI SECONDARI anche introdotti da accordi II sia appartenenti alla tonalità sia in rapporto di
quarta con la tonica del tritono
G-7 C7 > Fmaj7 A-7 D7 > G7 B-7b5 E7>Am7 E-7 A7>Dm7 F#-7 B7>Em7
G-7 F#7 > Fmaj7 A-7 Ab7 > G7 B-7b5 Bb7>Am7 E-7 Eb7>Dm7 F#-7 F7 >Em7
In questo primo caso gli accordi di tritono prendono la scala Lidia di dominante
G-7 C7 > Fmaj7 A-7 D7 > G7 B-7b5 E7>Am7 E-7 A7>Dm7 F#-7 B7>Em7
C#-7 F#7 > Fmaj7 Eb-7 Ab7 > G7 F-7 Bb7>Am7 B-7 Eb7>Dm7 C-7 F7 >Em7
In questo secondo caso gli accordi di tritono prendono la scala misolidia e i II la scala dorica perché
all’orecchio danno la sensazione di una modulazione
Es. 5 There is no greater love (sostituzione del tritono e dominante estese)
Es. 6 I mean you (sostituzione del tritono)
Es. 7 Body and soul (sostituzione del tritono e dominante estese e secondarie, modulazione)
• Tonalità minori
Non esiste solo una scala da cui estrarre tutti gli accordi che costituiscono la tonalità minore ma la scala
minore naturale o modo eolio è la più stabile per definire la tonalità minore.
Le altre scale minori e i modi da esse derivate arricchiscono la tavolozza espressiva in termini di scale ma
anche, meno frequentemente sono usate per creare armonie in minore (ad esempio The mooche di
Ellington 1928).
Le principali scale minori sono:
• minore naturale o modo eolio (b3 b6 b7)
• scala minore melodica (b3)
• scala minore armonica (b3 b6)
• scala dorica (b3 b7)
Tutte hanno la terza minore e si differenziano sulla VI e sulla VII
3
4
Tuttavia gli accordi derivati dalla minore naturale fanno sentire ancora la tonalità maggiore relativa per la
presenza della dominante VI7 che risolve sul III maj7. Per poter quindi accentuare la tonalità minore
occorre alterare l’accordo sul V grado che da V-7 diventa V7 (in tonalità di C minore G-7 diventa G7).
In questo modo si ottiene una cadenza minore V > I G7 > C-7 La scala ottenuta, che comunque avevamo
già incontrato nelle dominanti secondarie, è la scala FRIGIA DI DOMINANTE o scala b9b13 che altro non è
che il V modo della scala MINORE ARMONICA.
Anche in minore abbiamo la funzione di SOTTODOMINANTE MINORE svolta dal IV e II grado. In particolare
l’intervallo che caratterizza questa funzione è la sesta minore che risolve sulla quinta
C-7 D-7b5 Ebmaj7 F-7 G7b9b13 Abmaj7 Bb7 C-7
I II III IV V VI VII
T SD T SD D SD SD
Eol Locr ion dor frig dom lyd mix
Le scale, a parte la frigia di dominante, sono le stesse del modo relativo maggiore.
Si possono trovare anche in minore delle dominanti secondarie con i loro II introduttivi.
D7 > G7b9b13 Am7b5 D7 > G7b9b13
Eb7 > Abmaj7 Bb-7 Eb7 > Abmaj7
F7 > Bb7 C-7 F7 > Bb7
Bb7> Ebmaj7 F-7 Bb7> Ebmaj7
Quest’ultima dominante secondaria porta a Db che può considerarsi appartenente a Cminore in quanto II
della scala frigia e avente 6 suoni su sette uguali alla scala eolia. Avendo inoltre la b6 ha funzione di
sottodominante minore.
Ab7> Dbmaj7 #11 Eb-7 Ab7> Dbmaj7#11 (dal modo frigio)
Proviamo ora ad analizzare alcuni brani con riferimento alla tonalità minore
ES. 8 Autumn leaves
ES. 9 Beautiful love
Gli accordi con funzione di sottodominante minore possono cadenzare anche sul primo grado della
tonalità maggiore.
F-7 > Cmaj7 Bb7> Cmaj7 Abmaj7 > Cmaj7 D-7b5 G7 > Cmaj7 Dbmaj7>Cmaj7
Si tratta di una funzione appartenente all’interscambio modale che vedremo successivamente.
L’importante è che venga rispettato il movimento b6 - 5 della tonalità, per questo motivo possono anche
risolvere su un qualsiasi accordo diatonico come il V o il III ad esempio Abmaj7 > G7 F-7 > E-7 come in Night
and Day es. 10.
4
5
• Interscambio modale
Con questo termine si intende il prendere in prestito degli accordi da altre scale parallele (cioè con la stessa
tonica). Questa procedura quindi crea un centro tonale con modi misti con accordi, e relative scale, rubati
momentaneamente da un’altra scala avente la medesima tonica.
La scala parallela usata più frequentemente per questi scambi è la scala eolia. Quindi una volta identificato
il centro tonale può aiutare scrivere le scale armonizzate ionica e parallela eolia:
Fmaj7 G-7 A-7 Bbmaj7 C7 D-7 Em7b5 Fmaj7
I II III IV V VI VII VIII
F-7 G-7b5 Abmaj7 Bb-7 C7b9b13 Dbmaj7 Eb7 F-7
L’accordo di tonica minore F-7 è spesso riarmonizzato con il minore sesta F-6 in questo modo si suggerisce
l’utilizzo della scala dorica o minore melodica.
Es. 11 Days of wine and roses
Es. 12 Four
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Don't get around much anymoreES. 3
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Lester leaps in Lester Young
ES.4
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Four Davis
es. 12
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œ œ œMajor Natural minor - aeolian (C major)
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BASIC SCALES
œb œ œ œb œb œ œ œbMajor Natural minor - aeolian (E flat major)
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Major pentatonic
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Minor pentatonic
œb œ œ œb œ œb ŒMajor pentatonic
œ œb œ œ œb œ ŒMinor pentatonic
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Blues major
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Blues minor
BLUES SCALES
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Blues major
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Blues minor
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Natural minor - aeolian (E flat major)
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Minor scalesMelodic minor
œ œ œb œ œ œb œn œHarmonic minor
œ œ œ œ œ œ œ œDÑ
Dorian
œ œ œ œ œ œ œ œG7
mixolidian
Scales on II - V - I major
œ œ œ œ œ œ œ œCJ
Ionian
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locrian
œ œb œn œ œ œb œ œGó
Phrygian dominant
Scales on II - V - I minor
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aeolian
‘
16
& œ œ œ œ# œ œ œ œDÑ
bebop dorian
œ œ œ œ œ œ œ# œnG7
BEBOP SCALES on II V I
bebop mixolidianœ œ œ œ œ œ# œ œCJ
bebop major (ionian)
‘
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bebop locrian bebop phrygian dominant (Spanish Phrygian)
œ œb œb œn œ œ œb œGó
œ œ œb œ œ œb œb œnCÑ
bebop minor (aeolian)
‘
œ œ œ œ œ œ œ œDÑ
Dorian
œ œ œ œ# œ œ œ œG7
Lidyan dominant (D melodic minor)
Other scales on II V I minor
Other scales on II V I major
œ œ œ œ# œ œ œ œCJ
lidyan (g major)
œ œn œ œ œb œb œ œDª
Locrian #2 (F minor melodic)
œ œb œb œn œ# œ œ œGó
hw scale
œ œb œn œ œ œ œ œGï
superlocrian (A flat minor melodic)Dominant flat 9
œ œb œb œn œ# œ# œ œG¡
œ œ œb œ œ œn œn œCé
Melodic minorœ œ œb œ œ œn œb œCÑ
Dorian
2
17