Modulo X
L’apprendimento attivo
Albez edutainment production
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Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
La visualizzazione da sola non porta a massimizzare i profitti cognitivi dello studente.
Spesso si riscontra una grande confusione quando si usa il termine “apprendimento attivo”, perché molti ritengono che l’apprendimento attivo significhi aggiungere rumore fisico e movimento nell’aula.
In realtà si tratta di creare situazioni nelle quali gli studenti analizzino, esplorino, integrino e utilizzino la nuova conoscenza.
Questo potrebbe anche includere attività fisica o relazioni interpersonali, ma l’intento è che avvenga una riflessione concettuale: l’apprendimento attivo è lavoro intellettuale.
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Molti insegnanti si preoccupano tanto di insegnare che esimono i loro studenti dallaresponsabilità di apprendere.
I nostri studenti sono responsabili del proprio apprendimento? Sanno comeapprendere?
Nell’attività di apprendimento (nella codifica e nel reperimento dell’informazione) sono importanti:
l’elaborazione
l’organizzazione
la gestione della conoscenza
la propaganda dell’attivazione
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Per elaborazione si intende l’addizione di informazione “di controllo” o metacognitiva all’informazione che si apprende.
Questo è possibile solo utilizzando informazione della memoria semantica per aumentare, estendere o modificare la nuova informazione nella memoria di lavoro, prima del trasferimento alla memoria semantica.
L’elaborazione risolve le relazioni tra la conoscenza precedente e la nuova conoscenza.
La corretta elaborazione facilita il susseguente reperimento.
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Mentre l’elaborazione incide sull’immagazzinamento, la propagazione dell’attivazione incrementa le proposizioni relazionate e i nodi relazionati nella rete proposizionale.
La certezza e la velocità di reperimento dipenderanno direttamente dalla quantità di relazioni precedentemente stabilite nella rete proposizionale.
Più lo studente conosce, più grande è la sua capacità di apprendere.
Oltre all’elaborazione e alla propagazione dell’attivazione, l’apprendimento significativo richiede la divisione e l’organizzazione dell’informazione in sottoinsiemi non disgiunti;si tratta di una tendenza naturale e spontanea della mente umana.
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L’organizzazione, il raggruppamento intenzionale dell’informazione in gruppi significativi, coerenti e consistenti, ha un ruolo fondamentale nel reperimento dei contenuti appresi. Un’efficace organizzazione delle informazioni nella memoria di lavoro, tenendo conto delle sue limitazioni, facilita l’individuazione dell’informazione relazionata nella memoria semantica.
Lo studente che si trova oggi nella scuola deve affrontare un mondo in cui diventa sempre più complessa l’informazione.
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L’informazione (o la sua mancanza)è parte della nostra vita, e per questo è necessariosaper affrontare i seguenti problemi ad essa correlati:
sovraccarico d’informazione da visualizzare, priorizzare ed organizzare;conoscenza frammentaria da relazionare, integrare ed elaborare, sulla base della riflessione;incertezza:deve essere risolta con la ricerca e la valutazione dei contenuti;cambiamento veloce: il mondo evolve costantemente, ad una velocità che non possiamo fermare né controllare, e che ci obbliga a pianificare, controllare, anticipare;cambiamento veloce dell’informazione: la “nuova” informazione prodotta fa invecchiare la nostra conoscenza, perciò molta informazione che precedentemente era “lo stato dell’arte” viene arricchita o negata e rinnovata;problemi complessi, che ci obbligano ad organizzare, trovare corrispondenze, strutturare ed analizzare grandi quantità di informazione.
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Se uno dei processi su cui riposa prevalentemente l’apprendimento, dalla scuolaelementare all’apprendimento permanente, è la manipolazione ed elaborazione di informazione, allora imparare ad apprendere richiede lo sviluppo delle capacità informative.
È importante che lo studente apprenda a gestire e ad interagire con l’informazione e con la conoscenza rappresentata.
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Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
In questa interazione, lo studente, oltre a sviluppare le proprie capacità visive,sviluppaanche le sue capacità informative, che gli permetteranno di:
Riconoscere la mancanza d’informazione
Identificare le fonti potenziali d’informazione
Valutare l’informazione
Organizzare l’informazione per uso pratico
Integrare la nuova informazione
Utilizzare l’informazione
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Le capacità informative contenute nella lista precedente sono parte della nostra attività quotidiana. Esse vengono utilizzate in modo intuitivo, ma l’apprendimento organizzato e la pratica permetteranno di sviluppare negli studenti metodi più efficienti.
La strumentazione adeguata di un contesto didattico destinato all’apprendimento richiede l’utilizzo di strutture logico-cognitive e di funzioni che operino su queste strutture per riuscire a coinvolgere l’attenzione e il ragionamento.
I meccanismi responsabili della concentrazione dell’attenzione hanno un ruolo importante nell’analisi dell’informazione e, conseguentemente, nell’apprendimento.
Gli esseri umani percepiscono non quel che c’è, ma quel che vedono, e quel che vediamo è influenzato dalle nostre concezioni erronee, da nostri errori di valutazione, da calcoli sbagliati ed anche da altre caratteristiche soggettive.
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Il meccanismo del pensiero umano è un sistema di elaborazione d’informazione, capace di mettere in relazione gli stimoli con le risposte, a seconda dell’attività cognitiva da svolgere.
Questo stato di cose può essere raggiunto attraverso due attività: impegnare l’attenzione facendo, e ragionare.
È pertanto necessario un meccanismo che metta assieme l’apprendimento visivo (che altrimenti potrebbe rimanere nella fase contemplativa, senza dare risposta agli stimoli), e l’induzione dell’analisi e della riflessione, per ottenere la capacità d’interagire con la conoscenza.
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Un approccio più aggiornato dell’interazione con le mappe concettuali (e della loro concezione stessa) ci porta ad utilizzare le loro potenzialità di rappresentazione estesa e complessiva della conoscenza, andando oltre le loro capacità semplicemente rappresentative, grazie all’interattività funzionale consentita dal software.
L’apprendimento visivo ha dimostrato di essere una eccellente risorsa per migliorare la qualità dell’apprendimento, soprattutto in confronto agli obsoleti metodi del passato.
Ma il fatto di essere protagonisti dell’Era della conoscenza ci obbliga a estendere i modelli di apprendimento attuali verso livelli superiori di interattività cognitiva, dove si combinano la potenza visiva delle mappe concettuali, con la potenza dell’interattività cognitiva: le mappe concettuali attive.
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L’apprendimento attivo è alla base dello sviluppo delle capacità di pensiero critico e dipensiero creativo. Nell’interazione con le mappe concettuali, ci sono diversi modi per svilupparlo:
Creare ed analizzare mappe, da soli o in gruppoAnalizzare i concetti, le loro istanze e le loro relazioni con altri concettiAdattare e sviluppare mappe fatte da altriNavigare la mappa tramite ricerche semantiche – chiedere risposte alla mappaCategorizzare concetti e relazioniAnalizzare le descrizioni, i testi e i documenti multimediali associati ai concettiRealizzare esercitazioni guidateSviluppare la mappa risultato del brainstormingAnalizzare i percorsi semantici propri o di altriRealizzare ricerche nei testi descrittivi
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Alcuni effetti tangibili dell’apprendimento attivo:
consente l’apprendimento di nuova informazione attraverso il coinvolgimento e la partecipazione, piuttosto che tramite la memorizzazione;
quando la conoscenza può essere personalizzata, gli studenti acquisiscono una maggiore comprensione di ogni nuova informazione e maggiori abilità cognitive;
poiché l’apprendimento è uno sforzo individuale, l’interazione con le mappe ed il loro adeguamento personale è un imperativo per raggiungere la massima efficienza nell’apprendimento;
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Alcuni effetti tangibili dell’apprendimento attivo:
l’apprendimento e la partecipazione degli studenti risultano stimolati dall’utilizzo delle mappe concettuali e dell’ipermedialità aperta (grazie anche al feedback immediato) dei corsi di studio;
la promozione della discussione e il brainstorming è allo stesso tempo uno strumento e un risultato importante dell’apprendimento attivo.
Le teorie più recenti vedono gli studenti come elaboratori coscienti e attivi d’informazione che utilizzano una varietà di strategie per immagazzinarla e reperirla: lo studente è in grado di impegnarsi in prima persona nelle attività che lo possono aiutare nell’elaborazione dell’informazione.
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Verso il pensiero intelligente
Lo studente deve essere capace di decidere se l’informazione è parte di un concetto già esistente, o se è parte di un concetto nuovo, deve discernere l’eventuale livello di relazione tra i due concetti e come questi concetti si relazionano con altri.
L’abilità di elevarsi sopra la soglia dell’informazione e di pensare ad un livello concettuale è generalmente quello che si intende per “pensiero intelligente”.
Ed è il pensiero intelligente che porta all’apprendimento.
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In una mappa concettuale, con struttura corretta, riempire i nomi provvisori predefiniti con i nomi corretti dei concetti.
In una mappa concettuale, con struttura corretta, assegnare i tipi di relazione alle relazioni stabilite.
Data una serie di concetti correttamente creati, ma ordinati in colonne e senza relazioni, associarli in una rete con le relazioni corrette, predefinite.
Data una serie di concetti correttamente creati, ma ordinati in colonne e senza relazioni, associarli in una rete con le relazioni da individuare autonomamente.
Creare istanze dei concetti indicati in una mappa concettuale già fatta.
Esercizi possibili con le mappe, orientati alla valutazione della conoscenza
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Assegnare i tipi di concetto ai concetti.
Descrivere ogni concetto in una mappa concettuale, con un breve paragrafo di testo in ogni concetto.
Trovare un numero specifico di percorsi semantici che descrivano concetti di alto livello e commentarli.
Realizzare una ricerca semantica, partendo da un concetto specifico, salvarla e commentarla.
Creare la mappa concettuale da un testo oggetto di studio.
Creare la mappa concettuale su un argomento che presumibilmente lo studente deve conoscere.
Esercizi possibili con le mappe, orientati alla valutazione della conoscenza
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Le mappe sono utili allo studente per:
Organizzare semanticamente i contenuti
Utilizzare vari metodi di apprendimento: deduttivi, induttivi e per analogia
Stimolare la creatività
Migliorare la comprensione di un argomento
Riconoscere errori, mancanze e concezioni erronee precedenti
Integrare nuovi concetti nella conoscenza attuale degli studenti creando nuove proposizioni
Utilità delle mappe concettuali come strumento di studio
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Gradualmente gli allievi si approprieranno di capacità mentali metacognitive, guadagnando:
• Fiducia nella propria capacità di apprendere
• Verifica delle ragioni del successo
• Capacità di riflettere sugli errori
• Espansione del proprio repertorio di metodi
• Scelta e abbinamento delle strategie ai compiti, e le modifiche necessarie
• Possibilità di riflettere sul proprio apprendimento
• Autostima e fiducia nella propria capacità di apprendere e migliorare costantemente
Risultati dell’apprendimento con le mappe concettuali
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La tecnica delle mappe concettuali include quasi tutti i sistemi d’apprendimento:
Apprendimento per istruzione, tramite la relazione studente insegnante;
Apprendimento per deduzione, estraendo conclusioni dalla conoscenza rappresentata;
Apprendimento per induzione, dall’esemplificazione all’osservazione e alla scoperta, attraverso i modelli cognitivi rappresentati;
Apprendimento per analogia, che integra l’apprendimento deduttivo e l’apprendimento induttivo.
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F I N E
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Bibliografia
H. Fortez “Insegnare e apprendere con le mappe concettuali”Guida teorico-pratica per l’insegnante immedia editrice