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NA12 Lunedì 28 Novembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

La chirurgia plastica

L e criticità della sanitàcampana che nonostan-te i passi in avanti nonriesce ancora a venir

fuori dal commissariamentorischiano di costare caro nonsolo per le diseconomie che siproducono, ma anche perl’impossibilità di valorizzare labuona sanità. «Una situazionespesso complessa», dice Al-fredo Borriello, direttore del-l’unità operativa di Chirurgia Plastica del Pellegrini. E in tut-ta l’Asl Napoli 1 Centro quellodella Pignasecca è l’unicoospedale nel quale è possibilefarsi ricostruire il seno dopoun cancro.

«Lo stato delle cose - prose-gue il primario - fa si che trop-pe donne siano costrette a vi-vere con un seno mutilato do-po aver subito una mastecto-mia a seguito di un cancro». Iproblemi sono ancora unavolta legati a lungaggini buro-cratiche o liste d’attesa infini-te, per non parlare della ne-cessità quantomeno di am-modernare le sale operatorie,che nelle condizioni attualirallentano ancor più gli inter-venti. Così, pazienti che han-no già dovuto combattere il

così da far conoscere a tutti i pazienti realtà come quelle dell’unità operativa di chirur-gia plastica del Pellegrini.

Nel novero dei centri dove sicurano le neoplasie, l ’Asl Na-poli 1 può contare su tre ospe-dali di riferimento; oltre al Pellegrini che è in prima fila,anche il Sanpaolo e l’Ascalesi.In queste tre strutture sonostate operate quest’anno più di cento neoplasie mamma-rie, numeri che potrebberoaumentare ancor più se si au-mentasse l’attività operatoria.Peraltro, nella maggioranzadei casi i pazienti in questione

to all’uso condiviso delle saleoperatorie. Vorremmo averepiù spazio, del resto la nostraè una delle equipe più qualifi-cate».

Altro aspetto sconosciuto aipiù è che nel reparto direttodal primario Alfredo Borriellosi trattano anche i rimodella-menti corporei a seguito dichirurgia bariatrica (braccia,gambe e addome) e natural-mente tumori cutanei comemelanomi e carcinomi.

Gli interventi prevedonosempre anche un’adeguatachirurgia di ricostruzione, so-prattutto in distretti delicaticome quello cervicofacciale.

Queste le grandi eccellenzecustodite da uno degli ospe-dali più attivi del centro stori-co di Napoli. Eccellenze da va-lorizzare, che i tagli e le restri-zioni della spending reviewsanitaria rischiano invece dipenalizzare. In questo sensol’Asl Napoli 1 Centro sta facen-do grandi sforzi per riuscire amigliorare sempre più e ridur-re al massimo le liste d’attesa.Un lavoro che può valorizzarela professionalità di Borrielloe del suo staff e che per questavia può arrivare a restituire a moltissime pazienti la femmi-nilità perduta.

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Pellegrini, avamposto delle operate al senoL’ospedale della Pignasecca è un modello da salvaguardare e potenziare ma servono fondiIl primario: «Troppe donne costrette a vivere mutilate per lungaggini e liste d’attesa infinite»

cancro, si trovano fuori da unpercorso di cura che tengapresente anche l’aspetto rico-struttivo e psicologico.

In questo quadro il Pellegri-ni è un modello da salvaguar-dare e potenziare, per questosarebbe importante aumenta-re le risorse, garantendo nuo-va linfa all’unità di senologia multidisciplinare.«Il nodo –prosegue Borriello – è metterei chirurghi in condizione diaumentare il numero di inter-venti».

Altrettanto importante sa-rebbe puntare su campagneinformative efficaci e mirate,

si sono avvalsi della possibili-tà di effettuare il percorso diricostruzione proprio nel-l’ospedale della Pignasecca,ospedale al quale possono fa-re riferimento per la ricostru-zione anche le pazienti chehanno subito una mastecto-mia altrove.

Le tecniche adoperate sonole più innovative, la ricostru-zione del seno che viene fattasia con protesi che con tra-pianti autologhi di tessuto,usando cioè muscolo e grassodella paziente.

«L’unico limite che abbia-mo – spiega Borriello – è lega-

di Raimondo Nesti

Uomini che chiedono il “ritocchino”In tutto il mondo sono stati 1,5 milioniLo specialista: «Al top gli interventi a naso e contorno occhi»

C hi lo dice che la medi-cina e la chirurgia este-tica sono a completoappannaggio delle

donne, con una tendenza piùche mai chiara e forte in vistadel Natale è che sempre piùsono gli uomini a chiedere il“ritocchino”. «Le ragioni diquesta inversione di tendenzasono diverse – spiega RobertoGrella, specialista in chirurgiaplastica ricostruttiva ed esteti-ca – ma sempre riconducibilialla maggiore attenzione pre-stata dall’uomo al proprio aspetto, a tutte le età». PerGrella, he è anche consiglieredella Società italiana di chirur-gia plastica ricostruttiva edestetica (Sicpre) «si tratta diun fenomeno sociale e cultu-rale, ormai evidente e consoli-dato». E a quanto pare non è solo italiano, come dimostra-no i numeri raccolti dall’Inter-national society of aestheticplastic surgery (Isaps): gli uo-mini che si sono sottoposti aun intervento di chirurgia estetica sono stati circa 1,5 mi-lioni nel 2015 (1,4 nel 2014).Decisamente più ingenti, e an-che in questo caso in crescita, inumeri relativi ai trattamentimini-invasivi. Quelli per in-tendersi che non presuppon-gono il bisturi. Si parla infattidi 3,1 milioni di uomini nel2015, contro i 2,7 milioni del2014.

«In Italia non ci sono dati

statistici attendibili – aggiun-ge Grella - ma sicuramente pu-re da noi i trattamenti di medi-cina estetica sono in crescita,anche e soprattutto a pochesettimane dalle feste, quandoil desiderio di apparire al me-glio è più forte che mai, se pos-sibile senza dover affrontarel’inevitabile convalescenza chesegue a un intervento chirurgi-co». Quali sono i trattamentipiù richiesti? Innanzitutto leinfiltrazioni di botulino, la tos-sina che induce una tempora-nea e parziale paralisi dei mu-scoli nei quali viene iniettata. «Non tutti lo sanno – dice ilchirurgo - ma con l’età i mu-scoli mimici perdono la capa-cità di rilassarsi completa-mente e questo spiega perchéalcuni volti tendano progressi-v a m e n t e a d a s s u m e r eun’espressione corrucciata otriste. Se ben utilizzato, il bo-tulino “mette a riposo” questimuscoli , r idando al visoun’espressione serena e piùgiovane». Il secondo postonella classifica dei trattamentipiù richiesti spetta all’acido ia-luronico, il filler riassorbibileutilizzato per colmare i solchiche appaiono con l’età sul viso,ma anche per rendere più de-cisi gli zigomi e il mento. Nontutto, però, può essere risoltocon qualche “punturina”.

«Medicina e chirurgia este-tica sono ancora in gran partevissute dagli uomini come un

tabù – sottolinea Grella -, perquesto la prima richiesta èquella di un ritocco efficacema completamente naturale,con cicatrici nascoste». Gli uo-mini, esattamente come ledonne, hanno delle preferen-ze: per il viso, rinoplastica eblefaroplastica sono al top, nelprimo caso per cancellare il di-fetto di un naso che non piace,nel secondo per attenuare lerughe, le borse e i cedimentiche con l’età appaiono attornoagli occhi. A proposito di in-vecchiamento, nella hit degliinterventi ci sono anche liftinge mini-lifting, a cui si ricorrequando il cedimento dei tes-suti impone il loro riposizio-namento. Per quanto riguardail corpo, le correzioni più get-tonate riguardano l’addome ela regione pettorale. «È la gi-necomastia – dice ancoraGrella – un inestetismo checausa notevoli problemi psico-logici. Per scegliere il tratta-mento, l’intervento e il medico«il primo consiglio è semprequello di rivolgersi a uno spe-cialista in chirurgia plastica ri-costruttiva ed estetica – sotto-linea Grella - chiedendo noti-zie sulla formazione e l’espe-rienza conseguita. Infine, èimportante sentirsi ascoltati ecapiti, è il presupposto fonda-mentale per ottenere dei buo-ni risultati».

Raf. Nes.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da lunedì 12 a venerdì 16 dicembre (dalle 9 alle 17) presso l’Umaca di Oncoematologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II saranno organizzate delle sedute di trucco individuali riservate alle donne in cura per patologia neoplastica con i make up artist professionisti della Youngblood Mineral Cosmetics, azienda cosmetica americana che utilizza prodotti minerali e antiallergici. L’iniziativa, «Sguardi

d’energia», mira ad aiutare le donne colpite dal cancro a riappropriarsi della bellezza e della femminilità minata dalle cure. È possibile iscriversi all’iniziativa entro lunedì 5 dicembre, contattando la segreteria organizzativa ai numeri 081 7463660 (dalle 10 alle 12) oppure 347 1361443 (dalle 14.30 alle 16). Oppure contattando lo 081 7462037 (dalle 10 alle 12) e 338 1141269 (dalle 14.30 alle 16).

Il progettoIl make-upper recuperarela bellezza

RobertoGrellaSpecialista in chirurgia plastica

AlfredoBorrielloDirettore dell’Uo di chirurgia plastica dell’ospedale Pellegrini di Napoli

Dopo il cancroTecniche innovative per la ricostruzione del seno dopo la mastectomia

E PREVENZIONE

Lunedì 27 Ottobre 2014 www.corrieredelmezzogiorno.it

Salute

Povero Sud, si risparmia

SaluteAncmzxzxzxzxzzxzxzxzxzx

Sanità, i dati Istat 2013

perfino sulle cure mediche

prevenzione

A PAGINA XX

ein collaborazione con

di EMANUELE IMPERIALI

Lunedì 24 marzo 2014

Coordinatore tecnico-scientificoMarco Trabucco Aurilio

In questo numero hanno scritto: Alessandra Caligiuri, EmanuelaDi Napoli Pignatelli, Sofia Gorgoni, Alessandra Grassi, Raffaele Nespoli, Raimondo Nesti,Gianluca Vecchio

Sono stati intervistati: Vincenzo Andreoli, Alfonso Barbarisi, Paolo Bonanni, Alfredo Borriello, Anna Maria Carloni,Ugo Cesari, Ernesto Claar, Nicola Colacurci, Antonio D’Avino, Roberto Grella, Salvatore Marotta, Paolo Muto, Titti Pavese, Giovanni Sasso, Giuseppina Tommasielli, Antonio Toscano, Gemma Trapanese, Maria Triassi,Ciro Verdoliva

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