I BAMBINI IMPARANO I COMPORTAMENTI EMOTIVI E SOCIALI
DAI PROPRI GENITORI…come prepariamo i bambini alla vita?
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«La chiave per essere genitori di successo non si trova in teorie complesse, in regole familiari
elaborate o in contorte formule comportamentali. Essa si trova nei sentimenti
più profondi di amore e di affetto per i figli e si dimostra semplicemente attraverso l’empatia e la comprensione. Una buona educazione dei figli comincia dal cuore dei genitori e poi continua,
momento per momento, nello stare vicini ai figli quando la tensione emotiva cresce, quando essi sono tristi, arrabbiati o spaventati. L’essenza dell’essere genitori consiste nell’ESSERCI in un modo particolare quando esserci conta davvero».
J. GOTTMAN
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
AVERE o no GENITORI EMOTIVAMENTE INTELLIGENTI che differenza fa per i bambini?
Anche loro si arrabbiano, sono tristi e a volte hanno paura come gli altri…
MA …hanno una maggiore capacità di
RITROVARE LA CALMARIPRENDERSI DALLE DELUSIONIPERSEVERARE NELLE ATTIVITA’
ABILITA’ EMOTIVE E SOCIALI FONDAMENTALI PER IL BAMBINO
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Come si fa ad insegnare ad un bambino ad imparare a calmarsi, a
riprendersi dai fallimenti e a focalizzare la propria attenzione?
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«Se per te è importante che tuo figlio sia sincero, sii sincero con lui e con gli altri
e se è importante che si diverta e sia felice, comincia tu per primo a goderti i piccoli e grandi
momenti che la vita ti offre…dimostra a tuo figlio come si comporta la
migliore versione di te stesso, dimostragli come difendi i tuoi diritti, come raggiungi i tuoi
obiettivi sul lavoro, nei rapporti sociali o nella ricerca della felicità…
…Il cervello di tuo figlio assorbirà l’insegnamento del tuo esempio come una vera e propria spugna»
Alvaro BilbaoDalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«Per poter sentire quel che i figli sentono, i genitori devono essere
consapevoli in primo luogo delle loro stesse emozioni. Cosa significa?
Significa che… quando vi accorgete di provare quello che prova vostro figlio, ecco che state provando l’empatia»
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
I genitori consapevoli delle proprie emozioni possono utilizzare questa sensibilità per sintonizzarsi sui
sentimenti dei figli
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
ASCOLTALO NEL PROFONDO«Come ti senti? Cosa provi?»
Sono domande importanti da fare a un bambino. I bambini
spesso finiscono per confondere le emozioni senza riuscire a capire l’origine di ciò che provano.
Educare all’intelligenza emotiva significa
coltivare l’autoconsapevolezzaDalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
I bambini hanno sempre ragioni precise per le loro emozioni, sebbene
spesso non siano in grado di articolarle verbalmente
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
AIUTALO A TROVARE LE PAROLE PER DEFINIRE LE EMOZIONI CHE
PROVA
Fornire ai figli le parole può aiutarli a trasformare una sensazione amorfa, paurosa e sgradevole in qualcosa di definibile, e quindi con confini ben precisi, come ogni altro normale elemento all’interno della vita
quotidiana.La RABBIA, la TRISTEZZA e la PAURA
diventano così esperienze comuni a tutti e che, tutti sono in grado di gestire
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«Dare un nome alle emozioni va di pari passo con l’empatia. Un genitore vede un
figlio in lacrime e dice: «Ti senti triste,vero?»
Il bambino non solo si sente compreso, ma ha anche una parola per definire il suo
stato d’animo.Studi scientifici indicano che l’atto di dare un nome alle emozioni ha di per sé un
effetto rasserenante sul sistema nervoso e aiuta i ragazzi a recuperare più in fretta
dalle situazioni di turbamentoDalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«L’arte di tranquillizzare e confortare se stessi è una capacità fondamentale della vita; alcuni teorici della psicoanalisi come Bowlby e Winnicott la considerano uno degli strumenti psichici più essenziali.
Secondo la loro teoria, i bambini emozionalmente sani imparano a
confortarsi da soli imitando le persone che si prendono normalmente cura di loro diventando così meno vulnerabili alle
tempeste scatenate dal cervello emozionale»J. Gottman
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«I ragazzi che sanno tranquillizzarsi da soli fin da piccoli mostrano molti segni di intelligenza
emotiva.Aiutare i figli a trovare le parole per descrivere ciò che stanno provando non significa suggerire ai bambini quel che DOVREBBERO sentire. Significa
aiutarli a sviluppare un vocabolario con cui esprimere le loro emozioni.
Se vostro figlio è arrabbiato, ad esempio, potrebbe sentirsi frustrato, infuriato, confuso, tradito o geloso. Se è triste potrebbe sentirsi
ferito, abbandonato, svuotato, depresso».
J. Gottman
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
STAI CON LUI NELLA SUA EMOZIONE FORTE E DIFFICILE DA GESTIRE
Il bambino ha bisogno dei genitori
specialmente quando è TRISTE, ARRABBIATO, SPAVENTATO
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Sebbene alcuni genitori cerchino di ignorare i sentimenti negativi dei
bambini sperando che se ne andranno da soli, in realtà le emozioni non
funzionano quasi mai in questo modo. Al contrario, le emozioni negative si dissolvono quando i bambini possono parlarne, dar loro un nome e sentirsi
compresi
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Riconoscendo le sue emozioni in quei momenti, aiutandolo a rilassarsi quando è teso e agitato…lo aiutiamo a capire come
rilassarsi da solo (capacità che gli sarà utile per tutta la vita)
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
QUANDO GLI PARLI STABILISCI UN CONTATTO
CON GLI OCCHI, IL CORPO E I CANALI NON VERBALI DELLA
COMUNICAZIONE
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Se il vostro obiettivo è quello di parlare in modo rilassato e attento, adottate una postura che esprima
questa vostra intenzione. Sedetevi al suo livello, fate un bel respiro,
rilassatevi e concentratevi.La vostra attenzione farà capire a
vostro figlio che prendete seriamente le sue preoccupazioni, e che volete investire del tempo sull’argomento
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
IN QUESTO MODO IMPARERA’AD ESSERE RICETTIVO
nei confronti dei segnali che arrivano dalle altre persone che hanno cura di lui e in generale dall’ambiente che lo
circonda(E AD ASCOLTARE PER ESEMPIO, DATO CHE LUI STESSO SI SARA’
SENTITO ASCOLTATO NEL PROFONDO)
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
SINTONIZZANDOTI SULLE EMOZIONI PROFONDE DEL BAMBINO NE
DIVENTERAI IL REGOLATORE ESTERNO…
PRESTO IMPARERA’ AD UTILIZZARE AUTONOMAMENTE QUESTA CAPACITA’
E A REGOLARSI DA SOLO
DIVENTANDO CAPACE DI AUTOREGOLAZIONE
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
E’ il compleanno di Luca. Il postino recapita un pacco per lui.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Suo fratello Andrea di 4 anni reagisce con irritazione!
NON E’ GIUSTO!!!!!!!
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
PAPA’:
«Quando arriverà il tuo compleanno,
probabilmente la nonna manderà anche a te un
pacco»
«Vorresti che la nonna avesse mandato un
pacchetto anche a te, vero? Scommetto che è per questo che ti senti
geloso»«Anche io ero geloso
quando ero piccolo e la zia Laura riceveva un
regalo»Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
ORA ANDREA, SENTENDOSI COMPRESO DAL PAPA’, SI TROVA IN UNA
POSIZIONE MIGLIORE PER ASCOLTARE LE PAROLE DEL PADRE CHE GLI
SPIEGA CHE, A SUO TEMPO, LE COSE «ANDRANNO A POSTO»
INOLTRE ANDREA E’ RASSICURATO DAL FATTO CHE LE SUE EMOZIONI SONO VALIDE, DATO CHE ANCHE IL PAPA’ LE AVEVA SPERIMENTATE
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
IN QUESTO MODO IMPARERA’ COME RECUPERARE LA CALMA
abilità che gli sarà di grande aiuto per essere in grado di CONDIVIDERE con
gli altri i propri giocattoli cavarsela con i compagni in generalee riuscire a CONCENTRARSI e a
focalizzare l’attenzione al raggiungimento dei propri scopi
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
I BAMBINI HANNO BISOGNO DI RISPOSTE COSTANTI E PACE INTERIORE NELL’ESPORLE
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
PERMETTIGLI DI RIPOSARSI QUANDO E’ SOVRACCARICO O
IPERSTIMOLATO…………
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
…ma soprattutto…USA CON LUI PAROLE CHE NUTRONO E INCORAGGIANO……
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Le parole hanno un peso: possono ispirare l’impegno e il coraggio, ma se le usiamo
nel modo sbagliato possono minare l’autostima dei bambini e rivelarsi inefficaci
a gestire l’emozione del momento.Utilizziamole con MISURA e
CONSAPEVOLEZZA
…il potere delle parole…
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«se i tuoi compagni ti prendono in giro, tu fai lo stesso con
loro»
«…non piangere…sei grande…»
«se ti picchiano, tu difenditi…dagliele più
forte!»
«adesso BASTA!!!…sei troppo agitato
vai di là a calmarti e torna quando sei
tranquillo»
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Quando diciamo «Smettila» a un bambino che, infuriato, sta colpendo il compagno di giochi, probabilmente riusciremo a fermare lo scontro fisico, ma la collera continuerà a
covare sotto la cenere.
I pensieri del bambino sono ancora fissi sull’evento che aveva scatenato la sua collera: «Ha preso il mio giocattolo»
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
USA PAROLE CHE FANNO CENTRO
«Ditelo ai bambini che siete fieri di loro, magari eviteranno, da adulti, di credere di non valere nulla»
(Cit)Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
INVECE DI DIRE…
“non si può”
“le caramelle sono
finite”
“devi mangiare tutto”
“internet non funziona”
“papa’ non può giocare”
“quel signore dice che
non si può correre”
PROVA CON…
“non voglio che tu lo faccia”
“non voglio che mangi
caramelle adesso”
“voglio che tu finisca tutto”
“non voglio che tu vada su
internet”
“adesso non ne ho voglia
tesoro”“non voglio che tu corra qui dentro”
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
QUANDO GLI PARLI CERCA DI ESSERE SPECIFICO
dire che cosa è stato fatto bene, che cosa è stato fatto male e come si
potrebbe migliorare. La specificità è ugualmente importante sia
nell’elogio che nella critica
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
AIUTALO A TROVARE UNA SOLUZIONE
Il dialogo può aprire la porta a possibilità e alternative che non ci si rendeva conto
esistessero
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«Ti fa arrabbiare il fatto che Sara ti abbia preso quel giocattolo!»
«Anch’io sarei arrabbiato. Ma non va bene che tu la picchi. Che cosa potresti fare invece?»
«Va bene sentirti geloso nei confronti di tua sorella perché ti ha rubato il posto davanti in macchina, ma non va bene dirle quelle cose
cattive. Riesci a pensare ad un altro modo di affrontare
questi sentimenti?»
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Ma……PONI DEI LIMITI
Una cosa che ogni bambino deve imparare nel corso della sua vita se vuole diventare un adulto
felice è sopportare la frustrazione.Il bambino deve imparare che “NO” è una parola
normale, perché la sentirà spesso nella vita.Se glielo spieghi puoi aiutarlo a capire, se lo tieni in braccio e lo abbracci quando è sopraffatto dalle
emozioni, dimostrandoti empatico, ma soprattutto se lo aiuti a vedere che, a volte, le cose non vanno come vorremmo, gli farai il più
grande dei regali.Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Se non si è comportato bene, aiutalo a capire che il problema non è nei
SENTIMENTI ma nei COMPORTAMENTI
TUTTI I SENTIMENTI E TUTTI I DESIDERI SONO ACCETTABILI, MA NON TUTTI I COMPORTAMENTI LO SONO.DI CONSEGUENZA E’ COMPITO DEI
GENITORI PORRE DEI LIMITI AGLI ATTI MA NON AI DESIDERI
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
E’ necessario che il bambino capisca che certi comportamenti sono inaccettabili e
non verranno più tollerati…
In seguito potrai guidare il bambino a pensare a modi più appropriati per padroneggiare i sentimenti negativi,
imparando a tollerare le frustrazioni…
PROVA COSì…
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Invece che soddisfare le sue esigenze con urgenza, confida nella sua capacità di aspettare.
Prova a non vivere il suo pianto con ansia, perché se no rinforzerai in lui l’idea che provare
frustrazione è davvero angosciante.Soddisfa le sue esigenze il prima possibile, ma con
tutta la calma e la fiducia che derivano dalla certezza che il bambino può sopportare un po’ di
insoddisfazione.Crescendo lo si può aiutare ad affrontare meglio la delusione insegnandogli a rispettare i limiti. E’ bene che impari ad aspettare determinati momenti o turni per ottenere ciò che vuole.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Ciò significa INSEGNARE LA CAPACITA’ DI INCANALARE LE EMOZIONI VERSO UN
FINE PRODUTTIVO
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
In questa prospettiva si può insegnare al bambino a mettere a posto un gioco prima di usarne un altro, a lavarsi le mani prima di mangiare, a
sparecchiare la tavola prima di andare a disegnare e ad attendere il compleanno o un’altra data
importante per ricevere il regalo che lo renderebbe tanto felice
Probabilmente vivrà tutto questo con una certa insofferenza e impazienza ma imparerà anche ad
aspettare le cose con entusiasmo
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
«Immaginate di avere 4 anni e che qualcuno vi faccia la seguente proposta: se aspetti che io ritorni da una commissione avrai in premio 2 caramelle. Se non puoi aspettare, ne avrai solo una, ma subito.
Si tratta di una sfida che mette alla prova qualunque bambino di quell’età e che riproduce su scala ridotta l’eterna battaglia fra impulso e repressione,
desiderio e autocontrollo, gratificazione e rinvio.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
In queste condizioni, la scelta operata dal bambino è un valido test che offre una rapida interpretazione non solo del suo carattere, ma anche della traiettoria che egli probabilmente percorrerà nella sua
vita.Forse non esiste capacità psicologica più
importante del saper resistere agli impulsi. Essa è alla base di ogni tipo di
autocontrollo emotivo, poiché tutte le emozioni, per loro stessa natura, si traducono in un impulso ad agire.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Lo studio fu cominciato dallo psicologo Walter Mischel negli anni Sessanta presso
una scuola materna del campus della Stanford University: lo studio arruolo’ principalmente bambini figli di docenti,
studenti laureati e altri impiegati dell’Università, che vennero seguiti dall’età
di 4 anni fino al conseguimento del Diploma di scuola media superiore.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Alcuni di questi bambini di 4 anni riuscirono ad aspettare il ritorno dello
sperimentatore, per quella che sicuramente dev’essere sembrata loro un’eternità – in realtà 15-20 minuti. Per aiutarsi nella
lotta, i bambini si coprivano gli occhi per non dover guardare l’oggetto della
tentazione, oppure appoggiavano la testa sul braccio parlando tra sé e sé, cantavano, giocavano con le mani o piedi – qualcuno
cercò perfino di mettersi a dormire.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Questi coraggiosi bimbetti ottennero la ricompensa delle due caramelle. Ma altri, più impulsivi, afferrarono una caramella quasi sempre dopo che lo sperimentatore aveva lasciato la stanza da pochi secondi
per fare la sua “commissione”.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Il fatto che le modalità con le quali i bambini gestivano l’impulso del momento avesse un notevole potere diagnostico, venne chiarito 12-14 anni dopo, quando questi stessi bambini, ormai adolescenti,
vennero rintracciati. Le differenze, a livello emotivo e sociale, fra chi aveva afferrato subito la caramella e chi aveva saputo
aspettare era evidentissima.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
I soggetti che all’età di 4 anni avevano resistito alla tentazione, da adolescenti dimostravano di possedere una maggiore competenza sociale: erano efficaci a livello personale, sicuri di sé e più capaci di tener
testa alle frustrazioni della vita.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Le probabilità che questi giovani andassero in pezzi, si paralizzassero o regredissero quando
erano sottoposti a stress, o che si innervosissero o si disorganizzassero sotto pressione erano
inferiori; essi accettavano le sfide e perseguivano i propri obiettivi senza rinunciare nemmeno di
fronte alle difficoltà; avevano fiducia in se stessi ed erano a loro volta degni di fiducia; prendevano l’iniziativa e si immergevano nei progetti. Non
solo: a distanza di più di 10 anni, questi adolescenti erano ancora capaci di perseguire i propri obiettivi, rinviando la gratificazione.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
I soggetti che a 4 anni non avevano resistito alla tentazione, che
complessivamente ammontavano circa al 30 per cento del gruppo, tendevano ad
avere meno qualità di questo tipo, condividendo invece un profilo psicologico
relativamente più inquieto.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Durante l’adolescenza era probabile che essi scansassero i contatti sociali a causa della
timidezza; che fossero facilmente turbati dalle frustrazioni, testardi e indecisi; che pensassero a
se stessi come “cattivi” o privi di valore; che regredissero o si paralizzassero difronte allo
stress; che fossero diffidenti e risentiti perché convinti di non “ottenere abbastanza”; ancora era più probabile che questi giovani andassero soggetti
alla gelosia e all’invidia e che reagissero all’irritazione in modo tagliente, innescando così
liti e conflitti. Inoltre, nonostante fossero passati tutti quegli anni, essi erano ancora incapaci di
rinviare le gratificazioni.Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Ciò che traspare in tono minore già nei primi stadi di crescita, con gli anni si
sviluppa in una vasta gamma di competenze nella sfera emotiva e sociale. La capacità di frenare i propri impulsi è alla base di moltissimi sforzi dell’adulto,
dal mettersi a dieta, al prendere la laurea in Medicina.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Alcuni bambini, anche a soli 4 anni, erano già padroni delle fondamentali tecniche di quest’abilità: sapevano interpretare la
situazione sociale, riconoscendo che in quel caso specifico il rinvio era conveniente;
sapevano come distogliere l’attenzione dalla tentazione proprio lì di fronte a loro; e,
infine, riuscivano a distrarsi senza abbandonare l’obiettivo che si erano
prefissi – le due caramelle».
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
ESERCITIAMO LA NOSTRA INTELLIGENZA EMOTIVA
La piccola Clara esce da scuola in lacrime. Un bambino più grande le ha sottratto un giocattolo e l’ha spinta a terra.Cosa diciamo a Clara?
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Mamma: Perché piangi Clara?Clara: Un bambino più grande mi ha picchiatoMamma: Dai, non è niente di grave…Clara: Mi ha spinto a terraMamma: Dai, non è grave, passerà…Clara continua a piangereMamma: Su, calmatiClara continua a piangereMamma: Su Clara ormai sei grande…Clara singhiozzaMamma: Sei coraggiosa! Le persone coraggiose non piangonoClara tace e guarda a terraMamma: Brava! Lo vedi che sei grande? Su andiamo a casa che ti preparo il frullato Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Mamma: Perché piangi Clara?Clara: Un bambino più grande mi ha picchiatoMamma: Ti sei tanto spaventata?Clara: SìMamma: Certo perché era più grande di te…Clara continua a piangereMamma: E cosa ti ha fatto?Clara: Mi ha spinto a terraMamma: Molto forte?Clara si asciuga le lacrime. Sì. Così, con la manoMamma: Ti ha spinto molto forte con la mano?Clara: Sì. Non piange piùMamma: Certo, non mi stupisce che tu ti sia spaventata. Anch’io lo sarei. Era arrabbiato?Clara: Sì, sembrava molto arrabbiato. E’ molto cattivoMamma: Sì, ti ha fatto prendere un bello spavento, vero?Clara: SìMamma: Vedo che stai già meglio. Parlerò con la maestra perché quel bambino non ti picchi piùClara: Vado a giocare Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Nel primo esempio la madre cerca di minimizzare e mette in risalto il coraggio della bambina per convincerla che deve
calmarsi.Il secondo esempio è un dialogo
improntato all’Intelligenza Emotiva: la mamma chiacchiera a lungo sugli aspetti specifici della scena e analizza le immagini
e le sensazioni rimaste impresse nella mente della bambina.
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
…proviamo ancora:
Andrea ha visto un film di paura a casa dello zio Giovanni: una persona inseguita da uno zombie che allunga le braccia per afferrarla. Lo zio cerca di rassicurarlo
Anche il padre, più tardi, prova a rassicurarlo
VEDIAMO I DUE APPROCCI…
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Andrea piangeZio: Su Andrea, non avere pauraAndrea continua a piangereZio: Ma quello zombie è finto!Andrea continua a piangereZio: Ma non ti fa niente!Andrea mette la testa sotto al cuscinoZio: Senti Andrea, lo zombie è stupido e non ti fa nienteAndrea non tira fuori la testa e continua a piangereZio: Guarda sono lo zombie! Uhhhhh!!!Andrea: Non voglio vedere!Zio: Ma è uno scherzo!Andrea: Non è divertente! Voglio la mia mamma!Zio: Va bene, andiamo dalla mamma ma solo quando ti sarai calmato. Se no la spaventi.Andrea si calma con aria spaventata
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Papà: Lo zio Giovanni mi ha detto che ti sei spaventatoAndrea: Sì, c’era uno zombiePapà: E hai avuto tanta paura?Andrea: Sì (e scoppia a piangere)Papà: Certo gli zombie fanno molta pauraAndrea: SìPapà: E cosa ti faceva così paura?Andrea: (piangendo) Voleva catturare un signorePapà: Oh. Ti avrà fatto davvero paura!Andrea: Sì, stava per prenderlo!Papà: E cos’hai fatto?Andrea: Ho chiuso gli occhi (non piange più)Papà: Certo, non volevi vederloAndrea: Sì. Perchè faceva tanta pauraPapà: E che aspetto aveva?Andrea: Era insanguinato e allungava le braccia cosìPapà: E cos’altro?Andrea: Apriva la bocca così. Era uno zombie molto stupido (ride)Papà: Beh, mi sembri più tranquillo. Domani ne riparliamo un po’, va bene? A dormire, campione!
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
“Un bambino va cresciuto affinché possa «fiorire» realizzare appieno il suo potenziale, mettere a frutto tutte le sue
risorse, realizzarsi in ogni aspetto della sua vita,
coltivare le risorse interiori, essere se stesso e a suo agio nel mondo”.D. J. Siegel, T. P. Bryson
Dalla parte dei genitori 8/4/2019-Alessandra Ronchi
Alessandra RonchiNeuropsichiatria Dell’Età EvolutivaAUSL [email protected]
SUGGERIMENTI DI LETTURA
DANIEL GOLEMAN – INTELLIGENZA EMOTIVA – BUR ED.
JOHN GOTTMAN – INTELLIGENZA EMOTIVA PER UN FIGLIO – RIZZOLI ED.
ALBA MARCOLI: IL BAMBINO LASCIATO SOLO (Favole per i momenti difficili) – MONDADORI STRADE BLU ED.
DANIEL J. SIEGEL, TINA PAYNE BRYSON: 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino – RAFFAELLO CORTINA ED.
ALVARO BILBAO - IL CERVELLO DEL BAMBINO SPIEGATO AI GENITORI – SALANI ED.
CHRISTINE WILDING - MIGLIORA LA TUA VITA CON L’INTELLIGENZA EMOTIVA –– ALESSIO ROBERTI ED.CARLOS GONZALES - COME CRESCERE I VOSTRI FIGLI CON AMORE – COLEMAN ED. 2015
BRAZELTON, T. BERRY, GREENSPAN STANLEY J. – I BISOGNI IRRINUNCIABILI DEI BAMBINI. CIO’ CHE UN BAMBINO DEVE AVERE PER CRESCERE E IMPARARE, RAFFAELLO CORTINA EDITORE, MILANO
ADELE FABER – ELAINE MAZLISH – COME PARLARE PERCHE’ I BAMBINI TI ASCOLTINO & COME ASCOLTARE PERCHE’ TI PARLINO – MONDADORI MILANO 2014