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Sommario
La pagina del governatore 3
L’angolo del coordinatore 7
Riflessioni dalle aree GMT e GLT di Gianfranco Amenta 9
Riflessioni dalle aree GMT e GLT di Salvo Ingrassia 11
Crisi dell’ambiente di Luigi Savarino 12
"PROGETTO MARTINA" di Alfio Cinardi 17
La voce dei club: Marsala 20
La voce dei club: Catania Agorà 21
IL VALORE DELLA CONTINUITA' di Francesco Salmé 25
CONTRIBUTO ALLA RELAZIONE DEL GOVERNATORE di Andrea Donsì 27
È SEMPRE LA SOLITA STORIA di Claudio Vetrano 34
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La pagina del governatore
CONFERENZA D’AUTUNNO ACIREALE 19 E 20 OTTOBRE 2012
La responsabilità della società civile nel governo del territorio
Forme di partecipazione ed organizzazione della rappresentanza degli interessi
di Antonio Pogliese*
Riceviamo e pubblichiamo con piacere, anticipandola, la relazione introduttiva che il nostro Governatore terrà in occasione della prossima conferenza d'autunno.
Autorità, gentili signore, signori, amici lions, dopo alcuni mesi dalla riunione delle cariche del 13 e 14 luglio 2012, tenutasi in questo stesso luogo, ci rivediamo per l’altro evento associativo e istituzionalizzato quale la conferenza d’autunno. Era previsto e prevedibile l’utilizzo da parte mia di tutti questi eventi associativi importanti ed istituzionalizzati per avviare il processo di rinnovamento associativo attraverso la contestualizzazione della politica
associativa dell’associazione. Tale utilizzo è del tutto coerente col ruolo del Governatore del distretto che va ricordato deve essere principalmente un ruolo manageriale. Il governatore del nostro distretto, ed è bene farne un accenno per il futuro, deve essere una persona certamente corretta, presentabile, con un adeguato livello culturale ma, principalmente, una persona, con sensibilità socio politiche, capace di utilizzare il meglio offerto dall’associazione. Fin dalla riunione delle cariche del 13 e 14 luglio 2012 avete notato le seguenti tre novità:
il rispetto della puntualità e la riduzione di parte dei formalismi
l’apertura al dibattito libero associativo con circa 40 interventi
la qualità di chi è intervenuto e degli interventi liberi Anche in occasione di questa conferenza d’autunno che, nella sostanza, coincide con la fase iniziale dell’attività associativa, mi prefiggo di apportare ulteriori significative novità, che tento, di riassumere: sul piano formale continuare nel rispetto della puntualità e nella riduzione dei formalismi. sul piano della sostanza Inserire nell’evento tradizionale lions un convegno, su una tematica specifica su cui mi soffermerò appresso, di taglio accademico con l’ambizione che detto convegno possa dare un qualificato contributo sulla tematica. Il convegno è stato montato nella logica di ponte fra la società civile, rappresentata dall’associazionismo, l’accademia italiana ed altre significative istituzioni che rilevano nella
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La pagina del governatore società italiana. L’obiettivo del convegno, inserito nella conferenza d’autunno, è di iniziare ad approfondire la tematica del governo del territorio e della rappresentanza degli interessi diffusi di cittadini. Avviare l’approfondimento in quanto il tema trattato e le risultanze dell’approfondimento della riunione d’autunno verranno ulteriormente affrontate da altro convegno che verrà inserito nel contesto della conferenza d’autunno che si terrà a Palermo il 16/17 febbraio 2013. In sintesi, nell’ambito della nostra associazione, da diversi anni ad oggi, io nei diversi ruoli ho avviato un crescente e qualificato dibattito interno sull’attività lionistica svolta fino ad oggi, sulle esigenze della società siciliana, sul possibile ruolo, sulla composizione della società siciliana, sul ruolo della borghesia, etc, etc... Tutto ciò in estrema sintesi, è stato il contributo di analisi, di valutazioni e di proposte di un dirigente dell’associazione per avviare il processo, ritenuto necessario, di rinnovamento associativo nella logica della contestualizzazione. Dall’epoca in cui ho avviato quanto precede ad oggi sono passati circa 4 anni, durante questo lasso di tempo il dibattito è stato avviato, si sono registrati autorevoli contributi di altri qualificati soci lions, il processo di rinnovamento attraverso la contestualizzazione è stato avviato. Adesso ho assunto la carica di Governatore del distretto Sicilia nonché la carica di V.Presidente nazionale Lions. Nella duplice funzione sento l’esigenza, con umiltà da un lato e con una visione strategica associativa, di chiamare a collaborare alcune delle eccellenze intellettuali associative nel campo del distretto, della sociologia, della psicologia sociale, della storia, della nostra associazione, nonché le eccellenze delle accademie universitarie, del mondo delle professioni, di altre istituzioni che legittimamente partecipano al dibattito culturale della comunità non soltanto con i provvedimenti tipici della loro funzione ma anche sul piano intellettuale e propositivo. In questa logica bisogna valutare che nella conferenza d’autunno sono presenti accademici provenienti da 6 università italiane, ordinari, uomini di cultura provenienti dalla magistratura e dal mondo delle professioni, delle seguenti aree culturali: diritto privato, diritto pubblico, filosofia del diritto, storia, sociologia, psicologia sociale, associazionismo. In questo disegno strategico sono stato aiutato e sostenuto da una personalità poliedrica che si è spesa con successo nell’accademia, nell’ambito del diritto privato, nell’amministrazione della cosa pubblica, nel volontariato, nell’associazionismo ed attendibilmente si spenderà, da qui a breve, nel governo del nostro ateneo, quale centro della cultura catanese, e siciliana, ma anche quale autorevole punto di riferimento del sistema Catania, intendo riferirmi al Prof. Giuseppe Vecchio, ordinario di diritto privato ed attuale docente nella nostra Università. Il Professore Vecchio ha dato la sua disponibilità a fare, per intanto, la relazione di sintesi di questa prima sessione. A questi uomini di cultura, ho esternato le mie valutazioni sui vari aspetti citati nell’introduzione di questo mio intervento, il mio disegno politico associativo, ci siamo confrontati su quanto caratterizza l’oggi e sulle prospettive future ed ho chiesto loro, ad ognuno per la propria competenza culturale e professionale, di sistematizzare la complessa materia che, partendo dalle norme della nostra Costituzione della Repubblica, penso agli art.49 e 118 in particolare, alla natura giuridica della nostra associazione, alla legalità ed all’etica, alla composizione della società
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La pagina del governatore di oggi, al ruolo della borghesia, alle leggi dello stato e di alcune regioni che hanno regolamentato il ruolo di sussidiarietà di un pezzo di associazionismo che si chiama volontariato, per sistematizzare tale complessa materia e delineare nuovi assetti sia per il governo del territorio che per la rappresentanza dei cittadini e degli interessi degli stessi. Questo percorso inizia oggi ad Acireale e sarà completato a Palermo nel mese di febbraio 2013 e sono certo che quella prestigiosa e storica accademia intensificherà il proprio contributo all’approfondimento della tematica. I contributi dei due convegni di Acireale e di Palermo verranno pubblicati da una casa editrice nazionale, per l’eccellenza dei due citati eventi non soltanto nell’ottica lions ed associazionistica ma anche nell’ottica accademica. Tutto ciò è quindi finalizzato a definire, sul piano scientifico e culturale, il ruolo che l’associazionismo può svolgere nel governo del territorio e nella rappresentanza degli interessi dei cittadini. Nella mia personale valutazione questo è un grosso prodromico risultato che l’anno del governatoriato Pogliese consegna al futuro governatore Amenta, nell’ottica di una nuova ed imprescindibile cultura della continuità. Dopo aver chiarito il perché di questo convegno e dell’altro che si concluderà a Palermo, voglio avviare l’approfondimento con alcune riflessioni. Il sistema Italia sul piano ordinamentale si caratterizza per la regolamentazione di tutto ciò che rileva nella vita sociale del paese. Gli impulsi a tale attività legislativa di regolamentazione vengono dati dal Governo della Repubblica, dai Parlamentari e, da un certo tempo, principalmente nel campo dell’economia, dei mercati, ecc, ecc, dall’unione Europea con le varie direttive che vengono recepite dai ricorrenti decreti delegati. L’insieme di queste produzioni legislative che nella quasi totalità dei casi si stratifica sulle precedenti costituisce l’ordinamento positivo del nostro paese nel rispetto, in alcune circostanze da verificare, dei principi della nostra Costituzione Repubblicana. Il rispetto delle regole, ma sarebbe più esatto dire delle leggi, costituisce la legalità. Legalità, quindi, significa operare, ognuno per la sua parte, nel rispetto delle regole, cioè nel rispetto delle leggi. E’ possibile che fino ad un passato, temporalmente da definire, il sistema abbia retto ed abbia potuto svolgere la funzione regolamentare dei rapporti tra cittadini, tra questi e le Istituzioni governate dai politici in sede locale. Adesso o, più esattamente, da un certo tempo, specie in Sicilia, il rispetto della legalità non è più in grado di soddisfare anche l’esigenza della eticità avvertita dai cittadini. E se negli anni ’90 i siciliani, dopo le nefandezze della mafia, chiedevano il rispetto della legalità non è un caso che adesso gli stessi chiedano il rispetto della eticità. E’ necessario comprendere sul piano sociologico la ragione di questa nuova esigenza. Io ritengo che la ragione di ciò vada ricercata in una domanda: in un sistema come quello italiano in cui si tenta di regolamentare tutto, certamente tutto ciò che è vietato dalla legge, è illegale; e la parte restante non regolamentata può essere giudicata legale? Se limitiamo l’attenzione nel campo delle azioni dei politici con responsabilità amministrativa, dal governatore della Sicilia all’ultimo degli assessori dell’ultimo dei comuni siciliani, possiamo verificare che la questione, sia sul piano astratto che concreto, diventa concreta e di una attualità estrema. In una fase storica come l’attuale in cui non esistono di certo
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La pagina del governatore statisti bensì politici che amministrano la cosa pubblica esclusivamente nell’ottica clientelare quest’ultimi riescono con successo ad amministrare la cosa pubblica nell’ottica clientelare considerando legale tutto ciò che non è vietato. Non tutti i cittadini sono in grado di capire il meccanismo adottato dalla politica clientelare, non tutti comprendono che la politica clientelare in Sicilia ha aggirato tutte le regole e penalizza tutti ad eccezione di alcuni migliaia di beneficiati e di altrettanti che sperano di esserlo allorquando verrà il loro turno di destinatari finali della politica clientelare. Gli organi dello Stato, la Magistratura e le forze dell’ordine, sono impotenti a reprimere e punire la politica clientelare che non viola specificatamente le norme dell’ordinamento, accrescendo il disagio ai cittadini siciliani. In definitiva tutto ciò si è verificato e si verifica per la mancanza di etica nella gestione politica della cosa pubblica. Da ciò nasce l’esigenza avvertita dai cittadini di una maggiore eticità nella politica con responsabilità amministrativa nonché la funzione dell’associazionismo a tutela dell’etica nella politica specie quella con responsabilità amministrativa. E se la magistratura e le forze dell’ordine devono reprimere la violazione delle norme di legge, l’associazionismo deve tutelare l’etica nella gestione della cosa pubblica anche quale fatto culturale. L’accademia, ad esempio, che ha voluto quantificare i volumi dell’economia illegale, dei danni prodotti al sistema economico legale da parte della Mafia, perché non avvia uno studio quantitativo dei danni prodotti dalla politica clientelare siciliana all’economia della Sicilia. L’associazionismo, frattanto, potrebbe, cosa che farà, chiedersi di chiarire le cause del “default” della Regione Sicilia, gli autori, i possibili rimedi. L’attuale vicenda della Grecia e le difficoltà delle finanze dell’Italia hanno fatto comprendere ai cittadini che le finanze pubbliche non sono in grado di assorbire gli errori ed i costi della politica clientelare, nonchèil diretto interesse del singolo cittadino a questa tematica. Per tutte queste ragioni, oggi ad Acireale avviamo la sistematizzazione del ruolo dell’associazionismo nella funzione di cittadinanza attiva, completando tale analisi a Palermo ed avviando, il 03/11/2012 l’altra importante analisi sui cambiamenti della società italiana dagli anni ’60 ad oggi. L’analisi sulla funzione dell’associazionismo avvenuta oggi e lo studio dei cambiamenti sociali che verrà avviata il 03/11/2012 costituiscono i fondamenti del processo di rinnovamento della nostra associazione attraverso la contestualizzazione della sua politica associativa.
*Governatore Distretto 108 Yb Sicilia
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L’angolo del coordinatore
Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati
di Antonio Palmeri*
Cari amici, Ben trovati! Il Governatore Pogliese ha voluto che anche quest'anno il mio servizio fosse dedicato al coordinamento del notiziario online. Lo ringrazio per la fiducia riposta nella mia persona e, con l'umiltà di sempre e l'abnegazione al dovere, mi accingo ad avviare la nuova stagione sperando di essere all'altezza del compito assegnatomi ma assolutamente fiducioso dell'aiuto che sono certo non mi farete mancare. L'assetto editoriale
distrettuale 2012/2013, come saprete, si compone della rivista cartacea diretta dall'impareggiabile Carlo Alberto Tregua, del presente supplemento online e delle "News online" egregiamente coordinate dall'amico Mariano Barbara. Esclusivamente per fugare possibili legittimi dubbi che possano sorgere circa le finalità e le modalità di utilizzo degli strumenti di comunicazione online che abbiamo a disposizione, desidero brevemente soffermarmi su alcuni semplici parametri ai quali ognuno potrà fare riferimento per stabilire a quale organo affidare l'informazione da divulgare. Ho sottoposto e condiviso con il Governatore l'esigenza che il notiziario online debba privilegiare la diffusione delle attività lionistiche con prevalenti contenuti e finalità sociali che testimonino, possibilmente, la concretezza delle proposte, coerentemente con il progetto quest'anno avviato. Riserveremo come di consueto spazio agli articoli che ci perverranno dalle figure apicali del Distretto (nessuna esclusa) che invitiamo ad intervenire con regolarità. Lo stesso invito rivolgiamo ai componenti della Direzione ed a tutti gli officers, clubs e soci ai quali continueremo a dar voce. Accoglieremo le vostre analisi, idee e proposte al fine di migliorare il nostro modo di fare ed essere lions .Uno spazio sarà inoltre dedicato alle informazioni tecnico‐amministrative ed a quelle operative nel tentativo di facilitare gli adempimenti periodici ai clubs ed avviare all'utilizzo del nuovo sito web. Se riusciremo nell'intento, il notiziario costituirà un "vero" supplemento alla rivista trimestrale cartacea e sinergicamente divenire complementare in un percorso comunicativo di qualità adempiente al ruolo di cittadinanza attiva del quale spesso parliamo e del quale a pieno titolo faranno parte tutti gli strumenti di comunicazione dei quali il Distretto si è dotato. Ogni comunicazione che necessiti di maggior rapidità divulgativa e, vi assicuro, sono tante, per avere il giusto risalto, potrà e dovrà essere affidata alle "News on line", inviandola all’indirizzo e.mail [email protected], attenendosi ai criteri stabiliti dal nostro Mariano Barbara del quale si riportano i recapiti telefonici e l’indirizzo e.mail personale: 091.8146019 – 338.8358392 – mariano [email protected]. Troverete Tutto Lions Sicilia sul web : http://tuttolionssicilia.wordpress.com. Ho trattato i medesimi argomenti nell'articolo di commiato dello scorso anno sociale. Coerentemente con il mio pensiero ed auspicando la possibile applicazione dell'assunto,
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L’angolo del coordinatore per riprende da dove ci eravamo lasciati, ripropongo l'ultimo periodo: "Spero, inoltre, sia veicolo di messaggi che, se condivisi e trattati sinergicamente tra quanti desidereranno dedicarsi a siffatta forma di comunicazione, diffusa attraverso il web nei modi e nei termini che potranno essere individuati e scelti, raccoglieranno il generale plauso e produrranno visibilità e credibilità a tutti i clubs service ed ai Lions in particolare. Sono convinto che la nostra immagine ne uscirebbe vincente". Concludo ricordando che, allo scopo di semplificare il montaggio del notiziario ed uniformarne le scelte grafiche le cui possibili varianti resteranno di esclusiva nostra competenza, gli articoli dovranno pervenire a questa redazione esclusivamente in formato word (completi di firma, carica lionistica e, se vorrete, foto dell’autore) entro la prima decade di ogni mese all’indirizzo e.mail [email protected] Il notiziario, potrà essere aperto ed archiviato dal web: www.lionssicilia.it Le foto a corredo degli articoli, dovranno pervenire esclusivamente in formato jpg. Ricordo infine i miei recapiti telefonici ed indirizzo e.mail : 095.222665 – 095 7902038 – 348.3967783 ‐ [email protected]. Buon lavoro!
* responsabile notiziario online
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Riflessioni dalle aree GMT e GLT
Istruzioni per l'uso (6) "La spilla"
di Gianfranco Amenta*
I responsabili della nostra rivista on line mi hanno chiesto di riprendere (da ciò il progressivo "6") il dialogo con i lettori. Per invogliarmi hanno prospettato che la mia rubrica, venata da umorismo, abbia avuto successo. Sono sempre più convinto che l’infaticabile organizzatore Antonio Palmeri, il primo di coloro che plaudono, sia dotato di una bontà solo eguale al suo amore di recente nonno. Ritengo comunque giusto che esterni; è un modo per farmi conoscere sempre più. Tutti gli amici del nostro distretto devono poter valutare il mio modo di
pensare anche se espresso, in questa rubrica, con tono tra il serio ed il faceto. Questa volta le mie divagazioni si incentreranno sulla spilla. Spilla, si avete compreso bene. E’ il modo con cui indichiamo, in genere, il nostro distintivo. Come sapete i distintivi, escludendo quelli che, indossati nelle nostre riunioni, indicano incarichi, benemerenze, longevità di appartenenza, sono di due tipi: da giacca e da cappotto. Difficilmente quest’ultimo viene apposto all’indumento per il quale è stato pensato. Ne consegue che, ponendolo sul bavero della giacca, il distintivo di rilevanti dimensioni sarà subito visibile anche dagli ipovedenti . La scelta dell’uno o dell’altro indica modi di essere antitetici. L’uno mira ad ostentare l’appartenenza, l’altro, quello che indossa la lenticchia (come solitamente il nostro FIP appella il distintivo piccolo), non si sottrae, ove il suo interlocutore l’esamini con attenzione, dal dichiarare la propria inerenza con l’associazione. Ma tale sintetica definizione non chiarisce appieno il profondo divario tra i due personaggi, che potremmo appellare l’uno come portatore malato di spillino e l’altro come portatore sano di spillino. Bene, il primo (categoria poco numerosa che speriamo vada ben presto in estinzione) desidera essere subito individuato come lions, intende sollecitare l’attenzione del proprio interlocutore nella speranza che sia anch’esso un appartenente al sodalizio o che lo ammiri. Certamente è un soggetto che ha letto al contrario il codice dell’etica, allorquando viene imposto di considerare l’amicizia come fine e non come mezzo, nella convinzione che la vera amicizia non esiste per i vantaggi che può offrire, ma per accettarne nei benefici dello spirito che lo anima. Ahimè il portatore malato è presente anche tra coloro che indossano il distintivo piccolo; ma anche costoro, quando capiscono di aver letto male il Codice, desistono dall’appartenenza, con grande beneficio per la nostra Associazione. Cerchiamo ora di individuare il portatore sano. In questo drammatico momento storico nel quale è in atto una rilevante estensione della soglia di povertà; in questa sfortunata congiuntura nella quale coloro che guidano le istituzioni non hanno la capacità di esprimere interventi idonei a mitigare le deficienze e le rilevanti disparità, abili solo ad impersonare una casta ingorda che manifesta palese disprezzo della comunità che dovrebbe gestire; in questo torno di tempo nel quale la sfiducia e la rassegnazione si insinua in quella società civile che
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Riflessioni dalle aree GMT e GLT dovrebbe essere il pungolo per la tutela della cosa comune, cercando di suggerire percorsi per eliminare deficienze e disparità, si deve ergere un gruppo di uomini, tra loro coesi, che con le loro opere mostrino un modo di essere diverso. Costoro devono saper dimostrare, con la qualità delle proprie opere e con la solerzia del loro lavoro, come si possa servire la comunità in cui vivono. Devono avere sempre presenti i doveri del buon cittadino e tramite la lealtà delle parole, delle azioni e degli atti sapranno esprimere la solidarietà nei confronti del prossimo, offrendo aiuto ai deboli, il soccorso nei confronti delle persone bisognose. Questo gruppo di uomini dovranno impegnarsi in un’opera di promozione sociale e civile, di sensibilizzazione propositiva verso le istituzioni, per migliorarne il funzionamento in termini di libertà giustizia e trasparenza. Allorquando la comunità percepirà ed ammirerà l’attività di questo gruppo di uomini, vorrà conoscerne l’appartenenza; solo allora scorgerà nel bavero della giacca quel piccolo distintivo con una luminosa “L”. Ecco che i portatori sani sapranno così dimostrare come si possano attuare quei principi di buon governo e di buona cittadinanza che costituiscono il fulcro della nostra attività “politica”, del nostro “fare politica per l’etica”.
*Primo Vice Governatore Distretto 108 Yb Sicilia
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Riflessioni dalle aree GMT e GLT
La regola della continuità
di Salvo Ingrassia* Da più parti sentiamo spesso parlare di continuità. Tale metodologia è anche sancita da una disposizione organizzativa del Board che prevede la costituzione del DG Team (IPDG, DG, 1° e 2° VG). La continuità nasce principalmente dal lavoro di gruppo di coloro che operano al vertice del Distretto. E’ altrettanto auspicabile che anche i Clubs, per meglio operare, favoriscano la creazione di un team formato dal Presidente, dall'immediato Past e dai due Vice. Bisogna infatti passare ad una azione corale, soffocando i personalismi e la autoreferenzialità. Come tutto ciò può avvenire? Incrementando il senso di appartenenza, la partecipazione ad obiettivi preventivamente concordati, condivisi e portatori di valori. Tutto ciò creando sinergia partendo dai club che sono il fulcro dell’Associazione e da cui devono irradiarsi tutte le attività programmate, valorizzando, all’interno di ogni club, ogni singolo socio il quale deve sentirsi, anche nei fatti, attore e non, come spesso avviene, spettatore dell’Associazione. Ricordiamoci, infatti, che i soci sono la risorsa fondamentale del lionismo, prescindendo in questa analisi da ogni valutazione numerica, anche se anch'essa non può essere trascurata. Naturalmente non una crescita incondizionata ma mirata e misurata, pensando a rinnovarci anche attraverso i giovani, Leo o meno che siano, isolando le persone che hanno la pessima abitudine di essere negative: ci tolgono le migliori speranze ed i sogni più belli! La continuità ci consente di puntare a traguardi importanti che fanno scattare nei soci quel senso di appartenenza che è necessario per stimolare e gratificare ciascun componente dell’Associazione. Non vi è dubbio che la condivisione di un progetto, l’impegno per diffonderlo, lo sforzo per realizzarlo, crea quella condizione che porta alla nascita dell’amicizia autentica, fondamento del codice dell’etica lionistica. In altre parole, come ho letto da qualche parte “è la qualità del Service che, attraverso l’impegno diretto, facilita l’amicizia”. In questo percorso non siamo certamente soli essendo stati creati dallo scorso anno il GMT ed il GLT. Il primo si occupa della crescita dei soci e della costituzione di nuovi Club, il secondo garantisce formazione a tutti gli Officers di Clubs, Zone, Circoscrizioni e distrettuali. Il fine è quello di assicurare che i Clubs ed i Distretti siano operativi il più possibile per mantenere i soci esistenti e per attrarne di nuovi. Naturalmente occorre che l’azione di questi teams sia condivisa e supportata con convinzione da ciascuno di noi e, in particolare, dai Presidenti di Club, i quali devono coinvolgere direttamente i Vice Presidenti che saranno i prossimi leader cui spetta il dovere di conoscere a fondo il club e l’Associazione. Riflettiamo dunque...
Secondo Vice Governatore Distretto 108 Yb Sicilia
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Area Ecologica Ambiente ed Energia
1992 – 2012 ‐ Da Rio a Rio
Crisi dell’ambiente Dodici indicatori a confronto di Luigi Savarino*
CICLO DEL CARBONIO Le emissioni globali di CO2 sono cresciute da circa 22 miliardi di tonnellate nel 1992 a oltre 30 nel 2010, e la concentrazione di CO2 in atmosfera è passata da 357 a 389 ppm (parti per milione). L’incremento antropogenico di CO2 ha alterato il ciclo naturale del carbonio, inteso come interscambio tra la geosfera, l’idrosfera, la biosfera e l’ambiente, considerabili vere e proprie riserve di carbonio. Le emissioni di CO2 dei paesi sviluppati (+8% fra il 1992 e il 2008) restano 10 volte più alte di quelle dei paesi emergenti. L’80%
delle emissioni globali di CO2 in atmosfera è generato da 19 paesi.
OCEANI
Gli oceani sono la prima riserva di carbonio sul pianeta: solo nello strato superficiale sono stoccate oltre 1.000 miliardi di tonnellate di carbonio (in atmosfera sono 750). Lo scambio di carbonio fra gli oceani e l’atmosfera non è più in equilibrio: il fitoplancton, che regola lo scambio, assorbe meno CO2 di quanta ne rilascia. L’incremento della concentrazione di CO2 in atmosfera altera anche la chimica degli oceani: la CO2 che si dissolve
negli oceani rende più acide le acque di superficie, il cui ph è sceso da 8.11 nel 1992 a 8.06 nel 2007, con implicazioni negative per coralli e reti alimentari.
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Area Ecologica Ambiente ed Energia
FORESTE Ogni anno la concentrazione di CO2 in atmosfera varia di circa 5 ppm in relazione ai cambiamenti stagionali della copertura vegetale: è la prova che il bilancio degli scambi di carbonio fra l’atmosfera e la vegetazione terrestre è ancora in pari. Ma la deforestazione prosegue: 13‐16 milioni di ettari di foreste in meno, per anno, dal 1992. Si deforesta soprattutto per fare posto a pascoli e colture agricole (ad acquacoltura e infrastrutture turistiche, nel caso delle
mangrovie: ‐13% dal 1992). Le foreste coprono il 30% delle terre emerse e immagazzinano oltre 600 miliardi di tonnellate di CO2.
SUOLI Sono in aumento nei Tropici, a scapito delle foreste, le colture di zucchero di canna (+30% dal 1992), di semi di soia (+75%) e di olio di palma (+120%), per produrre, rispettivamente, etanolo, foraggio per il bestiame e ingredienti alimentari o altri biocarburanti. Un numero crescente di animali da pascolo (tranne le pecore ‐7% dal 1992) degrada i suoli già impoveriti: bovini (+6%), bufali (+23%) e capre (+45%), i cui zoccoli rompono la crosta dei suoli, esponendoli
all’erosione di venti e piogge. Stessa sorte per i terreni agricoli sovrasfruttati. I suoli stoccano oltre 1.500 miliardi di tonnellate di CO2.
CLIMA L’emissione antropogenica di gas serra in atmosfera accentua l’effetto serra naturale: i dieci anni in cui si sono registrate le temperature medie globali più elevate si sono verificati tutti a partire dal 2001. Scioglimento dei ghiacciai (calotte polari, permafrost, ghiacciai di montagna), espansione termica degli oceani, alterazione dei sistemi climatici regionali e aumento dei fenomeni meteorologici estremi sono gli effetti dei cambiamenti
climatici in atto. I settori più climalteranti sono: energetico 26% (elettricità, riscaldamento), industriale 19%, forestale (deforestazione) 17%, agricolo 14%, trasporti 13%.
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Area Ecologica Ambiente ed Energia
CIBO L’incremento della fornitura di cibo è legato all’impiego diretto e indiretto di combustibili fossili: in media si utilizzano 10 calorie di energia per produrre 1 caloria di cibo. Dal 1992 il consumo medio globale di carne è passato da 34 kg pro capite per anno a 43 (per ottenere 1 kg di carne bovina ne servono 15 di cereali) mentre gli stock ittici sfruttati in pieno o in eccesso hanno raggiunto rispettivamente il 52% e il 33% dello stock ittico globale. Dal 1992
la produzione globale di cibo ha continuato a crescere più della popolazione, ma le persone sottonutrite sono aumentate da 800 milioni a 1 miliardo.
ACQUA L’irrigazione in agricoltura impiega il 70% del totale di acqua dolce prelevata (22% industria, 8% usi domestici), ed è uno dei fattori principali del crescente stato di carenza idrica. In costante espansione le aree irrigue e l’utilizzo di acque fossili sotterranee il cui prelievo eccede di gran lunga i tassi naturali di ripristino. Due litri a persona è il fabbisogno minimo qutidiano di acqua potabile, 2000 litri il fabbisogno per produrre cibo. Occorrono 1.000 litri di
acqua per 1 kg di grano, 15.000 per 1 kg di carne bovina. Il 13% della popolazione globale non dispone di acqua potabile, il 39% di servizi igienici adeguati.
CICLO DELL’AZOTO Un ruolo chiave nell’intensificazione delle colture è svolto dai fertilizzanti sintetici, soprattutto da quelli azotati, il cui impiego dal 1992 è cresciuto di 1,5 milioni di tonnellate per anno. Il loro ingresso nel ciclo naturale dell’azoto, fino al livello di circa 200 milioni di tonnellate per anno, ha sconvolto la chimica degli elementi, con effetti negativi sull’ambiente: piogge acide, acidificazione dei suoli, concentrazione di protossido di azoto in
atmosfera, contaminazione delle acque interne e marine, eutrofizzazione e “zone morte” costiere. Per ottenere 1 kg di carne bovina occorrono 200 gr. di azoto sintetico.
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Area Ecologica Ambiente ed Energia
FASCIA DI OZONO La concentrazione di ozono in alta quota protegge la vita sul pianeta dall’eccessiva esposizione ai raggi solari ultravioletti. Con il protocollo di Montreal l’emissione in atmosfera di sostanze ozono‐distruttrici si è drasticamente ridotta: ‐98% dal 1987. Ma l’erosione dello strato di ozono continua ad opera soprattutto del protossido d’azoto (N20), un sottoprodotto della fertilizzazione agricola e di altri processi industriali, la cui concentrazione in atmosfera cresce
dal 1992 a un tasso annuale dello 0,25%. Il protossido d’azoto è anche un gas a effetto serra, 310 volte più climalterante della CO2.
POPOLAZIONE 1,5 miliardi di persone in più sul pianeta: fra il 1992 e il 2011 la polazione è passata da 5,5 miliardi a 7 miliardi. L’attuale tasso di crescita è dell’1,2% per anno: 0,4% rispetto al 1992. Nel 2100 la popolazione globale potrebbe stabilizzarsi intorno ai 10 miliardi. Nel 2008 la popolazione urbana ha superato quella rurale: gli abitanti delle aree urbane erano 2,4 miliardi nel 1992, 3,5 miliardi nel 2009. Nel 2010 le metropoli con almeno 10 milioni di abitanti erano 10,
nel 2010, 21. Nel 1990 gli abitanti delle baraccopoli limitrofe alle città 665 milioni, nel 2010, 827 milioni.
MIGRAZIONI Sono 50 milioni le persone obbligate a migrare all’interno del loro territorio o all’estero, in via temporanea o permanente, a causa di sconvolgimenti improvvisi o progressivi nel loro ambiente, che hanno messo a rischio la loro esistenza, o danneggiato la loro qualità di vita. Nel 1992 erano 25 milioni, nel 2050 potrebbero essere 200 milioni, cifra pari alla stima corrente dei migranti internazionali. Pur essendo più numerosi dei profughi di guerra, ai
migranti ambientali ancora non è riconosciuto lo status giuridico di “rifugiati” e il relativo diritto di chiedere asilo e beneficiare degli aiuti internazionali.
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Area Ecologica Ambiente ed Energia
BIODIVERSITA’ Perdita di habitat, sovra sfruttamento, inquinamento, specie alloctone e cambiamento climatico sono i fattori antropogenici di un tasso di estinzione delle specie 100‐1000 volte più alto rispetto ai tassi naturali osservati nei reperti geologici. In media 52 specie per anno muovono un passo in più verso l’estinzione. Tra i vertebrati sono minacciati di estinzione il 41% degli anfibi, il 25% dei mammiferi e il 13% degli uccelli; tra gli invertebrati, il 33% dei coralli; tra le piante, il 30% delle conifere. Sono aree protette il 13% della sperficie
terrestre, il 7% delle acque costiere e l’1,4% degli oceani. (Tratto da “Vent’anni di crisi ambientale” di L. Del Sordo – La nuova ecologia ‐ Maggio 2012)
*Consulente del Distretto per l’Area “Ecologia, Ambiente, Energia”
CEA
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medici, architetti, avvocati, agricoltori,
pescatori o semplici appassionati) per creare
un centro di educazione all’ambiente e alla
sostenibilità (CEA), afferente esclusivamente
al Distretto Lions Sicilia, come strumento per
facilitare la partecipazione della comunità
siciliana alla costruzione di un futuro
sostenibile, rispettoso dei diritti delle
generazioni future, degli equilibri del pianeta
e della biodiversità nonché per facilitare il
passaggio concreto alla green economy, che
implica la capacità di innovare non solo cicli
produttivi e consumi, ma anche approcci
culturali e stili di vita.
Luigi Savarino
Consulente del Distretto
per l’Area “Ecologia, Ambiente, Energia”
e‐mail: [email protected]
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Dalle Circoscrizioni
SERVICE NAZIONALE 2011-2012 "PROGETTO MARTINA"
Parliamo ai giovani dei tumori – Lezioni contro il silenzio L'attività della V Circoscrizione
di Alfio Cinardi*
Venerdi 15.06.2012 si è svolto a Paternò l’interservice dei L.C. della V Circoscrizione per il “Rendiconto dell’attività svolta in ordine al service nazionale “Progetto Martina”. Presenti, fra i numerosi Officers dei Clubs, Franca Stivala e Giuseppe Calcagno, rispettivamente Coordinatrice e componente del service. All’inizio dell’a.s., resomi conto dell’essenza e dell’utilità a livello sociale del Service, ho creduto molto in questo progetto, per cui ho frequentemente stimolato i Presidenti dei Clubs della circoscrizione, che mi onoro di presiedere, a sposare questo Progetto. Nei programmi iniziali avevamo pensato di fare:
1) 10/12 incontri tenuti da soci‐medici dei vari clubs, rivolti a insegnanti, genitori e studenti dell’ ultimo biennio di scuola secondaria di 2° grado; conferenze che trasmettessero concetti chiari e semplici finalizzati ad una concreta conoscenza del problema con l’obbiettivo di non essere pedanti e di attrarre l’attenzione dei ragazzi su un argomento ostico per l’età;
2) Presentazione di un questionario da ritirare compilato alla fine delle conferenze e trasmettere a Giuseppe Calcagno componente del service;
3) Elaborazione dei dati del questionario a cura di Giuseppe Calcagno; 4) Conferenza finale con la presentazione dei risultati del questionario e conclusioni.
L’attività della V Circoscrizione è andata oltre ogni pronostico, infatti:
Le conferenze sono state 32 con l’interessamento di circa 2.000 studenti;
Ogni conferenza è stata un successo perché gli studenti, dopo un iniziale ed apparente disinteresse, hanno mostrato una spiccata voglia di conoscenza e hanno sempre posto numerose domande interessanti, le risposte dei test lo dimostrano;
L’impatto e la visibilità sociale sono stati di grande rilievo dato che i ragazzi hanno fatto da cassa di risonanza a casa e fra gli amici;
E’ stato distribuito un pieghevole a tre facce dove, in sintesi, ci sono tutti i consigli fondamentali da seguire per la prevenzione dei vari tipi di tumori
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Dalle Circoscrizioni La professoressa Franca Stivala ha illustrato il Progetto. Martina era una ragazzina che aveva avuto giovanissima un nodulo mammario a cui non aveva dato inizialmente peso perché, data la giovane età, non pensava mai di avere un tumore maligno. Ha parlato con i genitori ed il medico quando era tardi per fare una diagnosi precoce e poter avere una guarigione clinica definitiva. Nel percorso di malattia e di sofferenza ha lasciato un testamento: che i giovani vengano informati ed educati ad avere maggiore cura e sensibilità del proprio corpo e della propria salute. Portarli a conoscenza della possibilità che anche in giovane età si può andare incontro a tumori maligni, sebbene molto raramente, per cui è bene conoscere ed abituarsi ad un impegno personale. La scuola rappresenta la maggior agenzia culturale per cui è da lì che bisogna partire per un percorso:
1. di prevenzione primaria (stili di vita) finalizzati ad evitare l’insorgenza del tumore dal 30 al 70%;
2. qualora ci si imbatta nel Tumore fare una diagnosi il più precocemente possibile che può portare ad una guarigione clinica definitiva nel 90% dei casi. Infatti ogni Tumore ha una sua storia naturale che dura da 8 a 15 anni ed oltre: un conto è fare diagnosi alla fine della storia, un altro conto è fare la diagnosi a 5 – 6 anni cioè a metà percorso.
Giuseppe Calcagno ha mostrato su slides la sintesi dei questionari di apprendimento‐gradimento e delle numerose osservazioni positive e qualcuna negativa degli studenti: tutto questo allo scopo di monitorare e migliorare l’offerta formativa futura. Dai dati rilevati Pippo Calcagno ha concluso che le conferenze hanno riscosso tra i giovani un grande successo e gli stessi consigliano di proseguire negli anni a venire per interessare altri coetanei e capire il grado di assimilazione dei consigli dati.
LE MIE CONSIDERAZIONI: 1) E’ un grande risultato che il Congresso Nazionale di Genova abbia deciso a
larga maggioranza che il Service “Progetto Martina” dovesse passare a Service pluriennale;
2) E’ auspicabile che i Clubs tramite i Presidenti ed il Consiglio Direttivo, con il coinvolgimento dei Leo, siano propensi a realizzare questo Service presso gli Istituti di scuola media superiore perché non costa niente economicamente … ci vuole solo un po’ di buona volontà da parte dei medici che sono presenti e numerosi in tutti i Clubs;
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Dalle Circoscrizioni
3) Dà grande visibilità in quanto ha un notevole impatto nella comunità in cui il Club agisce: studenti, genitori ed insegnanti sono i primi a recepire i messaggi delle conferenze e attraverso il pieghevole, che viene loro fornito, conservano un pro‐memoria degli argomenti trattati: melanoma – tumore della mammella – tumore del testicolo – tumore del collo dell’utero (HPV) – tumore della tiroide – tumore del polmone – tumore del colon ‐ STILI DI VITA.
4) E’ di grande utilità per la società perché in un quinquennio possono essere contattati nel ns. distretto circa 100.000 ragazzi. Questi, anche se si impegnassero in parte ad adottare uno stile di vita adeguato e consigliato dall’OMS (non fumo – non abuso di alcool – non uso di droghe – alimentazione corretta – rapporti sessuali protetti ….) ne avrebbero un ritorno personale con la riduzione del 30 – 70 % della possibilità di incorrere nel tumore. Inoltre, seguendo protocolli di prevenzione, potrebbero arrivare ad una diagnosi precoce che porterebbe nel 90% dei casi ad una guarigione clinica completa.
COSA CI ASPETTIAMO
1) Riduzione del numero dei casi a rischio di Tumori e di malattie cardio‐vascolari;
2) Riduzione dei casi di tumori e delle conseguenze infauste; 3) Maggiore numero di diagnosi precoci di tumori che trattati con le terapie
adeguate attuali possono arrivare ad una guarigione clinica definitiva nel 90% dei casi;
4) Di conseguenza una minore sofferenza ed una migliore qualità di vita : ogni paziente affetto da tumore ha una sua storia, con un percorso di sofferenza e disagi che se si arriva ad una guarigione vengono poi dimenticati;
5) Riduzione di trattamenti invasivi; 6) Un risparmio della spesa sanitaria di non poco conto.
CONCLUSIONI Se portato a termine con rigore ed interesse il Progetto Martina può rappresentare l’investimento più intelligente, più lungimirante e redditizio che un paese moderno possa fare (vedi sponsor: Ministero della salute – Ministero della Istruzione Universitaria e della Ricerca – Assessorato della Sanità). Il ruolo dei LIONS, in quanto radicati nel territorio, è di fondamentale importanza per il raggiungimento dei risultati testè menzionati.
* Presidente V Circoscrizione 2011/2012
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La voce dei club: Marsala
NORD-SUD: DUE CONFINI UN GEMELLAGGIO
Il primo settembre, con una solenne cerimonia nella Sala delle Lapidi, Aula Consiliare del Comune di Marsala, si è celebrato il gemellaggio tra il Lions Club Marsala, Presidente Antonella Pantaleo, ed il Lions Club Genova Porto Antico, Presidente Tiberia Boccardo. La proposta di gemellaggio, avanzata dal Presidente del Consiglio dei Governatori del Multidistretto 108 Italy Gabriele Sabatosanti Scarpelli, che del club Genova “Porto Antico” è socio, è stata accolta con gioia dai soci del L.C.
Marsala poiché, come ha sottolineato la Presidente Pantaleo, le due città marinare di Genova e Marsala, ubicate a quelli che, tradizionalmente, vengono riconosciuti come i confini nord e sud del Mar Tirreno, affondano le loro radici in culture antiche che le accomunano anche per le tappe che hanno segnato la storia d'Italia e contribuito alla sua unità. Alla cerimonia, condotta dal Cerimoniere distrettuale Giuseppe Santangelo, oltre a Sabatosanti Scarpelli, erano presenti il Governatore del Distretto 108Yb Sicilia Antonio Pogliese, il Past Direttore Internazionale Domenico Messina, i Primo e Secondo Vice Governatori Gianfranco Amenta e Salvo Ingrassia, il Segretario distrettuale Alfino Liotta, il Tesoriere distrettuale Nunzio Pucci, il Presidente della seconda Circoscrizione Sebastiano Luppino, i Presidenti delle zone quinta e sesta Leonardo Zichichi e Vito Modica, autorità lionistiche e civili nonché numerosi soci. Per le Amministrazioni Comunali di Marsala e Genova, che ha patrocinato l'iniziativa, hanno portato i saluti Patrizia Montalto ed Anna Saettone. Conclusa la cerimonia il Lions Club Marsala ha ricevuto i suoi ospiti nella suggestiva cornice dell’isola di Mothia dove è stato possibile visitare il museo, aperto per l’occasione. Negli splendidi giardini, si è consumata una cena esclusivamente a base di piatti tipici regionali accompagnati da un particolare vino prodotto con le uve dell’isola delle cui antiche tradizioni vitivinicole ha magistralmente disquisito il lions Diego Maggio. La serata è stata allietata dallo spettacolo folkloristico proposto da “Marsala Antica”, gruppo storico che opera nel settore delle tradizioni popolari da oltre 40 anni, ambasciatori della cultura siciliana nel mondo e si è conclusa con il rientro in barca attraversando la laguna dello Stagnone, magicamente illuminata dalla luna piena.
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La voce dei club: Catania Agorà
Lions Club "CATA
NIA AGORA"
ItinerariNaturali
PropostidaLuigiSavarino
TheInternationalAssociationofLionsClubs
Distretto108YbSicilia
GovernatoreDott.AntonioPogliese
“La Sicilia è famosa nel mondo per i suoi tesori artistici ed archeologici, per le sue tradizioni ed i costumi singolari ed affascinanti, per il suo mare solare e magnifico, per la sua sofisticata gastronomia.
Ma abbastanza poco si sa, a livello più generale, del suo patrimonio naturale il quale ‐ nonostante centinaia di generazioni si siano sviluppate a spese dell’ambiente, nonostante le invasioni dalle più diverse provenienze, nonostante un’alta densità di popolazione – conserva ancora tanti, tantissimi luoghi di immenso interesse. ……..”
Fulco PratesiPresidente WWF Italia
Dalla prefazione al volume di F. Alaimo “Sicilia – Natura e paesaggio”
ANNO SOCIALE 2012 / 2013
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La voce dei club: Catania Agorà
ITINERARI NATURALI (E CULTURALI)
N° giorni Luoghi da visitare Preferiti
Provincia di CATANIA
1 Parco Regionale dell’Etna – Itinerari Naturalistici, Geologici e della
Biodiversità, ecc;
1 R.N.I. “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”
Provincia di SIRACUSA
1 Oasi Faunistica di Vendicari, Marzamemi, Portopalo, Isola delle Correnti;
1 R.N.O. Cavagrande del Cassibile ed Avola antica;
1 Il Giardino del Biviere e Leontinoi;
1 A. M. P. del Plemmirio e Siracusa
Gli itinerari naturali di seguito proposti, unitamente al patrimonio archeologico e monumentale presente sul territorio di pertinenza, mentre forniscono una sintesi di tutte le tipologie ambientali presenti in Sicilia, servono, oltre che a farle conoscere meglio, a stimolarne la protezione.
In questa ottica, su invito del Presidente del mio Club, Catania Agorà, ho approntato queste proposte di visite cui auspico la più ampia partecipazione di Soci (di tutto il Distretto) e di Amici.
Alcune delle riserve naturali proposte in questi itinerari sono gestite dal Dipartimento Regionale Foreste Demaniali della Sicilia, Ente con cui il nostro Distretto ha proficuamente operato nello scorso anno sociale, altre, da Associazioni naturalistiche come il WWF, un’organizzazione della quale anche io stesso faccio parte da tempo.
Invito tutti, perciò, ad esaminare le proposte e, tra queste, sceglierne alcune da effettuare in questo stesso anno sociale; le altre potranno essere realizzate, se si vorrà, negli anni a venire, nel segno della continuità.
Luigi SavarinoConsulente del Distretto Lions
108 Yb Siciliaper l’Area “Ecologia, Ambiente ed Energia”
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La voce dei club: Catania Agorà
Provincia di RAGUSA
1 Istituendo Parco Nazionale degli Iblei e Ragusa Ibla
1 Istituendo Parco Nazionale degli Iblei e Modica
1 Istituendo Parco Nazionale degli Iblei e Chiaramonte Gulfi
1 Istituendo Parco Nazionale degli Iblei, Ispica ed il Parco Forza
1 Riserva naturale Macchia Foresta del fiume Irminio, Scicli ed i luoghi del
Commissario Montalbano
Provincia di MESSINA
1 Parco fluviale dell’Alcantara;
1 Istituendo Parco dei Peloritani e Bosco di Malabotta;
1 Parco Regionale dei Nebrodi e Santo Stefano di Camastra;
1 Parco Regionale dei Nebrodi, Bronte e il Castello di Nelson;
1 Parco Regionale dei Nebrodi, San Marco d’Alunzio, Capo d’Orlando e Villa
Piccolo
Provincia di CALTANISSETTA / ENNA
1 R.N.O. Sughereta di Niscemi, Bosco di Santo Pietro e Caltagirone;
Provincia di AGRIGENTO
2 R.N.O. Torre Salsa, Porto Empedocle e casa di L. Pirandello
Provincia di PALERMO
1 Parco Regionale delle Madonie e le Petralie;
1 R.N.O. Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra e Palermo;
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La voce dei club: Catania Agorà
Provincia di TRAPANI
3 R.N.O. Lo Zingaro, San Vito Lo Capo e Scopello;
3 Saline di Trapani e Paceco
3 A.M.P. Isole Egadi;
3 R.N.R. delle Isole dello Stagnone di Marsala, Marsala e Lilibeo
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Analisi, idee, proposte
IL VALORE DELLA CONTINUITA'
di Francesco Salmè *
Con emozione,riprendo a scrivere, dopo alcuni anni, sul “Lions Sicilia ‐ notiziario online" che mi è caro perché nato nel mio anno di servizio da governatore. Perché ora? Perché ho appena ascoltato l’intervento che il governatore Antonio Pogliese ha tenuto in occasione della riunione delle cariche a Santa Tecla ed ho qui, sul tavolo, la proposta per il tema di studio nazionale presentata dal nostro Distretto a Genova. Tengo anche pronta, perché possa essere all'occorrenza consultata, la "Carta della Cittadinanza Europea", nella stesura definitiva, approvata dal Forum
Europeo di Roma, nata da una felice intuizione di Ermanno Bocchini, grande lions, grande amico. Non mi stupiscono i risultati della votazione di Genova. Rimane tuttavia in me l’amarezza per posizioni che avrebbero dovuto essere diverse. Sarebbe stato sufficiente mettere da parte i personalismi, che dopo tanto tempo non riusciamo ancora a superare, per ottenere un sereno dialogo, certamente, più utile dello scontro. Il sereno dialogo che ho sempre cercato di avere con tutti, tanto con chi ha condiviso le mie idee quanto con chi ha rispettabilmente operato scelte diverse. A tutti ho desiderato stringere la mano nel rispetto dei valori dell'amicizia, della tolleranza e della comprensione cui un sano lionismo deve tendere senza mai cedere a sentimenti dettati da personali risentimenti o al perdurare di acredini come, talvolta, purtroppo, accade. Ritengo che, nella nostra Associazione, non esistano mire golpiste; sarebbe semplicemente ridicolo e non farebbe onore a chi lo affermasse. Se tanto dovesse essere condiviso anche da amici carissimi, non esiterò a manifestare il mio dissenso. Assicuro inoltre che difenderò questa Associazione, come credo la difenderanno tutti i soci "veri lions". Torno alla relazione del governatore Pogliese. Tendenzialmente concordo con quanto dallo stesso affermato. Ritengo e mi permetto di ribadire che la "cultura della continuità" debba necessariamente passare da un auspicabile costruttivo dialogo. Un grande oceano, ci dice quella Donna Celeste che è Madre Teresa di Calcutta, è formato da miliardi di gocce d’acqua. Ci sono aree più popolose di pesci la cui vitalità renderà le acque più "effervescenti" ed altre più calme ed adatte ad una più tranquilla navigazione. La mancanza di una sola goccia d'acqua renderà l’intero oceano più povero. Analogamente, così come le fresche energie dei soci più giovani, quando non velocemente smorzate, creano il giusto entusiasmo che diverrà ricchezza per l'intera associazione, le collaudate e resistenti energie dei soci più anziani (meno benevolmente definiti più vecchi), costituiscono il giusto apporto di esperienza al quale poter fare riferimento. E' necessario ricorrere a tutte le forme di energia per ottenere la continuità, indispensabile per raggiungere l'obiettivo.
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Analisi, idee, proposte
Troppe volte, per troppo tempo, si è discusso di quanto sia ormai necessaria una diversa nostra posizione, una diversa “politica”, che non deve preoccupare tutti quelli che si sono preoccupati. Noi dobbiamo fare “politica”, che, inequivocabilmente, come più volte detto, non può essere di parte. Ognuno faccia la politica che ritiene, purché sia utile ad evitare che nascano episodi di “grillismo”, che, secondo me, fanno soltanto male, al nostro Paese. Ecco perché sostengo che bisogna “fare politica”. Andare a votare, per esempio, è necessario perché ognuno di noi possa assumersi le proprie responsabilità. Noi lions ci siamo dati una carta importante: la “Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea” che ci ricorda chiaramente chi siamo e quello che è nostro compito fare per adempiere alla missione affidataci. Condivido pienamente le affermazioni del governatore Pogliese sull'esigenza di dare continuità alle azioni. Torno su questo argomento perché ritengo importante portare qualche testimonianza e condividere alcune considerazioni. La continuità c’è stata nel mio anno di governatorato quando ho riproposto il tema ed il service trattati nel precedente anno da Raffaele Tommasini. Non li ho riproposti per sudditanza o mancanza di idee. Ne ero convinto, li condividevo e volevo che le tematiche potessero essere approfondite. Ho applicato, semplicemente, la continuità. Non mi risulta che il mio "esperimento" sia stato ripetuto negli anni a venire. La continuità è necessaria, indispensabile, non si deve interrompere il processo avviato dopo un anno o due ma deve "continuare" per tutto il tempo necessario a raggiungere il “risultato" non più merito del singolo bensì di tutti quanti si saranno spesi per raggiungerlo. Tutti i soci saranno attori su questo palcoscenico dove si rappresenta la nostra commedia. Cambiano gli attori ma la sceneggiatura rimane eguale, perché è quella che noi siamo riusciti a scrivere negli anni. Vada avanti, quindi, il governatore Pogliese e, dopo di lui, senza paura, senza alcun senso di sudditanza (che non deve esserci) senza sentirsi secondi a nessuno, tutti i governatori che, anno dopo anno, democraticamente eletti, si avvicenderanno. Pogliese ha le idee chiare. La proposta è coinvolgente. Prima d'ora, anche se tentata da qualcuno, non ha trovato le condizioni di sviluppo e attecchimento adatte. Oggi esistono tanto le condizioni quanto chi mette in gioco la propria faccia. Ho imparato a conoscerlo, e sento di poter sostenere che Pogliese non é un presuntuoso. E', piuttosto, un determinato assolutamente capace di raggiungere l'obiettivo. Per questo sono al suo fianco. Metto la mia lunga militanza, il mio volere essere lions, se si vuole la mia modesta esperienza, a sua disposizione e a disposizione di chi verrà dopo. Se mi verrà chiesto, salirò anch' io sul palcoscenico. Non importa se da protagonista o da semplice figurante, non ho pretese di visibilità, che lascio ad altri. L’importante è esserci. Finché Dio vorrà!
* governatore distretto 108Yb Sicilia 2006/2007
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Analisi, idee, proposte
CONTRIBUTO ALLA RELAZIONE PROGRAMMATICA DEL GOVERNATORE ANTONIO POGLIESE
di Andrea Donsì* Cari amici, all’inizio del nuovo anno sociale ci accingiamo a rinnovare l’impegno che contraddistingue l’operato della nostra Associazione e, alla luce delle esperienze maturate negli anni precedenti, con l’occasione allettante della Riunione delle Cariche che avrà luogo il 13 e 14 luglio p.v. presso l’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale, dopo avere letto attentamente la relazione programmatica del nostro Governatore per l’Anno Sociale 2012‐2013 Antonio Pogliese ho ritenuto opportuno offrire il mio modesto contributo ad un possibile dibattito che, come credo e spero, vedrà il suo avvio proprio in quella circostanza. Un contributo fatto di riflessioni, di considerazioni a completamento di alcuni concetti esposti, qualche tentativo di approfondimento e, soprattutto una accorata esternazione per dare un personalissimo e forse anche un po’ presuntuoso sprone a tutta l’associazione ovviamente per il ruolo che mi compete ma con la massima sincerità ed onestà intellettuale. Qualche passaggio potrà sembrare eccessivo e magari proiettato troppo in avanti, ma questa è una fase storica in cui l’ipocrisia più che in altre circostanze ci potrebbe veramente condurre ad una silenziosa ed inconsapevole autodistruzione. Chiedo comunque scusa a priori per eventuali eccessi ma apprezzerò eventuali critiche e voglia di approfondimento con chi avrà la bontà di sfogliare queste riflessioni. Premessa In occasione della riunione delle cariche durante la quale il Governatore Antonio Pogliese illustrerà la sua relazione programmatica quanti ritengono utile partecipare al dibattito potranno (e dovranno) portare il proprio contributo al fine di avviare una sorta di fase costituente tesa a delineare una CONFIGURAZIONE POSSIBILE della nostra Associazione. Per rispondere in maniera riflessiva e propositiva all’auspicio del Governatore ho ritenuto opportuno esprimere le considerazioni, le sensazioni e degli spunti di approfondimento facendo specifico riferimento ad alcuni passaggi della relazione che è stata preventivamente distribuita alla nuova Direzione del nostro Distretto. Queste riflessioni sono state esternate di getto con l’intenzione di raccogliere l’esito del PRIMO IMPATTO susseguendosi magari in passaggi disarticolati, per acquisire l’eventuale consapevolezza della chiarezza del messaggio prodotto. Tutto ciò perché ho la piena convinzione che qualunque tentativo di rimodulare e ridisegnare il possibile ruolo della nostra Associazione sia funzione diretta della QUALITA’ E DELLA CHIAREZZA DELLE PREMESSE, prima ancora che delle idee e delle proposte poste in essere.
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Analisi, idee, proposte Riferimento alla relazione del Governatore: Parte B Capitolo 2 – Le criticità Discontinuità e frammentazione Uno degli aspetti problematici della nostra organizzazione è l’impossibilità di programmare delle fasi di crescita attraverso una scansione temporale adeguata. E’ evidente che la durata annuale della carica (di per sé un fattore altamente propulsivo in termini di stimoli verso una pregnante operatività) limita la pianificazione nel medio termine indispensabile per attuare un rinnovamento evolutivo dell’Associazione. Paradossalmente il nostro modello incarna nel modo più palese il notorio principio gattopardesco di Tomasi di Lampedusa che, in una ipotetica trasposizione lionistica, potrebbe leggersi “cambia ogni anno tutto per non cambiare assolutamente nulla” e questa nostra peculiarità ci penalizza regolarmente rispetto alla velocità dei mutamenti sociali rendendoci talora anacronistici ed al di fuori dei più importanti processi della nostra realtà storica. Ma per quanto riguarda lo spirito e l’attività di servizio questa IMMUTABILE FORMA dell’associazione è in realtà la GARANZIA UNICA DELL’IMPEGNO DEL WE SERVE, e quindi comunque necessaria a giustificare la nostra primeva funzione verso i bisogni del sociale. Parallelamente, però, questa prerogativa non può impedire una NATURALE TENDENZA ALLA CRESCITA: su questo fronte, infatti, il nostro modello strutturale, quella IMMUTABILE FORMA cui si accennava rappresenta un muro invalicabile. Pertanto, al fine di ovviare a questo carenza generata dalla tipologia del nostro modello organizzativo pur rispettando e mantenendo la durata annuale delle cariche, una soluzione reale potrebbe essere di “legare” le candidature a governatore ‐ vicegovernatore ad un programma comune da dibattere, condividere e definire ad inizio di ogni triennio. La premessa fondamentale per applicare questa procedura è rappresentata da una diversa DEFINIZIONE E SPECIALIZZAZIONE DELLA FIGURA DEL GOVERNATORE. Intendo dire che è necessario liberare il ruolo del governatore da quella enfatica carica caratterizzante e personalizzante che alla fine si rivela spesso effimera relativamente alla capacità di realizzare progetti importanti ed a favorire reali processi di crescita dell’associazione. L’azione del governatore e della direzione distrettuale in soli 365 giorni non può dare la necessaria PROFONDITA’ ad un programma o a delle idee personali che comunque difficilmente vengono realizzate e che soprattutto non hanno modo di essere metabolizzate e quindi NON RIESCONO A SEDIMENTARE opportunamente nel tessuto associativo. Naturalmente non è da ridimensionare anzi è proprio da valorizzare l’impulso operativo e l’interpretazione del ruolo di Governatore; la caratterizzazione di ogni anno sociale passa
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Analisi, idee, proposte soprattutto attraverso la disponibilità e le importanti risorse che i governatori di volta per volta eletti offrono all’associazione. Il cambiamento proposto invece è in sostanza nella qualità della DELEGA: non all’idea della persona ma alla sua capacità di attuare UNA FASE DEL PROGRAMMA CONDIVISO DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE. La caratterizzazione del Governatore sotto questo profilo si avrebbe nella QUALITA’ DELL’INTERPRETAZIONE DELLA FASE DEL PROGRAMMA PER LA QUALE HA RICEVUTO LA DELEGA ESECUTIVA. Ovviamente la realizzazione di una fase del programma adottato dall’assemblea costituente non impedisce al governatore di dare esecuzione alle proprie idee personali che possono avere un percorso parallelo o comune e sinergico con gli obiettivi del programma generale dell’associazione. Se vogliamo l’applicazione di questo principio generale ha luogo ordinariamente nell’ambito delle realtà aziendali al fine di garantire la certezza e la qualità del risultato. Nelle realtà associative, ed analogamente anche nelle strutture dei partiti politici, la tendenza predominante è quella di delegare la persona che, contemporaneamente, presenta il proprio programma (legato quindi alla persona e non a decisioni programmatiche assunte dall’associazione o dal partito). Nelle associazioni di clubs services inoltre la durata annuale delle cariche amplifica questa inattuale peculiarità creando una barriera invalicabile alle possibilità di evoluzione e di crescita. Se vogliamo pertanto seguire la traccia che il Presidente Internazionale ha delineato nel suo discorso di apertura tesa ad una reale ricerca del cambiamento, è necessaria una seria presa di coscienza da parte del movimento lontana da pregiudizi di parte o di circostanza ed orientata verso un percorso di OBIETTIVO MIGLIORAMENTO. Ogni socio ha il DOVERE di dare il suo contributo di IDEE e DISPONIBILITA’ per avviare costruttivamente questa fase costituente e diventa necessario per l’associazione nel suo complesso muovere importanti passi operativi e scelte coraggiose. Una fase costituente che, e riprendo la premessa iniziale, passa attraverso una RIDEFINIZIONE DEL RUOLO del Governatore e delinea rapidamente ed in modo deciso IL PROGRAMMA, LE FASI E LE MODALITA’ DI ATTUAZIONE. Pochi obiettivi ma chiari e chiaramente articolati da ottenere in un arco temporale ragionevole (triennio‐medio termine) e che offra le condizioni adeguate per passaggi successivi sempre più importanti e significativi. L’ipotesi di un programma che venga condiviso e ratificato pubblicamente tra tre candidati (il governatore eletto, il I° vice‐ governatore ed il II° vice‐governatore) attribuirebbe ai governatori di turno il ruolo di “soggetti attuatori di una fase programmatica” forse meno prestigiosa a livello personale ma certamente più funzionale per l’intero movimento in relazione agli obiettivi che potrebbero essere raggiunti.
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Analisi, idee, proposte Una ipotesi ragionevole potrebbe essere quella di individuare un percorso articolato in tre step:
Un momento assembleare con l’esposizione libera delle varie proposte (in concomitanza con la riunione delle cariche)
La costituzione di un comitato che svolga il compito della sistematizzazione, della scrematura e del vaglio delle ipotesi elaborando un supporto tematico “ordinato”
La convocazione di una sessione di un’assemblea straordinaria finalizzata esclusivamente alla discussione, approfondimento ed eventuale ratifica di un programma condiviso con la definizione soprattutto delle fasi e delle modalità di attuazione, possibilmente un Forum qualificato dalla presenza di tutte le forze vive dell’Associazione per individuare UN MODELLO REALMENTE CONDIVISO. A conclusione di questo percorso Il Governatore ed i due vicegovernatori concorderanno nei dettagli l’articolazione delle fasi del programma ratificato. Questa nuova funzione dei governatori – vicegovernatori come DELEGATI DALL’ASSEMBLEA ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA potrebbe aprire scenari interessanti dal punto di vista o operativo ed anche in tema di COMPRENSIONE spesso latente in alcuni passaggi tra un governatorato e l’altro. Naturalmente questa è solo un’ipotesi di modello che pongo senza pretesa alcuna all’attenzione della direzione del Distretto come spunto di riflessione e piccolo contributo utile all’individuazione di un ATTUABILE MODELLO DI CRESCITA. Riferimento alla relazione del Governatore: Capitolo 3 – Il rito, gli usi, la comunicazione Il rito Sull’importanza del rito credo non ci si soffermi mai abbastanza, ma comunque credo sia necessario, oltre che limitare la citazione delle autorità Lions, specificare (oltre l’ipotesi del 20%) le figure da citare in modo da non generare equivoci di alcun tipo. Ferma restando l’assoluta autonomia del club, principale peculiarità della nostra associazione o non‐associazione, per dare corpo ad una linea condivisa sia per quanto concerne la lista delle autorità da invitare agli eventi istituzionali, sia per attuare un reale snellimento delle manifestazioni sarebbe certamente opportuno e non pleonastico ratificare e diffondere “ufficialmente” ai clubs in uno con il cerimoniale tipo una carta delle opportunità, pur lasciando la possibilità di inviti liberi di cui il club si assumerebbe la responsabilità.
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Analisi, idee, proposte Gli usi A completamento del concetto espresso nella relazione credo anche in questo caso che possa essere sufficiente stabilire e soprattutto applicare la regola che nel momento in cui sono presenti tutte le autorità invitate al tavolo di conferenza o alla manifestazione organizzata si dia immediatamente inizio ovviamente adoperandosi a contenere il ritardo iniziale contenuto entro i venti minuti dall’orario previsto. La comunicazione A margine dei concetti riportati nella relazione del Governatore in realtà la capacità di relazionare con una scelta opportuna di tempi, modalità di comunicazione e sintesi espressiva sono peculiarità individuali che nascono dalla sensibilità dell’interlocutore e, soprattutto dal rispetto nei confronti dell’uditorio. La storia e l’esperienza del convegnismo lionistico ci insegna invece che, a prescindere dalla qualità di temi, relatori e profili culturali adottati, l’impronta alle maggior parte delle manifestazioni viene condizionata dalla autoreferenzialità fine a se stessa e spesso orienta l’esito finale di queste iniziative verso un arido ed improduttivo autoconsumo culturale. Se ci poniamo come prioritario l’obiettivo di diventare un organismo che rappresenti un VERO INTERLOCUTORE SOCIALE E CULTURALE (il passaggio da associazione ad istituzione cui accennerò in alcuni passaggi successivi) è evidente la necessità di caratterizzare con un format più adatto a creare (come accenna in premessa il Governatore) la GIUSTA CONTESTUALIZZAZIONE. Lo snellimento dei passaggi nell’ambito dell’attuazione di un evento è certamente appannaggio di ne ha in carico la responsabilità (presidente di club, di comitato, etc.) ma è altrettanto vero che il contesto dei relatori deve essere OPPORTUNAMENTE SENSIBILIZZATO all’inizio se non addirittura nelle fasi che precedono la manifestazione. La capacità di sintesi (e di comunicare messaggi DIRETTI) non è peculiarità di molti specie nel nostro ambiente, ma proprio per questo è necessario compiere uno sforzo comune (verso noi stessi e verso chi ci sta attorno) per creare le condizioni per favorire una EFFICACIA OTTIMALE delle iniziative condotte. Conclusioni Al di là delle considerazioni sopra esposte a completamento e puntualizzazione della relazione del Governatore credo che da una analisi più ampia e profonda manchi uno specifico riferimento relativamente a due aspetti dal mio punto di vista vitali per il futuro dell’Associazione:
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Analisi, idee, proposte
‐ La qualità degli atteggiamenti da assumere all’interno dell’Associazione ‐ La capacità reale di esportare valori Ovviamente questi sono due aspetti legati da un reciproco vincolo di solidarietà ma mi sembra opportuno sottolineare che rappresentano due necessari presupposti per l’avvio e la realizzazione del progetto nel quale il Governatore Antonio Pogliese ci ha coinvolto. La capacità di crescere all’interno della struttura associativa soprattutto nell’ambito della Direzione del Distretto credo sia il reale punto di partenza per l’attivazione di qualsivoglia percorso virtuoso noi andiamo ad affrontare. Da questo punto di vista intendo sottolineare la necessità di sviluppare una cultura del rispetto delle diversità culturali presenti all’interno dell’Associazione, una cultura del confronto REALE, la riscoperta e la diffusione di una onestà intellettuale spesso latente ed occasionale, la coerenza tra principi dichiarati e comportamenti ordinari assunti. In sostanza una continuità ed un solido legame tra PENSIERO‐PAROLA‐AZIONE, che può scaturire solo da un atteggiamento personale in perfetta linea con CODICE LIONISTICO e che genera, appunto, una complessiva e generale QUALITA’ DEI COMPORTAMENTI di relazione all’interno dell’associazione. Credo che questi aspetti siano troppo spesso dati per scontati come corpo etico fondamentale per qualunque socio iscritto, ma in realtà la loro scomposta non applicazione (spesso condita da una enfatica ipocrisia) costituisce la causa prima della stasi improduttiva dei clubs services. Lo studio e l’adozione di strumenti appropriati atti a favorire lo sviluppo dell’associazionismo e delle sinergie tematiche rappresentano solo una fase propedeutica successiva ad una attenta riflessione sulla nostra identità e sulle modalità dello STARE ASSIEME e di creare SOLIDE SINERGIE. Al di là di opportune valutazioni di merito, credo che una prerogativa dell’essere Lions e del fare lionismo risieda nell’intelligenza, nell’umiltà e nella disponibilità a sapere INTERPRETARE CORRETTAMENTE IL PROPRIO RUOLO dal semplice socio alla più alta carica. Senza questa ovvia ma evidente premessa non ritengo ragionevole neanche abbozzare alcun tipo di progetto; la ricerca convinta tesa a riscoprire ed attuare con convinzione e vera fede lionistica UNA PIU’ CHIARA IMPRONTA ETICA E COMPORTAMENTALE all’interno dell’associazione rappresenta il naturale viatico in prospettiva di una utile proiezione verso il sociale. Non ritengo infine sia necessario operare CAMBIAMENTI o RINNOVAMENTI , ma piuttosto una CONSAPEVOLE ED ATTIVA EVOLUZIONE per l’indispensabile passaggio da ASSOCIAZIONE ad ISTITUZIONE che le attuali contingenze socio‐economiche e socio‐culturali richiedono come reale contributo essenziale ed operativo. Forse è più opportuno parlare di MIGLIORAMENTO, CRESCITA, EVOLUZIONE piuttosto che ricercare cambiamenti indiscriminati e frenetici che in altri contesti hanno storicamente condotto ad esiti di restaurazione falsamente etica e culturale.
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Analisi, idee, proposte Ed è a questo punto che si inserisce il secondo aspetto da porre alla nostra attenzione: la capacità di esportare valori e di trasmettere all’esterno una immagine di EFFICIENZA ETICA E CULTURALE attraverso una cosciente PROFONDITA’ D’AZIONE. La continuità dell’operato che ha caratterizzato la nostra associazione è un irrinunciabile patrimonio di storia e di esperienze che costituisce la solidissima base del nostro essere, ma per esportare valori nella società è necessario fare un importante salto di qualità sia nelle PREMESSE del nostro operare, sia nella concezione ed articolazione delle nostre iniziative, sia nelle modalità di proposizione del messaggio (mediatico e tematico). La poliedricità dell’interpretazione della matrice lionistica che guida ogni singolo club è in sé un valore ed una risorsa peculiare della nostra associazione ma è comunque necessario, (posti come riferimento primo ed assoluto il codice e gli scopi) individuare i PERCORSI DEL CONFRONTO con le realtà territoriali. E’ necessario probabilmente uscire dalle “secche” della facile rappresentazione e, al contempo avere il coraggio di scendere dal pulpito della supponenza culturale sulla quale spesso ci areniamo indebitamente. Pertanto se vogliamo esportare valori e non semplicemente fare solo le nostre “buone azioni quotidiane” e di routine, dobbiamo scrollarci di dosso (dal semplice socio alle massime autorità) quella patina sottile (ma spesso invece dura corazza) costituita da presunzione dogmatica, inutile e vanesia che negli ultimi decenni ci sta emarginando dalla realtà sociale. Concludendo, quindi, forse un semplice lavacro di umiltà che ci consenta di scoprire un RUOLO da sapere interpretare sia all’interno dell’associazione che, di conseguenza, all’esterno delle mura lionistiche. Nella speranza che queste parole non siano fraintese e che soprattutto che sia colto lo spirito vero che le ha generate, ringrazio di cuore chi ha avuto la bontà di leggere questo contributo.
Addetto Distrettuale per la Sinergia con le altre Associazioni
Area di Messina
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Servizi informatici e di segreteria
È SEMPRE LA SOLITA STORIA Come fare ad avere un organigramma con dati corretti
di Claudio Vetrano *
Ogni anno sociale, successivamente alla distribuzione del relativo
Organigramma, che avviene normalmente durante la Riunione delle
Cariche nel mese di Luglio, si susseguono una serie di segnalazioni per le
inesattezze, errori, omissioni e quant’altro in esso contenuto.
Quel Past Governatore non abita più lì, quel Presidente di Circoscrizione
ha il civico diverso, quel tal Presidente di Zona ha un altro indirizzo mail,
quel Componente di quel Comitato ha cambiato numero di telefono, le casistiche sono
infinite, e gli errori emersi ogni anno sono sempre maggiori.
Quale strumento usare per cercare di ridurre al massimo la fonte di tanti errori? La risposta
è semplice, prendere i dati dall’archivio elettronico del Multidistretto 108 ITALY.
Infatti, dal 2009 è operativo il sito www.lions.it in cui ogni Club inserisce i dati anagrafici dei
propri soci, descrive la composizione dei propri organi sociali, trasmette i rapporti delle
attività svolte, eccetera.
Precedentemente a tale data, ogni Distretto si era organizzato con dei propri siti di
appoggio per le predette attività che venivano più o meno aggiornati ma, in occasione della
creazione del sopradetto nuovo database nazionale, a livello Multidistrettuale, fu presa la
decisione di importare i dati presenti nell’archivio della Sede Centrale di Oakbrook e non
da quelli dei singoli Distretti.
Nei primi anni la confusione è stata notevole, i dati per la composizione sia dell’
organigramma che dell’Annuario erano veramente molto incerti.
Passati questi primi anni, anche se una buona parte dei dati sono stati via via aggiornati dai
Presidenti/Segretari/ITO che si sono nel tempo succeduti nella gestione di ciascun Club,
altri sono rimasti incompleti o inesatti.
L’unico sistema che si può adottare affinchè tutti i dati presenti nell’archivio Centrale siano
corretti è quello di far sì che ogni socio, avendo la possibilità di controllare il contenuto di
quanto presente nel suddetto database, segnali le inesattezze riscontrate al Segretario del
proprio Club il quale si attiverà per la relativa correzione.
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Servizi informatici e di segreteria
Ed ecco come può fare un socio LIONS a controllare la scheda anagrafica presente
nell’archivio del Multidistretto:
Sulla barra di comando del proprio browser digitare www.lions.it, comparirà la seguente schermata:
Cliccare su YB, comparirà la seguente schermata:
Cliccare
su YB
Cliccare
su i Clubs
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Servizi informatici e di segreteria
Cliccare su i Clubs, comparirà la seguente schermata:
Dalla lista che compare, scegliere il Club di appartenenza e comparirà la seguente
schermata con i dati principali del Club:
Cliccare su
Elenco Soci
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Servizi informatici e di segreteria
Cliccare su Elenco Soci, riportato in basso, e comparirà:
Indicare come Codice: la propria matricola Oakbrook, nonchè il proprio Cognome;
comparirà la schermata con l’elenco di tutti i soci del Club e per visualizzare la Scheda
Socio, cliccare sul proprio nome.
Per conoscere la propria matricola Oakbrook, il Socio, oltre che chiederla al Segretario del
Club, la può ricavare dall’etichetta con cui quest’anno è stato spedito il primo numero della
Rivista Distrettuale, in quanto è stata riportata nel bordo inferiore destra della stessa.
Dalla Scheda Socio come sopra ricavata, si potranno individuare tutte le inesattezze sui
recapiti che potranno essere opportunamente rettificate dagli Officers di Club preposti.
Trascorso un periodo di tempo accettabile e ripetendo la superiore indagine, non avendo
ottenuto le modifiche richieste, mi dichiaro disponibile a provvedere personalmente alla
modifica se, nel ribadire la richiesta al proprio Club via mail, viene indicato il mio indirizzo
mail ([email protected]) nella spedizione per conoscenza.
Questi sono i miei suggerimenti indirizzati ai singoli soci per controllare i dati presenti
nell’archivio informatico del Multidistretto, nelle prossime uscite di questa rivista, mi
dedicherò ad altri modi per renderlo ancora più attendibile, affinchè quando i dati in esso si
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Servizi informatici e di segreteria
possono tranquillamente utilizzare per la stampa dell’Annuario o dell’Organigramma, senza
pericolo di contestazione.
Addetto Informatico Distrettuale
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Direttore Responsabile Rivista Carlo Alberto Tregua
Responsabile del Supplemento onlineAntonio Palmeri